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Pallanuoto, Italia ko ai rigori, è argento ai mondiali

Pallanuoto, Italia ko ai rigori, è argento ai mondialiRoma, 17 feb. (askanews) – Si spegne sul più bello il sogno iridato. L’Italia perde ai rigori 15-13 il secondo mondiale dopo quello di Budapest 2022. Stavolta fatali gli errori di Echenique e Di Fulvio dopo che Del Lungo ne aveva parato uno a Favoic. L’incontro appassionante e giocato punto a punto era terminato 11-11 con il pareggio croato a cinque secondi dal termine con Buric, dopo che Fondelli aveva segnato il terzo rigore sui tre tentativi a 1.40 dal termine. E’ la nona medaglia iridata azzurra che vanta quattro ori, quattro argenti ed un bronzo. La Spagna bissa il bronzo di Fukuoka battendo la Francia 14-10. (Foto Andrea Staccioli, Andrea Masini, Giorgio Scala e Giorgio Perottino DBM)

Hacker russi attaccano alucuni siti in Italia (ma restano tutti online)

Hacker russi attaccano alucuni siti in Italia (ma restano tutti online)Milano, 17 feb. (askanews) – Il collettivo di hacker russi NoName057 ha rivendicato su Telegram l’attacco ad alcuni siti internet italiani, come quelli del porto di Taranto e di Trieste, il sito dell’Aeronautica militare oltre alcuni portali di banche. Secondo gli hacker si tratterebbe di un attacco Ddos, tuttavia la gran parte degli indirizzi sono al momento raggiungibili dall’Italia. L’iniziativa di sabato seguirebbe altri attacchi fotocopia avvenuti nei giorni scorsi ai danni di oltre dieci altri siti, con effetti estremamente limitati sulla fruibilità delle informazioni per gli utenti che hanno potuto navigare sostanzialmente senza disagi.


 

Calenda lancia iniziativa di piazza a Roma per ricordare Navalny. Schlein: noi ci siamo

Calenda lancia iniziativa di piazza a Roma per ricordare Navalny. Schlein: noi ci siamoRoma, 17 feb. (askanews) – Il leader di Azione, Carlo Calenda, lancia una iniziativa di piazza a Roma per ricordare Navalny, il dissidente russo morto ieri nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era detenuto. E la segretaria Pd Elly Schlein aderisce.


“In tutta Europa – scrive Calenda su X – grandi piazze spontanee si sono radunate per ricordare Navalny. In Italia non è accaduto. Credo sia opportuno che le forze politiche europeiste e democratiche promuovano un’iniziativa congiunta lunedì pomeriggio a Roma alla ripresa dei lavori parlamentari”.La risposta di Schlein non si fa attendere: “Noi ci siamo. Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny”, scrive la leader dem sui social.


 

Navalny, Calenda lancia iniziativa di piazza. Schlein: noi ci siamo

Navalny, Calenda lancia iniziativa di piazza. Schlein: noi ci siamoRoma, 17 feb. (askanews) – Il leader di Azione, Carlo Calenda, lancia una iniziativa di piazza a Roma per ricordare Navalny, il dissidente russo morto ieri nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era detenuto. E la segretaria Pd Elly Schlein aderisce.


“In tutta Europa – scrive Calenda su X – grandi piazze spontanee si sono radunate per ricordare Navalny. In Italia non è accaduto. Credo sia opportuno che le forze politiche europeiste e democratiche promuovano un’iniziativa congiunta lunedì pomeriggio a Roma alla ripresa dei lavori parlamentari”. La risposta di Schlein non si fa attendere: “Noi ci siamo. Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny”, scrive la leader dem sui social.

Crollo in un cantiere di Firenze, la Procura indaga per omicidio colposo plurimo e crollo colposo

Crollo in un cantiere di Firenze, la Procura indaga per omicidio colposo plurimo e crollo colposoFirenze, 17 feb. (askanews) – Sono di Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino, e di Taoufik Haidar, 43 anni, tunisino anch’egli, i corpi senza vita estratti dalle macerie, questa notte, della parte di cantiere crollata ieri a Firenze, in via Mariti, dove sta sorgendo un supermercato Esselunga. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per recuperare i resti di Bouzekri Rahimi, originario del Marocco. Le vittime sono quindi ufficialmente cinque: oltre a loro, ieri è stato recuperato il corpo di Luigi Coclite, 59 anni, originario di Teramo e residente a Collesalvetti (Livorno). Intanto la Procura di Firenze indaga per omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Gli inquirenti sono al lavoro anche per capire se, come sospettano, due delle vittime non fossero in regola con i permessi di soggiorno.

