La ferma condanna di Mattarella al fanatismo religioso e al terrorismoNicosia, 26 feb. (askanews) – “La notizia dei vili attacchi contro la comunità cattolica del villaggio di Essakane e la comunità islamica di Natiaboani suscita costernazione e tristezza profonde. Ancora una volta gesti di brutale violenza terrorista hanno colpito inermi fedeli pacificamente riuniti in un luogo di culto, segnando profondamente la vita di quelle comunità. L’Italia esprime sincero cordoglio alle famiglie delle vittime e ribadisce la condanna più ferma di ogni manifestazione di fanatismo religioso e di terrorismo”. È quanto afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito all’attacco terroristico in Burkina Faso.
Mattarella: ferma condanna a fanatismo religioso e terrorismoNicosia, 26 feb. (askanews) – “La notizia dei vili attacchi contro la comunità cattolica del villaggio di Essakane e la comunità islamica di Natiaboani suscita costernazione e tristezza profonde. Ancora una volta gesti di brutale violenza terrorista hanno colpito inermi fedeli pacificamente riuniti in un luogo di culto, segnando profondamente la vita di quelle comunità. L’Italia esprime sincero cordoglio alle famiglie delle vittime e ribadisce la condanna più ferma di ogni manifestazione di fanatismo religioso e di terrorismo”. È quanto afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito all’attacco terroristico in Burkina Faso.
Morto Lord Jacob Rothschild, finanziere di 87 anniRoma, 26 feb. (askanews) – Lord Jacob Rothschild, finanziere britannico e membro della famiglia di banchieri Rothschild, è morto all’età di 87 anni. Lo ha comunicato oggi Fondazione Rothschild, che ha definito Jacob Rothschild “una persona straordinaria e la sua perdita sarà sentita da molti”.
La sua ascesa era iniziata presso la banca di famiglia, NM Rothschild & Sons, prima di avviare un proprio fondo di gestione patrimoniale, RIT Capital, nel 1989. Fino al 2019 ha continuato a guidarlo. Secondo il Sunday Times Rich List dello scorso anno, la famiglia Rothschild possiede un patrimonio stimato di circa 825 milioni di sterline, poco meno di 1 miliardo di euro.
Lord Rothschild è stato descritto come “uomo d’affari, imprenditore, filantropo e leader culturale, che ha fatto una profonda differenza in molti settori della vita britannica.” nella dichiarazione rilasciata dalla fondazione di famiglia, di cui era presidente. Nato nel Berkshire nel 1936, frequentò l’Eton College e continuò a studiare storia al Christ Church College di Oxford.
Rothschild ha ricoperto diversi ruoli tra cui vicepresidente della BSkyB Television, direttore di RHJ International, ora noto come BHF Kleinwort Benson Group, oltre a essere stato membro del consiglio del Ducato di Cornovaglia per l’allora Principe di Galles. Era anche noto per essere un mecenate di lunga data e amministratore della National Gallery tra il 1985 e il 1991, oltre a presiedere il National Lottery Heritage Fund.
Lo spoglio delle regionali in Sardegna: Truzzu 46%, Todde 45,2%Milano, 26 feb. (askanews) – Quando sono state scrutinate 339 sezioni su 1.844 per le elezioni regionali in Sardegna il candidato del centrodestra Paolo Truzzu è in testa con il 46% sulla candidata del centosinistra Alessandra Todde con il 45,2%, su Renato Soru con il 7,9% e Lucia Chessa con 0,9%.
Al momento Truzzu prende meno voti della somma di quelli attribuiti ai partiti della sua coalizione, mentre per Todde vale il contrario. Un segnale che indica la scelta del voto disgiunto da parte degli elettori, cioè votare un candidato presidente diverso da quello indicato dalla lista votata.
