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Inps, al via bonus nuovi nati: contributo una tantum 1.000 euro

Inps, al via bonus nuovi nati: contributo una tantum 1.000 euroRoma, 14 apr. (askanews) – L’Inps rende operative, con la circolare n. 76 del 14 aprile 2025, le disposizioni della legge di bilancio 2025, introducendo il bonus nuovi nati. Questo contributo una tantum di 1.000 euro è destinato ai nuclei familiari con figli nati, adottati o in affido preadottivo dal primo gennaio 2025, con l’obiettivo di sostenere le spese familiari.


I requisiti di accesso. Cittadinanza: possono richiedere il bonus i cittadini italiani, quelli di Stati membri dell’Ue, nonché cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo e altri specifici permessi. Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia al momento della domanda. Requisito economico: è necessario presentare un Isee minorenni non superiore a 40.000 euro annui. Il bonus nuovi nati non concorre alla formazione del reddito imponibile e sarà finanziato con 330 milioni di euro per il 2025, aumentando a 360 milioni di euro annui dal 2026. L’Inps monitorerà l’utilizzo delle risorse, comunicando mensilmente i risultati ai ministeri del Lavoro e dell’Economia.

Meta inzia ad addestrare IA in Ue su interazioni e contenuti pubblici

Meta inzia ad addestrare IA in Ue su interazioni e contenuti pubbliciMilano, 14 apr. (askanews) – Meta annuncia che nell’Unione Europea inizierà “presto ad addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale sia sulla base delle interazioni che le persone hanno con l’IA di Meta, sia sui contenuti pubblici condivisi da utenti adulti”, come post e commenti pubblici sulle sue piattaforme.


Questo addestramento, che segue il lancio di Meta AI in Europa lo scorso mese, “consentirà di supportare meglio milioni di persone e aziende nell’UE, insegnando all’IA di Meta a comprendere e riflettere più accuratamente le culture, le lingue e la storia europee”, spiega Meta. A partire da questa settimana, le persone che si trovano nell’Unione Europea e utilizzano le piattaforme di Meta inizieranno a ricevere notifiche – in app e via email – che spiegano la tipologia di dati che comincerà a utilizzare e “come questo migliorerà l’IA di Meta e l’esperienza complessiva degli utenti”. Queste notifiche includeranno anche un link a un modulo attraverso il quale sarà possibile opporsi in qualsiasi momento all’utilizzo dei propri dati in questo modo. “Abbiamo reso questo modulo facile da trovare, leggere e compilare, e rispetteremo tutte le richieste già ricevute di non utilizzare i dati, così come quelle che verranno inviate in futuro”, assicurano dalla casa madre di Facebook. “Come già sottolineato in precedenza, non utilizziamo i messaggi privati scambiati con amici e familiari per addestrare i nostri modelli di IA generativa – spiega – Inoltre, i dati pubblici provenienti da account appartenenti a persone nell’UE di età inferiore ai 18 anni non verranno utilizzati a fini di addestramento”.


L’annuncio arriva dopo che un anno fa Meta aveva posticipato “l’addestramento dei propri modelli linguistici di grandi dimensioni utilizzando contenuti pubblici, in attesa che i regolatori chiarissero i requisiti legali. Accogliamo con favore il parere fornito dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) a dicembre, che ha confermato come il nostro approccio iniziale fosse conforme ai nostri obblighi legali. Da allora, abbiamo collaborato in modo costruttivo con la Commissione irlandese per la protezione dei dati (IDPC) e non vediamo l’ora di continuare a portare tutti i benefici dell’IA generativa alle persone in Europa”.

Descalzi: la Germania ha imposto il Green Deal, ma utilizza il carbone

Descalzi: la Germania ha imposto il Green Deal, ma utilizza il carboneMilano, 14 apr. (askanews) – “La Germania è arrivata a un 26-28% di produzione energetica dal carbone…loro che hanno predicato il Green Deal e l’hanno imposto a tutti”. Così l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, intervenendo a un convegno sul nucleare in Regione Lombardia di Milano. “Chi faceva il primo della classe sta sopravvivendo con il carbone” ha sottolineato.


In generale ha ricordato Descalzi la domanda di energia è in crescita a partire da quella per i data center per l’AI. “I data center stanno funzionando dove ci sono bassi costi, questo te lo consente solo il nucleare, il gas e il carbone. Non possiamo fare grandi salti in Intelligenza artificiale e non pensare a quello che serve per alimentarla. Da una parte abbiamo bisogno di energia e dall’altra di costi bassi”. Riguardo le rinnovabili “vogliono tutti le rinnovabili, ma danno soluzioni che si riempiono di ideologia. Bisogna essere concreti e fare un elenco di costi e benefici. La politica deve dare tutto il quadro della situazione e poi si decide. Non possiamo solo raccontare una parte della storia”, ha detto. “Servono costanza e flessibilità. Le rinnovabili impongono dei costi”.

