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Tv, finite le riprese di “Giacomo Leopardi-Vita e amori del Poeta”

Tv, finite le riprese di “Giacomo Leopardi-Vita e amori del Poeta”Roma, 27 mar. (askanews) – Sono terminate in questi giorni le riprese della miniserie evento Rai “Giacomo Leopardi – Vita e amori del Poeta” di Sergio Rubini (prodotta da Rai Fiction con IBC Movie di Beppe Caschetto e Rai Com). La fiction, che andrà in onda su Rai1, racconterà la vicenda umana e storica di Leopardi, non solo letterato ma anche filosofo, pensatore politico, uno dei massimi esponenti della cultura italiana di tutti i tempi.


Una grande produzione televisiva in costume, ambientata e girata tra la natia Recanati, le Marche terra di origine, Bari e la Puglia, nonché Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna. Una serie che restituisce anche alle nuove generazioni un ritratto inedito pur storicamente coerente di Giacomo Leopardi. Un formidabile genio, in grado di incendiare con i suoi versi non soltanto passioni amorose ma anche ideali politici. Uomo libero e avverso al compromesso, che ha sfidato il suo tempo, l’invasore austriaco, la Chiesa e gli stessi fondatori del nascente stato italiano. Una miniserie evento in due puntate da 100 minuti, nella quale si avvicendano passione, amore, storia e politica attraversando la tumultuosa Italia di inizio ‘800. Protagonista, nei panni di Giacomo Leopardi, Leonardo Maltese, già apprezzato in “Rapito” di Marco Bellocchio e ne “Il Signore delle Formiche” di Gianni Amelio, per i quali ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2023. Con lui Alessio Boni, nel ruolo dell’austero padre, il Conte Monaldo Leopardi, Valentina Cervi nei panni della madre Adelaide Antici, Cristiano Caccamo nelle vesti dell’amico di una vita Antonio Ranieri, Alessandro Preziosi nel ruolo di Don Carmine, attraverso cui scorre il racconto dell’intera storia, Fausto Russo Alesi nella parte del mentore Pietro Giordani e Giusy Buscemi ad interpretare l’amata Fanny Targioni Tozzetti, emblema dell’amore irraggiungibile, magnificato nei suoi versi eterni.


“Raccontare Giacomo Leopardi è una di quelle imprese che entusiasmano e ci richiamano all’essenza stessa della nostra missione di servizio pubblico – ha dichiarato Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction – Leopardi ci lascia la profondità sconfinata dei suoi versi e la testimonianza di uno spirito mai domo nel segno di una vita che fu anche dolorosa ma sempre ispirata all’amore e alla bellezza. E questo lascito che ha dentro di sé il futuro anima il progetto che vuol essere ambizioso e rigoroso di una miniserie. È una bellissima sfida cercare di restituire nella moderna dimensione del racconto audiovisivo più popolare la ricchezza di una vita e di un desiderio che guardò sempre oltre la linea dell’orizzonte e della quotidiana contingenza delle cose per parlare una lingua universale che sfida il tempo”. “Approfondendo la biografia di Giacomo Leopardi, oltre all’immagine canonica di un uomo immerso in una malinconica solitudine a tinte gotiche, sclerotizzata da una perenne sofferenza fisica, se ne può scorgere un’altra, sottotraccia, completamente diversa, caratterizzata da una vitalità dirompente – ha commentato Sergio Rubini, che firma la sua prima regia televisiva – è l’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica; e il suo pessimismo è il risultato di una costante ricerca di felicità negata da un universo incomprensibile e sordo ai desideri degli uomini. Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Una figura brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino, capace di offrire spunti di riflessione più che mai attuali in una società come quella di oggi spesso afflitta dalla mancanza di maestri e di saldi punti di riferimento”.

