Sci, SuperBosca, nel SuperG di Garmish primo podio a 30 anniRoma, 27 gen. (askanews) – Il francese Nils Allegre ha vinto il SuperG disputato oggi a Garmisch e valido per la coppa del mondo di sci. Allegre, che ha chiuso in 1’11″92, ha chiuso con 18 centesimi di vantaggio su uno splendido Guglielmo Bosca. Il milanese ha preceduto lo svizzero Loic Meillard. Quarta posizione per il leader della classifica generale Marco Odermatt. Ottavo Dominik Paris, chiude invece in quindicesima posizione Mattia Casse. Bosca, alle spalle un gravissimo infortunio in cui ha rischiato anche l’amputazione di una gamba, a 30 anni, alla quarantaduesima gara in Coppa del Mondo e dopo 20 interventi, nel superG di Garmisch raccoglie il primo podio in carriera. Finora era stato al massimo quinto, nel superG di Wengen del mese scorso.
Sci, Goggia sul podio a Cortina, terza in discesaRoma, 27 gen. (askanews) – Sofia Goggia ancora sul podio a Cortina. E’ terza anche nella seconda discesa sulla Olympia delle Tofane, alla fine di una gara interrotta più volte a causa del vento. Chiude a 44/100 dalla norvegese Ragnild Mowinckel, prima in 1’33″50 e della statunitense Jaqueline Wiles (seconda a 35/100 per il primo podio in carriera). “Non sono stata tecnicamente perfetta – le sue parole – ma è stata una discesa di carattere bergamasco e di grinta” ha dichiarato ai microfoni Rai. Scesa con il pettorale numero 14, Goggia ha ricordato sul traguardo Elena Fanchini, l’azzurra della velocità scomparsa l’8 febbraio dell’anno scorso dopo una lunga malattia. Elena aveva trionfato sull’Olympia nel gennaio 2015 proprio con il numero 14.
Schlein: Mattarella ha ricordato che la Shoah è stata il male assolutoCassino, 27 gen. (askanews) – “Le parole del presidente Mattarella ieri hanno ricordato alcuni principi di condivisione a cui nessuno si può sottrarre, la Shoah come male assoluto, un orrore senza paragoni su cui la memoria deve servire per continuare a contrastare quella matrice di odio, il ricordo di quando questo Paese adottò nell’indifferenza le leggi razziali”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a margine di una iniziativa a Cassino. “È un passato da non dimenticare perché possa insegnarci anche qualcosa sull’impegno quotidiani per rinsaldare i valori della democrazia e della nostra Costituzione antifascista”.
“Il presidente – ha aggiunto – ha ribadito anche l’importanza di continuare a investire sulla cultura e sull’educazione a partire dalle scuole, affinché questa memoria diventi impegno quotidiano contro ogni forma di odio e discriminazione”.
Australian Open, Sabalenka: “Ero sotto pressione ma sono felice”Roma, 27 gen. (askanews) – “E’ bellissimo ricevere questo trofeo da te, che sei una fonte d’ispirazione per tutte noi”, dice Sabalenka nella cerimonia di premiazionen degli Australian open parlando con Evonne Goolagong che l’ha premiata al centro del campo. Poi rivolgendosi alla sua avversaria: “So che è dura perdere una finale Qinwen, ma sei una ragazza giovane e ne giocherai tante altre”. E poi è un fiume in piena: “E’ fantastico vincere di nuovo qui, sono super felice. Grazie a tutte le persone mi hanno aiutato in questi giorni: mi sono sentita sotto pressione in queste due settimane ma ho cercato di non pensarci troppo. Sono sorpresa del livello di tennis che ho mostrato. Quando stavo per chiudere non è stato il momento più bello della partita, ma un po’ di tensione ci può stare”.
Quindi spazio ai ringraziamenti: “Il mio team mi ha dato un super potere: certo, ho giocato un po’ meglio qui che in finale a Brisbane (solo tre game vinti con Rybakina; ndr). Senza di voi io non sarei qui ma senza di me voi non sareste così bravi…. Grazie ai miei genitori per tutto quello che hanno fatto nella mia via. So che non capite l’inglese ma qualcuno ve lo tradurrà: siete la mia motivazione, tutto quello che faccio lo faccio per voi”. E chiude con una dichiarazione d’amore al pubblico di casa abbracciando stretto stretto il suo bellissimo trofeo. “Complimenti ad Aryna, hai meritato di vincere – le parole di Qinwen Zheng durante la premiazione -. In questo momento per me è difficile parlare. Era la mia prima finale Slam: ringrazio il mio team per avermi aiutato ad arrivare fin qui. Sono sicura che qui in Australia ci saranno altre finali, e migliori”.
Australian Open, Sabalenka si riconferma regina di MelbourneRoma, 27 gen. (askanews) – Aryna Sabalenka infiamma la “Rod Laver Arena” e si prende il suo secondo trofeo Slam. E diventa la prima tennista a confermarsi per due anni di fila a Melbourne dai tempi della connazionale Azarenka (2012-2013). Nella finale dell’Australian Open la tennista bielorussa, n.2 WTA e seconda favorita del seeding, nonché campionessa uscente, ha battuto 63 62, in un’ora e sedici minuti di partita, la cinese Qinwen Zheng, n.15 del ranking e 12 del seeding, che giocava la sua prima sfida per un titolo Major in carriera (per la bielorussa era la terza). Aryna ha completato il torneo senza cedere nemmeno un set: nella classifica WTA la bielorussa resta però seconda alle spalle della polacca Swiatek.
