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De Raho dice che “il Governo Meloni favorisce le mafie” (e alla Camera è bagarre)

De Raho dice che “il Governo Meloni favorisce le mafie” (e alla Camera è bagarre)Roma, 17 gen. (askanews) – Bagarre in aula alla Camera durante il dibattito sulle comunicazioni del guardasigilli Carlo Nordio sull’amministrazione della giustizia. A suscitare le proteste e la censura da parte della presidenza, l’intervento del deputato M5s Federico Cafiero De Raho.

“Allarma – ha detto ex procuratore antimafia – l’attenzione ossessiva che il Ministro e il governo hanno sulla pubblicazione e sulla informazione del contenuto delle intercettazioni. Il silenzio sulle ordinanze di custodia cautelare lo riteniamo molto grave, il silenzio sui contenuti delle intercettazioni ostacola la prevenzione dei reati. Lei Ministro, la presidente Meloni e tutti voi della maggioranza sapete che il silenzio è omertà e sapete che le mafie si proteggono con l’omertà. La vostra politica è un favore alle mafie, voi fate quello che le mafie nei loro territori impongono con l’intimidazione. Zittite la stampa e le persone: mai le mafie hanno avuto un trattamento così favorevole”. “Non si può sostenere in quest’aula che quello che si sta facendo, ovvero la norma che tutti chiamano bavaglio abbia la funzione di silenziare la stampa ed è la tecnica che usa la mafia”, ha reagito il deputato Roberto Giachetti chiedendo alla presidenza della Camera “di verificare quello che è stato detto perché non tutto può essere perché quelle parole lasciano intendere che qui sui fanno le cose come le fanno i mafiosi”.

De Raho ha preso la parola precisando: “Ho grande rispetto sia per il Ministro, che per l’aula e per la politica. La mia affermazione era la seguente: non consentire la pubblicazione dei contenuti delle conversazioni, la pubblicazione delle ordinanze, determina il silenzio. Il silenzio è l’omertà e l’omertà è uno dei pilastri dell’associazione mafiosa. Ho detto questo senza voler infangare nessuno”. Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha censurato le parole del deputato pentastellato: “Il sillogismo che ha appena spiegato non è accettabile in quest’aula. Il sillogismo secondo il quale all’omertà corrisponde il silenzio e la categoria si applica a questo governo è inaccettabile. Avevo inteso omertà nel senso di nascondere qualcosa ma se lei lo riporta a un senso criminale devo richiamarla e devo censurare il suo intervento”.

Sulla questione si è difeso il ministro Nordio: “Non voglio fare l’avvocato difensore di nessuno ma il collega Cafiero De Raho e altri credo abbiano in perfetta buona fede il complesso di Senofane. Senofane diceva che i traci dipingono gli dei con gli occhi azzurri e i capelli rossi, gli africani con occhi neri e i capelli ricciuti e se un triangolo potesse pensare vedrebbe Dio fatto a triangolo. Vuol dire che ognuno vede la realtà secondo la lente deformata dei propri pregiudizi. Non mi stupisco che una persona che ha dedicato la vita all’antimafia e all’anticorruzione veda tutto il mondo come una sorta di cospirazione, sotto ogni ponte veda un appalto truccato, un favore alla mafia. È una sorta di vizio mentale, prendiamolo ma non è così”.

Berlinale, “Quell’estate con Irène” di Sironi in anteprima mondiale

Berlinale, “Quell’estate con Irène” di Sironi in anteprima mondialeRoma, 17 gen. (askanews) – Sarà presentato in anteprima mondiale alla Berlinale, nella sezione Generation, “Quell’estate con Irène”, il nuovo film di Carlo Sironi (già vincitore del Discovery Prize per la migliore opera prima agli European Film Awards con “Sole”).

Il film, ambientato nell’agosto 1997, racconta di Clara e Irène che si incontrano per la prima volta durante una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura. Timida e solitaria l’una, sfacciata e inarrestabile l’altra, in comune hanno soltanto i loro 17 anni e quella malattia che sembrava sconfitta ma è ancora un’ombra presente nelle loro vite. Eppure quando sono insieme la paura svanisce e bastano poche ore a renderle inseparabili. Al punto di decidere di scappare insieme su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate. “Quell’estate con Irène” nasce dal desiderio di raccontare quel momento in cui le prime impressioni della vita ci colpiscono e vanno a creare la nostra identità e la nostra memoria, quell’estate che non dimenticheremo mai. Volevo realizzare un film che avesse la sostanza indefinita di un sogno ad occhi aperti e la precisione chirurgica dei ricordi più importanti. La prima volta che l’ho immaginato stavo ascoltando To Wish Impossible Things dei The Cure: ‘Remember how it used to be / when the sun would fill up the sky. / Remember how we used to feel, / those days would never end’” ha dichiarato Carlo Sironi.