Btp, spread cala a 120 punti base dopo rialzo rating Italia

Btp, spread cala a 120 punti base dopo rialzo rating ItaliaRoma, 14 apr. (askanews) – Si riduce il differenziale dei tassi sui titoli di Stato decennali tra Italia e Germania in avvio di seduta: lo “spread” segna 120 punti base (1,20 punti percentuali) dopo che venerdì scorso, a mercati chiusi, l’agenzia S&P ha alzato a sorpresa il rating dell’Italia a BBB+. I rendimenti dei Btp decennali si smorzano di circa 2 punti base al 3,75%, mentre quelli della Germania restano invariati al 2,55%.


Nel frattempo la Borsa di Milano ha aperto con un rialzo del 2% e i maggior guadagni toccano Saipem (+4,13%), Tenaris (+4,06%), Telecom Italia (+3,48%) e Mediobanca (+3,37%).

Dazi, Landini: finora ci hanno guadagnato solo speculatori Wall Street, i lavoratori no

Dazi, Landini: finora ci hanno guadagnato solo speculatori Wall Street, i lavoratori noRoma, 13 apr. (askanews) – Da quando il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha imposto i dazi, gli unici che ci hanno guadagnato non sono i lavoratori ma “gli speculatori di Wall Street”. Lo ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ospite di ‘In altre parole’ su La7.


“Io non sono non sono un economista, ma ragiono o provo a ragionare da sindacalista”, ha detto, “Da quando lui ha messo i dazi gli unici che ci hanno guadagnato, a oggi, sono gli speculatori di Wall Street. Se ragioniamo o se uno ci guarda i lavoratori ad oggi dai dazi non hanno guadagnato nulla da nessuna parte, anzi quelli che hanno continuato ad arricchirsi ancora di più sono quelli che fanno speculazione finanziaria”. “Io la sensazione che ho e mi sembra un elemento di novità degli Stati Uniti”, ha proseguito, è “che oggi non c’è semplicemente stato uno scambio ‘prima c’erano i democratici e oggi hanno vinto i repubblicani’, no…Io ho la sensazione, qui c’è un elemento secondo me di novità, che è la prima volta che è il mercato che si fa stato e che sostituisce lo stato. E quindi non solo Trump intorno a sé ha i più ricchi del mondo, ma le logiche con cui si sta muovendo sono logiche che non si pongono il problema degli interessi generali, si pongono il problema degli interessi particolari e di una logica puramente di mercato”.

Dazi, Giorgetti: negoziato con Usa non semplice, trovare compromesso

Dazi, Giorgetti: negoziato con Usa non semplice, trovare compromessoRoma, 13 apr. (askanews) – Sui dazi “il negoziato con gli Usa non è semplice. Gli interessi ognuno li vuole gestire a casa propria. Dobbiamo trovare una sintesi, un compromesso corretto per trovare elementi di forza nell’ambito dei Paesi del G7 che condividono principi di libertà e democrazia”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega in videocollegamento in una pausa dei lavori dell’Ecofin informale di Varsavia.


Giorgetti ha ricordato il viaggio della premier Giorgia Meloni a Washington il 17 aprile. La settimana successiva lo stesso ministro sarà in Usa per incontrare il segretario di Stato, Scott Bessent. Giorgetti ha quindi sottolineato “lo sforzo dell’Italia per mantenere forte il legamo con gli Usa, che è strategico e importante anche per l’Europa”.

Dazi, Giorgetti: negoziato con gli Usa non semplice, trovare compromesso (anche su Global tax e web tax)

Dazi, Giorgetti: negoziato con gli Usa non semplice, trovare compromesso (anche su Global tax e web tax)Roma, 13 apr. (askanews) – Sui dazi “il negoziato con gli Usa non è semplice. Gli interessi ognuno li vuole gestire a casa propria. Dobbiamo trovare una sintesi, un compromesso corretto per trovare elementi di forza nell’ambito dei Paesi del G7 che condividono principi di libertà e democrazia”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega.