Giorgetti: se il Mef cede la sua quota di Poste Italiane introiti per circa 4,4 miliardi

Giorgetti: se il Mef cede la sua quota di Poste Italiane introiti per circa 4,4 miliardiRoma, 27 mar. (askanews) – Le operazioni di dismissione che il governo metterà in atto, per avere un introito di circa 20 miliardi in tre anni, come riporta la Nadef “non prevedono, in nessun caso, la cessione del controllo da parte del Mef sulle società interessate, ma solo di quote di minoranza, in linea con le più recenti esperienze realizzate nel nostro paese”. Lo ha affermato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in audizione nelle Commissioni bilancio e trasporti della Camera sull’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel capitale di Poste italiane Spa.


“Il perseguimento di un approccio secondo questa linea di indirizzo consentirà – ha aggiunto – da un lato, il mantenimento di un presidio pubblico a tutela di settori e interessi pubblici strategici e, dall’altro, il rafforzamento, la valorizzazione e lo sviluppo delle società interessate, che sarà favorito dall’apertura del capitale ad azionisti terzi o dall’ampliamento del flottante nel caso delle società quotate”. Non rientra in questo quadro la gestione di Monte dei Paschi di Siena “rispetto alla quale esiste uno specifico impegno nei confronti della Commissione Europea alla dismissione del controllo da parte dello Stato”. Se il Mef dovesse cedere l’intera quota detenuta direttamente in Poste Italiane, pari al 29%, l’introito si aggira attorno a 4,4 miliardi di euro.


“Sotto il profilo finanziario, le risorse che potranno essere ottenute dalla realizzazione dell’operazione dipenderanno dall’ammontare della quota che sarà collocata sul mercato. Laddove si procedesse alla cessione dell’intera partecipazione direttamente detenuta dal MEF – ha spiegato -, ferme rimanendo le valutazioni che potranno essere effettuate in merito al mantenimento della partecipazione pubblica maggioritaria nel capitale, il controvalore desunto sulla base dei più recenti dati di mercato disponibili potrebbe ammontare a circa 4,4 miliardi. Valore, tuttavia, che non può prescindere dalla tempistica di realizzazione dell’operazione, che va inquadrata nell’orizzonte triennale 2024-2026 cui ho accennato in precedenza”. “Il Mef realizzerà l’operazione nel momento più adeguato alla massimizzazione dell’introito realizzabile, cercando di conciliare le condizioni del mercato con le esigenze di finanza pubblica”. La cessione della quota del Mef in Poste attualmente è prevista all’interno del triennio 2024-2026, il periodo coperto dalla Nadef. Ma “alla luce dell’aggiornamento delle previsioni che sarà operato a breve con la pubblicazione del Def, valuteremo l’opportunità – ha aggiunto il Ministro – di modificare la tempistica prevista per conseguire un profilo del rapporto debito/PIL coerente con gli impegni programmatici già prestabiliti”.


Gli introiti dalla cessione della quota del Mef in Poste Italiane consentirà di ridurre il debito pubblico con conseguente risparmio in termini di spesa per interessi valutabile in circa 200 milioni di euro l’anno. “La valutazione complessiva dell’operazione deve tenere conto – ha spiegato il Ministro – sia del fatto che le risorse ottenibili dalla dismissione si concretizzeranno in una riduzione del debito pubblico che, a sua volta, consentirà di ottenere un risparmio in termini di spesa per interessi passivi pari a circa 200 milioni annui; ma anche degli effetti positivi sulle performance aziendali connesse a tali operazioni”.


