Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Ue, Conte:Pd batta un colpo contro economia di guerra, noi diremo no

Ue, Conte:Pd batta un colpo contro economia di guerra, noi diremo noRoma, 22 mar. (askanews) – “Noi diremo no” a un’economia di guerra dell’Unione europea e “cercheremo di coalizzare le forze progressiste attorno a questo secco no”. Lo ha detto il leader m5s Giuseppe Conte intervenendo alla presentazione del libro di Pasquale Tridico dal titolo “Governare l’economia per non essere governati dai mercati”.


“Oggi – ha osservato – c’è un grande tema su cui invito il Pd a battere un colpo con noi. Si è appena concluso un consiglio europeo che ha impostato un’ economia di guerra europea. Tutte le risorse andranno per le spese militari, non per l’occupazione o i diritti. Ci siamo preparando alla pace o alla guerra? Di investimento in direzione negoziale non ne vedo, Sforzi non ne vedo. Abbiamo leader che si sono battuti per convincere la popolazione occidentale che l’unica soluzione è la strategia militare e oggi non tornano indietro, non ammettono il fallimento di questa ideologia”.

Meloni allontana venti guerra. Ricuce con Macron dopo tensioni

Meloni allontana venti guerra. Ricuce con Macron dopo tensioniBruxelles, 22 mar. (askanews) – Dopo la proposta di Emmanuel Macron di inviare soldati in Ucraina, ma anche le dichiarazioni dei vertici Ue sulla guerra in atto, quello che si è chiuso oggi a Bruxelles era stato da alcuni definito un “Consiglio di guerra”. Complice anche un passaggio della bozza di conclusioni in cui, nel paragrafo relativo a sicurezza e difesa, si evidenziava la necessità di una “potenziata e coordinata preparazione militare e civile e una gestione strategica delle crisi in un panorama di minacce in evoluzione”. Lo stesso Viktor Orban, questa mattina, aveva parlato di una “atmosfera di guerra”.


Meloni, però, al termine dei lavori getta acqua sul fuoco. Il ‘clima di guerra’, assicura, “non è quello che ho visto. Certo siamo in un conflitto e nessuno affronta le questioni con leggerezza” ma non c’è un’atmosfera da “mettiamoci l’elmetto in testa per combattere”. Quanto al passaggio sulla necessità di una “preparazione” alle crisi, per la premier c’è stato un malinteso: in realtà si riferiva a “crisi sul piano della protezione civile” e per questo il punto è stato mantenuto, ma spostato nelle conclusioni. Ciò non toglie che l’Europa deve fare passi avanti sulla difesa comune e Meloni è “d’accordo con l’iniziativa della Commissione di rafforzare l’industria della difesa” anche se “bisogna fare i conti con le risorse a disposizione”. L’Italia caldeggia la proposta di eurobond per finanziare la difesa, bocciata dalla Germania ma sostenuta da Macron. A proposito del presidente francese, Meloni l’ha incontrato oggi a margine dei lavori, dopo che nelle scorse settimane c’erano state delle ‘frizioni’, mai ammesse ufficialmente, sull’asse Roma-Parigi. Il presidente francese, infatti, non avrebbe gradito la riunione del G7 tenuta il 24 febbraio in videoconferenza da Kiev – che infatti ha disertato – e da parte sua Meloni sarebbe stata molto infastidita del successivo vertice sull’Ucraina organizzato a Parigi (a cui infatti ha inviato il vice ministro Edmondo Cirielli). Senza contare poi la ‘fuga in avanti’ sull’invio di truppe. Pur alloggiando nello stesso hotel del centro, ieri sera i due non si sono incrociati, forse per evitare una replica della “fotografia” dello scorso dicembra al bar dell’Amigo. Si sono visti invece oggi a margine del summit e alla fine, da fonti italiane, viene dipinto un quadro di “convergenza” su molti temi: Ucraina, Medio Oriente (con una “ritrovata unità” dei 27) difesa europea. “Particolare convergenza” viene sottolineata sul tema dei migranti, in particolare sulla “dimensione esterna” e sui “partenariati rafforzati con i Paesi di origine e transito”.


