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Polemiche in tv e bufere politiche contro “Telemeloni”: Sanremo continua a far discutere

Polemiche in tv e bufere politiche contro “Telemeloni”: Sanremo continua a far discutereRoma, 12 feb. (askanews) – Sul palco, nei fuorionda, in tv e nell’agone politico Sanremo continua. Due artisti in gara al festival della canzone italiana, Dargen D’Amico e Ghali, toccano – con le loro canzoni e con le loro parole – temi di attualità, il fenomeno dei migranti e la guerra in Medioriente, e scoppia la polemica con le opposizioni che accusano la Rai di aver dato una ulteriore prova di essersi trasformata in “Telemeloni”.


Al centro delle critiche finisce Mara Venier, conduttrice di Domenica In, che è protagonista di un botta e risposta con Dargen, di un fuorionda con i giornalisti ed è, infine, lettrice partecipe – “queste sono parole che ovviamente condividiamo tutti”, chiosa – del comunicato con cui l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio risponde alle critiche dell’ambasciatore israeliano Alon Bar per le parole di Ghali. L’artista aveva detto “stop genocidio”, con riferimento all’operazione israeliana in corso nei territori palestinesi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. “La mia solidarietà al popolo di Israele e alla comunità ebraica è sentita e convinta” scrive Sergio nella nota letta dalla presentatrice. Poi, a Dargen D’Amico che ricorda come “la bilancia economica dell’immigrazione sia in positivo, cioè quello che gli immigrati mettono nelle nostre casse per pagare le pensioni è più di ciò che spendiamo per l’accoglienza”, Venier ribatte che “qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche, qui parliamo di musica”. E nel fuorionda ai giornalisti sbotta: “Mi mettete in difficoltà”, “non è questo il luogo” per porre determinate domande e ascoltare certe risposte.


Le opposizioni, quindi, attaccano. Per il responsabile informazione del Pd Sandro Ruotolo “quello che è successo ieri in Rai è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma, Domenica In su Rai Uno” mentre i componenti Dem della commissione di Vigilanza Rai sottolineano che “la libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul Palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono”. Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro, parla di “ottusità censoria” e ne fa anche un fatto anagrafico: “Come boomer mi vergogno un po’… Non credo sia un caso che sia stato messo in atto da boomers. Lo scambio Venier-cantanti di ieri è certo l’indice del conformismo burocratico della Rai”. Secondo la pentastellata Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, “bene ha fatto l’amministratore delegato della Rai a esprimere solidarietà nei confronti di Israele, ma il suo ruolo a differenza di quello di un artista gli avrebbe imposto di esprimersi allo stesso modo anche nei confronti delle vittime civili palestinesi della guerra a Gaza. E questo non è avvenuto. Chi riveste un ruolo istituzionale ha il dovere dell’equilibrio, mentre il suo intervento è sembrato avere l’intenzione di stigmatizzare la libera espressione delle opinioni di alcuni artisti”. Avs chiede le dimissioni dell’ad Sergio argomentando che “in TeleMeloni tira una bruttissima aria, di censura. La censura non è servizio pubblico e per fortuna non è ancora stato abolito l’art. 21 dalla nostra bella e robusta Costituzione”. Il centrodestra esprime le sue critiche al festival e difende Venier e Rai. Scende in campo anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, osservando che “è stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il festival”. L’appunto è chiaramente all’indirizzo del conduttore Amadeus perchè “è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepremier azzurro Antonio Tajani secondo cui, sulla questione mediorientale, “i messaggi devono essere sempre equidistanti” mentre nelle posizioni assunte da Ghali e Dargen D’Amico “è mancato un messaggio a tutela degli ostaggi” e quindi “ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio che ha riequilibrato la situazione”.

Martinenghi argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto

Martinenghi argento nei 100 rana ai Mondiali di nuotoRoma, 12 feb. (askanews) – Nicolò Martinenghi conquista la medaglia d’argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto di Doha. La gara è stata vinta dallo statunitense Nic Fink, che ha dominato fin dall’inizio chiudendo la prova in 58″57. L’italiano ha ottenuto il secondo posto in 58″84. Podio completato dal britannico Adam Peaty, che ha peggiorato la prestazione del giorno precedente in semifinale con 59″10.


