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Lo spoglio delle regionali in Sardegna: Truzzu 46%, Todde 45,2%

Lo spoglio delle regionali in Sardegna: Truzzu 46%, Todde 45,2%Milano, 26 feb. (askanews) – Quando sono state scrutinate 339 sezioni su 1.844 per le elezioni regionali in Sardegna il candidato del centrodestra Paolo Truzzu è in testa con il 46% sulla candidata del centosinistra Alessandra Todde con il 45,2%, su Renato Soru con il 7,9% e Lucia Chessa con 0,9%.


Al momento Truzzu prende meno voti della somma di quelli attribuiti ai partiti della sua coalizione, mentre per Todde vale il contrario. Un segnale che indica la scelta del voto disgiunto da parte degli elettori, cioè votare un candidato presidente diverso da quello indicato dalla lista votata. 

Nastri d’Argento, “Enigma rol” di Anselma dell’Olio miglior docufilm

Nastri d’Argento, “Enigma rol” di Anselma dell’Olio miglior docufilmRoma, 26 feb. (askanews) – Assegnato a “Enigma Rol”, il film documentario di Anselma Dell’Olio diventato un piccolo caso al box office italiano e dedicato alla controversa figura del sensitivo Gustavo Rol, il premio come miglior docufilm ai Nastri d’Argento 2024. Scritto dalla stessa regista insieme ad Alessio De Leonardis, è prodotto da Francesca Verdini e coprodotto da Pietro Peligra e Agostino Saccà ed è una produzione La Casa Rossa con Rai Cinema, in coproduzione con RS Productions e Pepito Produzioni e in associazione con Luce Cinecittà ed è distribuito da RS Productions.


Attraverso testimonianze, materiale di repertorio, fotografie, video d’archivio e ricostruzioni sceniche, “Enigma Rol” è allo stesso tempo ritratto, indagine e antologia del carattere, della personalità e delle opere del controverso sensitivo torinese Gustavo Adolfo Rol (1903-1994), amico di Federico Fellini e Franco Zeffirelli e considerato un maestro spirituale da personaggi come Charles De Gaulle, John F. Kennedy, Jacqueline Kennedy, Giorgio Strehler. Per fare luce su questa figura inspiegabile e allo stesso tempo affascinante e misteriosa, non sono sufficienti termini come “paranormale”, “extrasensoriale” o “parapsicologico”. Gustavo Rol rifiutava ogni etichetta esoterica. Nel corso della sua vita è stato molto di più. Chi gli ha dato del “mediocre illusionista” (tra i più scettici Piero Angela) e chi lo ha considerato un maestro spirituale, un illuminato, messo sulla Terra per renderci migliori o, comunque, un uomo straordinario, speciale, con possibilità misteriose e incredibili; tra questi ultimi anche Vittorio Valletta, Cesare Romiti, Sergio Rossi, Jean Cocteau, Adriana Asti, Valentina Cortese, Vittorio Gassman, Luciana Frassati Gawronska e molti altri personaggi noti e non. La sua vita viene ripercorsa attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, di chi ha assistito ai suoi esperimenti e anche di chi ha sempre messo in dubbio le sue capacità, con la volontà di fornire allo spettatore gli strumenti necessari per formarsi un proprio punto di vista e decidere poi da che parte stare.


Il film vuole essere un viaggio nel dubbio di fronte alla “domanda eterna”: è davvero possibile? Il dubbio oltre la ragione. La possibilità che qualcosa di inspiegabile esista davvero o che Gustavo Rol sia stato solo un abile e fantasioso prestidigitatore.

Teatro, “Sei personaggi in cerca d’autore” alla Sala Umberto di Roma

Teatro, “Sei personaggi in cerca d’autore” alla Sala Umberto di RomaRoma, 26 feb. (askanews) – Dal 29 febbraio al 10 marzo va in scena alla Sala Umberto, a Roma, “Sei personaggi in cerca d’autore”, di Luigi Pirandello. Quando lo spettacolo debuttò nel 1921, al Teatro Valle di Roma, la platea contestò la pièce al grido: “Manicomio! Manicomio!”. Il pubblico si trovò di fronte a qualcosa di completamente inedito, un assalto alla forma del teatro borghese, una non-storia in cui a essere messi sotto indagine non erano solo il meccanismo teatrale e la creazione artistica, ma lo stesso rapporto tra realtà e finzione. Nel tempo, però, i Sei Personaggi sono passati da essere una pietra di scandalo a testo “classico”, da matinée per le scuole, un pezzo da museo della letteratura italiana.