L’operazione di cessione della quota del Mef in Poste Italiane “consentirà di accrescere ulteriormente il flottante, ampliando la compagine azionaria anche a nuovi investitori qualificati così da realizzare un prevedibile rafforzamento del titolo e un conseguente beneficio per lo Stato”. “In un quadro più generale – ha aggiunto il MInistro -, è opportuno considerare anche gli effetti dell’operazione sulla fiducia degli investitori istituzionali nazionali ed esteri verso l’Italia, che potrebbero risultare in un miglioramento dell’appetibilità del debito pubblico, con conseguenti effetti positivi in termini di riduzione dello spread e del costo del debito”. “Il Piano industriale di Poste Italiane presentato lo scorso 20 marzo dalla società non contempla alcun impatto negativo” in termini di effetti sull’occupazione dalla cessione dellas quota del Mef “ma sarà cura del Governo monitorare le decisioni aziendali, al fine di garantirne la salvaguardia” ha affermato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. “Ritengo pertanto che l’operazione di dismissione della partecipazione in Poste Italiane – ha concluso -, se analizzata in maniera compiuta e da diversi angoli di visione, non possa non risultare conveniente e utile nella realizzazione del programma di dismissioni presentato dal Governo”.

Musica, Gio Evan torna sul palco con “Moksa Bar”

Musica, Gio Evan torna sul palco con “Moksa Bar”Roma, 27 mar. (askanews) – Dopo una serie di 16 sold out su 16 date del suo tour teatrale “Fragile/Inossidabile”, Gio Evan è pronto a tornare sul palco con “Moksa Bar”, un vero lido itinerante, uno spettacolo che vive nelle ambientazioni estive, storie di bagnanti, di salvataggio, di sole da prendere e di sole da rendere, di mari così belli da rivedere e mari assolutamente da rivedere.


Musica, Stand up comedy e Poesia ancora una volta in un unico formato conviviale per un’estate diversamente divertente e riflessiva. Ciò che rende davvero speciale lo spettacolo live di Gio Evan è la sua capacità di giocare con le parole e i concetti visionari raggiungendo profondità ma allo stesso tempo nuove altezze e dando al pubblico una nuova prospettiva sulla vita e sulle emozioni. Attraverso le sue parole e la sua musica, Evan esplora temi universali come l’amore, la perdita, la resilienza, la speranza, l’essere, toccando le corde emotive degli spettatori in modo autentico e profondo. Ogni spettacolo è un’esperienza unica e coinvolgente, che lascia il pubblico con un senso di meraviglia e ispirazione.


Il tour, prodotto e organizzato da Baobab Music & Ethics di Massimo Levantini. I biglietti sono in prevendita su TicketOne. Ecco le date del tour estivo di Gio Evan:


16 giugno – Villa Ada Festival – Roma 18 giugno – Magnolia – Milano 05 luglio – Cassandra Fest – Centobuchi (AP) 17 luglio – Verona Fest – Sommacampagna (VR) 28 luglio – Evanland – Assisi (PG) 03 agosto – Eremo Club – Molfetta (BA) 30 agosto – Rocca Malatestiana – Cesena 31 agosto – Borgate dal Vivo – Almese (TO) 01 settembre – Beat Festival – Empoli

Ermal Meta annuncia l’uscita del suo nuovo album “Buona Fortuna”

Ermal Meta annuncia l’uscita del suo nuovo album “Buona Fortuna”Roma, 27 mar. (askanews) – Ermal Meta annuncia l’uscita del suo nuovo atteso album di inediti prevista per il 3 maggio dal titolo “Buona Fortuna” (Columbia Records/Sony Music). Sulla copertina, anticipata oggi sui social dal cantautore, dodici fili rappresentano le canzoni che si collegano a una balena bianca, simbolo della ricerca della propria fortuna che spesso si nasconde là dove a volte ci dimentichiamo di guardare. L’album è disponibile in preorder da oggi nei formati cd, vinile nero e vinile colorato autografato in esclusiva per Amazon.


