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Lazio, Rocca: grazie ai fondi Ue cambieremo volto della regione

Lazio, Rocca: grazie ai fondi Ue cambieremo volto della regioneRoma, 4 mar. (askanews) – “Grazie ai Fondi Europei cambieremo il volto del Lazio: digitalizzazione, modernizzazione delle infrastrutture, sostegno alle imprese, Strategie Territoriali. Tutto questo senza lasciare indietro le comunità e i cittadini più fragili”. Lo scrive su facebook il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.


“Sono molto orgoglioso – prosegue Rocca – del bonus psicologo per i malati oncologici e dell’apertura pomeridiana di oltre 200 scuole laziali, misure rese possibili grazie a queste risorse. Le spenderemo bene, le spenderemo tutte. Ne abbiamo parlato questa mattina al tempio di Adriano con il Ministro Raffaele Fitto e le rappresentanze in Italia del Parlamento europeo in Italia e della Commissione europea-Rappresentanza in Italia”, conclude il governatore del Lazio.

Atletica, Rocca: Rieti rende orgoglioso il Lazio

Atletica, Rocca: Rieti rende orgoglioso il LazioRoma, 2 mar. (askanews) – “Una giornata importante per lo sport della Regione Lazio e per la città di Rieti. Il centro d’Italia infatti conquista l’argento mondiale con la stella del salto in lungo, Mattia Furlani, che si allena a Rieti da quando è bambino. Un talento nato con i colori della Studentesca Andrea Milardi e che rappresenterà l’Italia agli Europei di Atletica 2024 che si svolgeranno a Roma il prossimo giugno. Al giovane Mattia vanno le mie congratulazioni per aver portato il Lazio su uno dei gradini più alti dell’atletica leggera mondiale”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.


Ma Rieti, prosegue Rocca “non è solo terra di atletica. Mi rende orgoglioso sapere che la città ospiterà i Mondiali di volo a vela nel 2027. Anche questo traguardo testimonia la passione che Rieti nutre per questa disciplina sportiva. Infatti, la Valle Santa rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati di volo a vela, che ogni anno invadono i cieli del centro Italia”, conclude il presidente della Regione Lazio.

Sardegna, M5S Roma: vince campo progressista contro arroganza

Sardegna, M5S Roma: vince campo progressista contro arroganzaRoma, 27 feb. (askanews) – “Oggi è un grande giorno: la Sardegna ha appena eletto la prima Presidente donna della sua storia, la nostra Alessandra Todde, che è anche la prima Presidente di Regione espressa dal Movimento 5 Stelle. Hanno vinto l’unione e la forza del campo progressista contro l’arroganza del centrodestra di Meloni e Salvini: ad Alessandra vanno le nostre migliori congratulazioni, il duro lavoro, la serietà e la credibilità della sua proposta politica hanno pagato con una grande vittoria”. Così in una nota i gruppi consiliari capitolini M5S e Lista Civica Raggi.

In Campidoglio per pace, Gualtieri: preoccupa risposta a guerra con riarmo

In Campidoglio per pace, Gualtieri: preoccupa risposta a guerra con riarmoRoma, 22 feb. (askanews) – Gli Enti locali per la pace, dal Campidoglio, dove oggi si svolge la loro giornata di lavoro nazionale alla presenza di sindaci, assessori e rappresentanti di oltre 50 autonomie locali italiane, lanciano un richiamo alle istituzioni nazionali e internazionali: “facciamo pace”.


Il nostro “è un periodo segnato da guerre tragiche in Europa e in Medio Oriente, ma quello che trovo più bisognoso di una risposta civica e culturale è il fatto che la guerra sembra portare solo più guerra come cultura politica”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri portando il saluto della Capitale all’iniziativa. Con il sindaco l’assessora capitolina all’ambiente Sabrina Alfonsi. “Sono molto preoccupato che di fronte all’aggressione di Putin, alla violazione sistematica dei diritti umani che ha portato anche all’eliminazione di un avversario politico, Navalnyj – ha aggiunto Gualtieri – non si sappia avere altra risposta che aumentare le spese del riarmo e prepararsi alla guerra”.