Sui migranti per la premier la dichiarazione finale è “perfettamente soddisfacente”, anche per il giudizio “positivo” sull’accordo raggiunto in Egitto e per il riferimento “all’alleanza globale contro i trafficanti”. Soddisfatta anche per il lavoro sull’agricoltura, tema molto importante per Roma: un “importantissimo passo avanti – sottolinea – è che nelle conclusioni si faccia riferimento alla proroga degli aiuti di Stato in campo agricolo, una delle principali rivendicazioni che venivano poste anche dalle associazioni di categoria”. Inoltre nel prossimo summit la Commissione europea dovrà proporre “ulteriori forme di sostegno per il comparto” e questo “si deve soprattutto al lavoro italiano”. Bene, per Meloni, anche il via libera all’avvio dei negoziati per l’ingresso della Bosnia Erzegovina nell’Ue. Sullo sfondo del Consiglio anche le elezioni europee di giugno. Nel giorno in cui Macron stronca la candidatura di Ursula von der Leyen, Meloni resta ancora ‘coperta’ su un possibile appoggio a un mandato bis della presidente della Commissione, spitzenkandidat del Ppe che però ha ‘nemici’ anche dentro il suo partito. “Aspetto di vedere chi votano gli italiani”, spiega, anche perchè “il tema che mi appassiona non è chi sarà il presidente della Commissione ma è per fare cosa. Ursula von der Leyen o chiunque altro…quale è l’Europa che si vuole realizzare?”. Per lei però c’è anche il tema dei compagni di viaggio. Le posizioni di Orban creano qualche imbarazzo, ultima in ordine di tempo, ieri, le “congratulazioni” a Vladimir Putin per la rielezione. Il primo ministro ungherese punta a entrare dopo le elezioni nel gruppo Ecr guidato da Meloni, ma per il momento (e di comune accordo) fa corsa a sé. La presidente del Consiglio a Bruxelles lo ‘bacchetta’ dicendo di “non condividere” gli auguri, ma non chiude la porta a un successivo ingresso nei Conservatori e riformisti: “Adesso non è un dibattito all’ordine del giorno”, dice. Una frase in cui – viene spiegato – “adesso” è la parola chiave.

Cig Covid a Visibilia, avviso conclusione indagini alla ministra Santanchè. Schlein e Conte attaccano

Cig Covid a Visibilia, avviso conclusione indagini alla ministra Santanchè. Schlein e Conte attaccanoRoma, 22 mar. (askanews) – La Procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti del ministro Daniela Garnero Santanchè e di altre persone, ed anche delle società Visibilia Editore spa e Visibilia Concessionaria srl. L’ipotesi di reato contestata è quella di truffa ai danni dell’Inps, “in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione in deroga Covid 19, per un totale di 13 dipendenti”, si spiega in un comunicato dal procuratore capo di Milano, Marcello Viola.


Nel silenzio (al momento) del governo, i Cinque stelle in primis insorgono contro la ministra ricordando che “mentì sfacciatamente di fronte all’aula al Senato” e annunciano la mozione di sfiducia. E i leader dell’opposizione, Conte e Schlein attaccano. “A me sembra che Fdi, che durante il Covid faceva la voce grossa sulla gestione della pandemia, ora chiude gli occhi addirittura sulla ministra Santanchè. Lo abbiamo denunciato da tempo, oggi c’è l’ipotesi acclarata dalla procura di Milano della truffa dei fondi Covid a danno dei lavoratori. Era già chiaro, lo abbiamo denunciato, aveva mentito al Parlamento”, avverte il leader del movimento cinque stelle Giuseppe Conte interpellato a margine della presentazione del libro di Pasquale Tridico al tempio di Adriano.


