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Israele, il premier Netanyahu verso la sospensione della riforma della giustizia

Israele, il premier Netanyahu verso la sospensione della riforma della giustizia


Israele, il premier Netanyahu verso la sospensione della riforma della giustizia – askanews.it



Israele, il premier Netanyahu verso la sospensione della riforma della giustizia – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dovrebbe annunciare il congelamento del piano di riforma della giustizia del suo governo. Lo ha riportano i media iraniani, citando fonti del Likud, il partito del premier. Secondo quanto riferito, il primo ministro ha discusso durante la notte della possibilità di congelare la legislazione sulla revisione giudiziaria, a seguito dello scoppio di un’ondata di proteste a livello nazionale dopo il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, che sabato sera aveva lanciato un appello a interrompere l’iter.

Oggi, dopo le proteste della scorsa notte, anche il presidente Isaac Herzog ha chiesto alla coalizione di governo di fermare l’iter legislativo della riforma. Netanyahu dovrebbe parlare alla nazione in mattinata.

Fuoriuscita di petrolio da un giacimento nel Dorset: stato di emergenza in Gran Bretagna

Fuoriuscita di petrolio da un giacimento nel Dorset: stato di emergenza in Gran Bretagna


Fuoriuscita di petrolio da un giacimento nel Dorset: stato di emergenza in Gran Bretagna – askanews.it



Fuoriuscita di petrolio da un giacimento nel Dorset: stato di emergenza in Gran Bretagna – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – In Gran Bretagna è stato proclamato lo stato di emergenza a seguito di una fuoriuscita di petrolio da un giacimento a terra nel Dorset. Lo riportano la tv satellitare Sky News e i principali media del Paese. L’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria nel sud-ovest ha affermato che i cittadini non dovrebbero nuotare nel porto di Poole o nell’area circostante fino a nuovo avviso, dopo che 200 barili di liquido di serbatoio si sono riversati in acqua.

La perdita proviene dall’impianto di Wytch Farm a Purbecks, uno dei più grandi giacimenti petroliferi onshore in Europa. La struttura, rilevata da Perenco nel 2011, era in precedenza gestita da BP. Perenco ha dichiarato che c’è stata una “perdita di petrolio limitata” in una delle sue strutture a Wytch Farm. La compagnia petrolifera e del gas ha affermato che il suo “team di gestione degli incidenti è stato attivato immediatamente” e che la “fuga è stata bloccata”.

First Citizens Bank compra parte degli asset della fallita Silicon Valley Bank

First Citizens Bank compra parte degli asset della fallita Silicon Valley Bank


First Citizens Bank compra parte degli asset della fallita Silicon Valley Bank – askanews.it



First Citizens Bank compra parte degli asset della fallita Silicon Valley Bank – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – First Citizens Bank ha accettato di comprare parte degli asset della fallita Silicon Valley Bank. Lo ha annunciato la Federal Deposit Insurance Corporation statunitense. La transazione comprende l’acquisto di attività Svb per 72 miliardi di dollari, scontate di 16,5 miliardi, ha affermato il regolatore bancario Usa, aggiungendo che al 10 marzo SVB aveva circa 167 miliardi di attività totali e 119 miliardi di depositi totali.

“Le 17 ex filiali di Silicon Valley Bridge Bank, National Association, apriranno lunedì 27 marzo sotto l’insegna First-Citizens Bank & Trust Company” ha dichiarato la Fdic. “I clienti di Silicon Valley Bridge Bank, National Association, dovrebbero continuare a utilizzare la loro attuale filiale fino a quando non riceveranno avviso da First-Citizens Bank & Trust Company che le conversioni dei sistemi sono state completate per consentire servizi bancari completi in tutte le sue altre filiali”. First Citizens, con sede a Raleigh, nella Carolina del Nord, si definisce la più grande banca a controllo familiare degli Usa ed è stata uno dei maggiori acquirenti di istituti di credito in difficoltà negli ultimi anni.

Gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” per la crisi in Israele

Gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” per la crisi in Israele


Gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” per la crisi in Israele – askanews.it



Gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati” per la crisi in Israele – askanews.it


















Milano, 27 mar. (askanews) – “Siamo profondamente preoccupati per gli sviluppi odierni in Israele, che sottolineano ulteriormente l’urgente necessità di un compromesso”. Lo ha scritto in una nota la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, esprimendo la preoccupazione di Washington per la situazione di crisi politica innescata dalla decisione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di proseguire sulla strada di una controversa riforma della giustizia.

La protesta contro Netanyahu infiamma Israele: migliaia di persone in strada a Tel Aviv

La protesta contro Netanyahu infiamma Israele: migliaia di persone in strada a Tel Aviv


La protesta contro Netanyahu infiamma Israele: migliaia di persone in strada a Tel Aviv – askanews.it



La protesta contro Netanyahu infiamma Israele: migliaia di persone in strada a Tel Aviv – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – La protesta contro il governo Netanyahu infiamma Israele. Nella notte migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv per protestare contro il licenziamento del ministro della Difesa, Yoav Gallant, che si oppone alla riforma della giustizia voluta dal premier. I manifestanti hanno bloccato diverse strade della città, hanno acceso fuochi e si sono scontrati con la polizia.

