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Porti, Fedriga: ok a intesa per 206,8 mln a Molo VIII Trieste

Porti, Fedriga: ok a intesa per 206,8 mln a Molo VIII TriesteRoma, 4 apr. (askanews) – Il finanziamento del Governo di 206,8 milioni per la realizzazione del Molo VIII a Trieste, per il quale è doversorso ringraziare il ministro Salvini e il viceministro Rixi, è un passaggio fondamentale per la realizzazione di un’opera strategica che interessa il Friuli Venezia Giulia e il sistema Italia in chiave di sviluppo sul bacino mediterraneo”. Lo ha affermato il governatore Massimiliano Fedriga rendendo noto che è stata approvata dalla Conferenza Stato-Regioni l’intesa sullo schema di decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze che prevede l’assegnazione. L’istruttoria in sede di Commissioni della Conferenza si è conclusa nella giornata di ieri.


“Gli oltre 200 milioni complessivi per le infrastrutture dei porti di rilevanza nazionale destinati al nostro scalo – ha rilevato Fedriga – sono una dimostrazione della strategicità che il Governo riconosce allo scalo di rappresentare sempre più un ganglio vitale dell’economia italiana. Un grazie va a tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di un obiettivo decisivo”.

Europee, Fedriga: non mi candido, non sarebbe serio verso cittadini

Europee, Fedriga: non mi candido, non sarebbe serio verso cittadiniRoma, 28 mar. (askanews) – “Non mi è mai stato chiesto di candidarmi alle europee, e a un anno dal voto regionale non mi sognerei mai di candidarmi perché oggi rappresento una istituzione, sono pro tempore il presidente della Regione e dire ai cittadini ‘non preoccupatevi votatemi ma tanto non ci vado’ non mi sembra la migliore campagna elettorale e non mi sembrerebbe serio verso gli elettori”. Così il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine della presentazione di “Selecting Italy” a Roma.


“Dobbiamo lavorare al massimo – ha aggiunto – per fare il miglior risultato possibile alle Europee e con la consapevolezza che non possiamo considerare ogni tornata elettorale come la fine del mondo: la politica deve tornare ad avere dei progetti di ampio respiro e di medio termine, ritorniamo a una politica che ragioni in prospettiva su progetti e non semplicemente sul consenso”. Alla domanda se il leader della Lega Salvini rischi la poltrona ha risposto: “Ho letto sui giornali mie dichiarazioni che non sapevo di aver fatto. La forza della Lega è stata sempre quella di guardare oltre l’ultima scadenza elettorale anche quando ci sono scelte difficili, dobbiamo raccontare al Paese con serietà quello che si può fare”.

Friuli, Fedriga: ddl su rappresentanza voto migliora la situazione

Friuli, Fedriga: ddl su rappresentanza voto migliora la situazioneTrieste, 21 mar. (askanews) – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia si pronuncia oggi sul ddl in tema di rappresentanza reale della volontà politica dei cittadini. “Non penso esista un sistema perfetto – ha precisato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro – però penso che questo migliori la situazione precedente, dove c’era il rischio che al secondo turno, andando a votare meno persone, venisse eletto chi aveva preso meno voti. E questo ovviamente allontana la rappresentanza da chi deve essere rappresentato, ovvero i cittadini. Dall’altro lato il 40% penso sia una soglia equilibrata per non prevedere il ballottaggio, e nel caso di non ballottaggio non vedremo spettacoli tante volte indecorosi, dove al secondo turno si mette insieme tutto e il contrario di tutto, non per una proposta per amministrare un territorio, ma semplicemente contro l’avversario. E questo fa il male delle nostre comunità”.