Mettere in scena questo testo oggi significa muoversi in una mediasfera dove il confine tra vita privata, storytelling, informazione e manipolazione è sempre più labile. Senza contare che lo stesso concetto di “io” è profondamente mutato, moltiplicandosi e sfaccettandosi su tutti i nostri device e account social, in un’oscillazione continua tra realtà e rappresentazione. A quasi cento anni di distanza, Sei personaggi in cerca d’autore è ancora l’opera che meglio indaga il nostro rapporto tra vita e arte, reale e virtuale. Tra incursioni meta teatrali, prove aperte e nuovi ospiti ogni sera, l’opera di Pirandello è l’occasione per confrontarsi con la grande domanda: che cosa rimane dell’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale?


Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello – il nome dell’autore in questo allestimento è diventato parte del titolo – è uno spettacolo matrioska, se così si può dire, in cui il piano meta-teatrale già presente nel testo viene portato all’estremo generando un cortocircuito dove attori, personaggi e pubblico convivono e si mescolano in un happening unico e irripetibile ogni sera. Ad ogni replica, infatti, fra gli attori del cast irromperanno sul palco altre persone/personaggi a sorpresa – protagonisti del panorama teatrale – che interpreteranno una scena dello spettacolo destinata poi ad essere riprodotta come in uno specchio riflesso all’infinito. In un gioco di rifrazioni che userà ogni mezzo tecnologico a disposizione per ricreare il qui e ora dello spettacolo.

Oggi in Consiglio dei ministri le nuove misure per la sicurezza sul lavoro

Oggi in Consiglio dei ministri le nuove misure per la sicurezza sul lavoroRoma, 26 feb. (askanews) – Si sono svolti nella Sala Verde di Palazzo Chigi due distinti incontri tra il Governo e le rappresentanze sindacali e datoriali sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per il Governo – fa sapere una nota di Palazzo Chigi – hanno partecipato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.


Il Governo, spiega la nota, nell’illustrare alle parti i contenuti delle nuove norme sulla sicurezza sul lavoro, ha sottolineato che il tema è all’attenzione dell’Esecutivo fin dal suo insediamento con interventi specifici del Ministero del Lavoro e che sulla sicurezza continuerà il confronto già avviato con le parti sociali. Il dettaglio delle misure sarà discusso nel Consiglio dei ministri di oggi. In particolare – prosegue la nota -, il Ministro Calderone ha evidenziato il recente incremento del numero delle forze ispettive che permetterà nel 2024 di aumentare l’attività investigativa del 40% rispetto allo scorso anno. Allo stesso tempo, saranno sbloccate le assunzioni e sarà aperto un nuovo concorso per incrementare il contingente degli ispettori del lavoro, del nucleo ispettivo Carabinieri e del personale ispettivo di Inps e Inail. Previsti anche il coordinamento delle attività ispettive e il potenziamento del sistema sanzionatorio in relazione ai subappalti e alla somministrazione illecita e fraudolenta.


Per il Governo sono prioritari, inoltre, la qualificazione delle imprese e la formazione, che deve riguardare sia i lavoratori che il datore di lavoro, e la salvaguardia delle imprese regolari con l’introduzione della Patente a crediti. Al primo tavolo hanno preso parte i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confasal, Cisal, Confintesa e Usb e al secondo quelli di Confcooperative, Legacoop, Ance, Casartigiani, CNA, Confapi, Confartigianato, Confindustria e Confimi Industria.

Giapponesi NTT Docomo e NEC creeranno JV per reti 5G RAN

Giapponesi NTT Docomo e NEC creeranno JV per reti 5G RANRoma, 26 feb. (askanews) – Il più grande operatore di telecomunicazioni del Giappone, NTT Docomo, formerà una joint venture con NEC, denominata OREX SAI, dal primo aprile per far crescere la propria attività di apparecchiature di rete 5G RAN per i mercati esteri. Lo segnala oggi Nikkei Asia.


