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Tajani: Olimpiadi Milano-Cortina portino forte messaggio di pace

Tajani: Olimpiadi Milano-Cortina portino forte messaggio di paceOsaka, 14 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha partecipato alla cerimonia di svelamento delle torce olimpica e para olimpica delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, a Osaka, in Giappone. “Le Olimpiadi hanno un grande significato, noi siamo lieti di accoglierle in Italia, di organizzarle in Italia”, “Milano-Cortina sarà un grande evento, sarà soprattutto un grande evento di pace, perché lo sport e le Olimpiadi in modo particolare hanno sempre segnato nella storia un messaggio positivo”, ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento durante la cerimonia.


Il ministro ha spiegato che “ora dobbiamo fare in modo che le Olimpiadi di Milano-Cortina possano veramente essere un altro forte messaggio di pace, in un momento in cui alle porte dell’Europa si combattono due guerre”. Tajani ha quindi ricordato “cos’è successo ieri in questo criminale attacco russo contro la popolazione civile” di Sumy “in Ucraina”. “Io mi auguro che si possa, magari quando inizieranno i giochi olimpici, aver già concluso la fase della guerra, così come ci auguriamo che possa tornare la pace per il popolo palestinese, possano essere liberati tutti gli ostaggi nelle mani dei terroristi di Hamas”. “Anche lì c’è un popolo che soffre”, ha insistito il titolare della Farnesina, “la guerra porta soltanto dolore mentre lo sport unisce”.


Quindi “da Milano-Cortina e anche nella preparazione di Milano-Cortina lanciamo un messaggio: le nostre due tedofore porteranno un messaggio di pace, mi auguro che queste due torce possano arrivare con la loro luce fino a Mosca, a Kiev, possano arrivare a Tel Aviv, possano arrivare a Gaza, possano arrivare anche in tanti luoghi dove si soffre, si combatte e si muore”, ha detto ancora Tajani. “Questo è il messaggio che noi vogliamo mandare da questo evento in collegamento con Milano, questo è il messaggio che il governo italiano vuole mandare, un messaggio di pace, di convivenza pacifica tra i popoli”. Tajani ha infine rivolto un pensiero anche a tutti gli atleti paraolimpici. “Le Olimpiadi paraolimpiche sono anche un messaggio di libertà perché non devono esserci ostacoli per nessuno, per nessun motivo”, ha commentato.

Dazi, la Cina: danneggiano tutti, anche gli stessi Usa

Dazi, la Cina: danneggiano tutti, anche gli stessi UsaRoma, 14 apr. (askanews) – I dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump danneggiano anche la stessa America. Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.


“Fatti dimostrano – e continueranno a dimostrarlo – che in una guerra di dazi o commerciale non ci sono vincitori, e il protezionismo non conduce da nessuna parte”, ha affermato Lin, aggiungendo che “l’uso eccessivo di dazi da parte degli Stati uniti danneggia sia gli altri che se stessi”.

Iran e Usa rilanciano il confronto su nucleare, prossima tappa Roma

Iran e Usa rilanciano il confronto su nucleare, prossima tappa RomaRoma, 14 apr. (askanews) – Washington e Teheran hanno ripreso i colloqui per rilanciare il confronto diplomatico sulla questione del nucleare iraniano. Dopo l’incontro di sabato in Oman si prospetta un nuovo appuntamento a Roma, secondo le indiscrezioni riportate dal sito di notizie Axios. Il governo italiano – a quanto si apprende da fonti – ha confermato di avere ricevuto la richiesta di ospitare nella capitale italiana sabato 19 aprile il secondo round di colloqui.


Quello del 12 aprile a Muscat è stato il primo scambio di questo tipo da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. L’emittente statale iraniana ha confermato che l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi si sono incontrati brevemente di persona, segnando la prima interazione diretta tra funzionari americani e iraniani a questo livello dall’era Obama. Un piccolo passo in più rispetto al formato , di interlocuzione’indiretta’ tra le delegazioni, su cui ha insistito la parte iraniana. L’incontro è durato per più di due ore in un luogo sicuro alla periferia di Muscat, secondo l’Associated Press. Entrambe le parti hanno definito i colloqui come “produttivi”.La Casa Bianca in una dichiarazione sabato ha usato la formula “molto positivi e costruttivi”, pur riconoscendo che gli ostacoli diplomatici da superare restano “molto complicati”, sottolineando che l’impegno diretto di Witkoff rappresenta un passo significativo per garantire una soluzione negoziale vantaggiosa per entrambe le parti.