“È un piacere per Roma ospitare in Campidoglio questa iniziativa importante – ha sottolineato il sindaco -. Una dimensione fondamentale per la battaglia per la pace deve essere l’idea che le città possano essere non solo dimensioni amministrative ma luoghi dove si possono scrivere le pagine importanti della storia, e diffondere la cultura della pace”. Cultura della pace, secondo Gualtieri, “non significa necessariamente aver trovato una soluzione diplomatica, ma non rassegnarsi alla guerra e all’aggressione, cui rispondere con guerra e aggressione”.


Questo che stiamo vivendo, ha sottolineato Gualtieri, “è un punto molto basso del dibattito pubblico cui occorre reagire, non minimizzando quello che sta compiendo Putin, ma affermando che per contrastarlo non si può scendere al suo livello. Se si legittima la guerra e si indica la vittoria come unica soluzione – ha aggiunto – si retrocede rispetto ai risultati ottenuti negli anni con la Marcia della pace e l’associazione degli Enti locali. Se si cancella questo ordine di valori di civiltà, stiamo calpestando questa pagina importante dell’umanità”, ha concluso. Il direttore del coordinamento degli Enti locali Flavio Lotti ha consegnato delle lampade a olio provenienti da Assisi al sindaco Gualtieri e all’assessora Alfonsi come testimonianza dell’impegno della città per la pace.

Lavoro, Gualtieri: sicurezza è emergenza, Firenze non è un caso

Lavoro, Gualtieri: sicurezza è emergenza, Firenze non è un casoRoma, 21 feb. (askanews) – Un saluto dal palco e un impegno concreto “a mettere al centro dell’agenda politica e sociale la sicurezza sul lavoro”. Lo ha portato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervenuto alla manifestazione indetta da Cgil e Uil a Roma in piazza Santi Apostoli, in occasione dello sciopero nazionale dei lavoratori edili e metalmeccanici in seguito al crollo del cantiere di Firenze.


“Sono qui per portare il mio saluto ma anche la mia solidarietà, vicinanza e partecipazione a questa iniziativa di lotta – ha detto il sindaco Gualtieri -. È importante perché la sicurezza sul lavoro è un’emergenza, quello che è successo a Firenze, purtroppo, non è un caso isolato e quindi non si può non mettere questo tema al centro dell’agenda politica”. “Noi non crediamo che la qualità e la rapidità degli interventi siano in contraddizione con la sicurezza, anzi è esattamente il contrario – ha sostenuto Gualtieri -. Abbiamo voluto dimostrarlo con un protocollo molto importante che abbiamo siglato insieme alle imprese e alle organizzazioni sindacali (per i cantieri del Giubileo, ndr.) che dimostra che si può investire sulla qualità del lavoro come elemento fondamentale di crescita, e non come un freno come qualcuno pensa”.


“C’è anche un tema di contrasto ad ogni forma di dumping sociale e salariale che spesso è l’anticamera di ogni rischio per la sicurezza – ha ricordato Gualtieri -. Qualità dei contratti, no al massimo ribasso, noi i subappalti a cascata: una robusta concertazione come elemento solido di un patto tra produttori per un paese che sappia crescere e mettere al centro il lavoro e la sua dignità – ha concluso Gualtieri-, è l’agenda sociale e politica che noi condividiamo fortemente, e per questo vi siamo accanto”.

Lazio, Rocca: su sicurezza stradale serve cultura responsabilità

Lazio, Rocca: su sicurezza stradale serve cultura responsabilitàRoma, 20 feb. (askanews) – “È importante agganciare e trovare quelle risposte che ancora a livello globale sul tema della cultura della sicurezza stradale non siamo riusciti ancora a trovare e su questo bisogna essere onesti: è una tra le più grandi sconfitte sociali”. Parole del Presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, intervenendo alla Camera dei deputati all’incontro “Sicurezza stradale e mobilità sostenibile”.


