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Unicredit, quota in Commerzbank sale a circa il 28%

Unicredit, quota in Commerzbank sale a circa il 28%Roma, 18 dic. (askanews) – UniCredit ha sottoscritto nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank, in linea con l’obiettivo precedentemente dichiarato di raggiungere una quota fino al 29,9%. Lo rende noto un comunicato.


La posizione complessiva di UniCredit – si legge – ammonta ora a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati. UniCredit ha presentato la documentazione regolamentare necessaria per acquisire una quota di Commerzbank superiore al 10% e fino al 29,9%. Il processo di autorizzazione è ora attivato e le interazioni con le autorità sono in corso. Il prezzo medio di ingresso di UniCredit per l’intera posizione è inferiore alle attuali quotazioni e soddisfa tutti i parametri finanziari che la banca è si impegnata rispettare nei confronti degli azionisti. L’esposizione economica di UniCredit è quasi completamente coperta, dimostrando prudenza nell’approccio e garantendo piena flessibilità e opzionalità. Questa operazione conferma l’opinione di UniCredit che all’interno di Commerzbank vi sia un valore significativo che deve essere consolidato. Riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità, nonchè l’importanza di un settore bancario forte nel sostenere lo sviluppo economico del Paese.


La posizione rimane al momento solo un investimento e non ha alcun impatto sull’offerta pubblica di scambio con Banco BPM. L’obiettivo principale del team manageriale di UniCredit rimane la prosecuzione di UniCredit Unlocked e la realizzazione di una crescita e una distribuzione agli azionisti che siano sostenibili. Infatti, è qui che UniCredit continua a credere di poter estrarre il massimo valore per tutti i suoi stakeholder. Cam

Stellantis conferma l’impegno in Italia, 2 miliardi di investimenti nel 2025

Stellantis conferma l’impegno in Italia, 2 miliardi di investimenti nel 2025Milano, 17 dic. (askanews) – Al tavolo al Mimit, Stellantis ha presentato il piano che conferma l’impegno nelle fabbriche con piani produzione fino al 2032, 2 miliardi di investimenti e 6 miliardi di acquisti da fornitori italiani nel 2025. Tra le novità la nuova 500 ibrida e la seconda generazione di 500 elettrica a Mirafiori, la nuova Pandina a Pomigliano e versioni anche ibride di modelli elettrici Jeep, Lancia e DS prodotti a Melfi. Scelta che potrebbe riguardare anche la Giulia e la Stelvio già previste in versione bev su Stla Large a Cassino. A Pomigliano nel 2028 invece arriverà la Stella Small, la nuova piattaforma per veicoli compatti che sarà utilizzata per due nuovi modelli.


Stellantis conferma la salvaguardia dei livelli occupazionali in linea con gli investimenti produttivi che verranno implementati, nonché avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del Gruppo. Stellantis parteciperà ad Acea al fine di contribuire a dar vita, assieme alle istituzioni nazionali ed europee, a un vero piano automotive in linea con quanto tracciato dal “non paper” del governo italiano.

Codice della strada, Salvini soddisfatto: le prime multe pesanti educano

Codice della strada, Salvini soddisfatto: le prime multe pesanti educanoRoma, 17 dic. (askanews) – “Ho gli ultimi dati e sono molto soddisfatto. Al di la’ delle polemiche di qualche cantante o qualche influencer sono soddisfatto che ci siano le prime multe pesanti per chi occupa lo spazio riservato ai disabili, le prime patenti ritirate per chi usa il telefonino alla guida, che è la prima causa di incidenti, le prime centinaia di monopattini multati perché servono casco, targa e assicurazione”. Così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, a margine dell’inaugurazione a Roma del nuovo assetto di piazza di Porta Pia.


“Conto che diventi nel corso del tempo una grande operazione di educazione stradale e una riduzione di incidenti, morti e feriti – ha aggiunto Salvini -. Spero che nessuno continui a far polemiche su droga e dintorni perché tremila morti sulle strade italiane sono un dazio inaccettabile per un Paese come l’Italia”