“Daniela Santanchè è indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato, per accuse meno gravi di questa ministri si sono dimessi in Italia e in Europa. Torniamo a chiedere quello che chiedevamo già otto mesi fa e cioè che la presidente Meloni prenda atto di queste gravi accuse e chieda alla sua ministra di fare un passo indietro”, ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine di un evento a Caltanissetta, a proposito della vicenda giudiziaria che riguarda il ministro del Turismo. “Accuse così gravi non meritano di sentire rispondere che si aspetta la fine di un processo. Siamo tutti garantisti, ma quando una ministra è indagata con l’accusa di avere truffato lo Stato per la vicenda relativa alla cassa integrazione in deroga questo tipo di accuse mette a rischio l’onorabilità dell’istituzione che rappresenta. Torniamo a chiedere a Giorgia Meloni di agire a tutela dell’onorabilità delle istituzioni e per evitare che questo governo metta in imbarazzo l’Italia anche nei consessi internazionali” ha concluso Schlein.


“Mentre il nostro Paese stava attraversando il suo momento più duro, Daniela Santanchè e il suo partito attaccavano ripetutamente il presidente Conte e quello dell’Inps, Tridico, chiedendone le dimissioni. Oggi apprendiamo dalla Procura di Milano che la ministra Santanchè è indagata per truffa sulla Cig per il Covid. Come si dice in questi casi: il tempo è galantuomo. Mi domando come faccia questa gente a guardarsi allo specchio. A parti invertite, una Giorgia Meloni paonazza avrebbe già chiesto la sua cacciata dal Governo. Oggi c’è lei a Palazzo Chigi: agisca di conseguenza e faccia dimettere immediatamente Santanchè. Per conto nostro chiederemo immediatamente la calendarizzazione della mozione di sfiducia per la Ministra Santanchè”, comunica il presidente dei deputati Cinque stelle Francesco Silvestri. “La chiusura delle indagini preliminari a carico della ministra Santanchè e delle ‘sue’ Visibilia Editore spa e Visibilia Concessionaria Srl confermano ciò che è chiaro a tutti dal luglio scorso. Daniela Santanchè in quel pomeriggio d’estate mentì sfacciatamente di fronte all’aula al Senato sul ricorso alla Cassa Integrazione Covid delle sue aziende, relativamente alle irregolarità portate alla luce dall’inchiesta di ‘Report’”, sottolineano in una nota i senatori M5s in commissione Industria, Turismo e Agricoltura Sabrina Licheri, Gisella Naturale e Luigi Nave, aggiungendo: “La Procura di Milano non fa che certificare come la ministra Santanchè non possa più ricoprire il suo ruolo attuale. In qualsiasi altro paese si sarebbe già dimessa da quel dì, ma arrivati a questo punto il passo indietro è obbligato: anche Giorgia Meloni dovrebbe prenderne atto”.


