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Non sarà estradato in Israele il presunto terrorista palestinese Anan Yaeesh

Non sarà estradato in Israele il presunto terrorista palestinese Anan YaeeshRoma, 13 mar. (askanews) – Non si può procedere all’estradizione in Israele di Anan Kamal Afif Yaeesh. Lo hanno deciso i giudici della corte d’appello dell’Aquila che hanno di fatto accolto una istanza dei difensori del presunto terrorista palestinese di 37 anni, gli avvocati Flavio Rossi Albertini e Stefania Calvanese. Anan – si ricorda – è stato arrestato lunedì per l’accusa di tettrorismo e perché ritenuto facente parte del ‘Gruppo di risposta rapida Brigate Tulkarem’, parte delle ‘Brigate dei martiri di Al-Aqsa’.


Rispetto al procedimento di estradizione – comunque, si aggiunge – “non si configurano le condizioni per una sentenza favorevole all’estradizione in quanto Anan è sottoposto a procedimento penale per gli stessi fatti oggetto della richiesta nell’ambito di un procedimento promosso dalla procura dell’Aquila”. Ed inoltre – si sottolinea – “vi è motivo di ritenere che Anan, qualora estradato nello Stato di Israele, possa essere sottoposto a trattamenti crudeli, disumani e degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione di uno dei diritti umani della persona, evicendosi tale rischio dalle relazioni, depositate dalla difesa, di organizzazioni non governative, ritenute affidabili sul piano internazionali, quali Amnesty International e Human Rights Watch”.

Fisco, Schlein: Meloni su tasse? Cercano uno slogan ogni giorno…

Fisco, Schlein: Meloni su tasse? Cercano uno slogan ogni giorno…Roma, 13 mar. (askanews) – “Sa cosa è bellissimo? Una sanità pubblica che possa curare le persone a prescindere dal portafoglio, una scuola pubblica che garantisca un’istruzione di qualità per tutte le bambine e i bambini d’Italia. Sono cose bellissime”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa, commentando le dichiarazioni di Giorgia Meloni sulle tasse.


“Capisco – ha aggiunto – che questo governo impegnato a trovare slogan ogni giorno si dimentichi quali sono le esigenze delle persone. Ma il punto vero è che quello che è orrendo sono i tagli alla sanità pubblica, al Tpl, alle pensioni, al welfare… Questo aumenta le diseguaglianze in questo paese”. Al contrario, ha concluso la leader Pd, “li abbiamo visti più timidi sugli extraprofitti. Se mi consentite una battuta: anno cancellato il tweet. Hanno fatto il tweet e poi l’hanno cancellato. Al di là degli slogan del governo, prima o poi dovranno rispondere del fatto che le liste di attesa si allungano al punto che serve un anno e mezzo per fare una gastroscopia”.

Dl elezioni in Aula, Lega ripropone emendamento per terzo mandato

Dl elezioni in Aula, Lega ripropone emendamento per terzo mandatoRoma, 13 mar. (askanews) – Sono 44 gli emendamenti depositati per l’aula del Senato sul ddl di conversione del decreto elezioni. Alcuni sono stati presentati da gruppi di maggioranza (tre FdI, due Lega, uno FI) ma la gran parte sono espressione di proposte delle opposizioni, più numerose dal M5S (11), 8 dal Pd, 6 da AVS e da Azione.


