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Confindustria, probiviri respingono richieste riammissione Gozzi

Confindustria, probiviri respingono richieste riammissione GozziRoma, 19 mar. (askanews) – Respinte le richieste di riammissione di Antonio Gozzi alla corsa per la presidenza dell’associazione. E’ quanto apprende askanews all’indomani della riunione del collegio speciale dei probiviri confederali.


Con una lettera i probiviri rispondono, in modo deciso e con toni duri, a quei sostenitori di Gozzi che avevano chiesto di riammetterlo alla competizione in ossequio al principio di rappresentatività. In particolare i membri del collegio difendono il rispetto delle regole confederali e stigmatizzano l’enorme danno alla credibilità e autorevolezza di Confindustria. Bacchettano chi ha valutato l’operato dei saggi della commissione di designazione ipotizzando una debole capacità degli stessi di comprendere i posizionamenti all’interno del sistema. Inoltre i probiviri fanno riferimento a pressioni indebite e tentativi di condizionamento al fine di alterare i meccanismi dell’iter elettorale per la successione a Carlo Bonomi.


L’auspicio espresso, infine, è quello di assicurare massima serenità allo svolgimento del passaggio organizzativo in programma per il 21 marzo quando i due candidati in pista, Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini, dovranno illustrare i programmi al consiglio generale dell’associazione. Quella sarà anche la sede per ascoltare le ragioni che hanno portato i saggi a escludere Gozzi dalla corsa. Mlp

I probiviri di Confindustria respingono le richieste di riammissione di Gozzi

I probiviri di Confindustria respingono le richieste di riammissione di GozziRoma, 19 mar. (askanews) – Respinte le richieste di riammissione di Antonio Gozzi alla corsa per la presidenza dell’associazione. E’ quanto apprende askanews all’indomani della riunione del collegio speciale dei probiviri confederali.


Con una lettera i probiviri rispondono, in modo deciso e fermo, a quei sostenitori di Gozzi che avevano chiesto di riammetterlo alla competizione in ossequio al principio di rappresentatività. In particolare i membri del collegio difendono il rispetto delle regole confederali e stigmatizzano l’enorme danno alla credibilità e autorevolezza di Confindustria. Bacchettano chi ha valutato l’operato dei saggi della commissione di designazione ipotizzando una debole capacità degli stessi di comprendere i posizionamenti all’interno del sistema. Inoltre i probiviri fanno riferimento a pressioni indebite e tentativi di condizionamento al fine di alterare i meccanismi dell’iter elettorale per la successione a Carlo Bonomi.


L’auspicio espresso, infine, è quello di assicurare massima serenità allo svolgimento del passaggio organizzativo in programma per il 21 marzo quando i due candidati in pista, Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini, dovranno illustrare i programmi al consiglio generale dell’associazione. Quella sarà anche la sede per ascoltare le ragioni che hanno portato i saggi a escludere Gozzi dalla corsa.

Istat: Comuni hanno perso 80mila dipendenti, forti criticità al Sud

Istat: Comuni hanno perso 80mila dipendenti, forti criticità al SudRoma, 19 mar. (askanews) – I Comuni italiani presentano forti vincoli di risorse indotti dalle politiche di contenimento della spesa degli ultimi anni, con una perdita di circa 80mila addetti e con un invecchiamento della forza lavoro. Le criticità sono particolarmente acute nel Mezzogiorno. Lo rileva l’Istat, in un focus presentato oggi che, integrando fonti informative disponibili e nuovi indicatori, presenta un’analisi della capacità dei Comuni italiani di dare realizzazione ai nuovi progetti del PNRR nel contesto dei vincoli strutturali sia di tipo finanziario che di risorse umane.


Dal 2011 al 2021, l’Istat stima una perdita di circa 80mila unità di personale (-20%), accentuata nel Mezzogiorno (-24,3%) rispetto al Centro-nord (-17,8%). Si è passati da una media nazionale di 50 addetti a 42, da 69 addetti ogni 10mila abitanti a 62, dall’89,2% del full-time a poco più dell’83%. La flessione è più lieve fra i dipendenti stabili (-6,1%) rispetto alla componente atipica, sia dei dipendenti a tempo determinato (-20,5%) sia dei non dipendenti (-15,4%). Le restrizioni sul turn-over e sull’accesso alla pensione hanno prodotto inoltre un invecchiamento accentuato del personale dei Comuni. Nel 2021, solo l’1,9% ha meno di 30 anni (5,1% nelle altre Istituzioni Pubbliche) e più di un quinto (21,4%; era 7,3% nel 2011) oltre 60 (15,8% nelle altre IP). Peraltro, i bilanci comunali consentono margini di manovra esigui per programmare nuove assunzioni. Il personale incide molto sulle spese correnti (22,7%; 3,6% nei rimanenti Enti Locali) e rende rigida la spesa (22,8% del totale; 6,5% nel resto delle IP).


