Fedriga: terzo mandato? Mi piacerebbe, ma possibilità a tuttiRoma, 16 apr. (askanews) – Terzo mandato? “Sì, mi piacerebbe perché stiamo lavorando bene. Ma la scadenza è ancora lontana (primavera 2028, ndr). Quando sarà il momento dovrò avere l’entusiasmo per continuare l’esperienza”. Così, sul Corriere della Sera, Massimiliano Fedriga, governatore leghista del Friuli-Venezia Giulia. “Ho sempre detto che la decisione spetta al Consiglio regionale. Non faccio forzature. Se la maggioranza mi chiederà la disponibilità a continuare valuterò il da farsi. Sono ben disposto”, ha spiegato.
Sulla posizione del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sull’argomento, Fedriga ha detto che “Luca ha giustamente sottolineato che la possibilità di un terzo mandato va concessa a tutti. E d’altra parte, la Corte costituzionale non ha detto che non si può fare in assoluto. Bisogna semmai cambiare la legge perché quella in vigore, approvata nel 2004, mette il tetto dei due mandati”.
Monfalcone, Salvini: successo centrodestra oltre 70%, Lega al 30%Roma, 15 apr. (askanews) – “Successo del centrodestra con oltre il 70% dei consensi, Lega primo partito. Altro che ius soli, velo islamico e clandestini. Questa è la risposta dei cittadini. Avanti tutta!”. Lo scrive il leader della Lega, Matteo Salvini sui social, dopo i risultati definitivi delle amministrative a Monfalcone dove il Carroccio è il primo partito con il 30% e assieme alla lista civica Cisint raggiunge il 55%. Il centrosinistra è al 26,2%, il partito islamista al 2,9%.
Dazi, Fedriga: recessione? Rischio è la paura di investireTrieste, 9 apr. (askanews) – Per Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, i nuovi dazi “non porteranno a una recessione”, ma – dichiara in un’intervista a ‘Il Giornale’ – “il vero rischio è rappresentato dall’incertezza e dalla paura di investire. Questi due elementi potrebbero portare a effetti recessivi”. Perciò, secondo Fedriga, “bisogna porre la massima attenzione a cambiamenti unilaterali di regole e accordi, che rischiano di ridurre la propensione delle imprese all’investimento e di conseguenza di impattare negativamente anche sulla capacità di crescita”.
Fedriga aggiunge di non credere neppure che oggi si possa parlare di guerra commerciale globale. “Credo, però, che vi sia il rischio di arrivarci se la reazione ai dazi imposti dall’amministrazione statunitense dovesse essere ‘isterica’, con proposte di contro-dazi. Una reazione di questo tipo – sottolinea il presidente – anzichè perseguire la via della negoziazione porterebbe a un effetto ‘muro contro muro’, che rischierebbe di bloccare le possibilità di crescita sia delle nostre imprese sia di quelle americane”.
FI, Gasparri: bene numerose adesioni amministratori locali FvgRoma, 12 mar. (askanews) – “Ho incontrato oggi in Senato la segretaria regionale del Friuli Venezia Giulia di Forza Italia, Alessandra Savino, che mi ha riferito delle numerose adesioni di amministratori locali al nostro movimento. Mi sono compiaciuto per queste scelte di esponenti di Arba, di Budoia, di Pasiano di Pordenone, di Sacile, di San Vito al Tagliamento, di Cordovado e di altri comuni”. Lo dichiara il responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia, senatore Maurizio Gasparri.
“Nelle prossime settimane sarò in Friuli Venezia Giulia per le elezioni di Monfalcone e di Pordenone e nell’occasione, oltre a sostenere i candidati delle liste di Forza Italia, incontrerò, con Sandra Savino ed i nostri dirigenti, gli amministratori locali che hanno scelto di condividere l’appello di Antonio Tajani per il rafforzamento di Forza Italia in tutto il territorio nazionale”, aggiunge.
Go2025, Mattarella: Nova Gorica e Gorizia un segno di speranza per UeRoma, 8 feb. (askanews) – “Nova Gorica e Gorizia sono un segno di speranza in un continente ferito dal ritorno tragico della guerra e sfidato da impetuosi mutamenti”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio per i giornali del Gruppo Nem. Oggi il Capo dello Stato sarà a Gorizia per l’inaugurazione della Capitale europea della cultura, con la slovena Nova Gorica.
