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Feltrinelli: lettori tornano in libreria, previste 3 aperture in 2024

Feltrinelli: lettori tornano in libreria, previste 3 aperture in 2024Milano, 4 apr. (askanews) – Nella strategia di crescita prevista dal piano, Feltrinelli nel 2024 punta ad aprire tre nuove librerie, due delle quali al sud, Taranto e Capaci, e una nella Capitale. “Continuiamo a credere nella nostra attività di librai – ha detto il presidente Carlo Feltrinelli – vogliamo continuare con nuove aperture nel 2024 ma soprattutto vogliamo sempre più caratterizzare le nostre librerie come grandi luoghi di proposte, con i libri al centro possibilmente in ambienti accoglienti come presidi culturali. La buona notizia è che dopo una pandemia terribile e altre sbornie amazoniane le lettrici e i lettori hanno voglia di tornare in libreria ed è un segnale molto forte che abbiamo riscontrato anche nei primi mesi del 2024 dove i risultati sono in vantaggio sul primo trim 2023 che di per sè era molto forte”. Il riferimento è al boom di acquisti online che si sono registrati durante gli anni del Covid che non è rimasto strutturale ma si è stabilizzato a livelli di crescita molto contenuti. In particolare l’ecommerce di Feltrinelli.it rappresenta circa il 15% del fatturato retail percentuale che sale al 25% se si considerano i portali Ibs e Libraccio.


Nel dettaglio del piano di aperture, a fine maggio aprirà il nuovo bookstore all’interno del complesso Must23 – Museo Stazione 23 maggio a Capaci, il progetto di riqualificazione culturale e urbana promosso dall’associazione “Capaci no mafia Ets”áe dalla cooperativa sociale Addiopizzo Travel in memoria della strage del 23 maggio 1992. L’altra apertura al sud invece è a Taranto in via Di Palma: a partire da fine giugno, uno spazio di 250 metri quadrati disposti su due livelli e una sala eventi proporranno un percorso di esplorazione che conterà circa 20 mila titoli. Infine la terza apertura dell’anno su Roma, che sarà la sedicesima libreria Feltrinelli nella Capitale. I vertici, il presidente Carlo Feltrinelli e l’amministratrice delegata, Alessandra Carra, l’hanno presentata come una officina di quartiere che aprirà i battenti a fine luglio in Largo Pio XI con un assortimento da 40mila titoli nei suoi 460 metri quadrati di superficie. “Continuare ad aprire librerie ci riempie di orgoglio – ha detto Carra – Nel 2023 orgogliosi di aver aperto una libreria a Lucca e una a Venezia”. Se questo riguarda il polo canali, per il polo editoriale – Feltrinelli oggi rappresenta il quarto player editoriale italiano, con una quota di mercato che nel 2023 è passata dal 6,5% al 6,8% – è l’arrivo di Gramma, il nuovo imprint che esordisce in libreria il prossimo 7 maggio dedicato a libri in cui si annunciano le forme nuove della riflessione, dell’immaginazione e dell’invenzione che attraversano la nostra contemporaneità così come sarà il luogo ideale per le opere che, dal passato, ci parlano ancora. A inaugurare Gramma il prossimo 7 maggio sarà il nuovo libro di Eshkol Nevo, Legami.


Sul 2024, inoltre, Feltrinelli prevede la partenza di una nuova realtà: “Stiamo iniziando a ricreare a quella che si chiamerà Feltrinelli media o Feltrinelli studios – ha anticipato carra – la stiamo costruendo ma ancora non abbiamo ancora tutti gli elementi. Ci stiamo investendo e faremo attività di podcast, audiolibri e coproduzioni di sceneggiature originali”. Intanto entro l’estate arriverà la nuova sede del gruppo: “Tra la fine dell’estate e il ritorno dal festival della letteratura di Mantova Casa Feltrinelli sarà aperta – hanno assicurato oggi l’ad – sarà una grande sede dove ci saranno tutte le unità aziendali attualmente separate in tre sedi diverse. La storica sede non si tocca”.

