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Le Maire: ecco la strategia economica di cui ha bisogno l’Ue

Le Maire: ecco la strategia economica di cui ha bisogno l’UeBruxelles, 8 apr. (askanews) – Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire ha proposto oggi, nel quadro di un’incontro trilaterale a Parigi con i colleghi italiano, Adolfo Urso, e tedesco, Robert Habeck, di raddoppiare la soglia di 250 dipendenti che definisce le piccole e medie imprese (Pmi), in modo che anche le società da 250 fino a 500 addetti siano esentate da certi obblighi di “reporting” come succede attualmente con le Pmi. Inoltre, Le Maire ha prospettato una ridefinizione del meccanismo della “preferenza europea”, proponendo di riservare alla produzione europea il 50% degli appalti pubblici per lavori all’interno dell’Ue.


Il ministro francese ha anche suggerito di creare una nuova Comunità europea dell’Intelligenza artificiale, sulla falsariga della Comunità del Carbone e dell’Acciao che diede il via all’integrazione europea all’inizio degli anni ’50, “per mettere in comune i nostri mezzi in termini di I.A., e permetterci di aumentare la produttività”, invece di perderla ogni anno di più come succede oggi rispetto agli Usa. Se vuole avere successo nell’economia mondiale e mantenere la competitività e la capacità innovativa delle proprie imprese e la prosperità dei propri cittadini, ha sottolineato Le Maire, l’Europa deve definire una propria chiara strategia economica per il ventunesimo secolo, come hanno fatto in modo limpido gli Usa con il protezionismo dell’”Inflation Reduction Act”, e la Cina “con il suo interventismo governativo molto potente e la produzione di massa di prodotti a prezzi bassi che arrivano poi sul continente europeo, veicoli elettrici, pannelli fotovoltaici o impianti eolici”.


Per questo, “è nostro dovere” come ministri delle tre economie più forti dell’Ue, Francia, Italia e Germania, che rappresentano il 60% della ricchezza europea, “definire questa strategia economica per il ventunesimo secolo”, ha concluso Le Maire.

La Coldiretti dice che cibi esteri vengono venduti come italiani

La Coldiretti dice che cibi esteri vengono venduti come italianiRoma, 8 apr. (askanews) – Cosce di maiale danesi dirette a Modena per diventare prosciutti italiani, uva indiana spedita a Novara, frutta sudafricana proveniente dalla Moldavia con direzione Sicilia, preparati industriali a base di uova fatti in Polonia e attesi a Verona. Ed anche un tir carico di grano senza tracciabilità. Sono solo alcuni esempi di cibi provenienti dall’estero e destinati a essere poi probabilmente venduti come italiani scoperti dalla Coldiretti al Brennero, dove diecimila agricoltori con il supporto delle forze dell’ordine hanno fermato i tir carichi di prodotti alimentari provenienti dall’estero.


Una mobilitazione nata per dire stop all’invasione di cibo straniero spesso venduto come nazionale, con l’avvio di una raccolta di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare che porti a estendere l’indicazione dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea. “Sono preoccupanti gli arrivi di cosce di maiale dal Nord Europa già pronte – sottolinea Coldiretti in una nota – per essere lavorate e magari diventare prosciutti venduti sul mercato con nomi del tipo ‘nostrano’ o ‘di fattoria’. Ma c’è anche l’uva indiana diretta a Novara che entra nel nostro Paese in confezioni che non rispettano le normative e che dovranno dunque essere sostituite, con il dubbio che possa essere cambiata. Emblematico pure il caso dei preparati industriali a base di uova in arrivo dalla Polonia – continua Coldiretti – considerato che l’Italia è pienamente autosufficiente per il suo fabbisogno nazionale. E non mancano cagliate danesi per fare il formaggio con destinazione Parma”.


