Pnrr, Gentiloni: prossimi due o tre anni saranno i più difficiliSan Donato Milanese, 18 mar. (askanews) – Il Pnrr italiano “sta procedendo” e “naturalmente avrà difficoltà nei prossimi due o tre anni, saranno forse i più difficili, perché gli investimenti più importanti dovranno essere messi a terra”. Lo ha detto il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, in sopralluogo con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel deposito di bus elettrici finanziati con il Piano europeo.
“È chiaro che non dappertutto puoi essere così certo e tranquillo che gli obiettivi verranno raggiunti entro quei tempi, ma c’è sempre la possibilità, e la commissione è pronta a collaborare con il governo, se ci fossero dei ritardi, come abbiamo fatto nei mesi scorsi, di rimodulare i piani, a spostarli dove gli obiettivi sono più raggiungibili” ha aggiunto.
Cei, card. Zuppi: su fine vita nessuna discrezionalità regionaleRoma, 18 mar. (askanews) – I vescovi italiani continuano a guardare “con apprensione alla tematica del fine vita” nel nostro paese. A ribadirlo è stato oggi il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi aprendo a Roma i lavori del Consiglio episcopale permanente della Cei.
“Ogni sofferente, che sia in condizioni di cronicità o al termine della sua esistenza terrena, deve sempre essere accompagnato da cure, farmacologiche e di prossimità umana, che possano alleviare il suo dolore fisico e interiore”, ha poi sottolineato il porporato aggiungendo che le “cure palliative, disciplinate da una buona legge ma ancora disattesa, devono essere incrementate e rese nella disponibilità di tutti senza alcuna discrezionalità di approccio su base regionale, perché rappresentano un modo concreto per assicurare dignità fino alla fine oltre che un’espressione alta di amore per il prossimo”. “La piena applicazione della legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, inoltre, è ulteriore garanzia di dignità e di alleanza per proteggere la persona nella sua sofferenza e fragilità.
Dal 29 marzo in tv la serie americana “Based on a true story”Roma, 18 mar. (askanews) – Sarà disponibile dal 29 marzo, in esclusiva su RaiPlay, la serie tv americana “Based on a true story”, un mix tra dark comedy e thriller che approda sulla piattaforma e per la prima volta in Italia. Racconta la storia di una agente immobiliare, un idraulico e una ex-star del tennis in disgrazia le cui vite convergono in maniera inaspettata grazie all’ossessione americana degli ultimi anni: i podcast sul crimine.
Ava (Kaley Cuoco) e Nathan (Chris Messina) sono una coppia di Los Angeles in piena crisi e in attesa del primo figlio. Lei è un’agente immobiliare che non riesce a dare la svolta definitiva alla sua carriera; lui, una meteora del mondo del tennis, vive tra i ricordi di un’epica partita in cui ha battuto Federer e il lavoro, sempre più precario, di insegnante al Beverly Club. Quando Nathan viene licenziato la situazione in casa scoppia: Ava vorrebbe una vita come quella delle sue amiche ricche con cui condivide la passione per i podcast sul crimine, Nathan vorrebbe finalmente il riconoscimento che merita. Nel frattempo, la città è sconvolta dall’efferato omicidio perpetrato da quello che sembra essere nuovo serial killer: lo squartatore del Westside. La notizia tocca i Bartlett da vicino: la vittima è infatti la cameriera di un locale frequentato da Nathan e Matt. Questo accende la curiosità di Ava, che suggestionata dai podcast di indagini di cui è un’accanita ascoltatrice, comincia a ficcare il naso sulle uscite serali del marito. Quando lei e Nathan si accorgono che la vittima, nella notte in cui è stata uccisa, aveva avuto dei contatti con Matt, si convincono che il giovane e garbato idraulico è in realtà uno spietato killer e così decidono di coniugare la passione per il podcasting con la possibilità di dare una svolta definitiva alla loro vita: registreranno un podcast sullo squartatore del Westside con la voce del vero omicida.
