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E’ morto Ugo Intini, ex deputato Psi ed ex direttore dell’Avanti

E’ morto Ugo Intini, ex deputato Psi ed ex direttore dell’AvantiRoma, 13 feb. (askanews) – È morto Ugo Intini, all’età di 82 anni, ieri sera a Milano, dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Carla e il figlio Carlo. È stato a lungo direttore del giornale socialista Avanti!, de Il Lavoro di Genova e deputato per quattro legislature. Ugo Intini ha ricoperto incarichi di governo nel secondo governo Amato (2000-2001) e nel secondo governo Prodi (2006-2008), in entrambi come sottosegretario agli Esteri.


Da socialista, Ugo Intini ha raccontato pagine importanti della storia del nostro Paese dall’osservatorio privilegiato che era la segreteria del Psi negli anni ’80, dove ha ricoperto l’incarico di responsabile dell’informazione, di portavoce del Psi, rappresentante del partito all’Internazionale Socialista, affianco a Bettino Craxi. Negli anni difficili del dopo tangentopoli, Ugo Intini non ha lasciato mai il Psi, ma ha continuato a dare il suo contributo di idee, accompagnando negli anni seguenti il partito ed i suoi militanti in un percorso di riaffermazione riformista, sino ai giorni attuali, dove non è mai mancata la sua presenza. Di Intini si ricorda la nutrita produzione letteraria, l’ultimo libro, “Testimoni di un secolo”, è del 2022. Il Psi, nel ricordo di Ugo Intini, esporrà in segno di lutto la bandiera a mezz’asta nella sede della direzione del partito a Roma.

Germania, fiducia finanza sale ma quadro economia a minimi da 2020

Germania, fiducia finanza sale ma quadro economia a minimi da 2020Roma, 13 feb. (askanews) – Il clima di fiducia complessivo nel settore della finanza della Germania ha segnato un nuovo miglioramento a febbraio, con l’indice elaborato dal centro studi Zew salito di 4,7 punti a quota 19,9 punti. Tuttavia, con un comunicato l’istituto precisa che la valutazione sulla situazione economica attuale della Germania ha segnato un forte peggioramento, con un calo di 4,4 punti.


“L’economia tedesca si trova in una brutta posizione – commenta con una nota il presidente dello Zew, Achim Wambach – la valutazione sulla situazione attuale dell’economia è finita ai minimi dal giugno del 2020, mentre le aspettative sono nuovamente migliorate”.

IA, Seeweb: necessaria politica industriale per le imprese italiane

IA, Seeweb: necessaria politica industriale per le imprese italianeRoma, 13 feb. (askanews) – Nel campo dell’Intelligenza Artificiale è necessario investire di più sulla crescita del mercato italiano superando le disuguaglianze tecnologiche e sviluppando servizi e infrastrutture cloud italiane. Seeweb ritorna sulla necessità di puntare di più su scelte di politica industriale che facciano crescere aziende italiane della filiera dell’intelligenza artificiale.


“Se si vuole ridurre il divario dell’Italia sull’intelligenza artificiale rispetto al resto d’Europa e del mondo – spiega il Ceo di Seeweb, Antonio Baldassarra – è più che mai necessario che il programma di public procurement di beni e servizi necessari per il settore pubblico nazionale e locale, vada a sostenere le imprese italiane ad alta tecnologia in modo da accelerare la produzione interna di soluzioni di intelligenza artificiale che diano sostanza alla transizione digitale, ma anche al rilancio economico del Paese”. In un contesto simile occorre però evitare un errore che purtroppo è stato spesso commesso in passato. “Non si può seguire l’illusione di dare vita a un unico campione nazionale – prosegue Baldassarra, – da solo non sarebbe mai in grado di competere negli scenari economici globali. Per sfruttare tutte le potenzialità che offre l’AI, occorre sostenere tutti i soggetti che operano nella filiera dell’Intelligenza Artificiale che ha bisogno di infrastrutture, potenza di calcolo e competenze da parte di personale qualificato. Per questo è necessario che si definiscano obiettivi precisi per l’allocazione efficiente delle risorse pubbliche con una governance che tenga conto delle aziende italiane che da anni operano nel settore dell’innovazione e del cloud”.