Ma tra i prodotti scoperti nel corso dei controlli ci sono anche 25mila chili di latte austriaco diretti a Brescia, 23mila chili di pere dal Belgio dirette a Taranto, cipolle dell’est Europa spedite a Parma, formaggi con nome italiano fatti nel Nord Europa, tulipani olandesi in viaggio per Verona, 21mila di chili di patate “nordiche” spedite a Crotone, prodotti da forno, carne di maiale e molto altro. Gli agricoltori della Coldiretti resteranno alla frontiera anche domani, martedì 9 aprile, per continuare dalle 9 con la verifica dei carichi di tir e autobotti in arrivo. “Ci dicevano che oggi al Brennero non avremmo trovato camion in ingresso che trasportavano prodotti agroalimentari come li avevamo trovati negli anni passati – ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – purtroppo i fatti hanno dimostrato esattamente il contrario. Troppi prodotti stranieri diventano italiani varcando i nostri confini. Questo non è più accettabile e vale per tutti i prodotti. Vogliamo una giusta trasparenza rispetto a quelle che sono le informazioni che devono essere date ai cittadini: per questo – conclude Prandini – serve l’obbligo di origine a livello europeo. Poi siano i cittadini a scegliere con consapevolezza cosa acquistare”.

Appalti, Urso apre a proposta Francia su preferenza produzioni Ue

Appalti, Urso apre a proposta Francia su preferenza produzioni UeRoma, 8 apr. (askanews) – L’Italia apre alla proposta della Francia di creare un meccanismo di “preferenza” a favore delle produzioni europee nelle gare di appalti. Posto che l’obiettivo deve essere quello di “fare dell’Europa un polo di tecnologie e di sviluppo industriale competitivo”, questo “può essere fatto anche attraverso misure preferenziali per quanto riguarda gli appalti pubblici in Europa”, ha affermato il ministro di Industria e Made in Italy, Adolfo Urso, nella conferenza stampa al termine della terza trilaterale, stavolta a Parigi, con i suoi omologhi di Francia, Bruno Le Maire, e Germania, Robert Habeck.


“Credo che il concetto sia esprimibile nel dire che noi siamo favorevoli a un commercio libero ed equo, cioè che rispetta le stesse condizioni. E quindi le stesse condizioni sociali e ambientali, per esempio – ha spiegato – in modo tale credo che si possa poi competere appunto in piena equità”. “E noi siamo favorevoli ad ogni soluzione che ci consenta di sviluppare una autonomia strategica europea su quei settori che sono fondamentali per lo sviluppo del nostro continente”, ha proseguito Urso. “Quindi ciò potrà essere fatto attraverso criteri di qualità, come abbiamo fatto in Italia recentemente per incentivare l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici. Può essere fatto anche attraverso misure di contrasto al dumping, le sovvenzioni pubbliche. E “può essere fatto anche attraverso misure preferenziali per quanto riguarda gli appalti pubblici in Europa”.


“Noi siamo neutrali rispetto agli strumenti che vengono utilizzati, purché si abbia una visione chiara – ha concluso Urso – che è quella di fare dell’Europa un polo di tecnologie e di sviluppo industriale competitivo, come serve per sostenere i nostri standard sociali e ambientali”.

Rai1, Chiara Francini alla guida dell’one-woman-show “Forte e Chiara”

Rai1, Chiara Francini alla guida dell’one-woman-show “Forte e Chiara”Roma, 8 apr. (askanews) – “Forte e Chiara” è il titolo del One Woman Show che vede debuttare nella prima serata di Rai 1 la poliedrica e irresistibile Chiara Francini, attrice cinematografica e teatrale, conduttrice e scrittrice tra le più amate e apprezzate del panorama nazionale. Dopo la sua incisiva partecipazione alla 73ª edizione del Festival di Sanremo, Chiara torna in televisione con uno show il cui titolo prende ispirazione dall’omonimo romanzo best seller, e dallo spettacolo che sta portando in tournée e con cui riempie i teatri di tutta Italia.