Shoah, Liliana Segre: in questo tempo c’è qualcosa di già soffertoRoma, 27 gen. (askanews) – “Viviamo un tempo in cui mi è difficile far parte degli ottimisti, c’è qualcosa di già sentito, di già sofferto. Ho persone che mi vogliono bene e che mi dicono stai a casa in questo momento di forte recrudescenza dell’antisemitismo: no, no”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre intervenendo per la lectio magistralis nell’aula magna dell’Università Statale di Milano che oggi le conferisce la laurea honoris causa in Scienze storiche.
“Da bambina sentivo dire, meglio non uscire, non farsi notare, ed io chiedevo “perché”. Io quel “perché” dopo così tanti anni… Quel sentire di nuovo non farti sentire, quel perchè lì, intimo, umano, tragico di tempi che credevo perduti, sono io che lo grido quel perchè. Siccome non grido abitualmente, sono una donna di pace, lo urlo dentro di me quel perché”, ha aggiunto Segre.
Shoah, Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpareRoma, 27 gen. (askanews) – “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del Giorno della memoria.
“Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche – ricorda la premier -. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”, sottolinea Meloni ribadendo che “l’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove”. “È una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo”, conclude la premier.
Shoah,Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpareRoma, 27 gen. (askanews) – “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del Giorno della memoria.
“Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche – ricorda la premier -. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”, sottolinea Meloni ribadendo che “l’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove”. “È una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo”, conclude la premier.
”Golda”, in libreria la storia della donna che fondò IsraeleRoma, 27 gen. (askanews) – “Golda, la donna che fondò Israele” è il racconto della vita di Golda Meir, la prima premier donna in Israele, terza nel mondo, che ha guidato il paese nei difficili momenti dell’attentato di Monaco, della guerra di attrito e di quella del Kippur. Una figura che viene descritta nel libro di Elisabetta Fiorito, giornalista di Radio 24 e collaboratrice di Shalom, per la Giuntina.
Tutte le tappe della vita di Golda sono analizzate e percorse, dalla nascita a Kiev in epoca zarista alla partenza per gli Stati Uniti, dalla decisione di emigrare nella Palestina mandataria nel 1921 all’arrivo nell’afosa Tel Aviv guidata da Meir Dizengoff. Anni in cui con spirito pioneristico Golda Meir vive nel kibbutz di Merhavia per poi trasferirsi a Gerusalemme per accontentare il marito Morris Meyerson, dal quale si separerà dopo aver messo al mondo i suoi due figli, Sarah e Menahem con una vita sentimentale che riserverà qualche sorpresa. Il libro prende spunto dall’autobiografia scritta dalla stessa Golda (pubblicato in Italia da Mondadori nel 1975) e, rispetto alle biografie in inglese, il focus è sui suoi rapporti, e quindi d’Israele, con l’Italia. Dapprima, negli anni pionieristici, viene descritta l’amicizia che la lega a Enzo Sereni, attivista, partigiano, sionista, fondatore del kibbutz Givat Brenner, morto a Dachau il 18 novembre del 1944. Ma c’è anche il legame politico che Golda ebbe in ambito socialista con Pietro Nenni che continuerà sempre a sostenere Israele anche negli anni in cui la politica italiana volterà le spalle allo Stato ebraico.
Parte essenziale è dedicata all’incontro con Aldo Moro, avvenuto a New York nell’ottobre 1970, che sancirà la rottura tra i due paesi per la politica filoaraba intrapresa dall’allora ministro degli Esteri democristiano. Grazie agli archivi di Shalom, viene descritta dettagliatamente con i resoconti d’epoca la visita in Italia della premier israeliana e lo storico incontro con Paolo VI in Vaticano il 14 gennaio del 1973. Ancora, l’intervista di Oriana Fallaci: sarà attraverso più incontri che la giornalista riuscirà a far aprire la premier israeliana anche parlando del suo ex marito e della sua vita privata. Non vengono tralasciati gli avvenimenti internazionali, il rapporto con Kissinger, la strage alle olimpiadi di Monaco nel 1972 e il mancato attentato di Ostia. Una vita che si intreccia con la nascita d’Israele, le relazioni all’interno del partito socialista, la travagliata amicizia con Ben Gurion, i contrasti con la giovane generazione di Shimon Peres e Moshé Dayan fino al ritiro dalla scena politica dopo la guerra del Kippur e la morte avvenuta l’8 dicembre del 1978 con il funerale descritto dalla penna di Arrigo Levi.
Tajani: sospesi i finanziamenti all’UnrwaRoma, 27 gen. (askanews) – “Il Governo italiano ha sospeso i finanziamenti all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre”: lo ha annunciato su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione”, ha aggiunto il ministro, facendo riferimento alla decisione di Stati Uniti, Canada e Australia dopo l’avvio di indagini su alcuni dipendenti Unrwa sospettati di essere coinvolti negli attacchi del 7 ottobre a Israele. “Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele”, ha concluso Tajani.