La Lega, come annunciato, ha ripresentato quello che se approvato introdurrebbe la possibilità di svolgere tre mandati per i presidenti della Giunta regionale. Proposta già bocciata in Commissione e sulla quale il governo si è rimesso al voto dell’Aula. La proposta di modifica interviene sulla previsione, contenuta all’articolo 2, comma 1, lettera f), della legge 2 luglio 2004, n. 165, che nell’attuale versione prescrive la “non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto”. Nell’emendamento della Lega si propone di sostituire le parole: “secondo mandato” con le parole “terzo mandato”. “Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano con riferimento ai mandati successivi alle elezioni effettuate dopo la data di entrata in vigore delle leggi regionali di attuazione”, precisa ancora l’emendamento leghista, che quindi azzera i precedenti mandati e consentirebbe a qualche presidente uscente, quindi, di arrivare a quattro e più mandati consecutivi. Il Pd ha presentato anche una proposta di stralcio della norma che abolisce il limite dei mandati per i sindaci dei Comuni fino a 5000 abitanti e modifica il limite dei mandati, elevandoli a tre, per i primi cittadini dei Comuni fino a 15mila abitanti.

Dl ex-Ilva, diventa legge. Ok misure su AS, prestito e indotto

Dl ex-Ilva, diventa legge. Ok misure su AS, prestito e indottoRoma, 13 mar. (askanews) – Il decreto sull’amministrazione straordinaria delle imprese strategiche, il cosiddetto decreto Ilva, incassa il via libera della Camera che lo approva in seconda lettura senza modifiche rispetto al testo licenziato in Senato e diventa quindi legge. I voti a favore sono stati 154, quelli contrari 46 e 56 le astesioni.


Il provvedimento, che era stato varato dal Consiglio dei ministri a metà gennaio, ha aperto la strada al commissariamento per l’ex Ilva prevedendo l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria su istanza dei soci con almeno il 30% del capitale per le imprese di interesse strategico nazionale con almeno 500 dipendenti e debiti per almeno 300 milioni. Nel decreto viene prevista poi la possibilità per il ministero dell’Economia di erogare a queste imprese, di fatto all’ex Ilva, finanziamenti della durata massima di cinque anni, a tassi di mercato, per un massimo di 320 milioni di euro per l’anno 2024. Arrivano anche garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria.


Nel corso dell’esame del Senato con un emendamento del governo, è confluito nel provvedimento anche il dl relativo all’indotto di Acciaierie d’Italia per venire incontro alle esigenze della filiera. In particolare, sono state ampliate le maglie per consentire alle imprese dell’indotto, che hanno difficoltà di accedere al credito per i debiti accumulati, di usufruire del Fondo di garanzia anche in mancanza di valutazioni creditizie particolarmente favorevoli. Come ulteriore agevolazione per accedere al Fondo è stato abbassato al 35% il limite di fatturato prodotto nei confronti del committente in amministrazione straordinaria, chiarendo che esso deve fare riferimento al fatturato medio complessivo valutato nei cinque esercizi precedenti.


Tra le novità a favore l’indotto anche una norma che consente alla Regione Puglia di svincolare quote di avanzo di amministrazione oer destinarle a ulteriori finanziamenti a beneficio dell’indotto, nel rispetto del regolamento europeo sugli aiuti di Stato. Nel provvedimento è stato poi chiarito il ‘perimetro’ delle imprese interessate alla prededucibilità dei crediti vantati nei confronti di imprese ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria. Viene specificato che le imprese interessate sono anche quelle che hanno fornito prestazioni in materia di risanamento, sicurezza e tutela dell’ambiente. Rientrano in queste categorie le imprese che hanno fornito prestazioni di manutenzione per la funzionalità produttiva degli impianti, ricambi e materiale di consumo, servizi di autotrasporto e di movimentazione di attrezzature, prodotti di consumo, semilavorati e prodotti finiti, anche al di fuori dell’area degli impianti. Nella prededucibilità rientrano anche i crediti riferiti a prestazioni di beni e servizi non continuative. In questo modo vengono incluse le imprese che sono state costrette ad interrompere le forniture in favore di Adi per l’accelerazione della crisi.