“Buona Fortuna” contiene anche i due singoli “Male più non fare” feat. Jake la Furia e “L’unico pericolo” e sarà il cuore pulsante del nuovo tour di Ermal Meta in partenza il 13 luglio dal Teatro Romano di Verona che lo porterà questa estate sui palchi più importanti della penisola. Uno spettacolo nuovo che segna il ritorno alla dimensione live in un anno per lui molto importante. I biglietti del tour, organizzato e prodotto da Friends and Partners e Vertigo, sono in prevendita su TicketOne. Qui il calendario:


13 luglio Festival della Bellezza, Teatro Romano – Verona 18 luglio Anima Festival, Anfiteatro dell’Anima – Cervere (CN) 19 luglio Live in Genova, Arena del Mare – Genova 28 luglio Anaxum Festival, Arena del Marinaretto – Palazzolo Dello Stella (UD) 11 agosto La Versiliana Festival, Teatro La Versiliana – Marina di Pietrasanta (LU) 21 agosto Oversound Music Festival, Piazza Libertini – Lecce 24 agosto Sotto Il Vulcano Fest, Anfiteatro Falcone e Borsellino – Zafferana Etnea (CT) 25 agosto Dream Pop Fest, Teatro di Verdura – Palermo 5 settembre Roma Summer Fest, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Cavea – Roma 14 settembre Carroponte – Sesto San Giovanni (MI)

Dall’8 aprile in prima tv su Cartoonito la serie “I BigFoot”

Dall’8 aprile in prima tv su Cartoonito la serie “I BigFoot”Roma, 27 mar. (askanews) – Arriva in esclusiva prima tv su Cartoonito una nuova serie dedicata al target prescolare: “I BigFoot”. Dall’8 aprile tutti i giorni alle 13.40. I BigFoot, l’ultima famiglia ancora esistente di dinosauri, vive in una piccola e solitaria isola in mezzo al mare. Strampalati, primordiali, spesso pasticcioni, i BigFoot vivono la loro vita assaporando ogni emozione, risata o sconfitta, sapendo di poter contare sempre l’uno sull’altro.


La famiglia è composta da: Mammamia, inventrice provetta, infinita fonte di energia e pilota di ogni avventura; Papatuk, il papà un po’ fifone, spesso un bambinone ma sempre pronto a mettersi in gioco; PoPooh il giovane energico e un po’ piantagrane; Pippoo la sorella forte e coraggiosa; Oldfoot, il nonno grande narratore, capace di addormentarsi ovunque; Granny, la nonna smemorata ma con grandi abilità nascoste e UncleRock, lo zio appassionato di musica. I BigFoot vivono in una casa a forma di uovo. Questa, però, non è una semplice abitazione ma un vero e proprio veicolo trasformabile. Ogni volta che i BigFoot vanno in missione, la casa si trasforma in un veicolo diverso. Che sia un sottomarino, una navicella spaziale o un camper, la Gusciocasa può trasformarsi, a seconda della situazione, in qualsiasi mezzo di locomozione. Ogni giorno, infatti, la famiglia si imbarca in un qualche straordinario viaggio per conoscere insieme il mondo che li circonda.

Premierato, Casellati: tavolo legge elettorale dopo prima lettura

Premierato, Casellati: tavolo legge elettorale dopo prima letturaRoma, 27 mar. (askanews) – “Sarebbe singolare fare una legge elettorale prima di avere la definizione almeno di una prima lettura della forma di governo, quindi dopo una prima lettura io penso di fare anche un confronto con gli altri, un tavolo anche con l’opposizione, su una legge elettorale che possa adattarsi a quelli che sono i principi che verranno elaborati in questa ridefinizione della forma di governo”. Lo ha detto la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, rispondendo ai giornalisti a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato sul ddl premierato.

Nuovo codice della strada, cosa prevede e il nodo autovelox

Nuovo codice della strada, cosa prevede e il nodo autoveloxRoma, 27 mar. (askanews) – Regime sanzionatorio più severo per chi guida dopo aver assunto alcol o droghe e per chi usa il cellulare in mano. Obbligo dell’alcolock per chi si è stato scoperto alla guida con un tasso alcolemico particolarmente elevato. Aumento delle multe per chi abbandona aninali in strada. Stretta sui monopattini. Queste le principali novità previste nel disegno di legge in materia di sicurezza stradale e di revisione del codice della strada, che è stato approvato dalla Camera e ora passa al Senato per la seconda lettura.


