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Salis, Schlein: Salvini le mette altre catene alle caviglie

Salis, Schlein: Salvini le mette altre catene alle caviglieRoma, 31 gen. (askanews) – Matteo Salvini “sta mettendo altre catene alle caviglie e ai polsi di Ilaria Salis”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, parlando con i giornalisti in Transatlantico. “Lo fa – aggiunge – rilanciando un’accusa dalla quale è già stata assolta. Lo fa con una forte nostalgia di Medio Evo che fa sparire la presunzione di innocenza. E lo fa con l’ipocrisia e il paternalismo di un ministro che dice che chi è accusato di lesioni non possa fare la maestra… io gli chiedo se chi è accusato di sequestro di persona possa fare il ministro”.

Ilaria Salis, lunedì la discussione sul caso al Parlamento europeo

Ilaria Salis, lunedì la discussione sul caso al Parlamento europeoBruxelles, 31 gen. (askanews) – Lunedì prossimo il Parlamento europeo a Strasburgo dovrebbe discutere del caso di Ilaria Salis. E’ quanto si apprende da europarlamentari, secondo cui la questione dovrebbe essere inserita all’ordine del giorno della seduta.

Oggi sul caso della 39enne detenuta in Ungheria il sottosegretario leghista alla Giustizia Andrea Ostellari, ha risposto in Commissione Giustizia alla Camera a una interrogazione: “Tutti abbiamo visto le immagini di Ilaria Salis condotta in un’aula di udienza di un tribunale ungherese in catene. Le immagini della Salis in catene danno atto di una evidente sproporzione tra le contestazioni mosse e le cautele adottate, certamente lesive della dignità della persona. Un trattamento che appare incompatibile con i nostri parametri di civiltà giudirica e con quelli dell’Unione europea, della quale pure l’Ungheria è parte”. “Non appena la misura cautelare disposta nei confronti di Ilaria dovesse essere sostituita con altra meno afflittiva, il ministero della Giustizia, ricevuta la necessaria documentazione da parte del corrispondente ministero ungherese, provvederà immediatamente a trasmettere il tutto all’autorità giudiziaria competente per il riconoscimento e l’esecuzione in Italia della misura applicata”, ha sottolineato Ostellari. “Va rammentato – ha aggiunto – che le istanze di revoca o di modifica dell’attuale misura carceraria sono di pertinenza dell’interessata che, insieme ai suoi avvocati difensori e la sua famiglia, valuterà tempi e modalità di presentazione”.

“Lungi da ogni forma di interferenza sull’autonomia della giurisdizione ungherese, non possiamo accettare che dei concittadini siano sottoposti a trattamenti degradanti della dignità della persona. Naturalmente, nell’attesa che questa vicenda si concluda prima possibile, stiamo fornendo la massima assistenza sotto vari profili alla giovane e alla sua famiglia”, ha assicurato il sottosegretario, rispondendo in Commissione Giustizia alla Camera. “Funzionari della nostra Ambasciata – ha spiegato – procedono con visite regolari ad Ilaria Salis così da poterne continuamente accertare la concreta condizione psicofisica; i famigliari hanno ottenuto di poterle fare visita e effettuare chiamate a mezzo Skype; inoltre è stata assicurata ai genitori di Ilaria e al suo difensore ogni necessaria assistenza e in quest’ottica il ministro Nordio ha avuto un incontro con il padre della giovane pochi giorni addietro, in cui è stato ribadito che sarà garantito tutto il supporto necessario”, ha concluso Ostellari.

Poste, Giorgetti: nessuna svendita, con la cessione di una quota sarà garantito il controllo pubblico

Poste, Giorgetti: nessuna svendita, con la cessione di una quota sarà garantito il controllo pubblicoRoma, 31 gen. (askanews) – “Nessuna svendita, altri hanno svenduto in passato, non lo farà questo governo”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo al question time alla Camera ad una interrogazione sulla cessione di una quota pubblica di Poste italiane spa.