E’ “la speranza – spiega Mattarella – che l’Europa continui a essere fedele a sé stessa, alle ragioni di pace che l’hanno voluta, ai grandi ideali di umanità, di democrazia, di eguaglianza di diritti, di solidarietà che costituiscono le fondamenta della sua civiltà. L’umanesimo che dell’Europa è la lingua con la quale può dialogare nel mondo anche in questo cambiamento d’epoca”. Il Presidente della Repubblica sottolinea che questa Capitale europea “afferma la cultura oltre i confini, che ne riconosce l’universalità. Una Capitale che esprimerà – anche grazie a questa forza simbolica – i valori più profondi dell’Europa, quella autentica. La cultura del dialogo, del confronto, del futuro comune. Nova Gorica e Gorizia simbolo della nuova Europa: la libertà, dove prima un muro chiudeva e impediva. L’amicizia, dove prima vigeva una forzata separazione. La cooperazione, dove prima resisteva la diffidenza”.
Mattarella evidenzia che Nova Gorica e Gorizia, sono appunto “Capitale e non più periferia”, sono una promessa mantenuta, con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea. “Insieme, Repubblica di Slovenia e Repubblica Italiana, siamo stati capaci di scrivere una nuova pagina della storia europea” sottolinea ancora il Capo dello Stato. “La cultura può nutrire riconciliazione e aprire la strada nuova della valorizzazione delle peculiarità e delle preziose diversità di ciascuno. L’unione moltiplica le opportunità per essere padroni dell’avvenire, prosciugando i sentimenti di ostilità che gli orrori delle guerre del Novecento avevano lasciato in eredità”. La civiltà europea è questo, spiega il presidente: “costruire insieme il futuro, traendo energia dalla ricchezza delle pluralità delle nostre esperienze, delle nostre comunità. E la cultura è frutto delle dinamiche della vita di comunità che, sempre più, uniscono i loro destini. Chi meglio delle identità di Nova Gorica e Gorizia può rappresentare e interpretare in Europa queste aspirazioni? Nova Gorica e Gorizia saranno, nel corso di questi 2025, un lume nel cammino dell’Unione europea. Italia e Slovenia ne sono, legittimamente, orgogliose” conclude il presidente.
Go2025, Fedriga: dimostrazione concreta di ciò che dovrebbe essere UeRoma, 8 feb. (askanews) – “Questa Capitale Europea della Cultura è la dimostrazione concreta di ciò che dovrebbe essere l’Europa: non un’entità astratta o burocratica, ma una realtà viva, fatta di popoli, identità e culture che si intrecciano, si contaminano e si arricchiscono a vicenda. È l’idea di Mitteleuropa che qui rivive con straordinaria forza: un’Europa di frontiera, crocevia di lingue, tradizioni e storie diverse, che si fondono in una sintesi di consolidata civiltà”. Così il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in un intervento sui giornali del Gruppo Nem in occasione della giornata inaugurale a Gorizia e a nova Gorica della Capitale europea della cultura.
“Questa esperienza di GO!2025 rappresenta un’Europa madre e non matrigna, capace di proteggere le sue comunità e di valorizzarne le peculiarità, dando voce ai territori, riconoscendo e promuovendo le identità locali senza appiattirle in un’uniformità priva di memoria – afferma ancora Fedriga -. La Capitale Europea della Cultura non è solo un evento, ma un’opportunità per l’Europa intera: quella di ritrovare il senso profondo delle nostre radici comuni, riscoprendo che la nostra forza sta nella nostra storia, nella nostra cultura, nella nostra capacità di convivere e collaborare”.
Migranti, Fedriga: scontro in atto? pericolo per democraziaTrieste, 4 nov. (askanews) – “Serve più equilibrio da entrambe le parti. Nello scontro in atto vedo un pericolo per la democrazia”. Così Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Fvg e della Conferenza delle Regioni, in un’intervista con la Stampa sullo scontro tra Governo e giudici in tema di migranti.
Le reazioni dalla politica sono arrivate “come conseguenza di posizioni, da parte di un pezzo della magistratura, che sono discutibili e mi lasciano piuttosto perplesso”. “Ho letto l’ultima richiesta del tribunale di Bologna, che ha rinviato alla Corte di Giustizia Ue il decreto sui Paesi sicuri, citando però la Germania nazista per dire che l’Italia la considererebbe un Paese sicuro: sono convinto che i giudici fossero in buona fede, ma questo tipo di uscite non servono – ha ammesso Fedriga – mettono a repentaglio la fiducia dei cittadini nella magistratura. L’opinione pubblica, in questo modo, può dubitare che ci sia serenità di giudizio. Se poi non c’è equilibrio nemmeno da parte della politica, si crea una distanza tra le istituzioni e i cittadini. Per questo è un problema democratico”.
