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Australian Open, Sinner: “Il torneo non è finito”

Australian Open, Sinner: “Il torneo non è finito”Roma, 26 gen. (askanews) – Esultanza contenuta per Jannik Sinner, alla sua prima finale di uno Slam “Perché il torneo non è finito” risponde lui serafico in conferenza stampa. L’altoatesino prova “felicità, soddisfazione, abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo punto. Battere Nole in uno Slam è un bel traguardo ma il torneo non è finito, domenica mi aspetta una partita molto importante per la mia carriera”.

I tre match ravvicinati di novembre (i due di Torino e quello in Davis di Malaga) sembrano aver dato nuova consapevolezza al tennista azzurro: “Quelle tre sfide a Nole sono state molto importanti – ha spiegato – sono stato fortunato ad aver avuto quelle opportunità perché ti puoi anche allenare spesso con lui ma in partita poi è tutto diverso, quando devi giocare i punti importanti in un match è tutta un’altra cosa. Devi essere sempre consapevole di quello che fai e sicuramente quelle opportunità di fine anno mi hanno aiutato”. I numeri del match hanno raccontato di una supremazia pressoché travolgente di Jannik: “Dobbiamo essere onesti – ammette – oggi nei primi due set Nole non ha giocato benissimo; non colpiva la palla come è solito fare e non si muoveva benissimo. Ma quando affronti il numero 1 sai che la reazione può arrivare da un momento all’altro, devi essere sempre pronto perché le cose possono cambiare rapidamente. E così è stato, nel terzo e nel quarto set abbiamo giocato alla pari e dopo aver visto sfumare il matchpoint non è stato un momento semplice. Sapevo che dovevo continuare così per crearmi altre possibilità, sono arrivate e sono contento di essere riuscito a prendermi la vittoria”. Prima di concentrarsi per finale che lo attende domenica, Jannik è pronto a sostenere i connazionali Bolelli e Vavassori, attesi domani sera dall’ultimo atto del torneo di doppio: “E’ bello vedere un doppio italiano in finale – conclude – . Ho visto la loro semi e domani guarderò la finale. Stanno giocando un buon tennis, si meritano di essere in finale e speriamo possano chiudere nel migliore dei modi. Il fatto di avere un doppio così forte ci potrà aiutare anche in Coppa Davis… e poi sono dei bravi ragazzi, ragazzi normali, un po’ come lo sono io, in questo siamo simili”.

Covid, in calo contagi e decessi. Positività scende a 3,6% (-1,7%)

Covid, in calo contagi e decessi. Positività scende a 3,6% (-1,7%)Roma, 26 gen. (askanews) – Nella settimana compresa tra il 18 e il 24 gennaio 2024 si registrano 5.810 nuovi casi positivi al Covid con una variazione di -39,9% rispetto alla settimana precedente (erano stati 9.675), 203 i deceduti con una variazione di -21,3% rispetto alla settimana precedente (258), 160.219 tamponi con una variazione di -11,4% rispetto alla settimana precedente (180.932). Sono i dati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute.

Il tasso di positività è al 3,6% con una variazione di -1,7% rispetto alla settimana precedente (5,3%) Per quanto riguarda i ricoverio, il tasso di occupazione in area medica al 24/01/2024 è pari al 4,3% (2.691 ricoverati), rispetto al 6% (3.723 ricoverati) del 17/01/2024. Il tasso di occupazione in terapia intensiva al 24/01/2024 è pari all’1,4% (121 ricoverati), rispetto all’1,9% (167 ricoverati) del 17/01/2024. “I dati di questa settimana rafforzano l’assoluta modestia dell’impatto del contagio sugli ospedali. Continuiamo a lavorare attraverso il monitoraggio e la sorveglianza per tenere sotto controllo la situazione epidemiologica”. Così il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.