Il dolore del Papa per le vittime dell’incidente nel cantiere di Firenze

Il dolore del Papa per le vittime dell’incidente nel cantiere di FirenzeCittà del Vaticano, 17 feb. (askanews) – Il dolore di Papa Francesco per le vittime dell’incidente avvenuto ieri nel cantiere di Firenze è giunto con un telegramma inviato, a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, all’Arcivescovo Metropolita di Firenze, card. Giuseppe Betori. Nel messaggio si afferma che Papa Francesco “informato del tragico incidente nel cantiere di un supermercato avvenuto ieri mattina a Firenze, che ha provocato la morte di alcuni operai ferendone altri”, esprimere “ai familiari delle vittime sentimenti di vicinanza e cordoglio
insieme alla sua più viva partecipazione al dolore dell`intera cittadina”. “In questo momento particolarmente drammatico – si legge ancora – Papa Francesco desidera rinnovare l`appello alla sicurezza sui luoghi di lavoro auspicando un maggiore impegno di quanti hanno la responsabilità di tutelare i lavoratori e, mentre ringrazia tutti coloro che si stanno adoperando nelle operazioni di soccorso, assicura la sua paterna preghiera e invia a tutti la benedizione apostolica in segno di vicinanza spirituale”.



In arrivo in Consiglio dei ministri un nuovo pacchetto su lavoro sommerso e sicurezza

In arrivo in Consiglio dei ministri un nuovo pacchetto su lavoro sommerso e sicurezzaMilano, 17 feb. (askanews) – “Nessun passo indietro sulla sicurezza del lavoro. Andremo avanti per attuare quanto già adottato da quando il Governo si è insediato. Ma altro sarà fatto: questo è il momento del cordoglio per i lavoratori che hanno perso la vita, della vicinanza alle loro famiglie e dell’accertamento dei fatti da parte dell’autorità giudiziaria, alla quale si sta fornendo ogni supporto necessario attraverso il personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e i Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro”. Così il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, all’indomani della tragedia nel cantiere di Firenze.


Calderone annuncia che nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri porterà un nuovo pacchetto di norme per il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per la tutela della sicurezza nella filiera degli appalti. Misure che, si legge in una nota, “si aggiungono ai diversi interventi adottati negli ultimi 16 mesi per rendere i luoghi di lavoro – e quindi i lavoratori – più sicuri. A cominciare dalle maggiori risorse messe a disposizione dall’Inail per il 2024 per finanziare la formazione e la prevenzione e sostenere le aziende virtuose, pari a 1,5 miliardi di euro (il doppio rispetto al 2023). A seguito dell’ingresso in organico presso l’Ispettorato del Lavoro di 850 ispettori tecnici nel 2023, inoltre, le ispezioni nei luoghi di lavoro nel corso del 2024 saliranno da 70 a 100 mila”.Il Ddl lavoro attualmente in discussione in Parlamento, sottolinea il ministero, “non contempla in alcun caso l’eliminazione dell’obbligo di badge per gli operai dei cantieri edili. Più semplicemente, la norma intende semplificare il quadro normativo abrogando norme pressoché identiche in materia di tessere di riconoscimento”.


Quanto alle 16 ore obbligatorie di formazione, si legge, “al momento non è intervenuta alcuna modifica dell’accordo Stato-Regioni esistente. Il confronto con le parti sociali, ancora in corso, ha come obiettivo il raggiungimento di un accordo relativo ad una migliore valutazione del rischio e la conseguente individuazione delle ore di formazione da svolgere sulle specifiche attività. Quindi, non uno standard uguale per tutti bensì una migliore profilazione della formazione necessaria”. A titolo esemplificativo, fa sapere il ministero, nel corso del 2023 è stata approvata l’estensione dell’assicurazione a carico dello stato di tutte le attività svolte negli ambienti per studenti, docenti e personale scolastico. Così come sono state previste norme più stringenti sui programmi di alternanza scuola – lavoro e un fondo risarcimento anche per i familiari delle vittime di infortuni collegati alle attività scolastiche.

