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Rai, Giletti: amareggiato per assenza di Fazio a “La tv fa 70″

Rai, Giletti: amareggiato per assenza di Fazio a “La tv fa 70″Roma, 26 feb. (askanews) – “Sono un po’ rammaricato, avrei voluto Fabio Fazio come ospite, gli ho scritto, poteva esserci, ma non mi ha mai risposto. Sono rimasto un po’ deluso umanamente, ma riesco a capire… Io e lui ci siamo confrontati in prima linea per tanto tempo, ci sono state delle tensioni”. Lo ha detto Massimo Giletti, durante la presentazione di “La tv fa 70”, evento speciale in onda mercoledì 28 febbraio alle 21.30 su Rai 1 per celebrare il compleanno della tv italiana.


“Però è un personaggio molto importante nella storia della televisione e sarebbe stato importante per me raccontare le sue qualità e la sua bravura. Questa mancanza mi lascia perplesso e amareggiato, dico peccato”, ha aggiunto.

Gli agricoltori a Bruxelles, Prandini: ecco le nostre richieste all’Ue

Gli agricoltori a Bruxelles, Prandini: ecco le nostre richieste all’UeBruxelles, 26 feb. (askanews) – “Oggi siamo di nuovo a Bruxelles per ribadire con forza quello che 15 giorni fa avevamo chiesto a Ursula von der Leyen”, la presidente della Commissione europea, da parte della quale, ha riconosciuto, “c’è stata un’apertura in termini di proposte che sono state avanzate”. Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando con i giornalisti a margine delle nuove manifestazioni delle organizzazioni agricole stamattina a Bruxelles, dove si svolge oggi il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue.


“Ma noi – ha puntualizzato Prandini – abbiamo la necessità di avere la certezza dei tempi rispetto all’attuazione di queste proposte”, e in particolare “i regolamenti modificati in termini di semplificazione, le risorse economiche stanziate” e poi anche “nel senso di andare oltre quello che è il limite agli aiuti di Stato che fino a oggi abbiamo avuto, e di poter intervenire nei confronti anche di tutte quelle filiere produttive che hanno forti criticità”. “Tutto questo diventa necessario – ha rilevato – anche rispetto alla semplificazione di carattere burocratico”; perché la troppa burocrazia “strozza la vita dei nostri imprenditori”. Ma soprattutto, l’attuale situazione “non dà certezze, anche ai giovani agricoltori, di poter continuare a svolgere l’attività agricola”.


Riguardo alla tempistica, il presidente di Coldiretti ha spiegato di attendersi che ci sia una svolta partendo dal Consiglio Agricoltura di oggi ed entro fine marzo, quando ci sarà a Bruxelles il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue, in modo che si comincino a vedere gli effetti delle nuove misure già prima delle elezioni europee di giugno. “A tutto questo – ha aggiunto Prandini – si unisce poi anche una richiesta di fondamentale importanza, di giustizia, che è il tema della reciprocità. Le regole che vengono imposte alle imprese agricole italiane ed europee devono essere le stesse che devono essere rispettate dai prodotti che importiamo, provenienti da altri continenti”. I prodotti importati che non rispettano le regole europee in campo sociale e ambientale “fino a oggi hanno creato un meccanismo di concorrenza sleale”, perché “vengono venduti a un prezzo più basso”, ha sottolineato. Questa mancanza di reciprocità nelle norme applicate dai paesi terzi, ha ricordato il presidente di Coldiretti, riguarda tutto il continente europeo, ma “in particolar modo l’Italia, che è il paese più attento a livello globale su ciò che viene fatto nella prassi produttiva in agricoltura, e che rischia ovviamente di essere fortemente penalizzata, perché i suoi prodotti hanno costi e impatti decisamente più alti”.


Riguardo a una possibile revisione anticipata della Politica agricola comune europea (Pac) da parte delle istituzioni Ue, Prandini ha osservato: “Siamo per semplificare la vita delle nostre imprese. Questa Pac non ci è mai piaciuta. L’unico aspetto positivo che eravamo riusciti a modificare, all’inizio, era quello che parlava di una convergenza in termini di valori per tutti gli Stati membri, ed eravamo riusciti a difendere una convergenza interna per i singoli Stati; si tratta di tecnicismi, che però hanno una ricaduta significativa in termini di valore economico”. Ma il presidente di Coldiretti ha insistito soprattutto sulla necessità di una semplificazione burocratica. “Questa è una Politica agricola comune piena di cavilli e di burocrazia, piena di vincoli per le imprese agricole, che in tanti casi, soprattutto per le piccole e medie imprese, non riesce ad avere attuazione rispetto a come storicamente era stato pensato l’utilizzo delle risorse nella Pac”.


