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Centrosinistra, Manfredi: alleanza naturale, tema è piattaforma

Centrosinistra, Manfredi: alleanza naturale, tema è piattaformaNapoli, 2 dic. (askanews) – “E’ un’alleanza naturale dal punto di vista elettorale quella tra M5s, Pd e le forze riformiste e socialiste che ci sono, l’ho detto in tempi non sospetti”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando a margine della prima giornata de Il Riformista in corso nella città partenopea.

“In primo luogo perché – ha argomentato l’ex ministro – mi sono candidato con questa alleanza, ho vinto le elezioni con questa alleanza. Quando poi si decise, in maniera sbagliata, di andare alle elezioni separati sono stato uno dei pochissimi che pubblicamente ha detto che era un errore e che in questa maniera si consegnava il Paese alla destra”. Per Manfredi “il tema non è fare questa alleanza, che si deve fare, ma trovare una piattaforma programmatica comune con una proposta alternativa di governo che sia credibile e che davvero possa cambiare l’Italia. Questo è il vero tema, non discutere di un’alleanza, ma cosa fare con questa alleanza”.

Pd, De Luca: tutti capicorrente, unico rinnovatore sono io

Pd, De Luca: tutti capicorrente, unico rinnovatore sono ioNapoli, 2 dic. (askanews) – “Nel Pd dietro ‘Elena’ Schlein oggi ci sono tutti i capicorrente, tutti quelli che stavano in segreteria, che stavano nel governo, e li vedo passeggiare di nuovo sulla scena politica come turisti svedesi, capitati qui per caso. Il che mi porta a ritenere che l’unico vero rinnovatore del Pd sono io”. A dirlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervistato a Napoli nel corso della prima giornata de Il Riformista.

“Lo dico fondatamente, non avendo correnti e sottocorrenti, padroni e padroncini. Sono un uomo libero e oggi – ha aggiunto il governatore – un uomo libero è incompatibile con la selezione della classe dirigente del Pd che avviene sulle basi del correntismo”.

Riforme, Renzi: su premierato credo che non abbiano numeri

Riforme, Renzi: su premierato credo che non abbiano numeriNapoli, 2 dic. (askanews) – “L’elezione diretta del premier è una battaglia che noi abbiamo fatto da anni e continueremo a fare, ma ho l’impressione che non abbiano i numeri nemmeno nella maggioranza. Quando Gianni Letta dice le cose che dice, dà un segnale di allarme”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Napoli rispondendo a una domanda sul premierato a margine della prima giornata del Riformista.

“Credo che anche questa riforma della Meloni finirà come la riforma Nordio, come il pos o tutte le grandi riforme che Giorgia Meloni ha annunciato, perfette per fare un post su Instagram. La Meloni – ha aggiunto – è la più brava influencer di questo paese, Chiara Ferragni scansati. Giorgia Meloni è la influencer numero uno del Paese, fa dei post incredibilmente fatti bene ma il problema non è quello che scrive su Twitter, il problema è che non scrive una cosa in Gazzetta Ufficiale. Anche sulla riforma finirà con un nulla di fatto, a tarallucci e vino”, ha concluso Renzi.

Pd, De Luca: Schlein poteva essere carta rinnovamento partito

Pd, De Luca: Schlein poteva essere carta rinnovamento partitoRoma, 29 nov. (askanews) – “Elly Schlein poteva essere una carta di rinnovamento del partito, ma le domande che sono rimaste senza risposta sono: chi ha la responsabilità del disastro elettorale che si è verificato per il Pd un anno fa? Chi sono i responsabili? Chi ha deciso per 10 anni i programmi, la linea politica, le alleanze? Si tratta di domande fondamentali oggi ma nessuno se le è poste. E ancora: chi ha consegnato l’Italia a questi che ci governano, ultradestra inconcludente e cialtrona?”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Rainews 24.

“Per rinnovarsi il Pd deve partire dalle risposte a queste domande. Tutti quelli che hanno la responsabilità del disastro elettorale del Pd e del disastro politico dell’Italia sono rimasti tranquillamente in campo e si presentano come se fossero turisti svedesi capitati qui per caso. Allora o il rinnovamento è una cosa seria e si parla chiaro e si va oltre quelli che hanno la responsabilità del disastro oppure il rinnovamento è una finzione ed è impossibile costruire un’alternativa”, ha aggiunto.