Trump ha anche parlato dei negoziati a bordo dell’Air Force One sempre sabato: “Sta andando bene. Non voglio dire troppo, niente è importante finché non viene finalizzato. Ma sta andando bene. Credo che la situazione in Iran sia abbastanza buona”, ha affermato il presidente Usa che nel 2018 aveva deciso il ritiro americano dall’accordo sul nucleare iraniano siglato nell’estate 2015 dalle autorità di Teheran e dai cinque membri permanenti del (Usa, Regno Unito, Francia, Cina e Russia) più la Germania, il Joint Comprehensive Plan Of Action. Tuttavia, malgrado l’apertura in corso, persistono divisioni significative. Teheran sostiene il suo diritto di avere un programma di energia nucleare civile e chiede la revoca delle sanzioni. Gli Stati Uniti, invece, chiedono garanzie verificabili che assicurino che la Repubblica islamica non acquisisca armi nucleari. Recenti valutazioni dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica hanno confermato che i livelli di arricchimento dell’uranio iraniano sono prossimi a quelli necessari per un’arma atomica.


Washington continua a temere che il programma nucleare iraniano possa superare soglie critiche se lasciato senza controllo. Trump ha già avvertito che gli Stati Uniti sono pronti a colpire militarmente le infrastrutture nucleari iraniane in caso di fallimento dei negoziati. In risposta, i leader iraniani hanno minacciato sempre più spesso di perseguire apertamente armi nucleari utilizzando le riserve di uranio esistenti. Il governo israeliano continua a esprimere scetticismo sulle intenzioni dell’Iran, sostenendo in linea di massima un modello di disarmo simile a quello libico. Teheran da parte sua ha lanciato avvertimenti precisi agli Stati della regione, invitandoli a non appoggiare alcuna operazione militare guidata dagli Stati Uniti, che a suo dire potrebbe innescare ulteriore instabilità nell’area.

Ucraina,l’inviato Usa Kellogg: l’attacco russo a Sumy supera ogni limite di decenza

Ucraina,l’inviato Usa Kellogg: l’attacco russo a Sumy supera ogni limite di decenzaRoma, 13 apr. (askanews) – In un messaggio su X, Keith Kellogg, l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina e la Russia, ha reagito all’attacco su Sumy: “L’attacco di oggi, domenica delle Palme, da parte delle forze russe contro obiettivi civili a Sumy supera ogni limite di decenza. Molti civili sono stati uccisi e feriti. Come ex comandante militare, capisco l’obiettivo e questo è inaccettabile. Ecco perché il presidente (Donald) Trump sta lavorando duramente per porre fine a questa guerra”.


Il presidente americano, che puntava a porre fine alle ostilità in 24 ore, è riuscito a ottenere dalla controparte russa solo una moratoria sugli attacchi alle infrastrutture energetiche, che da allora sia Kiev sia Mosca si sono accusate reciprocamente di aver violato. A fine marzo, Washington aveva anche annunciato una tregua limitata nel Mar Nero, dai contorni vaghi. Il messaggio Usa di condanna si aggiunge a quelli, numerosi dei leader europei, compresa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Padiglione Italia a Expo 2025, “la Città ideale del Futuro”

Padiglione Italia a Expo 2025, “la Città ideale del Futuro”Osaka, 13 apr. (askanews) – “L’Arte Rigenera la Vita” è il tema del Padiglione Italia inaugurato oggi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani all’Esposizione universale 2025 di Osaka. L’architetto Mario Cucinella, che lo ha progettato, lo ha immaginato come una moderna interpretazione della Città Ideale del Rinascimento, con un teatro, i portici, la piazza e il giardino all’italiana, luoghi tipici dell’identità urbana e sociale dell’Italia.


L’Expo di Osaka, che oggi ha aperto al pubblico i suoi padiglioni, ha per tema “Disegnare la Società del futuro per le nostre vite”, ed è dedicato alle innovazioni tecnico-scientifiche per migliorare la qualità della vita. L’Esposizione si tiene in un momento di grande rilancio delle relazioni tra Italia e Giappone, elevate a partenariato strategico nel gennaio 2023. L’obiettivo del Padiglione Italia è quello di ampliare e completare l’immagine dell’Italia nel mondo attraverso la presentazione delle sue eccellenze, la sua tecnologia d’avanguardia, la ricerca scientifica, le opere d’arte classiche e contemporanee, il design e l’artigianato, la musica e le performance quotidiane dal vivo, tutte espressioni del talento umano e del modo italiano di creare dialoghi interculturali. La struttura vuole essere una grande vetrina per un “Made in Italy che non ha rivali nel mondo” ed è capace di “abbattere alcune barriere tariffarie grazie alla qualità del prodotto italiano”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante la cerimonia di inaugurazione.