Infine, a una domanda sulla dinamica dei prezzi, per cui la la grande distribuzione e altri attori della filiera alimentare spesso assorbono gran parte del valore aggiunto, con forti ricarichi nella vendita al pubblico di prodotti pagati a prezzi non remunerativi agli agricoltori, Prandini ha risposto: “Noi riteniamo che debba essere fatto un grande lavoro, non solo con la distribuzione ma con l’intera filiera agroalimentare. In questi anni l’agricoltura è stato il soggetto più debole, sul quale si sono fatte ricadere tutte le inefficienze del sistema legato alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti. E’ una situazione che non è più assolutamente sostenibile”. “Basti vedere quali sono i prezzi pagati dei nostri agricoltori, e quelli che sono i prezzi che poi i cittadini e i consumatori a loro volta devono sostenere”, ha osservato. Accanto a lui, un manifestante di Coldiretti esponeva un cesto di radicchio rosso con un cartello che ne indicava il prezzo al produttore (0,70 euro al Kg) e quello finale al consumatore (3 euro al Kg), con un ricarico del 329%. “A fronte di tutto questo – ha riferito il presidente di Coldiretti – nelle scorse ore noi abbiamo denunciato una catena della grande distribuzione, riguardo alle pratiche che vengono attuate sui prezzi esposti, proprio perché riteniamo che questi sistemi non ci debbano più essere. Abbiamo delle regole che li vietano, e dobbiamo pretendere che anche le nostre istituzioni facciano rispettare quelle leggi e quelle regole”, in modo da “avere una trasparenza all’interno dell’intera filiera agroalimentare, partendo da un giusto reddito – ha concluso – che deve essere riconosciuto ai nostri agricoltori”.

Piantedosi:condivido parole Mattarella contro violenze e insulti

Piantedosi:condivido parole Mattarella contro violenze e insultiRoma, 26 feb. (askanews) – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ne corso dell’incontro con i vertici sindacali al Vininale ha poi ribadito di “condividere pienamente le parole del Presidente Mattarella”.


Anche il titolare del Viminale si è detto convinto che “l’autorevolezza delle forze di Polizia non si nutre dell’uso della forza ma affonda nel sacrificio di centinaia di caduti nella lotta al terrorismo e alla criminalità, nella leale difesa delle istituzioni democratiche anche negli anni più bui della Repubblica, nella capacità di accompagnare con equilibrio e professionalità lo sviluppo della società italiana”. Il titolare del Viminale ha poi sottolineato di condividere anche l’altro richiamo precedente da parte dello stesso Capo dello Stato contro la “intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese”.

Piantedosi esprime la massima fiducia del governo nelle forze di polizia

Piantedosi esprime la massima fiducia del governo nelle forze di poliziaRoma, 26 feb. (askanews) – Durante la riunione di oggi al Ministero dell’Interno con i vertici delle organizzazioni sindacali confederali, a quanto si apprende da fonti del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi ha sottolineato “l’importanza e la necessità di mantenere un confronto costante con le organizzazioni sindacali, certo del loro consueto contributo”. Piantedosi ha poi espresso la “massima fiducia di tutto il governo nei confronti delle forze di polizia”. Gli uomini e le donne in divisa sono “servitori dello Stato e lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale a presidio della sicurezza e della legalità”.


All’incontro in corso al Viminale sono presenti il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il segretario della Cisl, Pierluigi Bombardieri e la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola. C’è anche il capo della Polizia, Vittorio Pisani.

Piantedosi: massima fiducua governo nelle forze di polizia

Piantedosi: massima fiducua governo nelle forze di poliziaRoma, 26 feb. (askanews) – Durante la riunione di oggi al Ministero dell’Interno con i vertici delle organizzazioni sindacali confederali, a quanto si apprende da fonti del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi ha sottolineato “l’importanza e la necessità di mantenere un confronto costante con le organizzazioni sindacali, certo del loro consueto contributo”. Piantedosi ha poi espresso la “massima fiducia di tutto il governo nei confronti delle forze di polizia”. Gli uomini e le donne in divisa sono “servitori dello Stato e lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale a presidio della sicurezza e della legalità”.


All’incontro in corso al Viminale sono presenti il segretario della Cgil, Maurizio Landini, il segretario della Cisl, Pierluigi Bombardieri e la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola. C’è anche il capo della Polizia, Vittorio Pisani.

IA, McCaul (Bce): “Il punto non è sé, ma come usarla nelle banche”

IA, McCaul (Bce): “Il punto non è sé, ma come usarla nelle banche”Roma, 26 feb. (askanews) – Sull’intelligenza artificiale, per le banche e per le istituzioni che svolgono l’attività di vigilanza sulle stesse “il tema non è più se utilizzarla o meno, ma piuttosto come possa esserlo in maniera efficace e responsabile”. Lo sostiene Elizabeth McCaul, l’esponente “americana” del ramo di vigilanza bancaria della Bce, in una intervista alla rivista specialistica Revue Banque.