Nastri d’Argento, “Enigma rol” di Anselma dell’Olio miglior docufilmRoma, 26 feb. (askanews) – Assegnato a “Enigma Rol”, il film documentario di Anselma Dell’Olio diventato un piccolo caso al box office italiano e dedicato alla controversa figura del sensitivo Gustavo Rol, il premio come miglior docufilm ai Nastri d’Argento 2024. Scritto dalla stessa regista insieme ad Alessio De Leonardis, è prodotto da Francesca Verdini e coprodotto da Pietro Peligra e Agostino Saccà ed è una produzione La Casa Rossa con Rai Cinema, in coproduzione con RS Productions e Pepito Produzioni e in associazione con Luce Cinecittà ed è distribuito da RS Productions.
Attraverso testimonianze, materiale di repertorio, fotografie, video d’archivio e ricostruzioni sceniche, “Enigma Rol” è allo stesso tempo ritratto, indagine e antologia del carattere, della personalità e delle opere del controverso sensitivo torinese Gustavo Adolfo Rol (1903-1994), amico di Federico Fellini e Franco Zeffirelli e considerato un maestro spirituale da personaggi come Charles De Gaulle, John F. Kennedy, Jacqueline Kennedy, Giorgio Strehler. Per fare luce su questa figura inspiegabile e allo stesso tempo affascinante e misteriosa, non sono sufficienti termini come “paranormale”, “extrasensoriale” o “parapsicologico”. Gustavo Rol rifiutava ogni etichetta esoterica. Nel corso della sua vita è stato molto di più. Chi gli ha dato del “mediocre illusionista” (tra i più scettici Piero Angela) e chi lo ha considerato un maestro spirituale, un illuminato, messo sulla Terra per renderci migliori o, comunque, un uomo straordinario, speciale, con possibilità misteriose e incredibili; tra questi ultimi anche Vittorio Valletta, Cesare Romiti, Sergio Rossi, Jean Cocteau, Adriana Asti, Valentina Cortese, Vittorio Gassman, Luciana Frassati Gawronska e molti altri personaggi noti e non. La sua vita viene ripercorsa attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, di chi ha assistito ai suoi esperimenti e anche di chi ha sempre messo in dubbio le sue capacità, con la volontà di fornire allo spettatore gli strumenti necessari per formarsi un proprio punto di vista e decidere poi da che parte stare.
Il film vuole essere un viaggio nel dubbio di fronte alla “domanda eterna”: è davvero possibile? Il dubbio oltre la ragione. La possibilità che qualcosa di inspiegabile esista davvero o che Gustavo Rol sia stato solo un abile e fantasioso prestidigitatore.
Teatro, “Sei personaggi in cerca d’autore” alla Sala Umberto di RomaRoma, 26 feb. (askanews) – Dal 29 febbraio al 10 marzo va in scena alla Sala Umberto, a Roma, “Sei personaggi in cerca d’autore”, di Luigi Pirandello. Quando lo spettacolo debuttò nel 1921, al Teatro Valle di Roma, la platea contestò la pièce al grido: “Manicomio! Manicomio!”. Il pubblico si trovò di fronte a qualcosa di completamente inedito, un assalto alla forma del teatro borghese, una non-storia in cui a essere messi sotto indagine non erano solo il meccanismo teatrale e la creazione artistica, ma lo stesso rapporto tra realtà e finzione. Nel tempo, però, i Sei Personaggi sono passati da essere una pietra di scandalo a testo “classico”, da matinée per le scuole, un pezzo da museo della letteratura italiana.
Mettere in scena questo testo oggi significa muoversi in una mediasfera dove il confine tra vita privata, storytelling, informazione e manipolazione è sempre più labile. Senza contare che lo stesso concetto di “io” è profondamente mutato, moltiplicandosi e sfaccettandosi su tutti i nostri device e account social, in un’oscillazione continua tra realtà e rappresentazione. A quasi cento anni di distanza, Sei personaggi in cerca d’autore è ancora l’opera che meglio indaga il nostro rapporto tra vita e arte, reale e virtuale. Tra incursioni meta teatrali, prove aperte e nuovi ospiti ogni sera, l’opera di Pirandello è l’occasione per confrontarsi con la grande domanda: che cosa rimane dell’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale?
Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello – il nome dell’autore in questo allestimento è diventato parte del titolo – è uno spettacolo matrioska, se così si può dire, in cui il piano meta-teatrale già presente nel testo viene portato all’estremo generando un cortocircuito dove attori, personaggi e pubblico convivono e si mescolano in un happening unico e irripetibile ogni sera. Ad ogni replica, infatti, fra gli attori del cast irromperanno sul palco altre persone/personaggi a sorpresa – protagonisti del panorama teatrale – che interpreteranno una scena dello spettacolo destinata poi ad essere riprodotta come in uno specchio riflesso all’infinito. In un gioco di rifrazioni che userà ogni mezzo tecnologico a disposizione per ricreare il qui e ora dello spettacolo.
Oggi in Consiglio dei ministri le nuove misure per la sicurezza sul lavoroRoma, 26 feb. (askanews) – Si sono svolti nella Sala Verde di Palazzo Chigi due distinti incontri tra il Governo e le rappresentanze sindacali e datoriali sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per il Governo – fa sapere una nota di Palazzo Chigi – hanno partecipato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
Il Governo, spiega la nota, nell’illustrare alle parti i contenuti delle nuove norme sulla sicurezza sul lavoro, ha sottolineato che il tema è all’attenzione dell’Esecutivo fin dal suo insediamento con interventi specifici del Ministero del Lavoro e che sulla sicurezza continuerà il confronto già avviato con le parti sociali. Il dettaglio delle misure sarà discusso nel Consiglio dei ministri di oggi. In particolare – prosegue la nota -, il Ministro Calderone ha evidenziato il recente incremento del numero delle forze ispettive che permetterà nel 2024 di aumentare l’attività investigativa del 40% rispetto allo scorso anno. Allo stesso tempo, saranno sbloccate le assunzioni e sarà aperto un nuovo concorso per incrementare il contingente degli ispettori del lavoro, del nucleo ispettivo Carabinieri e del personale ispettivo di Inps e Inail. Previsti anche il coordinamento delle attività ispettive e il potenziamento del sistema sanzionatorio in relazione ai subappalti e alla somministrazione illecita e fraudolenta.
Per il Governo sono prioritari, inoltre, la qualificazione delle imprese e la formazione, che deve riguardare sia i lavoratori che il datore di lavoro, e la salvaguardia delle imprese regolari con l’introduzione della Patente a crediti. Al primo tavolo hanno preso parte i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confasal, Cisal, Confintesa e Usb e al secondo quelli di Confcooperative, Legacoop, Ance, Casartigiani, CNA, Confapi, Confartigianato, Confindustria e Confimi Industria.
Giapponesi NTT Docomo e NEC creeranno JV per reti 5G RANRoma, 26 feb. (askanews) – Il più grande operatore di telecomunicazioni del Giappone, NTT Docomo, formerà una joint venture con NEC, denominata OREX SAI, dal primo aprile per far crescere la propria attività di apparecchiature di rete 5G RAN per i mercati esteri. Lo segnala oggi Nikkei Asia.
NTT Docomo e NEC sono forti promotori del cosiddetto protocollo Open Radio Access Network. Open RAN è un’attività di collaborazione tra vari produttori di apparecchiature, produttori di chip, produttori di server e operatori di telecomunicazioni per stabilire standard comuni per le stazioni base. L’obiettivo è quello di aprire il mercato consentendo ai vettori di mescolare e abbinare componenti di diversi fornitori invece di essere vincolati a un unico fornitore, come Huawei, Ericsson o Nokia.