Australian Open, la stampa estera esalta Sinner

Australian Open, la stampa estera esalta SinnerRoma, 26 gen. (askanews) – L’impresa di Sinner contro Djokovic ha fatto il giro del mondo. Ecco come la stampa estera ha celebrato la prima finale di uno Slam dell’azzurro. “Il re è caduto” titola l’Equipe nell’apertura dell’homepage. Poco reattivo e con una condizione fisica approssimativa Nole: così è nato “un gap impossibile da colmare contro un giocatore che lo aveva già dominato due volte alla fine della scorsa stagione”.

“Sinner si prende la corona australiana da Djokovic che perde dopo 2195 giorni” scrive lo spagnolo Marca che ricorda come Djokovic non perdeva una semifinale di un torneo del Grande Slam da Parigi 2019. Col passare del tempo “gli spettatori si sono resi conto di stare assistendo a qualcosa di storico” sentenzia il giornale spagnolo. “Finisce il regno di Djokovic, Sinner in finale all’Australian Open” scrive la BBC che dà grande evidenza all’impresa dell’italiano. “La domanda da molto tempo, specie qui a Melbourne, è stata: perché le giovani generazioni non riescono a fermare Djokovic? Sinner ha mostrato la via. Il modo in cui ha battuto Nole dà la misura della sua crescita, Jannik è un impasto di potenza e precisione, la sua capacità di resettare è impressionante”

In Germania Der Spiegel titola: “L’allievo batte il maestro. Si interrompe la serie di vittorie di Djokovic, Sinner in finale”. Per Usa Today “Sinner mette fine all’era di Djokovic agli Australian Open”.

Australian Open, Binaghi: svolta generazionale nel tennis mondiale

Australian Open, Binaghi: svolta generazionale nel tennis mondialeRoma, 26 gen. (askanews) – Sembra di aver assistito a una settimana di svolta generazionale nel tennis mondiale”. Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ha commentato così la vittoria di Jannik Sinner su Novak Djokovic in semifinale allo US Open nell’intervista a SuperTennis dopo il match.

L’altoatesino è il primo italiano nella storia del torneo in finale in singolare maschile. “Complimenti a Jannik, al suo team e alla sua famiglia – ha detto Binaghi -. In 23 anni non ero mai venuto in Australia, questa è la prima volta e direi che ho scelto l’edizione giusta. Abbiamo due finalisti: la coppia Bolelli-Vavassori in doppio maschile e Jannik in singolare”. Sinner, ha aggiunto, “avrebbe potuto anche vincere in tre set ma ha comunque surclassato e sovrastato il numero 1 del mondo, nel campo e nello Slam in cui ha performato meglio di chiunque altro”.

Quando gli italiani scendono in campo, spiega il presidente della FITP, “sono un tifoso. Lo hanno sempre saputo le nostre ragazze nel decennio fra 2005 e 2014. Adesso mi devo dividere fra i maschi e le ragazze, e non dimentichiamo Jasmine Paolini che qui ha fatto un grande torneo: penso che nel nostro tennis femminile ci sono grandi margini di miglioramento”. Un torneo come questo, ha spiegato Binaghi a SuperTennis, “non può che rafforzare quanto di buono è stato fatto l’anno scorso. Stiamo continuando a volare”.

A questo proposito Sinner non ha nascosto che il successo a cui tiene di più del suo 2023 sia il trionfo in Coppa Davis. “Mi fa piacere – commenta Binaghi – L’impatto della vittoria in Davis non c’è stato solo sul movimento tennistico nazionale ma sull’intero Paese. Milioni e milioni di persone che scoprono il tennis, e magari avranno fatto la notte in bianco per vedere Jannik, è una cosa che non si era mai vista in Italia – ha detto -. Grazie ai nostri atleti, ma anche grazie a decine di migliaia di tecnici federali, maestri, dirigenti, il tennis è diventato uno sport popolare che coinvolge grandi masse e dà grandi emozioni”. “Abbiamo fatto la storia – ha concluso – ma bisogna cercare di continuare. Siamo al primo torneo importante dell’anno, pensate cosa ci aspetta nel 2024 negli Slam, agli Internazionali BNl d’Italia, alle Nitto ATP Finals, in Coppa Davis prima a Bologna e poi, speriamo, a Malaga dove proveremo a difendere il titolo”.