“L’operazione che sta facendo il governo – ha aggiunto – è una valorizzazione degli asset, preservando il controllo pubblico ma aperto al mercato, nell’interesse di azionisti e dipendenti”. Giorgetti: con cessione resta controllo pubblico “Aumenterà il valore garantendo la qualità dei servizi e l’occupazione” Roma, 31 gen. (askanews) – Con la cessione di una quota del capitale di Poste Italiane sarà garantito il controllo pubblico, come prevede il Dpcm che regola l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia nella società. “La cessione sarà, comunque, volta ad accrescere il valore del Gruppo Poste, garantendo, nel contempo, la qualità dei servizi e il mantenimento dei livelli occupazionali”. Lo ha affermato il ministro dell’economia e delle finanze rispondendo al question time in Aula alla Camera.

Il Ministro ha ricordato che il programma di dismissione previsto nella Nota di aggiornamento al DEF “non prevede la cessione del controllo da parte dello Stato sulle società interessate, ma riguarda la cessione di quote di minoranza con l’obiettivo di destinare le risorse rivenienti dalle vendite alla riduzione del debito pubblico” e che “lo Statuto di Poste Italiane contiene una clausola di limite al possesso azionario in base alla quale nessun soggetto diverso dal Mef, da enti pubblici o da soggetti da questi controllati può detenere azioni per una quota superiore al 5 per cento del capitale della società”. “L’alienazione di una quota della partecipazione pubblica – ha concluso Giorgetti – potrà aprire il capitale ad azionisti e ampliare quindi il flottante, con effetti anche in termini di rafforzamento e valorizzazione delle società interessate”.

Stranieri ovunque, la Biennale Arte di Pedrosa: queer e “strana”

Stranieri ovunque, la Biennale Arte di Pedrosa: queer e “strana”Milano, 31 gen. (askanews) – Si intitola, come già sapevamo, “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”, la 60esima Biennale d’arte di Venezia che per la prima volta ha un curatore sudamericano, il brasiliano Adriano Pedrosa. La sua Biennale sarà aperta al pubblico dal 20 aprile al 24 novembre 2024 e a cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà il 20 aprile.

La Mostra internazionale, che arriva a segnare un ulteriore tassello di un percorso di apertura e internazionalizzazione che negli ultimi anni ha ristabilito la forza e la reputazione della Biennale, si articolerà tra il Padiglione centrale ai Giardini e l’Arsenale in due nuclei distinti: Nucleo Contemporaneo e Nucleo Storico. Come principio guida, la Biennale Arte 2024 ha privilegiato artisti che non hanno mai partecipato all’Esposizione Internazionale, anche se alcuni di loro hanno già esposto in un padiglione nazionale, in un evento collaterale o in una passata edizione della Esposizione internazionale. Un’attenzione particolare sarà riservata ai progetti all’aperto, sia all’Arsenale sia ai Giardini, e a un programma di performance durante i giorni di pre-apertura e nell’ultimo fine settimana di apertura. La Biennale di Pedrosa è stata presentata oggi in una conferenza a Ca’ Giustinian, alla presenza anche di Pietrangelo Buttafuoco, che diventerà presidente della Biennale di Venezia al termine del mandato di Roberto Cicutto, che ha salutato il suo successore con il quale “stiamo già lavorando in totale accordo”. Il titolo “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” è tratto da una serie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e con sede a Palermo. Queste opere consistono in sculture al neon di vari colori che riportano in diverse lingue le parole “Stranieri Ovunque”. L’espressione è stata a sua volta presa dal nome di un omonimo collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva contro il razzismo e la xenofobia in Italia.