Leonardo, Fassino (Pd): promuovere produzione italiana droni

Leonardo, Fassino (Pd): promuovere produzione italiana droniRoma, 15 mar. (askanews) – “Nella Leonardo di Ronchi dei Legionari ci sono le capacità professionali e tecnologiche in grado di soddisfare la domanda del mercato italiano e di quello internazionale ma si tratta di mettere in campo tutta l’azione di promozione necessaria a realizzare obiettivi produttivi e commerciali molto forti. Sono tecnologie italiane che hanno come committenti in primo luogo soggetti pubblici, dalla Difesa all’Interno alla Protezione civile, ci sembra perciò necessaria una maggior determinazione da parte del Governo e delle agenzie pubbliche coinvolte nel cogliere tutte le opportunità che offre la produzione di questo stabilimento. Solleciteremo i ministeri maggiormente interessati a rivolgere a questo stabilimento l’attenzione dovuta”. Lo ha detto oggi il vicepresidente della commissione Difesa della Camera Piero Fassino, che con la collega dem Debora Serracchiani ha visitato lo stabilimento della Leonardo di Ronchi dei Legionari (Gorizia), a valle di una richiesta di chiarimenti al ministro delle Imprese e del made in Italy e al ministro della Difesa sulla strategia industriale del gruppo. All’incontro con il management di Leonardo e alla visita alle sezioni dell’impianto era presente anche una delegazione di consiglieri regionali del Pd composta dal capogruppo Diego Moretti, da Francesco Russo e Laura Fasiolo.


“Questo sito è un’eccellenza dal punto di vista produttivo e delle qualità professionali delle sue maestranze – ha aggiunto Fassino – in un settore come quello dei droni che è obiettivamente in espansione in tutto il mondo e in molti settori”. Serracchiani ha precisato che “la conferma della decisione di inquadrare lo stabilimento nella Divisione Velivoli può portare un’ulteriore opportunità di lavoro e di espansione, acquisendo una centralità nella Leonardo grazie a una produzione di alta gamma che si inserisce nella nota cornice internazionale che stiamo vivendo”.


“Il sito Leonardo di Ronchi dei Legionari – è stato spiegato in sintesi dall’azienda – è in primo luogo un centro di eccellenza nello sviluppo di sistemi “uncrewed” o senza pilota, business in crescita e sempre più presente nel supportare compiti operativi di difesa e sicurezza come di protezione civile. A questo si aggiunge lo sviluppo di sistemi di addestramento e simulazione all’avanguardia che sono essenziali per l’efficienza del sistema di difesa aerea italiano. Occupa circa 280 dipendenti, per il 62% lauree STEM e per il rimanente figure tecniche ad altissima specializzazione, con un trend di crescita costante nei numeri nel corso degli anni ed una cooperazione già in atto con le principali istituzioni di formazione del territorio, università, istituti tecnici”.

Patto Governo-Friuli, Meloni: 190 mln per 17 interventi

Patto Governo-Friuli, Meloni: 190 mln per 17 interventiRoma, 8 mar. (askanews) – Con questo accordo di coesione tra “stanziamo complessivamente 190 milioni di euro, di cui 16 erano già stati anticipati nel 2021, risorse per finanziare 17 interventi strategici su capitoli altrettanto strategici come la messa in sicurezza del territorio, il contrasto al rischio di dissesto idrogeologico, l’ammodernamento della infrastruttura idrica”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Pordenone per la cerimonia di firma dell’accordo di sviluppo e coesione con la regione autonoma del Friuli Venezia Giulia insieme al presidente della Regione Massimiliano Fedriga.

Fedriga: crisi globale spinge alleanze con Paesi più vicini

Fedriga: crisi globale spinge alleanze con Paesi più viciniRoma, 7 mar. (askanews) – “Vanno rafforzati i legami tra tutte le democrazie occidentali partendo proprio dai territori e dalle realtà produttive. Non solo attraverso il lavoro essenziale delle diplomazie, ma anche utilizzando le reti che partono dal basso. Reti territoriali sempre molto stabili in grado di potenziare le alleanze strategiche a tutti i livelli”. Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, concludendo il suo intervento di saluto, trasmesso oggi in apertura della seconda edizione di “Open Dialogues for the Future”.