Giorgetti ha ricordato il viaggio della premier Giorgia Meloni a Washington il 17 aprile e la settimana successiva lo stesso ministro sarà in Usa per incontrare il segretario di Stato, Scott Bessent. Giorgetti ha anche sottolineato “lo sforzo dell’Italia per mentenere forte il legamo con gli Usa, che è strategico e importante anche per l’Europa”. Nel negoziato con gli Usa “il punto di partenza è sicuramento quello sui dazi. Poi abbiamo una questione aperta sulla tassazione internazionale. C’è l’ambizione di creare la Global minimun tax, che l’amministrazione Trump ha messo nel cassetto, e di gestire e decidere sulla Web tax che in Italia è già partita”, ha spiegato il ministro dell’economia, intervenendo in vodeocollegamento alla scuola di formazione politica della Lega, in una pausa dei lavori dell’Ecofin informale a Varsavia. Il Ministro ha poi posto l’accento su un tema “di cui non parla nessuno” ma che secondo Giorgetti assumerà grande importanza, quello del valore delle monete, “un dazio implicito”. “La correlazione rispetto alla competitività tra il sistema italiano ed europeo e quello Usa dipende anche da questo fattore”. Quindi, nei negoziati, “non ci sono solo i dazi ma anche la gamba fiscale e valutaria. Allungare le antenne anche su questi aspetti sarà utile”.

Dazi, Panetta: fondamentale come impatteranno su dollaro

Dazi, Panetta: fondamentale come impatteranno su dollaroRoma, 12 apr. (askanews) – “C’è un argomento che sta acquisendo sempre più rilevanza, e cioè quale sarà l’impatto di tutto questo sul ruolo del dollaro”. Lo ha spiegato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel dialogo con Fabio Tamburini e gli studenti in una iniziativa a Trento in vista del Festival dell’economia. Il tema era quello dei dazi.


“Come le misure in discussione negli Usa possano infuenzare il dollaro è argomento importantissimo. Ci si interroga – ha aggiunto Panetta – sulle conseguenze di tutto questo sul sistema monetario internazionale. Perché l’economia mondiale, il suo assetto, i rapporti internazionali, le relazioni commerciali, si reggono sul ruolo fondamentale del dollaro nell’economia mondiale e dopo il dollaro vi è l’euro”.

Dazi, Trump concede esenzioni su smartphone, computer e chip

Dazi, Trump concede esenzioni su smartphone, computer e chipRoma, 12 apr. (askanews) – Smartphone, Computer e microprocessori saranno esentati dai nuovi dazi reciproci imposti dall’amministrazione Trump, sospesi per molti Paesi ma rimasti in vigore e anzi rilanciati sulla Cina. Secondo quanto riporta Cnbc, è quanto previsto da una comunicazione delle Dogane Usa (U.S. Customs and Border Protection), che reca i codici delle categorie di merci esentate dai provvedimenti.


Secondo l’emittente Usa queste esenzioni allentano le pressioni su diversi giganti tecnologici americani, come Apple, che producono in Cina e che avrebbero subito l’effetto dei dazi sulle vendite negli Usa. (fonte immagine: U.S. Customs and Border Protection).

Ponte Stretto, l’Ad Ciucci si attente avvio lavori in estate

Ponte Stretto, l’Ad Ciucci si attente avvio lavori in estateRoma, 12 apr. (askanews) – Con il via libera atteso dal Cipess per giugno, si potrà avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate del Ponte sullo Stretto di Messina. Lo spiega L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”.


Secondo quanto riporta una nota, Ciucci traccia lo stato di avanzamento dell’iter, che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report Iropi dal Consiglio dei Ministri, mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua. Il via libera del Cipess, consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative.


L’amministratore delegato ha ricordato che il ponte è stato oggetto di critiche e fake news, come quella che l’opera sia già costata miliardi di euro mentre invece, come si evince dai bilanci di Stretto di Messina, sono stati spesi circa 300 milioni da quando è stata costituita la società, negli anni ’80. Il Ponte prevede un investimento complessivo pari a 13,5 miliardi – a fronte di un impatto sul PIL nazionale di 23 miliardi di euro – e ha già ottenuto il benestare di Governo e UE.


Ciucci ha inoltre ricordato che la realizzazione del ponte verrà accompagnata da un grande piano di investimenti, pari a 70 miliardi di euro, su strade e linee ferroviarie di Sicilia e Calabria. L’amministratore delegato, aggiunge il comunicato, ha infine citato le aziende che parteciperanno all’opera: il contraente generale Eurolink, guidato dall’italiana Webuild, affiancata da partner esteri di rilievo come la giapponese IHI, la spagnola Sacyr e la danese Cowi; la statunitense Parsons Transportation Group che, nel ruolo di Project Management Consultant, garantirà il controllo indipendente degli aspetti progettuali e costruttivi; Edison Next Environment, che monitorerà le ricadute ambientali e socioeconomiche.