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Mattarella: il magistrato deve essere autonomo e imparziale

Mattarella: il magistrato deve essere autonomo e imparzialeRoma, 14 mar. (askanews) – “La funzione del magistrato va esercitata in modo autonomo e imparziale, adottando decisioni con un saldo fondamento normativo; che sappiano tenere nel debito conto la condizione delle persone e la realtà amministrativa ed economica sulle quali sono destinate ad incidere”. Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendosi ai vincitori dei concorsi per consigliere di Stato e per referendario dei Tar ricevuti oggi al Quirinale.


“Sono certo che voi, nuovi Consiglieri e Referendari, saprete interpretare il vostro ruolo animati da ideali elevati, all’insegna del coraggio e della responsabilità, contribuendo al costante processo di adeguamento della giustizia amministrativa all’evoluzione della realtà istituzionale e sociale”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Mattarella: magistrato deve essere autonomo e imparziale

Mattarella: magistrato deve essere autonomo e imparzialeRoma, 14 mar. (askanews) – “La funzione del magistrato va esercitata in modo autonomo e imparziale, adottando decisioni con un saldo fondamento normativo; che sappiano tenere nel debito conto la condizione delle persone e la realtà amministrativa ed economica sulle quali sono destinate ad incidere”. Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendosi ai vincitori dei concorsi per consigliere di Stato e per referendario dei Tar ricevuti oggi al Quirinale.


“Sono certo che voi, nuovi Consiglieri e Referendari, saprete interpretare il vostro ruolo animati da ideali elevati, all’insegna del coraggio e della responsabilità, contribuendo al costante processo di adeguamento della giustizia amministrativa all’evoluzione della realtà istituzionale e sociale”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Mbda Italia, firmato il contratto integrativo aziendale

Mbda Italia, firmato il contratto integrativo aziendaleRoma, 14 mar. (askanews) – MBDA Italia ha sottoscritto il contratto integrativo aziendale per il periodo 2023-2025 che è stato appena approvato attraverso un referendum in tutti e tre i siti di MBDA Italia di Roma, Fusaro e La Spezia. L’accordo, sottoscritto alla presenza del Managing Director, Giovanni Soccodato, del Direttore delle Risorse Umane, Stefano Toncich e dei Segretari Generali e Nazionali delle Organizzazioni Sindacali FIM-FIOM-UILM, è il risultato, spiega una nota, di una “articolata trattativa tra azienda e coordinamento nazionale di FIM-FIOM-UILM, che conclude il percorso negoziale legato al rinnovo della contrattazione di secondo livello di MBDA Italia, ferma da oltre 10 anni. Un proficuo e costruttivo dialogo che conferma il tradizionale buon livello di relazioni industriali di MBDA Italia, che sono state ristrutturate e rinnovate nei metodi e nei processi e che hanno consentito di raggiungere un accordo organico, sistemico ed equilibrato”.


L’intesa, nell’ambito di un contesto sociale e geopolitico complesso e sempre meno prevedibile, consentirà di sostenere le molteplici sfide presenti e future e sarà un elemento fondamentale e identitario, in una fase di grande crescita aziendale sia in termini di organici che di business. L’accordo è teso a rafforzare il ruolo sociale che svolge l’azienda nella promozione e tutela dei diritti fondamentali delle persone, tra cui quello della parità di genere – incluso il sostegno e la tutela alle vittime di violenza di genere – il senso di appartenenza e il supporto in tutte le fasi del percorso lavorativo, con l’obiettivo di favorire un contesto organizzativo inclusivo, che valorizzi le risorse umane, facendo tesoro del contributo delle diverse generazioni e favorendo il dialogo e la diversità.