In “Forte e Chiara” la Francini racconterà la sua storia, quella di una ragazza di paese arrivata in prima serata su Rai 1. E nel farlo parlerà di tutte e tutti. Perché quella di Chiara è una vita straordinaria nella sua normalità, una vita nella quale è facile ritrovarsi. Si andrà dal primo bacio all’ultimo dispiacere, dai pomeriggi di un’adolescenza piena di speranze a quella sensazione di sentirsi sbagliati. Ci saranno i sogni e le speranze di ragazza, ma anche la consapevolezza e l’energia di una donna che ha voglia di felicità. Uno spettacolo in cui “Nessuno si senta escluso”, come canta Francesco De Gregori. E in questo viaggio tra canzoni, sorrisi, pensieri, risate e racconti, Chiara sarà accompagnata dal suo gatto Rollone, dalla mamma, dalle sue amiche e da grandi ospiti con cui darà vita a momenti unici, divertenti, emozionanti, sorprendenti, ma soprattutto autentici. Perché “Forte e Chiara” è uno show in cui essere veri è cuore e missione. Perché essere veri è molto meglio che essere perfetti. E poi a “Forte e Chiara” può succedere davvero di tutto. Perché è in diretta. E perché Chiara non ha molti filtri…Se non quelli che le nascondono le occhiaie.


Ma ogni donna, si sa, in fondo ha i suoi segreti. “Forte e Chiara” è una produzione Rai Direzione Intrattenimento Prime Time, in collaborazione con Ballandi. La regia è di Duccio Forzano. E’ un programma di Chiara Francini scritto con Dimitri Cocciuti, Francesco Maddaloni, Matteo Catalano, Carlotta Ercolino, Alberto Di Risio, Duccio Forzano, Francesco Valitutti e con Luigi Miliucci, Tommaso Martinelli e Sacha Lunatici.

Il Vaticano: aborto e maternità surrogata ledono la dignità umana

Il Vaticano: aborto e maternità surrogata ledono la dignità umanaCittà del Vaticano, 8 apr. (askanews) – Aborto e maternità surrogata ledono la dignità dell’uomo e della persona. A ribadirlo la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede “‘Dignitas infinita circa la dignità umana”, che raccoglie i pronunciamenti recenti sull’argomento dei vari pontefici e del magistero della Chiesa cattolica, reso noto e presentato oggi dal Vaticano. La Dichiarazione, a firma del Prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede, il card. Víctor Manuel Fernßndez e del Segretario per la Sezione Dottrinale, mons. Armando Matteo e sottoposto all’approvazione di Papa Francesco, afferma che “la Chiesa non cessa di ricordare che ‘la dignità di ogni essere umano ha un carattere intrinseco e vale dal momento del suo concepimento fino alla sua morte naturale. Proprio l’affermazione di una tale dignità è il presupposto irrinunciabile per la tutela di un’esistenza personale e sociale, e anche la condizione necessaria perché la fraternità e l’amicizia sociale possano realizzarsi tra tutti i popoli della terra’. Sulla base di questo valore intangibile della vita umana, il magistero ecclesiale si è sempre pronunciato contro l’aborto”.