“Questa iniziativa rappresenta una piattaforma fondamentale se si considera il contesto globale con cui oggi dobbiamo confrontarci. Il sistema Italia – e quindi anche il Friuli Venezia Giulia – è condizionato infatti dalle tensioni internazionali che non riguardano solo l’aggressione della Russia all’Ucraina o gli attacchi terroristici di Hamas in Israele con la conseguente situazione che si è venuta a creare in Medio Oriente”, ha sottolineato Fedriga. “Stiamo attraversando un periodo nel quale i grandi blocchi non trovano più quell’osmosi globale di mercato che fino a poco tempo fa era data per scontata. Una situazione che ha messo in crisi il modello di sviluppo che avevamo costruito. Il nostro sistema produttivo, occupazionale e sociale si è rivelato molto fragile in quanto troppo spesso dipendente in modo pressoché totale da materie prime e componentistica provenienti da Paesi che hanno poco a che fare con la democrazia”, ha aggiunto il governatore.


“Si è visto infatti che, purtroppo, questi Stati hanno gli strumenti per condizionare e mettere in difficoltà l’industria italiana ed europea. Le iniziative come Open Dialogues for the Future sono importanti proprio perché affrontano il tema della salvaguardia della nostra economia. Le politiche di nearshoring e di reshoring – il riavvicinamento in territori vicini e amici delle diverse fasi industriali – sono cruciali perché le catene del valore e le filiere produttive oggi non possono più permettersi di essere condizionate da Paesi molto distanti. Decisioni prese dall’altra parte del pianeta che possono mettere a rischio l’esistenza stessa delle aziende italiane e portare al licenziamento di migliaia di lavoratori con pesanti conseguenze per il nostro modello sociale e per la tenuta delle nostre istituzioni”, ha spiegato Fedriga. “Oggi dobbiamo essere pienamente consapevoli che alcune produzioni dal basso valore aggiunto non possono più trovare casa in Europa. A meno che Bruxelles non decida di introdurre, legittimamente, politiche in grado – come avviene per esempio per il settore agricolo – di garantire la sostenibilità economica di quelle attività”, ha rimarcato.


“Le soluzioni possono essere certamente le politiche di nearshoring che, nel caso del Friuli Venezia Giulia, devono interessare in particolare i Balcani. Molti Paesi di quest’area possono diventare infatti partner strategici per il nostro sistema, stringendo alleanze politiche sempre più strette con le democrazie occidentali”. Presente all’evento l’assessore alle attività produttive Sergio Emidio Bini che ha ringraziato la Camera di commercio di Pordenone-Udine per l’organizzazione e per l’alta qualità degli interventi e degli strumenti messi a disposizione della città e del pubblico regionale.


“Appuntamenti come Open Dialogues for the Future sono fondamentali per aiutarci a far luce sul delicato momento storico che stiamo attraversando e che ha visto venire meno molti di quei paradigmi che in passato davamo per scontati, dalla fine della globalizzazione ai nuovi conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente. In questo contesto si inseriscono anche le imminenti elezioni europee, che vedono il nostro continente – ma anche il Paese Italia – chiamato a riscrivere le regole del gioco se da qui ai prossimi anni vuole evitare il rischio di diventare marginale”, ha detto Bini. “Per la Regione è strategico analizzare le prospettive economiche e geopolitiche, rafforzare la proiezione internazionale delle imprese e al tempo stesso mettere in campo misure innovative per attrarre nuovi investimenti. Da qui si comprende l’importanza di questo evento, che mira a fornire tanto agli addetti ai lavori, quanto al grande pubblico, gli strumenti per comprendere il futuro che ci attende”, ha sostenuto. “Un appuntamento che, giunto alla seconda edizione, è già una scommessa vinta. Affermare oggi che Udine e il Friuli Venezia Giulia sono il centro di riferimento per i grandi temi della geopolitica e dell’economia mondiale non è più un auspicio, ma una realtà”, ha concluso Bini.