La serie, scritta e prodotta da Craig Rosenberg (già executive di “The Boys”) e diretta da Jennifer Arnold, Alex Buono, Francesca Gregorini, Anu Valia, ha un formidabile cast che vede protagonisti Kaley Cuoco, l’indimenticata Penny di “The Big Bang Theory” e Chris Messina, che ha recitato in serie di successo come “Gaslit” e in film come “Air”, “Vicky, Cristina, Barcelona” di Woody Allen e “Julie e Julia” insieme a Meryl Streep. I due sono affiancati da Tom Bateman, che ha recitato in “Assassinio sul Nilo” e “Assassinio sull’Orient Express”, e che in “Based On A True Story” interpreta un misterioso idraulico la cui vera identità resta in sospeso fino all’ultimo secondo. Nel cast, inoltre: Priscilla Quintana (Ruby Gale), Liana Liberato (Tory Thompson), Natalia Dyer (Chloe Lake), Alex Alomar Akpobome (Ryan), Aisha Alfa (Carolyn), Annabelle Dexter-Jones (Serena), Li Jun Li (Michelle).
Il cardinale Zuppi: le nuove elezioni europee ci portino un’Europa che punti alla paceRoma, 18 mar. (askanews) – Le parole sulla pace di Papa Francesco, anche quelle non comprese o fraintese, “sono tutt’altro che ingenuità. È sofferta e drammatica condivisione di un dolore che non potremo mai misurare”, visto che viviamo, come umanità, “un lunghissimo Venerdì Santo”, insanguinato da conflitti e guerre. Ad affermarlo è stato il Presidente della Conferenza episcopale italiana, e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi nel suo discorso introduttivo ai lavori del Consiglio permanente della Cei, aperti questo pomeriggio a Roma. Un invito alla pace che si è esteso anche alle prossime scelte per il Parlamento europeo che, attraverso il voto, si auspica portino ad istituzioni votate finalmente a politiche di pace e di disarmo. E’ proprio in un frangente come questo che “la storia esige – ha proseguito Zuppi – di trovare un quadro nuovo, un paradigma differente, coinvolgendo la comunità internazionale per trovare insieme alle parti in causa una pace giusta e sicura”.
“Proprio su questo versante gli Stati e i popoli europei, le stesse istituzioni dell’Unione europea, devono riscoprire la loro vocazione originaria, improntando le relazioni internazionali alla cooperazione”, è stato l’invito venuto dal Presidente della Cei, il quale ha poi ricordato che proprio “questa Europa vivrà a giugno una grande occasione di partecipazione popolare per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Facciamo nostro – ha detto quindi Zuppi al parlamentino dei vescovi italiani – l’appello dei Vescovi europei che, in un recente documento sulle prossime elezioni, affermano: ‘Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che condividiamo e di cui ci sentiamo responsabili. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento europeo. Non possiamo rassegnarci – ha quindi concluso Zuppi – a un aumento incontrollato delle armi, né tanto meno alla guerra come via per la pace. L’Italia – l’Europa no? – ‘ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’”.
Cei, card. Zuppi: preoccupati da tenuta sistema paeseRoma, 18 mar. (askanews) – “Suscita preoccupazione la tenuta del sistema Paese, in particolare di quelle aree che ormai da tempo fanno i conti con la crisi economica e sociale, con lo spopolamento e con la carenza di servizi”. Ad esprimere le preoccupazioni dell’episcopato italiano sulle riforme istituzionali è stato oggi il Presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi aprendo a Roma i lavori del Consiglio permanente della Cei.
Nella sua prolusione, il porporato ha quindi chiesto che “non venga meno un quadro istituzionale che possa favorire uno sviluppo unitario, secondo i principi di solidarietà, sussidiarietà e coesione sociale. Su questo versante, la nostra attenzione è stata costante e resterà vigile, – ha quindi aggiunto – nella consapevolezza che il Paese non crescerà, se non insieme, come peraltro già ricordato in passato”.