“Grande soddisfazione” per il via libera da Montecitorio ha espresso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e i gruppi di maggioranza che hanno sottolineato la “tolleranza zero” nei confronti di chi è al volante con il telefonino in mano, o dopo aver assunto droghe e alcol. Bene, per la maggioranza, anche le norme sugli autovelox che “devono servire a prevenire gli incidenti, non a fare cassa per i Comuni”. Le opposizioni hanno criticato il provvedimento che “non mette la sicurezza al primo posto”, non affronta il tema della velocità, non apre alla formazione permanente per consentire a tutte le persone di conoscere e applicare le nuove norme, non introduce sensori per salvare le vittime degli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Critiche anche per la mancanza di norme per incentivare lo sharing e la mobilità sostenibile, le misure che di fatto disincentivano l’uso dei monopattini senza distinguere tra quelli privati e quelli che vengono presi a noleggio. Al conducente condannato per guida con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro, verranno apposti sulla patente, per un periodo di tempo sino a 3 anni, codici unionali che limitano la possibilità di guidare con l’assunzione di zero alcol o, nei casi più gravi, prescrivono l’obbligo di alcolock per mettersi al volante. L’alcolock, che deve essere installato a proprie spese, impedisce l’accenzione del motore se verifica un tasso alcolemico superiore a zero. Per quanto riguarda l’uso di droghe, viene punita la condotta del solo mettersi alla guida dopo aver assunto sostanze vietate, a prescindere dalla verifica se il conducente sia in stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione della sostanza.


Con un emendamento in Commissione sono state introdotte norme che inaspriscono le pene contro chi abbandona gli animali in strada, mettendo anche a rischio la sicurezza degli utenti. Rischia sette anni di carcere chi abbandona un animale in strada o nelle relative pertinenze, con la conseguenza di causare un incidente stradale che provochi morti o feriti con lesioni personali gravi o gravissime. Sanzioni inasprite anche per chi guida utilizzando il cellulare o dispositivi analoghi, un comportamento che è la principale causa di incidenti. Viene previsto il ritiro della patente sin dalla prima infrazione per un periodo da 15 giorni a 2 mesi. Tra le novità anche l’introduzione della sospensione breve della patente per chi ha meno di 20 punti, oltre all’ulteriore decurtazione dei punti e al pagamento della sanzione pecuniaria. Tuttavia, questo meccanismo aggiuntivo scatta solo in presenza di una serie di infrazioni, tra cui la guida contromano, la mancata precedenza o l’attraversamento con semaforo rosso. La durata della sospensione breve va da 7 giorni nei casi in cui al momento dell’accertamento risulti che il conducente abbia sulla patente almeno 10 punti residui a 15 giorni nei casi in cui al momento dell’accertamento risulti che il conducente abbia sulla patente meno di 10 punti residui.


Il disegno di legge introdure una nuova regolamentazione per gli autovelox. Gli enti proprietari delle strade sono obbligati a effettuare le verifiche periodiche di funzionalità e di taratura degli apparecchi di rilevazione automatica della velocità. Inoltre, per evitare il moltiplicarsi di multe per violazioni commesse entro la stessa ora e su un tratto di strada che ricada nella competenza di uno stesso ente proprietario, non si ha il cumulo delle sanzioni, ma l’applicazione della sanzione amministrativa prevista per la violazione più grave, aumentata di un terzo. Misure più stringenti sono previste per l’uso dei monopattini. le principali novità riguardano il contrassegno identificatico, plastificato e non rimovibile(targa) per tutti i monopattini, l’obbligo del casco per tutti i conducenti di monopattini, il divieto di uscire dai centri urbani, limite di velocità non superire a 50 chilometri all’ora,l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile. É vietato la sosta dei monopattini sul marciapiede. I Comuni, nei caso il cui le dimensioni del marciapiede lo consentono, possono individuare aree di sosta riservate ai monopattini, purchè nello spazio rimanente sia assicurata la regolare circolazione dei pedoni e delle persone con disabilità. E’ stata poi inserita una norma ad hoc per Venezia prevedendo la rilevazione mediante dispositivi automatici della violazione dei limiti di velocità nelle acque della laguna.