“Prima della gara ho pensato che sarebbe stato bello prendere la terza medaglia di fila in tre mondiali diversi -racconta Nicolò Martinenghi- E’ stata una gara molto strana, molto nervosa. Non tanto per me, quanto per gli altri. Io sapevo di valere questo tempo, magari qualche decimo in meno. Volevo passare 27″4, anche un pochino più forte, per questo ho lavorato. Ero qua per guadagnare la qualificazione olimpica con questo tempo e ci sono riuscito in semifinale. Oggi sarebbe era importante mettere la mano davanti perché bisogna dimostrare di esserci sempre quando conta, non quando non serve. Magari potevo anche andare a vincerla, ma va bene così. Mi aspettano sei mesi di allenamenti per arrivare all’Olimpiade al top. Quando si vince non è mai semplice ripetersi e trovare nuovi stimoli. Io provo a cogliere ovunque per migliorare sempre. E’ una lotta con se stessi, a tratti sfiancante, ma anche entusiasmante. Lo si fa per medaglie come queste e prospettive ancora più importanti”. (Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM)

Agricoltura, verso taglio 50% Irpef fino a 15mila euro

Agricoltura, verso taglio 50% Irpef fino a 15mila euroRoma, 12 feb. (askanews) – “Il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo un emendamento governativo sulla problematica dell’Irpef”. Lo riferiscono fonti parlamentari di maggioranza a margine del vertice sul decreto milleproroghe.


“Una norma – proseguono le stesse fonti – che prevede, oltre alla franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, anche una riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro. Una norma che riguarderebbe solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice”. “Una dimostrazione dell’impegno massimo del governo Meloni e della vicinanza agli agricoltori in questi 16 mesi. – si sottolinea dalla maggioranza – Un risultato, al di sopra delle aspettative, che certifica il raggiungimento dell’accordo all’interno della maggioranza, che si deve al lavoro congiunto dei Ministri Giorgetti, Lollobrigida e Ciriani e del viceministro Leo, che si sono prodigati per reperire le risorse necessarie a coprire i costi della misura”.

Sanremo, opposizioni attaccano Rai: nuova prova di “teleMeloni”

Sanremo, opposizioni attaccano Rai: nuova prova di “teleMeloni”Roma, 12 feb. (askanews) – Sul palco, nei fuorionda, in tv e nell’agone politico Sanremo continua. Due artisti in gara al festival della canzone italiana, Dargen D’Amico e Ghali, toccano – con le loro canzoni e con le loro parole – temi di attualità, il fenomeno dei migranti e la guerra in Medioriente, e scoppia la polemica con le opposizioni che accusano la Rai di aver dato una ulteriore prova di essersi trasformata in “Telemeloni”.


Al centro delle critiche c’è Mara Venier, conduttrice di Domenica In, che è protagonista di un botta e risposta con Dargen, di un fuorionda con i giornalisti ed è, infine, lettrice partecipe – “queste sono parole che ovviamente condividiamo tutti”, chiosa – del comunicato con cui l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio risponde alle critiche dell’ambasciatore israeliano Alon Bar per le parole di Ghali. L’artista aveva detto “stop genocidio”, con riferimento all’operazione israeliana in corso nei territori palestinesi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. “La mia solidarietà al popolo di Israele e alla comunità ebraica è sentita e convinta” scrive Sergio nella nota letta dalla presentatrice. Poi, a Dargen D’Amico che ricorda come “la bilancia economica dell’immigrazione sia in positivo, cioè quello che gli immigrati mettono nelle nostre casse per pagare le pensioni è più di ciò che spendiamo per l’accoglienza”, Venier ribatte che “qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche, qui parliamo di musica”. E nel fuorionda ai giornalisti sbotta: “mi mettete in difficoltà”, “non è questo il luogo” per porre determinate domande e ascoltare certe risposte.