“Il G7 ci offre un’occasione importante per dimostrare che l’Italia sarà al passo con gli altri Paesi europei ed anche che abbiamo maturato una nuova consapevolezza – aggiunge il Ceo di Seeweb -, ovvero che non possiamo fermare l’innovazione degli altri ma che possiamo decidere quanto far crescere il nostro settore”. Finora è stato fatto troppo poco e molto spesso assistiamo ad una resa del decisore pubblico di fronte al dominio tecnologico di fornitori esteri anche quando non sembra affatto necessario perché sono già presenti sul mercato italiano valide alternative nazionali di prodotti e servizi della società dell’informazione. In questo contesto Seeweb ha lanciato la propria demo di AI generativa, per stimolare il dibattito sullo sviluppo di modelli europei. La demo infatti è in grado di generare immagini e testo seguendo le indicazioni che gli utenti inseriscono nel prompt testuale. Il funzionamento insomma è molto simile alle Api di cui si parla continuamente nell’ultimo periodo, con un modello che è stato completamente sviluppato in Italia, su tecnologie italiane, seguendo quindi criteri di compliance e riservatezza del progetto.

McGuinness: Unione bancaria aiuterebbe anche famiglie e imprese

McGuinness: Unione bancaria aiuterebbe anche famiglie e impreseRoma, 13 feb. (askanews) – Nell’Unione europea “dobbiamno assicurare che le banche restino forti e che possano supportare cittadini imprese, rimanendo competitive. E per questo dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato con l’Unione bancaria”. Lo ha affermato la commissaria europea al mercato interno, Mairead McGuinness durante la conferenza del Single Resolution Board, riconoscendo essa stessa che questo richiamo a completare l’Unione bancaria, che va avanti da anni, suona “ripetitivo”.


Ma il settore bancario ha davanti rapidi cambiamenti legati all’innovazione tecnologica, al digitale, che “portano progressi per le banche ma anche rischi, tra cui il principale è quello dei cyber attacchi. Le nostre banche devono gestire una molteplicità di rischi, dal clima, ai disastri naturali, alla cybersicurezza e dobbiamo costruire resilienza”. “Dobbiamo fare di più per rafforzare il nostro sistema completando l’Unione bancaria – ha insistito McGuinness – dobbiamo assicurare che il settore bancario europea possa gestire qualunque crisi futura che sia pronto al peggio se dovesse verificarsi. Il fallimento di alcune banche regionali americane mostra come le cose possono andare male”.


“Una unione bancaria completa porterebbe ampi benefici su redditività e competitività delle banche e il vantaggio si estenderebbe oltre le banche, perché ad esempio uno potrebbe ottenere un prestito da un altro Stato membro. La gente capisce che c’è una frammentazione nel sistema finanziario dell’Unione europea. E questo – ha proseguito – non riguarda solo singoli consumatori e famiglie ma è importante anche per le imprese. Se non ci sta un terreno di concorrenza patite paritetico diventa complicato”. “Dobbiamo comunicare ai cittadini i benefici concreti dell’Unione bancaria. Assicura anche la stabilità finanziaria. Ci sono comunque buone notizie, e sono nel fatto che abbiamo compiuto progressi rilevanti”, ha concluso.

A Quartu le foto di Paola Pintus sui campi profughi palestinesi

A Quartu le foto di Paola Pintus sui campi profughi palestinesiRoma, 13 feb. (askanews) – Il 17 febbraio inaugura a Quartu Sant’Elena, presso lo spazio espositivo “The Social Gallery” in via Eligio Porcu 43 la mostra fotografica “Ponti di dialogo-Fotografie dai campi profughi di Chatila, Beddawi, Ein El Helweh, Nar El Bared”, di Paola Pintus.