Pd, De Luca: 80% dirigenza non conta nulla, serve rinnovamento

Pd, De Luca: 80% dirigenza non conta nulla, serve rinnovamentoRoma, 29 nov. (askanews) – “Abbiamo un gruppo dirigente nel Pd che, dal mio punto di vista, per l’ 80%, non conta assolutamente nulla, non rappresenta nulla, né nei territori di appartenenza né nelle aree sociali di appartenenza e qualche volta ha difficoltà anche con la grammatica e la sintassi”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Rainews 24.

“Non mi pare che sia un gruppo dirigente adeguato a candidarsi a a governare l’Italia, molto francamente è necessaria un’operazione di rinnovamento profondo a partire dai territori e se possibile dai risultati prodotti: quello che ho verificato io in questi anni e che più si perdono voti più si va avanti negli incarichi di partito, mi pare un’idiozia”, ha aggiunto.

Violenza donne, Manfredi: sostenere al massimo le vittime

Violenza donne, Manfredi: sostenere al massimo le vittimeNapoli, 27 nov. (askanews) – “Per combattere la violenza contro le donne bisogna sostenere al massimo le vittime, quindi, i nostri centri anti violenza, dare ospitalità, dare reddito alle donne che hanno subito violenza per renderle autonome”. A dirlo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine di un’iniziativa, nella sede del Comune alla quale ha preso parte il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte contro la violenza sulle donne e l’attivazione di centri rifugio in beni confiscati alla criminalità organizzata.

Secondo Manfredi “ai problemi atavici di una cultura patriarcale e maschilista di cui è impregnata la nostra società, oggi si accompagna dal mio punto di vista una grande fragilità della figura maschile, quindi, una competizione permanente con le compagne. Riuscire a gestire la sconfitta è la cosa più difficile che c’è, e molti uomini non sono in grado di gestire la sconfitta. Questo è un lavoro che dobbiamo fare noi, perché solo in questa maniera riusciremo ad avere un rapporto equilibrato con le nostre compagne, con le nostri mogli, con le altre donne. Il rispetto parte dall’equilibrio”, ha concluso il sindaco.

Consiglio comunale di Napoli commemora il presidente Napolitano

Consiglio comunale di Napoli commemora il presidente NapolitanoNapoli, 22 nov. (askanews) – Il Consiglio comunale di Napoli ha commemorato il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella sala dei Baroni del Maschio Angioino, alla presenza dei familiari dell’ex capo di Stato venuto a mancare il 22 settembre scorso.

In apertura della seduta di oggi, dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli e dell’Inno alla Gioia, eseguiti dall’orchestra Scarlatti Young, la presidente del Consiglio, Enza Amato, ha ricordato come “Giorgio Napolitano sia stato un uomo delle istituzioni e fermo custode della Costituzione e della Repubblica, una e indivisibile, come ricordava in ogni occasione celebrativa. Di Napoli, sua città natale, rimarcava sempre le forme di operosità e di capacità realizzatrice su cui fare leva per superare il quadro complessivo di luci e ombre, potenzialità e contraddizioni, senza mai rinunciare ad avere uno spirito di fiducia nell’avvenire della città”. Il sindaco, Gaetano Manfredi, ha ricordato “il forte legame di Giorgio Napolitano con Napoli, alla quale lascia una grande eredità, quella di un grande napoletano sempre presente nei dibattito legato ai valori e alla difesa dei diritti, e di un grande antifascista sempre schierato a difesa della libertà e della democrazia”. “Gli aspetti più importanti della sua figura – ha aggiunto il primo cittadino – sono la dimensione europea del suo pensiero, quello di un’Europa giusta, portatrice di diritti e schierata sempre a difesa della libertà, e il riformismo, la capacità di guardare al futuro rimanendo sempre saldamente ancorati alla difesa della Costituzione”. L’Aula ha poi osservato un minuto di silenzio.

Fondazione Valenzi ricorda Giorgio Napolitano, partecipa il figlio

Fondazione Valenzi ricorda Giorgio Napolitano, partecipa il figlioRoma, 18 nov. (askanews) – “Giorgio Napolitano e la politica dei miglioristi”: oggi 18 novembre alle 11 a Napoli la Fondazione Valenzi ricorda nella sede del Maschio Angioino (Sala Litza Cittanova Valenzi) il Presidente Emerito della Repubblica scomparso il 22 settembre con un dibattito sulla sua appartenenza politica alla linea dei cosiddetti “miglioristi”.