“L’espressione Stranieri Ovunque – ha spiegato Adriano Pedrosa – ha più di un significato. Innanzitutto, vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri. Il termine italiano ‘straniero’, il portoghese ‘estrangeiro’, il francese ‘étranger’ e lo spagnolo ‘extranjero’ sono tutti collegati sul piano etimologico rispettivamente alle parole ‘strano’, ‘estranho’, ‘étrange’ ed ‘extraño’, ovvero all’estraneo. Viene in mente ‘Das Unheimliche’ di Sigmund Freud, Il perturbante nell’edizione italiana, che in portoghese è stato tradotto con ‘o estranho’, lo strano che, nel profondo, è anche familiare. Secondo l’American Heritage e l’Oxford English Dictionary, il primo significato della parola ‘queer’ è proprio ‘strange (‘strano’), pertanto la Mostra si svilupperà e si concentrerà sulla produzione di ulteriori soggetti connessi: l’artista queer, che si muove all’interno di diverse sessualità e generi ed è spesso perseguitato o messo al bando; l’artista outsider, che si trova ai margini del mondo dell’arte, proprio come l’autodidatta o il cosiddetto artista folk o popular; l’artista indigeno, spesso trattato come uno straniero nella propria terra”. Lo stesso Pedrosa si è definito “il primo curatore queer della storia della Biennale”. “Il Nucleo Storico – ha aggiunto il curatore – è composto da opere del XX secolo provenienti dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo. Si è scritto molto sui modernismi globali e su quelli del Sud del mondo, motivo per cui in alcune sale saranno esposti lavori provenienti da tali territori, come a costituire una sorta di saggio, una bozza, un ipotetico esperimento curatoriale volto a mettere in discussione i confini e le definizioni del Modernismo. Conosciamo fin troppo bene la storia del Modernismo in Euroamerica, ma i modernismi del Sud globale rimangono in gran parte sconosciuti. Lo stesso Modernismo europeo ha viaggiato ben oltre l’Europa nel corso del Novecento, spesso intrecciandosi con il colonialismo, così come molti artisti del Sud globale si sono recati in Europa per esporre il proprio lavoro”. Il Nucleo Storico prevede tre sale nel Padiglione Centrale: la sala intitolata Ritratti, la sala dedicata alle Astrazioni e una terza sala dedicata alla diaspora artistica italiana nel mondo lungo il corso del XX secolo.

“La natura internazionale della Biennale – ha detto il presidente Cicutto – ne fa un osservatorio privilegiato sullo stato del mondo attraverso la trasformazione e l’evoluzione delle arti. Nessun curatore, quando sceglie i contenuti della propria mostra, cavalca direttamente i temi caldi del momento, ma intraprende un viaggio pieno di cambiamenti di rotta e il cui racconto sarà alla fine fortemente influenzato dalla percezione e interpretazione che ne daranno i visitatori, gli addetti ai lavori e la stampa. Ma l’unicità della Biennale sta soprattutto nella presenza reale dei Padiglioni Nazionali (quelli storici ai Giardini, e più recentemente quelli che si sono aggiunti all’Arsenale e in alcuni spazi della città), che la rendono un luogo diverso da ogni altro per il confronto fra le arti e i mutamenti della società. Le Partecipazioni quest’anno raggiungono un livello molto alto, con 90 paesi a cui si aggiungono 30 Eventi Collaterali. L’autonomia dei direttori artistici è la miglior garanzia perché la formula della Biennale di Venezia continui a funzionare e a produrre effetti talvolta sorprendenti, anche sul piano diplomatico e politico”. La Mostra internazionale sarà affiancata da 90 partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono quattro i Paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Repubblica del Benin, Etiopia, Repubblica Democratica di Timor Leste e Repubblica Unita della Tanzania. Nicaragua, Repubblica di Panama e Senegal partecipano per la prima volta con un proprio padiglione. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura, è a cura di Luca Cerizza, con il progetto “Due qui / To hear” dell’artista Massimo Bartolini.

Torna anche il padiglione della Santa Sede, che quest’anno sarà allestito nella Casa di reclusione femminile di Venezia alla Giudecca. La mostra ha come titolo Con i miei occhi ed è a cura di Chiara Parisi e Bruno Racine. Il Comune di Venezia partecipa con un proprio Padiglione, il Padiglione Venezia, ai Giardini di Sant’Elena.