“Identità e spirito di appartenenza, declinati come inclusione, salute e benessere individuale e collettivo, nonché conciliazione vita privata-lavoro, sono alla base di questa intesa, in linea con la cultura ed i valori aziendali, che mettono al centro la persona come asset strategico”, ha sottolineato il Direttore Risorse Umane di MBDA Italia, Stefano Toncich, che ha aggiunto: “Il rinnovato impianto di relazioni sindacali è fondamentale e consentirà di affrontare le sfide di crescita che ci attendono, sostenendo le nostre persone in tutto il loro percorso aziendale e valorizzando la partecipazione e la performance”. Sul tema del welfare, sono stati concordati nuovi strumenti ad integrazione del modello esistente; tra questi: il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa e della previdenza complementare con l’incremento della contribuzione a carico dell’azienda, ulteriori investimenti strutturali sugli ambienti di lavoro e l’introduzione di nuove forme di tutela dei dipendenti e delle loro famiglie. In questo stesso ambito si aggiunge la valorizzazione del tempo, attraverso la sperimentazione di una maggiore flessibilità e riduzioni orarie su aree specifiche, con una particolare attenzione all’organizzazione di nuove forme di lavoro con azioni puntuali, per una migliore pianificazione dello smart working, interpretato come volano per far evolvere il modello di leadership ed i comportamenti individuali.


Sono state inoltre introdotte nuove misure in materia di attenzione alla persona e di supporto alla genitorialità, con l’obiettivo di rispondere in maniera efficace alle mutate esigenze personali e rafforzare l’identità aziendale, per attrarre e trattenere i migliori talenti. L’accordo assume un valore importante anche sotto il profilo economico, non solo per le nuove modalità di determinazione del premio di risultato, basate su sistemi di incentivazione innovativi di produttività e performance nell’ottica di una valorizzazione di tutti i dipendenti, ma anche per gli altri avanzamenti economici e normativi raggiunti, a sostegno dello sviluppo organico dell’azienda e degli attuali nuovi livelli di competitività. In particolare, è stato definito un nuovo sistema di incentivazione per il middle management basato anche sulla performance individuale, per sottolineare il loro ruolo di veri e propri ambasciatori ed attori principali dei valori aziendali. Altra importante novità è rappresentata dal riconoscimento di maggiorazioni specifiche per il personale delle aree produttive impiegato su turni di lavoro.


Confermati infine gli investimenti in materia di ricerca, innovazione e formazione, volta a gestire la complessità, con l’obiettivo di perseguire un modello di business che consenta la crescita dell’azienda nel lungo termine, nel pieno rispetto del benessere sociale e ambientale.

Fuori sul canale YouTube dei Subsonica “Chiacchiere nella luce”

Fuori sul canale YouTube dei Subsonica “Chiacchiere nella luce”Milano, 14 mar. (askanews) – È fuori oggi sul canale YouTube dei Subsonica e su Spotify “Chiacchiere nella luce”, conversazioni in cui Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio insieme a quattro diversi ospiti accendono un riflettore sui temi affrontati nel brano “Mattino di Luce”, singolo estratto dal nuovo disco “Realtà Aumentata” uscito lo scorso gennaio, che porteranno in tour nei palasport a partire dal 3 aprile.


I Subsonica provano a demolire i confini della canzone “Mattino di luce” confrontandone le tematiche con esponenti e attivist* del mondo trans e della sessualità, nell’arco di una discussione e aperta. Partendo dal testo del brano, in dialogo con la band, Roberta Parigiani, Leone Orvieto, Elisa Casaleggio e Frida Affer hanno approfondito alcuni aspetti della loro esperienza personale e professionale, ponendo l’accento su tematiche importanti intorno alla sessualità e al mondo queer, smontando stereotipi e pregiudizi. A partire dal percorso di ognuno alla scoperta di sè si è cercato di far luce su disforia, transfobia, il peso del giudizio della comunità e del mondo del lavoro, legislazione sulla transizione di genere, transfemminismi, queerness e molto altro.


Nell’episodio “Da nebulosa a una stella” la band si confronta con Roberta Parigiani – avvocatessa e portavoce politica del MIT di Bologna, Movimento Identità Trans, una delle associazione LGBTQ+ tra le più storiche in Italia e in Europa – affrontando il tema del percorso e della legislazione in Italia e all’estero. In “Trasformerà la tua voce” con Leone Orvieto – dissidente di genere, attivista e divulgatore transfemminista – la band ha approfondito temi quali identità personale, movimento trans, femminismo intersezionale e queerness. In “Un’ombra che striscia” i Subsonica hanno dialogato con Elisa “Hellsy” Casaleggio – rapper, attrice, attivista Zena Trans e podcaster – parlando del rapporto con sé stess* durante il percorso di transizione e rispetto della propria identità.


