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Mattarella: mafie zavorra Italia, vincere indifferenza e rassegnazione

Mattarella: mafie zavorra Italia, vincere indifferenza e rassegnazioneRoma, 21 mar. (askanews) – “Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’. “La Giornata – aggiunge – ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro”.


“Nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice, la ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’ – dice – è ricorrenza significativa per la comunità nazionale”. “Un giorno – prosegue – che sottolinea l’impegno per liberare le popolazioni e i territori dalle mafie, per vincere l’indifferenza e la rassegnazione che giovano sempre ai gruppi criminali”. Mattarella sottolinea poi che “quando difendiamo la dignità di essere cittadini liberi, quando ci ribelliamo alle violenze e alle ingiustizie, quando davanti ai soprusi non ci voltiamo dall’altra parte, contribuiamo alla lotta contro le mafie”.


“La lettura dei nomi delle innocenti vittime delle mafie – osserva il capo dello Stato – è atto che ci ricongiunge a quanti hanno pagato con la vita la disumanità mafiosa e segno di vicinanza alle loro famiglie e, al contempo, espressione forte, collettiva, di quel desiderio di giustizia che costituisce l’energia vitale di una democrazia”. “Le istituzioni – afferma Mattarella – sono chiamate a fare il loro dovere per contrastare, su ogni piano, le organizzazioni del crimine e l’azione dei cittadini e delle forze sociali è coessenziale per costruire e diffondere la cultura della legalità e della libertà”.

Svizzera, Banca centrale taglia tassi di 25 punti base all’1,5%

Svizzera, Banca centrale taglia tassi di 25 punti base all’1,5%Roma, 21 mar. (askanews) – A fronte dell’immobilismo delle banche centrali di Stati Uniti e area euro, la Banca nazionale svizzera ha deciso di abbassarre il tasso di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali, all’1,5%. La modifica entrerà in vigore domani 22 marzo 2024, spiega l’istituzione con un comunicato.


“La Banca nazionale ribadisce anche la sua disponibilità ad agire all’occorrenza sul mercato dei cambi. L’allentamento della politica monetaria – si legge – è stato possibile grazie all’efficacia della lotta all’inflazione durante gli ultimi due anni e mezzo: da alcuni mesi l’inflazione si colloca di nuovo al di sotto del 2% e quindi nell’area che la Banca nazionale assimila alla stabilità dei prezzi”. Peraltro l’attesa è che l’inflazione in Svizzera resti all’interno di quest’area “anche nel corso dei prossimi anni. La Banca nazionale continuerà ad osservare attentamente l’evoluzione dell’inflazione e, se necessario, adeguerà nuovamente la politica monetaria per far sì che il rincaro si mantenga a medio termine nell’area di stabilità dei prezzi”.

Meloni: il ricordo delle vittime di mafia sia faro che ci guida

Meloni: il ricordo delle vittime di mafia sia faro che ci guidaRoma, 21 mar. (askanews) – “La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è un’occasione importante per rendere omaggio a chi ha perso la vita per mano malavitosa, per stringerci attorno ai loro familiari e trasmettere le loro storie ai più giovani, per rinnovare l’impegno quotidiano di ciascuno di noi e delle nostre Istituzioni contro ogni forma di criminalità organizzata”. Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni.


“Il ricordo di chi ha pagato un prezzo così alto e l’esempio di chi ha sacrificato la propria vita a difesa della legalità, devono essere il faro che guida le azioni e l’operato di tutti noi. Sempre”, aggiunge.

Mattarella: le mafie sono una zavorra per l’Italia, lottarle è dovere di chi ama la Repubblica

Mattarella: le mafie sono una zavorra per l’Italia, lottarle è dovere di chi ama la RepubblicaRoma, 21 mar. (askanews) – “Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’.


“La Giornata – aggiunge – ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro”.

Bce, Buch: banche eurozona solide, ma ora ci sono nuove sfide

Bce, Buch: banche eurozona solide, ma ora ci sono nuove sfideRoma, 21 mar. (askanews) – Le banche dell’area euro hanno solide basi posizioni patrimoniali e di liquidità, con coefficiente aggregato Cet1 che al 15,6%, alla fine del terzo trimestre del 2023, risulta superiore a quando è stata lanciata l’unione bancaria, nel 2015. Anche il tasso di copertura delle liquidità, al 159% è superiore al 140% dello stesso periodo mentre i crediti deteriorati rappresentano meno del 2% di tutti gli impieghi nel 2023. La redditività è aumentata “ma al tempo stesso l’evolversi delle condizioni economiche e finanziarie, assieme ai rischi geopolitici stanno mettendo alla prova la resilienza delle banche europee”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce nella sua prima audizione in questa veste al Parlamento europeo.


