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La protesta degli agricoltori punta su Roma, presidio in zona Nomentana

La protesta degli agricoltori punta su Roma, presidio in zona NomentanaRoma, 5 feb. (askanews) – Dopo 14 giorni di proteste e presidi a bordo dei propri trattori, gli agricoltori dei Cra (Comitati agricoltori riuniti) puntano verso la Capitale, dove dovrebbero confluire già oggi attorno alle 17 in un’area di sosta in zona Nomentana per una mobilitazione che, come anticipato in una intervista a La Stampa da Danilo Calvani, uno dei leader della protesta, durerà “non per un solo giorno e non solo con i trattori”. Nelle prime ore del mattino sono partiti numerosi trattori dalla Valdichiana, in Toscana, e anche dall’Abruzzo e dal Lazio, tutti già giunti in zona Nomentana. E altre delegazioni dovrebbero arrivare da altre regioni.


Secondo quanto annunciato da Calvani, oggi si dovrebbe tenere un incontro in questura, a Roma, per definire “data, punti, logistica e tutto il resto” e il programma verrà reso noto nel pomeriggio dal Cra. Le fonti al momento parlano di circa 250 trattori in viaggio verso Roma, ma già oggi sono in corso analoghe manifestazioni a Torre in Pietra, a Fiumicino, sulla Aurelia, a Formello e a Civitavecchia, dove da oggi si tiene una mobilitazione nazionale in Largo Monsignore d’Ardia.


La mobilitazione “Trattori su Roma – Il Governo ascolti chi porta i cibi a tavola”, come viene definita dagli stessi agricoltori, “aarà un accerchiamento, ma non saranno solo trattori, ci saranno i camion e altro – ha detto Calvani a La Stampa – Stiamo definendo con la Questura le modalità e dove collocare i nostri presidi. Quindi definiremo una data, che però sarà solo una data di inizio della nostra mobilitazione su Roma”. Calvani ha anche ribadito quanto scritto nel codice etico del Cra, ovvero che “i presidi saranno massicci ma non prevediamo di bloccare il traffico, certo qualche disagio ci potrà essere. Ma prevediamo anche manifestazioni che ci aspettiamo molto partecipate dentro alla città”.

Sofia Goggia, tanti infortuni e l’impresa dei Giochi 2022

Sofia Goggia, tanti infortuni e l’impresa dei Giochi 2022Roma, 5 feb. (askanews) – La caduta sulla pista Casola nera di Ponte di Legno è solo l’ultimo di tanti infortuni che hanno costellato la carriera di Sofia Goggia ma che non le hanno impedito di essere una delle stelle più luminose dello sci mondiale. E’ ancora vivo il ricordo di quanto accadde a Cortina il 23 gennaio 2022 quando riportò una microfrattura al perone, una distorsione al ginocchio sinistro e la lesione del legamento crociato. Dopo soli 23 giorni si presentò alle Olimpiadi di Yanqing in Cina conquistando un incredibile argento. In carriera la bergamasca è campionessa olimpica nella discesa libera a Pyeongchang 2018, vincitrice di quattro Coppe del Mondo di discesa libera e di due medaglie mondiali.


Il primo incidente a soli quindici anni con la rottura del legamento crociato e del menisco del ginocchio destro. Un anno dopo si rompe l’altro menisco del ginocchio destro. Nel febbraio del 2011 ad Altenmarkt riportò un trauma cranico ed un infortunio muscolare. Nel 2012 ancora uno stop tramautico ad Andalo; rottura di crociato e menisco del ginocchio destro durante il gigante di Coppa Europa. Nel 2013 a Lake Louise in discesa di Coppa del Mondo si rompe il crociato e i due menischi del ginocchio sinistro. Si apre un periodo senza infortuni che dura cinque anni. Dopo l’oro Olimpico nel 2018 a PyeongChang frattura il malleolo peroneale destro per una caduta in allenamento ad Hintertux in Austria nel mese di ottobre. Il 9 febbraio 2020 a Garmisch si frattura il radio del braccio sinistro. E sempre a Garmisch nel 2021 si rompe ancora una volta il ginocchio mentre sta percorrendo una pista turistica a gara annullata: stavolta è una frattura composta del piatto tibiale laterale.

