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Eurozona, a febbraio inflazione rallenta ancora al 2,6% annuo

Eurozona, a febbraio inflazione rallenta ancora al 2,6% annuoRoma, 1 mar. (askanews) – Nuovo rallentamento dell’inflazione media nell’area euro, a febbraio la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attenuata al 2,6%, rispetto al 2,8% cui si era smorzata a gennaio. Lo riporta Eurostat con la stima preliminare, aggiungendo che in un mese i prezzi sono aumentati dello 0,6%.


Rallenta anche l’inflazione di fondo, cioè l’indice depurato da energia, alimentari alcolici e tabacchi: a febbraio la crescita in questo caso è stata del 3,1%, dal 3,3% di gennaio. Entrambi i dati sono lievemente superiori a quanto prevedessero in media gli analisti. Gli sviluppi dell’inflazione vengono attentamente monitorati dalla Bce, che nei mesi passati ha operato una manovra aggressiva di inasprimento monetario alzando i tassi di 450 punti base complessivi, proprio per cercare di favorire un rientro del caro vita al suo obiettivo del 2% tramite un freno agli aggregati di domanda interna.


La prossima settimana tornerà riunirsi il Consiglio direttivo dell’istituzione e in occasione della comunicazione delle sue decisioni, giovedì pomeriggio, verranno anche pubblicate le previsioni aggiornate su economia inflazione dei tecnici della Bce.

Inflazione, Istat: a febbraio ferma a 0,8%, carrello spesa cala al 3,7%

Inflazione, Istat: a febbraio ferma a 0,8%, carrello spesa cala al 3,7%Roma, 1 mar. (askanews) – A febbraio, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione resta ferma allo 0,8% mentre aumenta dello 0,1% su base mensile.


La stabilizzazione del ritmo di crescita dei prezzi al consumo si deve principalmente all’affievolirsi delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, non lavorati e lavorati, i cui effetti compensano l’indebolimento delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore dei beni energetici. In particolare, si attenua la flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici, che a febbraio risale al -17,3% (dal -20,5% di gennaio). Si riduce il tasso di crescita in ragione d’anno dei prezzi del “carrello della spesa”: i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +5,1% a +3,7%, come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +3,5% di gennaio a +2,9%). L’inflazione di fondo si attesta al +2,4% (da +2,7% del mese precedente).


L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l’indice generale e a +1,1% per la componente di fondo.

Papa: oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender

Papa: oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del genderCittà del Vaticano, 1 mar. (askanews) – “Oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze”. Lo ha detto stamane Papa Francesco nelle poche parole che ha pronunciato nel corso di un incontro in Vaticano con i partecipanti al Convegno Internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni”. Francesco, che hadetto di avere ancora i postumi della sindrome influenzale che gli impedisce di parlare a lungo, ha fatto leggere il suo testo, come fatto mercoledì dirante l’udienza generale ad un suo collaboratore, a mons. Filippo Ciampanelli.


Ma parlando a braccio ha voluto sottolineare l’importanza “che ci sia questo incontro, questo incontro fra uomini e donne”, ha detto. Parlando poi del gender, ha ricordato: “ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda ‘tensione’”.


“Io ricordo – ha quindi adetto – di aver letto un romanzo dell’inizio del Novecento, scritto dal figlio dell’Arcivescovo di Canterbury: ‘The Lord of the World’. Il romanzo parla del futuribile ed è profetico, perché fa vedere questa tendenza di cancellare tutte le differenze. È interessante leggerlo, se avete tempo leggetelo, perché lì ci sono questi problemi di oggi; è stato un profeta quell’uomo”, ha aggiunto il Papa ricvolgendosi ai presenti.

Lavoro, Istat: a gennaio -34mila occupati su mese, +362mila su anno

Lavoro, Istat: a gennaio -34mila occupati su mese, +362mila su annoRoma, 1 mar. (askanews) – A gennaio l’occupazione cala dello 0,1%, pari a -34mila unità, tra gli uomini, gli under 34, i dipendenti a termine, gli autonomi; cresce invece tra le donne e chi ha almeno 50 anni. Il tasso di occupazione scende al 61,8% (-0,1 punti). E’ la stima preliminare dell’Istat.