Confindustria, Orsini è il nuovo presidente: ora unità e dialogo

Confindustria, Orsini è il nuovo presidente: ora unità e dialogoRoma, 4 apr. (askanews) – L’imprenditore emiliano Emanuele Orsini è il nuovo presidente di Confindustria. Dopo il passo indietro di Edoardo Garrone, presidente di Erg e del Sole 24 Ore, la strada per la designazione di Orsini era spianata. I componenti del consiglio generale, a scrutinio segreto, lo hanno votato con 147 sì. La riunione era affollata, ma non al gran completo: su 187 aventi diritto di voto erano presenti in 173. Da registrare 17 schede nulle e 9 bianche, a testimonianza di una seppur minoritoria opposizione. Dopo una campagna elettorale divisiva e contraddistinta da veleni, polemiche e ricorsi ai probiviri, il neopresidente ha subito mandato segnali distensivi. “Cercherò di convincere chi non mi ha votato”, sono state le sue prime parole dopo la proclamazione dei risultati.


“Oggi siamo riusciti dopo una campagna elettorale molto complicata e difficile – ha detto ai giornalisti che lo attendevano nel cortile di viale dell’Astronomia – a ricompattare Confindustria come è giusto che sia perchè deve guardare avanti alla realtà dell’industria italiana”. Dialogo, identità e unità le parole chiave del programma di Orsini. Anche la “competitività – ha spiegato – sarà un tema chiave, l’energia è un altro tema che metteremo al centro del nostro programma e la certezza del diritto. C’è bisogno che le imprese e le istituzioni siano sempre più vicine per far crescere il nostro sistema imprenditoriale”. Il neopresidente ha respinto una visione dicotomica tra “piccole e grandi aziende”, immaginando una “Confindustria centrale, di prospettiva e proposte, che vorrà fare sintesi per dare al governo e alla Ue soluzioni per la crescita delle nostre imprese”. E proprio dall’esecutivo sono arrivate le prime congratulazioni per Orsini con la premier Giorgia Meloni che ha sottolineato: “Per questo governo, lo Stato deve essere un alleato naturale delle imprese e degli imprenditori, cioè di coloro che creano posti di lavoro e producono ricchezza. Come sempre non faremo mancare disponibilità e dialogo”.


Prossima tappa per Orsini è la formazione della squadra che, insieme al programma, sarà sottoposta al voto del consiglio generale in programma il 18 aprile. Sui nomi nessuna dichiarazione, ma a chi gli ha chiesto di un possibile ingresso di Antonio Gozzi, il candidato escluso dai saggi per non aver raggiunto il gradimento necessario, Orsini ha spiegato: “Gozzi è una persona che stimo molto, ha fatto tantissimo per il sistema, ha un ruolo chiave nel mondo di Federacciai e il new green deal, sarà una persona con cui dialogheremo per forza, così come con Edoardo Garrone e con tutti quelli che hanno fatto campagna elettorale e che saranno valore aggiunto”. All’insegna della ritrovata compattezza anche i commenti di alcuni fra i past president dell’associazione. Emma Marcegaglia si è detta “contenta” perché Confindustria “ha ritrovato compattezza e unità e questa è la cosa più importante dopo una campagna pesante, molto mediatica complicata. Quindi il fatto che ci siamo ricompattati tutti, con convinzione, su Emanuele Orsini va bene e credo vada evidenziato che Edoardo Garrone ha fatto un atto, secondo me, importante perché proprio ha reso possibile il fatto che ci siamo riuniti”.


Sulla stessa linea Luigi Abete: “Oggi un ottimo clima. Le due persone che avevano raggiunto il maggior livello di consenso avevano entrambe esperienze ed entusiasmo progettuale per poter essere un presidente di Confindustria ottimo per il prossimo quadriennio” e “con un percorso per quanto complesso, alla fine il consenso sul designato è stato rilevantissimo”. Per l’elezione vera e propria bisognerà aspettare il 23 maggio quando si riunirà l’assemblea dei delegati.


