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Arriva in tv la serie su “Cristóbal Balenciaga”

Arriva in tv la serie su “Cristóbal Balenciaga”Roma, 18 gen. (askanews) – Debutterà domani in esclusiva su Disney+ “Cristóbal Balenciaga”, la serie drama originale ispirata alla vita e all’eredità del creatore spagnolo di Guetaria, uno degli stilisti più iconici di tutti i tempi. Nella serie, creata da Lourdes Iglesias e dai 12 volte vincitori del premio Goya Aitor Arregi, Jon Garaño e Jose Mari Goenaga (La trincea infinita), l’attore Alberto San Juan interpreta Cristóbal Balenciaga, un uomo enigmatico e di straordinario talento che sfidò le convenzioni sociali dell’epoca e rivoluzionò il mondo della moda.

“Cristóbal Balenciaga” inizia quando lo stilista presenta la sua prima collezione di Haute Couture parigina nel 1937. Si è lasciato alle spalle una carriera di successo nei suoi atelier di Madrid e San Sebastian vestendo l’élite e l’aristocrazia spagnola. Tuttavia, i modelli che avevano fatto tendenza in Spagna non funzionano nell’impero della moda sofisticata di Parigi, dove Chanel, Dior e Givenchy sono il punto di riferimento dell’Haute Couture. Guidato dall’ossessione per il controllo in tutti gli aspetti della sua vita, Cristóbal Balenciaga definirà il suo stile e alla fine diventerà uno dei più importanti stilisti di tutti i tempi. Cristóbal Balenciaga è interpretato da Alberto San Juan e da un cast internazionale di attori che danno vita a celebri personaggi del XX secolo che sono stati fondamentali nella vita del Maestro. Tra questi, Belén Cuesta (Fabiola de Mora y Aragón); Josean Bengoetxea (l’uomo d’affari di San Sebastian, Nicolás Bizkarrondo); Cecilia Solaguren (sua moglie, Virgilia Mendizabal); Adam Quintero (Ramón Esparza, collaboratore dello stilista); Thomas Coumans (Wladzio D’Attainville, socio e partner commerciale di Cristóbal Balenciaga); Gemma Whelan (Prudence Glynn, giornalista del Times); Anouk Grinberg (Coco Chanel); Gabrielle Lazure (Carmel Snow, fashion director di Harper’s Bazaar); Patrice Thibaud (Christian Dior); Nine d’Urso (la modella Colette); Anna-Victoire Olivier (l’attrice Audrey Hepburn).

”Può solo andare meglio”, a Roma il docu su legge salva suicidi

”Può solo andare meglio”, a Roma il docu su legge salva suicidiRoma, 18 gen. (askanews) – “Oggi, in Italia, ci sono circa 8 milioni di persone sovraindebitate” e “in Italia quasi la metà dei suicidi è causata da ragioni economiche…e il rapporto suicidio/tentato suicidio è 1 a 4 (per ogni persona che viene a mancare sono 4 quelle che vengono salvate)”. È con la forza di questi dati, che arrivano direttamente dall’Osservatorio Violenza e Suicidio, che si conclude il documentario “Può solo andare meglio”.

Ambientato nella Piazza degli Scacchi di Marostica, prodotto da Giangi Foschini per Gika Productions e Brandos Film in associazione con Steps 2.0 srl, diretto dall’attrice e regista Francesca Della Ragione e presentato in anteprima nel corso dell’80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Può Solo Andare Meglio parla della storia di Gianmario Bertollo: la vita di un uomo come tanti che, proprio come la miglior partita a scacchi, vede intrecciarsi momenti più difficili, colpi di fortuna e le “mosse giuste”. La nascita a Marostica, dov’è l’orgoglio della famiglia proprio perché è il primo a ottenere un diploma di scuola superiore, i traguardi personali e i successi professionali, come l’apertura della propria agenzia di promotore finanziario con 15 collaboratori, il matrimonio e la nascita del figlio Giacomo, colpito da una malattia metabolica rarissima e costosa da curare, non riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale. Poi la fine del matrimonio, i debiti sempre crescenti per pagare le cure e i medicinali per il figlio, la casa di famiglia che va all’asta, la vergogna del giudizio altrui (soprattutto quella del padre) e la voglia di farla finita, fino ai due incontri che gli cambiano la vita: quello con Maria Sole, con la quale ritrova la voglia di amare, combattere e costruire, e quello con la “Legge Tre”, approvata nel 2012 in ricezione di una direttiva europea e pensata per aiutare proprio le persone sovraindebitate, conosciuta anche come Legge Salvasuicidi. E la nascita della sua società, messa in piedi insieme a Maria Sole, per aiutare praticamente le persone con una storia simile alla sua.