Nell’ultimo capitolo “Il giudizio degli altri” si parla del giudizio degli altri e verso se stessi insieme a Frida Affer – sex coach – approfondendo l’idea di un pensiero critico più libero e consapevole, che parte anche dall’ascolto. “Mattino di luce” parla della necessità di una trasformazione: da una condizione di instabilità e disagio verso la ricerca di un equilibrio e di pace. Il brano accarezza anche un argomento più specifico: il percorso che porta una persona a liberarsi dal ruolo di genere che è stato attribuito alla nascita, per arrivare a vivere pienamente nel genere in cui si identifica. Dicono i Subsonica: “Incongruenza, disforia o transizione di genere sono temi circondati da pregiudizi affrettati, spesso repressivi e violenti, che non tengono conto del disagio, della sofferenza e delle necessità autentiche di chi li vive affrontandoli quotidianamente. In “Preso blu”, una delle nostre prime canzoni, parlavamo della “paura del diverso” come “paura del possibile”. Continuiamo anche oggi, con nuove parole e nuovi sguardi, a raccontare storie di diversità e esigenze di libertà.”


Il videoclip, girato da Donato Sansone con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, vede la band esibirsi in un luogo asettico di fronte a una figura in trasformazione. Ad aprile i Subsonica saranno live sui palchi dei principali palazzetti italiani con SUBSONICA 2024 TOUR. La tournée, prodotta da Live Nation, partirà il 3 aprile dal PalaUnical di Mantova – data in cui è previsto uno speciale soundcheck aperto per chiunque abbia acquistato il biglietto del concerto – per proseguire il 4 aprile al Forum Assago di Milano, il 6 aprile alla Zoppas Arena Conegliano (TV), l’8 aprile al Palazzo dello Sport di Roma, il 10 aprile all’Unipol Arena di Bologna, l’11 aprile al Mandela Forum di Firenze e chiudere il 13 aprile all’Inalpi Arena di Torino.

Istat, stop a Blangiardo: il governo ritira la richiesta di nomina

Istat, stop a Blangiardo: il governo ritira la richiesta di nominaRoma, 14 mar. (askanews) – Stop definitivo alla nomina di Giancarlo Blangiardo per il bis alla presidenza dell’Istat. Il governo ha ritirato la richiesta di parere parlamentare sulla proposta del governo. E oggi la commissione Affari costituzionali ne ha preso atto in un ufficio di presidenza.


Blangiardo era caldeggiato dalla Lega di Matteo Salvini. Ma la necessità di una maggioranza rafforzata (due terzi dei componenti) in commissione Affari costituzionali aveva impantanato la riconferma. La vicenda era rimasta in sospeso da mesi, tra stop and go e inabissamenti, fino all’epilogo. Nel frattempo il ministero della Funzione pubblica ha pubblicato un bando per gli aspiranti candidati che si chiude fra un paio di settimane.

Terrorismo, Piantedosi: 28 mila siti sensibili, 205 di Israele

Terrorismo, Piantedosi: 28 mila siti sensibili, 205 di IsraeleRoma, 14 mar. (askanews) – “Dopo il 7 ottobre ho immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio e nella seduta del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato d’urgenza il successivo 10 ottobre, con la partecipazione delle agenzie di intelligence, sono state approfondite le possibili minacce e gli strumenti di prevenzione e contrasto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo al question time al Senato.


“È stata effettuata una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia – ha aggiunto il titolare del Viminale – che sono stati quantificati in oltre 28.000, 205 dei quali riconducibili a Israele, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi”. “La minaccia terroristica – ha proseguito – è, inoltre, sempre oggetto di approfondimento nell’ambito del Comitato analisi strategica antiterrorismo, anche in un quadro di collaborazione operativa con gli apparati antiterrorismo dei Paesi europei ed extra-UE”.