NTT Docomo e NEC sono forti promotori del cosiddetto protocollo Open Radio Access Network. Open RAN è un’attività di collaborazione tra vari produttori di apparecchiature, produttori di chip, produttori di server e operatori di telecomunicazioni per stabilire standard comuni per le stazioni base. L’obiettivo è quello di aprire il mercato consentendo ai vettori di mescolare e abbinare componenti di diversi fornitori invece di essere vincolati a un unico fornitore, come Huawei, Ericsson o Nokia.


Oggi – secondo quanto riferisce Nikkei Asia – NTT Docomo ha dichiarato di voler lanciare tre sperimentazioni internazionali quest’anno utilizzando la nuova infrastruttura di telecomunicazioni aperta con gli operatori regionali StarHub di Singapore, Smart Communications delle Filippine e Ooredoo del Qatar. L’annuncio è arrivato durante la fiera annuale delle telecomunicazioni Mobile World Congress. NTT prevede che tali sforzi si trasformeranno in usi e ordini commerciali entro il 2025, ha affermato Sadayuki Abeta, responsabile globale delle soluzioni RAN aperte presso NTT Docomo.


Il più grande operatore wireless giapponese ha dichiarato di aver aggiunto Arm, Marvell e Amazon Web Services come partner al suo ecosistema di rete Open RAN, aggiungendosi a una già ampia gamma di partner come i giganti globali dei chip Intel, Advanced Micro Device e Nvidia e i produttori di server HP, Dell e Fujitsu. Le RAN svolgono un ruolo cruciale nell’infrastruttura di comunicazione wireless, collegando i singoli dispositivi alla rete più ampia utilizzando segnali radio. La loro importanza è stata amplificata dalle tensioni geopolitiche tra Stati uniti e Cina, evidenziando la necessità di soluzioni di rete sicure e affidabili.

Renault, de Meo: a Ginevra riconosciuto lavoro fatto per rilancio

Renault, de Meo: a Ginevra riconosciuto lavoro fatto per rilancioMilano, 26 feb. (askanews) – “Un fantastico riconoscimento del lavoro fatto in questi tre anni per rilanciare Renault. Il gruppo non è più quello che vi ricordate, l’abbiamo trasformato in una realtà vincente. E siamo solo all’inizio”. Così su Fb il Ceo di Renault Luca de Meo a Ginevra per il Salone dell’Auto, commenta il premio Car of The Year 2024 ottenuto dalla Renault Scenic E-Tech elettrica “l’auto che accompagnerà gli europei nella transizione”.


Renault, che presenta anche le nuove Dacia Spring e Duster, è l’unico big europeo presente al Salone che conta anche la defezione dei gruppi coreani e giapponesi. La notizia del riconoscimento alla Scenic è arrivata a ridosso della presentazione dell’attesa R5 elettrica, in vendita a circa 25mila euro.

”Dio. La scienza, le prove”, in Italia il libro di Bolloré-Bonnassies

”Dio. La scienza, le prove”, in Italia il libro di Bolloré-BonnassiesRoma, 26 feb. (askanews) – Si intitola “Dio. La scienza, le prove”, il libro di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies, con una prefazione del premio Nobel per la Fisica Robert Wilson e la prefazione all’edizione italiana di Antonino Zichichi.


In libreria dal 27 febbraio, 250.000 copie vendute in Francia, 50.000 copie vendute in Spagna in poco più di 3 mesi, tradotto in 10 lingue; 3 anni di lavoro e 20 scienziati e specialisti di altissimo livello. Soltanto 100 anni fa gli scienziati pensavano che l’Universo fosse eterno e stabile, mentre oggi sappiamo che ha avuto un inizio, avrà una fine, è in espansione e proviene da un Big Bang. Ed è qui che si solleva la questione di un’intelligenza creatrice.