“Siamo sempre garantisti e ci auguriamo che cadano tutte le accuse nei suoi confronti, ma Daniela Santanchè già da tempo si sarebbe dovuta dimettere dalla carica di ministro: per potersi difendere meglio dal processo, per non creare imbarazzo alle nostre istituzioni che anche lei, a sua insaputa, dovrebbe rappresentare, ma che per evidente incapacità politica, difesa delle lobby dei balneari, una promozione del settore turistico che con la campagna Open to Meraviglia ci ha trasformato in una barzelletta. A che ora si dimette?”, afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi. “Consiglierei la presidente Meloni, e con lei anche ai suoi ministri e parlamentari, di dedicare una maggiore attenzione a quei ministri del suo governo accusati di aver truffato lo Stato piuttosto che a cercare di infangare quei sindaci come Antonio Decaro impegnati da sempre nell’affermare i valori della legalità e della correttezza”, commenta il segretario di Si, Nicola Fratoianni deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Di tutta la torbida vicenda che riguarda Daniela Santanchè e le sue aziende, l’aspetto più grave e desolante sono le menzogne raccontate nelle aule parlamentari proprio sulla gestione della Cassa Covid. Ora su questo indagheranno i magistrati: saranno loro a stabilire se c’è stata o meno truffa ai danni dello Stato. Sul fronte politico però, la presidente del Consiglio Meloni crediamo che debba iniziare a chiedersi se è ancora il caso di tenere nella sua squadra una ministra che rischia un processo. Le ipotesi di reato sono troppo gravi per far finta di niente”, chiosano in una nota i deputati M5s in commissione Attività Produttive. “La presidente Meloni faccia le sue valutazioni e decida se quanto accade non le sembra sufficiente per imporre un passo indietro alla sua ministra. Ci stupisca e faccia in concreto quello che ha chiesto a molti suoi avversari politici per fatti meno gravi eticamente e politicamente: chieda lei le dimissioni alla ministra Santanchè”, chiede infine la responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, concludendo: “Preoccupa molto che il capo del governo usi il potere – aggiunge la deputata dem – per difendere a oltranza chi rientra nel suo circolo di amici e parenti”.

Santanchè, Schlein: accuse gravi, Meloni le chieda passo indietro

Santanchè, Schlein: accuse gravi, Meloni le chieda passo indietroMilano, 22 mar. (askanews) – “Daniela Santanchè è indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato, per accuse meno gravi di questa ministri si sono dimessi in Italia e in Europa. Torniamo a chiedere quello che chiedevamo già otto mesi fa e cioè che la presidente Meloni prenda atto di queste gravi accuse e chieda alla sua ministra di fare un passo indietro”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine di un evento a Caltanissetta, a proposito della vicenda giudiziaria che riguarda il ministro del Turismo.


“Accuse così gravi non meritano di sentire rispondere che si aspetta la fine di un processo. Siamo tutti garantisti, ma quando una ministra è indagata con l’accusa di avere truffato lo Stato per la vicenda relativa alla cassa integrazione in deroga questo tipo di accuse mette a rischio l’onorabilità dell’istituzione che rappresenta. Torniamo a chiedere a Giorgia Meloni di agire a tutela dell’onorabilità delle istituzioni e per evitare che questo governo metta in imbarazzo l’Italia anche nei consessi internazionali” ha aggiunto.

Santanchè,Conte:Fdi chiude occhi su truffa a Stato e bugie a Camere

Santanchè,Conte:Fdi chiude occhi su truffa a Stato e bugie a CamereRoma, 22 mar. (askanews) – “A me sembra che Fdi, che durante il Covid faceva la voce grossa sulla gestione della pandemia, ora chiude gli occhi addirittura sulla ministra Santanchè. Lo abbiamo denunciato da tempo, oggi c’è l’ipotesi acclarata dalla procura di Milano della truffa dei fondi Covid a danno dei lavoratori. Era già chiaro, lo abbiamo denunciato, aveva mentito al Parlamento”. Lo ha detto il leader del movimento cinque stelle Giuseppe Conte interpellato a margine della presentazione del libro di Pasquale Tridico al tempio di Adriano.

Ue Conte: Meloni e gli altri leader europei lavorano per la guerra

Ue Conte: Meloni e gli altri leader europei lavorano per la guerraRoma, 22 mar. (askanews) – “Noi siamo a favore di una difesa comune europea ma bisogna vedere come la Imposti con quali finalità e obiettivi, per noi è l’occasione per razionalizzare gli investimenti, per realizzare un’economia di scala”. Così il leader del movimento cinque stelle Giuseppe Conte commenta l’esito del consiglio europeo di Bruxelles arrivando al tempio di Adriano per la presentazione del libro di Pasquale Tridico.