Il numero di occupati, a gennaio 2024, supera quello di gennaio 2023 dell’1,6% pari a +362mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 0,8 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,4 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. A gennaio “l’occupazione cala, rispetto a quella di dicembre 2023, per effetto – è il commento dell’Istat – della diminuzione dei dipendenti a termine (che scendono a 2 milioni 953mila) e degli autonomi (5 milioni 45mila). Il numero degli occupati – pari a 23 milioni 738mila – è superiore a quello di gennaio 2023 di 362mila unità, come sintesi dell’incremento di 373mila dipendenti permanenti e di 22mila autonomi e della diminuzione di 33mila dipendenti a termine”.

Istat: disoccupazione gennaio ferma al 7,2%, per giovani sale al 21,8%

Istat: disoccupazione gennaio ferma al 7,2%, per giovani sale al 21,8%Roma, 1 mar. (askanews) – A gennaio il tasso di disoccupazione totale è stabile al 7,2%, quello giovanile sale al 21,8% (+0,2 punti). E’ la stima preliminare dell’Istat.


La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità) coinvolge gli uomini, i 15-24enni e i 35-49enni; al contrario, la disoccupazione aumenta lievemente tra le donne e gli ultracinquantenni. La crescita del numero di inattivi (+0,5%, pari a +61mila unità, tra i 15 e i 64 anni) si osserva tra gli uomini e tra chi ha un’età compresa tra 15 e 49 anni; l’inattività diminuisce invece tra le donne e gli ultracinquantenni. Il tasso di inattività sale al 33,3% (+0,2 punti).


Rispetto a gennaio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-8,1%, pari a -162mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,3%, pari a -157mila).

E’ morto Paolo Taviani, maestro di cinema

E’ morto Paolo Taviani, maestro di cinemaRoma, 29 feb. (askanews) – E’ morto a Roma, all’età di 92 anni, il regista Paolo Taviani. Nei suoi 60 anni di carriera come regista ha diretto, tra gli altri, La masseria delle allodole, Una questione privata e La notte di San Lorenzo. Nel 2012 ha ricevuto il premio come miglior regia al David di Donatello per il film Cesare deve morire. Dal 1978 al 2012 ha vinto 10 premi: David di Donatello (1978, 1983, 1985, 1989, 2012), Festival di Venezia (1986), Nastri d’Argento (1978, 1983, 1985). Ricoverato nella clinica Villa Pia a Roma, accanto a lui la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. Lunedì 4 marzo ci sarà la cerimonia laica funebre alla Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13.


Con il fratello Vittorio (scomparso all’età di 88 anni il 15 aprile 2018) ha formato una coppia tra le più prolifiche del cinema italiano. Nel 1967 diressero il primo film, “I sovversivi”. Coerenti interpreti di un cinema civilmente impegnato. Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani figurano: “Sotto il segno dello Scorpione” (1969) con Gian Maria Volonté; “San Michele aveva un gallo” (1971) adattamento del racconto di Lev Tolstoj “Il divino e l’umano”, film molto apprezzato dalla critica, vincitore del premio Interfilm a Berlino; “Allonsanfàn” (1974) protagonista è Marcello Mastroianni, attorniato da Laura Betti e Lea Massari. “La notte di San Lorenzo” (1982) ha aggiunto un attore cult in più alla loro lista: Omero Antonutti che ben si è destreggiato nella storia di un gruppo di uomini e donne che fuggono dai tedeschi nel tentativo di raggiungere una zona occupata dagli alleati. La musica di Nicola Piovani accompagnava questo film sulla speranza e profondamente antibellico che fruttò alla coppia di registi il Gran Premio della Giuria a Cannes, nonché i conseguenti David e Nastri d’Argento per la regia e sceneggiatura.


