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Caveri(Conf.Regioni): Governo aumenti Fondo per sviluppo montagne

Caveri(Conf.Regioni): Governo aumenti Fondo per sviluppo montagneMilano, 25 giu. (askanews) – Il coordinatore della Commissione Affari Istituzionali – Politiche della Montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Luciano Caveri (Assessore Valle d’Aosta), è stato oggi audito dalla Commissione 1ª del Senato in merito al disegno di legge sulle “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”. Caveri ha chiesto, “in primo luogo, un impegno del Governo ad aumentare le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane per gli interventi di competenza delle Regioni, quantomeno per un importo pari a quanto attualmente destinato alla copertura delle misure di fiscalità” di cui ai capi III, IV e V del Disegno di legge e che valgono, ad oggi, circa 100 milioni di euro.


Si è aggiunta anche la richiesta al Ministero di valutare di notificare la legge ai sensi degli aiuti di Stato, al fine di agevolare l’accesso alle misure di fiscalità anche agli imprenditori agricoli nell’ambito del regime de minimis. Caveri ha, inoltre, rappresentato la necessità di coinvolgere le Regioni nel processo di elaborazione della Strategia per la montagna italiana (Smi), che deve essere complementare e sinergica alle altre Strategie già presenti o in fase di predisposizione a livello nazionale e regionale, quali la Strategia nazionale per le Aree interne e le Strategie regionali per lo sviluppo sostenibile. “In qualità di coordinatore della Commissione politiche per la montagna in seno alla Conferenza delle Regioni”, ha affermato Caveri nel corso dell’audizione, “rappresento la posizione unitaria delle Regioni su temi che riteniamo essere prioritari. È necessario giungere quanto prima all’approvazione del Disegno di legge, molto atteso dalle Regioni, che consentirà altresì, a stretto giro, di aggiornare l’elenco dei Comuni montani sulla base di criteri chiari ed oggettivi, quali l’altimetria o la pendenza, a favore dei quali dirottare le importanti risorse del Fosmit”.

Sindaci Asmel: Anac è Autorità Nazionale Aumento Complicazioni

Sindaci Asmel: Anac è Autorità Nazionale Aumento ComplicazioniRoma, 20 giu. (askanews) – Anac produce complicazioni e non semplificazioni e in occasione del suo decennale occorre che le forze politiche si interroghino sul suo futuro, non per comprimere il ruolo dell’Anticorruzione, ma perché esso venga gestito con più efficienza e incisività. Questi i principali risultati della rilevazione realizzata da Notosondaggi per conto di Asmel, la seconda Associazione dei Comuni cui aderiscono 4.467 Enti in tutt’Italia.


In particolare, il 65% degli intervistati ritiene che l’azione di Anac sarebbe più efficace e incisiva se orientata verso una maggiore semplificazione delle procedure. Il 53% del campione ritiene poi che le troppe funzioni attribuite ad Anac siano la causa della scarsa efficienza dell’Anticorruzione. Il 75% dei Comuni concorda con la scelta Asmel di proporre un riassetto delle sue funzioni perché il ruolo di Anticorruzione venga svolto con più efficienza e incisività. “La prevenzione della corruzione si realizza innovando i modelli organizzativi degli Enti pubblici per introdurre buone prassi e maggiore consapevolezza del problema. Ma le innovazioni si affermano con approccio collaborativo e pervasivo, mai prescrittivo. Anac si segnala invece per la cosiddetta Vigilanza collaborativa, un ossimoro tipico di quel bigottismo normativo frutto della cultura del sospetto, che produce solo appesantimenti delle procedure comunali e allontana le semplificazioni richieste da anni a gran voce dai Sindaci. Occorrerebbe imporre ai funzionari Anac un congruo periodo di distacco presso gli Enti locali perché conoscano il funzionamento delle realtà ove lo Stato è più vicino ai cittadini e l’entità dei danni causati dall’approccio centralista e dirigista dell’Autorità”, sottolinea Francesco Pinto, segretario generale Asmel.