Roma, in mostra “Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente”

Roma, in mostra “Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente”Roma, 14 mar. (askanews) – Al Museo Napoleonico di Roma un’esposizione dedicata al collezionismo di arte orientale e giapponese: “Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente”, in concomitanza con la mostra “Ukiyoe. Il mondo fluttuante. Visioni dal Giappone “in corso al Museo di Roma a Palazzo Braschi. La mostra (visitabile dal 15 marzo) è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è curata da Elena Camilli Giammei, Laura Panarese e Marco Pupillo. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.


Al centro del percorso espositivo è una rara raccolta di 14 kakemono appartenuti a Giuseppe Primoli, strisce rettangolari di carta o tessuto di varia lunghezza da appendere in verticale, dipinti a acquerello e inchiostro con soggetti classici della pittura giapponese del genere “fiori e uccelli”: composizioni che ritraggono fiori, rami con foglie e frutti, uccelli, gufi, gru, aironi, farfalle, paesaggi lacustri. Nove di questi manufatti, conservati abitualmente nei depositi del Museo Napoleonico, sono stati di recente oggetto di un restauro e tornano visibili al pubblico dopo alcuni anni; gli altri cinque kakemono della collezione, anch’essi restaurati di recente, provengono invece dalla vicina Fondazione Primoli. La particolarità che rende unica questa collezione consiste nelle firme, dediche e componimenti autografi che poeti, scrittori, personaggi di spicco della scena culturale italo-francese dell’epoca, fino agli anni Trenta del Novecento, hanno apposto sulla superficie dei kakemono: Anatole France, Guy de Maupassant, Marcel Prévost, Émile Zola, Stephane Mallarmé, Paul Valery, Paul Claudel, Henry Bergson, per citarne alcuni, e, tra i letterati italiani, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio, Cesare Pascarella, Arrigo Boito, Giovanni Verga, Matilde Serao, ma anche interpreti teatrali, attori e attrici d’eccellenza, come Eleonora Duse, e inoltre politici e numerosi esponenti delle case reali di tutta Europa. Il conte era infatti solito chiedere ai frequentatori del suo vivace salotto mondano di lasciare sugli spazi non dipinti dei kakemono un ricordo, una traccia, un pensiero o una frase, andando così a costituire un prezioso corpus di interesse storico e letterario accanto a quello propriamente artistico dei dipinti.


Oltre ai kakemono, vengono presentati in mostra altri preziosi oggetti: circa 70 tra stampe, dipinti, manoscritti, disegni, incisioni, porcellane. Un nucleo dall’importante valore documentario e storico-artistico che racconta il gusto e l’interesse per l’Oriente da parte del conte e della famiglia Bonaparte-Primoli, rivelando l’influenza che l’arte del Giappone, del continente asiatico e dell’Oriente in generale ha esercitato sulla cultura e sul collezionismo europeo del tardo Ottocento. Colto, spiritoso, abile conversatore, appassionato bibliofilo e fervido collezionista, il conte Giuseppe Primoli trascorre la gioventù a Parigi, alla corte di Napoleone III, negli anni in cui impera la moda del japonisme. Ed è proprio a contatto con gli stimolanti ambienti letterari e artistici parigini che matura il gusto per l’arte orientale. Lì ha modo di stringere amicizia e intrattenere rapporti con molti tra i “giapponisti” francesi più celebri del tempo, come i fratelli Edmond e Jules de Goncourt, Émile Zola e Pierre Loti, che gravitavano intorno al coltissimo e multiforme salotto della principessa Mathilde Bonaparte, zia da parte di madre, sua ispiratrice e amica.


Il percorso si apre con l’esotismo e il gusto mediorientale nella collezione dei Bonaparte-Primoli, un gusto talvolta indefinito, eclettico, multiforme, dai confini sfumati, un “gran bazar” del quale l’esposizione vuole restituire un caleidoscopico fermo immagine. Esposte inoltre circa 30 fotografie di soggetto orientalista scattate negli ultimi vent’anni dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, alcune delle quali sono state realizzate personalmente dal conte, fotografo appassionato. Tra le opere più prestigiose e rappresentative del gusto giapponista appartenenti alla collezione museale c’è il ventaglio di seta con paesaggio giapponese dal titolo La discesa delle oche selvatiche a Katata, esempio eloquente dell’influenza dell’arte nipponica nella pittura europea del tardo Ottocento, dipinto ad acquerello da Giuseppe De Nittis a Parigi intorno al 1880 per la principessa Mathilde Bonaparte la quale, a sua volta, ne fece dono al nipote.