Sinner: resto un ragazzo semplice (che non andrà a Sanremo)

Sinner: resto un ragazzo semplice (che non andrà a Sanremo)Roma, 31 gen. (askanews) – “La prendo abbastanza tranquillamente”: non è cambiato nulla per Jannik Sinner perché la vittoria agli Australian Open, primo italiano della storia sul cemento di Melbourne, “è solo un torneo”.

“Sono contento di quello che abbiamo fatto e di condividere tante emozioni con tutti voi” ha detto il 22enne altoatesino numero 4 del mondo a Roma, in conferenza stampa nella sede della Fitp, “però da un altro punto di vista non c’è solo un torneo, ci sono tante possibilità durante l’anno, abbiamo tante possibilità di far bene ma anche di far male”. Piedi per terra dunque: “Dobbiamo essere pronti, contenti di essere in questa situazione, è un traguardo importante per me e il mio team. Però vediamo, si sente il calore, l’importanza per la gente che mi piace, ma come ragazzo sono come due settimane fa: un ragazzo semplice”.

Jannik Sinner scioglie i dubbi su un altro evento: non andrà al Festival di Sanremo, dopo l’invito di Amadeus sul palco dell’Ariston. “Farò il tifo per Sanremo, ma da casa”, ha spiegato il campione nella conferenza stampa sulla terrazza della Federazione Italiana Tennis e Padel. Sinner ha detto che si fermerà un paio di giorni a Roma e poi, durante il Festival, “sarò già al lavoro”. La scelta di Montecarlo come residenza? Questione di strutture e di ambiente secondo Jannik Sinner, in conferenza stampa alla sede della Fitp a Roma, reduce dal trionfo agli Australian Open di Melbourne.

“Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco e mi ha detto di andarci anche io. La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, ci sono diverse palestre e i campi sono buoni” ha detto il 22enne campione, numero 4 del mondo. Nei giorni scorsi sono impazzate le polemiche sulla ‘fuga’ di Sinner (e di tanti altri) a Montecarlo, paradiso fiscale. “Onestamente lì mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato con zero problemi, quindi sto bene lì” ha concluso Sinner.

Informazione, Avs a leader opposizioni: subito unità per salto qualità

Informazione, Avs a leader opposizioni: subito unità per salto qualitàRoma, 31 gen. (askanews) – La “libertà di stampa e informazione è la base di una democrazia matura” e quanto sta avvenendo in Italia, “non in Ungheria”, con ministri che “strappano il microfono” a giornalisti o con un governo che “occupa la Rai” per usarla a “fini politici e propagandistici”, con le “liti temerarie” che hanno l’obiettivo di “tacitare le critiche” e “mettere bavagli”, richiede un “salto di qualità” a difesa del “diritto dei giornalisti di informare e dei cittadini di essere informati”. Così Avs, in una conferenza stampa alla Camera, ha illustrato una mozione con alcuni punti precisi per “tutelare l’articolo 21 della Costituzione”.

Avs ha invitato tutti i leader delle altre forze di opposizione all’unità proponendo di “vedersi” per un’iniziativa a “tutto campo” e per “discutere di una o di più proposte che possano misurarsi con questa vicenda” oltre “la dimensione della battaglia politica quotidiana” definendo “possibili campagne di mobilitazione su questo tema così decisivo per la libertà e la democrazia”. Nella lettera inviata alla segretaria del Pd Elly Schlein, al presidente M5S Giuseppe Conte, al segretario di Azione Carlo Calenda, al presidente di Iv, Matteo Renzi e al segretario di +Europa, Riccardo Magi, si legge: “La libertà e l’indipendenza dell’informazione è una questione di enorme portata perché ha a che fare direttamente con la qualità di una democrazia. La situazione che stiamo vivendo in Italia dopo l’arrivo della destra al governo del Paese è particolarmente preoccupante, ma non possiamo considerarla del tutto inedita. Si tratta di affrontare una materia che va dal sistema dell’informazione radiotelevisiva pubblica alle pressioni e alle intrusioni della politica al suo interno; alla condizione più generale della professione giornalistica, indebolita sempre più dall’abuso del precariato da parte degli editori, minacciata da leggi bavaglio o dalla pratica intimidatoria sempre più diffusa delle cosiddette querele temerarie”.