Bce: dal 18 settembre spread tassi depositi-rifinanziamenti a 15 pb

Bce: dal 18 settembre spread tassi depositi-rifinanziamenti a 15 pbRoma, 13 mar. (askanews) – La Banca centrale europea ha completato la revisione del suo “operational framework”, il quadro operativo con cui attua le sue operazioni di politica monetaria. Secondo quanto riporta un comunicato, prevede che si continui a impostare l’intonazione della linea monetaria di breve termine aggiustando il tasso sui depositi, ma al tempo stesso le operazioni di rifinanziamento principali “giocheranno un ruolo centrale nel raggiungere le necessità di liquidità delle banche”.


Peraltro le operazioni di rinanziamento principali continueranno a essere effettuate tramite aste a tasso fisso, con piena assegnazione delle richieste a fronte della fornitura di garanzie collaterali da parte delle banche. La Bce puntualizza che a partire dal 18 settembre di quest’anno il differenziale dei tassi ufficiali tra i depositi e le principali operazioni di rifinanziamento, attualmente di 50 punti base, sarà ridotto a 15 punti base.


Inoltre che i parametri di questo nuovo quadro saranno oggetto di una nuova revisione nel corso del 2026, sulla base di quanto maturato nell’operare questi nuovi meccanismi. La Bce spiega che i principi guida adottati per questi nuovi meccanismi sono efficacia, solidità, flessibilità, efficienza e che puntano a un’economia di mercato aperta.

Svimez: dal 2025 potrebbe ripartire divergenza tra regioni

Svimez: dal 2025 potrebbe ripartire divergenza tra regioniRoma, 13 mar. (askanews) – La divergenza tra le regioni italiane, in particolare tra quelle settentrionali e meridionali, non dovebbe allargarsi in maniera consistente nel periodo 2023-2025, diversamente dal passato, in particolare se le risorse del PNRR saranno spese nei tempi ipotizzati dal governo. Ma già nel 2025, se si dovesse verificare una modesta ripresa del commercio mondiale, riaffioreranno percorsi di sviluppo divergenti. Lo afferma il rapporto “Dove vanno le regioni italiane” presentato oggi da Svimez e Ref Ricerche.


Le prospettive fotografate dal rapporto sono caratterizzate da una fase di crescita molto debole, in parte spiegata proprio dal percorso di normalizzazione delle politiche, monetarie e fiscali che sta orientando le scelte dei Governi europei. Il 2023 è stato per l’economia italiana un anno di decelerazione, con una variazione del Pil modesta, prevista intorno allo 0,7 per cento che si declina, su scala territoriale, in uno 0,9 per cento nelle regioni settentrionali, dello 0,6 per cento nelle regioni del Centro, e allo 0,4 per cento nel Mezzogiorno. Le tendenze per il 2024-25 sono segnate ancora da ampi margini di incertezza. In questo contesto, il 2024 dovrebbe far registrare, sempre su scala nazionale, una lieve contrazione rispetto all’anno precedente (+0,6%), seguita l’anno successivo da una modesta accelerazione (+1,1%). Eppure, questa crescita relativamente contenuta in buona parte – secondo il rapporto – dipende dall’implementazione del Pnrr, specie al Sud.


Il rapporto prevede che le tendenze delle principali ripartizioni territoriali mantengano dei differenziali fra le macroaree relativamente contenuti. Ad ogni modo, anche se la tendenza generale è una relativa vicinanza tra le varie circoscrizioni, questo non elemina alcune differenze strutturali andate consolidandosi nel corso del tempo. Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, al Nord, dovrebbero crescere di più: queste tre regioni, quando riparte la domanda estera, “giocano un’altra partita” rispetto al resto del Paese. Toscana e Lazio continuano ad allontanarsi da Umbria e Marche al Centro; anche il Sud al suo interno vede percorsi differenziati.


“Per certi versi, è qui che risiede la vera sfida del Pnrr: aggredire nei territori più in difficoltà da tempo quei nodi che ne ostacolano la crescita a saggi comparabili con le regioni più dinamiche. Interrompendo, così, la frammentazione dei percorsi di sviluppo regionali che si è consolidata da inizio millennio fino alla pandemia”, segnala il rapporto.

