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Italia-Africa, Meloni: hub Italia, energia chiave sviluppo per tutti

Italia-Africa, Meloni: hub Italia, energia chiave sviluppo per tuttiRoma, 29 gen. (askanews) – “L’ultimo pilastro, non per importanza, del Piano Mattei è connesso al nesso clima-energia e alle strutture collegate. Noi siamo stati sempre convinti che l’Italia abbia le carte in regola per diventare l’hub naturale di approvvigionamento energetico per l’intera Europa. E’ un obiettivo che possiamo raggiungere se usiamo l’energia come chiave di sviluppo per tutti”. COsì la premier Giorgia Meloni al vertice Italia-Africa.

“L’interesse che persegue l’Italia – ha detto Meloni – è aiutare le nazioni africane a produrre energia sufficiente alle proprie esigenze e a esportare in Europa la parte in eccesso mettendo insieme due necessità, quella africana di generare ricchezza e quella europea di garantirsi nuove rotte di forniture energetica”. Meloni ha ricordato un progetto in Kenya per lo “sviluppo della filiera dei biocarburanti che punta – ha sostenuto – a coinvolgere fino circa 400mila agricoltori entro il 2027”.

Italia-Africa, Meloni: scriveremo una pagina nuova

Italia-Africa, Meloni: scriveremo una pagina nuovaRoma, 29 gen. (askanews) – “Questo vertice è il primo appuntamento internazionale che l’Italia ospita da quando ha assunto la presidenza del G7. Ed è frutto di una scelta politica estera estremamente precisa che porterà a riservare all’Africa un posto d’onore nell’agenda della nostra presidenza”. Così la premier Giorgia Meloni, in Senato per il vertice Italia-Africa.

“Abbiamo fatto questa scelta – ha detto Meloni – perché l’obiettivo di medio e lungo periodo è quello di dimostrare che siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri due continenti sia interconnesso e pensiamo sia possibile immaginare e scrivere una pagina nuova nelle nostre relazioni, una cooperazione da pari a pari lontana da logiche predatorie e anche da una impostazione caritatevole”. Aprendo il suo intervento al Senato Meloni aveva sottolineato comr “Quest’aula è uno dei luoghi più significativi per la nostra storia, insieme alla Camera è il pilastro della democrazia italiana: aver scelto di celebrare questo vertice qui dimostra l’importanza che attribuiamo ai lavori di oggi”. “E’ la prima volta: in passato questo incontro si svolgeva a livello ministeriale. Il fatto che sia stato elevato a vertice e veda la partecipazione dei capi di Stato e governo dimostra l’importanza che atribuiamo a questa scelta”.

Meloni ha ringraziato Mattarella che ha sottolineato come “il dialogo e la cooperazione tra Italia e Africa siano strategici”. Un ringraziamento anche ai vertici europei: “Ursula, charles e Roberta”, li chiama per nome: “La loro presenza è importante conferma del sostegno dell’Europa”. Poi, parlando del Piano Mattei, Meloni ha detto che “non è calato dall’alto come spesso avvenuto in passato”, ma si tratta di una “piattaforma programmatica condivisa: la condivisione è uno dei principi cardine del piano Mattei”. Quindi ha detto che “l’Africa non è affatto un continente povero, detiene il 30 per cento delle risorse minerarie, il 60 per cento delle terre coltivate; il 60 per cento della sua popolazione ha un’età inferiore ai 25 anni”.

Il continente, ha ribadito, “ha enormi potenzialità di capitale umano, ma è anche è un continente immenso, con mille peculiarità, mille necessità molto diverse fra loro. L’Italia, l’Unione europea e il mondo intero non possono ragionare di futuro senza tenere in considerazione il futuro dell’Africa”. “Vogliamo fare la nostra parte, con un ambizioso programma di interventi per aiutare il continente a crescere e prosperare partendo dalle sue immense risorse. Questa è l’ossatura dell’intervento italiano che chiamiamo Piano Mattei per l’Africa”, ha sottolineato ancora Melojni, precisando che è necessario anche uscire dalla logica “dei microinterventi”.

Ryanair, utile terzo trimestre in netto calo, ricavi in crescita

Ryanair, utile terzo trimestre in netto calo, ricavi in crescitaRoma, 29 gen. (askanews) – Ryanair ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio al 31 marzo prossimo con un utile dopo le imposte di 15 milioni di euro, rispetto a un risultato di 211 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente, un calo che la compagnia aerea low cot spiega con i maggiori costi del carburante che hanno compensato gli aumenti delle entrate.

