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Piantedosi esprime la massima fiducia del governo nelle forze di polizia

Piantedosi esprime la massima fiducia del governo nelle forze di poliziaRoma, 26 feb. (askanews) – Durante la riunione di oggi al Ministero dell’Interno con i vertici delle organizzazioni sindacali confederali, a quanto si apprende da fonti del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi ha sottolineato “l’importanza e la necessità di mantenere un confronto costante con le organizzazioni sindacali, certo del loro consueto contributo”. Piantedosi ha poi espresso la “massima fiducia di tutto il governo nei confronti delle forze di polizia”. Gli uomini e le donne in divisa sono “servitori dello Stato e lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale a presidio della sicurezza e della legalità”.


All’incontro in corso al Viminale sono presenti il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il segretario della Cisl, Pierluigi Bombardieri e la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola. C’è anche il capo della Polizia, Vittorio Pisani.

Piantedosi: massima fiducua governo nelle forze di polizia

Piantedosi: massima fiducua governo nelle forze di poliziaRoma, 26 feb. (askanews) – Durante la riunione di oggi al Ministero dell’Interno con i vertici delle organizzazioni sindacali confederali, a quanto si apprende da fonti del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi ha sottolineato “l’importanza e la necessità di mantenere un confronto costante con le organizzazioni sindacali, certo del loro consueto contributo”. Piantedosi ha poi espresso la “massima fiducia di tutto il governo nei confronti delle forze di polizia”. Gli uomini e le donne in divisa sono “servitori dello Stato e lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale a presidio della sicurezza e della legalità”.


All’incontro in corso al Viminale sono presenti il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il segretario della Cisl, Pierluigi Bombardieri e la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola. C’è anche il capo della Polizia, Vittorio Pisani.

IA, McCaul (Bce): “Il punto non è sé, ma come usarla nelle banche”

IA, McCaul (Bce): “Il punto non è sé, ma come usarla nelle banche”Roma, 26 feb. (askanews) – Sull’intelligenza artificiale, per le banche e per le istituzioni che svolgono l’attività di vigilanza sulle stesse “il tema non è più se utilizzarla o meno, ma piuttosto come possa esserlo in maniera efficace e responsabile”. Lo sostiene Elizabeth McCaul, l’esponente “americana” del ramo di vigilanza bancaria della Bce, in una intervista alla rivista specialistica Revue Banque.


Una intervista che è quasi un monologo, dato che ci sono solo due domande sullo stesso argomento: l’IA. Secondo McCaul “può analizzare enormi quantità di dati velocemente e efficacemente, migliorare l’identificazione dei rischi individuando le tendenze dei dati, supportare i processi decisionali e automatizzare i compiti ripetitivi: tutti elementi che possono migliorare il lavoro delle autorità di vigilanza”. Al tempo stesso l’IA presenta dei rischi “che non sono ancora pienamente capiti”. E “le banche fronteggiano lo stesso dilemma. l’IA può migliorare l’esperienza che offrono ai consumatori, migliorare la loro potenziale efficienza e rafforzare i processi di gestione del rischio. Ma mentre cercano di fare leva sulla capacità dell’IA, ci sono sfide e rischi, come nella governance per esempio sulla confidenzialità e l’affidabilità dei dati, sui modelli di gestione e i rischi di contabilità”.


Per questo secondo l’esponente della Vigilanza bancaria Ue “dobbiamo adottare un approccio a prova di futuro per capire utilizzare l’IA. Dovremmo usarla per migliorare le nostre capacità di vigilanza e ottenere maggiori capacità di individuare i rischi che fronteggiano le banche vigilante, mentre la utilizzano”.