Perché arriva sempre un punto in cui la fisica non basta più a sé stessa e deve confrontarsi con i grandi interrogativi dell’esistenza. Dalla quantistica alla relatività, da Einstein a Gödel, sono molti e determinanti gli scienziati e le scoperte che tra Otto e Novecento hanno dato una svolta all’ipotesi dell’esistenza di una forza regolatrice del mondo. Di tutti loro Dio. La scienza, le prove di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses illustra il pensiero e la portata rivoluzionaria con una prosa vivida e sorprendente, arrivando a conclusioni inaspettate. In un linguaggio accessibile a tutti, gli autori offrono infatti un’inedita panoramica delle prove scientifiche dell’esistenza di Dio, impensabili fino a poco tempo fa, ma che alla luce delle teorie più recenti assumono tutto un altro valore. L’idea di un’intelligenza creatrice non sembra più inconciliabile con l’evidenza scientifica: forse siamo all’alba di una rivoluzione. Un team di 20 specialisti ingaggiati dagli autori in tre anni di ricerche, con oltre 500 fonti di riferimento, per realizzare il libro che stravolgerà tutte le nostre certezze.

Rai, Giletti: amareggiato per assenza di Fazio a “La tv fa 70″

Rai, Giletti: amareggiato per assenza di Fazio a “La tv fa 70″Roma, 26 feb. (askanews) – “Sono un po’ rammaricato, avrei voluto Fabio Fazio come ospite, gli ho scritto, poteva esserci, ma non mi ha mai risposto. Sono rimasto un po’ deluso umanamente, ma riesco a capire… Io e lui ci siamo confrontati in prima linea per tanto tempo, ci sono state delle tensioni”. Lo ha detto Massimo Giletti, durante la presentazione di “La tv fa 70”, evento speciale in onda mercoledì 28 febbraio alle 21.30 su Rai 1 per celebrare il compleanno della tv italiana.


“Però è un personaggio molto importante nella storia della televisione e sarebbe stato importante per me raccontare le sue qualità e la sua bravura. Questa mancanza mi lascia perplesso e amareggiato, dico peccato”, ha aggiunto.

Gli agricoltori a Bruxelles, Prandini: ecco le nostre richieste all’Ue

Gli agricoltori a Bruxelles, Prandini: ecco le nostre richieste all’UeBruxelles, 26 feb. (askanews) – “Oggi siamo di nuovo a Bruxelles per ribadire con forza quello che 15 giorni fa avevamo chiesto a Ursula von der Leyen”, la presidente della Commissione europea, da parte della quale, ha riconosciuto, “c’è stata un’apertura in termini di proposte che sono state avanzate”. Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando con i giornalisti a margine delle nuove manifestazioni delle organizzazioni agricole stamattina a Bruxelles, dove si svolge oggi il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue.


“Ma noi – ha puntualizzato Prandini – abbiamo la necessità di avere la certezza dei tempi rispetto all’attuazione di queste proposte”, e in particolare “i regolamenti modificati in termini di semplificazione, le risorse economiche stanziate” e poi anche “nel senso di andare oltre quello che è il limite agli aiuti di Stato che fino a oggi abbiamo avuto, e di poter intervenire nei confronti anche di tutte quelle filiere produttive che hanno forti criticità”. “Tutto questo diventa necessario – ha rilevato – anche rispetto alla semplificazione di carattere burocratico”; perché la troppa burocrazia “strozza la vita dei nostri imprenditori”. Ma soprattutto, l’attuale situazione “non dà certezze, anche ai giovani agricoltori, di poter continuare a svolgere l’attività agricola”.


Riguardo alla tempistica, il presidente di Coldiretti ha spiegato di attendersi che ci sia una svolta partendo dal Consiglio Agricoltura di oggi ed entro fine marzo, quando ci sarà a Bruxelles il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue, in modo che si comincino a vedere gli effetti delle nuove misure già prima delle elezioni europee di giugno. “A tutto questo – ha aggiunto Prandini – si unisce poi anche una richiesta di fondamentale importanza, di giustizia, che è il tema della reciprocità. Le regole che vengono imposte alle imprese agricole italiane ed europee devono essere le stesse che devono essere rispettate dai prodotti che importiamo, provenienti da altri continenti”. I prodotti importati che non rispettano le regole europee in campo sociale e ambientale “fino a oggi hanno creato un meccanismo di concorrenza sleale”, perché “vengono venduti a un prezzo più basso”, ha sottolineato. Questa mancanza di reciprocità nelle norme applicate dai paesi terzi, ha ricordato il presidente di Coldiretti, riguarda tutto il continente europeo, ma “in particolar modo l’Italia, che è il paese più attento a livello globale su ciò che viene fatto nella prassi produttiva in agricoltura, e che rischia ovviamente di essere fortemente penalizzata, perché i suoi prodotti hanno costi e impatti decisamente più alti”.