Le prospettive di utili potrebbero deteriorarsi se dovessero aumentare i costi di finanziamento, se dovesse indebolirsi la crescita dell’erogazione di prestiti o se dovessero materializzarsi perdite. In particolare “potrebbero salòire le perdite dalle esposizioni su settori particolarmente sensibili ai tassi di interesse. Nei primi tre trimestri del 2023 i crediti deteriorati stavano già aumentando gradualmente – ha rilevato – spinti principalmente dai prestiti per l’immobiliare commerciale e dai crediti al consumo”. Le banche stanno operando in un contesto di elevata incertezza a causa dei rischi geopolitici e del quadro macroeconomico. Sono in corso cambiamenti strutturali su digitalizzazione, demografia e sulle politiche che l’Ue impone per il clima. “Preservare la resilienza delle banche e rafforzarla ulteriormente in una maniera duratura resta la nostra priorità. Le banche hanno gestito positivamente i problemi di ieri dobbiamo assicurare – ha detto Buch – che siano in grado di affrontare le sfide di domani con la stessa efficacia”.


La presidente della Vigilanza bancaria Ue ha individuato tre priorità per le banche. Innanzitutto una capitalizzazione appropriata, su cui è necessario completare il processo concordato su Basilea tre. Secondo, i nuovi tipi di rischi richiedono solide strutture di governance e accantonamenti adeguati. Terzo, ha detto, le banche devono continuare a investire nei loro sistemi tecnologici e nella loro resilienza operativa, anche per essere in grado di affrontare eventuali cyber attacchi.

Disposto il fermo amministrativo di 20 giorni per la Geo Barents

Disposto il fermo amministrativo di 20 giorni per la Geo BarentsRoma, 21 mar. (askanews) – La Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di MSF, ha ricevuto ordine di fermo amministrativo di 20 giorni da parte delle autorità italiane per il presunto mancato rispetto delle istruzioni della Guardia costiera libica durante l’operazione di soccorso di sabato e perché avrebbe messo in pericolo la vita delle persone soccorse. Lo rende noto con un post su X Msf. “Ieri notte la nave di soccorso
MSF GeoBarents ha ricevuto dalle autorità italiane un ordine di trattenimento di 20 giorni ai sensi del decreto legge 1/2023. Questa è la ventesima volta che una nave umanitaria viene trattenuta ai sensi di questa legge” scrive su X Msf. “La nostra nave è detenuta con l`accusa di non aver rispettato le istruzioni della Guardia costiera libica (LCG) durante un`operazione di salvataggio sabato 16 marzo e di aver messo in pericolo la vita delle persone che abbiamo salvato”. “La guardia costiera libica, finanziata dall’UE, – si legge in un altro post – è quella che ha messo in pericolo la vita delle persone mentre coloro che cercano di salvare vite umane vengono sanzionati”, afferma Juan Matias Gil, rappresentante delle operazioni di ricerca e salvataggio di MSF. “La costante persecuzione delle navi di salvataggio delle ONG e
l’ostruzione deliberata delle attività di salvataggio in mare da parte di #Italy sono oltraggiose e porteranno solo a più morti in mare”, aggiunge Gil. “Faremo ricorso contro questa ingiusta detenzione!”
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Le vendite di auto in europa a febbraio registra un +10% a 883mila unità (Stellantis +12%)

Le vendite di auto in europa a febbraio registra un +10% a 883mila unità (Stellantis +12%)Milano, 20 mar. (askanews) – A febbraio 2024, il mercato auto dell’Ue è cresciuto del 10,1% a/a, a quota 883.608 unità. Nel mercato allargato Ue+Efta+Uk le vendite sono aumentate del 10,2% a 995.059 unità. Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei. Tra i quattro principali mercati dell’Ue, Francia (+13%) e Italia (+12,8%) sono cresciuti a doppia cifra, seguiti da Spagna (+9,9%) e Germania (+5,4%).


Nei primi due mesi dell’anno le immatricolazioni in Ue sono aumentate dell’11,2% a 1,7 milioni di unità. In crescita tutti i principali mercati: Germania (+11,8%), Italia (+11,7%), Francia (+11,2%) e Spagna (+8,7%). Nel mercato Ue+Efta+Uk le vendite nei primi due mesi sono aumentate del 10,9% a 2,012 milioni di auto. Sul fronte delle alimentazioni, a febbraio le vendite di auto elettriche (bev) nell’Ue sono cresciute del 9% a 106.187 unità con una quota stabile al 12%. Tra i mercati più grandi, Belgio (+66,9%), Francia (+31,8%) e Paesi Bassi (+20,9%) hanno registrato incrementi a doppia cifra, mentre le immatricolazioni in Germania sono diminuite del 15,4%.