L’incontro con il Governo sulla sicurezza sul lavoro per la Cisl è stato ‘positivo, per Cgil e Uil ‘no’

L’incontro con il Governo sulla sicurezza sul lavoro per la Cisl è stato ‘positivo, per Cgil e Uil ‘no’Roma, 26 feb. (askanews) – Il leader della Cgil, Maurizio Landini, giudica “totalmente inadeguato” il metodo di confronto tra Governo e sindacati sulla sicurezza sul lavoro. Il numero uno della confederazione al tavolo ha chiesto di “avviare una vera trattativa per realizzare un piano nazionale di prevenzione e protezione della salute e sicurezza”. “Un incontro positivo e apprezzabile,in cui il Governo ha illustrato alcuni elementi che caratterizzeranno il prossimo decreto sicurezza aprendo al contributo del sindacato per miglioramenti e integrazioni” ha, invece detto al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sulla sicurezza il leader Cisl, Luigi Sbarra. “In particolare il ministro Calderone ha preannunciato la volontà di rafforzare controlli, ispezioni, assunzioni, sanzioni e investimenti. Sono misure in parte condivisibili, che rispondono ad alcune priorità avanzate dalla Cisl, ma che per essere davvero efficaci devono essere collegate a una complessiva e concertata strategia nazionale. Aspettiamo di conoscere nel merito i contenuti del decreto per una valutazione completa. Bisogna dare continuità al confronto, renderlo strutturale, costante, per costruire insieme una controffensiva partecipata contro le morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali. Pensiamo a un vero e proprio patto che unisca Governo, sindacati e imprese per porre fine a una strage silenziosa che porta via oltre mille vittime ogni anno creando decine di migliaia di infortuni. La Cisl ha indicato la via di un decalogo con cui qualificare questo accordo”. Secondo Sbarra “vanno rafforzati controlli e ispezioni sui luoghi di lavoro. Bisogna assumere più ispettori, medici del lavoro e tecnici della prevenzione, puntare sulla qualità delle imprese con una patente a punti che stabilisca un rating sociale collegato alle gare pubbliche. Occorre estendere regole e procedure del codice degli appalti pubblici anche ai grandi cantieri privati”. Il numero uno della Cisl ha aggiunto che “c’è da fare uno sforzo condiviso sul piano formativo, promuovere ad ogni livello cultura della sicurezza e della legalità, nella consapevolezza che un’azienda più sicura è anche una realtà più innovativa e competitiva. Per questo va fatto un grande investimento sulla prevenzione, le competenze e la comunicazione, anche istituendo la materia nelle scuole dell’obbligo. Secondo la Cisl è poi necessario far evolvere le relazioni industriali in senso partecipativo dando ai delegati della sicurezza maggiori poteri decisionali e di controllo nelle aziende. Il tema delle risorse non può essere un freno: si cominci a usare la totalità dell’avanzo Inail, circa 3 miliardi l’anno che vengono ancora troppo dirottati sulla contabilità generale a copertura del debito pubblico. Non va bene: sono soldi di imprese e lavoratori, lì devono tornare, con progetti coerenti e innalzamento delle rendite delle famiglie colpite”. Al Governo “chiediamo di dare concretezza e profondità a queste proposte dentro un metodo decisionale compartecipato, fondato su una corresponsabilità che impegni ogni parte a comportamenti conseguenti – ha concluso – la Cisl prosegue la sua mobilitazione nazionale avviata giorni fa programmando assemblee nei luoghi di lavoro ed iniziative sindacali nel territorio per un forte ed efficace discussione e sensibilizzazione su questi temi”. Sulla sicurezza sul lavoro dal Governo sono arrivare “risposte non all’altezza” della gravità della situazione e la Cgil “ha intenzione di proseguire la mobilitazione con tutte le forme possibili” ha detto il segretario generale Maurizio Landini al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Alcune delle proposte avanzate dal sindacato e che non hanno trovato riscontro nelle risposte del Governo “non costano – ha poi detto Landini – l’incontro non è stato all’altezza dei bisogni che abbiamo. Per il metodo perché essere convocati alle 8.30 quando hanno il consiglio dei ministri alle 15.30 e ci consegnano un testo dopo un’ora che è iniziato il confronto, dà l’idea non c’è una grande volontà di trovare degli accordi con i sindacati. Poi ci sono cose che non costano, che non fanno e che continuano a non fare”, Landini ha ribadito la richiesta di “ripristinare la parità di trattamento, economico e normativo, per tutti i lavoratori di tutta la filiera degli appalti. Viene lasciata la giungla del subappalto, su questo nessuna risposta. La patente a punti la chiediamo per tutti i settori, il Governo dice che la fa per i cantieri mobili, cioé il 95% degli edili”. Nessuna risposta, ha aggiunto, neanche sull’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. “Per il Governo – ha concluso il numero uno della Cgil – deve continuare quel modello folle fatto di appalti e subappalti a cascata e di non rispetto delle norme di legge. Siamo molto lontani dalla sensibilità che ci vorrebbe nei confronti dei lavoratori. Così non va bene”.


