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Covid, casi ancora in calo: -23% in ultima settimana

Covid, casi ancora in calo: -23% in ultima settimanaRoma, 29 mar. (askanews) – In merito all’andamento della situazione epidemiologica da Covid-19, il ministero della Salute rende noto che nella settimana compresa tra il 21 e il 27 marzo 2024 si registrano 603 nuovi casi positivi con una variazione di -23,0% rispetto alla settimana precedente (n: 783); 20 deceduti con una variazione di -23,1% rispetto alla settimana precedente (n: 26). 120.436 i tamponi effettuati con una variazione di -6,2% rispetto alla settimana precedente (n: 128.406). In calo anche il tasso di positività che si attesta allo 0,5% con una variazione di -0,1% rispetto alla settimana precedente (0,6%). Il tasso di occupazione in area medica al 27/03/2024 è pari al 1,2% (754 ricoverati), rispetto al 1,4% (839 ricoverati) del 20/03/2024. Il tasso di occupazione in terapia intensiva al 27/03/2024 è pari allo 0,3% (25 ricoverati), rispetto allo 0,3% (27 ricoverati) del 20/03/2024.

Mattarella in Costa d’Avorio e Ghana, segnale di attenzione per l’Africa

Mattarella in Costa d’Avorio e Ghana, segnale di attenzione per l’AfricaRoma, 29 mar. (askanews) – Dal 2 al 6 aprile il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, volerà in Costa D’Avorio per una visita ufficiale e poi in Ghana in visita di Stato. Un viaggio che rappresenta un segnale di attenzione nei confronti del contintente africano, in questo caso dell’Africa occidentale. Attenzione che contraddistingue l’impegno del capo dello Stato che in questi anni del suo duplice mandato ha già visitato il Kenya, lo Zambia, il Mozambico, l’Etiopia, l’Algeria.


Per quanto riguarda la Costa d’Avorio si tratta della prima volta di un capo di Stato italiano. Come il Ghana si tratta di due paesi collocati in una zona cerniera rispetto all’area turbolenta del Sahel rispetto alla quale svolgono una funzione moderatrice. Sono inoltre due democrazie, il Ghana in uno stadio più avanzato, con una economia dinamica e aperte all’esterno. Tre temi caratterizzeranno il viaggio di Mattarella: l’istruzione. Il Presidente infatti visiterà in entrambi i paesi una scuola. In particolare, in Ghana è un centro di formazione dei Salesiani e ad accompagnare il presidente ci sarà la Confindustria italiana, è un progetto legato ai flussi di migranti regolari verso l’Italia. In Costa D’Avorio sarà una scuola primaria. Altro tema oggetto delle visita è l’energia: Eni è molto attiva in Costa D’Avorio dove ha scoperto giacimenti di grossa portata che vengono sfruttati. Mattarella visiterà la stazione di pompaggio di Baleine. Infine la sicurezza, in Ghana Mattarella visiterà la nave Bettica al porto di Tema, una nave italiana che combatte la pirateria nel golfo di Guinea.


Quanto al programma ci saranno alcuni appuntamenti istituzionali: mercoledì 3 aprile il capo dello Stato avrà un colloquio con il presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, al termine del quale ci saranno dichiarazioni alla stampa. Mentre in Ghana, dove Mattarella arriverà il pomeriggio del 4 aprile, l’incontro con il presidente della Repubblica Nana Addo Dankwa Akufo-Addo si terrà venerdì 5 aprile. Ad Accra Mattarella visiterà anche il Memoriale di Kwame Nkrumah per commemorare la tratta degli schiavi.

IA, Seweeb incontra ricercatori Università di Cassino: focus su progetti

IA, Seweeb incontra ricercatori Università di Cassino: focus su progettiRoma, 29 mar. (askanews) – Un meeting con i ricercatori universitari che stanno sviluppando progetti di intelligenza artificiale e machine learning, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra mondo della ricerca e quello imprese, puntando a valorizzare il lavoro del mondo accademico e a renderlo “spendibile” sul piano industriale. È l’ultima iniziativa a cui hanno dato vita Seeweb e l’ufficio di Job Placement e Trasferimento Tecnologico dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.


La compagnia Seeweb e l’Ateneo di Cassino già da tempo sono impegnate in una collaborazione che oggi trova nel campo dell’intelligenza artificiale un mezzo per sviluppare al meglio le soluzioni innovative sviluppate all’interno dell’Universita’, per esplorarne tutti i potenziali campi applicativi. Da un lato c’è quindi l’ateneo, con i suoi ricercatori che stanno realizzando modelli applicabili su larga scala, dall’altro c’è Seeweb che fornisce infrastrutture per IA e supercalcolo puntando alla sostenibilità e alla governance dei dati, e instaurando collaborazioni con il mondo accademico.