Riguardo a una possibile revisione anticipata della Politica agricola comune europea (Pac) da parte delle istituzioni Ue, Prandini ha osservato: “Siamo per semplificare la vita delle nostre imprese. Questa Pac non ci è mai piaciuta. L’unico aspetto positivo che eravamo riusciti a modificare, all’inizio, era quello che parlava di una convergenza in termini di valori per tutti gli Stati membri, ed eravamo riusciti a difendere una convergenza interna per i singoli Stati; si tratta di tecnicismi, che però hanno una ricaduta significativa in termini di valore economico”. Ma il presidente di Coldiretti ha insistito soprattutto sulla necessità di una semplificazione burocratica. “Questa è una Politica agricola comune piena di cavilli e di burocrazia, piena di vincoli per le imprese agricole, che in tanti casi, soprattutto per le piccole e medie imprese, non riesce ad avere attuazione rispetto a come storicamente era stato pensato l’utilizzo delle risorse nella Pac”.


Infine, a una domanda sulla dinamica dei prezzi, per cui la la grande distribuzione e altri attori della filiera alimentare spesso assorbono gran parte del valore aggiunto, con forti ricarichi nella vendita al pubblico di prodotti pagati a prezzi non remunerativi agli agricoltori, Prandini ha risposto: “Noi riteniamo che debba essere fatto un grande lavoro, non solo con la distribuzione ma con l’intera filiera agroalimentare. In questi anni l’agricoltura è stato il soggetto più debole, sul quale si sono fatte ricadere tutte le inefficienze del sistema legato alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti. E’ una situazione che non è più assolutamente sostenibile”. “Basti vedere quali sono i prezzi pagati dei nostri agricoltori, e quelli che sono i prezzi che poi i cittadini e i consumatori a loro volta devono sostenere”, ha osservato. Accanto a lui, un manifestante di Coldiretti esponeva un cesto di radicchio rosso con un cartello che ne indicava il prezzo al produttore (0,70 euro al Kg) e quello finale al consumatore (3 euro al Kg), con un ricarico del 329%. “A fronte di tutto questo – ha riferito il presidente di Coldiretti – nelle scorse ore noi abbiamo denunciato una catena della grande distribuzione, riguardo alle pratiche che vengono attuate sui prezzi esposti, proprio perché riteniamo che questi sistemi non ci debbano più essere. Abbiamo delle regole che li vietano, e dobbiamo pretendere che anche le nostre istituzioni facciano rispettare quelle leggi e quelle regole”, in modo da “avere una trasparenza all’interno dell’intera filiera agroalimentare, partendo da un giusto reddito – ha concluso – che deve essere riconosciuto ai nostri agricoltori”.

Piantedosi:condivido parole Mattarella contro violenze e insulti

Piantedosi:condivido parole Mattarella contro violenze e insultiRoma, 26 feb. (askanews) – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ne corso dell’incontro con i vertici sindacali al Vininale ha poi ribadito di “condividere pienamente le parole del Presidente Mattarella”.


Anche il titolare del Viminale si è detto convinto che “l’autorevolezza delle forze di Polizia non si nutre dell’uso della forza ma affonda nel sacrificio di centinaia di caduti nella lotta al terrorismo e alla criminalità, nella leale difesa delle istituzioni democratiche anche negli anni più bui della Repubblica, nella capacità di accompagnare con equilibrio e professionalità lo sviluppo della società italiana”. Il titolare del Viminale ha poi sottolineato di condividere anche l’altro richiamo precedente da parte dello stesso Capo dello Stato contro la “intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese”.