Cei, Zuppi: nuove elezioni ci portino Europa che punti a paceRoma, 18 mar. (askanews) – Le parole sulla pace di Papa Francesco, anche quelle non comprese o fraintese, “sono tutt’altro che ingenuità. È sofferta e drammatica condivisione di un dolore che non potremo mai misurare”, visto che viviamo, come umanità, “un lunghissimo Venerdì Santo”, insanguinato da conflitti e guerre. Ad affermarlo è stato il Presidente della Conferenza episcopale italiana, e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi nel suo discorso introduttivo ai lavori del Consiglio permanente della Cei, aperti questo pomeriggio a Roma. Un invito alla pace che si è esteso anche alle prossime scelte per il Parlamento europeo che, attraverso il voto, si auspica portino ad istituzioni votate finalmente a politiche di pace e di disarmo. E’ proprio in un frangente come questo che “la storia esige – ha proseguito Zuppi – di trovare un quadro nuovo, un paradigma differente, coinvolgendo la comunità internazionale per trovare insieme alle parti in causa una pace giusta e sicura”.
“Proprio su questo versante gli Stati e i popoli europei, le stesse istituzioni dell’Unione europea, devono riscoprire la loro vocazione originaria, improntando le relazioni internazionali alla cooperazione”, è stato l’invito venuto dal Presidente della Cei, il quale ha poi ricordato che proprio “questa Europa vivrà a giugno una grande occasione di partecipazione popolare per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Facciamo nostro – ha detto quindi Zuppi al parlamentino dei vescovi italiani – l’appello dei Vescovi europei che, in un recente documento sulle prossime elezioni, affermano: ‘Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che condividiamo e di cui ci sentiamo responsabili. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento europeo’. Non possiamo rassegnarci – ha quindi concluso Zuppi – a un aumento incontrollato delle armi, né tanto meno alla guerra come via per la pace. L’Italia – l’Europa no? – ‘ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’”.
Torna al cinema “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”Milano, 18 mar. (askanews) – Arriva per la prima volta nelle sale italiane, solo il 25, 26, 27 marzo come evento speciale, “Led Zeppelin: The Song Remains The Same” il rivoluzionario e ipnotico film-concerto che raccoglie le riprese delle elettrizzanti esibizioni dei Led Zeppelin al Madison Square Garden di New York nel 1973. L’elenco delle sale è disponibile su nexodigital.it, sono aperte le prevendite. Quella al Madison Square Garden era la tappa finale del loro tour negli States che aveva toccato più di 30 città, battendo i record di affluenza di pubblico precedentemente detenuti dai Beatles. Fecero tre concerti di seguito, tutti sold out, il 27, 28 e 29 luglio 1973, portando sul palco brani leggendari come “Rock and Roll”, “Black Dog”, “Stairway To Heaven”, “Heartbraker”, “Whole Lotta Love” e molti altri, che rivivono con tutta la loro potenza in questo imperdibile film-concerto.
“Led Zeppelin: The Song Remains The Same” è un viaggio visionario, un appuntamento al cinema irrinunciabile per tutti i fan dei Led Zeppelin ma anche per coloro che vogliono conoscere più da vicino la band che ha lasciato segni indelebili nella storia del rock’n’roll. Il film-concerto era stato pensato, infatti, appositamente per il cinema dagli stessi membri della band. Alle immagini dei tre live, dalla potenza della loro performance sul palco ai racconti nel backstage, si fondono sequenze video realizzate appositamente, che ripercorrono le “allucinazioni private” di Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham.
La rimasterizzazione della colonna sonora è stata supervisionata personalmente dai membri della band, dando vita a un film in cui si rivela, visivamente e musicalmente, la stessa essenza della più grande e influente rock band del mondo. Diretto da Peter Clifton e da Joe Massot, “Led Zeppelin: The Song Remains The Same” è distribuito nelle sale italiane in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con Warner Music Italy e coi media partner Radio Capital e MYmovies.it.
Al nuovo trailer di “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”hanno prestato le proprie voci Luca De Gennaro e Mixo, due iconici nomi della radiofonia italiana che tutti i giorni su Radio Capital conducono Capital Records.
Banche, Bce e Eba creano comitato congiunto armonizzazione datiRoma, 18 mar. (askanews) – Banca centrale europea e Autorità bancaria europea hanno annunciato la creazione di un comitato congiunto sulla rendicontazione nel settore bancario. Secondo quanto riporta un comunicato, questo nuovo ente, battezzato “Joint Bank Reporting Committee” e a cui parteciperanno anche Commissione Ue e autorità di risoluzione Ue delle crisi bancarie, Srb) avrà il compito di aiutare a sviluppare definizioni e standard comuni riguardo ai dati che le banche sono tenute a riferire ai fini statistici, di vigilanza e sui processi di risoluzione.