Mlp

Primarie a Bari, sfida Conte-Schlein con l’ombra dei nuovi arresti

Primarie a Bari, sfida Conte-Schlein con l’ombra dei nuovi arrestiBari, 4 apr. (askanews) – A Bari si parla apertamente di un “terremoto” politico: la nuova ondata di arresti in una inchiesta per corruzione elettorale e voto di scambio ha lambito la Regione (è finito ai domiciliari il marito della reginetta delle preferenze Anita Maurodinoia, esponente di un movimento civico locale, anche lei indagata e che per questo ha fatto sapere di essersi dimessa dal Pd e dall’incarico di assessora ai Trasporti nella giunta presieduta da Michele Emiliano). Dopo le polemiche che hanno opposto il sindaco uscente di Bari, Antonio Decaro, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha deciso la nomina della commissione di accesso che dovrà accertare se il Consiglio comunale debba essere sciolto per mafia, un nuovo colpo all’immagine del centrosinistra pugliese. Immagine già incrinata anche dai ricordi non del tutto coincidenti fra Decaro ed Emiliano a proposito di un episodio raccontato da quest’ultimo di una visita in casa di una famiglia legata ai clan mafiosi della città vecchia: per “affidare” l’allora assessore Decaro alla parente di un boss, secondo Emiliano che rivendicava la sua primogenitura nella lotta ai clan praticata anche con queste modalità informali; episodio negato pubblicamente dall’attuale sindaco, cosa sulla quale nei giorni scorsi è filtrata anche la voce di un acceso diverbio fra i due nel corso di una riunione del Pd.


Il nuovo colpo che arriva dalla magistratura inquirente si colloca nelle battute finali della corsa delle primarie del cosiddetto campo largo per la candidatura alla successione di Decaro: si dovrebbe votare l’8 e 9 giugno prossimi e domenica prossima, in sei hotel del capoluogo pugliese, si sfideranno preventivamente il candidato “civico” di sinistra Michele Laforgia (un avvocato penalista appoggiato dal M5S, da Sinistra italiana, da Italia viva, dai socialisti e da qualche esponente locale del Pd) e il candidato ufficiale del Pd, Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente con un lontano passato di parlamentare dei Verdi, che conta su un pezzo di mondo “civico” e sull’appoggio del leader verde Angelo Bonelli. Non a caso, proprio il faccia a faccia previsto per oggi nello scenario del Teatro Forma di Bari fra i due sfidanti alle primarie è stata la prima vittima delle notizie di cronaca della giornata: “Si sarebbe parlato solo di quello, non avrebbe fatto bene ai due candidati e nemmeno alla città di Bari”, fanno notare in ambienti della coalizione di centrosinistra per spiegare perchè non ci sarà. La tensione in città è alta, tanto quanto la curiosità per il modo in cui i due rivali e i loro sponsor politici affronteranno la vicenda: proprio il rischio di “inquinamento” del voto nelle primarie è stato a lungo oggetto di un braccio di ferro fra le due ali della coalizione di centrosinistra, con Laforgia e il M5S che a lungo hanno cercato di evitarne la celebrazione, poi con l’avvocato barese che dopo averle accettate chiedeva regole e controlli preventivi più severi sui partecipanti e il Pd che caldeggiava una consultazione più “popolare”. I due eventi principali della campagna sono in programma oggi e domani: in piazza Prefettura con Laforgia questo pomeriggio ci saranno il leader del M5S, Giuseppe Conte, e il presidente di Sinistra italiana Nichi Vendola, predecessore di Emiliano alla guida della Regione Puglia; domani in piazza Umberto al fianco di Leccese è atteso l’arrivo della segretaria del Pd Elly Schlein (che già oggi ha parlato di vicenda “gravissima” rivendicando che il Pd “non accetta voti sporchi”), ma dovrebbero esserci anche Decaro ed Emiliano. Siccome il perdente, come da galateo delle primarie, dovrebbe essere il primo sostenitore del candidato vincente, difficilmente Laforgia, Conte e Vendola potranno incentrare i loro appelli finali solo sulla “questione morale” e sulle conseguenze delle inchieste giudiziarie. Ma d’altronde, è difficile immaginare che il tema possa essere ignorato nei comizi di queste due giornate. Ed è piuttosto facile prevedere che qualunque accento appena sopra le righe possa lasciare qualche strascico nei rapporti, tradizionalmente tormentati, fra le forze del cosiddetto campo largo.


Resta confermato, per ora, un ultimo confronto fra Laforgia e Leccese, che si dovrebbe tenere nella giornata di domani nella sede di una emittente televisiva. Ma nelle prossime ore lo scenario potrebbe cambiare: negli ambienti vicini a Leccese si teme che dal campo del concorrente arrivi, magari per bocca di Conte, una clamorosa richiesta di annullamento delle primarie. Mentre fra i sostenitori di Laforgia ci si limita per ora a suggerire che un “passo indietro” del candidato marchiato Pd, che pure con le inchieste giudiziarie non ha assolutamente nulla a che fare, sarebbe stato opportuno.