Sarà inoltre l’occasione per ammirare molti oggetti abitualmente non visibili al pubblico, conservati nei depositi del museo: disegni con soggetti esotici e orientaleggianti, fotografie d’epoca di soggetto e gusto orientalista, xilografie, tempere e intagli su carta eseguiti con la tecnica del “kirigami”, chinoiseries e japonaiseries, documenti d’archivio. Conclude la mostra una sezione legata al mirabolante Grand Tour in India del Conte Luigi Primoli, fratello minore di Giuseppe (1904-06). Sono esposte pietre scolpite e terrecotte dipinte di manifattura indiana raffiguranti personaggi e soggetti religiosi, una copia del Corano su foglie di palma di manifattura indiana appartenente alla Fondazione Primoli, e alcune fotografie scattate da Lulù stesso.

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendo

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendoMilano, 14 mar. (askanews) – Via libera al nuovo Piano strategico di Eni 2024-27 che prevede investimenti netti pari a 27 miliardi per una media annua di 7 miliardi, inferiori di oltre il 20% rispetto al Piano dello scorso anno. Un taglio, ha spiegato il gruppo che ha presentato la nuova strategia ai mercati, che sarà realizzato “grazie all’ottimizzazione della spesa, al miglioramento della qualità dei progetti e al maggiore contributo della gestione del portafoglio”. La società guidata da Claudio Descazli ha previsto anche dismissioni e acquisizioni che genereranno entrate nette per circa 8 miliardi oltre a un taglio dei costi corporate per 1,8 mld.


Sale la remunerazione per gli azionisti tra cedola e piano di buy back. Eni intende distribuire tra il 30%-35% del Cffo annuale (flusso di cassa da attività operative) attraverso dividendi e buyback, in aumento rispetto al precedente 25%-30%. Il dividendo proposto per il 2024 è pari a 1 per azione (0,94 euro il dividendo del 2023), in aumento di oltre il 6% mentre il buyback è fissato a 1,1 miliardi. Il gruppo stima inoltre di generare un cash flow from operation prima del capitale circolante di circa 13,5 miliardi nel 2024 e di 62 miliardi nell’arco del Piano quadriennale, in crescita del 30% a scenario costante. “A compimento del Piano, Eni sarà una compagnia più forte dal punto di vista industriale e della redditività, con un portafoglio di business competitivi, in grado di continuare a crescere e a generare ritorni molto attrattivi”, ha detto Claudio Descazli, commentando il Piano Staregico 2024-27.


“Questo – ha aggiunto Descalzi – ci consente di migliorare in misura sostanziale la nostra politica di remunerazione. Incrementiamo la quota di distribuzione agli azionisti, il dividendo 2024 a essa associato e in presenza di upside aumentiamo la quota della generazione di cassa incrementale destinata alla remunerazione. La nostra politica di remunerazione è fortemente competitiva, implicando al prezzo corrente dell’azione un rendimento del 9%”. “Il nostro business upstream continuerà a crescere e a generare rilevanti flussi di cassa, con il Cash flow da attività operative per barile previsto in aumento di oltre il 30% nell’arco del Piano. Il gas naturale avrà un maggior peso nella nostra produzione e realizzeremo il pieno margine della catena del valore grazie alle attività midstream che intermedieranno sempre più le nostre forniture equity”, ha aggiunto l’ad.


Prevista infatti in crescita la produzione upstream “a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un ulteriore anno rispetto al piano precedente”. La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà pari a 4 GW nel 2024, e più che raddoppierà a oltre 8 GW nel 2027, raggiungendo gli oltre 15 GW entro il 2030. Eni sarà poi impegnata anche nella ristrutturazione e trasformazione di Versalis che porterà l’Ebitda nel 2025 a livello di breakeven e l’Ebit positivo nel 2026 con un miglioramento per il gruppo di oltre 600 milioni.


L’Ebitda pro-forma di Enilive è previsto a oltre 1,6 miliardi nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 20%.

