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Protesta dei trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giusti, la politica Ue deve cambiare

Protesta dei trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giusti, la politica Ue deve cambiareBruxelles, 1 feb. (askanews) – Sulle richieste degli agricoltori, “ieri la Commissione ha fatto aperture importanti, ho chiesto di fare sforzi maggiori ma credo che un cambio di linea possa arrivare solo dopo le elezioni europee, sperando che ci sia un approccio vincente diverso da quello ideologico che abbiamo visto in questi anni, che ha finito per impattare sui più deboli, cioè sui lavoratori”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario, a proposito delle proteste degli agricoltori.

“Io – ha ricordato – sono leader di un partito politico che in Europa ha votato contro la gran parte delle questioni che oggi giustamente gli agricoltori pongono, penso si sia sbagliato molto da questo punto di vista. Abbiamo detto che la transizione ecologica non doveva essere una transizione ideologica, che non si doveva scambiare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, oggi cominciamo a vedere risultati. E’ un problema che l’Italia ha già affrontato, abbiamo fatto in un anno un lavoro molto importante sul settore agricolo: ricordo solamente che abbiamo portato da 5 a 8 mld le risorse del Pnrr destinate al settore agricolo, abbiamo istituito un fondo da 300 mln per aiutare le aziende a combattere l’emergenza climatica, che abbiamo lavorato sull’agrisolare e i contratti di filiera, in altre nazioni europee gli agricoltori protestano perchè non sono stati prorogati gli aiuti al gasolio, noi li abbiamo prorogati. In Italia abbiamo fatto del nostro meglio, rimane il tema di una politica europea che va cambiata, l’ho detto anche oggi”.

Bologna, Arte Fiera: 50 anni di storia guardando al futuro

Bologna, Arte Fiera: 50 anni di storia guardando al futuroBologna, 1 feb. (askanews) – Vivace e consapevole sia della propria storia sia di quello che ancora si può fare nel sistema italiano: a Bologna Arte Fiera festeggia il cinquantesimo compleanno e si concentra sulle sue origini: le prime, pionieristiche edizioni che la imposero nel giro di pochi anni a livello internazionale. Il public program del 2024 rivisiterà episodi, personaggi, pubblicazioni di quegli anni, a partire da quello di fondazione, il 1974. Nel farlo, celebrerà anche gli anni Settanta a Bologna, una stagione straordinaria in cui la città era all’avanguardia nelle arti visive, nell’architettura, nell’immaginare nuove forme di rapporto fra arte, politica e società. Di quella stagione, la nascita di Arte Fiera è stata al tempo stesso un effetto e una causa: è scaturita dal clima innovativo e audace della città, e ha dato ad esso, fin da subito, un impulso fondamentale.

L’edizione del 2024 di Arte Fiera, guidata dal direttore operat5ivo Enea Righi e dal direttore artistico Simone Menegoi, conferma la location della scorsa edizione ossia i padiglioni 25 e 26 di Bologna Fiera e ospita complessivamente 196 espositori. Gli organizzatori in particolare sottolineano il ritorno di gallerie come Apalazzo Gallery, Laveronica, Lia Rumma, Lorenzelli Arte, Franco Noero, Ronchini, Sprovieri. Alla Main Section di Arte Fiera, suddivisa come sempre fra arte storicizzata e contemporaneo, si affiancano tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e Multipli, che propone opere in edizione, spaziando dal libro d’artista al design d’autore. Alla curatela di Pittura XXI è confermato Davide Ferri, critico e curatore indipendente, mentre Fotografia e immagini in movimento è affidata per il secondo anno a Giangavino Pazzola, curatore di Camera – Centro italiano per la fotografia (Torino). Novità invece per Multipli, che vede l’arrivo del critico e storico dell’arte Alberto Salvadori. Accanto alle sezioni curate, ritorna Percorso: non una sezione vera e propria ma, come indica il titolo, un itinerario che collega un certo numero di stand della Main Section secondo un criterio tematico. Il tema di Percorso sarà un linguaggio universale, che unisce artisti di generazioni e linguaggi differenti: il disegno. Per l’edizione 2024, Percorso è sostenuto da un partner di eccellenza, legato al territorio bolognese ma conosciuto a livello mondiale: Ducati. Il prestigioso brand motociclistico ha scelto di sposare un format che, fin dal nome, esprime un’idea di mobilità e dinamismo e un tema, il disegno, che include la dimensione del progetto, fondamentale per la sua identità. Opus Novum, la commissione di un’opera inedita rivolta a un artista italiano affermato, va quest’anno a Luisa Lambri, una delle artiste italiane che lavorano con il linguaggio fotografico più apprezzate a livello internazionale. Ad Arte Fiera 2024 verrà svelata inoltre la seconda e ultima parte della commissione Opus Novum precedente, affidata ad Alberto Garutti: una lapide collocata in modo permanente all’ingresso principale del quartiere fieristico che reca la celebre scritta, in italiano e in inglese, “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora”.