Sci, Sofia Goggia caduta in allenamento, si teme per la stagione

Sci, Sofia Goggia caduta in allenamento, si teme per la stagioneRoma, 5 feb. (askanews) – Paura per Sofia Goggia. La sciatrice bergamasca è caduta in allenamento, sulla pista Casola nera di Ponte di Legno e si temono conseguenze sulla stagione. “Sofia Goggia è caduta nel corso di un allenamento di gigante che si teneva sulla pista Casola di Pontedilegno – la nota della Fisi – inforcando con la gamba destra in una porta che girava verso destra. Non è stata ancora fatta alcuna diagnosi dalla Commissione Medica FISI che effettuerà gli accertamenti dovuti nelle prossime ore”. Gli esami a Milano alla clinica La Madonnina.

Premierato, nuova formulazione anti ribaltone: c’è l’ok dei leader. Il relatore: 4 emendamenti del governo

Premierato, nuova formulazione anti ribaltone: c’è l’ok dei leader. Il relatore: 4 emendamenti del governoRoma, 5 feb. (askanews) – Via libera dei leader del centrodestra alla nuova riformulazione dell’emendamento all’articolo 4 del ddl sul premierato, quello che contiene la discussa norma anti ribaltone. Nel precedente testo messo a punto dalla maggioranza nell’ultimo vertice si ipotizzava il potere di chiedere lo scioglimento da parte del premier eletto in caso di “mozione motivata” di sfiducia da parte di una delle Camere, non contemplando dunque l’ipotesi che venisse a mancare la fiducia, ove richiesta, su un provvedimento.


Nella nuova versione, a quanto si apprende, si prevede che “in caso di revoca della fiducia del presidente del Consiglio eletto, mediante mozione motivata, il presidente della Repubblica scioglie le Camere”. Ma c’è anche la possibilità che il premier presenti dimissioni volontarie “previa informativa parlamentare”. In questo caso, “questi può proporre entro sette giorni lo scioglimento delle Camere al presidente della Repubblica che lo dispone. Qualora non eserciti tale facoltà e nei casi di morte, impedimento permanente, decadenza, il presidente della Repubblica può conferire per una sola volta nel corso della legislatura l’incarico di formare il governo al presidente dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento con il presidente del Consiglio”. Va ricordato che l’informativa, a differenza della risoluzione, non prevede un voto del Parlamento. In pratica, rimane la previsione di un secondo premier (per una sola volta) ma si rafforza la possibilità dell’eletto di chiedere lo scioglimento delle Camere. Il presidente della commissione Affari costituzionali, e relatore del provvedimento, Alberto Balboni ha spiegato ad Askanews che gli emendamenti al ddl sul premierato “li presenta il governo” e saranno 4. “Uno riscrive l’articolo 3, uno riscrive l’articolo 4 e – aggiunge – un paio sono su questioni tecniche”. “Li presenta il governo e non più la maggioranza perché – fa sapere Balboni – essendo una legge di iniziativa governativa e su cui i leader hanno impegnato direttamente la loro faccia, considerando che una è premier e gli altri due vice premier, si è pensato che sia più giusto così per blindare l’intesa al massimo livello”. “La vera novità è che il pallino con questa riformulazione resta sempre in mano al premier eletto” dice ad Askanews il presidente della commissione Affari costituzionali, e relatore del provvedimento, Alberto Balboni. “Ci sono due procedure diverse. In caso di sfiducia motivata – spiega – si va diritti allo scioglimento delle Camere e ad elezioni. Chiaramente, il premier può sempre bloccare dimettendosi un minuto prima. Invece, in caso ci sia il cosiddetto incidente di percorso, per esempio il governo pone la fiducia e va sotto per mille motivi, si tratta di capire se il motivo è che è venuto meno il rapporto di fiducia tra premier e Parlamento, e allora si segue una strada, se invece è appunto un incidente di percorso se ne sceglie un’altra. Però il pallino resta sempre in mano al premier perché è lui, anche con un percorso che prevede di presentarsi alle Camere con un’informativa, a decidere se dimettersi” e aprire la strada a un secondo premier nell’ambito della stessa maggioranza “oppure entro sette giorni chiedere lo scioglimento”.