“Dei 50 Stati che aderiscono al Progetto GRECO (gruppo d’etats contre la corruption), Usa compreso solo Italia e Messico si sono dotati di una struttura autonoma che si occupa di Anticorruzione e non siamo certo in buona compagnia. Tutti gli altri hanno individuato strutture interne agli Enti pubblici con compiti di coordinamento, formazione e diffusione di buone prassi, senza incidere sulle competenze delle varie strutture esistenti (forze di polizia, magistratura, Corte dei Conti, Ispettorati vari). L’esperienza maturata da Anac non va dispersa, anzi l’Autorità può meglio focalizzarsi sulla prevenzione della corruzione liberandosi dei troppi conflitti di interesse che la caratterizzano”, incalza Massimo Balducci consulente Asmel e docente emerito di Teoria delle organizzazioni complesse. “È urgente una riflessione sul riassetto di funzioni e competenze di Anac. Sono troppe le funzioni confluite in ANAC: Vigilanza, Indirizzo, Segnalazione, Irrogazione sanzioni, Precontenzioso e gestione del contenzioso, Arbitrato, Gestione unica del Sistema di digitalizzazione degli appalti. ASMEL rappresenta l’unica realtà associativa italiana, che da anni sottolinea l’inadeguatezza e la scarsa autorevolezza di ANAC, come percepita dai Sindaci italiani. Anche se oggi comincia a farsi strada la consapevolezza del problema, siamo tuttora gli unici a denunciare che il Re è nudo e ciò rappresenta una delle ragioni del grande successo in termini di adesioni alla nostra associazione da parte di Sindaci per la cui maggioranza, come emerge dal Sondaggio, Anac andrebbe ribattezzata come Autorità Nazionale per l’Aumento delle Complicazioni”, conclude Giovanni Caggiano, presidente Asmel.

Autonomia, Bonelli (Avs): oltraggio, Lega in aula con bandiere padane

Autonomia, Bonelli (Avs): oltraggio, Lega in aula con bandiere padaneRoma, 19 giu. (askanews) – “Atteggiamento oltraggioso dei leghisti in aula questa mattina dopo l’approvazione dello spacca Italia. L’altro giorno hanno fischiato e picchiato chi mostrava la bandiera d’Italia. Oggi sono venuti in aula con le bandiere dell’indipendentismo padano per festeggiare il mercimonio tra Meloni e Salvini: autonomia differenziata in cambio del premierato. Quello che è accaduto stamattina è un oltraggio alla storia della Repubblica Italiana. Ma la storia d’Italia non può essere messa in vendita e, dopo la bellissima piazza di ieri, continuerà la mobilitazione delle italiane e degli italiani per difendere l’unità del Paese, la democrazia e la nostra Costituzione”. Così in una nota il deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli che ha postato il video dei festeggiamenti di deputati della Lega con le bandiere padane in aula.

Anci, Decaro: la sua forza è sempre stata la sua unità

Anci, Decaro: la sua forza è sempre stata la sua unitàRoma, 18 giu. (askanews) – “Ringrazio tutti per il sostegno che ho ricevuto in questi otto anni, per l’amicizia e la solidarietà che ho sempre sentito da parte della comunità dei sindaci”. Lo ha affermato il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro, eletto europarlamentare, rivolgendosi al Consiglio nazionale dell’Anci riunito oggi a Roma.


“In questo periodo – ha ricordato il presidente dell’Anci – abbiamo affrontato e superato momenti difficili e perfino drammatici della storia d’Italia, ma davanti a ogni sfida l’Anci ha dimostrato di essere un bel gruppo di donne e di uomini strettamente uniti dalla passione per il proprio lavoro, dalla condivisione concreta dei problemi, dall’interesse per trovare le soluzioni migliori per il Paese, da un modo di lavorare nel quale tutti riescono a dare e a ricevere il meglio”. “La grande forza dell’Anci – ha aggiunto Decaro – è sempre stata la sua unità, al di là delle provenienze territoriale e delle appartenenze politiche, e così continuerà a essere. Ci sono fra noi tante persone che possono fare bene nei ruoli di rappresentanza dell’Associazione e sono orgoglioso perché lascio a chi verrà dopo di me una struttura di grande qualità e di alta professionalità che è fra i migliori sui quali l’Italia possa contare”.


“Per questo – ha concluso Decaro – sono sicuro che l’Anci saprà trovare le soluzioni migliori per confermare il proprio ruolo centrale nel sistema istituzionale italiano, in una fase politica, sociale ed economica che si preannuncia difficile e piena di scadenze impegnative”. Il presidente Decaro ha infine comunicato che una Commissione di garanzia sarà incaricata di gestire i passaggi interni in vista dell’Assemblea nazionale che si terrà a Torino dal 20 al 22 novembre.

Autonomia, Zaia: non è un’operazione sovversiva che spacca il Paese

Autonomia, Zaia: non è un’operazione sovversiva che spacca il PaeseRoma, 18 giu. (askanews) – “Su questa riforma ci sono dei pregiudizi che dovremo superare. Dovremo parlare al popolo del Sud che viene quotidianamente bersagliato da informazioni negative. Ma non è onesto far credere ai cittadini che questa sia un’operazione sovversiva che spacca il Paese. Non è la verità”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al Corriere della sera, nel giorno in cui la riforma dell’autonomia differenziata arriva in aula alla Camera per l’approvazione definitiva.