“Ma oggi, nella coscienza di molti, la percezione della sua gravità è andata progressivamente oscurandosi. L’accettazione dell’aborto nella mentalità, nel costume e nella stessa legge è segno eloquente di una pericolosissima crisi del senso morale, che diventa sempre più incapace di distinguere tra il bene e il male, persino quando è in gioco il diritto fondamentale alla vita. Di fronte a una così grave situazione, – si legge nel pronunciamento Vaticano – occorre più che mai il coraggio di guardare in faccia alla verità e di chiamare le cose con il loro nome, senza cedere a compromessi di comodo o alla tentazione di autoinganno”. Si dovrà, pertanto, affermare, afferma ancora il documento, “con ogni forza e chiarezza, anche nel nostro tempo, che questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in sé stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà. Se cade questa convinzione, – si sottolinea – non rimangono solide e permanenti fondamenta per la difesa dei diritti umani, che sarebbero sempre soggetti alle convenienze contingenti dei potenti di turno”. Ed è su questi presupposti che “la Chiesa, altresì, prende posizione contro la pratica della maternità surrogata, attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto”, afferma ancora la Dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede. “La pratica della maternità surrogata viola, innanzitutto, la dignità del bambino. – si afferma ancora – Ogni bambino, infatti, dal momento del concepimento, della nascita e poi nella crescita come ragazzo o ragazza, diventando adulto, possiede infatti una dignità intangibile che si esprime chiaramente, benché in modo singolare e differenziato, in ogni fase della sua vita”. La pratica della maternità surrogata viola, nel medesimo tempo, la dignità della donna stessa che ad essa è costretta o decide liberamente di assoggettarvisi. Con tale pratica, la donna si distacca del figlio che cresce in lei e diventa un semplice mezzo asservito al guadagno o al desiderio arbitrario di altri. Questo contrasta in ogni modo con la dignità fondamentale di ogni essere umano e il suo diritto di venire sempre riconosciuto per se stesso e mai come strumento per altro”, si conclude.

Rolando Ravello regista de “Il Clandestino” e attore in Rumours

Rolando Ravello regista de “Il Clandestino” e attore in RumoursRoma, 8 apr. (askanews) – Andrà in onda in prima visione su Rai 1 da questa sera per sei serate, la nuova serie di Rai Fiction Il Clandestino per la regia di Rolando Ravello che quest’anno, oltre a dirigere la serie crime comedy con protagonista Edoardo Leo, tornerà al cinema come interprete della commedia corale Rumours. È infatti uno dei sette protagonisti del film diretto dal regista canadese Guy Maddin, al fianco delle attrici premio Oscar Cate Blanchett e Alicia Vikander, di Roy Dupuis (vincitore del prestigioso premio canadese Genie), Charles Dance (Game of Thrones), Denis Ménochet (Inglourious Basterds), Nikki Amuka-Bird (Knock at the Cabin), Takehiro Hira (Gran Turismo) e il vincitore del Premio del Cinema Europeo Zlatko Buric (Triangle of Sadness).


“Nella serie Il Clandestino torno a parlare, ancora una volta, di coloro che, a torto, vengono considerati gli ultimi in questo mondo e che invece sono gli unici che mi sembra conservino l’elemento radicale e fondante di ciò che l’uomo ha di buono: l’empatia – commenta Rolando Ravello – questo è il vero tema in cui il nostro Luca Travaglia, interpretato da Edoardo Leo, si muove da clandestino. Dopo aver perso tutto, anche l’amore in cui credeva, riscopre quello per la vita e per il prossimo, grazie a una fetta di umanità che non aveva mai frequentato. E dunque? La ricetta è toccare il fondo per riscoprirsi umano grazie a chi fa più fatica di noi per campare? Non ne ho idea, sinceramente. Certo è che c’è un solo modo per uscire dalla solitudine e ritrovare se stessi e le proprie emozioni: scivolare in quelle degli altri. Forse chi soffre per motivi seri si fa distrarre più difficilmente da questa nevrotica attenzione per il nulla. Il nostro protagonista è un personaggio stracontemporaneo ma anche la memoria di chi lo ha preceduto in altre storie di rinascita”. Nel film internazionale che l’ha visto impegnato davanti alla macchina da presa, invece, Rolando Ravello recita nei panni di uno dei capi delle democrazie liberali più ricche del mondo che si riuniscono durante il summit annuale del G7. Dopo essersi persi nei boschi, i sette leader affrontano crescenti pericoli nel tentativo di redigere una dichiarazione provvisoria su una crisi globale. Il film è stato scritto e diretto da Guy Maddin (My Winnipeg), Evan Johnson e Galen Johnson, riuniti dopo la collaborazione più di recente di The Green Fog. Lo scorso gennaio la Bleecker Street, una delle più importanti case cinematografiche indipendenti della distribuzione americana, ha annunciato l’uscita di Rumours nei cinema nel 2024.