La Fondazione Valenzi, che proprio Napolitano tenne a battesimo nel 2009, fa sapere in un comunicato che all’evento parteciperà il figlio Giovanni Napolitano. La fondazione si definisce “un’istituzione internazionale non schierata politicamente, attiva nella cultura e nel sociale dedicata al suo grande amico Maurizio Valenzi”. “Sarà – spiega la presidente della Fondazione Lucia Valenzi – una riflessione a due mesi dalla scomparsa del primo Presidente della Repubblica italiana che ha avuto un secondo mandato. Profondamente convinto della scelta europeista, vicino alla cultura anglosassone, primo comunista ad avere un visto per gli USA, e nello stesso tempo difensore da Presidente della Repubblica del valore risorgimentale dell’Unità italiana, Giorgio Napolitano aveva le sue radici nella storia politica napoletana”.

All’incontro parteciperanno tra gli altri il giornalista Maurizio Caprara, gli ex parlamentari del Partito Democratico Angela Francese e Umberto Ranieri, il docente di Storia Economica Amedeo Lepore e per la Fondazione Valenzi Roberto Race, Alfonso Trapuzzano, Lucia Valenzi e Lida Viganoni.

Napoli Capitale Europea Sport 2026, Manfredi: obiettivo raggiunto

Napoli Capitale Europea Sport 2026, Manfredi: obiettivo raggiuntoNapoli, 17 nov. (askanews) – Napoli sarà Capitale Europea dello Sport 2026. La designazione è stata ufficializzata questa mattina dal presidente di Aces Europe, Gian Francesco Lupattelli.

“Raggiungiamo un obiettivo nel quale abbiamo sempre creduto. La designazione di Napoli quale Capitale Europea dello Sport 2026 – ha sottolineato il sindaco Gaetano Manfredi – è il riconoscimento della bontà del lavoro che stiamo portando avanti per la promozione del valore dello sport sotto l’aspetto della competizione e della capacità di creare comunità. La collaborazione di tutte le istituzioni sarà fondamentale per il rilancio dei nostri impianti, in maniera da farci trovare pronti all’appuntamento del 2026 che rappresenta una vetrina internazionale di grande prestigio per la nostra città”. “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026 sembrava una sfida impossibile e invece ora è diventata realtà. Questo riconoscimento sarà uno stimolo a porre sempre di più lo Sport al centro delle decisioni strategiche dell’amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessore allo Sport Emanuela Ferrante – non solo per il suo valore sociale ed educativo, ma anche come elemento di richiamo di un turismo speciale e di qualità”.

Comitato Vele a Mattarella: a Scampia non c’è destino ineluttabile

Comitato Vele a Mattarella: a Scampia non c’è destino ineluttabileNapoli, 13 nov. (askanews) – “Non esiste un destino ineluttabile, ma che le cose possono cambiare, mettendosi in ascolto delle comunità, rispettando la dignità di chi vive i territori, investendo risorse dove servono”. E’ uno dei passaggi della lettera che un gruppo di cittadini del Comitato delle Vele di Scampia ha fatto pervenire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della visita del capo dello Stato al complesso universitario delle Professioni sanitarie della Federico II nel quartiere a Nord di Napoli.

Nella missiva si ricordano i 40 anni di lotta “per la dignità” degli abitanti di Scampia sottolineando come, molto spesso, questo territorio sia “terreno di propaganda politica, mentre le rivendicazioni di dignità e giustizia sociale espresse dalla viva voce di chi abita in quei luoghi da sempre considerati margine urbano, trovano come risposta silenzio e disinteresse”. “Per questa ragione è importante per noi raccontare e rivendicare una storia collettiva diversa dalla narrazione mediatica dominante. Una storia in cui gli abitanti di una nota periferia sono stati protagonisti del proprio riscatto e attraverso le tante vittorie ottenute negli anni sono riusciti a cambiare un intero quartiere, trasformandolo in un modello di protagonismo civico, culturale, sociale”. “Certo – si legge nella lettera – c’è ancora tanto da fare, in particolare sul nodo dell’occupazione. Scampia, nonostante i grandi cambiamenti, resta tra i quartieri più poveri d’Europa e la povertà è la polveriera su cui prima o poi possono riesplodere conflitti”.

I rappresentanti del Comitato hanno chiesto, infine, un incontro con il capo dello Stato “per poter raccontare più approfonditamente questa lunga e bella storia e per poter condividere la necessità di continuare a lavorare per scrivere un capitolo veramente nuovo per questo quartiere, per troppi anni calpestato dalla malavita, ignorato da una parte della politica e usato come set di un cinema che sulla vera Scampia non ha acceso alcun faro”.