Codice Strada: stretta per guida con cellulare, sotto droga o alcol

Codice Strada: stretta per guida con cellulare, sotto droga o alcolRoma, 27 mar. (askanews) – Regime sanzionatorio più severo per chi guida dopo aver assunto alcol o droghe e per chi usa il cellulare in mano. Obbligo dell’alcolock per chi si è stato scoperto alla guida con un tasso alcolemico particolarmente elevato. Aumento delle multe per chi abbandona aninali in strada. Stretta sui monopattini. Queste le principali novità previste nel disegno di legge in materia di sicurezza stradale e di revisione del codice della strada, che è stato approvato dalla Camera e ora passa al Senato per la seconda lettura.


“Grande soddisfazione” per il via libera da Montecitorio ha espresso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e i gruppi di maggioranza che hanno sottolineato la “tolleranza zero” nei confronti di chi è al volante con il telefonino in mano, o dopo aver assunto droghe e alcol. Bene, per la maggioranza, anche le norme sugli autovelox che “devono servire a prevenire gli incidenti, non a fare cassa per i Comuni”. Le opposizioni hanno criticato il provvedimento che “non mette la sicurezza al primo posto”, non affronta il tema della velocità, non apre alla formazione permanente per consentire a tutte le persone di conoscere e applicare le nuove norme, non introduce sensori per salvare le vittime degli angoli ciechi dei mezzi pesanti. Critiche anche per la mancanza di norme per incentivare lo sharing e la mobilità sostenibile, le misure che di fatto disincentivano l’uso dei monopattini senza distinguere tra quelli privati e quelli che vengono presi a noleggio. Al conducente condannato per guida con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro, verranno apposti sulla patente, per un periodo di tempo sino a 3 anni, codici unionali che limitano la possibilità di guidare con l’assunzione di zero alcol o, nei casi più gravi, prescrivono l’obbligo di alcolock per mettersi al volante. L’alcolock, che deve essere installato a proprie spese, impedisce l’accenzione del motore se verifica un tasso alcolemico superiore a zero.


Per quanto riguarda l’uso di droghe, viene punita la condotta del solo mettersi alla guida dopo aver assunto sostanze vietate, a prescindere dalla verifica se il conducente sia in stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione della sostanza. Con un emendamento in Commissione sono state introdotte norme che inaspriscono le pene contro chi abbandona gli animali in strada, mettendo anche a rischio la sicurezza degli utenti. Rischia sette anni di carcere chi abbandona un animale in strada o nelle relative pertinenze, con la conseguenza di causare un incidente stradale che provochi morti o feriti con lesioni personali gravi o gravissime.


Sanzioni inasprite anche per chi guida utilizzando il cellulare o dispositivi analoghi, un comportamento che è la principale causa di incidenti. Viene previsto il ritiro della patente sin dalla prima infrazione per un periodo da 15 giorni a 2 mesi. Tra le novità anche l’introduzione della sospensione breve della patente per chi ha meno di 20 punti, oltre all’ulteriore decurtazione dei punti e al pagamento della sanzione pecuniaria. Tuttavia, questo meccanismo aggiuntivo scatta solo in presenza di una serie di infrazioni, tra cui la guida contromano, la mancata precedenza o l’attraversamento con semaforo rosso. La durata della sospensione breve va da 7 giorni nei casi in cui al momento dell’accertamento risulti che il conducente abbia sulla patente almeno 10 punti residui a 15 giorni nei casi in cui al momento dell’accertamento risulti che il conducente abbia sulla patente meno di 10 punti residui.