Può Solo Andare Meglio verrà proiettato gratuitamente martedì 30 gennaio al Cinema Caravaggio di Roma (Via Giovanni Paisiello, 24-i; ore 11.00); la proiezione e il successivo incontro, a cui prenderanno parte anche il Senatore Gianluca Cantalamessa, il dott. Stefano Callipo, Presidente Osservatorio violenza e suicidio, la regista Francesca Della Ragione, il produttore Giangi Foschini e il protagonista Gianmario Bertollo, saranno l’occasione di un importante momento di riflessione. Si parlerà infatti dei numeri che la regista Della Ragione e il produttore Foschini hanno incluso nell’opera “È inammissibile che una legge in vigore da quasi 12 anni non sia conosciuta, non dico da tutti ma dai più. Per questo ho voluto fortemente girare questo film. Leggiamo sui giornali solo i casi limite, quelli che fanno più notizia, di imprenditori che si tolgono la vita per debiti o numeri mostruosi di persone che versano in condizioni di difficoltà, sovraindebitate appunto. 8 milioni di persone i cui debiti superano il loro patrimonio. Ma nessuno si ferma a pensare che ogni numero, ogni persona, che molto spesso è accanto a noi e non lo sappiamo per sua vergogna, è un essere umano che sta passando un vero inferno. È un incubo non solo materiale, spesso non si sa come pagare delle spese basilari come la spesa, una visita medica o l’acqua calda, ma piuttosto psicologico. Questa società non perdona chi fallisce, perché il fallimento è visto come un’onta. Una bella lettera scarlatta da portare sul petto. Bene credo sia ora di cambiare rotta e restituire a chi se lo merita una nuova possibilità, cosi come avviene all’estero. Qui in Italia è quasi meglio essere un criminale che un fallito. Tengo a sottolineare che questa legge si applica ai meritevoli agli uomini giusti: questo discorso vale per chi finisce in questo tunnel non perché prima ha fatto la “cicala”, come spesso mi sono sentita rispondere, ma perché magari ha perso il lavoro, ha avuto delle spese mediche improvvise o è finito in guai seri. Ecco può capitare a chiunque e in qualunque momento. Cosi come è capitato a Gianmario. Forse si dovrebbe additare meno e riflettere di più” ha commentato la regista.

Ci sarà anche modo di parlare di dati e tendenze positive, che sono quelli legati alla società di consulenza fondata proprio da Bertollo insieme alla moglie: dal 2015, infatti, Gianmario, Maria Sole e i loro oltre 40 collaboratori in tutta Italia, hanno aiutato più di 177 famiglie, negoziando debiti per più di 82 milioni di euro; attualmente la società ha oltre milleduecento pratiche in lavorazione, che aumentano di 50 ogni mese. “Mettersi così a nudo, raccontare le proprie debolezze, i propri fallimenti e uno dei momenti più brutti della mia vita non è stato semplice – aggiunge il protagonista Gianmario Bertollo – ciò che spero possa trasmettere questo documentario sono principalmente due cose: la prima è che anche in caso di sovraindebitamento esiste una via di uscita pulita e legale, basta chiedere aiuto; la seconda è che quando si tocca il fondo bisogna reagire, e non accettare passivamente quel che accade, pensando di non aver più potere sulla propria vita, o di non valere più nulla. Io ho lottato, ho cercato aiuto, mi sono rimesso in piedi e ho ripreso in mano la mia vita. Oggi posso dire di aver ritrovato il mio equilibrio e la mia serenità. E se ce l’ho fatta io, puoi farcela anche tu. Oggi quando vedo una persona che ha avuto la mia stessa storia e vedo nei suoi occhi tutto quello che ho passato io, vorrei abbracciarla e dirle con sicurezza PUÒ SOLO ANDARE MEGLIO”.