Giorno ricordo, Fugatti: fondamentale mantenere viva la memoria

Giorno ricordo, Fugatti: fondamentale mantenere viva la memoriaRoma, 10 feb. (askanews) – Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha partecipato questa mattina alla cerimonia organizzata a Rovereto con la messa nella Chiesa di Santa Caterina e la deposizione di una corona presso la lapide commemorativa in Largo Vittime delle Foibe, in occasione del Giorno del Ricordo istituito nel 2004 per commemorare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata.


Nel suo intervento il presidente Fugatti ha sottolineato come “per Rovereto, quello di oggi rappresenta un momento di particolare importanza. Qui risiedono molte persone provenienti dai territori coinvolti, le quali nel corso del tempo hanno contribuito alla crescita della comunità roveretana. La legge approvata nel 2004 ha voluto abbattere il muro del silenzio che per troppo tempo ha impedito di narrare gli avvenimenti. È fondamentale che le istituzioni si impegnino su questa strada: è cruciale ricordare soprattutto alle giovani generazioni gli effetti tragici che possono derivare dai regimi totalitari. Il Trentino, in quanto territorio di confine, deve fare ancora di più questa operazione di ricordo. Lo stiamo facendo nelle scuole. Proprio qui a Rovereto, all’istituto don Milani, nei prossimi giorni vi sarà un momento proposto in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino. Personalmente, nel 2020, ho visitato il monumento della foiba di Basovizza, mentre nel 2021 abbiamo deciso di conferire l’Aquila di San Venceslao all’Associazione Venezia Giulia Dalmazia, riconoscendo il ruolo prezioso che essa svolge nel mantenere vivo il ricordo di queste vicende. Le istituzioni giocano un ruolo centrale in questo processo, e giornate come questa sono fondamentali per mantenere viva la memoria”. (Foto: Juliet Astafan_Archivio Ufficio Stampa PAT)

Treno del Ricordo, Fedriga: unisce l’Italia in una sofferenza

Treno del Ricordo, Fedriga: unisce l’Italia in una sofferenzaTrieste, 10 feb. (askanews) – Il Treno del ricordo è “un’importante iniziativa che grazie al ministro dello Sport e del ministro della cultura è possibile oggi far partire da Trieste per unire l’Italia in una sofferenza che ha contraddistinto la storia del nostro Paese ma ha costruito il nostro Paese”. Così Massimiliano Fedriga, presidente del Fvg, all’inaugurazione del Treno del Ricordo, in stazione a Trieste, con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


“Per tanti anni la storia dell’esodo, della persecuzione degli italiani da parte di Tito è stata una storia segreta e relegata ad una piccola parte del Paese. Questo tema diventa invece una storia del Paese e una storia che ha costruito l’Italia. Dunque troviamo un senso, anche grazie a queste iniziative e a questo racconto di verità che consegniamo alle giovani generazioni”, ha aggiunto.

Giorno ricordo, Billi (Lega): sostenere gli esuli giuliano-dalmati

Giorno ricordo, Billi (Lega): sostenere gli esuli giuliano-dalmatiRoma, 10 feb. (askanews) – “Partecipo al Giorno del Ricordo a fianco di tutti gli esuli giuliano-dalmati. E’ importante ricordare il dramma delle foibe, per commemorare le vittime e ricordare questi tragici fatti a monito futuro. Sostengo la memoria delle foibe contro il negazionismo. Ho proposto nel 2021 di aggiungere il riferimento alle foibe nell’Articolo 604 del Codice Penale. A sostegno degli esuli, ho promosso varie iniziative a Montecitorio per divulgare l’attività delle loro associazioni, anche assieme al senatore Roberto Menia, figlio di esuli e promotore della legge istitutiva del Giorno del Ricordo”. Così Simone Billi, deputato eletto nella Circoscrizione Estero-Europa e presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo.