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendo

Eni: 27 mld di investimenti in Piano 2024-27 (-20%), sale dividendoMilano, 14 mar. (askanews) – Via libera al nuovo Piano strategico di Eni 2024-27 che prevede investimenti netti pari a 27 miliardi per una media annua di 7 miliardi, inferiori di oltre il 20% rispetto al Piano dello scorso anno. Un taglio, ha spiegato il gruppo che ha presentato la nuova strategia ai mercati, che sarà realizzato “grazie all’ottimizzazione della spesa, al miglioramento della qualità dei progetti e al maggiore contributo della gestione del portafoglio”. La società guidata da Claudio Descazli ha previsto anche dismissioni e acquisizioni che genereranno entrate nette per circa 8 miliardi oltre a un taglio dei costi corporate per 1,8 mld.


Sale la remunerazione per gli azionisti tra cedola e piano di buy back. Eni intende distribuire tra il 30%-35% del Cffo annuale (flusso di cassa da attività operative) attraverso dividendi e buyback, in aumento rispetto al precedente 25%-30%. Il dividendo proposto per il 2024 è pari a 1 per azione (0,94 euro il dividendo del 2023), in aumento di oltre il 6% mentre il buyback è fissato a 1,1 miliardi. Il gruppo stima inoltre di generare un cash flow from operation prima del capitale circolante di circa 13,5 miliardi nel 2024 e di 62 miliardi nell’arco del Piano quadriennale, in crescita del 30% a scenario costante. “A compimento del Piano, Eni sarà una compagnia più forte dal punto di vista industriale e della redditività, con un portafoglio di business competitivi, in grado di continuare a crescere e a generare ritorni molto attrattivi”, ha detto Claudio Descazli, commentando il Piano Staregico 2024-27.


“Questo – ha aggiunto Descalzi – ci consente di migliorare in misura sostanziale la nostra politica di remunerazione. Incrementiamo la quota di distribuzione agli azionisti, il dividendo 2024 a essa associato e in presenza di upside aumentiamo la quota della generazione di cassa incrementale destinata alla remunerazione. La nostra politica di remunerazione è fortemente competitiva, implicando al prezzo corrente dell’azione un rendimento del 9%”. “Il nostro business upstream continuerà a crescere e a generare rilevanti flussi di cassa, con il Cash flow da attività operative per barile previsto in aumento di oltre il 30% nell’arco del Piano. Il gas naturale avrà un maggior peso nella nostra produzione e realizzeremo il pieno margine della catena del valore grazie alle attività midstream che intermedieranno sempre più le nostre forniture equity”, ha aggiunto l’ad.


Prevista infatti in crescita la produzione upstream “a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un ulteriore anno rispetto al piano precedente”. La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà pari a 4 GW nel 2024, e più che raddoppierà a oltre 8 GW nel 2027, raggiungendo gli oltre 15 GW entro il 2030. Eni sarà poi impegnata anche nella ristrutturazione e trasformazione di Versalis che porterà l’Ebitda nel 2025 a livello di breakeven e l’Ebit positivo nel 2026 con un miglioramento per il gruppo di oltre 600 milioni.


L’Ebitda pro-forma di Enilive è previsto a oltre 1,6 miliardi nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 20%.

Terrorismo, Piantedosi: 28 mila siti sensibili, 205 di Israeele

Terrorismo, Piantedosi: 28 mila siti sensibili, 205 di IsraeeleRoma, 14 mar. (askanews) – “Dopo il 7 ottobre ho immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio e nella seduta del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato d’urgenza il successivo 10 ottobre, con la partecipazione delle agenzie di intelligence, sono state approfondite le possibili minacce e gli strumenti di prevenzione e contrasto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo al question time al Senato.


“È stata effettuata una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia – ha aggiunto il titolare del Viminale – che sono stati quantificati in oltre 28.000, 205 dei quali riconducibili a Israele, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi”. “La minaccia terroristica – ha proseguito – è, inoltre, sempre oggetto di approfondimento nell’ambito del Comitato analisi strategica antiterrorismo, anche in un quadro di collaborazione operativa con gli apparati antiterrorismo dei Paesi europei ed extra-UE”.