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Rugby, l’Esercito apre il match Italia-Scozia al 6 Nazioni

Rugby, l’Esercito apre il match Italia-Scozia al 6 NazioniMilano, 9 mar. (askanews) – L’Esercito è stato protagonista all’attesissimo incontro tra le nazionali di Italia e Scozia del torneo “Guinness Six Nations”, che si è svolto a Roma presso lo stadio Olimpico. Nella cornice di Viale delle Olimpiadi il nostro tricolore, le insegne dell’Esercito, della Federazione Italiana Rugby, della Scozia e la palla ovale sono stati portati sul campo da gioco da una rappresentanza di 44 atleti dell’Esercito accompagnati dalla fanfara dei Bersaglieri della Brigata “Garibaldi”. Ultimo atto prima del calcio d’invio è stato l’esecuzione dell’inno nazionale con la Banda dell’Esercito, davanti a uno stadio gremito fino all’ultimo ordine di posto.


Fuori dal campo di gioco, sin dalla mattina e per tutto il terzo tempo, i tanti tifosi hanno potuto avvicinarsi al mondo “in mimetica” visitando stand promozionali della Forza Armata, una mostra di veicoli storici e in servizio e il simulatore di volo dell’Aviazione dell’Esercito. Inoltre è stata allestita dagli istruttori alpini della Brigata “Taurinense” una palestra di roccia e sono stati attivati due percorsi ginnici, uno di military fitness con i paracadutisti della Brigata “Folgore” e uno di atletica leggera a cura del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito che hanno riscosso grande successo di pubblico. La presenza della Forza Armata al match Italia – Scozia è un ulteriore passo nella collaborazione con la Fir volta a promuovere attivamente su tutto il territorio nazionale la cultura dello sport e i valori fondanti che il mondo del rugby e l’Esercito condividono.

Migranti, 20 giorni di fermo amministrativo per la Sea Watch 5

Migranti, 20 giorni di fermo amministrativo per la Sea Watch 5Milano, 9 mar. (askanews) – Le autorità italiane hanno notificato alla Sea Watch 5 un fermo amministrativo che bloccherà per 20 giorni la nave nel porto di Pozzallo, dove giovedì erano sbarcate 51 migranti soccorse in mare e il corpo del 17enne morto. Ad renderlo è la stessa ong che X parla di provvedimento “oltraggioso” e denuncia: “Dopo il dramma, la beffa”. I legali dell’organizzazione, si legge ancora sul social network, sono “al lavoro per contestare la misura nelle opportune sedi: basta con gli ostacoli a chi salva vite in mare”.

Oppenheimer favorito per gli Oscar, Garrone cerca gloria

Oppenheimer favorito per gli Oscar, Garrone cerca gloriaRoma, 9 mar. (askanews) – Il red carpet tirato a lucido, il Dolby Thatre di Los Angeles pronto ad ospitare il gotha della filmografia mondiale. Conto alla rovescia per gli Oscar 2024 che domani, a partire dall’1 di notte italiana consegneranno i premi per i film e i protagonisti dell’anno. E chissà che non ci sarà gloria anche per Matteo Garrone ed il suo “Io capitano” candidato alla prestigiosa statuetta per il miglior film straniero. Oppenheimer (13 nomination), il film sul padre della bomba atomica sarà il probabile vincitore nella categoria miglior film. La pellicola diretta da Christopher Nolan dovrebbe aggiudicarsi anche la statuetta per la regia. Più incerta la sfida per il miglior protagonista. Tra i favoriti potrebbe esserci Bradley Cooper con il suo Leonard Bernstein (Maestro, la biografia dedicata a Leonard Bernstein. Il lungometraggio ha ottenuto 7 nomination agli Oscar), tra le sue interpretazioni più riuscite, anche se Cillian Murphy per il ruolo omonimo in ‘Oppenheimer’ potrebbe conquistare l’ambita statuetta. Chanche anche per Paul Giamatti, o scontroso professore protagonista di The Holdover – Lezioni di vita. Tra le attrici protagoniste, Emma Stone, in Poor Thinghs (vincitore del Leone d’Oro a Venezia ha ottenuto 11 nomination) potrebbe essere vicina alla vittoria. La star ha conquistato un Golden Globe, un Critic’s Choice Awards e un Bafta. Emma si è già aggiudicata una statuetta nel 2017, grazie alla sua performance in La La Land. Poi Lily Gladstone: l’attrice di Killers of the Flower Moon è la prima nativa americana mai candidata.