La protesta dei trattori, Salvini: sono al fianco degli agricoltori, l’Ue fermi le sue follie

La protesta dei trattori, Salvini: sono al fianco degli agricoltori, l’Ue fermi le sue follieMilano, 5 feb. (askanews) – Gli agricoltori “contestano le politiche anti agricole dell’Ue e hanno tutta la mia solidarietà perché pagare gli agricoltori per non fare il loro mestiere, per lasciare incolti i lori campi o pagare i pescatori per non andare a pesca è una follia tutta europea e quindi sono al loro fianco. Spero che i disagi per il traffico in Italia siano ridotti al minimo, e qui parlo da ministro, ma sono idealmente al loro fianco sul trattore”. Con queste parole il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si è espresso a proposito della protesta degli agricoltori che coi trattori minacciano di arrivare anche a Roma.


“Cerchiamo di fare in Italia e soprattutto in Europa tutto il possibile” ha detto il ministro spiegando poi che occorre “Costringere la Commissione europea a fermarsi alcune follie: bloccare l’idea folle di non dare la Pac, ovvero i fondi comunitari, a chi non lasci incolti una parte del proprio terreno, impedire di equiparare una stalla a una fabbrica e a una acciaieria perché anche le vacche emettono”. “L’Ue tornasse con i piedi per terra e controllasse soprattutto quello che arriva da Paesi extra Ue perché aver tolto i dazi sui prodotti in arrivo dai Paesi extra Ue non ha aiutato non solo gli agricoltori ma anche la nostra salute – ha detto – perché quando si parla di prodotti che arrivano senza controlli da oltre frontiere europee non sono preoccupati gli agricoltori ma anche io per i consumatori”. “L’Ue torni a controllare quello che entra e chi entra – ha concluso – il controllo dei confini è sempre utile sotto tutti i punti di vista”.

Rinnovo ai vertici di Sobi Italia, sette donne in Leadership Team

Rinnovo ai vertici di Sobi Italia, sette donne in Leadership TeamMilano, 5 feb. (askanews) – Il nuovo anno si apre all’insegna di un rinnovo ai vertici per Sobi Italia, biofarmaceutica multinazionale specializzata nelle malattie rare con focus in ematologia, onco-ematologia, immunologia e specialty care. Sulla scia del recente ingresso di Annalisa Adani come Vice President e General Manager di Italia, Grecia, Malta e Cipro, Sobi Italia comunica un cambio ai vertici che vede 5 nuovi membri entrare a far parte del Leadership Team dell’azienda, tutti operativi dalla sede di Milano.


Sobi è da sempre impegnata nel migliorare la qualità di vita delle persone con malattie rare. Un campo complesso, in cui il bisogno insoddisfatto è elevatissimo: il 95% delle malattie rare non ha, ad oggi, un trattamento approvato . Grazie all’impegno e all’esperienza acquisita negli anni, Sobi mette a disposizione della comunità di pazienti trattamenti innovativi, con un portfolio di terapie consolidato in Immunologia e nell’Area Specialistica e in continua espansione per patologie ematologiche rare come l’emofilia, la trombocitopenia immune (ITP), l’Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN). L’impegno dell’azienda in ematologia tocca oggi anche nuove aree terapeutiche come il Linfoma a grandi cellule B (DLBCL). Con un fatturato globale superiore a 18 miliardi (SEK), Sobi porta avanti con impegno, nel nostro Paese, 13 studi clinici che coinvolgono oltre 300 persone con malattie rare e 4 programmi di supporto ai pazienti. Oltre 60 pazienti italiani sono coinvolti in progetti di early access per l’accesso a farmaci di cui hanno necessità . Con un organico composto, in Italia, per oltre il 50% da donne , il recente cambio ai vertici riguarda più ruoli apicali, con funzioni aziendali diverse: un pool di profili di grande esperienza e competenza che vanno a costituire un Leadership Team a forte maggioranza femminile, a testimonianza dell’attenzione di Sobi per i temi di diversity, equity e inclusion.


Daniela Alessandrini, Business Unit Director Onco-Haematology & SC-I – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Con oltre vent’anni di esperienza nel mondo pharma, ha ricoperto posizioni nell’ambito Marketing, Communications and Sales in aziende come GSK,Novartis e Roche, contribuendo alla messa a terra di lanci di prodotto in aree terapeutiche differenti, dall’ematologia ai tumori solidi fino alle malattie rare. Mirna Cadoni, Ethics & Compliance Director – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Con oltre 16 anni di esperienza nel settore farmaceutico in aziende come UCB Pharma, Astellas Pharma e Otsuka Pharmaceutical, si specializza in ambito Ethics & Compliance, operando anche a livello globale con responsabilità in materia di comunicazione dello speak-up e con focus particolare sul consolidamento della cultura di compliance strategica –


Carina Fiocchi, Medical Director – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Laureata in Medicina con specializzazione in Ematologia, ha lavorato oltre un decennio in ambito ospedaliero e per quasi 20 anni nel settore farmaceutico, in Italia e all’estero in aziende come Blueprint Medicines, Amgen, Genzyme, Roche e Novartis. Consolidata esperienza in Medical Affairs, ha guidato diversi lanci in onco-ematologia in stretta collaborazione con team cross-funzionali, guidando le persone con determinazione, entusiasmo e passione. Ilaria Levati, HR Manager – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Dopo un’esperienza decennale in Chiesi, nel 2010 entra in Sobi Italia ricoprendo più ruoli, dalle Risorse Umane al CRM alla Safety&Security, svolgendo un’attività di supporto a tutto tondo alle diverse Business Unit aziendali. Con il crescere dell’organico di Sobi Italia, che dal 2010 ha allargato costantemente la propria struttura, è la Human Resources Manager dell’azienda.


Deborah Parodi, Community Engagement & Communication Director – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Con oltre 20 anni di esperienza nell’ambito della Comunicazione Esterna e Interna, ha lavorato in aziende multinazionali (Vodafone, Bayer, Luxottica, GE Aviation, Ferrero), in Italia e all’estero, rivestendo ruoli sia locali che globali, contribuendo a costruire partnership forti e affidabili per promuovere la reputazione dell’azienda e sviluppando solide relazioni con Istituzioni e Associazioni Pazienti. Pasquale Pelle, Business Unit Director Heamatology – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Inizia la sua esperienza nel mondo pharma oltre 20 anni fa, specializzandosi nel tempo nel campo delle malattie rare e in particolare in ematologia. Ha lavorato per aziende come Novo Nordisk e Uriach. Oggi è alla guida della BU ematologia di Sobi, con responsabilità in Italia e a livello europeo. Cristina Teruzzi, Governmental Affairs & Market Access Director – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Dopo più di 20 anni di attività nel settore farmaceutico in aziende come Bracco, Novartis, Quintiles e IQVIA, entra in Sobi nel 2018 come Patient Access Director. Il suo percorso professionale in azienda la porta a ricoprire, da quest’anno, il ruolo di Governmental Affairs & Market Access Director. Chiara Turingia, Finance Director – Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. Con una consolidata esperienza in ambito Finance, in contesti multinazionali come Hasbro e Cameron System nel ruolo di accounting manager. Negli ultimi 10 anni ha lavorato nel mercato Pharma e Medical Device prima come Senior Finance Manager in Biogen e poi come Chief Financial Officer in Zimmer Biomet. “Sono orgogliosa di dare il benvenuto ai nuovi membri del nostro Leadership Team: si tratta di una squadra a forte maggioranza femminile, con cui lavorerò a stretto contatto. Grazie alla determinazione, professionalità ed esperienza di tutte e tutti, sono convinta daremo grande vigore e slancio all’azienda” ha commentato Annalisa Adani, Vice President e General Manager Sobi Italia, Grecia, Malta e Cipro. “Lavoreremo in sinergia, sempre guidati da solidi principi di integrità ed etica, per avvicinarci sempre di più al nostro obiettivo: migliorare la qualità di vita delle persone con malattie rare, creando partnership sempre più solide con la comunità scientifica, con le Associazioni e con le Istituzioni. Sono convinta che, per farlo, lo scambio e la cooperazione tra le diverse funzioni aziendali rappresentino aspetti cruciali, perché è proprio attraverso la contaminazione tra esperienze e competenze differenti che si attivano nuovi driver di crescita”.