Il meeting è stato organizzato dal professor Luigi Ferrigno, Prorettore funzionale alla Terza Missione. Dopo i saluti del Rettore dell’Ateneo, Marco Dell’Isola, è intervenuto il Ceo e Dhh di Seeweb, Antonio Baldassarra, che ha illustrato il profilo industriale e l’impatto reale di mercato, sociale e economico dall’AI. Baldassarra ha raccontato quali problematiche siano emerse nello sviluppo dell’Intelligenza artificiale, e ha analizzato quali scenari si delineeranno nel futuro. “Il mondo universitario – ha spiegato Baldassarra – è da sempre impegnato nella sperimentazione e nella ricerca, e può essere un motore importante per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale all’insegna dell’etica e con la possibilità di essere applicate al mondo dell’impresa, creando innovazione e trattenendo talenti in Italia”


Sono quindi intervenuti i rappresentanti di 18 gruppi di ricerca, provenienti da tutti i dipartimenti dell’Ateneo, per presentare i progetti di IA e ML che hanno sviluppato all’interno dell’Università. Le soluzioni innovative riguardano settori diversi come quello dei beni culturali, della salute, dell’energia, delle scienze economiche, e permettono alle aziende di reagire con prontezza ai cambiamenti del mercato, di effettuare interventi di manutenzione predittiva su dispositivi e macchine industriali, elaborare strumenti di computer vision applicata ai manoscritti biblici, o analizzare l’impatto che l’assetto urbano e territoriale passato abbia avuto sulle popolazioni. Nel corse delle loro presentazioni, i ricercatori non hanno discusso solamente delle soluzioni tecnologiche, ma hanno affrontato anche temi etici e giuridici, le implicazioni economiche, antropologiche e ambientali. Il meeting è stato quindi l’occasione per estendere il dibattito a ambiti differenti, rispecchiando quindi il profilo multidisciplinare che sta seguendo l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

Distribuzione cooperativa, ok rinnovo contratto per 60mila lavoratori

Distribuzione cooperativa, ok rinnovo contratto per 60mila lavoratoriRoma, 29 mar. (askanews) – Via al rinnovo del contratto di lavoro nella distribuzione cooperativa. Il nuovo accordo siglato da Confcooperative Consumo e Utenza, Ancc-Coop, Agci Settore consumo e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UilTucs prevede un aumento a regime di 240 euro lordi al quarto livello e una tantum di 350 euro riparametrati e riproporzionati per tutte le posizioni.


Rafforzate anche le misure a sostegno del welfare per gli oltre 60mila lavoratori delle cooperative coinvolte: permessi aggiuntivi alle neomamme, incentivi economici ai padri che decidono di fruire del congedo facoltativo in alternativa alla madre, facilitazioni per la fecondazione assistita e per i ricongiungimenti familiari. Sono previsti inoltre congedi e facilitazioni per le donne vittime di violenza ed è stato riconosciuto un mese di congedo retribuito per i malati oncologici al termine del periodo di comporto. Confermate inoltre le numerose norme sociali già vigenti nel contratto della cooperazione, benché più onerose rispetto a quelle delle imprese private. “Questo contratto rappresenta il giusto equilibrio per entrambe le parti – ha commentato la vicepresidente di Confcooperative Consumo e Utenza, Clara Mazzucchi – e siamo riusciti a tutelare allo stesso tempo l’interesse dei lavoratori e le piccole cooperative che rappresentiamo, che danno lavoro a 60mila dipendenti per il 90% assunti con contratti a tempo indeterminato, erogano 1,8 miliardi di euro tra retribuzioni e oneri sociali e investono 20 milioni in percorsi formativi. Cooperative che spesso rispondono a bisogni di comunità e territori di scarso interesse per le grandi imprese. Significative anche le misure a sostegno della genitorialità e per le pari opportunità, tema caro al mondo cooperativo”.

Si è pentito il boss dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone

Si è pentito il boss dei Casalesi Francesco “Sandokan” SchiavoneNapoli, 29 mar. (askanews) – Sì è pentito il boss dei Casalesi Francesco Schiavone. A riportare la notizia è l’edizione cartacea del quotidiano “Cronache di Caserta”.


Il 70enne, soprannominato ‘Sandokan’, è detenuto al 41 bis da ormai 26 anni, quando fu arrestato nel 1998. Schiavone, che fu condannato nel maxi processo Spartacus, è malato di cancro e da poco è stato trasferito nel carcere di L’Aquila. È il secondo capoclan dei Casalesi a pentirsi, dopo Antonio Iovine, il quale ha iniziato a collaborare con i giudici nel 2014. Anche due figli di Sandokan sono diventati collaboratori di giustizia già da qualche anno: Nicola, pentito dal 2018, e Walter, che ha iniziato a collaborare dal 2021.

Confindustria: per 1 imprenditore su 2 produzione ferma a marzo

Confindustria: per 1 imprenditore su 2 produzione ferma a marzoRoma, 29 mar. (askanews) – Quasi un imprenditore su due vede una dinamica della produzione ferma a marzo. Il 47,5% del campione delle grandi imprese industriali associate a Confindustria ritiene che a marzo la produzione resterà stabile. E’ quanto emerge dall’indagine rapida del Centro studi di Confindustria sull’attività delle grandi imprese industriali.


