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Gualtieri ha riaperto il bunker di Mussolini a Villa Torlonia a Roma

Gualtieri ha riaperto il bunker di Mussolini a Villa Torlonia a RomaRoma, 4 apr. (askanews) – Dopo tre anni di intenso restauro, da venerdì 5 aprile, riaprono al pubblico, con un nuovo allestimento multimediale, il rifugio antiaereo e il bunker di Mussolini a Villa Torlonia, a Roma, le due strutture sotterranee realizzate nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile.


Il progetto, curato dalla direttrice della Direzione Patrimonio artistico delle ville storiche della Sovrintendenza Capitolina Federica Pirani e da Annapaola Agati è stato aperto in anteprima al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, accompagnato da Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali. Organizzazione e servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura. “È un luogo impegnativo – ha sottolineato il sindaco Gualtieri – che era giusto fosse accessibile, un altro tassello del recupero dei luoghi della storia della nostra città. La residenza concessa gratuitamente a Mussolini, e poi il bunker e il rifugio: un’occasione non solo di visitarlo ma di parlare della dimensione della Roma colpita dai bombardamenti”.


Mussolini, infatti, non riuscì a utilizzare il bunker che venne ultimato dopo la sua deposizione e che quindi servì a riparare i romani dei quartieri adiacenti dai bombardamenti alleati. Scendendo le scale che dalle sale del Casino Nobile di Villa Torlonia portano nei sotterranei dell’edificio, si oltrepassa in un istante una cesura che non è solo di tipo architettonico: da un lato aria, luce, bellezza, dall’altro buio, umidità e una sensazione di costrizione. La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione.


Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo e coinvolgente episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento. A chi gli chiedeva se ci fosse un col rouge tra questa inaugurazione e gli scenari di conflitto internazionali, il sindaco ha risposto: “Non credo che quando il progetto è partito ci fossero le terribili guerre che ci sono oggi. Ricordare le tragedie della guerra è sempre importante, ma oggi lo è ancora di più”.

La scrittrice Patrizia Riello Pera proposta al Premio Strega Poesia

La scrittrice Patrizia Riello Pera proposta al Premio Strega PoesiaRoma, 4 apr. (askanews) – Si può uscire dall’inferno? Si può uscire dalla gabbia di un amore malato? Si può ritornare all’essenza delle cose e vedere il mondo sotto la sua vera luce? Si può tornare a essere davvero liberi? Questi sono solo alcuni degli interrogativi suscitati dalla lettura di Magiche poesie, la silloge poetica dell’autrice Patrizia Riello Pera, proposta al Premio Strega Poesia 2024. In realtà questi quesiti rappresentano un percorso irto di ostacoli, nel quale la nostra mente s’incammina, volente o nolente.


“Nei versi di queste poesie, ho sentito la libertà serpeggiare attraverso le parole, sussultare, quasi volesse uscire dalle pagine per farsi trovare. In alcuni momenti ho sfiorato il ricordo di Jean-Paul Sartre, l’esponente più importante dell’esistenzialismo francese che, differentemente da Kierkegaard, sostiene che i personali problemi esistenziali non hanno una via d’uscita nella fede o nella trascendenza, bensì nell’individuo stesso. A differenza del pensiero sartriano, il messaggio contenuto in Magiche poesie è un invito a rialzarsi dopo le cadute, a liberarsi dalle catene, ad amare veramente, a scegliere l’essenza delle cose, a stupirsi della semplicità di un cielo azzurro, a cercare il bello e il giusto in ogni situazione. Solo così l’anima, la nostra essenza, potrà emergere e prendere il sopravvento sul corpo carnale, potrà anche aiutarci nel fare cose difficili e quindi donarci una vita libera e appagante”. “Un messaggio di speranza -afferma la Riello Pera -che spero possa arrivare dritto al cuore dei giudici del Premio Strega Poesia 2024. Per me, essere stata proposta è motivo di grande soddisfazione personale. Un riconoscimento che giunge dopo una carriera molto produttiva nel corso della quale sono riuscita ad abbracciare vari generi, dalla fantascienza alle fiabe, fino ai racconti thriller”.

Roma, a Villa Torlonia riaprono Rifugio antiaereo e Bunker

Roma, a Villa Torlonia riaprono Rifugio antiaereo e BunkerRoma, 4 apr. (askanews) – Dopo importanti lavori di restauro e sistemazione, da venerdì 5 aprile riaprono nuovamente al pubblico, con un nuovo allestimento multimediale, il Rifugio antiaereo e il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia, le due strutture sotterranee realizzate nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile.