“Osserviamo, purtroppo, come la politica odierna, a partire dal governo Meloni e dall’attuale destra, stia pesantemente tentando di condizionarla attraverso un’intromissione incredibile non solo nel servizio pubblico, ma anche in altri ambiti, come dimostra l’emendamento Costa che pone un vero e proprio bavaglio all’informazione, limitando la pubblicazione di ordinanze giudiziarie e altri provvedimenti. Situazioni inaudite che condizionano pesantemente l’attivitò dei giornalisti”, ha affermato il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli. Si tratta di una “gigantesca questione. Non vogliamo avere la verità in tasca” ma vogliamo confrontarci con tutti. L’approccio è di sistema” come con “questa mozione” perché “tante” sono le questioni da tenere “insieme”, ha detto il segretario di Sinistra italiana e deputato Avs Nicola Fratoianni.

“Vanno bene le manifestazioni invitando anche gli altri però è arrivato il momento di fare un passo in più e mettersi a disposizione collettivamente per costruire una proposta che cammini e produca risultati, senza dare l’impressione che ciascuno voglia piantare una bandierina per costruire un pezzo di visibilità in più”, ha aggiunto Fratoianni.

Fi,Piersilvio Berlusconi:Tajani è la persona giusta, fate buon lavoro

Fi,Piersilvio Berlusconi:Tajani è la persona giusta, fate buon lavoroMilano, 31 gen. (askanews) – “Penso e spero che Forza Italia possa fare un buon lavoro. Tajani è la persona giusta, ha una leadership basata su una qualità importantissima che è la serietà, fatta attraverso il lavoro, il suo lavoro da membro del governo”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, in occasione di un incontro stampa a Cologno Monzese.

L’ad di Mediaset ha ribadito che riguardo al suo impegno politico “la mia posizione non è cambiata, è vero che mi tirano sempre in ballo, e non parlo solo di giornali anche personalmente mi tirano in ballo”.

Fi,Piersilvio Berlusconi: allargare squadra con presenze giovani

Fi,Piersilvio Berlusconi: allargare squadra con presenze giovaniMilano, 31 gen. (askanews) – “Questa squadra che già oggi a partire da Tajani c’è va arricchita con presenze giovani che possano avere un crescita, questo mi sento di dire”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, in occasione di un incontro stampa a Cologno Monzese a proposito del futuro di Forza Italia.

“Non si tratta di sostituire la leadership di mio padre che è impossibile ma creare una squadra che porti avanti quello che mio padre ha creato”, ha aggiunto.

L’avvocato di Ilaria Salis: assalto al gazebo della Lega? Fu assolta per non aver commesso il fatto

L’avvocato di Ilaria Salis: assalto al gazebo della Lega? Fu assolta per non aver commesso il fattoMilano, 31 gen. (askanews) – “Ilaria Salis è stata assolta dall’accusa di aver partecipato a un’aggressione al gazebo della Lega a Monza nel 2017 per non aver commesso il fatto”. Lo assicura ad askanews l’avvocato Eugenio Losco, legale della 39ennne detenuta in Ungheria. “Ilaria Salis – precisa il legale – aveva soltanto partecipato a un corteo dove era stata identificata dalla Digos in un video finito poi agli atti di indagine. E’ comunque finita sotto processo ma al termine dell’istruttoria la stessa pubblica accusa ha chiesto la sua assoluzione per non aver commesso il fatto. Nelle motivazioni della sentenza – sottolinea ancora il legale – il giudice ha precisato che dagli elementi acquisiti emerge che Ilaria Salis abbia soltanto preso parte al corteo, senza aver ricoperto nessun ruolo nell’assalto al gazebo della Lega e senza neppure aver istigato altre persone”.