Bari, Schlein: vicenda gravissima, Pd non accetta voti sporchi

Bari, Schlein: vicenda gravissima, Pd non accetta voti sporchiRoma, 4 apr. (askanews) – “La vicenda di Triggiano, se le accuse saranno confermate, è gravissima”. Lo afferma la segretaria del Partito democratico Elly Schlein aggiungendo che il Pd “non accetta voti sporchi”.


“Voglio chiarire innanzitutto una cosa, la linea del Partito Democratico è molto chiara: non accettiamo voti sporchi. Non tolleriamo voti comprati. Chi pensa che la politica sia un taxi per assecondare ambizioni personali senza farsi alcuno scrupolo non può trovare alcuno spazio nel partito che stiamo ricostruendo, qui deve trovare porte chiuse e sigillate”. (Segue)

SSN, Fnomceo a scienziati: Schillaci ha intrapreso la strada giusta

SSN, Fnomceo a scienziati: Schillaci ha intrapreso la strada giustaRoma, 4 apr. (askanews) – “Una preoccupazione, quella sulla tenuta del Servizio sanitario nazionale oggetto ieri di un appello firmato da 14 scienziati, che da sempre la FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, condivide con il Ministro della Salute Orazio Schillaci”. Parola di Filippo Anelli, che della FNOMCeO è il presidente, e che torna oggi in un video per il Tg Sanità a commentare il documento, firmato anche dal Nobel Parisi, che sollecita più risorse per il Servizio sanitario nazionale.


“Per consolidare un servizio sanitario come quello di oggi – afferma Anelli – dopo vent’anni di tagli, bisogna puntare sui professionisti, ed è questo che è stato inizialmente fatto attraverso l’intervento sulla manovra economica dello scorso anno, allocando 2,3 miliardi proprio sui professionisti sanitari ed è questa la strada su cui il Ministro è impegnato per dare una risposta ai tanti cittadini che la chiedono”. E sono veramente tanti i cittadini che vogliono che il Governo metta tra le priorità dell’agenda politica la salute: ben il 90%, secondo l’indagine demoscopica condotta dall’Istituto Piepoli per FNOMCeO e presentata lo scorso ottobre in occasione del convegno con il quale la Federazione ha celebrato i 45 anni del Servizio sanitario nazionale.


“Lo chiediamo anche noi – conclude Anelli – credo che individuare nuove risorse, puntare sui professionisti sia la risposta più giusta da dare per risolvere il problema delle liste d’attesa, ma soprattutto per garantire in maniera uguale il diritto alla salute a tutte le persone che si trovano in Italia”.

Gemmato: SSN ingolfato da anni definanziamento. E’al centro agenda Governo

Gemmato: SSN ingolfato da anni definanziamento. E’al centro agenda GovernoRoma, 4 apr. (askanews) – “Non ci voleva certamente il parere di alcuni autorevolissimi scienziati italiani per constatare che nel nostro Paese vi sia la necessità di una importante revisione del Servizio Sanitario Nazionale. Liste di attesa, carenza di personale medico, finanziamento sanitario: sono tutte questioni che affrontiamo giornalmente da 16 mesi a questa parte, ma che affliggono la nostra sanità pubblica da almeno quindici anni, quando a governare non era questa compagine politica”.Risponde al documento siglato da 14 nomi della scienza sulle preoccupazioni riguardo il Ssn, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ricordando che “il nostro è un SSN ingolfato da anni e anni di definanziamento e modelli organizzativi non più funzionali; l’emergenza pandemica ha fatto da spartiacque e ha messo in evidenza tutte le vulnerabilità stratificate nel tempo di un’assistenza sbilanciata: tra ospedale e territorio, tra Nord e Sud, tra aree delle stesse Regioni. Oggi il Governo Meloni rimette la salute al centro dell’agenda politica, ed oggi è doveroso ribadire – ancora una volta – che questo esecutivo ha appostato sul fondo sanitario nazionale la cifra record di 134 miliardi di euro per il 2024, con un investimento di oltre 11 miliardi per il prossimo triennio”.