Le criticità si accentuano a livello territoriale: aumentano nei piccoli Comuni rurali e soprattutto nel Mezzogiorno. In quest’area, nel 2021, solo il 73% degli addetti è a tempo pieno (86,5% nel Nord; 91,2% nel Centro), c’è un forte invecchiamento (31,1% ultrasessantenni) e bassi livelli di istruzione (il 24% ha titoli inferiori al diploma; 17% in Italia). Questi valori rappresentato soprattutto l’impatto dell’incidenza di addetti reclutati attraverso la stabilizzazione di bacini di precariato storico (36,2% del personale; 3% nel Nord e 6,5% nel Centro Italia). La formazione in servizio, che dovrebbe accompagnare tali processi, risulta debole proprio nelle piccole realtà meno urbanizzate e nel Mezzogiorno. Ha invece una diffusione massima nel Nord Italia (nel 2021 otto Comuni su 10 erogano 1,4 giornate formative per addetto), dove la formazione continua degli adulti ha una tradizione consolidata. Nel Mezzogiorno soltanto il 50% dei Comuni offre ridotte opportunità formative (nel 2021 0,5 giornate per addetto).


L’Indicatore sintetico di “Funzionalità Organizzativa” dei Comuni (IFO-Comuni), diffuso per la prima volta dall’Istat in questo Focus, fotografa le difficoltà e certifica sia una riduzione dei livelli qualitativi (da un valore medio di 100 del 2011 a 98,7 del 2021) sia, per la fase attuale, i marcati differenziali territoriali (Nord 106; Centro 98,5; Mezzogiorno 72,9). Si evidenzia una bassa propensione all’innovazione organizzativa, in particolare riguardo alla digitalizzazione (77% ha carenza di personale qualificato) e alla limitata diffusione del Bilancio sociale-ambientale (8,2%; 27% nelle altre IP). Nel Mezzogiorno, circa la metà dei Comuni presenta una “bassa funzionalità” organizzativa (49,4%; 18,9% nel Centro; 11,4% nel Nord). Inoltre, nei Comuni con valori elevati di IFO migliora in modo visibile la soddisfazione e la fiducia dei cittadini. Il quadro è molto positivo nel Settentrione, in particolare nelle tre principali regioni del Nord-est (Friuli-Venezia Giulia IFO 103,9, Veneto 102,2, Emilia-Romagna 103,4) e in Valle D’Aosta/Vallée d’Aoste (104,7); è particolarmente critico in Sicilia (83,3), Calabria (83,5) e Campania (91,2).


In definitiva, la mappatura dei livelli di funzionalità ha confermato diffuse criticità e ampi margini di miglioramento, soprattutto nelle Amministrazioni comunali del Mezzogiorno.

Michelle Hunziker e Alessandro Carollo si sono lasciati

Michelle Hunziker e Alessandro Carollo si sono lasciatiRoma, 19 mar. (askanews) – È finita dopo alcuni mesi la relazione fra Michelle Hunziker e Alessandro Carollo. La notizia, pubblicata su chimagazine.it, è confermata a Chi da fonti vicine alla coppia. Lo riporta un comunicato di Mondadori.


Di recente Michelle era andata in vacanza alle Maldive con le figlie e la sua manager senza il compagno e, nei giorni scorsi, Chi l’ha immortalata in un agriturismo per un breve soggiorno di relax sempre con le figlie e la sua manager, nuovamente senza Carollo. Decisivi per l’addio la distanza, lui vive a Roma e lei a Milano, e la scelta di Michelle di dare priorità alle sue figlie. Di recente, in un’intervista a Chi, la showgirl, in onda con “Michelle Impossibile & Friends” e a breve con “Striscia la notizia”, aveva preferito non rispondere alla domanda su Carollo, dicendo di voler proteggere la propria famiglia dal gossip.