I passeggeri e i ricavi nel periodo di Natale/Capodanno sono stati inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza poiché Ryanair ha abbassato i prezzi “in risposta all’improvvisa (ma gradita) rimozione dei voli dai siti Web dei pirati agenti di viaggio online all’inizio di dicembre” si legge in una nota. L’utile dopo le tasse per i 9 mesi chiusi al 31 dicembre 2023 è aumentato del 39% a 2,19 miliardi di euro.

Nel trimestre i ricavi dal trasporto di passeggeri sono aumentati del 21% a 1,75 miliardi di euro. Il traffico è cresciuto del 7% a 41,4 milioni di persone. Le tariffe medie sono aumentate del 13% a 42 euro per passeggero, mentre i ricavi accessori sono aumentati del 10% a 0,95 miliardi di euro (circa 23 euro per passeggero). I ricavi totali del terzo trimestre sono aumentati del 17% a 2,7 miliardi di euro. I costi operativi sono aumentati del 26% a 2,7 miliardi di euro, principalmente a causa di un aumento del 35% dei costi del carburante, di maggiori costi per il personale. Ryanair ha ridotto la sua stima sull’utile dell’esercizio 2023/2024 tra 1,85 e 1,95 miliardi di euro rispetto ai precedenti 1,85-2,05 miliardi.

Al cinema dal 22 febbraio “The Cage”, boxing movie su MMA femminile

Al cinema dal 22 febbraio “The Cage”, boxing movie su MMA femminileRoma, 29 gen. (askanews) – Esce al cinema il 22 febbraio distribuito da Rodeo Drive lo sport-action movie al femminile “The Cage – Nella Gabbia”, il nuovo film di Massimiliano Zanin con Aurora Giovinazzo, Valeria Solarino, Brando Pacitto, Désirée Popper, Alessio Sakara e con Patrizio Oliva, con la partecipazione di Fabrizio Ferracane.

Il film, presentato in anteprima ad Alice nella Città, è prodotto da Rodeo Drive, Wave Cinema, Fairway Film con Rai Cinema. Giulia (Aurora Giovinazzo), una ragazza cresciuta in una comunità di accoglienza dopo la perdita dei genitori, lavora in un piccolo zoo privato che si prende cura di animali recuperati dal commercio illegale o dismessi dai circhi, di proprietà del fidanzato, Alessandro (Brando Pacitto), assiduo frequentatore di una congregazione religiosa guidata dal carismatico Padre Agostino (Fabrizio Ferracane). Giulia è stata una giovane promessa dell’MMA femminile, uno sport in grande ascesa e solo apparentemente privo di regole, nel quale ha provato a combattere i fantasmi della sua vita complicata. Questo fino a fino a prima di ritirarsi dopo un tragico incidente nella gabbia da combattimento. Il desiderio di tornare sul ring è però più forte di ogni cosa, anche delle rimostranze di un fidanzato che dice di preoccuparsi per lei ma che, in realtà, semplicemente non riesce ad affrontare l’idea che Giulia possa trovare la propria strada affrancandosi dalla gabbia che lui ha costruito su misura per lei. Una casa, un lavoro, una famiglia da mettere in piedi. Contro tutto, Giulia decide di tornare ad allenarsi e sfidare nuovamente l’atleta che è stata la causa del suo abbandono, Beauty Killer (Désirée Popper). Fondamentale per la sua decisione è anche l’arrivo in palestra di una nuova allenatrice, Serena (Valeria Solarino) un’ex atleta che, come lei, deve fare i conti con un passato difficile: una famiglia che l’ha rifiutata dopo essersi dichiarata omosessuale e una carriera da fighter finita malamente. Al suo fianco, l’allenatore in seconda Salvo, interpretato dall’ex pugile Patrizio Oliva, oro olimpico e campione del mondo che, con la sua presenza, regala un’intensa verità ai momenti del film dedicati alla boxe. Il legame profondo che si instaura tra le due porterà Giulia ad affrontare il difficile percorso verso la libertà dalla gabbia di una vita nella quale rischiava di rimanere rinchiusa.

“The Cage – Nella Gabbia” è un boxing movie adrenalinico e appassionante in cui la ricerca della libertà è il filo conduttore della storia. Un racconto intimo e toccante ambientato nella spettacolare arena dell’MMA femminile.