Oggi – secondo quanto riferisce Nikkei Asia – NTT Docomo ha dichiarato di voler lanciare tre sperimentazioni internazionali quest’anno utilizzando la nuova infrastruttura di telecomunicazioni aperta con gli operatori regionali StarHub di Singapore, Smart Communications delle Filippine e Ooredoo del Qatar. L’annuncio è arrivato durante la fiera annuale delle telecomunicazioni Mobile World Congress. NTT prevede che tali sforzi si trasformeranno in usi e ordini commerciali entro il 2025, ha affermato Sadayuki Abeta, responsabile globale delle soluzioni RAN aperte presso NTT Docomo.
Il più grande operatore wireless giapponese ha dichiarato di aver aggiunto Arm, Marvell e Amazon Web Services come partner al suo ecosistema di rete Open RAN, aggiungendosi a una già ampia gamma di partner come i giganti globali dei chip Intel, Advanced Micro Device e Nvidia e i produttori di server HP, Dell e Fujitsu. Le RAN svolgono un ruolo cruciale nell’infrastruttura di comunicazione wireless, collegando i singoli dispositivi alla rete più ampia utilizzando segnali radio. La loro importanza è stata amplificata dalle tensioni geopolitiche tra Stati uniti e Cina, evidenziando la necessità di soluzioni di rete sicure e affidabili.
Renault, de Meo: a Ginevra riconosciuto lavoro fatto per rilancioMilano, 26 feb. (askanews) – “Un fantastico riconoscimento del lavoro fatto in questi tre anni per rilanciare Renault. Il gruppo non è più quello che vi ricordate, l’abbiamo trasformato in una realtà vincente. E siamo solo all’inizio”. Così su Fb il Ceo di Renault Luca de Meo a Ginevra per il Salone dell’Auto, commenta il premio Car of The Year 2024 ottenuto dalla Renault Scenic E-Tech elettrica “l’auto che accompagnerà gli europei nella transizione”.
Renault, che presenta anche le nuove Dacia Spring e Duster, è l’unico big europeo presente al Salone che conta anche la defezione dei gruppi coreani e giapponesi. La notizia del riconoscimento alla Scenic è arrivata a ridosso della presentazione dell’attesa R5 elettrica, in vendita a circa 25mila euro.
”Dio. La scienza, le prove”, in Italia il libro di Bolloré-BonnassiesRoma, 26 feb. (askanews) – Si intitola “Dio. La scienza, le prove”, il libro di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies, con una prefazione del premio Nobel per la Fisica Robert Wilson e la prefazione all’edizione italiana di Antonino Zichichi.
In libreria dal 27 febbraio, 250.000 copie vendute in Francia, 50.000 copie vendute in Spagna in poco più di 3 mesi, tradotto in 10 lingue; 3 anni di lavoro e 20 scienziati e specialisti di altissimo livello. Soltanto 100 anni fa gli scienziati pensavano che l’Universo fosse eterno e stabile, mentre oggi sappiamo che ha avuto un inizio, avrà una fine, è in espansione e proviene da un Big Bang. Ed è qui che si solleva la questione di un’intelligenza creatrice.
Perché arriva sempre un punto in cui la fisica non basta più a sé stessa e deve confrontarsi con i grandi interrogativi dell’esistenza. Dalla quantistica alla relatività, da Einstein a Gödel, sono molti e determinanti gli scienziati e le scoperte che tra Otto e Novecento hanno dato una svolta all’ipotesi dell’esistenza di una forza regolatrice del mondo. Di tutti loro Dio. La scienza, le prove di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses illustra il pensiero e la portata rivoluzionaria con una prosa vivida e sorprendente, arrivando a conclusioni inaspettate. In un linguaggio accessibile a tutti, gli autori offrono infatti un’inedita panoramica delle prove scientifiche dell’esistenza di Dio, impensabili fino a poco tempo fa, ma che alla luce delle teorie più recenti assumono tutto un altro valore. L’idea di un’intelligenza creatrice non sembra più inconciliabile con l’evidenza scientifica: forse siamo all’alba di una rivoluzione. Un team di 20 specialisti ingaggiati dagli autori in tre anni di ricerche, con oltre 500 fonti di riferimento, per realizzare il libro che stravolgerà tutte le nostre certezze.