Le vendite di auto ibride (full e mild hybrid) sono aumentate del 24,7% a 255.511 pari a una quota del 29%. In crescita i quattro mercati più grandi: Francia (+41,5%), Spagna (+26,5%), Germania (+16,4%) e Italia (+16,1%). Anche le immatricolazioni di auto ibride plug-in (Phev) sono aumentate dell’11,6% a 64.351 unità, pari a una quota del 7,3%, trainate da Germania (+22,3%), Belgio (+21,8%) e Francia (+11,8%). In calo la quota di auto a benzina e diesel che passa dal 51,9% al 48,4%. Nel dettaglio le vendite di auto a benzina sono aumentate del 6,1% a 313.821 unità, trainate in particolare dall’Italia (+33,4%), ma la quota di mercato è diminuita dal 36,9% al 35,5%. In calo invece del 5,1% le vendite di auto diesel a 113.891 unità con una quota che passa dal 15% al 12,9%. A pesare le flessioni a due cifre in tre dei più mercati grandi: Francia (-30,5%), Spagna (-17,4%) e Italia (-11,8%). In controtendenza la Germania con le vendite di diesel in crescita del 9,7%.


Fra i gruppi auto, Volkswagen a febbraio registra una quota di mercato stabile al 25,9% con vendite in aumento del 9,8% a 228.886 unità. Fra i brand stabile Volkswagen (-0,4% a 86.449 unità), in calo Audi (-7% a 39.900 unità). In evidenza Cupra (+65% a 15.350) e Porsche (+47,2% a 8.201). Stellantis chiude il mese con un aumento della quota di mercato al 19,5% e delle vendite del +12% a 172.268 unità. Fra i brand in evidenza Lancia (+69% a 4.157 unità), seguita da Citroen (+27,6% a 34.267), Jeep (+16,3% a 10.715 unità) e Fiat (+10,4% a 32.584). In calo DS (-11% a 3.428) e gli “altri marchi” che comprendono Dodge, Maserati e Ram (-33,7% a 373 unità).


In terza posizione Renault con una quota del 10,4% e vendite in aumento del 5,8% a 91.722 unità. A seguire Toyota al 7,8% (vendite +16,8% a 68.833 unità). Hyundai si conferma in quinta posizione con una quota del 7,8% (vendite +2,3% a 69.314). Al sesto posto Bmw con una quota del 5,2% (vendite +3,3% a 51.367), seguita da Mercedes al 5% (vendite -4% a 44.259). In deciso calo Ford al 3% con vendite in flessione del 17% a 26.178 unità. Bene Volvo Cars che sale al 2,7%, con vendite in aumento del +40% a 23.511 unità e Tesla al 2,5%, con vendite in crescita del 15,2% a 22.214 unità. In evidenza la cinese Saic Motor che controlla il brand MG che sale all’1,4% di quota con vendite in crescita dell’88% a 12.262 unità.