Grazie all’impegno di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali torna così nuovamente fruibile da romani e turisti un pezzo di storia di Roma, che rievoca, a oltre ottanta anni di distanza, una delle pagine più buie e drammatiche della città, colpita da 51 bombardamenti aerei tra luglio 1943 e maggio 1944. Il progetto è curato da Federica Pirani e Annapaola Agati. Organizzazione e servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura. La memoria storica del Bunker è stata ricostruita attraverso un allestimento fotografico e audio-visivo privilegiando il racconto e la rievocazione del passato attraverso suoni e immagini. Il nuovo allestimento multimediale, basato su uno studio accurato della documentazione storica e fotografica, oltre a mettere in risalto le caratteristiche architettoniche originarie del complesso, è stato concepito per rispondere a una doppia esigenza: da un lato dare informazioni storico-documentaristiche su Roma durante la seconda guerra mondiale e sulla scelta di Mussolini di fare di Villa Torlonia la sua residenza in città, dall’altra offrire ai visitatori un percorso immersivo che li porterà a percepire l’esperienza di un attacco aereo all’interno di un rifugio sotterraneo.


Inserito nel circuito dei Musei di Villa Torlonia, il Rifugio e il Bunker saranno aperti da venerdì 5 aprile con visite guidate per singoli e gruppi (fino a un massimo di 20 persone per turno) e scuole (massimo 30 studenti per turno). IL NUOVO PERCORSO DI VISITA Scendendo le scale che dalle sale del Casino Nobile portano nei sotterranei dell’edificio, si oltrepassa in un istante una cesura che non è solo di tipo architettonico: da un lato aria, luce, bellezza, dall’altro buio, umidità e una sensazione di costrizione. Diviso concettualmente in tre parti, il percorso si snoda nel piano seminterrato fino al Bunker, da cui poi, attraverso un lungo corridoio, si esce nel parco.


1. La vita di Mussolini a Villa Torlonia La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione. Con l’entrata dell’Italia in guerra nasce l’esigenza di proteggere il Duce da eventuali attacchi aerei e comincia la realizzazione dei rifugi e del Bunker. Nelle sale successive, attraverso i cinegiornali dell’epoca, è rievocato il periodo storico dei bombardamenti su Roma, in particolare quelli sul quartiere di San Lorenzo. Oltre alle proiezioni di documenti storici, l’esposizione si avvale in maniera costante della presenza di collage fotografici che appaiono come stampati direttamente sulle pareti.


2. La vita nei rifugi Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo e coinvolgente episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento. 3 La città bombardata. Una serie di proiezioni descrive la doppia prospettiva di chi bombarda e dall’alto non ne percepisce gli effetti, e di chi in basso, ne subisce le conseguenze. Sul pavimento scorrono immagini di Roma vista dagli aerei in volo, durante un bombardamento, mentre sulle pareti è proiettata la città in macerie. 4. Il Bunker Attraverso una ripida scala, si accede all’ultima tappa del percorso: il bunker vero e proprio posto a 6 metri di profondità. La sua grande struttura cilindrica è stata lasciata volutamente libera da oggetti o proiezioni per valorizzarne la qualità strutturale. In questo spazio, è simulata una incursione aerea, attraverso la riproduzione dei suoni (sirene, aerei in avvicinamento, detonazioni) e le vibrazioni del terreno.

Bce, nuovi segnali di apertuta a taglio tassi giugno (e non aprile)

Bce, nuovi segnali di apertuta a taglio tassi giugno (e non aprile)Roma, 4 apr. (askanews) – Dalla Bce giungono nuovi segnali di apertura a un possibile taglio dei tassi di interesse a giugno, mentre i verbali della riunione di del 6 e 7 marzo del Consiglio direttivo ribadiscono che una mossa simile alla riunione della prossima settimana (11 aprile) risulta “difficile”.


Al direttorio di marzo “è stato sottolineato che per la riunione di giugno il Consiglio una mole rilevante di dati e informazioni in più, specialmente per le dinamiche salariali. Invece – recita il documento pubblicato oggi dalla stessa Bce – le nuove informazioni disponibili per la riunione di aprile saranno più limitate, rendendo difficile che (il Consiglio) possa essere per allora sufficientemente fiducioso sulla sostenibilità del processo inflazionistico”. La formula ribadisce, forse in modo ancora più esplicito, indicazioni che erano state già espresse al termine del Consiglio di marzo dalla presidente, Christine Lagarde.