Giorno della memoria, Mattarella: Israele ne ha sofferto, non neghi ad un altro popolo il diritto a uno Stato

Giorno della memoria, Mattarella: Israele ne ha sofferto, non neghi ad un altro popolo il diritto a uno StatoRoma, 26 gen. (askanews) – “Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria.

Il capo dello Stato ha parlato della crisi in Medio Oriente ribadendo che l’attentato del 7 ottobre è “l’immagine di una raccapricciante replica degli orrori della Shoah” e che l’Italia “guarda a Israele come Paese a noi vicino e pienamente amico, oggi e in futuro, per condivisione di storia e di valori. Siamo e saremo sempre impegnati per la sua sicurezza”. “Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas – ha detto Mattarella – . L’angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Anzitutto per l’irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio”, avverte.

“Una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio. Può accrescere gli ostacoli per il raggiungimento di una soluzione capace di assicurare pace e prosperità in quella regione, così centrale nella storia dell’umanità e così martoriata”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso per le celebrazioni del Giorno della memoria, in cui ha dedicato un lungo passaggio al conflitto in Medio Oriente e parlato delle “numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza”. Mattarella ha ribadito che “la presenza ebraica è stata fondamentale per lo sviluppo dell’Italia moderna e nella formazione della Repubblica. Le comunità ebraiche italiane sanno che l’Italia è la loro casa e che la Repubblica, di cui sono parte integrante, non tollererà, in alcun modo, minacce, intimidazioni e prepotenze nei loro confronti”. q 21 “Auschwitz spalancava – e spalanca tuttora – i suoi cancelli su un abisso oltre ogni immaginazione. Un orrore assoluto, senza precedenti – cui null’altro può essere parificato – ideato e realizzato in nome di ideologie fondate sul mito della razza, dell’odio, del fanatismo, della prevaricazione. Un orrore che sembrava inconcepibile tanto era lontano dai sentimenti che normalmente si attribuiscono al genere umano”, ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni al Quirinale del Giorno della memoria.

Tv, Gad Lerner racconta “Auschwitz – memorie della Shoah”

Tv, Gad Lerner racconta “Auschwitz – memorie della Shoah”Roma, 26 gen. (askanews) – In occasione della Giornata della Memoria, sabato 27 gennaio in prima serata e in esclusiva su NOVE, sarà trasmesso “Auschwitz – memorie della Shoah”, lo speciale tratto dalla serie BBC prodotta dal noto e pluripremiato documentarista Laurence Rees.

L’autorevole voce del giornalista e conduttore televisivo Gad Lerner accompagnerà gli spettatori in un viaggio dedicato alla “Memoria” attraverso il racconto di Auschwitz, luogo simbolo di uno dei più grandi e spaventosi crimini contro l’umanità, microcosmo dello Stato nazista che prevedeva nella “Soluzione Finale” l’eliminazione di massa degli ebrei. Unendo filmati d’archivio rari, documenti visivi dei campi di concentramento mai visti in televisione, ricostruzioni dei momenti chiave delle decisioni, e testimonianze inedite, lo speciale ripercorre la storia di Auschwitz e l’ideologia orribile che sottende.

Tra gli intervistati: una donna che racconta come il medico delle SS Josef Mengele abbia condotto esperimenti terrificanti; un membro delle SS che ricorda con affetto le amicizie strette nel campo; uno dei cinquanta sopravvissuti ad un’audace fuga dal campo di sterminio di Sobibor; la terribile marcia dei prigionieri sotto la neve che toccò anche alla senatrice Liliana Segre e, infine, un prigioniero politico polacco che aveva accesso personale al bordello del campo di Auschwitz. “Auschwitz – Memorie della Shoah” è una produzione BBC – KCET Hollywood, firmata da Laurence Rees e visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9.