Pd, Bonaccini (Pd):sono d’accordo con Schlein, correnti non decidono liste

Pd, Bonaccini (Pd):sono d’accordo con Schlein, correnti non decidono listeBologna, 8 apr. (askanews) – “Non posso non essere d’accordo con Elly Schlein quando dice che non devono essere le correnti a decidere” sulla composizione delle liste alle prossime elezioni europee. “L’importante è che decidiamo insieme, proprio per la pluralità di cui il Partito democratico ha bisogno”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, a margine dell’assemblea regionale di Confcooperative a Bologna.


“Quando Elly dice che non devono essere le correnti a decidere – ha spiegato Bonaccini -, io non solo non posso non essere d’accordo”, visto che “la mia campagna congressuale è stata l’insegna del ‘basta con le correnti che determinano le carriere’”. Tant’è che “io non mi sono mai permesso di dire che aree culturali, con sensibilità anche diverse non debbano albergare in un grande partito, altrimenti non potrebbe essere grande. Noi abbiamo unito culture riformiste e progressiste facendo nascere il Pd, però bisogna che quegli spazi di sensibilità differenti, culturali, di estrazione politica, non diventino dei luoghi in cui sia più importante garantire a qualcuno l’elezione piuttosto che favorire il contributo di idee non di nomi e cognomi”. Quindi “da questo punto di vista io sono assolutamente favorevole al fatto che non siano gruppi di persone a determinare chi si debba candidare – ha aggiunto il governatore -. Dall’altra l’importante è che decidiamo in ogni caso insieme proprio per la pluralità di cui il Partito Democratico ha bisogno. Io peraltro cosa devo dire di più? Appena ho perso le primarie” per la segreteria del partito “mi sono messo un minuto dopo a disposizione per dare una mano perché ormai il Pd è uno e non tanti e soprattutto siamo tutti sulla stessa barca”. Quindi “cerchiamo liste con candidature femminili e maschili che siano le più forti possibili perché noi bisogna che a queste europee il Partito democratico abbia un buon risultato non un cattivo risultato” ha concluso Bonaccini.

Pd-M5s, Bonaccini (Pd): Conte da solo rischia isolarsi, spero in unità

Pd-M5s, Bonaccini (Pd): Conte da solo rischia isolarsi, spero in unitàBologna, 8 apr. (askanews) – “Lo dice la matematica prima ancora che la politica: il Pd da solo non ce la fa, ma senza il Partito democratico è impossibile per chiunque pensare di battere la destra”. Quindi “si ragioni su questo e si provi a trovare ragioni di dialogo” per un campo largo, anche perché “il Movimento 5 stelle se cerca di andare da solo, che è legittimo, rischia però l’isolamento”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, a margine dell’assemblea regionale di Confcooperative a Bologna.


“Io spero nelle persone di buona volontà – ha spiegato Bonaccini – che cerchino di unire piuttosto che dividere. Qua in Emilia-Romagna sembra che ce la possiamo fare, vorrei diventasse un messaggio al paese. Io credo che Elly Schlein abbia fatto bene però a porre al centro il fatto che non è che si può continuare ogni giorno a ballare. D’altra parte lo dice la matematica prima ancora che la politica: il Pd da solo non ce la fa, ma senza il Partito democratico è impossibile per chiunque pensare di battere la destra. Si lavori su questo, si ragioni su questo e si provi a trovare ragioni di dialogo se è possibile”. (segue)

Par condicio, Conte: Meloni vuole occupare Rai, non lo consentiremo

Par condicio, Conte: Meloni vuole occupare Rai, non lo consentiremoMilano, 8 apr. (askanews) – “Il principio del pluralismo dell’informazione è uno dei capisaldi della democrazia, per questo i tentativi di Giorgia Meloni e dei suoi sodali di calpestarlo suona allarmante”. Lo scrive il presidente del M5s, Giuseppe Conte, sui social network, ricordando che “domani andrà al voto in commissione di Vigilanza Rai la delibera sull’applicazione della par condicio in vista delle prossime europee e non possiamo permettere l’occupazione degli spazi televisivi della Rai da parte del governo”.