Membri della giuria al Festival di Venezia nel 1984, quello stesso anno i fratelli Taviani adatteranno quattro novelle di Luigi Pirandello in “Kaos” (1984), vincendo il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la sceneggiatura, scritta a sei mani con Tonino Guerra. Il Leone d’Oro alla carriera della Mostra del Cinema di Venezia nel 1986 li invogliò a continuare il loro percorso artistico con “Good Morning, Babilonia (1988)”, con Vincent Spano e Joaquin De Almeida, “Il sole anche di notte” (1990), “Fiorile” (1993) e “Le affinità elettive” (1996). Due anni più tardi, i fratelli Taviani realizzano “Tu ridi” (1998), film a episodi con Antonio Albanese e Sabrina Ferilli, successivamente seguito, nel 2001, dalle miniserie televisiva “Resurrezione”, con Stefania Rocca, e Luisa Sanfelice (2004) con Laetitia Casta e Adriano Giannini, mentre nel 2007 continuarono a parlare dell’uomo e della sua esistenza, fra violenza e innocenza ne “La masseria delle allodole” (2007) con Paz Vega, Angela Molina e Alessandro Preziosi, tratto dall’omonimo romanzo di Antonia Arslan. Nella loro filmografia spicca “Padre padrone” (1977), dal libro-simbolo dello scrittore sardo Gavino Ledda, vincitore della Palma d’Oro e del Premio della Critica al Festival di Cannes, con Roberto Rossellini presidente della giuria. La pellicola ottenne anche il Gran Prix al Festival di Berlino, il David di Donatello speciale e il Nastro d’Argento per la miglior regia. Del 2007 è “La masseria delle allodole”, tratto dall’omonimo bestseller della scrittrice Antonia Arslan che racconta il genocidio del popolo armeno durante la prima guerra mondiale, mentre nel 2012 i due registi hanno diretto “Cesare deve morire”, dramma carcerario ambientato a Rebibbia che nello stesso anno è stato insignito dell’Orso d’oro al Festival di Berlino ed è valso ai Taviani i due maggiori premi ai David di Donatello, quelli di miglior film e di migliore regista. Nel 2015 i fratelli sono tornati alla regia con “Maraviglioso Boccaccio”, liberamente ispirato al Decamerone, cui ha fatto seguito nel 2017 “Una questione privata”. Nel 2016 hanno ricevuto il David di Donatello Speciale per il 60° anniversario della cerimonia. Vittorio e Paolo hanno vinto l’Orso d’Oro a Berlino 2012 per “Cesare deve morire”. Il film racconta la preparazione e la messa in scena dell’opera di William Shakespeare da parte di alcuni detenuti nel carcere di Rebibbia. Ancora una volta i fratelli trionfarono nell’impegno sociale e nella qualità cinematografica, ottenendo anche il David di Donatello per il miglior film e il David di Donatello per il miglior regista. Nel 2017 sono tornati al cinema, per l’ultima volta in coppia, con il film “Una questione privata”, tratto dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma. Nel 1996 la città natale di San Miniato, in provincia di Pisa aveva intitolato ai due fratelli un centro di cultura cinematografica: il Centro Cinema Paolo e Vittorio Taviani.

Inchiesta Sole24Ore, Roberto Napoletano assolto in via definitiva

Inchiesta Sole24Ore, Roberto Napoletano assolto in via definitivaMilano, 29 feb. (askanews) – Roberto Napoletano, ex direttore del Sole24Ore, è stato assolto in via definitiva nel processo che lo vedeva imputato per aggiotaggio e false comunicazioni sociali nell’ambito dell’inchiesta sui conti del gruppo editoriale. A fronte della decorrenza dei termini per presentare ricorso da parte della Procura di Milano e della Consob, la sentenza è passata in giudicato.


Napoletano era stato condannato in primo grado a due anni e sei mesi per false comunicazioni sociali e manipolazione informativa del mercato. Nel processo di appello però l’ex direttore, ora alla guida de Il Quotidiano del Sud, era stato assolto per non aver commesso il fatto. Sentenza che ora è diventata definitiva, dopo sette anni dall’inizio della vicenda, con la significativa decisione della Procura di non presentare ricorso contro la decisione in appello.

Chiara Ferragni: “E’ tutto tranne che un bell’anno”

Chiara Ferragni: “E’ tutto tranne che un bell’anno”Roma, 29 feb. (askanews) – Torna a parlare sui social Chiara Ferragni. Il suo silenzio è durato una manciata di giorni. Subito dopo la circolazione della separazione da Fedez, l’influencer e imprenditrice digitale è rimasta lontana dai social network per qualche giorno, poi ha ripreso con l’attività documentando le proprie giornate insieme ai figli Leone e Vittoria e condividendo i prodotti della sua collezione. Oggi, invece, la 36enne ha deciso di rispondere alle domande dei suoi fan e svelare così qualcosa in più sul suo stato d’animo in queste giornate. “Tutto per ora mi sembra tranne che un bell’anno”, ha confidato in una serie di storie su Instagram. “È da un po’ che non sono molto presente qua”, ha proseguito l’influencer rivolgendosi ai propri follower, “sono state delle giornata un po’ toste. Vi leggo tanto e voglio ringraziarvi perchè mi sapete stare sempre vicini in qualsiasi momento”. Poi, rispondendo alle domande degli utenti, la 36enne si è lasciata andare a sentimenti di speranza per il futuro. A chi le ha ricordato che dopo il temporale esce sempre l’arcobaleno, Chiara ha risposto “Non sai quanto lo aspetto”.