“C’è un problema di metodo. Lei dice che oggi ci illustrerà delle proposte che saranno decise nel consiglio dei ministri delle 15.30. Come al solito, però, l’illustrazione è orale. Non abbiamo un testo del documento. Cgil, Cisl e Uil hanno presentato una piattaforma unitaria da circa un anno e mezzo, ma non discutono con il ministro del Lavoro su questo tema da luglio dello scorso anno”. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nel corso del tavolo a Palazzo Chigi sulla sicurezza sul lavoro rivolgendosi al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano.

La protesta degli Agricoltori a Bruxelles, Prandini prende le distanze dai violenti

La protesta degli Agricoltori a Bruxelles, Prandini prende le distanze dai violentiBruxelles, 26 feb. (askanews) – “Rispetto alle frange violente” del movimento degli agricoltori europeo “noi ovviamente ci distinguiamo e prendiamo assoluta a distanza”. Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando con i giornalisti a margine delle nuove manifestazioni delle organizzazioni agricole stamattina a Bruxelles, dove si svolge oggi il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue.


“Come Coldiretti – ha continuato Prandini – ci siamo sempre definiti forza amica del Paese, perché le nostre proteste sono sempre civili e democratiche”, focalizzate sulla “attenzione a ribadire le esigenze dei nostri imprenditori, ma senza mescolarci con le frange che portano poi a dei disordini”. Si tratta di disordini, ha puntualizzato il presidente dei Coldiretti, “che sono inconcepibili per noi; anche perché ci allontanano rispetto alla vicinanza che invece dobbiamo avere proprio con i cittadini, e i consumatori stessi”.


E questa presa di distanza di Coldiretti “penso che riguardi anche tanti dei nostri colleghi spagnoli, portoghesi, belgi, che sono a manifestare insieme a noi”, ha concluso Prandini.

Per la strage di Cutro i parenti delle vittime citeranno la Presidenza del Consiglio e due ministeri

Per la strage di Cutro i parenti delle vittime citeranno la Presidenza del Consiglio e due ministeriCrotone, 26 feb. (askanews) – I “tre soggetti” che verranno “citati” nella causa risarcitoria che verrà intentata contro lo Stato per “responsabilità” istituzionale e organizzativa nella tragedia di Cutro saranno “la presidenza del Consiglio, il ministero delle Infrastrutture e il ministero dell’Economia”. Lo ha spiegato l’avvocato Stefano Bertone, dello studio Ambrosio e Commodo che insieme allo studio Bona Oliva, rappresenta oltre 50 tra sopravvissuti e familiari delle vittime della strage avvenuta un anno fa.

Btp Valore: al via collocamento, richieste sfiorano già i 2 miliardi

Btp Valore: al via collocamento, richieste sfiorano già i 2 miliardiMilano, 26 feb. (askanews) – Prende il via oggi la terza emissione del Btp Valore, il titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori. A metà mattinata gli ordini sfiorano già i 2 miliardi di euro. Il collocamento termina venerdì 1 marzo (salvo chiusura anticipata).


