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Germania, centri studi tagliano previsione crescita 2024 a 0,1%

Germania, centri studi tagliano previsione crescita 2024 a 0,1%Roma, 27 mar. (askanews) – Cinque centri studi e di analisi economica della Germania hanno consistentemente rivisto al ribasso la loro previsione congiunta sulla crescita allo 0,1% su quest’anno, peraltro dopo il meno 0,3% segnato dal Pil tedesco nel 2023.


Secondo quanto riporta un comunicato, Ifo, Diw,Kiwel, Dwh e Rwi prevedono ora per il 2025 una crescita dell’1,4%, un decimale di punto in meno rispetto alle previsioni precedenti. Per l’inflazione ora gli istituti prevedono un 2,3% quest’anno in Germania, dopo il 5,9% del 2023 e il 6,9% del 2022, e un ulteriore rallentamento all’1,8% nel 2025.

Bce, Cipollone: dare chance a ripresa, si avvicina punto per agire

Bce, Cipollone: dare chance a ripresa, si avvicina punto per agireRoma, 27 mar. (askanews) – Alla Bce “ci stiamo avvicinando al punto in cui saremo abbastanza fiduciosi da agire” in termini di riduzione del freno monetario, quindi con tagli dei tassi di interesse. Lo ha affermato Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce nel suo intervento oggi a un dibattito alla House of the euro, a Bruxelles.


“L’inflazione sta calando e una ripresa da un protratto periodo di stagnazione è all’orizzonte. Mentre diventiamo più convinti che la disinflazione è sufficientemente al progredita dobbiamo dare alla ripresa una chance”, ha detto. Secondo Cipollone l’economia può cambiare dinamica “senza mettere a repentaglio il processo disinflazionistico”. Inoltre consentire il processo di ripresa “creerà le condizioni per un una disinflazione più favorevole, compatibile con una sostenibile convergenza con i nostri obiettivi” sulla stabilità dei prezzi.


“Questo significa maggiore spazio per le retribuzioni per rimbalzare sul breve termine”. Che di fatto “è una condizione chiave affinché si materializzino le previste prospettive di ripresa – ha spiegato – e affinché la produttività possa risalire”. Con l’economia che si normalizza, poi “la crescita delle retribuzioni dovrebbe gradualmente moderarsi sul medio termine, in maniera coerente con le tendenze di produttività e inflazione”.


Il miglioramento delle prospettive di inflazione e la forte trasmissione della politica monetarie “creano i margini per avere più fiducia che possiamo ridurre la restrizione” monetaria. “Ci stiamo avvicinando al punto in cui saremo abbastanza fiduciosi da agire”, ha concluso.

Mps: scivola in Borsa (-4%) dopo collocamento 12,5% del Tesoro

Mps: scivola in Borsa (-4%) dopo collocamento 12,5% del TesoroMilano, 27 mar. (askanews) – Avvio in rosso a Piazza Affari per Mps, che scivola del 4% a 4,082 euro, all’indomani del collocamento di una quota del 12,5% da parte del Tesoro attraverso una procedura di accelerated book building riservata ad investitori istituzionali italiani ed esteri. Il Mef, che così scende al 26,7% del capitale della banca senese, ha incassato 650 milioni, avendo venduto a 4,15 euro per azione, pari a uno sconto dell 2,49% rispetto al prezzo di chiusura di ieri del titolo.


La domanda raccolta è stata pari a oltre tre volte l’ammontare iniziale. L’operazione segue il collocamento di una quota del 25% avvenuta lo scorso novembre ad un prezzo di 2,92 euro per azione per complessivi 920 milioni. La discesa ulteriore nel capitale di Mps rende la banca più “appetibile” e facilita future operazioni di aggregazioni.