Landini: fermare subito il massacro del popolo palestinese

Landini: fermare subito il massacro del popolo palestineseRoma, 9 mar. (askanews) – “Qui non c’è solo la Cgil qui ci sono tutte le associazioni che hanno dato vita in questo anno alle lotte per la pace ed hanno riempito le piazze e credo che sia molto importante la risposta che c’è oggi. Si può vedere che c’è una domanda di pace noi stiamo chiedendo che ci sia un immediato cessate il fuoco e che si fermi il massacro del popolo palestinese”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che sta partecipando al corteo per la pace a Roma.


“Questa è la condizione perché vengano applicate le direttive dell’Onu a partire da due popoli due stati – ha aggiunto – Noi chiediamo che vengano liberati tutti gli ortaggi e pensiamo che sia necessario che tutti i governi lavorino per attivare ad una conferenza vera di pace. E pensiamo che quello che sta facendo Netaniahu è contro anche il proprio popolo israeliano. Noi siamo qui a difendere il diritto di tutti e due i popoli di esistere e ad essere riconosciuti. Ma bisogna fermare il massacro che è in atto bisogna smetterla con le armi e avviare un dialogo concreto per ricostruire la pace”.

Renzi a Nordio: Iv dice sì ma Fdi voterà la commissione sui dossier?

Renzi a Nordio: Iv dice sì ma Fdi voterà la commissione sui dossier?Firenze, 9 mar. (askanews) – “Noi continuiamo a parlare di giustizia, anche perché il garantismo alla Leopolda è di casa. Ci dispiace che il ministro Nordio stamani mattina alle 10.02 ci abbia confermato l’appuntamento e qualcuno gli abbia detto ‘no, non andare, è segno che la Leopolda continua a far paura. Però mi dispiace per Nordio, si è persa un’occasione. Quando Nordio mi ha invitato ad Atreju sono andato volentieri. Ma facciamo anche senza”. Così, Matteo Renzi, leader di Iv, a RaiNews 24.


“Sui dossier Nordio ha fatto una proposta precisa, una commissione d’inchiessta, sono curioso di vedere se Fratelli d’Italia la voterà. Noi siamo favorevoli, votiamo sì anche se Nordio non è venuto. Vedremo che farà FdI, ho l’impressione che il problema sia più da quelle parti”.

Dossieraggio,Renzi a Nordio: Iv dice sì ma Fdi voterà commissione?

Dossieraggio,Renzi a Nordio: Iv dice sì ma Fdi voterà commissione?Firenze, 9 mar. (askanews) – “Noi continuiamo a parlare di giustizia, anche perché il garantismo alla Leopolda è di casa. Ci dispiace che il ministro Nordio stamani mattina alle 10.02 ci abbia confermato l’appuntamento e qualcuno gli abbia detto ‘no, non andare’, è segno che la Leopolda continua a far paura. Però mi dispiace per Nordio, si è persa un’occasione. Quando Nordio mi ha invitato ad Atreju sono andato volentieri. Ma facciamo anche senza”. Così, Matteo Renzi, leader di Iv, a RaiNews 24.


“Sui dossier Nordio ha fatto una proposta precisa, una commissione d’inchiessta, sono curioso di vedere se Fratelli d’Italia la voterà. Noi siamo favorevoli, votiamo sì anche se Nordio non è venuto. Vedremo che farà FdI, ho l’impressione che il problema sia più da quelle parti”.

Manifestazione per la pace a Roma: siamo ebrei e palestinesi, russi e ucraini

Manifestazione per la pace a Roma: siamo ebrei e palestinesi, russi e ucrainiRoma, 9 mar. (askanews) – “Siamo ebrei e palestinesi, russi e ucraini. L’umanità non ha confini”. Con questo slogan scandito da centinaia di persone, è partita la manifestazione nazionale a Roma per la pace e il diritto di manifestare, organizzata dalla coalizione Assisi Pace Giusta, che riunisce diverse associazioni e reti, di cui fa parte anche la Cgil, in piazza con il segretario generale Maurizio Landini. Presente anche una delegazione dell’Anpi.


Il corteo, al via da piazza della Repubblica e che ci concluderà in via dei Fori Imperiali, chiede il cessate il fuoco a Gaza, la pace e la giustizia in Medioriente e nell’Est Europa. Molti gli interventi previsti dal palco. Con testimonianze e voci di insegnanti e studenti, ma anche attori e cantanti, come Elio Germano e Fiorella Mannoia. Con il commento musicale di Pino Daniele, Caparezza e Franco Battiato le molte delegazioni della Cgil contrassegnano il lungo cordone nel quale si leggono striscioni come “Stop al genocidio, voi i manganelli noi la pace”, mentre poco più in avanti la Flc Cgil spiega “i manganelli sono un fallimento, libertà di espressione e di manifestazione”.