Il processo di analisi coinvolgerà tu tutte le autorità rilevanti dell’Unione europea, così come quelle a livello nazionale e rappresentanti del settore bancario. “Dati di elevata qualità sono essenziali per attuare il nostro mandato”, spiega Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della Bce citata nel comunicato. “Un sistema di rendicontazione armonizzato, proporzionato e adatto ai suoi fini è una priorità per l’Eba”, spiega il presidente dell’autorità, José Manuel Campa.
E secondo la commissaria europea responsabile di servizi e stabilità finanziaria, Mairead McGuinnes, queste iniziativa è importante nell’ambito della modernizzazione dei processi di rendicontazione delle banche. Positivo anche il commento del presidente del Srb, Dominique Laboureix. (foto da sito Bce).
Cortellesi conquista la Francia: un film che risuonerà in ogni donnaRoma, 18 mar. (askanews) – “C’è Ancora Domani” di Paola Cortellesi è il primo film italiano in Francia per numero di presenze da dopo la pandemia. Al primo weekend di uscita, il film, distribuito nei cinema francesi da Universal con il titolo “Il reste encore demain”, registra un numero di presenze nelle sale pari a 118.000 con un incasso di circa 800.000 euro.
“Invocando il passato, la regista italiana ha creato un film toccante e attuale che risuonerà in ogni donna, indipendentemente dalla generazione”, scrive Première. “Diretto con vitalità, illuminato da momenti di sfrenata allegria, venato di un’ironia quasi burlesca, ‘C’è ancora domani’ si colloca sul filo di una tragicommedia che ha il merito di far sentire, in mezzo alle vecchie voci del passato, la speranza di un futuro migliore”, si legge su Le Monde. “Cortellesi osa tutto e colpisce nel segno”, scrive L’Obs. E ancora, su Le Journal du Dimanche si definisce: “Una toccante storia di emancipazione”. “Un’impresa cinematografica inaspettata, crudele, divertente, senza compromessi ed essenziale per più di una ragione, sostiene Bande à part. È “Un piccolo miracolo” per Télé Loisirs e “Una luminosa tragicommedia sul patriarcato” per Elle. “La forza di questo film femminista è che tratta un argomento oscuro in modo molto originale, oscillando tra umorismo, leggerezza e dramma” scrive Le Parisien. Tra le altre recensioni, su Sud Ouest si legge: “Paola Cortellesi si muove con grazia e intelligenza tra fantasia, gravità, umorismo, poesia, prendendo in prestito tanto dalle commedie musicali quanto dal neorealismo. La colonna sonora spazia tra varietà, opera, hip-hop… che bella libertà”.
Uscito nelle sale il 26 ottobre scorso e presentato alla Festa del cinema di Roma, il film ha nel cast, oltre alla stessa regista Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni.
Gentiloni: l’Ue deve trovare il proprio ruolo nel mondo e può fungere da ponteMilano, 18 mar. (askanews) – L’Unione europea deve “trovare il proprio ruolo nel mondo in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche e sfide al sistema commerciale multilaterale. Dovremmo lavorare per rendere la globalizzazione più sicura: per costruire catene di approvvigionamento più forti e più resilienti. Il protezionismo o il nazionalismo economico non sono la risposta”. Lo ha affermatoáiláCommissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, nel suo intervento al Next Milan Forum organizzato dell’Ispi all’Università Bocconi. “L’emergere di una divisione tra ciò che alcuni hanno chiamato ‘l’Occidente e il resto del mondo’ – ha proseguito – può anche ostacolare gli sforzi volti ad affrontare altre sfide globali che richiedono cooperazione internazionale: cambiamento climatico, intelligenza artificiale, povertà, pandemie”. “Non dobbiamo rassegnarci all’emergere di due schieramenti concorrenti. L’Ue è nella posizione ideale per fungere da ponte verso un multilateralismo più efficace”, ha concluso Gentiloni.