“Invece – ha aggiunto Conte – c’è qualcuno, e mi sembra che Meloni sia in questa direzione, che vuole trasformare l’economia europea in un’economia di guerra. Che vuole assecondare tutti gli strumenti sul debito comune per creare nuovi finanziamenti, anziché per sanità, transizione ecologica, diritti e lavoro, li vuole concentrare per il riarmo: noi diciamo no. Abbiamo leader europei che vogliono lavorare per preparare l’Europa alla guerra e non alla pace. Siamo assolutamente contrari”.

Santanchè, M5s chiede data voto mozione sfiducia: “ora basta”

Santanchè, M5s chiede data voto mozione sfiducia: “ora basta”Roma, 22 mar. (askanews) – “Mentre il nostro Paese stava attraversando il suo momento più duro, Daniela Santanchè e il suo partito attaccavano ripetutamente il presidente Conte e quello dell’Inps, Tridico, chiedendone le dimissioni. Oggi apprendiamo dalla Procura di Milano che la ministra Santanchè è indagata per truffa sulla Cig per il Covid. Come si dice in questi casi: il tempo è galantuomo. Mi domando come faccia questa gente a guardarsi allo specchio. A parti invertite, una Giorgia Meloni paonazza avrebbe già chiesto la sua cacciata dal Governo. Oggi c’è lei a Palazzo Chigi: agisca di conseguenza e faccia dimettere immediatamente Santanchè. Per conto nostro chiederemo immediatamente la calendarizzazione della mozione di sfiducia per la Ministra Santanchè”. Lo annuncia il presidente dei deputati cinque stelle Francesco Silvestri.

Febbre dengue, la circolare del ministero della Salute alle Regioni: potenziare la sorveglianza

Febbre dengue, la circolare del ministero della Salute alle Regioni: potenziare la sorveglianzaRoma, 22 mar. (askanews) – “Potenziare la sorveglianza dei casi umani di dengue su tutto il territorio nazionale, soprattutto in termini di tempestività, di rispetto dei flussi di comunicazione e sensibilizzando gli operatori sanitari, tra cui pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, per permettere la rapida identificazione dei casi. Implementare tutte le azioni di bonifica ambientale previste mirate a ridurre i siti di proliferazione e di riparo per le zanzare. (es. rimozione dei potenziali focolai larvali, pulizia e manutenzione di quelli inamovibili, sfalcio della vegetazione incolta). Provvedere alla predisposizione, previa programmazione, di misure locali di monitoraggio e di contrasto dei vettori. Individuare, come da linee guida riportate in allegato 17 del PNA 2020-2025, tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive, quali Aedes aegypti, e predisporre tutte le misure di sorveglianza e controllo atte a prevenire e contrastare il possibile ingresso e successiva diffusione di questi potenziali vettori di arbovirosi”. Sono le indicazioni contenute nella circolare a firma della direzione generale della Prevenzione del ministero della Salute per fronteggiare la diffusione di Dengue nel nostro Paese.


Il documento esorta anche a “provvedere alla formazione/aggiornamento in tema di dengue, così come di altre arbovirosi considerate nel PNA, diretti al personale sanitario, agli operatori addetti allo svolgimento degli interventi pulizia, sanificazione e disinfestazione e alla cittadinanza, al fine di creare la situazione ottimale per l’attivazione di misure utili al contrasto ai vettori e alla prevenzione dell’esposizione alle punture e per l’identificazione tempestiva dei casi di infezione. Provvedere alle attività per una corretta comunicazione che aumentino la consapevolezza del rischio dengue in ambito pubblico (scuole, aree urbane, luoghi ricreativo-sportivi ecc) e tra gli operatori sanitari e che incoraggino comportamenti attivi di prevenzione e controllo dei vettori, a livello individuale e nella comunità”. In merito alle “donazioni di sangue e di organi, tessuti e cellule (ivi comprese le cellule staminali del sangue periferico e midollare), si rinvia alle note e ai provvedimenti assunti ed emanati dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro Nazionale Trapianti”, si legge nella circolare.