Previsti tassi cedolari (trimestrali) minimi garantiti pari al 3,25% per i primi tre anni e al 4% per i successivi tre anni. Alla scadenza dei sei anni è previsto un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito.

Sulle manganellate di Pisa e Firenze Piantedosi incontra i sindacati e riferisce a Meloni

Sulle manganellate di Pisa e Firenze Piantedosi incontra i sindacati e riferisce a MeloniRoma, 26 feb. (askanews) – La presa di posizione finora mancata della premier Giorgia Meloni, rimproverata dalle opposizioni, sulle manganellate agli studenti di venerdì scorso a Pisa e Firenze che hanno suscitato l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul ministro degli Interni Matteo Piantedosi arriverà solo dopo che il Viminale avrà comunicato ufficialmente i primi risultati degli accertamenti su quanto accaduto dopo i cortei studenteschi degenerati in violenze alla Premier – che venerdì era in viaggio per Kiev- e al Governo che torna riunirsi oggi pomeriggio alle 15,30 per la prima volta dopo quei cortei. Una linea, quella di silenzio della Premier fino a primi accertamenti sui fatti, che sarebbe stata condivisa anche con la presidenza della Repubblica nella conversazione sabato fra Roma e Kiev in cui il presidente Mattarella avrebbe informato prima di ogni altro la premier Meloni della sua iniziativa pubblica nei confronti del ministro Piantedosi.


E’ attesa infatti una prima informativa da parte del responsabile del Viminale sui cortei studenteschi di Firenze e soprattutto Pisa nella riunione del Consiglio dei ministri odierno. Informativa al Governo immediatamente successiva non solo agli annunciati incontri stamani a palazzo Chigi del Governo con i sindacati e le imprese per rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche gli incontri del ministro Piantedosi con gli stessi sindacati sulla gestione di piazze e cortei, nella contemperazione del diritto costituzionale alla libera manifestazione del pensiero anche in dissenso con la necessaria tutela di ordine e sicurezza pubblica altrettanto costituzionalmente da assicurare. Una preoccupazione quella sui cortei, accresciuta anche in considerazione dei tanti eventi G7 in Italia da qui al summit di Giugno in Puglia che concluderà il semestre di presidenza italiano, in occasioni dei quali sono possibili in diverse città italiane cortei e manifestazioni di dissenso anche a carattere internazionale. Anche su questo Piantedosi è atteso confrontarsi con Premier Vicepremier e Ministri per la definizione di una linea chiara di cui Meloni potrà farsi portavoce pubblica, una volta assunti primi elementi di certezza sulle manganellate agli studenti che – assicurano fonti a lei vicine- non la hanno certo lasciata indifferente.

10 Corso Como si rinnova, Ethridge inaugura la nuova Galleria

10 Corso Como si rinnova, Ethridge inaugura la nuova GalleriaMilano, 26 feb. (askanews) – 10 Corso Como a Milano si rinnova e presenta la Galleria e la Project Room, con spazi interamente ripensati dall’agenzia interdisciplinare 2050+. L’area culturale è incentrata sull’idea di una “archeologia selettiva” che, rimuovendo materiali ed elementi accumulati nel tempo, restituisca gli ambienti al loro originario carattere industriale di inizio Novecento. Pareti mobili autoportanti e grandi tavoli pantografo permettono differenti soluzioni e volumi, mentre le tribune possono ospitare talk e incontri. Tiziana Fausti, che guida il 10 Corso Como, ci ha raccontato la sua visione: “La mia vita – ha detto ad askanews – si snoda tra questo mondo, che è quello del fashion e quello dell’arte. Io qui ora sono riuscita a rimettere tutto insieme, a rimettere in ordine e ad avere le mie passioni un po’ come si può dire, raccontate. L’etica del viandante mi ha portato piano piano ad arrivare qua, guardandomi in giro e pensando e ripensando e oggi questo è il mondo nel quale voglio vivere: arte, fashion e food”.