“Quando si guida un mezzo si ha la responsabilità e, nonostante l’attenzione sul tema, dal 2010 i dati indicano che la mortalità sulle strade si è ridotta soltanto del 5%. Basterebbe questo a noi che abbiamo responsabilità istituzionali per farci la domanda “dove abbiamo fallito” nell’intercettare soprattutto le giovani generazioni” ha spiegato Rocca facendo riferimento all’attenzione che anche a livello internazionale si dedica al tema, citando Jean Todt protagonista dell’automobilismo mondiale ed anche incaricato delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale. “Questa – ha aggiunto Rocca portando la questione anche in ambito scuola – è una grande sfida per i dirigenti scolastici visto che negli ultimi anni di liceo c’è quella tappa dell’avvicinamento a prendere la patente che si accosta alla libertà e alla parola libertà deve accostarsi la parola responsabilità sociale, verso gli altri. Ecco perché come Regione Lazio stiamo investendo e anche sulle strade abbiamo destinato oltre 500 milioni sul rifacimento delle strade a maggior rischio” ha detto spiegando di aver voluto lui stesso una rotonda sulla Nepesina che incrocia la Cassia bis. “Quello è un incrocio mortale e ho preteso che ci fosse una rotonda che forse rallenta un pochino il traffico ma lì son morte tantissime persone e una sola vita umana vale quell’intervento. E continueremo in questo lavoro con l’assessore Ghera. E anche a Roma famosa per le buche, secondo le stime una buca ogni 15 metri, pensiamo agli spostamenti con il motorino con i pericoli dietro l’angolo”.


“Serve una cultura della responsabilità e faremo una grande iniziativa con i licei” ha spiegato facendo riferimento ad una iniziativa della Croce Rossa dedicata a quanto il tasso alcolico può influire sulla guida e ciò crea la differenza tra la vita e la morte. “Quando si è giovani magari non ci si pensa a quanta responsabilità si ha verso le persone che stanno al nostro fianco quando guidiamo, alle persone che non conosciamo ma incrociamo in strada. Sono vite che si incontrano ogni macchina che passa. Dietro le statistiche ci sono vite, storie di uomini e donne” ha concluso facendo anche riferimento alla parola chiave “responsabilità” sia di ognuno che delle istituzioni sul tema.

Violenza donne, Rondinelli (Pd): a una direttiva Ue debole

Violenza donne, Rondinelli (Pd): a una direttiva Ue deboleRoma, 31 gen. (askanews) – “Trovo inaccettabile che la risoluzione per una Direttiva europea sulla violenza contro le donne, normativa progressista e a tutto campo, rischi di essere annacquata e indebolita per volontà di due paesi membri, Ungheria e Polonia. La presidenza belga di turno dell’Unione europea non può e non deve farsi mettere ‘sotto scacco’ da governi che assumono posizioni così conservatrici, che minano il percorso europeo per un rafforzamento delle tutele e dei diritti delle donne”. Lo afferma in una nota Daniela Rondinelli, eurodeputata del Partito Democratico.

“La mia condanna è netta, non solo, perché l’Europa ha il dovere di prendersi cura delle persone, soprattutto dei più deboli, ma anche, di contrastare un fenomeno pervasivo, come quello della violenza sulle donne – sottolinea la parlamentare -. In Italia, oltre 6 milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica e sessuale, di cui finora 652 mila forme gravi come lo stupro e 746 mila il tentato stupro”. “La Direttiva europea sulla violenza contro le donne mira a rafforzare le tutele contro ogni forma di violenza fisica e sessuale, inserendo l’elemento cardine del consenso all’articolo 5. La affermazione del principio quando ‘un no è un no’ è una battaglia di civiltà ed è indispensabile per contrastare in tutti i contesti gli abusi contro le donne”, spiega Rondinelli.

“Sono anni che mi batto al Parlamento europeo affinché le donne possano raggiungere la piena emancipazione economica, occupazionale e sociale, conditio sine qua per prevenire ogni forma di violenza: dalla direttiva sulla trasparenza retributiva alla Strategia sulla cura e l’assistenza, passando al rafforzamento degli organismi di parità in tutti gli Stati membri, e ora, questa direttiva è un tassello fondamentale e irrinunciabile per tutte le donne”, conclude Rondinelli.

Shoah, Gualtieri: memoria importante, inquieta antisemitismo

Shoah, Gualtieri: memoria importante, inquieta antisemitismoRoma, 31 gen. (askanews) – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha introdotto questa mattina in Campidoglio la cerimonia di consegna delle medaglie alla memoria ai familiari dei cittadini deportati nei lager nazisti, onorificenza prevista dalle celebrazioni della Giornata della Memoria.