Una intervista che è quasi un monologo, dato che ci sono solo due domande sullo stesso argomento: l’IA. Secondo McCaul “può analizzare enormi quantità di dati velocemente e efficacemente, migliorare l’identificazione dei rischi individuando le tendenze dei dati, supportare i processi decisionali e automatizzare i compiti ripetitivi: tutti elementi che possono migliorare il lavoro delle autorità di vigilanza”. Al tempo stesso l’IA presenta dei rischi “che non sono ancora pienamente capiti”. E “le banche fronteggiano lo stesso dilemma. l’IA può migliorare l’esperienza che offrono ai consumatori, migliorare la loro potenziale efficienza e rafforzare i processi di gestione del rischio. Ma mentre cercano di fare leva sulla capacità dell’IA, ci sono sfide e rischi, come nella governance per esempio sulla confidenzialità e l’affidabilità dei dati, sui modelli di gestione e i rischi di contabilità”.


Per questo secondo l’esponente della Vigilanza bancaria Ue “dobbiamo adottare un approccio a prova di futuro per capire utilizzare l’IA. Dovremmo usarla per migliorare le nostre capacità di vigilanza e ottenere maggiori capacità di individuare i rischi che fronteggiano le banche vigilante, mentre la utilizzano”.

L’incontro con il Governo sulla sicurezza sul lavoro per la Cisl è stato ‘positivo, per Cgil e Uil ‘no’

L’incontro con il Governo sulla sicurezza sul lavoro per la Cisl è stato ‘positivo, per Cgil e Uil ‘no’Roma, 26 feb. (askanews) – Il leader della Cgil, Maurizio Landini, giudica “totalmente inadeguato” il metodo di confronto tra Governo e sindacati sulla sicurezza sul lavoro. Il numero uno della confederazione al tavolo ha chiesto di “avviare una vera trattativa per realizzare un piano nazionale di prevenzione e protezione della salute e sicurezza”. “Un incontro positivo e apprezzabile,in cui il Governo ha illustrato alcuni elementi che caratterizzeranno il prossimo decreto sicurezza aprendo al contributo del sindacato per miglioramenti e integrazioni” ha, invece detto al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sulla sicurezza il leader Cisl, Luigi Sbarra. “In particolare il ministro Calderone ha preannunciato la volontà di rafforzare controlli, ispezioni, assunzioni, sanzioni e investimenti. Sono misure in parte condivisibili, che rispondono ad alcune priorità avanzate dalla Cisl, ma che per essere davvero efficaci devono essere collegate a una complessiva e concertata strategia nazionale. Aspettiamo di conoscere nel merito i contenuti del decreto per una valutazione completa. Bisogna dare continuità al confronto, renderlo strutturale, costante, per costruire insieme una controffensiva partecipata contro le morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali. Pensiamo a un vero e proprio patto che unisca Governo, sindacati e imprese per porre fine a una strage silenziosa che porta via oltre mille vittime ogni anno creando decine di migliaia di infortuni. La Cisl ha indicato la via di un decalogo con cui qualificare questo accordo”. Secondo Sbarra “vanno rafforzati controlli e ispezioni sui luoghi di lavoro. Bisogna assumere più ispettori, medici del lavoro e tecnici della prevenzione, puntare sulla qualità delle imprese con una patente a punti che stabilisca un rating sociale collegato alle gare pubbliche. Occorre estendere regole e procedure del codice degli appalti pubblici anche ai grandi cantieri privati”. Il numero uno della Cisl ha aggiunto che “c’è da fare uno sforzo condiviso sul piano formativo, promuovere ad ogni livello cultura della sicurezza e della legalità, nella consapevolezza che un’azienda più sicura è anche una realtà più innovativa e competitiva. Per questo va fatto un grande investimento sulla prevenzione, le competenze e la comunicazione, anche istituendo la materia nelle scuole dell’obbligo. Secondo la Cisl è poi necessario far evolvere le relazioni industriali in senso partecipativo dando ai delegati della sicurezza maggiori poteri decisionali e di controllo nelle aziende. Il tema delle risorse non può essere un freno: si cominci a usare la totalità dell’avanzo Inail, circa 3 miliardi l’anno che vengono ancora troppo dirottati sulla contabilità generale a copertura del debito pubblico. Non va bene: sono soldi di imprese e lavoratori, lì devono tornare, con progetti coerenti e innalzamento delle rendite delle famiglie colpite”. Al Governo “chiediamo di dare concretezza e profondità a queste proposte dentro un metodo decisionale compartecipato, fondato su una corresponsabilità che impegni ogni parte a comportamenti conseguenti – ha concluso – la Cisl prosegue la sua mobilitazione nazionale avviata giorni fa programmando assemblee nei luoghi di lavoro ed iniziative sindacali nel territorio per un forte ed efficace discussione e sensibilizzazione su questi temi”. Sulla sicurezza sul lavoro dal Governo sono arrivare “risposte non all’altezza” della gravità della situazione e la Cgil “ha intenzione di proseguire la mobilitazione con tutte le forme possibili” ha detto il segretario generale Maurizio Landini al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Alcune delle proposte avanzate dal sindacato e che non hanno trovato riscontro nelle risposte del Governo “non costano – ha poi detto Landini – l’incontro non è stato all’altezza dei bisogni che abbiamo. Per il metodo perché essere convocati alle 8.30 quando hanno il consiglio dei ministri alle 15.30 e ci consegnano un testo dopo un’ora che è iniziato il confronto, dà l’idea non c’è una grande volontà di trovare degli accordi con i sindacati. Poi ci sono cose che non costano, che non fanno e che continuano a non fare”, Landini ha ribadito la richiesta di “ripristinare la parità di trattamento, economico e normativo, per tutti i lavoratori di tutta la filiera degli appalti. Viene lasciata la giungla del subappalto, su questo nessuna risposta. La patente a punti la chiediamo per tutti i settori, il Governo dice che la fa per i cantieri mobili, cioé il 95% degli edili”. Nessuna risposta, ha aggiunto, neanche sull’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. “Per il Governo – ha concluso il numero uno della Cgil – deve continuare quel modello folle fatto di appalti e subappalti a cascata e di non rispetto delle norme di legge. Siamo molto lontani dalla sensibilità che ci vorrebbe nei confronti dei lavoratori. Così non va bene”.