La mostra, allestita sotto la curatela artistica di Jo Coda e la post-produzione grafica di Carla Pisu, prende le mosse da un reportage realizzato a fine 2022 all’interno dei campi profughi palestinesi in Libano, nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale promosso dall’Associazione Amicizia Sardegna-Palestina ODV e finanziato dalla Regione Sardegna attraverso i fondi della legge 19/96, al quale il Comune di Quartu Sant’Elena ha aderito in qualità di partner locale. Il progetto, denominato “Istruzione contro povertà: percorsi didattici alternativi per i rifugiati in Libano”, aveva fra le sue principali finalità il contrasto dell’emarginazione delle popolazioni rifugiate nei campi profughi di Beddawi, Ein El Helweh, Nahr el Bared, con particolare riferimento ai giovani e ai bambini, attraverso il rafforzamento delle competenze scolastiche di base e mediante il contrasto alla dispersione scolastica dei bambini fra i 6 e i 13 anni. All’interno del reportage sono presenti anche alcune immagini scattate nel campo profughi di Chatila (Beirut) denominato “La città degli invisibili”, dove in poco più di un chilometro quadrato vivono stipate oltre 25 mila persone, palestinesi ma anche sfollati siriani. Più in generale, il lavoro fotografico dell’autrice ha inteso documentare le difficili condizioni dei campi ed al contempo la profonda umanità dei loro abitanti: un’umanità che traspare negli occhi dei bambini costretti a vivere un’infanzia a metà. L’esposizione intende proseguire in modo non soltanto ideale il “ponte di dialogo” e di solidarietà con le popolazioni rifugiate attraverso una raccolta fondi il cui ricavato sarà impiegato per l’acquisto di beni di prima necessità per il tramite dell’Associazione Sardegna-Palestina. Paola Pintus è giornalista, esperta in pubbliche relazioni. Nel 2002 ha vinto il premio Fabio Cocchi per i diritti umani in Africa e America Latina promosso dalla Fondazione Lelio Basso e dall’Associazione Julio Cortazar. Ha collaborato con testate giornalistiche televisive e cartacee fra cui L’Unione Sarda, Sardegna Uno TV, Il Sole 24 Ore-Sanità. Dal 2013 al 2017 è stata redattore della testata Tiscali News Italia dove si è occupata di politica interna ed internazionale. Ha collaborato con Il Fatto Quotidiano. Attualmente coordina l’Ufficio Comunicazione del Comune di Quartu Sant’Elena.

Edison chiude il 2023 con un utile di 515 milioni di euro

Edison chiude il 2023 con un utile di 515 milioni di euroRoma, 13 feb. (askanews) – A 140 anni dall’avvio delle attività, Edison ha segnalato di aver chiuso il 2023 con un EBITDA record a 1,8 miliardi di euro, in crescita del 71%, e un utile a 515 milioni di euro. Al risultato hanno concorso tutte le attività di business che hanno registrato solide performance operative. Questo consente a Edison di distribuire un dividendo che per il 2023 è di euro 0,105 per ciascuna azione di risparmio (0,052 euro nel 2022) e di euro 0,075 per ciascuna azione ordinaria (0,022 euro nel 2022).


Nel 2023, inoltre, Edison ha conseguito un importante riconoscimento, con l’ottenimento di un rating ESG da Sustainalytics (società del Gruppo Morningstar) che le attribuisce un punteggio di 24,9, pari a un indice di “rischio medio”, confermandone il forte livello di gestione del rischio ESG, collocando Edison nel primo terzo delle utility valutate a livello mondiale dalla società di rating. A livello di Ebitda, particolarmente positivo il contributo alla marginalità delle attività rinnovabili, con l’idroelettrico che nel 2022 aveva risentito di un’idraulicità fortemente inferiore alle medie storiche, e delle attività di compravendita di energia rinnovabile, anche a medio-lungo termine con soggetti terzi. In decisa crescita le attività Downstream: con il settore Gas&Power (B2B e B2C) che registra una forte ripresa rispetto al calo del 2022 quando aveva assorbito l’impatto negativo del rialzo dei prezzi sulla marginalità delle vendite a tutela dei clienti finali; e con i servizi energetici e ambientali che beneficiano in particolare del miglioramento della performance nel segmento della Pubblica Amministrazione e di un effetto perimetro a seguito di un’acquisizione effettuata a maggio 2022. Le Attività Gas, escludendo il forte impatto negativo causato dalla mancata consegna di GNL dagli Stati Uniti, hanno beneficiato in modo significativo delle azioni di ottimizzazione del portafoglio.