Il disegno di legge introdure una nuova regolamentazione per gli autovelox. Gli enti proprietari delle strade sono obbligati a effettuare le verifiche periodiche di funzionalità e di taratura degli apparecchi di rilevazione automatica della velocità. Inoltre, per evitare il moltiplicarsi di multe per violazioni commesse entro la stessa ora e su un tratto di strada che ricada nella competenza di uno stesso ente proprietario, non si ha il cumulo delle sanzioni, ma l’applicazione della sanzione amministrativa prevista per la violazione più grave, aumentata di un terzo. Misure più stringenti sono previste per l’uso dei monopattini. le principali novità riguardano il contrassegno identificatico, plastificato e non rimovibile(targa) per tutti i monopattini, l’obbligo del casco per tutti i conducenti di monopattini, il divieto di uscire dai centri urbani, limite di velocità non superire a 50 chilometri all’ora,l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile. É vietato la sosta dei monopattini sul marciapiede. I Comuni, nei caso il cui le dimensioni del marciapiede lo consentono, possono individuare aree di sosta riservate ai monopattini, purchè nello spazio rimanente sia assicurata la regolare circolazione dei pedoni e delle persone con disabilità. E’ stata poi inserita una norma ad hoc per Venezia prevedendo la rilevazione mediante dispositivi automatici della violazione dei limiti di velocità nelle acque della laguna.

Per i familiari delle vittime della strada il nuovo codice è un passo indietro

Per i familiari delle vittime della strada il nuovo codice è un passo indietroRoma, 27 mar. (askanews) – Dopo l’approvazione alla Camera del nuovo Codice della Strada, le associazioni dei familiari delle vittime, da oltre 40 piazze in tutta Italia, fanno appello al Governo ed a tutte le forze politiche affinchè il provvedimento varato possa essere modificato al Senato. Anche se finora nessuna delle “richieste avanzate da mesi” è stata accolta. Anche per questo – si annuncia – “la mobilitazione delle associazioni dei parenti delle vittime sulla strada, di tante altre organizzazioni e di migliaia di cittadine e cittadini non si fermerà”. La mobilitazione contro il nuovo codice è promossa e organizzata a livello nazionale da FEVR – Federazione Europa delle Vittime di Violenza Stradale, AIFVS – Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA A.P.S. e dalla piattaforma #CITTÀ30SUBITO – Legambiente, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Clean Cities Campaign, ASviS, Amodo, Fondazione Michele Scarponi, Associazione Lorenzo Guarnieri, Fondazione Marco Pietrobono, Fondazione Luigi Guccione e Vivinstrada.