Si rinnova inoltre la collaborazione fra Arte Fiera e Fondazione Furla per il programma di azioni dal vivo curato da Bruna Roccasalva, direttrice artistica della Fondazione. Protagonista della nuova edizione è l’artista peruviana Daniela Ortiz, che realizzerà un intervento inedito e concepito ad hoc dal titolo Tiro al Blanco. La performance, di fatto, era di casa ad Arte Fiera fin dalle primissime edizioni: quella del 1976, in particolare, vide succedersi le azioni di artisti come Vincenzo Agnetti, Urs Lüthi, Hermann Nitsch, Franco Vaccari, non come parte del programma di eventi bensì come proposta, audace e lungimirante, di alcune gallerie. Si tratta di una storia poco nota e ancora meno documentata, sulla quale getta un primo sguardo la mostra “Praticamente nulla da vendere”. La performance ad Arte Fiera nel 1976, a cura di Uliana Zanetti, Curatrice delle collezioni al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Un’altra mostra indaga le origini della fiera a partire da un aspetto poco noto: il catalogo della prima edizione. Curata dalla storica dell’arte Clarissa Ricci, Numero zero. Il primo catalogo di Arte Fiera allinea le riproduzioni ingrandite di tutte le pagine di questa rara pubblicazione, permettendo ai visitatori di scoprire le dieci gallerie – tutte italiane, la maggior parte bolognesi – che furono protagoniste dell’edizione pilota della fiera. Realizzata in collaborazione con ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, e allestita accanto alla lounge dell’Associazione (Padiglione 26), la mostra è accompagnata una cronologia delle partecipazioni ad Arte Fiera dal 1974 al 1979 che in modo inedito illustra lo sviluppo di Arte Fiera mettendone in luce la grande vitalità culturale e il fondamentale contributo delle gallerie.

Giunge alla terza edizione il ciclo di conversazioni Book Talk, un programma di presentazioni dedicato esclusivamente ai libri d’arte, a cura di Guendalina Piselli e sostenuto da BPER. Un fitto calendario di appuntamenti che propone al pubblico alcuni dei più interessanti titoli italiani di recente (o prossima) pubblicazione coinvolgendo critici, studiosi, artisti. Si rinnova infine la collaborazione con Mutina, celebre brand di ceramiche firmate dai maggiori designer del mondo, noto anche per il suo forte legame con l’arte contemporanea. Mutina partecipa ad Arte Fiera 2024 con un progetto espositivo speciale dedicato a Maurizio Cattelan, intitolato BECAUSE. Nel 1991, ancora agli inizi della sua carriera artistica, Cattelan decise di “infiltrarsi” ad Arte Fiera con uno stand abusivo. Nel 2024, trentatré anni dopo, Mutina è lieta di contribuire a creare in fiera il palcoscenico per una nuova apparizione dell’artista. Con BECAUSE Cattelan non azzarda nessuna risposta, ma lascia il pubblico ancora una volta senza certezze. Concepito da Sarah Cosulich, curatrice di Mutina for Art, il progetto BECAUSE è un dialogo inaspettato tra due opere di Maurizio Cattelan, amplificato dallo spazio che le ospita. Protagonista del display creato per l’occasione è la collezione ceramica Fringe, disegnata per Mutina da Michael Anastassiades.