Alla riunione i componenti del direttorio hanno “espresso una accresciuta fiducia che l’inflazione è instradata per moderarsi in maniera sostenibile verso l’obiettivo del 2% in maniera tempestiva. Tuttavia – proseguono i verbali – pazienza e cautela restano necessarie, e servono più elementi e dati affinché il Consiglio sia sufficientemente fiducioso Che il compito (di riportarla verso l’obiettivo-ndrt) sia stato raggiunto”. Tutti hanno concordato con la proposta del capo economista, Philip Lane di mantenere i tassi di interesse ai livelli attuali. Inoltre “c’è stato consenso che sarebbe (stato) prematuro discutere tagli dei tassi all’incontro. E’ stato affermato che è importante andare avanti nel processo disinflazionistico e accumulare altri elementi, affinché il consiglio sia sufficientemente fiducioso che l’inflazione sia orientata a tornare all’obiettivo”.


Va comunque rilevato che il documento si riferisce appunto a quasi un mese fa e non incorpora l’ultimo dato sull’inflazione, relativo a marzo in cui, secondo la stima preliminare pubblicata ieri da Eurostat, il livello medio per l’area euro ha mostrato un ulteriore calmieramento, superiore al previsto, portandosi al 2,4%. (immagine da sito Bce)

Mit: Salvini prepara la norma salva-casa, tutelare i piccoli proprietari

Mit: Salvini prepara la norma salva-casa, tutelare i piccoli proprietariMilano, 4 apr. (askanews) – Il Mit sta preparando un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio. Si tratta, spiega una nota del ministero, di una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano.


In particolare, si tratta di: difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.); difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. E ancora per permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee. Queste linee di indirizzo su cui gli uffici si sono mossi, a seguito anche delle proposte raccolte nelle precedenti riunioni sul tema, e che hanno portato alla bozza normativa, sono state presentate nel corso della riunione sul piano casa, tenutasi al Mit alla presenza del vicepremier e ministro Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore.


La ratio, spiega il Mit, è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi.

Cobain 30 anni dopo, le interviste che raccontano l’anti-mito

Cobain 30 anni dopo, le interviste che raccontano l’anti-mitoMilano, 4 apr. (askanews) – Sono passati 30 anni dal suicidio di Kurt Cobain, un evento che in qualche modo segnò una prima fine del Secolo breve novecentesco, almeno per il mondo della cultura e dello spettacolo. Trent’anni che hanno visto cambiare profondamente la società e il costume, ma il mito dei Nirvana non ha smesso di alimentarsi. Per l’anniversario la casa editrice Minimum fax ha presentato il libro “Kurt Cobain – Territorial Pissings, l’ultima intervista e altre conversazioni”. A curarlo l’editor Dante Impieri.


“Io volevo evitare di dare l’immagine di Kurt Cobain angelo biondo, con gli occhi azzurri, malinconici, che alza lo sguardo della chitarra – ha detto Impieri ad askanews -. Un’immagine molto romantica, molto bella, senza dubbio, non lontana da una parte di ciò che era Kurt Cobain, ma volevamo che venisse fuori quello che io da ragazzino avevo letto nel suo diario illustrato, in cui lui, insomma, esce fuori un lato di lui, che era quello secondo me preponderante, ovvero del ribelle, del punk, che è cresciuto un po’ da solo, che è cresciuto un po’ arrangiandosi, ascoltando i dischi che aveva in casa, il suo amore da una parte per i Beatles, perché lui ascoltava tantissimo i Beatles, e dall’altra parte per il punk, il punk rock”. In qualche modo l’idea era quella di evitare di fare del rocker un “santino”, per cercare di fare emergere anche i lati più oscuri della personalità di Cobain, dalla sua stessa voce. Ed è interessante soprattutto il fatto che il libro si muova su tutto l’arco di tempo della carriera dei Nirvana. “Troviamo il rapporto che la band indie, Subpop, dei Nirvana, ha con il pubblico, con le major, con la stampa nel 1989 – ha aggiunto l’editor -. Sono ragazzini scapestrati che sentono di poter dire qualunque cosa, che si scagliano contro il potere istituito delle grandi case discografiche e poi il dopo Nevermind. E quindi la fama, il successo, i soldi veri, il tour, i tour, insomma, i Nirvana che esplodono in tutto il mondo”.