Per questo a inaugurare la nuova galleria è una mostra di fotografia che unisce diversi mondi, dalla moda all’arte: “Happy Birthday Louise Parker”, prima mostra personale in Italia del fotografo americano Roe Ethridge, curata con la consueta brillantezza da Alessandro Rabottini. “È una mostra che, mostrando questo transito continuo anche della stessa immagine attraverso più ambiti della cultura dell’immagine, attraverso più supporti – ci ha detto il curatore – rende anche questa idea del trascorrere del tempo. C’è questo riferimento che è colto nel titolo al Buon compleanno Louis Parker, che è la modella la cui immagine ricorrente fa un po’ d’architettura portante di tutta la mostra, però un po’ l’idea quella di indagare quel momento, per esempio il compleanno è un giorno in cui tu hai da una parte l’eccitazione di questa attesa, ma anche un momento di riflessione malinconica sul tempo che trascorre. E quindi questa dicotomia, questa coesistenza di seduzione, ma anche di fine delle cose, attraversa un po’ tutta quanta la mostra, che ha diverse temperature emotive”. Concepita appositamente per 10 CorsoComo, la mostra riunisce opere degli ultimi 15 anni e lavori inediti, mescolando temi e soggetti che, a un primo sguardo, possono sembrare estranei tra loro. Ma proprio la dimensione del tempo e l’intreccio con la biografia di Ethridge fanno da filo rosso di un’esperienza che è visiva – ad alto livello – ma anche sentimentale e intima.

Cortei, Piantedosi incontra sindacati e riferisce a Meloni e Governo

Cortei, Piantedosi incontra sindacati e riferisce a Meloni e GovernoRoma, 26 feb. (askanews) – La presa di posizione finora mancata della premier Giorgia Meloni, rimproverata dalle opposizioni, sulle manganellate agli studenti di venerdì scorso a Pisa e Firenze che hanno suscitato l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul ministro degli Interni Matteo Piantedosi arriverà solo dopo che il Viminale avrà comunicato ufficialmente i primi risultati degli accertamenti su quanto accaduto dopo i cortei studenteschi degenerati in violenze alla Premier – che venerdì era in viaggio per Kiev – e al Governo che torna riunirsi oggi pomeriggio alle 15,30 per la prima volta dopo quei cortei. Una linea, quella di silenzio della Premier fino a primi accertamenti sui fatti, che sarebbe stata condivisa anche con la presidenza della Repubblica nella conversazione sabato fra Roma e Kiev in cui il presidente Mattarella avrebbe informato prima di ogni altro la premier Meloni della sua iniziativa pubblica nei confronti del ministro Piantedosi.


E’ attesa infatti una prima informativa da parte del responsabile del Viminale sui cortei studenteschi di Firenze e soprattutto Pisa nella riunione del Consiglio dei ministri odierno. Informativa al Governo immediatamente successiva non solo agli annunciati incontri stamani a palazzo Chigi del Governo con i sindacati e le imprese per rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche gli incontri del ministro Piantedosi con gli stessi sindacati sulla gestione di piazze e cortei, nella contemperazione del diritto costituzionale alla libera manifestazione del pensiero anche in dissenso con la necessaria tutela di ordine e sicurezza pubblica altrettanto costituzionalmente da assicurare. Una preoccupazione quella sui cortei, accresciuta anche in considerazione dei tanti eventi G7 in Italia da qui al summit di Giugno in Puglia che concluderà il semestre di presidenza italiano, in occasioni dei quali sono possibili in diverse città italiane cortei e manifestazioni di dissenso anche a carattere internazionale. Anche su questo Piantedosi è atteso confrontarsi con Premier Vicepremier e Ministri per la definizione di una linea chiara di cui Meloni potrà farsi portavoce pubblica, una volta assunti primi elementi di certezza sulle manganellate agli studenti che – assicurano fonti a lei vicine- non la hanno certo lasciata indifferente.