L’Ocse conferma le previsioni di crescita dell’Italia e alza quelle globali, ma la situazione nel Mar Rosso preoccupa

L’Ocse conferma le previsioni di crescita dell’Italia e alza quelle globali, ma la situazione nel Mar Rosso preoccupaRoma, 5 feb. (askanews) – L’Ocse conferma nuovamente le previsioni di crescita economica dell’Italia: sul Pil è attesa una espansione dello 0,7% quest’anno e una accelerazione al più 1,2% nel 2025. Le stime, contenute in un aggiornamento di interim sono in linea con quelle indicate nell’Economic Outlook dello scorso 29 novembre, che peraltro erano state reiterate nel rapporto sull’economia italiana pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione allo sviluppo economico il 22 gennaio.


Contestualmente, l’ente parigino ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’insieme dell’area euro, allo 0,6% quest’anno (0,3 punti percentuali meno rispetto a novembre) e 1,3% il prossimo (0,2 percentuali in meno). Per la Germania stima dopo un meno 0,1% del Pil nel 2023 un più 0,3% quest’anno (0,3 punti percentuali in meno da novembre) e un 1,1% nel prossimo (-0,1 punti). Per la Francia 0,6% di crescita quest’anno (-0,2 punti in meno) e 1,2 il prossimo (dato invariato rispetto a novembre). L’attesa di crescita più forte riguarda la Spagna con l’1,5% quest’anno (più 0,1 punti) e più 2% il prossimo (dato invariato). L’Ocse ha ritoccato al rialzo le previsioni di crescita economica globale di quest’anno al 2,9% mentre ha confermato l’attesa sul 2025 al 3%. Le stime sono contenute in un aggiornamento di interim che segna una revisione rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni dell’Economic Outlook di novembre. Per l’eurozona l’Ocse ha tagliato di 0,3 punti la stima di crescita di quest’anno, al più 0,6%, e di 0,2 punti percentuali quella sul prossimo all’1,3%. Per gli Stati Uniti ha rivisto al rialzo la stima di crescita di quest’anno di 0,6 punti percentuali al 2,1% e confermato l’attesa sul 2025 all’1,7%. Per la Cina l’Ocse ha confermato la previsione di crescita del 4,7% per quest’anno e del 4,2% il prossimo.L’economia che cresce di più a livello globale tra quelle elencate resta l’India, con un 6,2% di espansione quest’anno (0,1 punti percentuali in più) e 6,5% il prossimo. L’Ocse ha poi effettuato una revisione a rialzo sul Pil della Russia e dopo il 3,1% di crescita del 2023, nonostante le sanzioni decise dai paesi del G7 e altri Stati occidentali per l’invasione dell’Ucraina, sul 2024 è atteso un più 1,8% (0,7 punti percentuali in più rispetto alle stime precedenti) mentre sul 2025 è stato confermato un più 1%.


Dall’Ocse arriva comunque un avvertimento per tutti: gli attacchi alle navi nel Mar Rosso spingono costi e tempi trasporto, e le tensioni in Medio Oriente possono pesare sulle attività economiche e di conseguenza spingere di nuovo l’inflazione. Gli attacchi sulle navi nel Mar Rosso hanno fatto salire fortemente i costi di trasporto marittimo e allungato i tempi di consegna, danneggiando le scadenze di produzione e aumentato le pressioni sui prezzi, afferma l’Ocse nell’aggiornamento di interim del suo Economic Outlook. Più in generale le elevate tensioni geopolitiche rappresentano un rischio rilevante sul breve termine, sia per l’attività economica sia per l’inflazione, secondo l’ente parigino in particolare il conflitto in Medioriente dovesse avere ricadute sui mercati delle energia. Il persistere di pressioni sui prezzi dei servizi potrebbe anche generare spinte rialzo a sorpresa sull’inflazione generale e innescare inasprimenti delle aspettative sulle politiche monetarie. La crescita, poi, aggiunge l’Ocse, potrebbe risultare meno forte del previsto.