Padel, in Svezia si apre la stagione dei FIP PROMISES

Padel, in Svezia si apre la stagione dei FIP PROMISESRoma, 18 gen. (askanews) – Il padel guarda al futuro anche nella stagione 2024. A Goteborg (Svezia) si apre il circuito FIP PROMISES, che la Federazione Internazionale Padel dedica alle nuove generazioni. Si parte dalla Svezia, nazione che esprime un movimento in grande espansione, come ha dimostrato il secondo posto della squadra maschile agli ultimi FIP Juniors World Padel Championships disputati a novembre ad Asuncion, in Paraguay, alle spalle della Spagna.

Quattro i tabelloni in programma, tutti con la formula del Round Robin: Under 14, Under 16 e Under 18 maschile, Under 14 femminile. Arriveranno al Bon Padel atleti anche dalla Norvegia e dalla Danimarca, ma anche una coppia spagnola, quella formata da Carlos Garcia-Alix Alarcon e Iker Rodriguez Soto. “Con il primo Promises dell’anno in programma in Svezia torna la straordinaria ‘culla del talento’ della FIP, il Promises FIP Tour 2024, il circuito nel quale i migliori giovani di tutto il mondo si impegnano con l’obiettivo di diventare i campioni di domani – ha commentato il presidente della FIP, Luigi Carraro -. E in tal senso voglio ricordare il FIP Juniors World Padel Championships di Asuncion in Paraguay dello scorso novembre, durante il quale i migliori ragazzi e ragazze del pianeta hanno scritto spettacolari pagine di padel, confermando la bontà del modello organizzativo delle competizioni giovanili FIP. Un modello che durante l’anno si riflette nei tornei Promises, con i quali i nostri giovani hanno occasione di socializzare, divertirsi, fare esperienza ed esprimere quel talento che è garanzia per il futuro. Per i ragazzi e le ragazze che vanno in campo a Goteborg e per coloro che lo faranno nei prossimi mesi il mio augurio è di non smettere mai di sognare. E di farlo, possibilmente, con la racchetta in mano”.

Mes,Conte:voglio giustizia dalla Camera,Meloni ha ribaltato realtà

Mes,Conte:voglio giustizia dalla Camera,Meloni ha ribaltato realtàRoma, 18 gen. (askanews) – “L’attività presso il Giurì d’onore è secretata quindi tutte le attività e le dichiarazioni che ho rilasciato restano segrete però come sapete ne ho chiesto l’attivazione perché ritengo sia un istituto parlamentare di salvaguardia in ipotesi estreme, quando si hanno dichiarazioni false e menzognere che offendono l’onore e la reputazione non solo miei personali ma anche del governo rispetto a tutta l’attività di confronto trasparente e puntuale fatto col Parlamento e quindi con tutti i cittadini”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte commentando l’audizione di oggi davanti alla commissione speciale della Camera.

“Mi rimetto alle valutazioni che faranno i colleghi deputati verso i quali ho pieno rispetto e piena fisducia”, ha aggiunto. “Facciano le loro valutazioni: rivendico solo che non si crei un precdenete, cioè non sia consentito a nessuno di venire in Parlamento a ribaltare la realtà dei fatti, a nessun membro del Parlamento perché parliamio della deputata Meloni, non solo della presidente del Consiglio”. Meloni ha “ribaltato la verità dei fatti avvalendosi di tutta la potenza mediatica di accuse gravi e offensive rilanciate da tutti i notiziari e dalla stampa: voglio giustizia”.

Dal 5 febbraio in sala documentario “Ghost Detainee-Il caso Abu Omar”

Dal 5 febbraio in sala documentario “Ghost Detainee-Il caso Abu Omar”Roma, 18 gen. (askanews) – Dal 5 febbraio arriva nelle sale “Ghost Detainee – Il caso Abu Omar”, documentario scritto e diretto da Flavia Triggiani e Marina Loi con la collaborazione del giornalista Luca Fazzo che porta sul grande schermo la vicenda giudiziaria relativa al rapimento nel 2003 dell’imam milanese Abu Omar, primo caso al mondo in cui un sequestro di Stato operato dalla CIA finisce al centro di un’indagine della magistratura di un Paese alleato.