Per Conte “è grave il tentativo della maggioranza di voler modificare la delibera per spianarsi la strada e garantire al governo di poter intervenire sulla TV pubblica camuffando gli spazi come ‘comunicazioni istituzionali’. Allo stesso modo non è accettabile la possibilità di trasformare la Rai in un megafono dei comizi in diretta di Giorgia Meloni, come peraltro già avvenuto in occasione delle elezioni comunali di Catania, senza le limitazioni della par condicio”. (segue)

Imperdibile Meredith Monk il Primo Maggio a Vicenza

Imperdibile Meredith Monk il Primo Maggio a VicenzaRoma, 8 apr. (askanews) – Una delle artiste più iconiche e influenti del nostro tempo per un’occasione unica e imperdibile. Mercoledì Primo Maggio al Teatro Olimpico di Vicenza, in esclusiva per l’Italia, si esibirà in concerto Meredith Monk, cantante, compositrice, regista, drammaturga, coreografa e artista visiva. Al suo fianco, il percussionista jazz John Hollenbeck. Il concerto, dal titolo Duet Behavior, costituisce il Prologo al 77esimo Ciclo di Spettacoli Classici che, per il biennio 2024-2025, vede la direzione artistica di due personalità di primissimo piano della creazione contemporanea, una coppia di arte e di vita, fondatori del Teatro delle Albe e di Ravenna Teatro: Ermanna Montanari e Marco Martinelli.


Il programma del festival, che si svolgerà in autunno, verrà annunciato nelle prossime settimane. Pioniera della tecnica vocale estesa, dell’utilizzo della voce come vero e proprio strumento musicale e dell’approccio interdisciplinare all’espressione artistica, Meredith Monk è un’artista nel senso più ampio del termine, di indiscussa fama mondiale. Fra composizioni musicali, opere teatrali, installazioni, performance e film, nell’arco della sua lunga carriera ha creato mondi visivi e sonori assolutamente inediti, situati all’intersezione fra musica e movimento, luce e suono, in una continua e preziosa ricerca volta a rinnovare le modalità di ascolto e di percezione. Una storia artistica costellata da innumerevoli onorificenze, fra cui l’inserimento nell’American Academy of Arts and Letters, la National Medal of Arts ricevuta dal Presidente Barak Obama e il John Cage Award, per citarne soltanto alcuni.In occasione della grande anteprima del prestigioso festival internazionale di spettacoli classici nel teatro palladiano, l’artista newyorkese ripercorrerà sotto una nuova luce le sue composizioni più celebri, toccando in particolare lavori come Songs from the Hill (1975-1976), Light Songs (1988), Book of Days (1988), Cellular Songs (2017), oltre a presentare creazioni più recenti. La magia vocale di Meredith Monk incontrerà le articolate trame percussive dell’amico e collega di lunga data John Hollenbeck – pluripremiato batterista e compositore americano fra i più versatili al mondo, assoluto protagonista del panorama internazionale jazz e world, apprezzato per il suo linguaggio intriso di ritmi cosmopoliti, lirismo e spiritualità – in un’esibizione ad alto tasso emozionale, segnata da una profonda empatia e da un magistrale senso dell’improvvisazione.


Il 77° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, è un progetto del Comune di Vicenza, in collaborazione con l’Accademia Olimpica e la Biblioteca Civica Bertoliana, con il sostegno della Regione del Veneto, il coordinamento artistico del Centro Produzione Teatrale La Piccionaia e l’organizzazione della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza. I biglietti sono in vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini 39 – tel. 0444 324442); per giorni e orari di apertura consultare il sito www.tcvi.it. Al Teatro Olimpico, la biglietteria sarà aperta un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.