Richard Serra, l’artista del metallo che ha cambiato il tempo

Richard Serra, l’artista del metallo che ha cambiato il tempoMilano, 27 mar. (askanews) – Uno scultore che usava il metallo, l’acciaio ossidato, per realizzare non solo forme, ma spazi: spazi reali e metaforici, di senso e di sentimento. Con la morte di Richard Serra a 85 anni – era nato a San Francisco nel 1938 – il mondo dell’arte perde un gigante, ma continua a godere della sua lezione, dei suoi lavori e della sua idea di una forma, come nel caso del monumentale complesso di sculture ospitato al Guggenheim di Bilbao, che ha saputo ripensare e cambiare il tempo stesso. Entrando in quei passaggi ricurvi, muovendosi al ritmo della struttura, diventandone parte, i visitatori sperimentano un luogo altro, dove libertà e possibilità si dilatano, offrendo l’occasione di una più intensa percezione di noi stessi. Che in un’epoca di costante urgenza e, come ha scritto Mark Fisher di “privatizzazione dello stress”, è un’opportunità che diventa ancora più significativa e carica di valore.


Richard Serra ha accostato fogli d’acciaio, ha usato pietre e luoghi naturali, ha occupato fino a saturarli gli spazi delle grandi gallerie newyorchesi, ha usato il cuoio e il carbone. Ma soprattutto ha saputo ridare profondità, complessità e mistero allo spazio pubblico. Vale per le grandi installazioni museali, che comunque, pure all’interno di luoghi che sono codificati nell’immaginario collettivo, generano della diversità e della consapevole dissonanza, ma soprattutto vale per gli spazi aperti, come nel caso dei monoliti installati nel deserto del Qatar, fuori dalla capitale Doha. Un’opera che definisce il paesaggio stesso, che gli permette di essere pienamente se stesso, che gli conferisce una profondità, anche in questo caso, che è temporale e perdurante. Dove prima c’era una distesa di sabbia le sculture di Serra hanno portato un luogo, hanno definito la natura di uno spazio. E, soprattutto, hanno costruito le condizioni per modificare la nostra percezione dello stare in quel luogo, e quindi gettato le basi per cambiare il senso del tempo, la sua processione e il nostro esserne parte. Le strutture di Serra, nel loro essere pienamente e consapevolmente arte pubblica, sono presenti in moltissimi luoghi del mondo: a Liverpool, nella Ruhr, a Berlino, in Olanda, a Pistoia… Opere che, proprio per la loro forza spazio-temporale, danno la sensazione di essere sempre state lì e quindi la stessa lezione dell’artista sembra non avere tempo, sembra esistere insieme alle cose stesse. Questo forse ci aveva portati a pensare che Richard Serra fosse immortale. (Leonardo Merlini)

Il mistero dentro i legami: Nari Ward si prende HangarBicocca

Il mistero dentro i legami: Nari Ward si prende HangarBicoccaMilano, 27 mar. (askanews) – Nari Ward è un grande artista e la mostra che porta in Pirelli HangarBicocca a Milano, intitolata “Ground Break” ha l’intensità e la forza per far risuonare al meglio l’enorme spazio delle Navate, nel solco di un’arte che è anche trasformazione, riuso, ragionamento concettuale su questioni come l’identità o la giustizia sociale, testimonianza politica e condivisione. E spesso le sue opere fanno pensare a parole come legami, tra materiali, ma anche di forma, oppure limiti, che devono essere superati verso un obiettivo superiore, verso una possibile idea di cambiamento e speranza.


“Per me – ha detto l’artista caraibico-newyorchese ad askanews – conta l’elemento di speranza insito nel fatto che le cose possono unirsi e diventare un unico e dentro la complessità di questo solo oggetto si trova del mistero. Io voglio che il mio lavoro celebri questa idea di mistero attraverso la combinazione tra oggetti che a volte sembra non avere senso”. Le opere in mostra sono entità a sé stanti, ma l’allestimento crea una situazione di continuo dialogo tra esse, un legame appunto, che alimenta la narrazione della stessa esposizione, che diventa dialettica e polifonica, con grande attenzione anche alla produzione video di Ward. Lucia Aspesi, co curatrice della mostra con Roberta Tenconi: “C’è un senso di performatività in tutto l’allestimento – ci ha detto -. Abbiamo deciso di esporre i video su dei Led che sono quasi più grandi della scala umana e allo stesso tempo chiediamo al visitatore di entrare nell’ingresso attraverso una sorta di bozzolo di passaggio per poi uscire e arrivare al percorso espositivo. C’è anche una stanza di odori, che guarda però alla storia dell’arte. Questo è il racconto sensoriale di Nari Ward, che finisce con l’opera nel Cubo, ‘Happy Smilers’, dove troviamo il suono della pioggia che cade e in qualche modo riporta il visitatore a una dimensione più spirituale”.