Fedriga rilancia poi il “modello Ghana” per l’immigrazione. “Abbiamo dato supporto a Confindustria Alto Adriatico per firmare un accordo con i salesiani in Ghana che lì, in loco, formeranno lavorativamente dei ragazzi con l’obiettivo di farli venire a lavorare in Friuli Venezia Giulia in settori dove c’è necessità. Si insegna loro la lingua italiana e si garantiscono poi qui, oltre allo stipendio, un alloggio e i servizi necessari”
Electrolux, Serracchiani (Pd): aumenta preoccupazione per PorciaPordenone, 28 ott. (askanews) – “L’avvio di un hub per la ricerca e sviluppo di Electrolux in Polonia aggiunge motivi di preoccupazione a una situazione in cui si ha la sensazione di una strategia di indebolimento silenzioso e progressivo dell’azienda non solo a Porcia, dove al territorio non viene offerta una percezione precisa della gravità dei possibili sviluppi. È il Governo che deve aprire un tavolo di settore, e deve scendere in campo la Regione, rilanciando i legami tra istituzioni, categorie e rappresentanti sindacali, per fare sistema. Per quanto fondamentali, non si può andare avanti con gli ammortizzatori sociali. Vanno esplorate dal Mimit le ipotesi di arrivo di eventuali acquirenti, e va capito se l’azienda abbia dialoghi in corso. Deve inoltre partire una resistenza attiva prima di arrivare ai licenziamenti”. È quanto ha sintetizzato la deputata Pd, Debora Serracchiani, al termine di un incontro oggi a Pordenone con le Rsu della Electrolux, assieme al segretario del Pd provinciale di Pordenone Fausto Tomasello e al consigliere regionale Nicola Conficoni.
Nel corso dell’incontro, ha riferito Serracchiani “sono emerse le criticità della produzione che l’azienda corregge durante l’anno, scendendo a un livello che quota 680/690 mila pezzi l’anno in un’ipotesi ottimistica, comunque lontani dai 750 mila che ripagano la fabbrica, mentre per il prossimo anno si prevede una produzione di 620 mila lavatrici. Le fasce medie e medioalte sono in contrazione accentuata da almeno 3 4 anni, tali cioè da non garantire un margine di utile atteso dalla proprietà Wallemberger potrebbe volersi sbarazzare di una produzione ormai matura”. “Continuiamo a insistere col Governo a Roma affinché riparta il tavolo dell’elettrodomestico e lo stesso faremo in Regione – ha assicurato la deputata. Dobbiamo sapere se ci sono la volontà e gli strumenti per far vivere questa fabbrica, se ci sono progetti di sviluppi futuri e – ha concluso – come orientarli”.
Trieste, La Russa: è sempre stata italiana, batte cuore tricoloreTrieste, 26 ott. (askanews) – “Trieste è sempre stata italiana, prima che lo diventasse anche dal punto di vista politico e istituzionale. E oggi, in questa che è la più bella piazza d’Italia. Trieste ha un cuore che batte forte e che batte tricolore. E ha battuto tricolore sempre, anche quando l’Italia è stata mutilata di Fiume, Dalmazia, Istria, che pure avevano una storia altrettanto italiana”. Così Ignazio La Russa, presidente del Senato, alla cerimonia in piazza Unità a Trieste nell’anniversario dei 70 anni del ritorno della città all’Italia.
Carnia, Fedriga: drammi di 80 anni fa stanno insegnando pocoAmpezzo (UD), 14 set. (askanews) – “I drammi che abbiamo vissuto soprattutto in queste terre”, ai tempi della Zona libera della Carnia, “mi sembra stiano insegnando poco rispetto alle tragedie che vediamo quest’oggi. Basta considerare cosa è successo in Ucraina e in Israele con l’attacco terroristico del 7 ottobre che ha visto persone innocenti essere attaccate, uccise e sgozzate dai terroristi”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, che ad Ampezzo, in Friuli, ha accolto il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, per commemorare gli 80 anni della prima “Repubblica autonoma della Carnia”, ad opera dei partigiani.