Paolo Pozzi e Angela Bedoni, genitori di Lucia, investita e uccisa a 17 anni, nella notte di Natale del 2004, a Melegnano, spiegano in una nota: “Oggi è una giornata triste per l’Italia: l’approvazione alla Camera del nuovo Codice della Strada è una brutta notizia perché questa riforma rappresenta un passo indietro per la tutela della vita umana. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: troppe persone muoiono a causa della velocità delle automobili, nel nostro Paese, quasi il doppio rispetto agli altri paesi europei”. Poi si aggiunte: “È la prima causa di morte tra i giovani, proprio come nostra figlia Lucia. Ma il nuovo codice, insieme a decreti e direttive, limita gli autovelox, ostacola i provvedimenti comunali di riduzione della velocità e addirittura delega il governo ad aumentare i limiti, ad esempio. E moltissime altre sono le norme critiche come denunciamo da tempo senza che sia stata accolta nessuna nostra proposta. Per questo motivo chiediamo al Governo Meloni e a tutte le forze di maggioranza e opposizione di riscrivere in profondità insieme alle nostre associazioni la riforma del Codice della Strada, che dovrà essere discussa al Senato nelle prossime settimane, eliminando tutte le gravi criticità dell’attuale testo e inserendo le norme necessarie invece mancanti”. Secondo quanto sottolineano le diverse associazioni che hanno dato vita alla mobilitazione ‘Stop al codice della strada’ le nuove norme sono state approvate alla Camera “nonostante un appello video delle associazioni familiari vittime della strada; una lettera diretta al presidente Meloni da parte delle associazioni familiari vittime sulla strada, con cui veniva chiesto di mettere in pausa l’approvazione del codice per riscriverlo insieme a loro 40 piazze in tutta Italia tra il 9 e il 12 marzo, dove associazioni e attiviste/i si sono unite al grido di ‘Stop al Codice della Strage’”. Oltre 20mila email ai parlamentari suddivisi per Regione e oltre 12mila rivolte direttamente alla presidente Meloni. Oltre 2.500 telefonate ai capigruppo alla Camera. Ma “pochissime delle osservazioni fatte dalle associazioni familiari vittime e dalle associazioni impegnate nella tutela della sicurezza stradale e promozione della mobilità attiva siano state accolte (ad esempio l’alcool lock), mentre tutte le altre sono state ignorate o rifiutate. Sono stati respinti, in particolare, tutte le proposte e gli emendamenti che da un lato correggevano le norme più gravi (quelle contenenti pesanti limitazioni ad autovelox, ciclabili, ZTL, zone 30, aree pedonali, controlli e sanzioni, finto metro e mezzo salva-ciclisti, etc.) e che dall’altro lato introducevano le misure necessarie per una vera sicurezza stradale (abbassamento delle velocità nelle strade urbane, controlli digitali contro la guida distratta al telefono, sensori anti-angoli ciechi, educazione stradale come materia obbligatoria dell’educazione civica, etc.)”.


Le critiche e l’allarme per la ‘controriforma dell’insicurezza stradale’ non sono arrivate solo dall’Italia: quasi 50 organizzazioni internazionali – si sottolinea in un comunicato – hanno scritto al Governo per chiedere di fermare l’approvazione e riscriverne le parti più pericolose per la tutela della vita umana. Tra queste Clean Cities Campaign, European Federation of Road Traffic Victims, European Transport Safety Council, International Federation of Pedestrians, European Cyclists’ Federation, European Driving Schools Association. Ha sottoscritto anche POLIS, la principale rete di città e regioni europee che collaborano per sviluppare tecnologie e politiche innovative per il trasporto locale. L’Italia ha un tasso di mortalità stradale di 53 persone per milione di abitanti, tasso significativamente superiore alla media europea (26 in Gran Bretagna, 36 in Spagna). Inoltre, l’Italia è in ritardo nella riduzione degli incidenti mortali, registrando solo un -15% nell’ultimo decennio, rispetto alla media europea del -22%. Queste statistiche sono in netto contrasto con la richiesta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di ridurre del 50 per cento gli incidenti stradali mortali e i feriti gravi entro il 2030, come indicato nel Piano globale per il Decennio d’azione per la sicurezza stradale. L’attuale traiettoria dell’Italia, come evidenziato dagli emendamenti proposti, mette in dubbio la sua capacità di allinearsi a questi obiettivi critici. Particolarmente grave è inoltre l’impatto nelle città italiane: il 73 per cento degli incidenti stradali avviene in ambiente urbano e l’eccesso di velocità è la principale causa di morte nel traffico.

Test psicoattitudinali, i magistrati decideranno sullo sciopero

Test psicoattitudinali, i magistrati decideranno sullo scioperoRoma, 27 mar. (askanews) – Il prossimo Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati è in programma sabato 6 e domenica 7 aprile. Come spiegato dal presidente Giuseppe Santalucia nel corso del collegamento a Skytg24 stamane in quella sede l’Anm deciderà se indire lo sciopero o meno dopo la decisione del Governo di adottare i test psicoattitudinali per l’accesso in magistratura. “È una legge che entrerà in vigore dal 2026, abbiamo tutto il tempo per convincere che questa legge così non serve a niente”, ha detto Santalucia.