Schlein a Calenda: nessuno è autosufficiente per battere destra

Schlein a Calenda: nessuno è autosufficiente per battere destraRoma, 13 mar. (askanews) – Per battere la destra serve “un progetto” e un’alleanza che metta insieme “il più possibile le forze alternative”. Lo ha detto Elly Schlein in conferenza stampa, rispondendo al leader di Azione Carlo Calenda che ha nuovamente detto no al ‘campo largo’.


“Io – ha detto Schlein – posso rispondere per quello che fa il Pd” che “in tutti i territori sta cercando di agevolare un’alternativa alle destre che sia competitiva e che possa vincere. Nessuna delle forze politiche è autosufficiente”. Ha aggiunto la leader Pd: “Serve la coerenza del progetto, trovare insieme le candidature più credibili e raccogliere quel progetto e naturalmente raccogliere il più possibili le forze che alternative a questa destra. Noi continueremo a lavorare in questa direzione”.

Mbda accelera, record per ordini e investimenti

Mbda accelera, record per ordini e investimentiParigi, 13 mar. (askanews) – Nel 2023 per Mbda i ricavi totali sono stati pari a 4,5 miliardi di euro. Nuovo record nell’acquisizione di ordini per totale di 9,9 miliardi di euro mentre il portafoglio ordini ha raggiunto i 28 miliardi di euro.


Tra il 2023 e il 2028 a livello di Gruppo Mbda investirà la cifra senza precedenti di 2,4 miliardi di euro e nel 2024 verranno assunte più di 2.600 nuove risorse. Sono i numeri annunciati dal CEO Eric Béranger nell’annuale conferenza stampa di MBDA a Parigi, nel corso della quale oltre a condividere i risultati 2023 del Gruppo Béranger ha proposto alcuni spunti su come affrontare le sfide future rispetto alla crescente domanda, in un contesto internazionale complesso.


“MBDA è nata dall’esigenza di una maggiore cooperazione europea, una componente fondamentale del suo DNA – ha affermato il CEO -. L’azienda è cresciuta fino a diventare leader mondiale nel suo settore. La sfida ora è quella di continuare ad adattarsi ad un ambiente in evoluzione e al contempo promuovere la cooperazione, in particolare a livello europeo. Ma anche di essere pronti ed operativi a rispondere alle nuove esigenze dei nostri clienti, delle loro Forze Armate e dei loro alleati, per aiutarli a garantire la loro sovranità in un ambiente globale in cui sempre di più i diritti internazionali vengono minacciati”. Tra i principali contratti domestici del 2023 si segnalano l’ordine di missili Aster per Francia e Italia, Akeron MP e Mistral 3 per la Francia, Enforcer – entrato in produzione in serie a fine 2023 – per la Germania, CAMM-ER per l’Italia, l’evoluzione del Sea Viper per il Regno Unito e Mistral 3 per la Spagna. In ambito export, MBDA ha registrato ordini significativi in Europa, in particolare importanti contratti per il CAMM in Polonia e Svezia e l’aggiornamento di mezza vita dei missili SCALP per la Grecia.


Gli eventi accaduti lo scorso anno sulla scena internazionale hanno dimostrato per Mbda ancora una volta la necessità di soluzioni di difesa globali e di una difesa aerea a più livelli, per la quale le cooperazioni di successo, come le famiglie Aster o CAMM, si rivelano determinanti. Anche gli attuali teatri di conflitto nel mondo stanno rivelando nuovi trend, come l’uso dei droni. Trend che Mbda “ha identificato fin da subito progettando Sky Warden, la soluzione di punta che affronta l’intera gamma di minacce provenienti da sistemi aerei senza pilota”. Con le minacce in rapida evoluzione, innovare ed essere preparati per il futuro rimangono le priorità di Mbda per essere pronti a contrastare nuove minacce ed essere presenti nei nuovi domini di conflitto. Il futuro del deep strike sta progredendo, con l’Italia che si è unita a Francia e Regno Unito nello sviluppo di FC/ASW. MBDA è inoltre alla guida di Hydis², un consorzio che coinvolge 14 paesi europei che sviluppano l’intercettore Aquila per far fronte all’emergere di effettori ipersonici; senza dimenticare le soluzioni di intelligenza artificiale applicate al combattimento collaborativo, come dimostrato da Orchestrike, il dimostratore di Collaborative Combat Effectors di Mbda.