Mattarella scrive al Papa: dai suoi appelli alla pace spunti di riflessione

Mattarella scrive al Papa: dai suoi appelli alla pace spunti di riflessioneRoma, 19 mar. (askanews) – “Nel corso dell’ultimo anno i Suoi incessanti appelli alla tutela dei bisognosi, degli emarginati, di coloro che soffrono a causa di conflitti e violenza, e alla pace hanno offerto spunti di riflessione per quanti sono sinceramente impegnati nella ricerca di soluzioni ispirate a fondamentali principi di diritto internazionale e a criteri di giustizia e di autentica equità”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio di auguri inviato a Papa Francesco in occasione dell’undicesimo anniversario dell’inizio del Pontificato.


“Di fronte alle principali sfide del nostro tempo, non soltanto le guerre, ma anche le crescenti disparità economiche e sociali, i rischi ambientali e le ricadute etiche dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, credenti e non credenti – sottolinea Mattarella – sono chiamati a confrontarsi per individuare risposte coerenti con la tutela della dignità umana e con la promozione, in ogni ambito e circostanza, del bene comune”. “Poche settimane orsono – prosegue il Capo dello Stato – abbiamo ricordato il 95° anniversario dei Patti Lateranensi e il 40° del Concordato Repubblicano. Nella certezza che il raggiungimento di tali storici traguardi abbia ulteriormente consolidato la feconda collaborazione tra la Santa Sede e l’Italia, desidero manifestarLe la mia profonda gratitudine per la premura nei confronti del popolo italiano, testimoniata anche dalle visite apostoliche a Venezia, Verona e Trieste che Ella si accinge a compiere”. “Santità, in questo giorno così rilevante per la Sua persona e per la Chiesa cattolica tutta, a nome della Repubblica Italiana La prego di accogliere i più fervidi e affettuosi auguri. Ad essi mi unisco sinceramente, estendendoli anche alle imminenti festività pasquali, con l’auspicio che queste ultime possano dischiudere nuovi orizzonti di speranza”, conclude Sergio Mattarella.

Torna l’anticiclone ma solo per poco: weekend a rischio maltempo

Torna l’anticiclone ma solo per poco: weekend a rischio maltempoRoma, 19 mar. (askanews) – Oggi “festa del papà” con qualche piovasco sul versante adriatico e al Sud, ma all’insegna del miglioramento. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che la “Festa del Babbo” del 19 marzo 2024 sarà all’insegna di qualche dispetto piovoso, ma anche di una rimonta anticiclonica.


L’aumento della pressione dal Nord Africa spingerà via la veloce perturbazione arrivata dalla Francia: si prevedono le ultime piogge al mattino tra Marche e Puglia, localmente anche su Campania, Basilicata e Calabria; dal pomeriggio non si escludono isolati temporali a ridosso dei rilievi meridionali, ma inizierà una fase soleggiata non lunga ma gradevole. L’alta pressione proverà, infatti, ad espandersi sul Mediterraneo Centrale regalando una maggior stabilità atmosferica su tutta l’Italia almeno fino a giovedì 21; anche le temperature sono attese in sensibile aumento, specie nei valori massimi.


Questo miglioramento arriverà puntuale con l’inizio della Primavera: l’Equinozio quest’anno cade alle ore 4:06 di mercoledì 20 marzo e tutta l’Italia vedrà le rondini primaverili svolazzare in un cielo azzurro. Solo tra Calabria e Sicilia il volo sarà disturbato da qualche nuvola in più. Come sappiamo, però, “una rondine non fa primavera”: dopo la doppietta serena “equinozio e 21 marzo” all’insegna del sole, entreremo di nuovo in una fase più instabile. Tra giovedì 21 notte e venerdì 22, infatti, una massa d’aria instabile in transito sui Balcani causerà qualche locale acquazzone verso il nostro meridione. Il tempo poi peggiorerà ancora di più nel weekend delle Palme con il ritorno della neve fino a 900 metri di quota anche sulle regioni centrali!


Al momento si tratta di una tendenza meteo e sappiamo che, specie durante il mese di marzo, spingere le previsioni oltre i 3-4 giorni è molto rischioso: ma il vero rischio, soprattutto domenica, è di trovarsi davanti ad un estremo ribaltone. Si teme una “sciabolata artica tardiva”, una saccatura profonda e molto stretta colma di aria gelida in discesa direttamente dal Circolo Polare norvegese. Se questo affondo si concretizzasse, come attualmente previsto dai modelli meteorologici, avremo un crollo delle temperature di almeno 10 gradi da Nord a Sud, il ritorno della neve sugli Appennini fino a 900 metri di quota e venti molto forti su tutto lo Stivale. Già il sabato, tra l’altro, potrebbe essere a rischio nubifragi in Val Padana con nevicate sulle Alpi fino a quote basse per il periodo.