“I fatti parlano chiaro – ribadisce – e molte delle cose che gli stessi scienziati elencano, noi le abbiamo già portate a casa in soli 16 mesi dell’attuale esecutivo. Abbattimento delle liste di attesa e la valorizzazione del personale sanitario sono i pilastri imprescindibili su cui stiamo puntando. Abbiamo previsto l’aumento della tariffa oraria per medici e infermieri per le prestazioni aggiuntive che – sulla scia di quanto già fatto con il Decreto Bollette nel marzo 2023 in favore del personale impegnato nei reparti di emergenza-urgenza – mirano ad affrontare la carenza di personale medico e del comparto, ridurre l’abuso delle esternalizzazioni e incentivare i professionisti sanitari a svolgere lavoro in più su base volontaria e, di conseguenza, abbattere le liste di attesa. Abbiamo stanziato 2,4 miliardi di euro per il rinnovo contrattuale del personale del Servizio sanitario nazionale che consentono di rivedere al rialzo un accordo collettivo fermo da anni e che testimoniano l’attenzione al capitale umano, il vero motore e propulsore della nostra sanità”. “Ai detrattori del nostro SSN – aggiunge il sottosegretario alla Salute – cito quanto riportato nell’ultima Relazione al Parlamento della Corte dei Conti sulla gestione dei servizi sanitari regionali, che rileva come le performance del SSN, riguardo agli esiti di salute e alla qualità delle cure, risultino superiori a quelle medie dei Paesi OCSE, descrivendo un sistema sanitario mediamente efficiente ed efficace. Certo si può sempre investire di più in sanità e lo stiamo facendo, ma ai maggiori finanziamenti vanno accompagnati nuovi modelli gestionali più innovativi e performanti”.


“Pragmatismo, visione, programmazione. Questi i principi che ispirano tutto il lavoro dell’Esecutivo, che sta dimostrando di tenere la sanità, soprattutto la sanità pubblica, sempre in cima all’agenda politica, senza ideologie e pregiudizi”, conclude.

Audiovisivo e cineturismo, a Siracusa gli Stati Generali del Cinema

Audiovisivo e cineturismo, a Siracusa gli Stati Generali del CinemaRoma, 4 apr. (askanews) – Un focus sul sistema audiovisivo in Italia, settore importante anche in termini di Pil. Dal 12 al 14 aprile nel Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, si svolgeranno gli Stati Generali del Cinema. Tre giorni di incontri, talk, dibattiti e tavole rotonde con oltre 200 rappresentanti di tutto il settore. Un appuntamento promosso e organizzato dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Ministero del Turismo e Enit, presentato in Senato, alla presenza del presidente Ignazio La Russa.


Antonella Ferrara, direttrice scientifica Stati Generali del Cinema: “Abbiamo organizzato circa 20 panel in tre giorni per parlare anche delle connessioni tra cinema e turismo, dell’impatto sui territori e dell’indotto, si metterà tutto il comparto a convegno; ci sarà uno speciale sul turismo ma si parlerà anche di tax credit, di come assistere le produzioni, come coordinare le film commission, di cosa possono fare attori, registi e sceneggiatori per fare sistema e rispondere alle sfide come l’IA e la concorrenza delle produzioni estere”. Renato Schifani presidente della Regione Sicilia: “Saranno un grandissimo momento di incontro, non ci sono precedenti in tal senso; ci auguriamo che da questo dibattito emergano non solo idee ma anche interessi da parte delle produzioni cinematografiche”. Si punta sull’attrattività della Sicilia come location ideale, favorita anche dal clima mite quasi tutto l’anno. “La Regione Siciliana – ha detto Schifani – metterà a disposizione eventuali benefit e sostegni alle realtà che sponsorizzeranno le bellezze della nostra terra”.


Elvira Amata, assesora regionale al Turismo, Sport e Spettacolo ha dichiarato: “Ritengo l’Italia un set cinematografico all’aperto, tanta cultura e un grande patrimonio che anche grazie al cinema viene messo in evidenza. In Sicilia negli ultimi anni tante case di produzioni sono arrivate per film, serie e documentari e abbiamo investito come Regione, è un investimento che ti torna, ti dà un moltiplicatore di circa il 300% sul territorio per non pensare all’indotto secondario”. Si è parlato ad esempio del boom di turisti, americani soprattutto a Taormina e Cefalù dopo che qui è stata girata la serie “White Lotus 2” e dell’attrattività di tante altre location teatro di film e serie anche italiane. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha detto che il cinema è “la più alta espressione della cultura contemporanea, perché è quella che si avvicina di più alle persone”, affermando che da parte del governo è “doveroso dare il massimo sostegno a una filiera così importante, anche per le ricadute sul territorio, con delle maestranze che sono eccellenze a livello mondiale”.