La vocazione a fare arte con tutto sembra rimandare alle origini giamaicane di Ward, la sua cultura del recupero dei materiali già usati è invece qualcosa che si colloca tra l’antica necessità di fare molto con meno e la moderna idea di sostenibilità. E poi c’è un altro filo rosso di tutto il progetto: la collaborazione con diversi artisti e performer, che già hanno cominciato ad allargare ulteriormente i confini dell’esposizione. “Incontri qualcuno di cui ti piace il lavoro – ha aggiunto Nari Ward a proposito delle collaborazioni – e vuoi crescere rispetto a dove sei in quel momento e pensi di prendere qualcosa da persone in cui hai fiducia e permettere loro di sfidare le tue idee per crescere insieme attraverso il progetto”. “Ground Break” è anche una mostra dura, che tocca temi brucianti come l’emarginazione e le migrazioni, ma che, grazie alla leggerezza con cui Ward struttura il suo lavoro, ha pure la forza di diventare un agente del possibile cambiamento, un dispositivo artistico-sociale che va oltre i tradizionali confini dello spazio museale. Che si alimenta della forza che prorompe dalle opere, come già accaduto con mostre memorabili di artisti come Cildo Meireles o Dieter Roth che hanno segnato la storia di Pirelli HangarBicocca.


(Leonardo Merlini)

Bonino-Renzi ad un passo da accordo per lista Stati Uniti Europa

Bonino-Renzi ad un passo da accordo per lista Stati Uniti EuropaRoma, 27 mar. (askanews) – Sembra ormai cosa fatta l’accordo tra Iv e Più Europa per la lista comune “per gli Stati Uniti d’Europa” alle prossime europee. Anche oggi ci sono stati contatti e oggi si terrà l’incontro che dovrebbe essere decisivo nella sede di Più Europa. Un accordo che dovrebbe coinvolgere anche il Psi, i Radicali italiani e forse – almeno così sperano alcuni dei protagonisti della trattativa – potrebbe tentare la stessa Azione, nonostante i no pronunciati finora da Carlo Calenda.


La trattativa è in fase avanzata, per Iv ci hanno lavorato lo stesso Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, per Più Europa ha condotto i colloqui Riccardo Magi. E Luciano Nobili, del partito di Renzi, sui social network incalza il leader di Azione: “Scommettiamo che Calenda cambierà idea anche questa volta?”. Si vedrà se la previsione è corretta. Ma la lista per gli “Stati uniti d’Europa” sembra a questo punto quasi definita.

Tennis: battuto O’ Connel, Sinner ai quarti a Miami

Tennis: battuto O’ Connel, Sinner ai quarti a MiamiRoma, 26 mar. (askanews) – Continua a vincere con quel che ha a disposizione in questo momento, che evidentemente è più che sufficiente. In più c’è anche il vento da governare per non smarrire la rotta verso la vittoria. Per il quarto anno di fila Jannik Sinner ha staccato il pass per i quarti di finale del “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il quarto WTA 1000 del 2024) dotato di un montepremi di 8.995.555 che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.


Il 22enne di Sesto Pusteria, n.3 Atp e secondo favorito del seeding, reduce dalla semifinale ad Indian Wells (dove ha perso contro Alcaraz, poi vincitore del titolo, il primo match di questo 2024 dopo 16 vittorie di fila), ha sconfitto per 64 63, in un’ora e 51 minuti di gioco, l’australiano Christopher O’Connell, n.66 ATP, diventando il primo tennista italiano con 10 quarti da “1000” all’attivo. Per il numero uno azzurro in questa stagione un bilancio di 19 successi in 20 partite disputate.