Stellantis, Urso: in Europa battaglia per la sopravvivenza dell’auto

Stellantis, Urso: in Europa battaglia per la sopravvivenza dell’autoRoma, 17 dic. (askanews) – “Oggi l’Italia può cambiare la politica industriale europea. Siamo in prima linea per superare le ideologie del green deal e realizzare finalmente un approccio pragmatico e realistico, capace di coniugare la sostenibilità ambientale con le esigenze produttive e sociali del nostro sistema industriale”. È quanto ha affermato, secondo quanto si apprende, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, aprendo i lavori del Tavolo Stellantis in corso al Mimit. “Dobbiamo essere tutti consapevoli che la grande battaglia per la sopravvivenza del sistema automotive, e quindi industriale, si svolge in questi mesi in Europa. Di fronte al collasso dell’industria auto del continente, serve un grande sforzo di sistema per tutelare la produzione e salvaguardare l’occupazione. Per questo il nostro ‘non paper’ che abbiamo presentato al Consiglio competitività, ha subito raccolto un ampio consenso tra i Paesi dell’Unione, oltre al sostegno esplicito delle associazioni imprenditoriali di Italia, Germania e Francia, delle maggiori associazioni europee delle Pmi e dell’ACEA (l’associazione delle case automobilistiche europee). Anche il gruppo parlamentare del Ppe, maggioritario a Strasburgo, ha elaborato un documento in sintonia la linea italiana”.

Germania, clima fiducia operatori finanza (Zew) sale a dicembre

Germania, clima fiducia operatori finanza (Zew) sale a dicembreRoma, 17 dic. (askanews) – Clima di fiducia in miglioramento tra gli operatori del settore della finanza in Germania, secondo l’indagine condotta dalla società di ricerche Zew il cui indicatore è salito a quota 15,7 punti a dicembre, 8,3 punti al di sopra del valore registrato il mese procedente. Le valutazioni sulla situazione attuale dell’economia sono rimaste invariate.


“Con le elezioni anticipate e l’attesa di politiche economiche che favoriranno gli investimenti privati, così come con la prospettiva di altri tagli ai tassi di interesse, le attese per l’economia stanno migliorando”, commenta il presidente dello Zew, Achim Wambach. Il quadro descritto dallo Zew contrasta però con un’altra indagine pubblicata sempre oggi in Germania, l’indice di fiducia generale delle imprese dell’Ifo che, sempre a dicembre, è calato più del previsto, finendo ai minimi da oltre quattro anni a questa parte. (fonte immagine: ZEW).

Banche, Buch (Bce): noi neutrali su aggregazioni transfrontaliere

Banche, Buch (Bce): noi neutrali su aggregazioni transfrontaliereRoma, 17 dic. (askanews) – Alla Vigilanza bancaria della Bce “sui consolidamenti devo ribadire che non parlo di banche individuali. Il nostro ruolo è molto chiaro, nel processo di approvazione abbiamo criteri chiari su cosa valutiamo. Abbiamo generalmente un approccio molto neutrale quando si tratta di fusioni transfrontaliere piuttosto che domestiche, è una decisione che spetta alle parti e noi non abbiamo una preferenza specifica”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Claudia Buch, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto sul ciclo di vigilanza (Srep) 2024.


Buch rispondeva ad una domanda che partiva dai casi di UniCredit-Commerzbank e UniCredit-Bpm, casi specifici su cui ha ribadito che non si esprimeva. Né ha voluto dare indicazioni sulle tempistiche con cui la Bce risoponderà alla rischiesta di UniCredit di poter salire ulteriormente nel capitale di Commerzbank. Questo sottolineare un approccio “neutrale” rispetto alle operazioni transfrontaliere sempre offrire una sfumatura diversa, nella linea della vigilanza Bce, rispetto a quando in precedenza affermava di auspicare questo tipo di aggregazioni, ritenendole positive. (fonte immagine: ECB 2024).

Al Gaslini finanziamento da 103 milioni da Bper, Cdp e Unicredit

Al Gaslini finanziamento da 103 milioni da Bper, Cdp e UnicreditMilano, 17 dic. (askanews) – Sostenere i lavori per l’ammodernamento delle strutture esistenti e la costruzione di un nuovo padiglione dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, tra i migliori ospedali pediatrici specializzati al mondo. Sono questi gli obiettivi del finanziamento in project finance da 103,6 milioni messo a disposizione da Bper, CDP e UniCredit con garanzia Archimede di Sace in favore di Zena Project, consorzio affidatario della concessione del valore complessivo di 546,2 milioni di euro per gestire la ristrutturazione ed i servizi immobiliari e tecnici necessari all’intera infrastruttura nei prossimi 22 anni.