Questa esplosione ovviamente esaspera molti elementi, mette Cobain e tutta la band di fronte al fatto di essere diventati quello che dicevano che loro non sarebbero mai stati, ossia protagonisti del grande business dello spettacolo. Con le camicie grunge e le t-shirt provocatorie, certo, ma sempre dal lato giusto degli affari. “Kurt Cobain – ha concluso Dante Impieri – nel suo diario scriveva che il Sistema va distrutto dall’interno, non dall’esterno, non dobbiamo essere gli outsider ma penetrare nel sistema e farlo marcire da lì. Era un ragazzino quando lo scriveva, ma io credo che questa idea non gli sia mai passata. Chiunque abbia letto qualunque cosa di Mark Fisher sa che invece il Sistema, ovvero il realismo capitalista, è quella cosa che ti dà l’illusione di poterlo distruggere dall’interno affinché tu deponga le armi”. Forse anche per la difficoltà nel vivere in mezzo a questa contraddizione, forse anche per la consapevolezza di troppe implicazioni, Cobain alla fine ha deciso di non deporre la sua di arma.

Calcio, Malagò: “Impianti? Situazione pietosa”

Calcio, Malagò: “Impianti? Situazione pietosa”Roma, 4 apr. (askanews) – “Siamo ai vertici dei risultati sportivi, ma la faccia brutta di questa medaglia è che non siamo mai stati in un momento così drammatico dell’impiantistica sportiva in Italia, lo ha detto recentemente anche il ministro Abodi, ma la situazione è pietosa ed è riconosciuta da tutti, anche dalla politica”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò al margine di un evento del Coni, a Roma, dedicato alla Giornata Nazionale dell’impiantistica sportiva. “Serve un piano Marshall fatto da persone competenti, non soggetti capitati per caso che prendono poi decisioni nefaste. Ad esempio c’è stata un’occasione drammaticamente persa, quella scellerata presa di posizione in merito alla destinazione dei fondi da parte del Pnrr. Un’occasione che ricapiterà tra 50 generazioni. Per questo dico sempre che per servono i grandi eventi sportivi per fare gli impianti in Italia”. Poi, a margine dell’evento ha parlato dello stadio della Roma: “Non ci sono i progettisti del nuovo stadio della Roma? Si vede che stanno lavorando specificatamente per il progetto. So che le cose vanno avanti, non è un progetto che si sblocca in poche settimane. Ma non mi risultano passi indietro, nel modo più assoluto”.


“Conosciamo le tempistiche del nostro paese – continua – basta parlare con un imprenditore che vuole costruire una fabbrica o un supermercato. Immaginatevi lo stadio che è qualcosa di ancora più impattante. Ma non mi risultano elementi controindicativi”. Sul derby e il rischio incidenti, anche alla luce di alcuni adesivi di stampo antisemita comparsi in giro per Roma, ha detto: “Disarmante l’allerta per il derby, qualcuno ancora non si rende conto del danno che fanno alle loro squadre e alla collettività. Condannarli è fin troppo poco, mi dispiace molto per le intemperanze avvenute nel derby di coppa Italia”. Su Roma-Lazio di sabato e sul futuro di De Rossi: “Come vivrò il derby? Non ricordo da tempo un derby bello, poi negli ultimi la Roma ha sempre perso… De Rossi merita il rinnovo. Visto il seguito che aveva Mourinho la scelta mi è sembrata intelligente per la piazza”.


Parlando invece dei risultati sportivi azzurri ha concluso: “É impressionante quello che sta succedendo, mai abbiamo avuto così tante frecce al nostro arco. A 4 mesi da Parigi possiamo fare meglio di Tokyo se rispettiamo le proiezioni delle medaglie. Siamo l’unico paese al mondo presente ovunque, in 371 discipline diverse. Non puoi essere primo in tutte, ma se trovi la contingenza, l’atleta o altro allora sei competitivo”.