Sinner a Mattarella: la cosa importante non è vincere ma sentirci liberi di giocare

Sinner a Mattarella: la cosa importante non è vincere ma sentirci liberi di giocareRoma, 1 feb. (askanews) – “Siamo tutti ragazzi normali, e questo è una cosa bella e importante per tutta la nazione. Abbiamo giocato un ottimo tennis ma la cosa importante non è solo vincere, è sentirci liberi in campo”: lo ha detto Jannik Sinner nell’incontro in Quirinale con il capo dello Stato della squadra azzurra vincitrice della Coppa Davis.

“La cosa importante è essere felici di sorridere anche quando le cose non vanno benissimo. Questa coppa – ha aggiunto Sinner visibilmente emozionato – ci ha dato molte emozioni”. “Adesso ci sono le Olimpiadi – ha concluso – sono molto importanti, ognuno cercherà di dare il meglio di sé”. A fine discorso Sinner ha regalato una racchetta da tennis al Capo dello Stato.

Protesta trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giusti

Protesta trattori, Meloni: i temi degli agricoltori sono giustiBruxelles, 1 feb. (askanews) – Sulle richieste degli agricoltori, “ieri la Commissione ha fatto aperture importanti, ho chiesto di fare sforzi maggiori ma credo che un cambio di linea possa arrivare solo dopo le elezioni europee, sperando che ci sia un approccio vincente diverso da quello ideologico che abbiamo visto in questi anni, che ha finito per impattare sui più deboli, cioè sui lavoratori”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario, a proposito delle proteste degli agricoltori.

“Io – ha ricordato – sono leader di un partito politico che in Europa ha votato contro la gran parte delle questioni che oggi giustamente gli agricoltori pongono, penso si sia sbagliato molto da questo punto di vista. Abbiamo detto che la transizione ecologica non doveva essere una transizione ideologica, che non si doveva scambiare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, oggi cominciamo a vedere risultati. E’ un problema che l’Italia ha già affrontato, abbiamo fatto in un anno un lavoro molto importante sul settore agricolo: ricordo solamente che abbiamo portato da 5 a 8 mld le risorse del Pnrr destinate al settore agricolo, abbiamo istituito un fondo da 300 mln per aiutare le aziende a combattere l’emergenza climatica, che abbiamo lavorato sull’agrisolare e i contratti di filiera, in altre nazioni europee gli agricoltori protestano perchè non sono stati prorogati gli aiuti al gasolio, noi li abbiamo prorogati. In Italia abbiamo fatto del nostro meglio, rimane il tema di una politica europea che va cambiata, l’ho detto anche oggi”.

Premierato, via indicazione 55%. Ecco proposta modifica sul premio

Premierato, via indicazione 55%. Ecco proposta modifica sul premioRoma, 1 feb. (askanews) – Niente più soglia del 55% scritta in Costituzione per il premio di maggioranza. La proposta di modifica al ddl sul premierato che, a quanto si apprende, è arrivata sul tavolo della riunione del centrodestra che si è tenuta questa mattina in Senato prevede infatti una formulazione più generica. Si stabilisce che “la legge disciplina il sistema per l’elezione delle Camere e del presidente del Consiglio, assegnando un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio, nel rispetto del principio di rappresentatività”.

Ue, Meloni: Orban? Ho dimostrato che bisogna parlare con tutti

Ue, Meloni: Orban? Ho dimostrato che bisogna parlare con tuttiBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Ho lavorato per portare a un punto che ci consentisse di non dividere l’Europa in un momento come questo perchè noi abbiamo altri problemi. In Europa bisogna dialogare con tutti e quello che è accaduto nelle ultime ore credo che dimostri quello che ho sempre sostenuto: non puoi pensare di risolvere i problemi parlando con 2-3 persone ma devi avere una capacità di dialogo che tenga conto di punti di vista e interessi di tutti gli Stati membri”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario, a proposito dei colloqui di questi giorni con Viktor Orban.