Il video su www.askanews.it

Musica, Victoria al Cocoricò il 30 aprile

Musica, Victoria al Cocoricò il 30 aprileRoma, 4 apr. (askanews) – Una ricca programmazione è prevista per il mese di aprile al Cocoricò, il tempio internazionale della musica elettronica che martedì 30 aprile ospiterà l’unica data italiana del tour mondiale di Victoria, che si presenta per la prima volta in Italia come Dj condividendo gli spazi iconici del Cocoricò con il brasiliano Mochakk, artista che ha conquistato un pubblico globale scalando le line up dei più importanti club e festival mondiali.


Una appuntamento che si aggiunge al calendario di aprile del Cocoricò: sabato 20 aprile torna Galactica, il consolidato format che richiamerà sulla riviera romagnola migliaia di appassionati di club culture grazie a una proposta artistica di qualità, con i migliori act della scena internazionale: dalla Spagna la psy techno di Indira Paganotto, la regina della techno berlinese Ellen Allien, l’astro nascente Sara Landry e il duo italiano Ankkh si alterneranno alla console nella leggendaria piramide per una serata all’insegna del clubbing di alto livello. Sabato 27 aprile è il turno di Charlotte De Witte, l’artista belga tra i nomi più significativi della scena internazionale, presenza stabile nelle lineup dei più importanti festival al mondo come Awakenings, Sònar, Sonus, Dour Festival, CRSSD Fest, Pukkelpop e la DJ techno numero 1 al mondo nella classifica dei 100 migliori DJ 2023 stilata da DJ Mag.


Sabato 1° giugno debutterà al Cocoricò Music On, il format nato dall’esigenza del dj e producer Marco Carola di condividere la sua visione della techno: propone infatti la creazione di un club sound all’avanguardia, insieme ad eventi unici in tutto il mondo. Nel 2011, Marco Carola ha deciso di espandere il suo regno musicale e creare una casa per artisti emergenti, talentuosi e ispirati. Saranno presto annunciati gli ospiti per questa edizione. L’evento sarà diurno e notturno, per l’occasione sarà inaugurato il nuovo palco Horizon, adiacente alla Piramide.

Vestiti, gioielli e ristoranti con i soldi destinati ai migranti: a processo moglie, suocera e cognati di Soumahoro

Vestiti, gioielli e ristoranti con i soldi destinati ai migranti: a processo moglie, suocera e cognati di SoumahoroRoma, 4 apr. (askanews) – La moglie, la suocera e i due cognati del deputato Aboubakar Soumahoro sono stati mandati a processo dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Latina. Le accuse contestate nell’ambito dell’inchiesta sulle cooperative coinvolte nella gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati, sono a seconda delle posizioni, frode in pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. Il processo inizierà a Latina il prossimo 11 giugno. Al centro della vicenda c’è l’attività della cooperativa Karibu, con sede nel comune di Sezze. Secondo gli inquirenti, la moglie del deputato, Liliane Murekatete, la suocera Marie Therese Mukamitsindo e i cognati Michel Rukundo, Richard Mutangana e Aline Mutesi, avrebbero distratto fondi che erano stati erogati e destinati all’accoglienza dei migranti. In ragione di ciò gip di Latina aveva disposto, nei mesi scorsi, anche un sequestro per quasi 2 milioni di euro. In base a quanto ricostruito dalla Guardia di finanza erano emerse, nel corso delle indagini, disposizioni bancarie “prive di congrua giustificazione causale e comunque per finalità diverse da quelle alle quali era preposta la Karibu”. In particolare, come era stato riportato nell’ordinanza, le carte di credito delle cooperative sarebbero state usate anche per “finalità private (ristoranti, gioiellerie, centri estetici, abbigliamento, negozi di cosmetica)”.

Italia-Francia: a Roma tavola rotonda con professionisti audiovisivo

Italia-Francia: a Roma tavola rotonda con professionisti audiovisivoRoma, 4 apr. (askanews) – Dopo il successo, lo scorso gennaio, dell’appuntamento parigino De Rome a’ Paris-Italian Screens, con una full immersion di incontri professionali tra produttori, distributori, venditori italiani e francesi, Roma si conferma palcoscenico ideale per rafforzare ulteriormente l’importante e proficua collaborazione tra CNC (Centre national du cinema et de l’image animee) e Unifrance con la DGCA-MiC (Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo del Ministero della Cultura) e Cinecittà, insieme all’Istitut francais Italia e all’Ambasciata di Francia in Italia. Una partnership che riflette l’ottimo stato di salute delle coproduzioni tra Francia e Italia e un’annata 2024 che si preannuncia ricca di novità.