Guglielmo Marconi, presentate iniziative per i 150 anni da nascita

Guglielmo Marconi, presentate iniziative per i 150 anni da nascitaRoma, 22 mar. (askanews) – Una mostra, convegni, un francobollo commemorativo, un premio per l’innovazione scientifica e una fiction. Sono solo alcune delle iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, presentate alla conferenza stampa che si è svolta alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.


“Per aver saputo anticipare il futuro, imprimendo con le sue intuizioni di scienziato e le sue abilità di imprenditore una svolta alla storia, in questo anno di celebrazioni speciali e non solo il Premio Nobel Guglielmo Marconi merita di essere ricordato quale italiano tra i più illustri, in Italia e all’estero. Un obiettivo che mi vede da sempre in prima linea, sin dai tempi in cui ero consigliere comunale a Bologna e poi anche da senatrice. Ricordo il disegno di legge depositato in Parlamento nel 2021” dichiara il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, che prosegue: “Istituito dal Ministero della Cultura, il Comitato Nazionale ha messo a punto un programma finalizzato proprio al raggiungimento di questo obiettivo. Sono convinta che le iniziative promosse sapranno dare all’inventore bolognese il risalto che merita, coinvolgendo vecchi e nuovi appassionati di tutto il mondo e catturando l’attenzione dei più giovani. Per celebrarne figura ed eredità – fa sapere sempre la Senatrice – fondi MiC saranno investiti oltre che per la realizzazione di un Museo della comunicazione dedicato a Marconi a Villa Aldini, a Bologna, anche per il recupero e la valorizzazione di un luogo simbolo della vita di Marconi qual è Villa Griffone, a Sasso Marconi nel Bolognese”. Così Giulia Fortunato, Presidente del Comitato Nazionale: “Marconi, insieme a Galileo, è l’inventore e scienziato italiano più celebrato e conosciuto all’estero: un valore intangibile straordinario che abbiamo il dovere morale di esaltare per attivare sinergie che portino anche a modelli collaborativi per il futuro. Il Comitato Nazionale è impegnato nella promozione di un importante complesso di iniziative, nelle prossime settimane valuterà le richieste di patrocinio e contributo che perverranno, secondo le linee guida approvate dal Comitato stesso e pubblicate sul sito web ufficiale. Il mio auspicio è che la figura di Guglielmo Marconi, di quel giovane ragazzo di 21 anni che cambiò il mondo, possa essere di ispirazione e visione per i nostri giovani, che senza timore perseguano i propri sogni, inclinazioni e ambizioni e che qualcuno di loro si appassioni alla vicenda marconiana anche approfondendo studi e ricerche.”


Giampaolo Rossi, Direttore Generale RAI, nel suo messaggio di saluto afferma: “Marconi ha connesso il mondo e grazie alla sua invenzione ha gettato le basi per quello che sarà un media dal fascino intramontabile che Rai ha il merito di aver reso negli anni un “servizio pubblico” di riferimento, centrale nella quotidianità delle persone. Doveroso rendere omaggio a Marconi e al suo genio e la presenza di Rai alle iniziative promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita del fisico Premio Nobel ci guidano nel percorso di sviluppo di un mezzo così trasversale e innovativo. Grazie alla Radio rinnoviamo quotidianamente la nostra missione di Servizio Pubblico e, grazie ai suoi linguaggi, arricchiamo il nostro racconto dell’immaginario collettivo, attuale e soprattutto futuro”. Tra le iniziative organizzate dal Comitato Nazionale per il 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi attese nei prossimi mesi si segnala ad esempio l’emissione di un francobollo commemorativo, che sarà presentato il 25 aprile a Villa Griffone, a Pontecchio Marconi (Bologna). Sede della Fondazione Guglielmo Marconi, sempre nel giorno dei 150 anni dalla nascita di Marconi, Villa Griffone ospiterà una conferenza internazionale con la Premio Nobel per la Fisica Anne L’Huillier e Mark Clampin, Direttore Nasa. Ancora, il 20 e il 21 maggio su Rai 1 andrà in onda la miniserie tv dedicata all’inventore, interpretato da Nicolas Maupas e Stefano Accorsi, che sarà presentata in anteprima nel corso di due eventi in programma l’8 maggio a Roma e l’11 maggio a Bologna.