“Non sbagliavo – ha aggiunto – perchè se non ci fosse stata quella capacità noi oggi non avremo una soluzione sul bilancio, non avremmo risorse per l’Ucraina, per sostenere la competitività europea per combattere l’immigrazione clandestina. E invece forse una capacità di dialogare con tutti apertamente, rivendicando i propri interessi ma cercando di capire anche il punto di vista dell’altro, fa la differenza. Io vado fiera di aver rivendicato questa modalità e dimostrato che funziona meglio di altre”.

Confindustria, con la nomina dei saggi parte corsa per presidenza

Confindustria, con la nomina dei saggi parte corsa per presidenzaRoma, 1 feb. (askanews) – Con la nomina dei saggi parte ufficialmente la corsa per la presidenza di Confindustria. Il Consiglio generale dell’associazione, in una riunione molto partecipata, ha individuato, tramite sorteggio, i tre saggi della commissione di designazione. Si tratta di Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi. È stato estratto anche un quarto nome di riserva, quello di Luciano Vescovi, in caso di indisponibilità di uno dei tre.

La commissione avrà un compito molto delicato, quello di valutare le candidature e consultare la base associativa. Il successore di Carlo Bonomi verrà designato il 4 aprile dal Consiglio generale e sarà poi eletto dall’assemblea dei delegati in programma per il 23 maggio. Nessuno, ad oggi, si è ufficialmente candidato perchè il meccanismo di elezione del presidente di Confindustria ha tempi e rituali precisi. Ma per il dopo Bonomi i rumors vedono pronti alla gara quattro candidati, quasi tutti espressione del mondo imprenditoriale del Nord. Sarebbe sfumata la candidatura del lombardo Giovanni Brugnoli, mentre rimarrebbero in pista due degli attuali vicepresidenti, Emanuele Orsini (Emilia Romagna), e Alberto Marenghi (Lombardia). Ai nastri di partenza anche il ligure Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ed Edoardo Garrone, anche lui ligure e presidente di Erg e Sole 24 Ore.

La corsa parte affollata, ma nel giro di poco tempo i candidati potrebbero ridursi a due se, come nella tradizione confindustriale, si cercheranno accordi e alleanze in nome di una visione comune. Tra gli imprenditori presenti al sorteggio dei saggi, molti avrebbero insistito sulla necessità di ricercare un’intesa, anche per non rischiare di disperdere i voti e, soprattutto, di apparire al di fuori come un’associazione divisa. Quello che sembra consumarsi, al momento, è, infatti, uno scontro tra le due anime di Confindustria: una parte chiede un cambio di passo auspicando che il prossimo leader sia un rappresentante della grande impresa; l’altra ritiene che si possa proseguire con un presidente espressione di realtà imprenditoriali più piccole.

I nomi dei candidati, comunque, verranno ufficialmente fuori nei prossimi giorni. La procedura di elezione del presidente di Confindustria prevede che, nella prima settimana dall’insediamento, i saggi possano ricevere eventuali auto candidature sostenute da almeno il 10% dei voti assembleari o dal 10% dei componenti del Consiglio Generale, entrambe con dichiarazione firmate dai presidenti delle associazioni o dai sostenitori membri del Consiglio Generale. In sostanza i candidati dovranno presentare circa una ventina di firme a loro sostegno. Le auto candidature vanno accompagnate dalle linee programmatiche. Dalla data d’insediamento dei saggi, entro una settimana dal sorteggio, decorre il termine di otto settimane per arrivare al voto di designazione del nuovo presidente da parte del Consiglio generale.