Confindustria: gara a 4 per la presidenza, Garrone vola in ‘finale’

Confindustria: gara a 4 per la presidenza, Garrone vola in ‘finale’Roma, 17 feb. (askanews) – Con il via libera dei saggi di Confindustria ai quattro candidati alla presidenza parte ufficialmente la corsa per la successione a Carlo Bonomi. Ammessi alla competizione Edoardo Garrone, Alberto Marenghi, Antonio Gozzi ed Emanuele Orsini. Tutti hanno superato la soglia percentuale di appoggio da parte del 10% dei membri del Consiglio Generale, come previsto dallo statuto confederale. Ma Garrone è in testa, potendo contare su oltre il 20% del totale dei voti esercitabili nell’assemblea confederale. Per questo vola direttamente nella ‘finale’ del 4 aprile. In quella data si riunisce il Consiglio generale che designa, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta, il futuro presidente. Per l’elezione vera e propria bisognerà aspettare l’assemblea dei delegati del 23 maggio.


Nella lettera ai presidenti e componenti del Consiglio generale – anticipata da Askanews – i tre saggi, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi, annunciano che Garrone ha “certificato di poter disporre di un consenso che supera il 20% del totale dei voti ad oggi regolarmente esercitabili nell’Assemblea confederale, condizione che, per effetto del nono comma dell’articolo 12 dello statuto confederale, determina di diritto la sua partecipazione al voto di designazione per il nuovo presidente di Confindustria, in calendario per il prossimo 4 aprile”. Nella missiva, inoltre, i saggi lanciano un appello agli associati per un confronto elettorale sui candidati che sia indipendente dai sostegni esterni alla confederazione. “Importante sarà mantenere e qualificare l’indipendenza del confronto elettorale interno – si legge nella missiva – rispetto ad eventuali appoggi e supporti espressi da soggetti estranei al sistema associativo”. Un richiamo implicito, probabilmente, al recente endorsement ad Orsini da parte del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. E, con il via libera ufficiale dei saggi a tutti i candidati, sembrerebbe sgonfiarsi proprio il caso Orsini. Nessuna osservazione è arrivata sulla sua candidatura L’imprenditore emiliano, attualmente vicepresidente nella squadra di Bonomi, era stato convocato dai membri della Commissione di designazione per chiarimenti su presunte incompatibilità anche alla luce di una lettera anonima e della situazione mediatica che lo aveva visto protagonista nelle ultime settimane.


Pronto, poi, il nuovo calendario delle consultazioni dei saggi. Gli incontri con il sistema associativo inizieranno il 23 febbraio a Torino presso l’Unione Industriali. Il 24 febbraio tappa a Bologna presso Confindustria Emilia-Romagna. Poi il 28 e 29 febbraio i saggi saranno a Roma presso Confindustria. Il primo marzo a Milano presso Assolombarda e l’8 marzo, sempre a Milano, ma presso Federchimica. Il 9 marzo è la volta di Padova presso Confindustria Veneto Est. Il ‘tour’ nazionale dei saggi si chiude l’11 marzo a Napoli presso l’Unione Industriali della città. Nella missiva Enoc, Moltrasio e Vescovi esprimono l’auspicio di “una larga partecipazione alle consultazioni” e richiamano l’impegno “alla riservatezza sui contenuti delle audizioni e degli orientamenti espressi”. Mlp

Gara a 4 per la presidenza di Confindustria (Edoardo Garrone vola in ‘finale’)

Gara a 4 per la presidenza di Confindustria (Edoardo Garrone vola in ‘finale’)Roma, 17 feb. (askanews) – Con il via libera dei saggi di Confindustria ai quattro candidati alla presidenza parte ufficialmente la corsa per la successione a Carlo Bonomi. Ammessi alla competizione Edoardo Garrone, Alberto Marenghi, Antonio Gozzi ed Emanuele Orsini. Tutti hanno superato la soglia percentuale di appoggio da parte del 10% dei membri del Consiglio Generale, come previsto dallo statuto confederale. Ma Garrone è in testa, potendo contare su oltre il 20% del totale dei voti esercitabili nell’assemblea confederale. Per questo vola direttamente nella ‘finale’ del 4 aprile. In quella data si riunisce il Consiglio generale che designa, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta, il futuro presidente. Per l’elezione vera e propria bisognerà aspettare l’assemblea dei delegati del 23 maggio.