La struttura è composta da 2 diversi corpi: una teca, cuore espositivo del Padiglione, e un corpo secondario che ospiterà le funzioni accessorie. Nel suo insieme racconterà al mondo la cultura, le eccellenze, le arti, le imprese, gli artigiani dell’Italia intera. Ma anche il nostro territorio, un tessuto vivo che non è solo sequenza di città grandi, ma di borghi, musei, paesaggi e foreste, colline, laghi, fiumi. Il Padiglione offre insomma l’opportunità di fare un viaggio spazio-temporale che crea condivisione, partecipazione, occasioni di incontro di saperi fin dal suo esterno, dove si trova un grande porticato contenente un teatro. All’interno del Padiglione, per la prima volta, lo spazio dedicato alla “Spiritualità” è rappresentato dalla sezione della Santa Sede. Al centro di questo spazio è esposto il capolavoro di Caravaggio “La Deposizione di Cristo”. A questo proposito Monsignor Rino Fisichella, commissario generale per la Santa Sede all’Expo 2025 a Osaka, ha ringraziato sentitamente Papa Francesco, che ha fortissimamente voluto far esporre quest’opera, che è l’unica del Caravaggio conservata ai Musei Vaticani.


Nell’ambito dell’Expo 2025 di Osaka, il Padiglione rappresenta un avamposto del Sistema Italia in una delle aree più ricche dell’Asia. Secondo uno studio del Politecnico di Milano, potrebbe esserci un aumento del 20% delle esportazioni verso il Giappone e l’Asia Orientale, grazie alla partecipazione dell’Italia a Expo, per un valore ben superiore ai 600 milioni di Euro.

Usa, la Casa Bianca: stiamo negoziando sui dazi con 130 Paesi

Usa, la Casa Bianca: stiamo negoziando sui dazi con 130 PaesiRoma, 13 apr. (askanews) – Gli Stati Uniti stanno negoziando il commercio e i dazi con 130 Paesi. Lo ha dichiarato Kevin Hassett, direttore del Consiglio economico nazionale del governo.


“In questo momento, 130 Paesi hanno mostrato la loro disponibilità e siamo in trattativa con loro”, ha dichiarato il funzionario in un programma della Cnn, commentando le interazioni degli Stati Uniti con altri Paesi su commercio e dazi. Hassett ha aggiunto che i Paesi in questione sono soggetti a una tariffa del 10 per cento sulle importazioni di beni negli Stati Uniti.

Expo, Tajani inaugura Padiglione Italia: vetrina per export in Asia

Expo, Tajani inaugura Padiglione Italia: vetrina per export in AsiaOsaka, 13 apr. (askanews) – Il Padiglione Italia all’Esposizione universale 2025 di Osaka, in Giappone, può essere uno “strumento straordinario” per confermare e rafforzare “la presenza politica ed economica” del nostro Paese “in tutta l’Asia”. Antonio Tajani è arrivato in città questa mattina, al termine della sua missione in India. In un momento “complicato” a livello internazionale, sul piano commerciale, “con il rischio di una guerra dei dazi”, Tajani ha voluto confermare il ruolo trainante e le possibilità offerte dall’Expo per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ribadendo inoltre la centralità dei rapporti tra Italia e Giappone, già rinforzati dal partenariato strategico firmato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dalla recente visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Occorre “lavorare anche su questi mercati, il mercato giapponese, il mercato indiano, i mercati orientali”, che “rappresentano una straordinaria opportunità”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.