L’azienda ha inoltre compiuto passi importanti nei sistemi ad energia diretta come il DragonFire nel Regno Unito, il Laser Weapon Demonstrator (LWD) in Germania e Cilas in Francia. Infine lo Spazio, un nuovo dominio dove è necessario salvaguardare asset strategici e avere la capacità di completare le operazioni sulla Terra. Da qui la recente partecipazione all’esercitazione AsterX. Per rimanere partner affidabile dei suoi clienti, Mbda segnala come “continua ad anticipare le necessità e ad adattarsi rapidamente”. Ecco perché l’azienda sta intensificando la propria produzione, con incrementi significativi nei ratei di produzione di Akeron MP, Aster, Brimstone, CAMM, Enforcer, Exocet, MICA e Mistral, mentre continua ad investire anche nel futuro. MBDA partecipa attivamente ai tavoli a livello europeo, continuando a supportare la Commissione Europea, l’Agenda Europea per la Difesa, ed ora accoglie con favore la strategia europea per l’industria della difesa e la sua futura implementazione.

Euro digitale, le tappe chiave della fase di parazione in corso

Euro digitale, le tappe chiave della fase di parazione in corsoRoma, 13 mar. (askanews) – Dopo aver completato lo scorso anno la fase istruttoria, ora la Bce sta portando avanti “la fase di preparazione” per l’euro digitale, che conta di concludere nell’ottobre del 2025. Le principali tappe di questa fase, secondo le slide dell’intervento di Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo a un convegno sui sistemi di pagamento del Politiecnico di Milano, prevedono di finalizzare il manuale di norme relativo allo schema dell’euro digitale; selezionare i fornitori di servizi e trarre insegnamenti dalla sperimentazione.


Sono inoltre previsti approfondimenti, tra cui ulteriore ricerca sulle modalità offline e definizione di un piano di collaudo e introduzione per il futuro. La fase successiva, dal novembre 2025 riguarderà sviluppo ed estensione dei casi d’uso dell’euro digitale.

Onorificenze, il Quirinale farà pulizia nell’elenco dei capi di Stato morti

Onorificenze, il Quirinale farà pulizia nell’elenco dei capi di Stato mortiRoma, 13 mar. (askanews) – Il Quirinale ha deciso di procedere ad una messa a punto generale sulle onorificenze, dopo le richieste di chiarimento e gli equivoci avvenuti negli anni. E’ solo l’ultima della lista infatti la querelle innescata alla Camera con una proposta, targata Fdi e Lega, che punta a revocare al maresciallo Tito, anche se defunto, la medaglia di Cavaliere di Gran Croce insignito della decorazione di Gran Cordone, e che ha, per tutta risposta, prodotto un emendamento Pd che tira in ballo Mussolini e i gerarchi fascisti.


Recentemente, sul sito del Quirinale, è stato puntualizzato che “le onorificenze sono legate alla esistenza in vita dell’insignito e decadono con la sua morte” e che “non possono essere concesse onorificenze alla memoria”. Nulla, quindi, per chi non è più in vita. Gli insigniti per le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana hanno raggiunto la cifra ragguardevole di circa 2 milioni, di cui molti ormai defunti. Ma per quanto riguarda quelle più importanti, come la medaglia di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone, di solito riservato ai capi di Stato, si sta pensando, secondo quanto apprende Askanews, di togliere dal data base il nominativo dei defunti. Rimarrà traccia solo in un elenco sul sito dell’Archivio Storico.