“C’è un problema di metodo. Lei dice che oggi ci illustrerà delle proposte che saranno decise nel consiglio dei ministri delle 15.30. Come al solito, però, l’illustrazione è orale. Non abbiamo un testo del documento. Cgil, Cisl e Uil hanno presentato una piattaforma unitaria da circa un anno e mezzo, ma non discutono con il ministro del Lavoro su questo tema da luglio dello scorso anno”. E’ quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nel corso del tavolo a Palazzo Chigi sulla sicurezza sul lavoro rivolgendosi al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano.

La protesta degli Agricoltori a Bruxelles, Prandini prende le distanze dai violenti

La protesta degli Agricoltori a Bruxelles, Prandini prende le distanze dai violentiBruxelles, 26 feb. (askanews) – “Rispetto alle frange violente” del movimento degli agricoltori europeo “noi ovviamente ci distinguiamo e prendiamo assoluta a distanza”. Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, parlando con i giornalisti a margine delle nuove manifestazioni delle organizzazioni agricole stamattina a Bruxelles, dove si svolge oggi il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue.


“Come Coldiretti – ha continuato Prandini – ci siamo sempre definiti forza amica del Paese, perché le nostre proteste sono sempre civili e democratiche”, focalizzate sulla “attenzione a ribadire le esigenze dei nostri imprenditori, ma senza mescolarci con le frange che portano poi a dei disordini”. Si tratta di disordini, ha puntualizzato il presidente dei Coldiretti, “che sono inconcepibili per noi; anche perché ci allontanano rispetto alla vicinanza che invece dobbiamo avere proprio con i cittadini, e i consumatori stessi”.


E questa presa di distanza di Coldiretti “penso che riguardi anche tanti dei nostri colleghi spagnoli, portoghesi, belgi, che sono a manifestare insieme a noi”, ha concluso Prandini.

Per la strage di Cutro i parenti delle vittime citeranno la Presidenza del Consiglio e due ministeri

Per la strage di Cutro i parenti delle vittime citeranno la Presidenza del Consiglio e due ministeriCrotone, 26 feb. (askanews) – I “tre soggetti” che verranno “citati” nella causa risarcitoria che verrà intentata contro lo Stato per “responsabilità” istituzionale e organizzativa nella tragedia di Cutro saranno “la presidenza del Consiglio, il ministero delle Infrastrutture e il ministero dell’Economia”. Lo ha spiegato l’avvocato Stefano Bertone, dello studio Ambrosio e Commodo che insieme allo studio Bona Oliva, rappresenta oltre 50 tra sopravvissuti e familiari delle vittime della strage avvenuta un anno fa.

Btp Valore: al via collocamento, richieste sfiorano già i 2 miliardi

Btp Valore: al via collocamento, richieste sfiorano già i 2 miliardiMilano, 26 feb. (askanews) – Prende il via oggi la terza emissione del Btp Valore, il titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori. A metà mattinata gli ordini sfiorano già i 2 miliardi di euro. Il collocamento termina venerdì 1 marzo (salvo chiusura anticipata).


Previsti tassi cedolari (trimestrali) minimi garantiti pari al 3,25% per i primi tre anni e al 4% per i successivi tre anni. Alla scadenza dei sei anni è previsto un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito.