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La seconda serata di Sanremo sarà aperta da Fred De Palma, chiude Clara

La seconda serata di Sanremo sarà aperta da Fred De Palma, chiude ClaraSanremo, 7 feb. (askanews) – Nella seconda serata del Festival di Sanremo si esibiranno 15 artisti in gara. Saranno presentati dai loro “colleghi”. Ecco l’ordine di uscita:


Fred De Palma presentato da Ghali Renga Nek da La Sad Alfa da Mr. Rain Dargen D’Amico presentato da Diodato Il Volo Rose Villain Gazzelle da Bnkr44 Emma dai Santi Francesi Mahmood da Alessandra Amoroso Bigmama da Il Tre The Kolors da Angelina Mango Geolier da Fiorella Mannoia Loredana Bertè presentato da Sangiovanni Annalisa da Maninni Irama da Ricchi e Poveri Clara da Negramaro

Sanremo2024, sui social boom per Geolier, Annalisa e Angelina Mango

Sanremo2024, sui social boom per Geolier, Annalisa e Angelina MangoMilano, 7 feb. (askanews) – Tra gli artisti, la crescita maggiore in termini di follower è stata registrata da Geolier (53.578, quasi del tutto su Instagram e per una quota minore di 3.700 su TikTok); e Clara (+43.354 nuovi follower 7divisi principalmente tra Instagram – 35.531 – e TikTok – 7.700 -). Poi Annalisa (+21mila) e Angelina Mango (+19mila) che rafforza una posizione già molto solida sul fronte dei social media e del dialogo con la community. Le due sono anche quelle che fanno più incetta di interazioni: oltre 400mila per Annalisa e 297mila per Angelina Mango. Seguono Il Tre (254mila interazioni), Ghali (232mila interazioni) e Mahmood (224mila). In totale, 264.896 utenti dei social hanno cominciato a seguire sui social uno degli artisti in gara a Sanremo. In generale, però, esattamente come lo scorso anno, l’exploit maggiore è di Sanremo stesso: 146.540 follower in più, di cui 105mila su Instagram (+9,56%) e 29mila su TikTok (+7,85%); 2 milioni e 947mila interazioni ai post (di cui 2 milioni e 248mila su Instagram). Da notare che i soli canali di Sanremo, sul fronte interazioni, quasi eguagliano il totale di tutti i cantanti in gara messi insieme, che è di 2milioni e 965mila. Sanremo spicca poi per la macchina da guerra messa in campo sotto il profilo del numero di contenuti pubblicati: ben 295, di cui 112 su Instagram, 74 su Facebook, 69 su X e 40 su TikTok. Anche su questo fronte, Sanremo da solo supera la produzione di tutti i cantanti messi insieme (217 post) Restando in questa attività di produzione di contenuti, con 28 post pubblicati, Angelina Mango è quella che spinge di più sul fattore community. Seguono Negramaro (17 post), Fiorella Mannoia e Il Volo (entrambi 14 post), Nek (11 post), Alessandra Amoroso e Loredana Bertè (10 post). Buono il bottino che Marco Mengoni ha capitalizzato nella sua prima esperienza da co-conduttore: 914mila utenti hanno interagito con i suoi contenuti, con un picco di engagement (+12,67%) su Instagram. Sono stati 26mila i nuovi follower che hanno cominciato a seguirlo sui vari social (che però sono la metà, circa, di quelli che collezionò ex novo la Ferragni in occasione della prima serata del Festival del 2023).


Piattaforme: Instagram si conferma la piattaforma dove si muove di più l’evento: qui viene pubblicato il maggior numero di post e si registra il maggior numero di interazioni. Da rilevare che, comunque, Sanremo è cresciuto su TikTok durante tutta l’ultima settimana: si registrano 9mila post con 280milioni di views, nel 67% dei casi di utenti di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Su X l’hashtag #Sanremo2024 è risultato il più duraturo: in trend per 20,5 ore nelle ultime 24. Sui social sono stati condivisi 4.740 articoli sul Festival che hanno generato 257.597 interazioni. Web: nessuno dei personaggi citati durante la serata (Roberto Rossi, Toto Cutugno, Giovanbattista Cutulo) o ospiti (Federica Brignone) ha suscitato la curiosità degli utenti, facendo registrare ricerche di scarso rilievo statistico. Maggiore interesse è stato , invece, generato dalla parola “cumbia” (nel testo di Angelina Mango) e gli outfit ‘Total black’ e ‘Total White’, evidentemente sollecitati dal Fantasanremo, o per scoprire la ragione del fatto che praticamente tutti gli artisti hanno presentato questo stile sul palco.

Stellantis, Urso: rispetti piano o incentivi a chi produce in Italia

Stellantis, Urso: rispetti piano o incentivi a chi produce in ItaliaRoma, 7 feb. (askanews) – Se non ci sarà “un’adeguata risposta sul piano della produzione” da parte di Stellantis, il governo sposterà gli incentivi del fondo automotive sulla produzione e non più sul consumo. L’ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso parlando oggi con alcuni giornalisti a margine di un convegno della Fenapi sulle Pmi.


“(…) abbiamo realizzato un piano incentivi che abbiamo presentato. Ora dobbiamo metterlo in campo. Nel frattempo è in vigore la coda del piano precedente e quello nuovo è fatto in modo tale da sopperire a qualche carenza del precedente. Il piano incentivi, per esempio, per quanto riguarda l’elettrico, l’abbiamo presentato con un rapporto di trasparenza a tutti i soggetti il primo febbraio e lo stiamo mettendo a terra con tre direttrici che sono chiare a tutti, noi siamo tutti molto diretti e trasparenti”, ha segnalato il ministro. “La prima – ha spiegato – è quella di rottamare le auto più vecchie e inquinanti – 0, 1, 2 e 3 – che sono ancora il 25% del parco circolante in Italia. Abbiamo il parco auto più vecchio e inquinante d’Europa. Il secondo obiettivo è quello di supportare le famiglie a più basso reddito affinché anch’esse possano aspirare a un’auto elettrica nel combinasto disposto tra un’auto rottamata più inquinante e un’auto elettrica acquisita, il contributo, l’incentivo che una famiglia a basso reddito può giungere a 13.750 euro. E il terzo obiettivo è quello della sostenibilità produttiva. Sostenibilità ambientale – rottamare le auto più vecchie; sostenibilità sociale – aiutare chi non se lo può permettere; sostenibilità produttiva – ovviamente orientato soprattutto a modelli che si possono realizzare nel nostro paese”. Urso, in questo senso, si attende una risposta da parte di Stellantis, altrimenti la destinazione degli incentivi sarà incentrata sulla produzione in Italia. “Questo è quello che noi abbiamo il dovere di fare per i nostri cittadini. Poi ovviamente noi ci auguriamo che l’azienda risponda anche rispetto agli obiettivi che si è posta e conclamati in tutte le sedi, perché è chiaro a tutti che deve poi esserci un’adeguata risposta sul piano della produzione delle auto nel nostro paese. Se questo non dovesse accadere, l’ho detto e lo ripeto e il governo quello che dice fa, dal prossimo anno le risorse del fondo automotive che restano – 5 miliardi e 300 milioni ovviamente in più anni di bilancio – saranno destinati all’incentivo alla produzione e non più all’incentivo al consumo, perché non è possibile che l’incentivo vada in misura prevalente ad auto prodotte all’estero”. Questo perché “le risorse pubbliche vanno orientate a tutelare e rafforzare la produzione e il lavoro in Italia. Ma questo è normale”.


La prossima settimana – ha ricordato il ministro – “riprendono i tavoli, i 5 gruppi di lavoro sul tavolo Stellantis, che agisce in parallelo al tavolo automotive che abbiamo con tutti gli altri attori, dal primo di febbraio. Il nostro è, come deve essere, un cantiere continuo per valorizzare la produzione”.

REcordi di ascolti nella prima serata di Sanremo 2024: Amadeus batte ancora se stesso

REcordi di ascolti nella prima serata di Sanremo 2024: Amadeus batte ancora se stessoRoma, 7 feb. (askanews) – Ascolti record per la prima serata di Sanremo 2024. La trasmissione è stata seguita da una media di 10,6 milioni di telespettatori per il 65,1% di share. La prima parte (21:25 – 23:31:33) è stata seguita da 15.075.000 telespettatori per il 64,34% di share. La seconda parte (23:34 – 25:59) da 6.527.000 telespettatori per il 66,84% di share. Il picco di ascolto è stato registrato alle 22.09 con 16 milioni 786mila spettatori. Il picco di share è stato registrato alle 24.15 con il 70,1%.


Lo scorso anno la serata inaugurale di Sanremo, caratterizzata dalla sfuriata di Blanco e dal monologo di Chiara Ferragni, era stata seguita da 10 milioni 757 mila spettatori con il 62,4% di share, il più alto dal 1995. Nella prima parte (21.18-23.44) gli spettatori erano stati 14.170.000 con uno share del 61,7%, nella seconda parte (23.48-1.40) 6.296.000 con uno share del 64,7%.Nel 2022 la serata inaugurale del Festival era stata seguita da 10 milioni 911 mila spettatori medi, pari al 54,7% di share. La prima parte (21:23-23:38) era stata seguita da 13 milioni 805 mila spettatori, pari al 54,5% di share. La seconda parte (23:43-1:12) è stata vista da 6 milioni 412 mila spettatori, pari al 55,4% di share.


Nel 2021, l’ascolto medio della manifestazione – sempre targata Amadeus – era stato di 8 milioni 363 mila spettatori, pari al 46,6% di share. La prima parte era stata seguita da 11 milioni e 176 mila italiani, con il 46,3% di share, mentre la seconda parte da 4 milioni e 212 mila spettatori, pari al 47,7% di share.Nel 2020, il primo festival di Amadeus, aveva toccato 10 milioni 58 mila spettatori medi, con il 52,2% di share. La prima parte della serata inaugurale (21:35-24) era stata seguita da 12 milioni 480 mila spettatori con il 51,24% mentre la seconda (24-1:24) da 5 milioni 698 mila spettatori, con il 56,22% di share.


La prima puntata più vista in assoluto è stata quella del Festival del 1987, con 17,5 milioni: edizione condotta da Pippo Baudo e vinta da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con la canzone Si può dare di più.Per quanto riguarda lo share, al primo posto la puntata inaugurale del Festival di Sanremo 1988, con 69,5 punti percentuali: edizione condotta da Miguel Bosé e Gabriella Carlucci con Carlo Massarini (dal Palarock), direttore artistico Marco Ravera e vincitore Massimo Ranieri con Perdere l’amore.


 

Il Papa: è un’ipocrisia scandalizzarsi per le benedizioni agli omosessuali

Il Papa: è un’ipocrisia scandalizzarsi per le benedizioni agli omosessualiRoma, 7 feb. (askanews) – “Nessuno si scandalizza se do la benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato gravissimo. Mentre si scandalizza se la do a un omosessuale… Questo è ipocrisia! Il cuore del documento è l’accoglienza”. Lo dice Papa Francesco in una intervista al settimanale Credere – periodico del Gruppo Editoriale San Paolo – nel numero da domani in edicola, riguardo le polemiche nate dopo la Dichiarazione Fiducia Supplicans.

Conte: Meloni e Salvini allo specchio, siete governo delle tasse

Conte: Meloni e Salvini allo specchio, siete governo delle tasseRoma, 7 feb. (askanews) – “Meloni e Salvini guardatevi allo specchio: il governo delle tasse siete voi”: lo scrive il leader M5s Giuseppe Conte sui social postando un video di critiche all’esecutivo. “Siamo in piena farsa: con i trattori per strada Lega e Fdi litigano su chi ha imposto nuove tasse agli agricoltori ma sono loro che lo hanno fatto”, “sono loro i responsabili di tagli consistenti”, “hanno tagliato addirittura i fondi per la disabilità”, conclude Conte.

Sui social un video contro Liliana Segre, polemica in Senato: offese vili, solidarietà

Sui social un video contro Liliana Segre, polemica in Senato: offese vili, solidarietàRoma, 7 feb. (askanews) – “Si tratta di una vicenda inquietante nella sua enorme falsità”, dice il dem Francesco Verducci, il quale prende la parola per primo nell’aula del Senato. “Offese ignominiose e vili”, afferma Giuliomaria Terzi di Sant’Agata (Fdi). Una vicenda di una “gravità inaudita”, per Raffella Paita (Iv). “Farneticazioni” per Stefano Patuanelli (M5S). Sotto accusa il video pubblicato sui social dall’ex ambasciatrice in Belgio e Svezia, Elena Basile, che si scaglia contro la senatrice a vita Liliana Segre, accusandola di una doppia “morale”, di “piangere” per i “bambini ebrei” ma di non essere toccata dai “bambini palestinesi” e riferendosi ai “nazisti” domanda alla senatrice se “vuole imitarli”.


I gruppi hanno deciso di sottoscrivere la lettera inviata da Paita ai componenti della commissione antidiscriminazioni presieduta proprio dalla senatrice Segre e che l’esponente di Iv legge in Aula: “Carissimi, da un anno insieme sediamo sugli scranni della commissione anti discriminazioni con l’onore più alto di essere presieduti da Liliana Segre. Credo che, proprio per questo, dobbiamo tutti insieme sottoscrivere questa lettera per far sentire la nostra totale vicinanza ad una donna che quotidianamente e da sempre, con la sua storia e con le sue parole, è testimonianza dei valori più alti della Repubblica. Le frasi pronunciate da Elena Basile (due volte capo missione in Belgio ed in Svezia con il grado di ministro plenipotenziario) contro la senatrice Segre sono di una gravità inaudita e prive di fondamento ed offendono non solo la senatrice Segre, ma tutti noi. Ed è per questo che credo che sia necessario che la politica e le istituzioni, e noi membri della commissione antidiscriminazioni prima di tutti gli altri, ci stringiamo intorno alla senatrice Segre per stigmatizzare, senza se e senza ma, queste dichiarazioni profondamente offensive che colpiscono al cuore tutta la nostra comunità. Cara Presidente, chi colpisce lei, colpisce tutti noi”. “Mi associo ai giusti argomenti e alle parole che sono emerse in maniera unanime da parte di tutti i gruppi e abbraccio la senatrice che speriamo di vedere presto in aula”, ha sottolineato il presidente del Senato Ignazio La Russa.

E’ morta Maria Fida Moro, figlia del leader Dc Aldo Moro ed ex senatrice

E’ morta Maria Fida Moro, figlia del leader Dc Aldo Moro ed ex senatriceRoma, 7 feb. (askanews) – E’ morta all’età di 77 anni Maria Fida Moro, figlia del leader Dc Aldo Moro ed ex senatrice. Lo ha comunicato in Aula il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Vogliamo rivolgere a Maria Fida Moro un pensiero deferente e qualche attimo di silenzio”, ha aggiunto. “Esprimo il cordoglio del gruppo di Forza Italia al Senato per la scomparsa di Maria Fida Moro, figlia del presidente Aldo Moro e senatrice nella X Legislatura. La ricordiamo con commozione impegnata in un’intensa attività, anche volta a onorare la memoria del padre, vittima del terrorismo Brigate Rosse nel 1978”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.

Mps chiude il 2023 con un utile netto di oltre 2 miliardi, dopo 13 anni torna il dividendo

Mps chiude il 2023 con un utile netto di oltre 2 miliardi, dopo 13 anni torna il dividendoMilano, 7 feb. (askanews) – Mps chiude il 2023 con un utile netto pari a 2,052 miliardi di euro, rispetto a una perdita di 178 milioni del 2022, e ritorna dopo 13 anni al dividendo, in anticipo di due anni rispetto al target di piano. Prevista una cedola di 0,25 euro per azione, per un totale di 315 milioni. L’ultima volta che Rocca Salimbeni aveva distribuito i dividendi risale al 2011.


La proposta del dividendo, previa autorizzazione della Bce e approvazione dell’assemblea dei soci, “è conforme al commitment sul ‘dividend ban’ imposto dalla Commissione europea – sottolinea la banca -, in quanto i ratios patrimoniali di Mps risultano ampiamente superiori ai parametri fissati dalla Commissione stessa per consentire il pagamento di dividendi”. L’utile del solo quarto trimestre – inclusivo di 466 milioni di rilasci netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri e di un positivo effetto netto delle imposte per 339 milioni – è stato pari a 1,12 miliardi. Nell’ultima parte dell’anno sono arrivate le sentenze di assoluzione degli ex vertici Mussari-Vigni e Viola-Profumo che hanno permesso di liberare risorse utili al rafforzamento patrimoniale della banca. La solidità patrimoniale è infatti ai vertici del sistema, sottolinea Mps: a fine 2023, il Cet1 ratio fully loaded è al 18,1%, in crescita di 248 punti base su anno e post distribuzione di dividendi. L’ammontare del petitum per rischi legali straordinari si è ridotto a fine 2023 a circa 890 milioni, non considerando la causa promossa dai Fondi Alken (450 mln), riguardo cui, a seguito della già positiva sentenza di primo grado, a dicembre è stata emessa una sentenza conforme a favore della banca da parte della Corte d’Appello di Milano.


Nel 2023, il gruppo Mps ha realizzato ricavi complessivi per 3,79 miliardi, in aumento del 21,7% rispetto all’anno precedente, con il margine di interesse a 2,292 miliardi (+49,3%). Il risultato operativo lordo è pari a 1,954 miliardi, quasi raddoppiato rispetto al 31 dicembre 2022. I risultati 2023 beneficiano anche degli interventi strutturali di efficientamento dei costi operativi (-12,6% su anno) con un cost/income al 49%, in forte riduzione rispetto a fine 2022 (68%).

Vendite al dettaglio dicembre 2023: -0,1% in valore

Vendite al dettaglio dicembre 2023: -0,1% in valoreRoma, 7 feb. (askanews) – A dicembre 2023 l’Istat stima, in una nota diffusa oggi, per le vendite al dettaglio un calo congiunturale dello 0,1% in valore e dello 0,5% in volume. Sono in diminuzione le vendite dei beni alimentari in valore e in volume (rispettivamente -0,2% e -0,9%) e quelle dei beni non alimentari in volume (-0,2%), mentre sono stazionarie quelle in valore.


Nell’ultimo trimestre del 2023, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano in valore (+0,3%) e subiscono una flessione in volume (-0,2%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+0,3%) e diminuiscono in volume (-0,2%) mentre le vendite dei beni non alimentari non subiscono variazioni in valore e calano in volume (-0,2%). Su base tendenziale, a dicembre 2023, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,3% in valore e registrano un calo in volume del 3,2%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 2,2% in valore e diminuiscono del 3,5% in volume; quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-1,1%) sia in volume (-3,0%).


Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali prevalentemente negative tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+4,3%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,1%). Rispetto a dicembre 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+1,9%) e il commercio elettronico (+1,1%), mentre registrano una variazione negativa le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-1,2%) e le vendite al di fuori dei negozi (-3,3%).