In sintesi, un colpo di coda invernale dopo appena 3 giorni dall’inizio della primavera.

Mattarella al Papa: dai suoi appelli a pace spunti di riflessione

Mattarella al Papa: dai suoi appelli a pace spunti di riflessioneRoma, 19 mar. (askanews) – “Nel corso dell’ultimo anno i Suoi incessanti appelli alla tutela dei bisognosi, degli emarginati, di coloro che soffrono a causa di conflitti e violenza, e alla pace hanno offerto spunti di riflessione per quanti sono sinceramente impegnati nella ricerca di soluzioni ispirate a fondamentali principi di diritto internazionale e a criteri di giustizia e di autentica equità”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio di auguri inviato a Papa Francesco in occasione dell’undicesimo anniversario dell’inizio del Pontificato.


“Di fronte alle principali sfide del nostro tempo, non soltanto le guerre, ma anche le crescenti disparità economiche e sociali, i rischi ambientali e le ricadute etiche dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, credenti e non credenti – sottolinea Mattarella – sono chiamati a confrontarsi per individuare risposte coerenti con la tutela della dignità umana e con la promozione, in ogni ambito e circostanza, del bene comune”. (Segue)

Lavoro, Uil: 1.040 bare in piazza a Roma per ricordare morti bianche

Lavoro, Uil: 1.040 bare in piazza a Roma per ricordare morti biancheRoma, 19 mar. (askanews) – Millequaranta bare in piazza del Popolo a Roma: è l’iniziativa choc organizzata dalla Uil per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle morti sul lavoro. Un flash mob sui generis con tante bare quante sono ogni anno le vittime sui luoghi di lavoro. In questo modo la Uil vuole ricordare chi, alla fine della giornata, non ha più fatto ritorno nelle proprie case e dai propri cari, per non rassegnarsi all’idea “assurda” che si tratti di morti inevitabili e sollecitare la politica e il Governo a mettere in campo tutti i provvedimenti necessari a rafforzare la prevenzione, investire in sicurezza, sanzionare chi non rispetta le regole. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sarà in piazza per leggere alcuni nomi di quelle persone la cui vita è stata spezzata dal mancato rispetto delle regole sulla sicurezza. E’ prevista anche la partecipazione di Stefano Massini.

Premierato, Meloni: riforma su futuro,non riguarda me né Mattarella

Premierato, Meloni: riforma su futuro,non riguarda me né MattarellaRoma, 19 mar. (askanews) – Sulle riforme istituzionali “vedo una sinistra allo sbando, che cerca di schermarsi dietro l’autorevolezza del presidente della Repubblica, che è una figura unificante, perché non sa spiegare la sua contrarietà a una riforma”, quella sul premierato, “che vuole banalmente consentire agli italiani di scegliere direttamente da chi farsi governare e quindi cercano altre ragioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata ad Agorà su Rai Tre.


“Ma”, ha proseguito Meloni, la spiegazione di uno scontro tra istituzioni “non regge perché questa riforma costituzionale entrerà in ogni caso in vigore nella prossima legislatura, nel 2028”, quando “non darei per scontato che ci sarò ancora” io a Palazzo Chigi, e quando “anche il mandato del presidente Mattarella sarà verso il termine , quindi questa riforma non riguarda né Giorgia Meloni né Sergio Mattarella. Non riguarda il presente, è una riforma sul futuro della nazione ed è su questo che gli italiano saranno chiamati a decidere cosa vogliono fare”.

Meloni: alle europee sarebbe una vittoria confermare i voti delle politiche

Meloni: alle europee sarebbe una vittoria confermare i voti delle politicheRoma, 19 mar. (askanews) – “Una vittoria sarebbe confermare i voti che mi hanno portato a Palazzo Chigi un anno e mezzo fa, una cosa non facile, non accade spesso che dopo un anno e mezzo si possa confermare quel consenso, ma è un obiettivo al quale punto”. Lo ha detto, a proposito del risultato che si aspetta alle prossime elezioni europee, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata ad Agorà su Rai Tre. Poi, a proposito della riforma per il premierato, la presidente del Consiglio ha detto che ci sono “ottimi rapporti con il Presidente” della Repubblica Sergio “Mattarella, lo ringrazio perché non fa mai mancare il suo sostegno non tanto al governo ma alla nazione, è un rapporto che gestiamo personalmente e direttamente quindi quelli che brigano per cercare di comprometterlo temo che rimarranno delusi”.
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