Italia-Africa, Meloni: Parlamento è pilastro della democrazia

Italia-Africa, Meloni: Parlamento è pilastro della democraziaRoma, 29 gen. (askanews) – “Quest’aula è uno dei luoghi più significativi per la nostra storia, insieme alla Camera è il pilastro della democrazia italiana: aver scelto di celebrare questo vertice qui dimostra l’importanza che attribuiamo ai lavori di oggi”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando in aula al Senato dove si svolge il vertice Italia-Africa.

“E’ la prima volta: in passato questo incontro si svolgeva a livello ministeriale. Il fatto che sia stato elevato a vertice e veda la partecipazione dei capi di Stato e governo dimostra l’importanza che atribuiamo a questa scelta”. Meloni ha ringraziato Mattarella che ha sottolineato come “il dialogo e la cooperazione tra Italia e Africa siano strategici”. Un ringraziamento anche ai vertici europei: “Ursula, charles e Roberta”, li chiama per nome: “La loro presenza è importante conferma del sostegno dell’Europa”.

Italia-Africa, La Russa: nuovo capitolo relazioni internazionali

Italia-Africa, La Russa: nuovo capitolo relazioni internazionaliRoma, 29 gen. (askanews) – “Vi accolgo nell’aula legislativa del Senato, che è un luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra nazione. Una storia antica e sempre nuova, che segna oggi, con la vostra partecipazione, l’inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa verso il continente africano”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rivolgendosi alle autorità africane, europee e italiane presenti, nel suo saluto inaugurale a palazzo Madama in occasione dell’apertura del summit Italia-Africa.

“In quest’aula – ha proseguito – oggi si realizza l’incontro di culture e pensieri, di istituzioni ed esperienze, di visioni e speranze, certi che dal reciproco rispetto e dall’amicizia possano svilupparsi coerenti e solidi rapporti. Siamo accomunati dalla volontà di comprendere: capire in profondità i bisogni e le attese dei nostri popoli e capirci tra noi superando ogni superficiale approssimazione. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell’altro”. “Ringrazio il Governo, in particolare il presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Giorgia Meloni, per aver promosso questo incontro e averlo voluto realizzare all’interno di una architettura parlamentare che assume una valenza simbolica. E ringrazio infine – per il tramite del segretario generale Elisabetta Serafin – tutta l’amministrazione del Senato per l’importante contributo all’organizzazione di questa giornata. Autorità, gentili ospiti, signore e signori, l’augurio che vi rivolgo è quello di un lavoro comune e fruttuoso che, sono certo, trasformerà l’utopia in realtà”, ha concluso La Russa dando la parola alla premier Meloni.

E’ morta Sandra Milo, la “Sandrocchia” di Federico Fellini

E’ morta Sandra Milo, la “Sandrocchia” di Federico FelliniRoma, 29 gen. (askanews) – È morta all’età di 90 anni Sandra Milo. L’attrice si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Al secolo Elena Liliana Greco, in arte Sandra Milo, era nata l’11 marzo 1933 a Tunisi. Ispiratrice di grandi registi italiani e francesi si sposa giovanissima, a soli 15 anni, con il Marchese Cesare Rodighiero. Il matrimonio sfortunatamente dura un paio di mesi, ma quanto le basta per avvicinarsi a un’elite molto ricercata. Nel 1953 decide di cominciare a recitare e lo fa nella pellicola di Giorgio Bianchi Via Padova, 46 accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Memmo Carotenuto, Massimo Dapporto, Ernesto Almirante, Vittorio Duse, Lamberto Maggiorani e Virna Lisi, ma in un cast così variegato di noti volti nessuno si accorge del suo. Con Antonio Pietrangeli il primo sodalizio artistico. Affiancherà Alberto Sordi ne Lo scapolo (1955), e proprio grazie alle sue forme particolarmente rotonde e vistose e per quella sua strana voce, ancora da bambina, si impone come una maggiorata del grande schermo, prendendo parte a numerose commedie: Adua e le compagne (1960), accanto a Claudio Gora e Marcello Mastroianni in Fantasmi a Roma (1961). Infine, nel 1964, diventa protagonista de La visita. Dopo aver recitato con Gino Cervi in Moglie e buoi (1956), ha un piccolo ruolo nel film Mio figlio Nerone (1956) con Brigitte Bardot, Alberto Sordi, Vittorio De Sica e la grande diva del muto americana Gloria Swanson. Lavorerà con De Sica anche ne La donna che venne dal mare (1956). Nel 1959, dopo il matrimonio con il produttore Moris Ergas recita per Roberto Rossellini ne Il generale Della Rovere (1959), accanto a De Sica e a Vittorio Caprioli. Stroncata dalla critica si rifugia in Francia e Claude Sautet la sceglie come partner di Jean-Paul Belmondo in Asfalto che scotta (1960). Federico Fellini le organizza un provino in casa e diventa la femme fatale ironica e disinibita ne 8 ½ (1963) con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Mario Pisu, Rossella Falk, Anouk Aimée, Barbara Steele, Caterina Boratto, Annibale Ninchi e Giuliana Calandra, facendole ottenere fra l’altro il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista. La Milo gli rimane accanto per 17 lunghi anni in cui Giulietta Masina – moglie di Fellini – era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito e si era ritrovata persino a recitare con la Milo ne Giulietta degli Spiriti (1965), vincendo il suo secondo Nastro d’Argento. Nasce “Sandrocchia”, così la soprannominava affettuosamente lui. E ancora Le voci bianche (1964), La donna è una cosa meravigliosa (1964). Chiusa il burrascoso matrimonio con Ergas, dal quale nascerà Deborah, attualmente giornalista televisiva, troverà un nuovo amore con Ottavio De Lollis, che la renderà madre di Ciro e Azzurra. Nel 1987, recita con Jeanne Moreau in Remake, poi spinta dall’amicizia con Bettino Craxi, si improvvisa conduttrice televisiva su Rai Due con il programma “Piccoli fans”, programma per bambini che la riporterà nuovamente in auge. Nel 1990 durante la trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa” il brutto scherzo telefonico fattole in diritta dove la sia avvertiva di un incidente – peraltro mai accaduto – del figlio Ciro. La Milo scappa in lacrime dallo studio, ma le urla della Milo diventano un tormentone per programmi come “Blob” e “Target”. Nel 2021 viene premiata con un David di Donatello alla carriera.

Al via i lavori del vertice Italia-Africa. “Ponte per una crescita comune”

Al via i lavori del vertice Italia-Africa. “Ponte per una crescita comune”Roma, 29 gen. (askanews) – Al via i lavori del vertice ‘#ItaliaAfrica. Un ponte per una crescita comune’. E’ in corso la cerimonia di accoglienza dei Capi delegazione con il Presidente Giorgia Meloni e, a seguire, la foto di famiglia e gli interventi di apertura. Dopo il saluto istituzionale del Presidente del Senato Ignazio La Russa, gli interventi di apertura del Presidente Meloni, del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del Presidente dell’Unione Africana, Azali Assoumani, del Presidente della Commissione dell’Unione Africana Moussa Faki Mahamat, del Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, del Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, del Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed. Il Vertice è il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della Presidenza del G7, a testimonianza dell’importanza che l’Italia dà al partenariato con le Nazioni del Continente africano. È la prima volta, infatti, che la Conferenza Italia-Africa, che finora si è svolta a livello ministeriale, viene elevata a rango di Vertice di Capi di Stato e di Governo.

Presenti numerosi Capi di Stato, di Governo e Ministri delle Nazioni africane, l’Unione Africana, oltre ai rappresentanti dell’Unione europea. Partecipano, inoltre, le principali Organizzazioni Internazionali, a partire dall’Onu, le Istituzioni Finanziarie Internazionali e le Banche Multilaterali di Sviluppo, che Il Vertice si è aperto ieri sera con la cena offerta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto al Quirinale i Capi delegazione.

Carburanti, la benzina self torna sopra 1,8 euro-litro

Carburanti, la benzina self torna sopra 1,8 euro-litroRoma, 29 gen. (askanews) -Salgono con forza i prezzi dei carburanti alla pompa, con la benzina self service che torna in media nazionale sopra quota 1,8 euro/litro, ai massimi da quasi due mesi. Continuano a salire le quotazioni dei prodotti raffinati, come pure il Brent, sopra quota 83 dollari al barile.

Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, Q8 e Tamoil hanno aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Ip si registra un rialzo di duce centesimi al litro sul gasolio. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,808 euro/litro (+12 millesimi, compagnie 1,815, pompe bianche 1,792), diesel self service a 1,769 euro/litro (+13, compagnie 1,777, pompe bianche 1,752). Benzina servito a 1,947 euro/litro (+12, compagnie 1,991, pompe bianche 1,858), diesel servito a 1,907 euro/litro (+12, compagnie 1,951, pompe bianche 1,818). Gpl servito a 0,713 euro/litro (invariato, compagnie 0,721, pompe bianche 0,704), metano servito a 1,407 euro/kg (-1, compagnie 1,423, pompe bianche 1,393), Gnl 1,288 euro/kg (-1, compagnie 1,293 euro/kg, pompe bianche 1,285 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,894 euro/litro (servito 2,155), gasolio self service 1,862 euro/litro (servito 2,128), Gpl 0,846 euro/litro, metano 1,508 euro/kg, Gnl 1,317 euro/kg

Il Papa: a Gaza vince solo la morte, non c’è pace senza i due Stati

Il Papa: a Gaza vince solo la morte, non c’è pace senza i due StatiRoma, 29 gen. (askanews) – “Adesso il conflitto” tra Israele e Palestina “si sta drammaticamente allargando. C’era l’accordo di Oslo, tanto chiaro, con la soluzione dei due Stati. Finché non si applica quell’intesa, la pace vera resta lontana. È urgente un cessate il fuoco globale: non ci stiamo accorgendo, o facciamo finta di non vedere, che siamo sull’orlo dell’abisso”. Lo dice Papa Francesco in una intervista a La Stampa.

“È giusto e legittimo difendersi, questo sì. Ma per favore parliamo di legittima difesa, in modo da evitare di giustificare le guerre, che sono sempre sbagliate”, prosegue il Papa, per il quale “l’escalation militare. Il conflitto può peggiorare ul- teriormente le tensioni e le violenze che già segnano il pianeta. Però allo stesso tempo in questo momento coltivo un po’ di speranza, perché si stanno svolgendo riunioni riservate per tentare di arrivare a un accordo. Una tregua sarebbe già un buon risultato”.C’è “chi protesta con veemenza” contro la benedizione delle coppie irregolari e dello stesso sesso, ma “non temo uno scisma: “Cristo chiama tutti dentro” e “non desidera un gruppo selezionato, un’élite. Peccatori siamo tutti” dice Papa Francesco nell’intervista a La Stampa.

“Chi protesta con veemenza – spiega – appartiene a piccoli gruppi ideologici. Un caso a parte sono gli africani: per loro l’omosessualità è qualcosa di ‘brutto’ dal punto di vista culturale, non la tollerano. Ma in generale, confido che gradualmente tutti si rasserenino sullo spirito della dichiarazione ‘Fiducia supplicans’ del Dicastero per la Dottrina della Fede: vuole includere, non dividere. Invita ad accogliere e poi affidare le persone, e affidarsi a Dio”.Riguardo le novità contenute nella dichiarazione, prosegue il Papa, “mi chiedono come mai. Io rispondo: il Vangelo è per santificare tutti. Certo, a patto che ci sia la buona volontà. E occorre dare istruzioni precise sulla vita cristiana (sottolineo che non si benedice l’unione, ma le persone). Ma peccatori siamo tutti: perché dunque stilare una lista di peccatori che possono entrare nella Chiesa e una lista di peccatori che non possono stare nella Chiesa? Questo non è Vangelo”.

“Se temo uno scisma? No. Sempre nella Chiesa ci sono stati gruppetti che manifestavano riflessioni di colore scismatico… bisogna lasciarli fare e passare… e guardare avanti”, continua Bergoglio, spiegando che “Cristo chiama tutti dentro. Tutti. C’è proprio una parabola: quella del banchetto nuziale al quale nessuno si presenta, e allora il re manda i servi ‘ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze’. Il Figlio di Dio vuole far capire che non desidera un gruppo selezionato, un’élite. Poi qualcuno magari entra ‘di contrabbando’, ma a quel punto è Dio a occuparsene, a indicare il percorso. Quando mi interrogano: ‘Ma possono entrare pure queste persone che sono in tale inopportuna situazione morale?’, io assicuro: ‘Tutti, l’ha detto il Signore’. Domande come questa mi arrivano soprattutto negli ultimi tempi, dopo alcune mie decisioni…”, conclude Bergoglio riferendosi a Fiducia supplicans.