Il Giappone di oggi, d’altra parte, è al centro del nostro interesse nella regione dell’Indo-Pacifico, una delle più importanti del mondo per la nostra proiezione economica nell’ambito della strategia della diplomazia della crescita. Con una crescita economica prevista al 4,4% nel 2025 ed uno sviluppo demografico sostenuto, in particolare nei Paesi del sud-est asiatico, l’Indo-Pacifico è destinato ad accrescere anche in futuro la propria rilevanza economica e commerciale internazionale. Insomma, si tratta di un’area a cui l’Italia guarda “con sempre maggiore attenzione”, allo scopo di trovare nuovi spazi per le nostre aziende e l’export dei prodotti Mady in Italy, mentre restano vive le tensioni legate ai dazi americani e alle politiche commerciali di Donald Trump. A questo proposito, Tajani ritiene che “la situazione stia lentamente migliorando”, dopo la parziale marcia indietro sui dazi decisa da Trump. E il prossimo viaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Usa, secondo il ministro, potrà servire a rafforzare i rapporti con gli americani, “a spingere il governo americano ad arrivare a dazi zero”. Washington resta infatti un alleato chiave per l’Italia e secondo Tajani sarebbe “un errore clamoroso” pensare di barattare l’amicizia con gli Usa con quella con la Cina, per fare un dispetto agli Stati Uniti. Il negoziato dell’Unione europea con Trump in materia di scambi commerciali sta ripartendo e ci sono quasi 90 giorni di tempo per concludere un eventuale accordo. Il Commissario europeo per il Commercio Maros Sefcovic proprio domani vedrà la controparte americana a Washington. “Intanto”, però, “lavoriamo su tutti gli altri fronti e l’area orientale dall’Asia centrale, fino a Vietnam, Corea del Sud, Giappone, India, Filippine, Singapore, Vietnam e anche Australia e Nuova Zelanda, è quella in cui noi possiamo fare di più, perché le opportunità sono tantissime”, ha sottolineato il ministro intervenendo al Focus Asia-Pacifico del Piano d’Azione per l’Export italiano nei mercati extra-UE ad alto potenziale, assieme ai vertici di Confindustria, Confartigianato, Confcommercio e Altagamma, ad esponenti del mondo delle imprese e ai rappresentanti di ICE, Confindustria, Sace e Simest.


Un importante impulso può arrivare proprio dall’Expo di Osaka. Il Padiglione Italia, che ospita per la prima volta al uso interno la Santa Sede, è concepito per riflettere al meglio l’identità italiana e raccontarne le eccellenze e i valori. Rappresenta, inoltre, una straordinaria vetrina per proiettare nel mondo le eccellenze italiane, che coniugano da sempre storia e innovazione, alta tecnologia e tradizione. La struttura vuole essere una grande vetrina per un “Made in Italy che non ha rivali nel mondo” ed è capace di “abbattere alcune barriere tariffarie grazie alla qualità del prodotto italiano”, ha detto il ministro durante la cerimonia di inaugurazione, prendendo la parola dalla madrina della manifestazione, Serena Autieri, e dopo l’intervento dell’ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025. Dopo il rituale taglio del nastro e gli inni nazionali di Giappone, Santa Sede e Italia, suonati dalla Banda dei Carabinieri, il ministro ha visitato le diverse sale del Padiglione. Guidato dall’ambasciatore Vattani, Tajani ha così potuto ammirare le installazioni esposte: tra le altre, l’Atlante Farnese, il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e le opere di Mimmo Paladino, Jago, Boccioni, Oriana Persico e Francesca Leone.


Riferendosi alla presenza del padiglione della Santa Sede, Tajani ha quindi spiegato che con essa si intende “riconoscere l’importanza delle nostre radici culturali”. Ad ascoltarlo anche Monsignor Rino Fisichella, commissario generale per la Santa Sede all’Expo 2025 a Osaka, che ha rivolto un sentito ringraziamento a Papa Francesco per avere “deciso che l’unica opera del Caravaggio” presente ai Musei Vaticani, “La Deposizione di Cristo”, fosse esposta al Padiglione Italia in Giappone. Ricordando il “momento particolare” che sta vivendo il pontefice, Fisichella ha sottolineato che “Papa Francesco ha voluto che questo padiglione creasse un evento di dialogo e confronto”. “Cosa che avverrà con la collaborazione dell’Italia anche nei vari eventi che nel corso di questi 185 giorni segneranno le tappe dell’Expo 2025”, ha commentato. (di Corrado Accaputo)

Bombe russe a Sumy, strage di civili la Domenica delle Palme. Zelensky: solo la feccia può agire così

Bombe russe a Sumy, strage di civili la Domenica delle Palme. Zelensky: solo la feccia può agire cosìRoma, 13 apr. (askanews) – “Un orribile attacco missilistico balistico russo su Sumy. I missili russi hanno colpito una normale strada cittadina, la vita di tutti i giorni: edifici residenziali, istituti scolastici, auto in strada… E questo nel giorno in cui la gente va in chiesa: la Domenica delle Palme, la festa dell’Entrata del Signore a Gerusalemme. Secondo le prime informazioni, decine di civili sono stati uccisi e feriti. Solo la feccia può agire in questo modo: togliere la vita a persone comuni”, lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando l’attacco russo avvenuto a Sumy, postando anche le drammatiche immagini di corpi senza vita, anche di bambini, e detriti insanguinati in mezzo alla strada, con le voci di persone che si disperano.