MotoGp, è di Jorge Martin la prima pole position in Qatar

MotoGp, è di Jorge Martin la prima pole position in QatarRoma, 9 mar. (askanews) – E’ Jorge Martin a ottenere la prima pole dell’anno in Qatar. Il rider Pramac, vicecampione del mondo 2023, ha firmato un tempo super (1:50.789, nuovo record della pista) precedendo l’Aprilia di Aleix Espargaro e la Ducati ufficiale di Enea Bastianini. Il campione del mondo, Pecco Bagnaia, è quinto con la Ducati numero 1, frenato da alcuni problemi tecnici. Davanti a lui, in seconda fila, la Ktm di Brad Binder; dietro Pecco, invece, c’è l’attesissimo Marc Marquez, che stava firmando il miglior tempo prima che fosse tradito da un errore nell’ultimo settore. Ancora sorprendente Pedro Acosta, campione in carica Moto2 e debuttante in MotoGP: ottavo con la sua GasGas (moto di casa Ktm). Alle 17 in palio i primi punti della stagione nella Sprint Race, domani alle 18 la gara lunga

Cgia: finora pochi effetti da crisi Mar Rosso ma rischi su import

Cgia: finora pochi effetti da crisi Mar Rosso ma rischi su importRoma, 9 mar. (askanews) – “Fino ad ora, i venti di guerra che soffiano in Medio Oriente non hanno ancora prodotto effetti particolarmente gravi per i nostri scambi commerciali. Tra i primi due mesi del 2023 e lo stesso periodo di quest’anno, infatti, il numero di navi mercantili (cargo e cisterna) in arrivo nei porti italiani è diminuito di 169 unità (pari a -3,6 per cento del totale arrivi)”. Lo rileva l’Ufficio Studi della Cgia.


“Insomma – prosegue – la guerra tra Israele e Hamas e gli effetti che la stessa sta provocando nella regione del Mar Rosso non si sono ancora fatti sentire in misura importante. Certo, il crollo dei passaggi delle navi mercantili nei primi due mesi del 2024 negli stretti di Bab el-Mandeb Strait1 (-50,5 per cento) e nel Canale di Suez (-39,3 per cento) è stato significativo; conseguentemente, i transiti lungo il capo di Buona Speranza hanno subito un’impennata dell’84,5 per cento”. Secondo la Cgia “questo vuol dire che, almeno fino adesso, le navi mercantili provenienti dal Sud Est Asiatico sono approdate quasi tutte nel Mediterraneo e successivamente nei nostri porti. Ovviamente i tempi di percorrenza si sono allungati, provocando un deciso aumento del costo dei noli. Per un container di 40 piedi che a metà gennaio ha percorso la rotta Cina-Asia Orientale è arrivato fino al Mediterraneo, il prezzo ha toccato il picco di 6.673 dollari. Nulla a che vedere, comunque, con le tariffe che venivano praticate nell’estate del 2021, quando si aggiravano attorno ai 12.000 dollari”.


Secondo la Cgia “se la situazione nell’area Mediorientale dovesse precipitare ulteriormente, l’impatto negativo si potrebbe far sentire maggiormente sulle importazioni di merci. A livello regionale, Lombardia e Veneto sono le realtà che potrebbero essere le più a rischio: se la prima cuba nei paesi interessati 30,4 miliardi di importazioni, la seconda quasi 17. Di seguito l’Emilia Romagna con 9,3 miliardi e il Lazio con 7,4 miliardi. Sul fronte delle esportazioni, invece, la più in “pericolo” rimane ancora una volta la Lombardia che registra 12,5 miliardi di vendite in queste aree. Seguono l’Emilia Romagna con 8,7 e il Veneto con 5,7 miliardi di euro. Va altresì sottolineato che il valore dell’import influenzato dalla crisi del Mar Rosso si sta riducendo rispetto al 2022 (da 110 miliardi di euro si è passati ai 95 stimati per il 2023), per effetto della discesa dei prezzi delle importazioni, in particolare dei prodotti energetici. Se, invece, le tensioni in quella regione dovessero proseguire, non è da escludere una nuova impennata dei prezzi sia del greggio che del gas naturale”.

Schlein: stop alla cooptazione, Pd deve essere partito femminista

Schlein: stop alla cooptazione, Pd deve essere partito femministaRoma, 9 mar. (askanews) – “Nessuna deve sentirsi più dire in un consesso di partito ma tu di chi sei figlia?… Solo insieme cambieremo il metodo e trasformeremo questo in un partito femminista, ma c’è ancora strada da fare, anche nei territori”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo alla Conferenza nazionale delle donne democratiche intitolata “Avanti tutte”.


E’ necessario “rifiutare la logica della cooptazione e dovete usare la vostra autonomia anche per tirarci le orecchie quando il partito sbaglia e lo dico da segretaria” ha aggiunto Schlein.