Meloni: sgomento e preoccupazione per i fatti di Gaza

Meloni: sgomento e preoccupazione per i fatti di GazaRoma, 29 feb. (askanews) – “Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto oggi a Gaza. È urgente che Israele accerti la dinamica dei fatti e le relative responsabilità”. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che aggiunge: “Le nuove e numerose vittime civili impongono di intensificare immediatamente gli sforzi sui negoziati in atto per creare le condizioni per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi”.

Pd e Psi ospitano congresso Pse: “Noi motore per alternativa a Meloni”

Pd e Psi ospitano congresso Pse: “Noi motore per alternativa a Meloni”Roma, 29 feb. (askanews) – Il Pse si ritrova a Roma per lanciare la campagna elettorale per le europee. I socialisti europei, ospitati dal Pd e dal Psi, terranno il loro congresso venerdì e sabato per ufficializzare la scelta di Nicolas Schmit come candidato alla presidenza della commissione europea e per approvare il ‘manifesto’ programmatico in vista del voto di giugno. Una due giorni – venerdì a porte chiuse e sabato trasmessa anche in streaming – che vedrà la partecipazione dei leader socialisti europei, compresi primi ministri come Pedro Sanchez e Olaf Scholz. “Siamo onorati e felici di poter ospitare il congresso del Pse assieme al Psi”, ha commentato la segretaria democratica Elly Schlein. Un modo, ha spiegato, anche per rispondere alla destra italiana che “in questi mesi ha portato in Italia gli euroscettici, i nemici dell’interesse italiano, gli amici di Putin, i nazionalisti dell’estrema destra”.


“Il Pd – ha spiegato Giuseppe Provenzano – è parte integrante – direi in questi giorni protagonista – di una grande famiglia, quella del socialismo europeo. Siamo convinti che la battaglia che tutte le forze socialiste e democratiche saranno chiamate a combattere in questi mesi è la battaglia che stiamo combattendo in questi mesi”. Giacomo Filibeck, segretario generale del Pse, sottolinea che “la decisione di ospitare questo congresso è stata presa all’unanimità. Tutto il Pse è convinto che i nostri partiti qui in Italia, la leadership di Elly Schlein, possano rappresentare il motore dell’alternativa al governo di destra che attualmente governa questo paese. Ne abbiamo bisogno in Europa di un governo diverso”.


Il congresso, dedicato ad una “Europa più sociale, più democratica, più sostenibile” inizierà domattina, ha detto Provenzano, con “l’omaggio alla memoria di Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio per mano fascista”. Quindi, sempre domattina, al Nazareno si riunirà a porte chiuse la presidenza del Pse per “mettere a punto il manifesto che discuteremo e voteremo nella giornata di sabato”. Nella giornata di venerdì sono previsti poi “una serie di eventi: già oggi si riuniscono i giovani socialisti europei”, poi “ci sarà un incontro organizzato dal Pes women, le donne del Pse, che si terrà domani alle 15”. E “ad accompagnarci in questa due giorni ci sarà la delegazione dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo che farà delle iniziative in giro per la città di Roma”. Inoltre “ci sarà un incontro presso la sede del Psi sui temi della democrazia, i Balcani occidentali, l’allargamento”. Quindi, “un appuntamento di tutte le fondazioni di cultura politica europea raccolte intorno alla Feps sull’ascesa dell’estrema destra in Europa e sui pericoli che ne derivano”. Ci saranno poi “una serie di incontri bilaterali con i leader dei partiti (del Pse, ndr) e con i capi di governo”.


Sabato mattina si svolgerà alla ‘Nuvola’ dell’Eur il congresso vero e proprio con gli adempimenti congressuali (appunto la scelta del candidato alla guida della commissione e l’approvazione del manifesto) e il dibattito sui temi che caratterizzeranno la campagna elettorale. All’evento si sono registrate “più di mille persone”, sottolinea Provenzano, mentre “i delegati sono 500 da tutta Europa, a cui si aggiungono i 150 giovani socialisti europei”. Duecento sono i giornalisti accreditati.