E sorprendono” le accuse lanciate dalla Lega nei confronti di Ilaria Salis, considerato che il Carroccio “era persona offesa” nel procedimento sull’assalto al gazebo avvenuto a Monza nel 2017 e pertanto “avrebbe potuto costituirsi parte civile” nel processo a carico della donna, “cosa che non è mai stata fatta”, spiega, inoltre, ad askanews l’avvocato Eugenio Losco. In una nota la Lega, commentando la dentenzione di Ilaria Salis in Ungheria, aveva anche riportato il fatto risalente al 2017, dicendosi pronta ad azioni legali: “Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti: il suo caso offre la possibilità di riflettere sull’atteggiamento di un Paese membro dell’Ue, ma non solo. Il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri sociali, e le due ragazze presenti attaccate con insulti e sputi da un nutrito gruppo di facinorosi. Per quei fatti Ilaria Salis è finita a processo, riconosciuta dalle militanti della Lega. Auspichiamo che la donna, di professione insegnante e definita dai sempre attenti giornali italiani ‘un’idealista’, possa dimostrarsi innocente in tutti i procedimenti che la riguardano”. Inoltre, in un’altra nota la Lega aveva fatto sapere: “L’avvocato Roberto Zingari assiste una delle militanti della Lega aggredite e insultate a Monza nel 2017: è determinato a promuovere azioni e a utilizzare tutti gli strumenti di legge per fare piena luce su quell’episodio di gravissima violenza politica”. Sul caso è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, leader della Lega, parlando con i giornalisti a margine dell’evento “L’Europa e le Alpi”, oggi al Parlamento europeo a Bruxelles. “E’ fondamentale chiedere condizioni di detenzione civili, umane, rispettose, e un giusto processo” per Ilaria Salis, la cittadina italiana in carcere in Ungheria con l’accusa di aggressione violenta contro dei dimostranti di estrema destra, e “spero – ha continuato Salvini – che si dimostri innocente, perché qualora fosse ritenuta colpevole, atti di violenza imputabili a un insegnante elementare che gestisce il presente e il futuro di bimbi di sei-sette-otto anni sarebbero assolutamente gravi”.

“Il fatto che poi sia a processo anche in Italia per altri episodi di violenza e altre aggressioni, sicuramente è spiacevole”, ha puntualizzato il ministro, aggiungendo: “Però le catene in un’aula di tribunale non si possono vedere. Quindi – ha osservato – bene fa il governo a chiedere il rispetto dei diritti di colei che è presunta innocente fino a prova contraria”. “Poi – ha aggiunto -, chi da sinistra invoca l’indipendenza della magistratura in Italia, ovviamente immagino abbia lo stesso rispetto per le magistrature degli altri paesi europei”. “Ripeto, contiamo su un processo giusto e veloce, sperando nella sua innocenza”; ma “se si dimostrasse che è colpevole, ovviamente sarebbe incompatibile con l’insegnamento in una scuola elementare italiana”, ha concluso Salvini.

Germamnia, nuovo calmieramento dell’inflazione a gennaio: 2,9%

Germamnia, nuovo calmieramento dell’inflazione a gennaio: 2,9%Roma, 31 gen. (askanews) – Nuovo calmieramento dell’inflazione in Germania, con cui a gennaio il tasso di crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attestato al 2,9%, a fronte del più 3,7% registrato a dicembre, lievemente inferiore alle attese medie degli analisti. Mentre secondo la stima preliminare diffusa da desta, l’agenzia di statistica federale, tra dicembre e gennaio i prezzi sono risaliti dello 0,2%, laddove mediamente gli analisti pronosticavano un incremento dello 0,1%.

Guardando l’indice armonizzato con il resto dell’Unione europea, a gennaio l’inflazione ha registrato un 3,1% su base annua e un meno 0,2% rispetto al mese precedente.