In seguito alle proteste, altri tre ministri del governo Nertanyahu hanno proposto di sospendere e riconsiderare il progetto sulla giustizia. “La riforma è necessaria e la faremo – ha detto il ministro dell’Economia Nir Barkat – ma non al costo di una guerra civile”.

Israele, scoppia la protesta contro Netanyahu sulla giustizia

Israele, scoppia la protesta contro Netanyahu sulla giustizia


Israele, scoppia la protesta contro Netanyahu sulla giustizia – askanews.it



Israele, scoppia la protesta contro Netanyahu sulla giustizia – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – La protesta contro il governo Netanyahu infiamma Israele. Nella notte migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv per protestare contro il licenziamento del ministro della Difesa, Yoav Gallant, che si oppone alla riforma della giustizia voluta dal premier. I manifestanti hanno bloccato diverse strade della città, hanno acceso fuochi e si sono scontrati con la polizia.

In seguito alle proteste, altri tre ministri del governo Nertanyahu hanno proposto di sospendere e riconsiderare il progetto sulla giustizia. “La riforma è necessaria e la faremo – ha detto il ministro dell’Economia Nir Barkat – ma non al costo di una guerra civile”.

Ucraina,Tajani:la Cina può convincere Putin a fare marcia indietro

Ucraina,Tajani:la Cina può convincere Putin a fare marcia indietro


Ucraina,Tajani:la Cina può convincere Putin a fare marcia indietro – askanews.it



Ucraina,Tajani:la Cina può convincere Putin a fare marcia indietro – askanews.it


















Milano, 26 mar. (askanews) – “La Cina, con una azione diplomatica intelligente e forte, può convincere Putin a fare marcia indietro” in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, nel suo intervento a Milano alla nuova edizione della scuola politica della Lega. “Dobbiamo tenere conto che” Pechino “è il nostro competitor strategico, punta a occupare il mercato europeo per la distribuzione dei suoi prodotti e noi abbiamo il diritto di difenderlo con delle regole non protezionistiche che richiedano la reciprocità, ma il rapporto con la Cina deve esser di reciproco rispetto, fermo restando che noi siamo dalla parte degli americani” ha aggiunto.

Tajani: non possiamo abbandonare la Tunisia, se cade questo governo arrivano i Fratelli musulmani

Tajani: non possiamo abbandonare la Tunisia, se cade questo governo arrivano i Fratelli musulmani


Tajani: non possiamo abbandonare la Tunisia, se cade questo governo arrivano i Fratelli musulmani – askanews.it



Tajani: non possiamo abbandonare la Tunisia, se cade questo governo arrivano i Fratelli musulmani – askanews.it



















Milano, 26 mar. (askanews) – “Non possiamo abbandonare la Tunisia perché se cade questo governo poi abbiamo i Fratelli musulmani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, nel suo intervento a Milano alla nuova edizione della scuola politica della Lega, evocando “un rischio contagio”. “Non possiamo permetterci una islamizzazioe del Mediterraneo. Speriamo che tutti quanti sentano le ragioni dell’Italia, è un problema di straordinaria attualità” ha aggiunto confermando la proposta italiana di concedere una prima tranche, non condizionata da riforme preventive, di aiuti finanziari al Paese nordafricano da parte di Fmi e Banca mondiale.

Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe

Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe


Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe – askanews.it



Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – La Nato ha denunciato la retorica nucleare “pericolosa e irresponsabile” di Mosca, all’indomani dell’annuncio del presidente Vladimir Putin del dispiegamento in Bielorussia di armi nucleari tattiche, assicurando “di monitorare da vicino la situazione”.

“La Nato è vigile e stiamo monitorando da vicino la situazione. Non abbiamo registrato alcun cambiamento nella posizione nucleare russa che ci porterebbe ad adeguare la nostra nostra”, ha detto alla Reuters un portavoce dell’Alleanza atlantica. Il portavoce ha quindi definito “fuorviante” il riferimento fatto da Putin alla distribuzione delle armi nucleari Nato: “Gli alleati della Nato agiscono nel pieno rispetto dei loro impegni internazionali. La Russia ha costantemente violato i suoi impegni sul controllo degli armamenti, sospendendo di recente la sua partecipazione al Trattato NEW START”.

L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo

L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo


L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo – askanews.it



L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – L’Ucraina ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo l’annuncio di Mosca del dispiegamento in Bielorussia di armi nucleari tattiche. “L’Ucraina si aspetta azioni efficaci per contrastare il ricatto nucleare del Cremlino da parte di Regno Unito, Cina, Stati Uniti e Francia – si legge in una dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri di Kiev – chiediamo che venga immediatamente convocata una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a questo scopo”.