Distribuito da ILBE, che lo ha anche prodotto in collaborazione con In Bloom, Flair Media Production e La 7, il documentario ripercorre il rapimento attraverso interviste esclusive, collezionate tra Italia, Stati Uniti ed Egitto: si raccontano davanti alle telecamere lo stesso Abu Omar, sua moglie Nabila Ghali, il pubblico ministero Armando Spataro, che ha seguito l’intera inchiesta, i giornalisti Mattew Cole della NBC News e Sebastian Rotella del Los Angeles Time, voci autorevoli a livello internazionale, ma soprattutto esporrà per la prima volta la propria versione Niccolò Pollari, all’epoca dei fatti capo dei servizi segreti italiani. “Nei nostri documentari non abbiamo mai delle tesi precostituite, cerchiamo di rappresentare tutte le opinioni per far sì che lo stesso spettatore si faccia una propria idea in modo autonomo. Anche per questo abbiamo deciso di intervistare direttamente ad Alessandria d’Egitto l’ex Imam Abu Omar. Volevamo far sentire dalla sua voce, in esclusiva, e anche da quella di sua moglie, il racconto del rapimento, della carcerazione in Egitto e delle torture”, ha commentato Flavia Triggiani.

La co-regista Marina Loi ha aggiunto: “In questo racconto si spazia dalla Spy story al Legal, e momenti di grande azione si intervallano con tanti spunti di riflessione. Questa commistione di generi ci ha appassionato molto: da una parte scene di rapimenti, torture, degne di un film d’azione, dall’altro domande “universali” su quale sia il comportamento giusto in casi estremi come il post 11 settembre”. “Con Ghost Detainee prosegue l’impegno di ILBE nella produzione di documentari di alto livello, destinati a un pubblico informato”, ha dichiarato da parte sua Andrea Iervolino, CEO del Gruppo ILBE. “Dopo il successo de Le Mura di Bergamo, presentato in concorso al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino e vincitore del Premio Miglior Documentario Italiano DPA al Torino Film Festival, ci siamo lanciati in questa nuova avventura, in cui crediamo moltissimo. Questa è una pellicola che fa luce su una storia controversa e che siamo certi saprà stimolare riflessioni e dibattiti”.

Al cinema 29, 30, 31 gennaio “Cover Story-20 anni di Vanity Fair”

Al cinema 29, 30, 31 gennaio “Cover Story-20 anni di Vanity Fair”Roma, 18 gen. (askanews) – In arrivo nelle sale italiane il 29, 30 e 31 gennaio, il docufilm “Cover Story – 20 anni di Vanity Fair”, diretto e scritto dal regista Cosimo Alemà insieme a Matteo Menduni. Prodotto da Condé Nast ed Emma Film e distribuito da Adler Entertainment, è un ritratto di 20 anni di giornalismo, di costume, di spettacolo e di cultura: la storia di Vanity Fair, il settimanale lanciato in Italia nel 2003.

La pellicola rappresenta l’ultimo atto nella celebrazione del compleanno della rivista e si presenta come una riflessione sui valori, sulla storia, sui personaggi e sull’epopea giornalistica di un magazine che è lo specchio della fiera della vanità di ogni momento storico che racconta e che ha raccontato. La struttura del documentario si sviluppa intorno ai valori che hanno caratterizzato la linea editoriale di Vanity Fair: l’emancipazione delle donne, la sostenibilità, l’impegno politico, le lotte progressiste, la passione per il cinema e il mondo dello spettacolo, l’inclusione e il dialogo con tutte le diversità. Ex direttori, collaboratori di ieri e di oggi, opinionisti e giornalisti intervengono per raccontare i cambiamenti, le evoluzioni, gli errori, le battaglie perse e quelle vinte di un giornale che ha cambiato molte regole del mondo dell’informazione. Tanti i personaggi del mondo del cinema, della musica, della televisione e dell’intrattenimento insieme ai nuovi protagonisti dell’arena digitale che appaiono nel film in interviste, contributi speciali e ricordi. Ognuno di loro spiega il profondo e personale legame con Vanity Fair, un unicum nel panorama editoriale italiano che ha permesso alla rivista di raccontare il mondo dello spettacolo e i suoi cambiamenti come nessun altro.

Il titolo “Cover Story” è stato scelto per raccontare una delle componenti di maggior successo della rivista: la copertina. Lungo i 90 minuti del documentario si scoprono dietro le quinte, storie, gossip e curiosità mai raccontati prima, una storia nella storia che racconta della passione e della determinazione di una redazione non solo nel costruire una parabola giornalistica autorevole e originale, ma nel ridefinire il dna della testata all’interno delle nuove e innumerevoli sfide digitali delle piattaforme social e delle nuove community online. La colonna sonora originale porta la firma di un grande musicista italiano, il compositore e produttore Dardust.