Sui pregiudizi anche nel centrodestra dice che “le discussioni entro la maggioranza sono sempre costruttive. Ma che salti il banco, nemmeno voglio pensarlo. L’Autonomia è il grande contributo della Lega al Paese, ma non è un blitz ma un segno di grande coerenza di questo governo. È un dibattito democratico che deve avvenire dentro al Parlamento e ci sono tutti i presupposti per un bel lavoro a favore di tutti. Peraltro, l’Autonomia è un pilastro del programma di governo, così come il premierato. Ripeto: che salti il banco nemmeno voglio pensarlo”.

Europee, Uncem: serve Direzione Generale Ue per gestione boschi

Europee, Uncem: serve Direzione Generale Ue per gestione boschiRoma, 4 giu. (askanews) – “L’Unione europea, nonostante il 39% del territorio sia coperto da foreste, non ha né una Direzione Generale, né un Servizio, né un’Agenzia dedicata esclusivamente alla gestione multifunzionale del patrimonio boschivo”. Lo affermano in una lettera aperta si candidati al Parlamento Europeo, l’Uncem e la Compagnia delle Foreste.


“Le elezioni europee si avvicinano, ma dai candidati del nostro Paese non si sente parlare di quel 39% della superficie dell’Ue coperta di foreste. Una grande infrastruttura verde a cui si attribuiscono innumerevoli benefici, per le persone e per le imprese, che pare non interessi all’Unione Europea”, si legge nella lettera. “Tante sono le categorie di persone coscienti di beneficiare di una buona gestione di alberi e foreste, ma per soddisfare con equilibrio le esigenze di tutti serve una visione d’insieme che porti a una gestione multifunzionale. La Commissione Europea, invece, si occupa di foreste attraverso esperti di altri settori che non rappresentano proprietari e i gestori, bensì i beneficiari. È vero che le foreste non rientravano nel trattato di Roma del 1957, primo atto di costituzione della Cee. Tuttavia è ormai ingiustificabile a oltre 67 anni di distanza che l’Europa non abbia mai istituito una struttura amministrativa dedicata alle foreste”, prosegue. “Basti pensare che nel frattempo, con le revisioni del trattato del 1992, del 1997 del 2002 e anche successivamente, sono state istituite ben 39 Direzioni Generali (DG), 11 Servizi e 6 Agenzie, ma nessuna che si occupi espressamente di gestione multifunzionale delle foreste”, evidenzia la lettera.


“Anche per questo le direttive, i regolamenti e i documenti di indirizzo non considerano l’insieme dei beneficiari e quindi la multifunzionalità, ma gli interessi di singole categorie che vengono estesi come se fossero l’interesse prioritario di tutti. Così di produrre direttive, regolamenti e documenti i gestori e i cittadini dell’Europa coperta di foreste si occupano prevalentemente la DG Ambiente (con priorità conservazione) e la DG Agricoltura (con priorità produzione). In entrambi i casi i milioni di proprietari di foreste, pubblici e privati, così come di imprese che si occupano di gestione dei boschi e di valorizzazione dei beni e dei servizi forestali, sono solo portatori d’interesse da consultare a cose quasi fatte”, aggiunge. “Ci sono tuttavia altri interessi, come quelli connessi alla protezione fisica di strade e abitati da frane e valanghe, alle attività ricreative, al paesaggio, alla gestione della fauna, alla salute, al rallentamento delle piogge intense, alla protezione del suolo, alla mitigazione del microclima locale, allo sviluppo turistico, all’educazione ambientale e a molti altri aspetti che o non vengono affrontati per niente o in contesti in cui sono marginali”, continua la lettera.


“Serve quindi un’azione di coordinamento delle attività dell’Unione Europa per le foreste che può essere garantita solo dalla costituzione di una Direzione Generale, di un Servizio o almeno di un’Agenzia in seno alla Commissione Europea. A ciò si aggiunge che non esistono Programmi di Finanziamento europeo destinati esclusivamente alla gestione multifunzionale di quel 39% di superficie coperto da foreste. Perciò le attività di ricerca e di innovazione sostenute direttamente dall’Ue, da circa 30 anni, sono per lo più concentrate o solo su attività di conservazione o solo su attività produttive. Non va molto meglio con i fondi a gestione indiretta dove le foreste sono una sottocategoria del settore agricolo che ha una produzione lorda 10,5 volte maggiore rispetto al settore forestale, ma riceve risorse 35,1 volte superiori”.

Autonomia, Zaia: andrà avanti velocissimanente

Autonomia, Zaia: andrà avanti velocissimanenteRoma, 31 mag. (askanews) – “L’autonomia in calendario è l’11 giugno quindi immagino che andrà avanti velocissimamente, quindi il Parlamento nel momento in cui incardina una discussione alla Camera, poi la dovrà votare questa legge. È già stata votata al Senato, quindi manca solo il passaggio alla Camera, dopo di che diventerà legge, sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale e da quel momento io potrò andare a trattare con lo Stato la parte di autonomia iniziale per la Regione del Veneto”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, all’Askanews, a margine di una cerimonia a Possagno, in provincia di Treviso.