L’operazione, si legge in una nota, ha una forte valenza strategica perché sostiene un intervento che prevede la parziale ricostruzione di un gruppo di edifici, con la demolizione dei padiglioni 7 e 8, e la realizzazione ex novo di un Padiglione in grado di offrire nuovi servizi alle famiglie dei pazienti. I lavori di cantiere sono programmati in aree specifiche così da limitare i disagi per i pazienti e ridurre i tempi di costruzione. Il finanziamento verrà messo a disposizione con quote paritarie da parte dei tre istituti. Nello specifico, CDP e UniCredit hanno operato in qualità di Lenders, Global Coordinators & Bookrunners, Mandated Lead Arrangers; Bper Banca in qualità di Lender, Mandated Lead Arranger, Banca Depositaria, Agente e Agente per la garanzia di SACE.


“L’intervento finanziario a favore di Zena Project segna un altro passo importante verso la realizzazione del ‘Nuovo Gaslini’. Anche in questo caso, come nelle precedenti fasi di ideazione, messa a gara e assegnazione del progetto, tutto si è svolto nel rispetto di tempi molto stretti”, ha sottolineato Renato Botti, Direttore Generale dell’Istituto Giannina Gaslini. “Dalla sottoscrizione del contratto di aggiudicazione nell’ottobre 2023 siamo passati, in poco più di un anno, all’apertura del cantiere del Padiglione ‘Zero’, all’avvio delle demolizioni, all’approvazione del progetto esecutivo, per arrivare oggi al contratto di finanziamento bancario. Siamo molto orgogliosi che importanti protagonisti del settore finanziario abbiano riconosciuto la valenza strategica e il valore strutturale e assistenziale del ‘Nuovo Gaslini’. Il nuovo polo di ricerca, cura e formazione vuole essere un ospedale pediatrico esemplare per la salute di tutti i bambini in Italia e nel mondo, in grado di confrontarsi e dialogare con le strutture leader a livello internazionale”, ha concluso.

Bce: banche europee resilienti, indice solidità Cet1 sale a 15,8%

Bce: banche europee resilienti, indice solidità Cet1 sale a 15,8%Roma, 17 dic. (askanews) – Il settore bancario in Europa è rimasto resiliente sull’insieme di quest’anno e in media le banche hanno mantenuto posizioni patrimoniali e di liquidità “solide, ben al di sopra dei requisiti regolamentari”. Lo certifica la vigilanza bancaria della Bce, che oggi ha pubblicato i risultati aggregati della sua procedura di valutazione per l’intero anno (Srep o Supervisory Review and Evaluation Process), assieme alle priorità che intende perseguire sul periodo 2025-2027.


Il livello aggregato della misura chiave sulla solidità patrimoniale Cet1 (Common Equity Tier 1) sia è attestato al 15,8% a metà 2024, che secondo la Bce rappresenta un leggero miglioramento rispetto allo scorso anno. Il livello medio di leva è leggermente salito al 5,8%. Secondo la Bce, gli elevati tassi di interesse continuano a sostenere la redditività delle banche. Tuttavia, l’autorità di vigilanza – che svolge questa funzione in maniera separata rispetto alla conduzione della politica monetaria – avverte che guardando avanti l’indebolimento delle prospettive economiche e i cambiamenti strutturali in corso richiedono “una accresciuta vigilanza. Spesso i rischi geopolitici non sono prezzati dai mercati finanziari fino a quando non si materializzano, portando potenzialmente a bruschi riprezzamenti dei rischi – si legge – che possono aumentare la tensione sulle liquidità e condurre a perdite supplementari”.


Inoltre, un altro elemento di attenzione riguarda la governance, la gestione dei dei rischi, tra cui quelli “climatici” e correlati ai disastri naturali e la resilienza operativa: tutto questo richiede tempestivi interventi dato il contesto in cui si opera. La vigilanza Bce riporta che nel quadro generale l’attuale ciclo Srep non ha implicato grandi grandi cambiamenti sui punteggi raggiunti dalle banche: in media è rimasto stabile a 2,6 punti, tre banche su quattro (74%) che hanno raggiunto lo stesso punteggio del 2023, una su 10 (11%) ha ottenuto un punteggio più basso e poco meno di una su 6 (15%) un punteggio più alto.


Nei giorni scorsi, alcune banche avevano anticipato i risultati relativi alle loro singole situazioni sul ciclo Srep. Per i requisiti Cet1 la Bce riporta un leggero incremento dall’1,1% all’1,2% degli asset ponderati per il rischio e il livello Cet1 inclusa la guidance è salito dall’11,2 all’11,3%.


Infine, per le priorità di vigilanza sul periodo menzionato, la Bce indica la necessità di rendere le banche più resilienti alle minacce macro finanziarie incombenti e a eventuali shock geopolitici, assicurando che siano in grado di porre rimedio a eventuali problemi in maniera rapida. Le banche devono anche essere pronte alla trasformazione digitale e delle nuove tecnologie, garantendo al tempo stesso una gestione prudente dei rischi associati.