I ricavi di vendita riflettono lo scenario prezzi e volumi che si registra a livello macroeconomico con un rallentamento globale dell’economia. Edison chiude il 2023 con ricavi pari a 18.436 milioni di euro da 30.309 milioni di euro del 2022. La riduzione è ascrivibile, in particolare, alla Filiera Attività Gas che ha riportato ricavi in flessione del 47,8% a 12.132 milioni di euro, in conseguenza dell’evoluzione dello scenario prezzi e della contrazione dei volumi di vendita. Stessa dinamica si osserva per la Filiera Energia Elettrica con ricavi in diminuzione del 16,1% a 8.335 milioni di euro, per effetto soprattutto della minor produzione termoelettrica (-9,3%). Molto positivo l’apporto delle rinnovabili con la produzione idroelettrica che cresce del 63,4% anno su anno, e quella eolica e fotovoltaica che nel complesso registrano un incremento della produzione del 14,7%, grazie all’entrata in esercizio di nuovi impianti, alla maggiore ventosità e a una variazione di perimetro avvenuta a luglio 2022 (acquisizione Winbis Srl e Cerbis Srl). L’indebitamento finanziario al 31 dicembre 2023 registra un saldo a credito di 160 milioni di euro, rispetto a un debito pari a 477 milioni di euro al 31 dicembre 2022, per effetto principalmente della significativa generazione di cassa dettata dai robusti risultati della gestione operativa. Un risultato questo che colloca il Gruppo nella posizione migliore per il raggiungimento dei suoi obiettivi strategici sul fronte della sicurezza e della transizione energetica.


In considerazione dell’attuale contesto di mercato caratterizzato da un’elevata incertezza economica, geopolitica e da uno scenario prezzi di gas ed elettricità in flessione, il Gruppo Edison prevede comunque per il 2024 un livello minimo di EBITDA di 1,5 miliardi di euro.

Daihatsu (Toyota), scandalo test sicurezza truccati: saltano vertici

Daihatsu (Toyota), scandalo test sicurezza truccati: saltano verticiRoma, 13 feb. (askanews) – Toyota Motor ha annunciato oggi in un comunicato che sia il presidente che il presidente del consiglio d’amministrazione della controllata Daihatsu Motor si dimetteranno in seguito alle rivelazioni di cattiva condotta relativa ai test di sicurezza in caso di collisione truccati.


L’amministratore delegato di Toyota per la regione dell’America Latina e dei Caraibi, Masahiro Inoue, sostituirà Soichiro Okudaira come presidente di Daihatsu a partire dal primo marzo, ha annunciato in un comunicato la casa automobilistica più venduta al mondo. Inoue ha presentato ancota una volta “profondo rincrescimento” per lo scandalo in una conferenza stampa dopo l’annuncio dell’avvicendamento.


Okudaira, che ha lavorato in Toyota dal 1979, prima di diventare presidente di Daihatsu nel 2017, un anno dopo che la casa automobilistica compatta era diventata una consociata interamente controllata da Toyota nel 2016. Inoltre il presidente del Cda della Daihatsu, Sunao Matsubayashi, si dimetterà e non sarà sostituito, ha detto Toyota.


A causa dello scandalo relativo alle richieste di certificazione dei test di sicurezza, Daihatsu sarà anche rimossa da una partnership di veicoli commerciali nota come Commercial Japan Partnership Technologies (CJPT), ha affermato la casa automobilistica in una dichiarazione separata. La quota azionaria del 10% di Daihatsu nella partnership sarà trasferita a Toyota, si legge nella nota diffusa dalla grande casa automobilistica.

Banche, Srb: piani risoluzione attuabili “con breve preavviso”

Banche, Srb: piani risoluzione attuabili “con breve preavviso”Roma, 13 feb. (askanews) – L’ente europeo che si occupa della gestione di fallimenti e crisi bancarie, il Single Resolution Board ha presentato la sua nuova strategia operativa per il periodo che si estende fino al 2028, elaborata dopo un anno di consultazioni con tutte le parti coinvolte nell’Unione bancaria. Il documento verrà discusso oggi nel corso di una conferenza organizzata dallo stesso Srb.