Si è svolta la tavola rotonda annuale fra professionisti del settore presso l’Ambasciata di Francia in Italia in occasione della quattordicesima edizione della rassegna di cinema francese Rendez-Vous. Un appuntamento, a porte chiuse, organizzato in sinergia da Unifrance, l’Ambasciata di Francia e Cinecittà per la DGCA-MiC, in cui i professionisti dell’audiovisivo italiano e francese hanno scambiato dati e informazioni, approfondito misure e strumenti adottati dai due paesi, indagato criticità e declinato strategie comuni. In apertura dei lavori, Martin Briens, Ambasciatore di Francia in Italia, ha dato il benvenuto agli ospiti presenti ricordando che la Francia e l’Italia sono da molti decenni i principali partner rispettivi in termini di produzione. Nel 2023, su 144 coproduzioni internazionali realizzate in Francia, 27 sono state realizzate con l’Italia: ha citato, a titolo di esempio, Linda veut du poulet! (Linda e il pollo) di Sebastien Laudenbach e Chiara Malta, celebrati ai Cesar dopo la vittoria ad Annecy lo scorso giugno, o Il sol dell’avvenire, di Nanni Moretti. Infine, ha sottolineato quanto questi incontri permettano di mantenere le coproduzioni a un livello molto elevato, con progetti ambiziosi costruiti su racconti condivisi e sulla volonta’ di Francia e Italia di rivolgersi a un pubblico comune.


Con lui Daniela Elstner, Direttrice Generale di Unifrance, e Roberto Stabile, Responsabile dei Progetti Speciali della DGCA del MiC presso Cinecittà hanno introdotto le rispettive delegazioni e annunciato i prossimi appuntamenti. Roberto Stabile ha sottolineato come questo appuntamento si inserisca nel solco di una lunga tradizione di collaborazione tra la Francia e l’Italia e rispecchi il momento di grande collaborazione anche a livello istituzionale. Infatti, la DGCA del MIC sta operando di concerto con CNC e Unifrance per lo sviluppo di coproduzioni e per incrementare la distribuzione di film italiani in Francia, con una continuita’ programmatica che si sussegue da Roma a Parigi, da Cannes a Venezia, con l’obiettivo di favorire occasioni di incontro e scambio tra i professionisti dei due paesi e mantenere il contatto tra le due industrie durante tutto l’anno. Daniela Elstner ha anche ricordato che l’Italia è il quarto mercato mondiale per il cinema francese nel 2023 (primo nel 2018 e nel 2019) e il secondo in termini di coproduzioni internazionali. Anatomia di una caduta (Anatomie d’une chute) (300.000 presenze), Emma e il giaguaro nero (Le dernier jaguar) (250.000 presenze), Jeanne du Barry (280.000 presenze), Dogman (200.000 presenze) e Viaggio in Giappone (Sidonie au Japon) (50.000 presenze) sono solo alcuni dei recenti eclettici successi del cinema francese in Italia. Ha altresì richiamato la continua e forte presenza francese a Roma/Festa del Cinema e a Venezia (con i prestigiosi riconoscimenti per le registe Audrey Diwan, Leone d’Oro, e Alice Diop, che ha recentemente vinto il Leone d’Argento), così come nei numerosi festival che il Paese ha da offrire. Ha inoltre sottolineato i fortissimi legami con Cinecittà, con la quale negli ultimi 5 anni si sono moltiplicate le collaborazioni.


Quest’anno, le tematiche trattate hanno spaziato dalle politiche e strategie per il rilancio delle sale, alle modalità di distribuzione, dalla produzione con e per le piattaforme, all’incremento qualitativo delle coproduzioni tra Italia e Francia. L’evento si inserisce nel quadro delle collaborazioni sempre più strette tra le istituzioni dei due paesi, volte a favorire gli scambi tra i professionisti dell’audiovisivo e lo sviluppo di politiche comuni. L’elevato numero di coproduzioni franco-italiane e la volontà di avviare strategie condivise da parte dei presenti sono state un’ulteriore riprova della vicinanza tra Francia e Italia.