“Le mie condoglianze alle famiglie e ai loro cari. Un’operazione di soccorso è in corso. Tutti i servizi necessari sono operativi sul posto”, aggiunge Zelensky, che avverte: “Il mondo deve rispondere con fermezza. Gli Stati Uniti, l’Europa, chiunque nel mondo voglia che questa guerra e queste uccisioni finiscano. La Russia vuole esattamente questo tipo di terrore e sta prolungando questa guerra. Senza pressioni sulla Russia, la pace è impossibile. I colloqui non hanno mai fermato i missili balistici e le bombe aeree. Ciò che serve è un atteggiamento nei confronti della Russia che un terrorista merita. Ringrazio tutti coloro che sono al fianco dell’Ucraina e ci aiutano a difendere la vita”. Secondo l’ultimo bilancio 31 persone risultano uccise a Sumy dall’attacco missilistico balistico russo, l’aggiornamento arriva dallo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che su X sottolinea: “Tra le vittime, due bambini. Le mie condoglianze alle famiglie e ai loro cari” “Più di 84 persone – aggiunge Zelensky che posta anche immagini del terribile attacco nel centro urbano della città – sono rimaste ferite, tra cui 10 bambini. Tutti stanno ricevendo l’assistenza necessaria. È fondamentale che il mondo non rimanga in silenzio o indifferente. Gli attacchi russi meritano solo condanna”. “È necessario esercitare pressioni sulla Russia affinché ponga fine alla guerra e garantisca la sicurezza della popolazione. Senza una pressione davvero forte, senza un sostegno adeguato all’Ucraina, la Russia continuerà a trascinare questa guerra”, aggiunge Zelensky, che ricorda: “È ormai il secondo mese che Putin ignora la proposta statunitense di un cessate il fuoco completo e incondizionato. Purtroppo, a Mosca sono convinti di poter continuare a uccidere impunemente. È necessario agire per cambiare questa situazione”.


Messaggi di solidarietà e condanna dell’attacco russo da alcuni leader europei. “Scene strazianti da Sumy stamattina, mentre i residenti si riunivano per la Domenica delle Palme solo per essere accolti dai missili russi. Un esempio orribile di come la Russia intensifichi gli attacchi mentre l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato. I miei pensieri sono rivolti al popolo ucraino oggi”, scrive in un post su X l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri Kaja Kallas. “Questa mattina, due missili russi hanno colpito il cuore della città di Sumy, in Ucraina, causando numerose vittime civili, tra cui, ancora una volta, bambini. Tutti lo sanno: questa guerra è stata iniziata solo dalla Russia. E oggi è chiaro che solo la Russia sceglie di continuarla, con palese disprezzo per le vite umane, il diritto internazionale e gli sforzi diplomatici del presidente Trump”, scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron. “Sono necessarie misure forti per imporre un cessate il fuoco alla Russia. La Francia sta lavorando instancabilmente per raggiungere questo obiettivo, insieme ai suoi partner”, sottolinea Macron, che conclude con un messaggio di vicinanza: “Alle vittime, ai feriti e a tutta l’Ucraina che continua a resistere: la nostra solidarietà, il nostro rispetto, il nostro incrollabile impegno”.


“Sono indignato per il criminale attacco missilistico russo al centro di Sumy. La Russia continua la sua campagna di violenza, dimostrando ancora una volta che questa guerra esiste e dura solo perché la Russia lo sceglie”, così sul suo profilo X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. “Il mio cuore è rivolto alle vittime, alle loro famiglie e a tutti coloro che sono stati colpiti da un altro brutale atto di aggressione”, prosegue Costa, assicurando: “L’Unione Europea sarà sempre al fianco dell’eroico popolo ucraino. I responsabili di questi attacchi devono essere chiamati a rispondere davanti alla giustizia. Slava Ukraini”. “Le mie condoglianze al popolo ucraino dopo il terribile attacco russo a Sumy, avvenuto questa Domenica delle Palme. Questo non è l’atto di un Paese che cerca la pace. Sono necessari una maggiore pressione sulla Russia e un forte sostegno militare all’Ucraina. L’Ucraina sta difendendo non solo la propria libertà, ma anche la nostra”, scrive su X il primo ministro svedese Ulf Kristersson.