Le opposizioni, quindi, attaccano. Per il responsabile informazione del Pd Sandro Ruotolo “quello che è successo ieri in Rai è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma, Domenica In su Rai Uno” mentre i componenti Dem della commissione di Vigilanza Rai sottolineano che “la libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul Palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono”. Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro, parla di “ottusità censoria” e ne fa anche un fatto anagrafico: “Come boomer mi vergogno un po… Non credo sia un caso che sia stato messo in atto da boomers. Lo scambio Venier-cantanti di ieri è certo l’indice del conformismo burocratico della Rai”. Secondo la pentastellata Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, “bene ha fatto l’amministratore delegato della Rai a esprimere solidarietà nei confronti di Israele, ma il suo ruolo a differenza di quello di un artista gli avrebbe imposto di esprimersi allo stesso modo anche nei confronti delle vittime civili palestinesi della guerra a Gaza. E questo non è avvenuto. Chi riveste un ruolo istituzionale ha il dovere dell’equilibrio, mentre il suo intervento è sembrato avere l’intenzione di stigmatizzare la libera espressione delle opinioni di alcuni artisti”. Avs chiede le dimissioni dell’ad Sergio argomentando che “in TeleMeloni tira una bruttissima aria, di censura. La censura non è servizio pubblico e per fortuna non è ancora stato abolito l’art. 21 dalla nostra bella e robusta Costituzione”. Il centrodestra esprime le sue critiche al festival e difende Venier e Rai. Scende in campo anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, osservando che “è stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il festival”. L’appunto è chiaramente all’indirizzo del conduttore Amadeus perchè “è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepremier azzurro Antonio Tajani secondo cui, sulla questione mediorientale, “i messaggi devono essere sempre equidistanti” mentre nelle posizioni assunte da Ghali e Dargen D’Amico “è mancato un messaggio a tutela degli ostaggi” e quindi “ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio che ha riequilibrato la situazione”.

Protesta trattori, Lega: esenzione Irpef sopra i 10 mila euro

Protesta trattori, Lega: esenzione Irpef sopra i 10 mila euroRoma, 12 feb. (askanews) – Incrementare l’esenzione Irpef (sopra i 10mila euro), approvare la proposta della Lega su controllo dei prezzi e costi di produzione, accelerare i provvedimenti per limitare i danni provocati dalla fauna selvatica. Sono alcune delle proposte della Lega emerse durante il vertice presieduto da Matteo Salvini.


Nell’occasione – spiega il Carroccio – la Lega ha confermato la “netta contrarietà ai negoziati” dell’Europa con il Sudamerica. L’intesa con i Paesi del Mercosur, “a cui sta lavorando ancora Bruxelles senza vere garanzie sul rispetto degli standard simili ai nostri, rappresenterebbe un pericolo per i produttori italiani con l’arrivo sulle nostre tavole di prodotti che non danno le nostre stesse garanzie. E poi manca ancora una valutazione complessiva dell’impatto di queste misure sul nostro mercato”. Per la Lega si tratta “dell’ennesimo tentativo di favorire le multinazionali danneggiando il made in Italy.

Patto stabilità, Cavallari (Upb): clausola deficit morde da 2030

Patto stabilità, Cavallari (Upb): clausola deficit morde da 2030Roma, 12 feb. (askanews) – Le nuove clausole sul deficit di bilancio del Patto di stabilità e di crescita “inizieranno a ‘mordere’ e diventeranno rilevanti all’inizio prossimo decennio, questo comporterà uno sforzo maggiore di quello che sarebbe necessario sulla base di una analisi di rischio”. Lo ha affermato Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, durante un dibattito organizzato a Roma dalla Rappresentanza in Italia della Ue.