Mps, Mef colloca il 12,5% sul mercato per 650 milioni

Mps, Mef colloca il 12,5% sul mercato per 650 milioniRoma, 26 mar. (askanews) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato in serata di aver perfezionato con successo la cessione di n. 157.461.216 azioni ordinarie Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. , pari al 12,5% del capitale sociale attraverso un “Accelerated Book Building – ABB” riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri. La domanda raccolta è stata pari a oltre tre volte l’ammontare iniziale.


Il corrispettivo per azione – informa il Mef in una nota – è pari ad Euro 4,150 per un controvalore complessivo pari a circa Euro 650 milioni. Il corrispettivo incorpora uno sconto pari al 2,49% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni della Banca registrato in data 26 marzo 2024. A seguito dell’Operazione, la partecipazione detenuta dal MEF in BMPS scenderà dal 39,23% al 26,73% circa del capitale sociale.


BofA Securities, Citigroup Global Markets Europe AG, Jefferies e Mediobanca hanno agito nel ruolo di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. Clifford Chance ha agito in qualità di consulente legale. Il MEF si è impegnato con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni BMPS per un periodo di 90 giorni. Il regolamento dell’Operazione avverrà il prossimo 2 aprile 2024.

Avanza candidatura Schlein, ma discussione aperta su modalità

Avanza candidatura Schlein, ma discussione aperta su modalitàRoma, 26 mar. (askanews) – La candidatura di Elly Schlein alle europee è sempre più probabile, la leader Pd non scioglie ancora la riserva ma la decisione viene data per scontata da molti, anche se sono ancora diversi i tasselli da sistemare e non a caso la stessa segretaria in tv afferma: “Ci sto riflettendo, non ci sono ancora novità, nella segreteria abbiamo discusso anche di questa ipotesi ma io prima voglio chiudere la squadra”. Della questione si è parlato oggi nella segreteria del partito e stavolta, a differenza dei mesi scorsi, nessuno avrebbe avanzato la richiesta di non scendere campo. D’altro canto, però, proprio l’annuncio fatto dalla Schlein di Lucia Annunziata come capolista al sud, seguita dal sindaco di Bari Antonio Decaro, tocca uno dei punti di cui si è discusso: le modalità dell’eventuale candidatura della leader e le implicazioni sulle altre candidature.


Che la Schlein possa essere in campo è un ragionamento sempre più concreto, come ragiona un dirigente Pd vicino alla segretaria, “l’accordo ormai certo tra Più Europa e Iv è un motivo in più perché lei sia della partita”, perché il Pd – come ribadito anche durante la riunione di oggi – “vuole confermare la crescita di questo anno”. Con Più Europa e Socialisti nelle liste il Pd potrebbe contare su un surplus di voti e superare agevolmente il 20%. Se Psi e Bonino vanno con Renzi, ragiona sempre il dirigente vicino alla Schlein, “un punto, un punto e mezzo almeno rischiamo di perderlo. E dunque la presenza della segretaria in lista è ancora più necessaria per trainare”. Ma questo ha aperto una riflessione in segreteria e non è stata solo la minoranza a fare delle puntualizzazioni: secondo quanto raccontano sullo schema illustrato da Igor Taruffi avrebbero espresso perplessità Alessandro Alfieri e Debora Serracchiani, che al congresso non sostenevano la Schlein, ma anche esopnenti di maggioranza come Marco Sarracino e Giuseppe Provenzano. Secondo l’impostazione spiegata da Taruffi i capilista sarebbero appunto tutti “civici”, seguiti da un dirigente di peso del Pd, appunto Annuziata-Decaro al sud.


Ma a questo punto, è il ragionamento che è stato fatto, andrebbe rivista l’idea di affidare tutti i posti da capolista ai “civici”: se la segretaria si candida, è stata la riflessione di molti, deve essere capolista. L’idea di far ‘retrocedere’ la Schlein nasce dall’esigenza di non danneggiare troppo le altre donne candidate, “ma se lei è in lista fa il pieno di voti, anche se è al terzo o quarto posto”. Insomma, ok la Annunziata al sud, è stato detto oggi, ma si eviti l’automatismo dei civici capolista, soprattutto se la Schlein sarà in campo. Una discussione, insomma, ancora da affinare, come ha spiegato la stessa leader Pd in tv. “In un partito che non è personale ma è plurale la prima cosa è la squadra”. Di sicuro, ha però ribadito la Schlein, il Pd prosegue nella sua linea “testardamente unitaria”, perché “il nostro avversario è la destra”.