Il 20 luglio in Piazza Maggiore a Bologna durante il festival promosso dalla Cineteca di Bologna “Sotto le stelle del cinema” grande attesa per lo spettacolo multimediale che fonde cinema, teatro e danza, con immagini storiche animate e contributi inediti. Eventi in Italia e all’estero sono in calendario poi per la Giornata Mondiale dedicata a Guglielmo Marconi, che ricorrerà il prossimo 26 settembre, realizzati in collaborazione con il MAECI e gli Istituti Italiani di Cultura, mentre il VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia a Roma darà il via alla mostra sull’uomo Marconi, le sue scoperte, la sua avventura imprenditoriale, esposizione che farà tappa anche a Bologna. E a Bologna tornerà quest’anno il 25 e il 26 ottobre il Marconi Prize, considerato il più prestigioso premio a livello mondiale nel campo dell’ICT, di fatto il Nobel delle telecomunicazioni. Inoltre, previsto un momento istituzionale al Senato della Repubblica in ricordo della nomina a Senatore a Vita di Marconi e anche eventi in collaborazione con Automobile Club d’Italia. Nel programma di celebrazioni previsti inoltre convegni scientifici e divulgativi, attività di promozione nelle scuole, podcast e supporti multimediali e tecnico-scientifici per la diffusione delle invenzioni del Premio Nobel tra i più giovani. Per quanto riguarda le attività internazionali, eventi ci saranno anche a Osaka in Giappone, a Londra in collaborazione con la BBC, a New York, Rio de Janeiro, Sidney e Gedda nonché a Barcellona. Il programma delle celebrazioni con gli eventi citati e quelli in via di definizione sarà consultabile sul sito www.marconi150.it.

Adm, avviata riforma che porta a fusione uffici Dogane e Monopoli

Adm, avviata riforma che porta a fusione uffici Dogane e MonopoliRoma, 22 mar. (askanews) – L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in applicazione del Titolo V della Costituzione e dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza che prevedono la valorizzazione del territorio, ha approvato la riforma dell’intera Amministrazione finanziaria. Secondo quanto riporta un comunicato, la riforma, attuativa di un decreto del 2012, ha disposto l’incorporazione dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nell’Agenzia delle dogane e ha, in sostanza, avviato la fusione degli uffici delle Dogane e dei Monopoli presenti sul territorio e fino a oggi rimasti separati per competenze.


La Riforma, si legge, è stata deliberata dal Comitato di Gestione dell’Adm, presieduto dal direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse. Il processo di riforma, previsto dalla norma del 2012, non era ancora stato attuato per l’estrema complessità ed eterogeneità delle amministrazioni da accorpare. Con la direzione di Alesse, prosegue il comunicato, si mette in moto, finalmente, un ampio e atteso processo di riordino dell’Agenzia. Presto l’ADM sarà presente sul territorio con uffici unici e i suoi strategici centri decisionali, che hanno competenze nelle diverse materie dei giochi, dei tabacchi, delle dogane e delle accise, saranno fruibili dai cittadini in modo più semplice e veloce.


“Dopo 12 anni di attendismo, ho voluto portare a compimento una riforma strategica per il Paese, che punta a disciplinare tutti i procedimenti amministrativi, tributari ed extratributari di competenza dell’Agenzia, per assicurare agli utenti un servizio chiaro ed efficiente su tutto il territorio nazionale” ha detto Alesse a conclusione dell’iter deliberativo.