Calcio, Rubiales: “Io vittima di una persecuzione”

Calcio, Rubiales: “Io vittima di una persecuzione”Roma, 4 apr. (askanews) – Luis Rubiales rompe il silenzio e parla per la prima volta in televisione a La Sexta in un’intervista esclusiva concessa da Ana Pastor. L’ex presidente della Real Federcalcio spagnola (RFEF) fornisce spiegazioni sulle indagini e sui procedimenti giudiziari aperti contro di lui negli ultimi mesi, processi che vanno dal bacio non consensuale a Jenni Hermoso all’inchiesta secondo la quale Rubiales avrebbe dirottato un milione di dollari dalla RFEF alla società di costruzioni del fratello dell’ex direttore legale, Ángel González Segura, e alla società del suo amico Nene. “E’ una bugia – dice – come tante altre, come quella secondo la quale avrei terreni per la costruzione di alberghi in Arabia Saudita”. La gente, sottolinea Pastor, trova però “strano” che suo fratello sia “in un’impresa di costruzioni con la quale la Federazione ha stipulato contratti. “Mi sembra strano che si possa porre il veto a qualcuno se supera un concorso e supera i filtri – continua – Non possiamo escludere qualcuno perché c’è una famiglia, non si può fare”. Rubiales parla dei suoi conti bancari bloccati. “Non posso nemmeno pagare una Coca cola senza aver dimostrato nulla”, si lamenta. L’ex presidente della RFEF si rammarica della situazione che sta attraversando la famiglia di Nene e si considera vittima di una “corrente devastante contro persone contro le quali non è stato dimostrato nulla”. “Hanno presentato 70 denunce contro di me. Le vittime sono la mia famiglia e i miei amici. Siamo in una società mediatica in cui vige la presunzione di innocenza per alcuni, ma non per tutti”.


Durante l’intervista, Rubiales parla anche del suo bacio non consensuale con Jenni Hermoso, arrivando a chiedersi se lui venga interrogato “perché è un uomo” e la giocatrice no, dicendo che è vittima di una “brutale persecuzione”. “Non puoi interrogare la signora Hermoso e io si? Perché sono un uomo?”, chiede Rubiales. L’ex presidente della RFEF racconta la sua versione di quanto accaduto durante la premiazione della finale dei Mondiali, assicurando che la versione che aveva Hermoso al momento dei fatti era la stessa, poi è stata cambiata. Rubiales, che ha concesso l’intervista prima di tornare in Spagna, non è stato arrestato. Gli agenti della Guardia Civil lo hanno informato delle sue accuse dopo avergli letto i suoi diritti. Rubiales si è rifiutato di testimoniare senza la presenza del suo avvocato e, quando è comparso il suo avvocato, si è rifiutato di testimoniare anche lui. Al momento non esistono misure cautelari nei confronti di Rubiales né è stato emesso alcun mandato di cattura. Il piano del giudice Delia Rodrigo è di chiamare Rubiales a testimoniare nei prossimi giorni presso i tribunali di Majadahonda, non vedendo alcun rischio di fuga.

Santanchè: io assente alla Camera? Perché ho da fare per il turismo

Santanchè: io assente alla Camera? Perché ho da fare per il turismoNapoli, 4 apr. (askanews) – Perché non è andata alla Camera stamattina durante la discussione e il voto sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti?á”Perché ho da fare. Perché per il turismo c’è da fare molto in Italia”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè, parlando a margine di un forum sul turismo sostenibile in corso a Pietrarsa (Napoli), ha risposto alla domanda di un cronista sulla sua assenza di questa mattina a Montecitorio.


“Dovrebbero pensare loro quando potevano fare molto per il turismo, invece in questa nazione poco si è fatto – ha continuato – Questo governo sta lavorando e stiamo lavorando per il turismo che, per quanto mi riguarda, deve diventare la prima industria di questa nazione, il lavoro da fare è tanto e bisogna assolutamente lavorare. Poi, se c’è chi vuole perdere tempo…”.

Confindustria, Orsini: dopo campagna difficile ricompattata associazione

Confindustria, Orsini: dopo campagna difficile ricompattata associazioneRoma, 4 apr. (askanews) – “Oggi siamo riusciti dopo una campagna elettorale molto complicata e difficile a ricompattare Confindustria come è giusto che sia perchè deve guardare avanti alla realtà dell’industria italiana”. Lo ha detto il presidente designato di Confindustria, Emanuele Orsini, al termine del consiglio generale.


“Abbiamo costruito un programma – ha aggiunto – che per diversi capitoli andrà a susseguirsi con le vicepresidenze che andremo a formare da qui al 18 aprile, dobbiamo lavorare. Quindi saranno momenti complicati e intensi ma faremo il meglio per le nostre imprese e per le nostre aziende perchè Confindustria fa questo”.