Secondo quanto riporta un comunicato, l’attivà di questo organismo vede aprirsi una nuova fase di lavoro che terrà conto del contesto operativo che sta cambiando, mentre le autorità di risoluzione nazionali si stanno muovendo sui preparativi degli elementi chiave dei piani di risoluzione, per includere nuove focalizzazione su simulazioni e preparazioni alle crisi. Questa nuova fase assicurerà che ogni piano e strategia privilegiata di risoluzione per ogni banca possa essere attuato “con breve preavviso – afferma il Srb – rendendoci anche più resilienti e preparati alle crisi”.


La strategia copre tre aree chiave: le attività principali delle banche (core business), i processi di governo degli istituti stessi e, terzo, le risorse umane. La strategia prevede una serie di obiettivi con 20 azioni da attuare da qui al 2028. Indicatori di performance specifici verranno inclusi nel piano pluriennale del Srb. I lavori avvengono in coordinamento con le autorità nazionali, con la Bce, con la Commissione europea e con rappresentanti del panorama bancario. “Le loro indicazioni ci aiuteranno a portare avanti efficienza, semplificazione diventare anche più trasparenti”, ha affermato il presidente del Srb, Dominique Laboureix.

Energia, Birol (Aie): transizione energia pulita non si può fermare

Energia, Birol (Aie): transizione energia pulita non si può fermareRoma, 13 feb. (askanews) – La transizione verso le tecnologie pulite è ormai “impossibile da fermare”, perché ormai insita nelle dinamiche di mercato e non più solamente nelle scelte politiche dei governi. L’ha affermato oggi il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) Fatih Birol aprendo il forum sull’innovazione energetica dell’Aie, collegato alla riunione ministeriale di oggi e domani.


“Dobbiamo fare due lavori, per dirla con rudezza. Uno, specialmente tra ora e il 2030, una massiccia, massiccia estensione delle tecnologie pulite che sono già ottenibili commercialmente, spingendole con forza, per esempio il solare, il vento, le pompe di calore, auto elettriche, efficienza energetica, in alcuni paesi l’energia nucleare. Ma, come abbiamo rilevato, anche questa grande spinta non è abbastanza non è sufficiente per raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050. Quindi abbiamo bisogno, a quanto abbiamo scoperto, di spingere le tecnologie che non sono ancora sul mercato ma sono in costruzione, siano parte del nostro mix energetico attorno al 2030. Di conseguenza, per il secondo lavoro da fare, la parola magica è ‘innovazione’”, ha sostenuto il direttore generale. Birol ha dato atto che le tecnologie verdi stanno procedendo “più velocemente di quanto molti non realizzino”. Nel 2001 “la quota di eolico più solare nella generazione elettrica globale era lo 0,25%; entro tre anni questa quota raggiungerà il 25%”, ha spiegato il direttore generale. “E’ una grande crescita”, ha detto ancora, affermando inoltre che un eventuale cambiamento di orientamento di uno o due governi sulla transizione non avrebbe effetti rilevanti sulla direzione di marcia, perché sono ormai le forze di mercato a dirigere la trasformazione. “In dieci anni la dimensione di mercato per la produzione di tecnologia a energia pulita raggiungerà 1.000 miliardi di dollari, e questo è il prossimo capitolo del settore industriale”, ha detto Birol, segnalando come la produzione con energia pulita sta diventando un fattore di competizione tra i paesi. “Quindi – ha precisato – certamente un cambiamento politico in questo o quel paese incide, ma io credo che la transizione energetica sia ormai impossibile da fermare”.

Renzi: Conte è una banderuola, oggi con Landini domani con l’Ugl

Renzi: Conte è una banderuola, oggi con Landini domani con l’UglRoma, 13 feb. (askanews) – “Conte è una banderuola, è stato premier con Salvini poi è diventato il magnifico punto di riferimento del progressismo grazie a Zingaretti e Bettini, poi è tornato indietro, avanti… E’ una persona che non ha idee e le cambia a seconda del momento. Oggi è con Landini domani lo trovi con l’Ugl”. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi intervistato a Sky Tg24.


“Lui fa il suo la questione è cosa vuole fare il Pd da grande… Elly fa bene a candidarsi alle Europee contro Giorgia Meloni o forse Arianna Meloni, lo scopriremo vivendo” ha concluso Renzi.