Ocse conferma previsioni di crescita Italia: 2024 +0,7%, 2025 +1,2%

Ocse conferma previsioni di crescita Italia: 2024 +0,7%, 2025 +1,2%Roma, 5 feb. (askanews) – L’Ocse conferma nuovamente le previsioni di crescita economica dell’Italia: sul Pil è attesa una espansione dello 0,7% quest’anno e una accelerazione al più 1,2% nel 2025. Le stime, contenute in un aggiornamento di interim sono in linea con quelle indicate nell’Economic Outlook dello scorso 29 novembre, che peraltro erano state reiterate nel rapporto sull’economia italiana pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione allo sviluppo economico il 22 gennaio.


Contestualmente, l’ente parigino ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l’insieme dell’area euro, allo 0,6% quest’anno (0,3 punti percentuali meno rispetto a novembre) e 1,3% il prossimo (0,2 percentuali in meno). Per la Germania stima dopo un meno 0,1% del Pil nel 2023 un più 0,3% quest’anno (0,3 punti percentuali in meno da novembre) e un 1,1% nel prossimo (-0,1 punti). Per la Francia 0,6% di crescita quest’anno (-0,2 punti in meno) e 1,2 il prossimo (dato invariato rispetto a novembre). L’attesa di crescita più forte riguarda la Spagna con l’1,5% quest’anno (più 0,1 punti) e più 2% il prossimo (dato invariato).

Premierato, nuova formulazione anti ribaltone. C’è ok leader

Premierato, nuova formulazione anti ribaltone. C’è ok leaderRoma, 5 feb. (askanews) – Via libera dei leader del centrodestra alla nuova riformulazione dell’emendamento all’articolo 4 del ddl sul premierato, quello che contiene la discussa norma anti ribaltone.


Nel precedente testo messo a punto dalla maggioranza nell’ultimo vertice si ipotizzava il potere di chiedere lo scioglimento da parte del premier eletto in caso di “mozione motivata” di sfiducia da parte di una delle Camere, non contemplando dunque l’ipotesi che venisse a mancare la fiducia, ove richiesta, su un provvedimento. Nella nuova versione, a quanto si apprende, si prevede che “in caso di revoca della fiducia del presidente del Consiglio eletto, mediante mozione motivata, il presidente della Repubblica scioglie le Camere”.


Ma c’è anche la possibilità che il premier presenti dimissioni volontarie “previa informativa parlamentare”. In questo caso, “questi può proporre entro sette giorni lo scioglimento delle Camere al presidente della Repubblica che lo dispone. Qualora non eserciti tale facoltà e nei casi di morte, impedimento permanente, decadenza, il presidente della Repubblica può conferire per una sola volta nel corso della legislatura l’incarico di formare il governo al presidente dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento con il presidente del Consiglio”. Va ricordato che l’informativa, a differenza della risoluzione, non prevede un voto del Parlamento. In pratica, rimane la previsione di un secondo premier (per una sola volta) ma si rafforza la possibilità dell’eletto di chiedere lo scioglimento delle Camere.

Stellantis, Elkann: non esiste alcun progetto di fusione

Stellantis, Elkann: non esiste alcun progetto di fusioneMilano, 5 feb. (askanews) – “Non esiste alcun piano allo studio riguardante operazioni di fusione di Stellantis con altri costruttori. La società è concentrata sull’esecuzione del piano strategico ‘dare forward’ e nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati, per rafforzare la sua attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l’Italia”. Lo ha detto in una nota il presidente di Stellantis John Elkann in riferimento a recenti speculazioni di mercato, riprese da alcuni organi di stampa.


“In questo quadro – ha aggiunto Elkann – Stellantis è impegnata al tavolo automotive promosso dal Mimit, che vede uniti il Governo italiano con tutti gli attori della filiera nel raggiungimento di importanti obiettivi comuni per affrontare insieme le sfide della transizione energetica”.