Benedizioni gay, il Papa: si benedicono le persone non l’unione

Benedizioni gay, il Papa: si benedicono le persone non l’unioneRoma, 26 gen. (askanews) – Ricevendo in udienza questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti alla Plenaria del Dicastero per la Dottrina della Fede, Papa Francesco ha speso per la prima volta alcune parole pubbliche sulla recente Dichiarazione “Fiducia supplicans”, emanata dallo stesso Dicastero, nella quale tra l’altro si “apre” alle benedizione delle coppie gay: “Non si benedice l’unione, ma semplicemente le persone che insieme ne hanno fatto richiesta. Non l’unione – ha ribadito – ma le persone, naturalmente tenendo conto del contesto, delle sensibilità, dei luoghi in cui si vive e delle modalità più consone per farlo”.

Bergoglio aveva già affrontato il tema in un recente incontro “a porte chiuse” con il clero di Roma. Oggi è tornato sulla questione in un discorso ufficiale: “Vorrei sottolineare brevemente due cose: la prima è che queste benedizioni, fuori di ogni contesto e forma di carattere liturgico, non esigono una perfezione morale per essere ricevute; la seconda, che quando spontaneamente si avvicina una coppia a chiederle, non si benedice l’unione, ma semplicemente le persone che insieme ne hanno fatto richiesta. Non l’unione, ma le persone, naturalmente tenendo conto del contesto, delle sensibilità, dei luoghi in cui si vive e delle modalità più consone per farlo”. Riguardo la recente Dichiarazione “Fiducia supplicans” del Dicastero Vaticano per la Dottrina della Fede, che tra l’altro ha aperto alle benedizione delle coppie gay, “l’intento delle ‘benedizioni pastorali e spontanee’ quello di mostrare concretamente la vicinanza del Signore e della Chiesa a tutti coloro che, trovandosi in diverse situazioni, chiedono aiuto per portare avanti – talvolta per iniziare – un cammino di fede”. Lo ha sottolineato Papa Francesco, ricevendo in udienza questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti alla Plenaria del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Secondo il Papa “Fiducia supplicans” si pone in un “contesto di evangelizzazione” che è “il compito fondamentale della Chiesa”.

M.O., Mattarella: reazione Israele su civili a Gaza ostacola pace

M.O., Mattarella: reazione Israele su civili a Gaza ostacola paceRoma, 26 gen. (askanews) – “Una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio. Può accrescere gli ostacoli per il raggiungimento di una soluzione capace di assicurare pace e prosperità in quella regione, così centrale nella storia dell’umanità e così martoriata”. Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso per le celebrazioni del Giorno della memoria, in cui ha dedicato un lungo passaggio al conflitto in Medio Oriente e parlato delle “numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza”.

M.O., Mattarella: Israele ne ha sofferto, non neghi Stato ad altri

M.O., Mattarella: Israele ne ha sofferto, non neghi Stato ad altriRoma, 26 gen. (askanews) – “Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria.

Il capo dello Stato ha parlato della crisi in Medio Oriente ribadendo che l’attentato del 7 ottobre è “l’immagine di una raccapricciante replica degli orrori della Shoah” e che l’Italia “guarda a Israele come Paese a noi vicino e pienamente amico, oggi e in futuro, per condivisione di storia e di valori. Siamo e saremo sempre impegnati per la sua sicurezza”. “Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas – ha detto Mattarella – . L’angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Anzitutto per l’irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio”, avverte.

Fisco, Schlein: gli unici a stare meglio sono evasori fiscali

Fisco, Schlein: gli unici a stare meglio sono evasori fiscaliPiombino, 26 gen. (askanews) – “Questo è un governo che combatte i poveri invece di contrastare la povertà, che se la prende con i più fragili, che fa tanta retorica, ma alla fine dei conti non c’è nessun italiano che può dire di stare meglio se non gli evasori fiscali. Questo è un governo che fa i regali agli evasori fiscali invece di sostenere concretamente il lavoro e l’impresa. E se vogliamo questo bisogna allora che le tasse incomincino a pagarle tutti. Anche quelli che non lo fanno, anche grazie alle scorciatoie che il governo sta preparando loro”. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein incontrando militanti e sostenitori ad un gazebo a Piombino.