Svizzera, gruppo esperti taglia stime Pil 2024 +0,9% e 2025 +1,5%

Svizzera, gruppo esperti taglia stime Pil 2024 +0,9% e 2025 +1,5%Roma, 17 dic. (askanews) – Il gruppo di esperti della Confederazione elvetica per le previsioni economiche (Seco) ha rivisto leggermente al ribasso la crescita attesa nel 2025: Pil al netto degli eventi sportivi al +1,5 %, a fronte del +1,65 indicato lo scorso settembre. Secondo quanto riporta un comunicato, la ripresa europea procede più lentamente del previsto, e la congiuntura internazionale dovrebbe normalizzarsi soltanto nel 2026. Solo allora l’economia svizzera riprenderebbe a crescere a un ritmo più sostenuto (+1,7 %).


Al momento i rischi di ribasso superano il potenziale di rialzo e la politica economica e commerciale mondiale è dominata da un clima di grande incertezza. Anche a causa di alcune revisioni di dati, per l’anno in corso si prevede una crescita dello 0,9%, laddove a settembre veniva previsto un più 1,2%. In questo contesto, affermano gli esperti, la struttura settoriale dell’economia svizzera e la grande diversificazione dei partner contribuiscono a stabilizzare l’andamento economico. Tuttavia, i settori dell’export esposti alle oscillazioni della congiuntura e dei tassi di cambio registrano un rallentamento. Attualmente, infatti, le capacità produttive dell’industria sono sottoutilizzate e la situazione degli ordini non è favorevole, il che per il momento continuerebbe a frenare gli investimenti.

Manovra, prosegue a oltranza l’esame della Commissione. Stop ai rincari dei pedaggi in autostrada

Manovra, prosegue a oltranza l’esame della Commissione. Stop ai rincari dei pedaggi in autostradaRoma, 17 dic. (askanews) –  E’ stata sospesa la seduta della commissione bilancio della Camera impegnata da ieri, in una maratona proseguita per tutta la notte, nell’esame degli emendamenti alla manovra. Le votazioni riprenderanno questo pomeriggio alle 15 con l’obiettivo di arrivare al mandato al relatore nel tardo pomeriggio. La manovra è attesa in Aula alla Camera alle 14 di
domani.


Tra gli emendamenti votati, in molti casi frutto di riformulazioni lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali, i fondi alle scuole paritarie che accolgono disabili, il via libera alla nuova convenzione Mit-Anas, l’istituzione dello psicologo nella scuola e l’aumento del fondo per il Trasporto pubblico locale. In arrivo anche incentivi per l’acquisto di elettrodomestici nuovi ad alta efficienza energetica.  Inoltre, salta dalla manovra la discussa equiparazione degli stipendi dei ministri non eletti con i loro colleghi parlamentari. E’ quanto prevede un emendamento riformulato dei relatori. Nella norma resta solo un fondo da 500mila euro per il rimborso delle spese di trasferta dei ministri non eletti.  In particolare la norma prevede che i ministri ed i sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma “hanno il diritto al rimborso delle spese di trasferta per l’espletamento delle proprie funzioni”.  Per questo scopo viene istituito dal 2025 un fondo da 500mila euro presso la Presidenza del consiglio le cui risorse sono destinate alle amministrazioni interessate con un Dpcm su proposta del Ministro dell’Economia.  E il M5S attacca: la retromarcia è solo finta. “Si vergognano a tal punto di questo aumento dello stipendio per i ministri, che stanno provando a ingannare i cittadini arrampicandosi sugli specchi e difendendo l’indifendibile. In realtà, questo emendamento riformulato è un`impronta indelebile del Governo sulla Legge di bilancio e ne segna l`essenza: lontana dai problemi del Paese, concentrata sui privilegi di pochi. Prima inserito, poi ripensato, infine riscritto, l`aumento degli stipendi dei ministri resta, eccome, sotto forma di rimborso delle spese di trasferta. Nel bilancio dello Stato, da ora e per sempre, entra un fondo da 500mila euro l`anno, che oggi può significare 2.500 euro in più al mese per
gli attuali ministri non eletti, domani chissà”. Lo dichiara la  deputata Chiara Appendino, vicepresidente M5S.  “Sono senza vergogna, anche se provano a vergognarsi facendo passare un aumento per un rimborso spese. Operazione oscena, che marchia a fuoco questa Legge di bilancio
lontana anni luce dalle esigenze del Paese”. Lo afferma in una nota Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S della Camera.