Nelle successive cinque settimane, prenderà il via il tour nazionale dei saggi. Verranno ascoltati i presidenti delle associazioni e i più importanti componenti del Consiglio Generale. Durante questo passaggio i saggi raccoglieranno le espressioni di consenso sugli eventuali nominativi indicati dalle associazioni stesse e sulle autocandidature formalizzate nella prima settimana di lavoro. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche di conformità alla presentazione della candidatura, la Commissione provvederà a comunicare ai presidenti delle associazioni, i nomi dei candidati emersi dai vari incontri. Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l’accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 21 marzo. Al di fuori dei canali di consultazione, possono essere ammessi alla presentazione della propria candidatura, previa verifica di tutti requisiti richiesti dallo statuto, anche coloro che certifichino per iscritto – con dichiarazione firmata dai presidenti delle Associazioni sostenitrici – di poter disporre di un consenso pari ad almeno il 20% dei voti rappresentati nell’assemblea dei delegati, in regola con il versamento dei contributi associativi. Il 4 aprile il Consiglio generale di Confindustria voterà, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il nome del futuro presidente che verrà poi proposto all’assemblea dei delegati. Il Consiglio generale del 18 aprile voterà, poi, il programma e la proposta di squadra di Presidenza. Infine, l’assemblea dei delegati del 23 maggio eleggerà il nuovo presidente, insieme alla sua squadra.

Meloni: a Orban ho chiesto dignità e giusto processo per Ilaria Salis

Meloni: a Orban ho chiesto dignità e giusto processo per Ilaria SalisBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Una eventuale detenzione” di Ilaria Salis “in Italia va discussa quando sapremo come andrà il processo. Anche in Ungheria c’è autonomia dei giudici, questo non è oggetto di quello di cui posso parlare oggi con il primo ministro ungherese. Quello di cui ho parlato con Orban è garantire che venga riservato un trattamento di dignità, di rispetto, un giusto e veloce processo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario.

Salis, Meloni: a Orban chiesto dignità e giusto processo

Salis, Meloni: a Orban chiesto dignità e giusto processoBruxelles, 1 feb. (askanews) – “Una eventuale detenzione” di Ilaria Salis “in Italia va discussa quando sapremo come andrà il processo. Anche in Ungheria c’è autonomia dei giudici, questo non è oggetto di quello di cui posso parlare oggi con il primo ministro ungherese. Quello di cui ho parlato con Orban è garantire che venga riservato un trattamento di dignità, di rispetto, un giusto e veloce processo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario.

Ascolti in crescita a La7, a gennaio 2024 5,3% di share in prime time

Ascolti in crescita a La7, a gennaio 2024 5,3% di share in prime timeRoma, 1 feb. (askanews) – Eccellenti ascolti per La7 nel mese di gennaio 2024 (1-31) che con il 5,3% di share e 1.1 milioni di spettatori medi in prime time (20.30/22.30) è – per il quarto mese consecutivo – al quinto posto assoluto davanti a Rete4 (4,2%) e Rai2 (4,1%), crescendo di quasi 1 punto di share e 200mila spettatori rispetto a gennaio 2023 (rispettivamente +22 e +21%). Inoltre, nel mese in oggetto, La7 è risultata essere per ben 8 volte terza Rete dietro a Rai1 e Canale5.

Nella giornata (07.00/02.00) la Tv del Gruppo Cairo Communication si attesta invece al 3,6%, facendo registrare un +14% vs gennaio 2023. Vanno bene anche le fasce mattutine (07.00/12.00) al 3,6%, con una crescita del +10%.

Risultati importanti si confermano sui target laureati: con il 12,2% in prime time, infatti, la Rete diretta da Andrea Salerno si posiziona al secondo posto dietro a Rai1, mentre con il 10,9% è al terzo posto sul target alto-spendente, dietro Rai1 e Canale5. Nel mese di gennaio si registrano ottimi risultati anche sul fronte web, con un totale di 37 milioni di visualizzazioni di pagina (+10% vs gennaio 2023), 21 milioni di stream views (+13%, risultando i più visti on demand tra quelli dell’area approfondimento dei broadcaster), e oltre di 13 milioni di browser unici (+43%).

Sui social invece sono 7,1 milioni i follower dei profili di La7 e dei suoi programmi (+8%) e 1,8 milioni le interazioni (+76%). In continua crescita, infine, i podcast La7 con 376mila ascolti (+30%).