Nella restante parte del campione è più alta la quota di imprese che vedono un miglioramento del livello di produzione rispetto a quelle che ne prospettano una contrazione: rispettivamente 41,3% e 11,2%. Un ulteriore segnale positivo è che nessuna delle imprese incluse nel campione ha segnalato una riduzione significativa della produzione, così come già registrato nella rilevazione di febbraio. Guardando alla dinamica trimestrale, le imprese sono diventate più ottimiste: nel primo trimestre 2024, infatti, rispetto al primo del 2023, è calata di 22,7 punti la quota di imprese che prospettano una contrazione della produzione, mentre è aumentata di 11,1 punti la percentuale di imprese che vedono un miglioramento.


Il dato relativo alla disponibilità di manodopera rimane negativo (-1,7%), non discostandosi molto dai valori dei due mesi precedenti (-1,8% a gennaio e – 2,3% a febbraio). Il saldo, tuttavia, resta ancora lontano dai valori di inizio serie (-7,2% a marzo 2023). Più favorevole, invece, il saldo tra la quota di imprese che hanno riportato un miglioramento delle condizioni finanziarie e quella di chi ha riportato un peggioramento, pur rimanendo in territorio negativo (- 0,1%).


Negativi anche i saldi relativi alla disponibilità di materiali (-1,6%) e alla disponibilità di impianti (-1,4%). A marzo, quest’ultimo ha raggiunto il picco minimo dall’inizio dell’indagine alle grandi imprese industriali di Confindustria. Secondo le grandi imprese di Confindustria, la dinamica di domanda e ordini continuerà a essere il principale fattore di traino della produzione. E migliorano le aspettative sui costi di produzione: il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento risale a -0,8%, da -8,5% di febbraio.


Mlp

Terna: con l’ora legale l’Italia risparmia 90 milioni in sette mesi

Terna: con l’ora legale l’Italia risparmia 90 milioni in sette mesiMilano, 29 mar. (askanews) – Passare all’ora legale farà risparmiare all’Italia 90 milioni di euro fino a fine ottobre, grazie al minor consumo di energia elettrica. E’ quanto rilevano le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale. Durante i sette mesi di ora legale, che scatta domenica 31 marzo, l’Italia risparmierà 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh. La minor energia utilizzata, ricorda Terna, genererà “un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.


L’ora legale sarà in vigore da domenica 31 marzo, quando alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti, e terminerà il 27 ottobre, con il ritorno all’ora solare. Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2024 è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’ARERA) è, attualmente, pari a circa 24,3 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 370 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie.


Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi della società guidata da Giuseppina Di Foggia, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.

L’inflazione a marzo cala per il carrello della spesa ma aumenta causa energia (Istat)

L’inflazione a marzo cala per il carrello della spesa ma aumenta causa energia (Istat)Roma, 29 mar. (askanews) – Frenano, a marzo, i prezzi dei prodotti del carrello della spesa. Secondo le stime dell’Istat i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +3,4% a +3%. In frenata anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +2,8% di febbraio a +2,7%.


A marzo l’inflazione aumenta dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua da +0,8% del mese precedente. E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat. L’accelerazione risente dell’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici (-10,8% da -17,3% di febbraio), sia per la componente regolamentata che non regolamentata.

Inflazione, Istat: a marzo risale, è all’1,3%

Inflazione, Istat: a marzo risale, è all’1,3%Roma, 29 mar. (askanews) – A marzo l’inflazione aumenta dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua da +0,8% del mese precedente. E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat. L’accelerazione risente dell’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici (-10,8% da -17,3% di febbraio), sia per la componente regolamentata che non regolamentata.


Incide poi, in misura minore, anche la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,4%); per contro, registrano un rallentamento quelli dei Beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%) e dei Tabacchi (da +2,6% a +1,9%). Nel mese di marzo l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +2,3% a +2,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6% a +2,5%.


La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione meno marcata (da -0,9% a -0,1%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,9% a +3,0%), determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,1 punti percentuali, dai +3,8 di febbraio). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +3,4% a +3%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,8% di febbraio a +2,7%).


L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti dovuta anche a fattori stagionali (+1,4%), dei Beni alimentari lavorati e dei Beni energetici regolamentati (+0,7% entrambi) e dei Beni non durevoli (+0,4%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,9%) e dei Beni alimentari non lavorati (-0,7%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo.


In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta di 1,2% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il Nic non tiene conto, e dell’1,3% su base annua (da +0,8% di febbraio).

Salvini, Calenda: dimostri che non ha più accordo con partito Putin

Salvini, Calenda: dimostri che non ha più accordo con partito PutinRoma, 29 mar. (askanews) – Il vicepremier Matteo Salvini, in quanto leader della Lega, “ha in essere un accordo con un partito, Russia unita di Putin, che prevede scambi di informazioni sulla politica estera”. Lo ha sottolineato a SkyTg24 Carlo Calenda, leader di Azione, parlando della mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Infrastrutture che sarà discussa in Parlamento la prossima settimana.


“A me – ha aggiunto Calenda – basta una cosa per ritirarla: basta che ci faccia vedere una mail che dica che quell’accordo non è più in vigore. Perché non lo fa? Se lo fa la ritiriamo”.