Nella lettera ai presidenti e componenti del Consiglio generale – anticipata da Askanews – i tre saggi, Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi, annunciano che Garrone ha “certificato di poter disporre di un consenso che supera il 20% del totale dei voti ad oggi regolarmente esercitabili nell’Assemblea confederale, condizione che, per effetto del nono comma dell’articolo 12 dello statuto confederale, determina di diritto la sua partecipazione al voto di designazione per il nuovo presidente di Confindustria, in calendario per il prossimo 4 aprile”. Nella missiva, inoltre, i saggi lanciano un appello agli associati per un confronto elettorale sui candidati che sia indipendente dai sostegni esterni alla confederazione. “Importante sarà mantenere e qualificare l’indipendenza del confronto elettorale interno – si legge nella missiva – rispetto ad eventuali appoggi e supporti espressi da soggetti estranei al sistema associativo”. Un richiamo implicito, probabilmente, al recente endorsement ad Orsini da parte del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. E, con il via libera ufficiale dei saggi a tutti i candidati, sembrerebbe sgonfiarsi proprio il caso Orsini. Nessuna osservazione è arrivata sulla sua candidatura L’imprenditore emiliano, attualmente vicepresidente nella squadra di Bonomi, era stato convocato dai membri della Commissione di designazione per chiarimenti su presunte incompatibilità anche alla luce di una lettera anonima e della situazione mediatica che lo aveva visto protagonista nelle ultime settimane.Pronto, poi, il nuovo calendario delle consultazioni dei saggi. Gli incontri con il sistema associativo inizieranno il 23 febbraio a Torino presso l’Unione Industriali. Il 24 febbraio tappa a Bologna presso Confindustria Emilia-Romagna. Poi il 28 e 29 febbraio i saggi saranno a Roma presso Confindustria. Il primo marzo a Milano presso Assolombarda e l’8 marzo, sempre a Milano, ma presso Federchimica. Il 9 marzo è la volta di Padova presso Confindustria Veneto Est. Il ‘tour’ nazionale dei saggi si chiude l’11 marzo a Napoli presso l’Unione Industriali della città.


Nella missiva Enoc, Moltrasio e Vescovi esprimono l’auspicio di “una larga partecipazione alle consultazioni” e richiamano l’impegno ad “esprimere ed a rappresentare le proprie opinioni sul rinnovo della presidenza nell’unica sede statutariamente deputata – rappresentata dalla nostra Commissione – con la massima attenzione alla riservatezza sui contenuti delle audizioni e degli orientamenti espressi”. Al termine del giro d’incontri, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 21 marzo.


Nel giro di poche settimane i candidati potrebbero ridursi a due se, come nella tradizione confindustriale, si cercheranno accordi e alleanze in nome di una visione comune. Una mossa suggerita anche dalla necessità di non disperdere i voti e di non apparire eccessivamente divisi al di fuori dell’associazione.

De Luca: non decide Meloni quando e dove andare a manifestare

De Luca: non decide Meloni quando e dove andare a manifestareNapoli, 17 feb. (askanews) – “L’unico insulto, ieri, l’ha rivolto la Meloni a quelli che erano andati a manifestare perché in un Paese democratico non decide la Meloni quando e dove dobbiamo andare a manifestare. Chiaro?”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento alla manifestazione contro l’autonomia e lo sblocco dei fondi Sviluppo e coesione in corso al teatro Sannazaro di Napoli con esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo.


“L’insulto ieri l’ha fatto il governo quando voleva impedire a 200 sindaci con la fascia e a migliaia di persone di attraversare via del Corso perché avevamo un appuntamento per fare un sit-in al ministero della Coesione – ha ricostruito il governatore – Quello è stato un insulto, a persone elette dal popolo. E’ stato un insulto trovare le porte sbarrate del governo”, ha concluso “Leggo che sui giornali i titoli sono per il mio insulto alla Meloni. Il vero insulto lo ha fatto questo Governo, bloccando per un anno e mezzo i fondi Fsc che servono al Sud per ridurre il divario con il Nord. L’insulto è quello di non aver fatto trovare nessuno e non aver dato risposte a 200 sindaci e migliaia di cittadini italiani”. “Ieri – ha aggiunto il governatore – ho parlato a piazza Santi Apostoli per un’ora e nessuno ha offeso nessuno. Hanno mandato un giro in fuori onda mentre ero a Montecitorio a bere un bicchiere d’acqua. Bisogna stare attenti, era una cosa detta a mezza voce”. “Oggi i titoli principali sono l’insulto di De Luca alla Meloni – ha concluso – siamo alla follia. Siamo in un Paese malato di conformismo e opportunismo e in cui l’opinione pubblica sembra aver perso la ragione critica. Ci si è ridotti a un titolo su una battuta”.