“Un esercizio di memoria importante – ha sottolineato Gualtieri – soprattutto oggi quando assistiamo a inquietanti episodi di antisemitismo”. “Per me è stata un’emozione indicibile – ha aggiunto – essere ad Auschwitz con gli studenti romani ascoltare Sami Modiano e Tatiana Bucci, testimoni diretti di quegli eventi”. “La senatrice Segre – ha continuato Gualtieri – ha spiegato molto bene che la Giornata della Memoria serve innanzitutto a noi, a ricordare quello che è avvenuto. Non è solo un risarcimento per le vittime di un genocidio, che ne fa il più grande crimine, unico nella storia dell’umanità. Questa giornata serve a parlare con noi, con gli italiani, di questo paese che è stato complice con quell’abominio.è un esame di coscienza che serve a contrastare quell’ideologia e le pratiche di quella disgustosa macchina di morte”. Questa macchina, ha ricordato il sindaco della Capitale “colpì anche tantissimi, civili e militari, messi al lavoro per alimentare la macchina bellica del Reich. A subire questo sfruttamento furono 650.000 militari italiani, deportati dopo l’8 settembre e utilizzati nonostante il loro status di prigionieri militari.tra questi i 45 deportati che ricordiamo oggi”.

Shoah, Schlein: no a chi vuole riscrivere la storia

Shoah, Schlein: no a chi vuole riscrivere la storiaCassino, 27 gen. (askanews) – Nel ‘giorno della memoria’ è doveroso ricordare che quelle vicende rappresentano “la pagina più cupa della nostra storia” e che è in atto un “tentativo pericoloso a cui assistiamo spesso di riscrivere pagine della nostra storia”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a Cassino.

“Cassino è il dovere della memoria, un ricordo doloroso a 80 anni dai bombardamenti che l’hanno distrutta”. La città laziale rappresenta “la scelta naturale per iniziare un viaggio simbolico. Vogliamo un’Europa che non dimentica”. Il ricordo per le vittime della shoah, è un “patrimonio diconsapevolezza che tutti e tutte devono proteggere”.

Autonomia, Gualtieri: riforma sbagliata, va contrastata

Autonomia, Gualtieri: riforma sbagliata, va contrastataRoma, 27 gen. (askanews) – Sulla riforma dell’autonomia differenziata “il mio giudizio è negativo. Se si trattengono più tasse nei territori ricchi significa che, a meno di un forte aumento della spesa pubblica del tutto irrealistico, le si tolgono al bilancio dello Stato e alle regioni più povere, tagliando servizi ai cittadini. È un errore”. Lo afferma il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un colloquio con il Corriere della Sera.

“La riforma in sé è sbagliata, fa male all’unità del Paese e va contrastata. Spetta a chi gestisce la battaglia parlamentare dire come contrastarla”. Sulla regola dei trenta chilometri all’ora in città “il tema è concreto e tecnico, non ideologico e politico – ragiona Gualtieri -. L’alta velocità è tra le cause principali di morte sulle strade e quindi va ridotta. Diversamente da Bologna, Roma è una città molto grande con diverse tipologie di strade: i grandi snodi non possono essere a 30 all’ora, ma devono diventare “30” tutte le strade secondarie. Gradualmente noi vogliamo portare a 30 il 70% delle strade di Roma, secondo un principio giusto che va adattato alle città. Per questo lo devono fare i sindaci, e non il governo, perché i sindaci sanno più di tutti come sono fatte le città. Bologna sta facendo bene, noi seguiamo la nostra strada”. Infine il sindaco commenta anche la vicenda del Teatro di Roma sperando che “prevalga il buon senso. La cosa è sfuggita di mano persino ai vertici delle istituzioni coinvolte, c’è stato un eccesso di protagonismo della politica e dei partiti che devono stare fuori da queste scelte che riguardano le istituzioni. Non ne voglio fare un tema politico, ma concreto e semplice: Roma Capitale è uno dei due azionisti fondatori, assieme alla Regione Lazio, e finanzia in misura prevalente. È buonsenso che le scelte fondamentali siano prese in spirito di condivisione tra i due soci. Pensare che si possano compiere scelte fondamentali ignorando la posizione di Roma è sbagliato. Quindi torniamo a un confronto. Ma ciò che è successo è inaccettabile: non si governa il Teatro di Roma contro Roma”.