Cavallari ha spiegato che a marzo l’Upb completerà uno studio sugli effetti della revisione delle regole del Patto per le prospettive dei conti pubblici italiani. Il senso delle clausole di rafforzamento del taglio del deficit è “assicurare una discesa più rapida: l’idea è di creare un margine di sicurezza” nelle fasi economiche postitive (da utilizzare semmai nelle situazioni opposte). Più in generale,s econdo la presidente dell’Upb “un altro ingrediente da stimolare nell’Ue è creare uno standard per le autorità indipendenti di vigilanza sul bilancio, oggi sono molto diverse tra Paesi e avere uno standard uniforme – ha concluso – sarebbe invece importante”

Italia-Argentina, Meloni: con Milei discusso di nuovi partenariati

Italia-Argentina, Meloni: con Milei discusso di nuovi partenariatiRoma, 12 feb. (askanews) – “Oggi ho accolto a Palazzo Chigi il presidente della Repubblica Argentina Javier Milei. Un incontro positivo nel quale abbiamo dialogato sullo sviluppo di nuovi partenariati in settori chiave per le nostre economie come l’energia, le infrastrutture e l’agroalimentare”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Italia e Argentina vantano un profondo legame storico e culturale che auspichiamo possa proseguire per una rinnovata cooperazione in diversi ambiti”, aggiunge.

Sanremo, Amadeus: “Sistema di voto attuale è la soluzione giusta”

Sanremo, Amadeus: “Sistema di voto attuale è la soluzione giusta”Roma, 12 feb. (askanews) – “In questo momento credo che sia stata, per quello che ritengo, la soluzione giusta. Se fai solo televoto tutte le sere, tu praticamente dopo la prima sera sai già che hai vinto il festival. Quindi non è facile ogni anno trovare una giuria equa. Questa mi è piaciuta molto”. Lo ha detto Amadeus a Bruno Vespa durante il programma “Cinque minuti” in onda questa sera su Raiuno parlando del sistema di votazioni di Sanremo. “La stampa – continua – nella classifica della sala stampa la prima sera, Geolier non era nella top five, cioè nei primi cinque. La stampa in quel momento non lo vedeva sul podio. Le radio secondo me si sono divise e chiaramente il televoto era per Geolier”. Sanremo un successo indipendentemente dal vincitore: “E’ la musica contemporaneache crea un clima di libertà e di amicizia vera. I ragazzi hanno bisogno di aggregarsi e con Sanremo lo hanno fatto ancora di più. Angelina ha 22 anni, Geolier ne ha 23. Il podio è il podio, credo, più giovane degli ultimi anni o forse di sempre. Ed è la musica che in questo momento piace. Piace a tutti, piace a me che ho 61 anni. Ma non solo, devo dire”. COnfermato l’addio: “L’ho detto prima di cominciare questa ultima edizione. Sentivo e sento che sia il momento giusto di chiudere dopo cinque anni”. Omaggio dalla Sala Stampa: “Se la sala stampa ti fa la standing ovation al tuo saluto, a volte non ci si trova, a volte la stampa e la direzione artistica non sempre la pensano alla stessa maniera. Ma in quel caso, devo dire, quell’omaggio l’ho gradito. L’ho gradito tantissimo”. Teresa Mannino con la sua performance ha guadagnato un programma. Giovanni Allevi ha commosso tutti quanti, Fiorello, ha superato se stesso. “La giornata di sabato è stata la giornata, per assurdo, è quella dove ci siamo visti meno. Eravamo felicissimi tutti e due perché sono stati prima quattro giorni bellissimi. Lui fuori con il record di ascolti di Viva Rai 2, Viva Sanremo, l’Aristonello. E quindi eravamo tutti molto felici. E ci siamo detti solo un attimo, prima di incontrarci, prima di andare in onda, godiamocela e divertiamoci. Quindi la nostra giornata, io ero sempre in teatro, chiaramente per le prove, lui stava preparando le cose fuori. Non siamo riusciti neanche a vedere la partita perché eravamo impegnati”. Un programma insieme al momento “non è previsto, non è nei nostri programmi in questo momento”. Il segreto di non riposare mai è “l’adrenalina, è il fatto che abbiamo fatto tante serate in discoteca. Quindi per me fare tardi è normale e poi stiamo facendo qualcosa di incredibile e l’affetto della gente ci dà un’energia che evidentemente ci fa dormire di meno e godere di più di questo affetto”. Domani sera a Porta a Porta con Angelina Mango.