Trasporti, accordo Ue per ridurre emissioni CO2 da camion e bus

Trasporti, accordo Ue per ridurre emissioni CO2 da camion e busBruxelles, 18 gen. (askanews) – I negoziatori del Parlamento europeo, della presidenza di turno spagnola del Consiglio Ue e della Commissione hanno raggiunto, oggi a Strasburgo, un accordo provvisorio sul regolamento per la riduzione delle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti. Il regolamento era stato proposto dalla Commissione il 14 febbraio 2023.

I negoziatori hanno concordato obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, avendo come riferimento la media del 2019, del 45% per il periodo 2030-2034, del 65% per il 2035-2039 e del 90% a partire dal 2040. Le nuove norme riguardano gli autobus e i camion di grandi dimensioni (compresi i veicoli professionali, come i camion per la spazzatura, i ribaltabili e le betoniere, a partire dal 2035) e autobus. Gli obiettivi concordati per i nuovi autobus urbani prevedono una riduzione delle emissioni del 90% entro il 2030, e zero emissioni entro il 2035. Vengono fissati obiettivi di riduzione delle emissioni anche per rimorchi (7,5%) e semirimorchi (10%), a partire dal 2030. Sono esentati invece i veicoli pesanti fabbricati da industrie di piccole dimensioni (“small-volume manufacturer”), quelli utilizzati per l’estrazione mineraria, la silvicoltura e l’agricoltura, i veicoli utilizzati dalle forze armate e dei vigili del fuoco e quelli destinati alla protezione civile, all’ordine pubblico e all’assistenza medica.

Secondo l’accordo, la Commissione effettuerà una revisione dettagliata sull’efficacia e sull’impatto del regolamento entro il 2027. Questa revisione valuterà, tra l’altro, l’estensione del campo di applicazione ai camion più piccoli (sotto le 5 tonnellate). Il Parlamento europeo (in particolare la sua commissione Ambiente) e il Consiglio Ue dovranno ora approvare formalmente l’accordo, prima che il nuovo regolamento possa entrare in vigore.

I veicoli pesanti (camion, bus urbani e autobus a lunga percorrenza), sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada nell’Ue e rappresentano oltre il 6% delle emissioni totali di gas serra dell’Unione.

Ue, Dombrovskis: aperti a libero scambio ma anche pronti a difenderci

Ue, Dombrovskis: aperti a libero scambio ma anche pronti a difenderciRoma, 18 gen. (askanews) – Come primo blocco mondiale sugli scambi commerciali l’Unione europea ha tutto l’interesse a preservare un sistema multilaterale basato su regole. Ma dato che non può dare per scontato che questo rimanga in futuro, deve essere anche “pronta a difendersi”. Lo affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, responsabile del commercio con l’estero per l’Ue, intervenendo a un panel di discussione al forum economico mondiale a Davos, in Svizzera.

Come Ue “siamo il più grande blocco commerciale del mondo. Quindi per l’Ue ci sta tanto in ballo quando discutiamo di sistema commerciale globale, siamo impegnati a preservare un sistema multilaterale basato su regole. Ma il commercio sta cambiando c- ha notato – sta diventando molto più conflittuale e questo avrà un costo. Ci sono stime sul fatto che se si creerà un sistema a blocchi ci saranno ricadute. Quindi è importante preservare il sistema multilaterale. Al tempo stesso e anche evidente che c’è uno spostamento dalla efficienza alla resilienza”. “Parte della risposta è esattamente la diversificazione. Cooperare con una gamma più ampia di partner, restare aperti al mondo resta cruciale, ma al tempo stesso non possiamo dare per scontato che l’apertura degli scambi di oggi resti anche domani. Dobbiamo essere in grado di difenderci e stare attenti al fatto che altri non violino le regole – ha detto Dombrovskis -. Lavoriamo più possibile per il sistema multilaterale, ma restiamo pronti a agire in maniera unilaterale”.

I verbali della Bce, tra falchi e colombe ecco perché l’ultimo board ha lasciato i tassi invariati

I verbali della Bce, tra falchi e colombe ecco perché l’ultimo board ha lasciato i tassi invariatiRoma, 18 gen. (askanews) – L’ultimo Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mettersi definitivamente alle spalle la fase di aumento dei tassi di interesse, una linea unanime, tracciata tra falchi e colombe, mentre con un voto a maggioranza, “molto ampia” è stata decisa una accelerazione, a sorpresa, sulla graduale riduzione degli stock di titoli, accumulati anche con il piano anticrisi Pepp.