Pd: governo lascia amministratori municipali senza indennità

Pd: governo lascia amministratori municipali senza indennitàRoma, 28 mag. (askanews) – “Il governo risolva al più presto la questione delle indennità di servizio nei municipi. Da aprile tanti amministratori municipali nelle città metropolitane sono senza indennità di funzione e ancora nessuna risposta è stata data a chi ogni giorno si assume responsabilità per rispondere alle esigenze dei cittadini nel proprio territorio. Oggi scade il tempo previsto dall’emendamento approvato in Senato che impegnava il governo a provvedere con un decreto entro 60 giorni per risolvere la situazione che interessa diverse città metropolitane, tra cui Milano, Napoli, Torino, Genova e Roma. Ad oggi ancora nulla è stato sbloccato, non c’è una data certa per il passaggio in Conferenza Stato-città e questo è inaccettabile. Si protrae per il secondo mese di fila una situazione che si sarebbe dovuta essere già risolta, dal momento che i Comuni avevano concordato insieme ad Anci un testo già nei primi giorni di aprile. Ci sono città che stanno continuando a pagare le indennità nella totale incertezza, senza sapere se queste verranno confermate. Il Governo non può abbandonare così chi lavora al servizio della propria comunità. Persone che con responsabilità e per amore delle loro città molte volte lasciano la propria professione per dedicarsi totalmente all’impegno pubblico. Serve un intervento immediato”. E’ quanto dichiarano i parlamentari del Partito Democratico Roggiani, Sarracino, Malpezzi, Giorgis.

Pnrr, Decaro: taglio fondi a Comuni per opere pubbliche è doppio danno

Pnrr, Decaro: taglio fondi a Comuni per opere pubbliche è doppio dannoRoma, 27 mag. (askanews) – “Anci nel suo ruolo di rappresentanza di carattere istituzionale e le Associazioni come Asmel offrono servizi necessari a servire i territori in un mondo che ha sempre più bisogno di trovare risposte velocemente. I comuni sono il soggetto fondamentale della rappresentanza e gli amministratori locali e i sindaci sono da considerarsi politici di prossimità perché sono vicini ai problemi e alle difficoltà delle comunità”. Così il presidente di Anci, Antonio Decaro in occasione della XIV Assemblea generale di Asmel a Napoli che ha approfondito il tema ‘l’Italia alla prova delle riforme. Quanto pesano gli arzigogoli sul debito pubblico’.


“Grazie al PNRR sono arrivate tante risorse – 40 miliardi di euro soltanto per i comuni. Si tratta di risorse importanti che permettono di ripartire con gli investimenti che in pochi anni son più che raddoppiati”, prosegue Decaro. “Siamo riusciti ad ottenere dei risultati importanti anche nella realizzazione delle opere pubbliche nel Sud d’Italia cosa che non era scontata. Oggi abbiamo la possibilità di finanziare opere pubbliche che miglioreranno le condizioni di vita dal punto di vista economico e sociale dei nostri communi. Purtroppo però sta tornando la stagione dei tagli che per quest’anno ammontano 200 mln come da legge di bilancio. La cosa che ci inquieta proprio in queste ore è il fatto che il taglio sarà fatto con dei coefficienti che tolgono di più a chi ha avuto più risorse dal PNRR. Questo è un controsenso, perché con i fondi del PNRR saranno realizzate opere pubbliche che necessitano di maggiori servizi e risorse. Quindi il danno è doppio”, conclude Decaro.

Decaro (Anci): anche i Comuni a Giornata mondiale bambini

Decaro (Anci): anche i Comuni a Giornata mondiale bambiniRoma, 24 mag. (askanews) – Anche l’Anci sostiene la Giornata mondiale delle bambine e dei bambini, indetta da Papa Francesco per sabato 25 e domenica 26 maggio. “Per questo motivo – ha dichiarato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – abbiamo invitato tutti i Comuni italiani a partecipare all’evento organizzando gruppi di bambini, aderendo allo spirito dell’iniziativa che vuole realizzare uno spazio di riflessione sul futuro dei più piccoli e sul mondo che consegneremo loro”.


“Nell’invito che il Comitato organizzatore ci ha rivolto – ha aggiunto Decaro – viene sottolineato come le Città sono ormai sono il volto del mondo e rappresentano un’esperienza multietnica quotidiana. Di questa realtà noi sindaci siamo testimoni tutti i giorni e quindi abbiamo pensato di promuovere la Giornata anche presso la Rete del Sistema di accoglienza e integrazione (SAI), della quale fanno parte circa 800 Comuni impegnati quotidianamente nell’accoglienza di famiglie e minori non accompagnati che hanno chiesto rifugio nel nostro Paese”.