La protesta degli agricoltori, il 15 febbraio mobilitazione dei trattori a Roma

La protesta degli agricoltori, il 15 febbraio mobilitazione dei trattori a RomaRoma, 12 feb. (askanews) – Definite questa mattina con la questura di Roma le modalità operative che precederanno la manifestazione del 15 a Roma proposta dal Popolo Produttivo e da Altragricoltura. Per sostenere la piattaforma inviata oggi al Senato ed al ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, spiega Altragricoltura in una nota, arriveranno a Roma circa duecento fra trattori e altri mezzi di lavoro delle diverse categorie produttive provenienti dei presidi dal Casertano, dall’Abruzzo e dal Lazio.


I trattori e gli altri mezzi agricoli si posizioneranno entro le dieci del 14 febbraio presso le aree gestite dalla Cooperativa Agricoltura Nuova in Via Castel di Leva 371, in zona Ardeatina – Divino Amore. “La scelta di quell’area e della realtà contadina, un’azienda biologica fortemente impegnata nel sociale – spiega Altraagricoltura – non è casuale: la Cooperativa Agricoltura Nuova è nata dalle lotte contadine degli anni ’70, è fortemente impegnata a sostenere e praticare i modelli agroecologici della Sovranità Alimentare ed ha già accolto nel 2009 la Marcia dei trattori che dalla Sicilia e dal Sud Italia arrivarono a Roma per denunciare in due mesi di iniziative la crisi e chiedere risposte”. Il 14 febbraio, presso il presidio ospitato nelle aree in Via Castel di Leva 371, il Coordinamento Unitario Contro la Crisi illustrerà in conferenza stampa al presidio il programma operativo dello svolgimento della mobilitazione del 15, che si avvierà con l’appuntamento in Piazza del Campidoglio fin dalle 13 e cui parteciperanno delegazioni da tutta Italia.


La giornata di mobilitazione del 15, intitolata “TELODOIOILMADEINITALY” sarà preceduta da un evento con i trattori posizionati all’altezza del Colosseo ed ha “l’obiettivo concreto di ottenere un incontro per presentare le richieste di Riforma e di misure urgenti sulla crisi sia al Parlamento che al Governo”.

Ciclismo, la Milano-Sanremo 2024 al via da Pavia

Ciclismo, la Milano-Sanremo 2024 al via da PaviaRoma, 12 feb. (askanews) – Partirà da Pavia l’edizione 115 della Classicissima di Primavera, la prima delle cinque Classiche Monumento, in programma sabato 16 marzo. La novità di quest’anno è la partenza dal capoluogo pavese (Piazza della Vittoria) dove nel pomeriggio della vigilia, venerdì, si terrà anche la presentazione delle squadre. Dopo aver percorso circa 44 km di strade pianeggianti a cavallo del Ticino la Milano-Sanremo rientra nel percorso classico a Casteggio. Da lì si ripercorre ancora una volta la strada che per più di 110 anni ha collegato Milano con la riviera di Ponente toccando Ovada, il Passo del Turchino per scendere su Genova a Voltri. Si procede quindi verso ovest accanto al mare lungo la statale Aurelia attraverso Varazze, Savona, Albenga (non si percorre la salita delle Manie inserita dal 2008 al 2013) fino a raggiungere Imperia. A San Lorenzo al Mare, dopo la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano le due salite inserite negli ultimi decenni: Cipressa (1982) e Poggio di Sanremo (1961). La Cipressa supera 5.6 km al 4.1% per immettere nella discesa molto tecnica che riporta sulla ss.1 Aurelia. A 9 km dall’arrivo inizia la salita del Poggio di Sanremo (3.7 km a meno del 4% di media con punte dell’8% nel tratto che precede lo scollinamento). La salita presenta una carreggiata leggermente ristretta e 4 tornanti nei primi 2 km. La discesa è molto impegnativa su strada asfaltata, ristretta in alcuni passaggi, con e un susseguirsi di tornanti e di curve e controcurve fino all’immissione nella statale Aurelia. L’ultima parte della discesa si svolge nell’abitato di Sanremo. Ultimi 2 km su lunghi rettilinei su vie cittadine. Da segnalare a 850 m dall’arrivo una curva a sinistra su rotatoria e ai 750 m dall’arrivo l’ultima curva che immette sulla retta finale di via Roma, tutto su fondo in asfalto.