Secondo i verbali della riunione dello scorso 14 dicembre, che sono stati pubblicati oggi dall’istituzione, all’incontro è stata sollevata l’argomentazione che l’impatto dell’inasprimento monetario già operato potrebbe risultare più forte del previsto nei prossimi trimestri. Tuttavia a queste tesi, evidentemente di qualcuno tra le “colombe”, è stato obiettato che non vi sono evidenze al momento in tal senso e più in generale “è stato sottolineato che non ci sono margini per autocompiacimento e che non è il momento per il consiglio direttivo di abbassare la guardia” nella lotta all’inflazione.

Secondo i verbali della riunione “sono state espresse preoccupazioni sul fatto che nel breve termine l’inflazione potrebbe risalire e che le continue incertezze in merito alle dinamiche dei salari dell’inflazione di fondo suggeriscono ccome sia troppo presto – riportano ancora i verbali – per essere fiduciosi che sul fatto che è stato svolto il compito” (di riportare il caro vita ai livelli obiettivo). Per questo è stata approvata all’unanimità di linea di mantenere i tassi di interesse “a livelli restrittivi tutto il tempo che sarà necessario” per centrare l’obiettivo di ritorno dell’inflazione al 2% sul medio termine.

La proposta del capo economista, Philip Lane, di accelerare il processo di graduale riduzione anche dello stock di titoli pubblici e privati acquistati con il programma Pepp è stata invece approvata “con una maggioranza molto ampia”, prosegue il documento. Su questo aspetto durante la riunione è stato argomentato “che sarebbe prematuro pensare che la debolezza dell’attività sia passata. Ci sono diversi motori di crescita che è improbabile sostengano le economia dell’area euro nel breve termine. Non ci sono segnali di un miglioramento nel commercio globale mentre i rischi geopolitici potrebbero raggiungere debolezza, almeno nel manufatturiero”. Inoltre “i margini patrimoniali di imprese famiglie hanno finora ritardato l’impatto della stretta monetaria sulla domanda, ma mentre questi margini si riducono in tandem con la contrazione del bilancio dell’eurosistema ed è probabile che l’impatto delle condizioni finanziarie più restrittive diventi più forte”.

Inoltre è stato sostenuto che le previsioni di crescita dei tecnici della stessa Bce potrebbero risultare eccessivamente ottimistiche. Alla fine sul Pepp “alcuni componenti erano a favore di una conclusione anticipata dei pieni reinvestimenti dei titoli che giungono alla scadenza, come proposto, altri hanno sostenuto che fosse meglio continuare con il pieno rinnovo dei bond fino alla fine del 2024”.

Al via a Gubbio il conclave Pd, l’ex convento off limits alla stampa

Al via a Gubbio il conclave Pd, l’ex convento off limits alla stampaGubbio (Pg), 18 gen. (askanews) – E’ ben chiuso il cancello del Park hotel ai Cappuccini di Gubbio dove nel primo pomeriggio arriveranno i deputati del Pd per la due giorni organizzata dal gruppo. Dei 69 parlamentari Dem della Camera, si spiega, dovrebbero mancarne solo 4 o 5 per impegni già presi in precedenti (tra loro l’ex premier Enrico Letta). La segretaria Elly Schlien è attesa per domani nell’ex convento immerso nel verde farà l’intervento di chiusura.

L’evento, come ha spiegato il dipendente dell’albergo da dietro il cancello, è off limits alla stampa e fuori si è creato già un capannello di giornalisti, telecamere e microfoni. I lavori si aprono oggi, alle ore 16, con la capogruppo Chiara Braga. Seguiranno due sessioni: “Dove va il mondo. Trea guerree pace, l’Europoa di Ventotene”; “La destra al potere: tra propaganda e sogni di egemonia”.

Domani, la terza sessione “Un patto tra generie generazioni, un’altra ideadi futuro”. Poi, alle ore 11,30, l’intervento conclusivo della segretaria. L’evento sarà un’occasione di confronto all’interno del partito sulla linea politica da adottare, in Parlamento e in vista delle elezioni europee. A cominciare dalla decisione della segretaria di candidarsi o meno, riserva che al momento non è ancora stata sciolta da Elly Schlein.

(dall’inviata Costanza Zanchini)