Adm

Lollobrigida: bene freno d’emergenza Ue per import da Ucraina

Lollobrigida: bene freno d’emergenza Ue per import da UcrainaBruxelles, 26 mar. (askanews) – L’Italia appoggia la proposta della Commissione, poi modificata dalla presidenza del Consiglio Ue, di continuare il regime a dazi zero per le importazioni agricole dall’Ucraina, ma aggiungendo un meccanismo di salvaguardia (un “freno di emergenza”) per uova, zucchero e pollame, a cui sono stati aggiunte miele, mais, avena e semola. Nella proposta originaria, il meccanismo scatterebbe, con l’imposizione di dazi, se le importazioni superassero i volumi degli anni 2022-23. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, parlando con la stampa a margine del Consiglio Agricoltura dell’Ue, questo pomeriggio a Bruxelles.


“Oggi abbiamo ribadito al ministro dell’Agricoltura ucraino (che ha partecipato alla discussione in Consiglio Ue, nsr), che per noi l’appoggio alla causa Ucraina è un appoggio nel nome della libertà, bene supremo e prezioso; ma ci sono delle questioni di equilibrio che devono essere trovate anche a tutela dei nostri agricoltori”, ha spiegato Lollobrigida. “Noi abbiamo approvato oggi il compromesso trovato, sul quale sta ancora lavorando la Presidenza belga” di turno del Consiglio Ue, “che abbiamo avuto modo di incontrare nel pomeriggio, proprio per fare il punto. Abbiamo anche incontrato – ha riferito il ministro italiano – la Francia nei giorni scorsi e nelle ultime ore ci siamo incontrati con Cipro, la Grecia, la Croazia, la Slovenia e la Spagna, per discutere una posizione comune. Perché l’Europa ha necessità, in queste dinamiche, di muoversi insieme, a tutela ovviamente della propria produzione, dei propri imprenditori”. Ma comunque “tenendo presente la causa Ucraina di chi oggi combatte per se stesso, per le proprie famiglie, ma anche per la libertà dei popoli che rischiano la stessa sorte degli ucraini”.


“Su questa posizione chiarissima – ha spiegato Lollobrigida – si sta adesso elaborando un compromesso, per dare un riscontro alle richieste di equilibrio dei prezzi nel mercato interno europeo, senza danneggiare però in maniera eccessiva l’Ucraina. Quindi l’Italia – ha aggiunto il ministro – si è resa protagonista anche in questo caso di una proposta, ed è un contributo che attendiamo sia recepito da parte della presidenza di turno belga. Quindi aspetteremo la proposta della presidenza belga; noi sosteniamo – ha ribadito – la proposta di compromesso”. A un giornalista che chiedeva quali modifiche potrebbero essere inserite nella nuova proposta di compromesso, che dovrebbe essere discussa domani dal Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue (Coreper), Lollobrigida ha risposto: “Siccome è in via di elaborazione e il tema è delicato, preferirei che la annunciasse la presidenza belga”. Secondo fonti Ue, la Francia in particolare ha chiesto che sia aggiunta anche l’annata 2021 al periodo per il quale sono presi in conto i volumi delle importazioni per calcolare la soglia oltre la quale scatterebbe il “freno d’emergenza”, e che sia incluso anche il grano tra i prodotti sottoposti al meccanismo di salvaguardia. Il 2021 è stato un anno con un volume ridotto di importazioni dall’Ucraina, e prenderlo in conto abbasserebbe dunque la soglia per far scattare i dazi.


L’Italia, da parte sua, non sarebbe favorevole all’inclusione del grano tra i prodotti presi in considerazione. La presidenza belga, secondo le fonti, potrebbe proporre domani di estendere a metà del 2021 la base per il calcolo della soglia delle importazioni oltre la quale si applicherebbero i dazi, e non avrebbe intenzione di includere anche il grano tra i prodotti sottoposti al meccanismo di salvaguardia.