Regioni, Fedriga: poste basi per accordo Friuli-Repubblica Ceca

Regioni, Fedriga: poste basi per accordo Friuli-Repubblica CecaTrieste, 18 gen. (askanews) – “Stiamo continuando a cercare di rafforzare la presenza del Friuli Venezia Giulia nell’Europa centro-meridionale, un contesto che riteniamo altamente strategico per la nostra regione e per l’Italia. Una partnership con la Repubblica Ceca può aprire le porte a numerosi progetti comuni in diversi ambiti, come ad esempio la ricerca sulle nuove tecnologie, le attività produttive e il progetto della Valle dell’idrogeno (dove puntiamo a coinvolgere nuove realtà oltre a quelle già aderenti), creando in questo modo nuove opportunità reciproche”. Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è intervenuto nel corso dell’incontro svoltosi questa mattina a Trieste con la delegazione della Regione Vysocina della Repubblica Ceca, guidata dal presidente Vítezslav Schrek, e a cui hanno partecipato anche gli assessori Sergio Emidio Bini (Attività produttive e Turismo), Riccardo Riccardi (Salute e Politiche sociali), Pierpaolo Roberti (Autonomie locali) e Alessia Rosolen (Lavoro, Istruzione e Formazione).

Fedriga ha sottolineato come le collaborazioni internazionali, oltre a fungere da traino per l’economia e a offrire maggiori opportunità a cittadini e imprese, siano fondamentali per “rafforzare la vicinanza tra i territori europei, specialmente in un momento storico caratterizzato da forti tensioni globali, e salvaguardare la tenuta delle democrazie occidentali e dei principi inviolabili di libertà, partendo dalle culture dei singoli territori”. L’assessore Bini, dopo aver evidenziato il significativo aumento del flusso turistico in Friuli Venezia Giulia dalla Repubblica Ceca negli anni post Covid, ha auspicato la possibilità di creare momenti di confronto con il coinvolgimento di PromoTurismoFVG e dell’omologa struttura della Vysocina, al fine di valutare lo sviluppo di progetti mirati che interessino entrambe le regioni. Analoga riflessione anche per quanto riguarda il comparto industriale, dove secondo l’esponente dell’Esecutivo “possono sussistere dei presupposti di collaborazione partendo da piccoli progetti, anche sulla base di esempi virtuosi come i nostri Consorzi di sviluppo economico locale”.

L’assessore Riccardi ha condiviso con il presidente Schrek l’opportunità di cooperare in campo sanitario in particolare per adeguare i bisogni di salute dei cittadini al progressivo invecchiamento della popolazione. Il rappresentante della Giunta ha inoltre messo in evidenza l’impegno avuto dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia come capofila nazionale nel prestare assistenza alla popolazione colpita dalla guerra in Ucraina, Paese con cui la Regione Vysocina ha intessuto da diversi anni un rapporto di collaborazione. Secondo l’assessore Roberti, Friuli Venezia Giulia e Vysocina presentano somiglianze dal punto di vista amministrativo per la presenza di numerose municipalità in un’area territoriale di dimensioni limitate. “Alla luce di questo – ha osservato Roberti – lo sviluppo di progetti comuni potrebbe basarsi sulla stretta relazione esistente tra le due Regioni e i rispettivi Municipi. Si potrebbe inoltre creare dei gemellaggi a livello comunale con il coinvolgimento di Anci”.

L’assessore Rosolen ha sostenuto come la presenza in Friuli Venezia Giulia di 40 enti di ricerca internazionale permetta alla Regione di mettere in campo progetti di sviluppo che possono diventare strategici anche per i partner internazionali. “Tra questi – ha affermato Rosolen – risaltano in particolare le attività di approfondimento e rilancio del settore delle live science; la Hydrogen valley come progetto faro nell’Unione europea per la ricerca sull’idrogeno; lo sviluppo del comparto navale che si intreccia con quello dell’area meccanica”.