(nella foto una delle immagini postate da Zelensky della strage di Sumy)

A Roma, tra colori e suoni, sfilano gli abiti azerbaigiani

A Roma, tra colori e suoni, sfilano gli abiti azerbaigianiRoma, 13 apr. (askanews) – Palazzo Brancaccio, dimora storica del Patriziato Romano nel cuore della capitale italiana, ha ospitato venerdì 11 aprile “L’incanto degli Abiti Tradizionali Azerbaigiani”, una serata evocativa, tinta di colori e suoni, organizzata dal Centro Culturale dell’Azerbaigian insieme all’Ambasciata dell’Azerbaigian in Italia, la Camera di Commercio Italia-Azerbaigian e la Casa Nazionale degli Abiti di Baku.


La serata – si legge in una nota – è stata aperta dalle parole della rappresentante in Italia del Centro Culturale dell’Azerbaigian, Gulnar Taghizada, che ha evidenziato l’importanza dell’evento, momento fondamentale per far conoscere in Italia un aspetto ancora inedito della cultura azerbaigiana, come quello degli abiti e della moda in generale. Ha inoltre sottolineato le radici storiche, le caratteristiche regionali e l’estetica artistica dell’abito nazionale azerbaigiano, che rappresenta una parte importante della memoria culturale nazionale, riflettendo lo stile di vita, il gusto e l’identità sociale del popolo. A portare i suoi saluti anche S.E. Rashad Aslanov, Ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia, che ha messo in rilievo come la cultura e le tradizioni siano volano della conoscenza e rafforzamento costante della strategica amicizia tra Azerbaigian e Italia.


L’evento ha previsto per la prima volta in Italia una sfilata di abiti tipici azerbaigiani, di svariate fattezze e modelli, tutti accumunati dalla cura dell’esecuzione e dalla vivacità dei colori. A sfilare abiti sia maschili sia femminili provenienti da diverse regioni dell’Azerbaigian, selezionati dalla collezione della Casa Nazionale degli Abiti di Baku, tutti finemente ricamati e realizzati a mano, impreziositi da dettagli autentici. Oltre agli abiti, il pubblico ha potuto assistere all’esecuzione di danze azerbaigiane, accompagnate da musiche tradizionali, da parte dei ballerini dell’Ensemble di Danza Statale. Le esibizioni hanno offerto al pubblico uno sguardo vivido sulla ricca cultura della danza e sull’eleganza sartoriale dell’Azerbaigian.


La serata – conclude la nota – ha visto un’ampia partecipazione di pubblico italiano ed è stata accompagnata da un cocktail.

Ucraina: bombe russe su chi va a messa a Sumy, 21 morti, 83 feriti

Ucraina: bombe russe su chi va a messa a Sumy, 21 morti, 83 feritiMilano, 13 apr. (askanews) – Le truppe russe hanno attaccato la città ucraina di Sumy, vicino al confine con la Russia. Lo hanno riferito il sindaco ad interim Artem Kobzar e il consiglio comunale di Sumy. Le bombe russe si sono accanite sulla gente che andava a messa, il giorno della Domenica delle Palme, un giorno ampiamente celebrato dalla Chiesa ortodossa. “La Russia ha attaccato il centro della città con armi balistiche in un momento in cui c’erano molte persone per strada. Si è trattato di un attacco deliberato contro i civili durante una delle principali festività religiose”. Lo scrive il ministro degli Interni ucraino Igor Klymenko. In una dichiarazione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto che decine di civili sono morti dopo che i missili russi hanno colpito una strada della città.


La metropoli situata molto vicina al confine con la Russia è stata colpita con missili balistici nel suo centro urbano: i morti sono 21 persone. Molti i feriti, tra cui 7 bambini: sarebbero 83 secondo il Ministero degli Affari Interni dell’Ucraina. Il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza ucraino, Andriy Kovalenko, ha sottolineato che i russi hanno deliberatamente lanciato l’attacco la Domenica delle Palme prendendo di mira la gente che andava a messa o passeggiava in centro.


La Procura regionale di Sumy ha avviato un’indagine preliminare su un crimine di guerra che ha causato la morte di persone (Parte 2 dell’articolo 438 del Codice penale dell’Ucraina).