L’ispezione al Comune di Bari, Decaro: mi inquieta la mossa prima del voto

L’ispezione al Comune di Bari, Decaro: mi inquieta la mossa prima del votoRoma, 21 mar. (askanews) – Dopo la decisione del ministro dell’Interno di nominare una commissione per valutare l’esistenza o meno delle condizioni per procedere allo scioglimento del Comune di Bari per infiltrazioni mafiose, il primo cittadino del capoluogo Pugliese, Antonio Decaro è provato ed amareggiato. “Io – dice in una intervista a La Repubblica – ho paura per me e per la mia famiglia, però un sindaco non si può girare dall’altro lato”. E poi spiega: “mi sono inquietato quando ho visto una fotografia di un gruppo di parlamentari del centrodestra che entrano nella stanza del ministro dell’Interno. Tra loro c’erano anche due viceministri che entrano appunto nella stanza di un ministro del loro stesso governo. Di questo incontro fanno una foto e in conferenza una commissione di accesso che possa valutare l’ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale. Inizialmente ho pensato fosse una forte sgrammaticatura istituzionale, ma ho pensato anche fosse un modo del centrodestra di mettere le mani avanti dal momento che la consigliera arrestata è stata eletta nel 2019 proprio con quello schieramento”. Decaro ricostruisce quindi l’escalation di dichiarazioni, “richieste abnormi rispetto a quello che era accaduto e rispetto alle dichiarazioni dello stesso procuratore capo di Bari Roberto Rossi”. E prosegue “io tendo a fidarmi delle istituzioni, sono un sindaco, il presidente dell’Anci che in questi anni ha rappresentato i sindaci di tutti i Comuni, non ho mai mancato di rispetto a un ministro. Ma in questo caso è la fretta che mi ha inquietato, la fretta con la quale ad esempio dovevo consegnare le carte in Prefettura, in un momento particolare, perché siamo in piena campagna elettorale dove peraltro non sono io il candidato”. Poi dice che “arriverà l’ispezione, noi daremo tutto il supporto, ma sì, le tempistiche mi inquietano”. Entrando nel merito della vicenda che ha portato all’arresto di una consigliera accusata di prendere i voti del clan, e che era stata eletta nel centrodestra e poi è passata nella sua maggioranza, e dell’altra consigliera già indagata nel 2022, Decaro dice che “il passaggio in maggioranza non è il frutto di un accordo con me, tutti sapevano che io non volevo, che non avevo bisogno di loro, che erano stati avversari violenti in campagna elettorale”. E poi aggiunge “Dobbiamo combattere il trasformismo: quelle due persone che sono state arrestate sono entrate in maggioranza. E questo non lo dobbiamo permettere più”. Quindi, Decaro, che da tempo vive sotto scorta dice che “la mia amministrazione si è costituita parte civile contro i clan 19 volte. Sono stato al fianco dei commercianti che hanno denunciato il racket, di quelli che avevano ricevuto i proiettili. Ho bloccato il concerto del figlio del boss. Se c’è un minimo sospetto, come ho detto, sono pronto a rinunciare alla scorta”.

Valditara: il Nord è a secco di docenti? Lavoro a una soluzione articolata

Valditara: il Nord è a secco di docenti? Lavoro a una soluzione articolataRoma, 21 mar. (askanews) – Il Nord a secco di docenti, in particolare di sostegno, “è un problema che abbiamo presente e a cui stiamo lavorando per trovare una soluzione articolata”. Lo dice in una intervista a “Italia Oggi” il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Tra le ipotesi in campo, il ministro pensa a “più incentivi ma anche una revisione del sistema di specializzazione”. Secondo Valditara “lo squilibrio tra domanda e offerta è una questione annosa che abbiamo ben presente. La soluzione non può che essere articolata su più piani. È urgente, d’intesa con i sindacati, predisporre un sistema di incentivi, non solo di carattere economico, che renda più attrattiva la professione soprattutto nelle realtà dove il potere reale d’acquisto dei salari è più basso. Abbiamo iniziato a farlo per le scuole di montagna, e può essere una strada. Occorre poi intervenire anche sul fronte della formazione per la specializzazione sul Sostegno per bilanciare lo squilibrio esistente sul territorio in quanto a presenza di corsi universitari”. Il ministro dice poi che “faremo un ragionamento con il Ministero dell’università e anche con Indire per incrementare i corsi di specializzazione sul Sostegno per chi risiede al Nord. La stabilità dei docenti di Sostegno, e che siano docenti specializzati, è una nostra priorità”.

Lagarde: gli sforzi per rendere le banche più resilienti sono stati ripagati

Lagarde: gli sforzi per rendere le banche più resilienti sono stati ripagatiRoma, 21 mar. (askanews) – “Il duro lavoro portato avanti negli anni scorsi per rendere le banche dell’area euro più resilienti ha dato i suoi frutti. Le banche hanno mantenuto posizioni patrimoniali solide, con un coefficiente aggregato Cet1 al 15,6%, vicino ai suoi massimi storici. Questo ha aiutato a proteggere il settore degli shock esterni e ha consentito alle banche di trasmettere efficientemente all’economia la stretta di politica monetaria della Bce. Ma permangono diverse sfide”. Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde nell’introduzione al rapporto annuale del ramo di Vigilanza bancaria dell’istituzione, che viene presentato questa mattina al Parlamento europeo.


I costi che le banche devono sopportare in termini di aumenti dei tassi dei depositi della clientela stanno salendo, così come stanno aumentando i crediti deteriorati. “Le autorità di vigilanza continueranno a monitorare questi rischi, in particolare terranno d’occhio le esposizioni ai settori vulnerabili, come l’immobiliare e interverranno sui rischi nella governance e nei sistemi di controllo interni delle banche”, prosegue.


“Resilienza e adattabilità saranno cruciali per confrontarsi con le sfide strutturali poste da digitalizzazione cambiamento climatico – dice ancora la presidente Bce -. E mentre l’uso dell’intelligenza artificiale diventa più diffuso, le autorità continueranno a seguire le strategie di digitalizzazione delle banche e la loro resilienza essa attacchi”.