Il primo lungometraggio di Sironi, “Sole” ha debuttato in concorso nella sezione Orizzonti alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha partecipato ai festival di Toronto e Berlino, ottenuto una candidatura al David di Donatello e ai Nastri d’argento e vinto il Discovery Prize come migliore esordio agli European Film Awards 2020. “Quell’estate con Irène” è il suo secondo film, selezionato alla 74esima Berlinale.

”Mare Fuori 4″, il regista: intenso ed emotivo, si soffre insieme

”Mare Fuori 4″, il regista: intenso ed emotivo, si soffre insiemeRoma, 17 gen. (askanews) – Dal 14 febbraio, su Rai 2 in prima serata, arriva “Mare Fuori 4” per la regia regia di Ivan Silvestrini(con l’anteprima dei primi 6 episodi disponibile dal primo febbraio su RaiPlay e l’intero box set dal 14). La quarta stagione, in cui tornano tra gli altri Carmine Recano, Lucrezia Guidone, Massimiliano Caiazzo, Maria Esposito, Matteo Paolillo e Artem, si riapre su Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella, costretti a rinunciare all’amore della famiglia, messi faccia a faccia con le loro più intime paure e con l’unico sostegno degli amici con cui scelgono di navigare. Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia vivono ancora il peso di legami familiari capaci di condizionare la loro vita. Per tutti, però, è il momento di crescere e capire chi e cosa si vuole essere. Ormai la maggior parte dei detenuti è maggiorenne. Il cambiamento è necessario, ma la crescita personale è una scelta che richiede coraggio. La durezza della nuova direttrice forza i ragazzi a una scelta: ribellarsi per la propria autodeterminazione. Lo scontro fra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi diventa inevitabile.

“Dirigere la quarta stagione è stata una sfida con me stesso, sentivo di aver dato molto nella stagione precedente e non volevo abbassare il tiro – ha detto il regista – volevo continuare nel percorso emotivo che tanto aveva appassionato me, prima ancora che il pubblico… Chi nella vita ha ascoltato musica in vinile o in cassetta ricorda che gli album erano divisi in lato A e lato B, spesso se il primo lato conteneva i brani più orecchiabili e d’impatto, il secondo lato portava l’album verso momenti più profondi, introspettivi. È così che vedo questa quarta stagione, come il lato B più intenso ed emotivo di un grande racconto cominciato con l’arrivo di Rosa Ricci e il suo incontro fatale con Carmine Di Salvo”. “Anche quest’anno molti passaggi della sceneggiatura, eseguiti con maestria da un cast sempre più eccezionale, mi hanno commosso profondamente – ha aggiunto – so che soffrirete, ma sarà bello farlo insieme”. Le musiche di Stefano Lentini sottolineano le emozioni dei personaggi. La soundtrack originale della serie, che comprende anche le canzoni “Luna Chiena” “Simmo Nuje” e “Dobermann”, scritte da Stefano Lentini e da Raiz, è stata eseguita dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. A collaborare alla colonna sonora anche il coro dei Piccoli Cantori.

Gardaland, al via i lavori per una nuova (e segreta) attrazione

Gardaland, al via i lavori per una nuova (e segreta) attrazioneRoma, 17 gen. (askanews) – Al via i lavori per la nuova attrazione 2024 – disponibile da giugno – di Gardaland Resort. La pietra di colore viola, personalizzata con 22 misteriosi simboli e con un messaggio da decifrare – diventerà, fino a quando non saranno svelati ulteriori dettagli, il simbolo di una nuova attrazione che accoglierà, nella prossima stagione, milioni di Ospiti che potranno apprezzarla in modalità e coinvolgimento emotivo sempre nuovo, a seconda dell’età. Infatti, l’avventurosa novità 2024 di Gardaland sarà un’attrazione per gli amanti del brivido e dell’avventura a partire dalla generazione X a quella Z fino alla Gen Alpha e potrà trasportare circa 350 persone all’ora, con un’altezza superiore ai 120 cm. Posizionata in un’area di 494 m2 prenderà il posto di Sequoia Magic Loop, accanto alle attrazioni Shaman e Colorado Boat. Ricca di effetti speciali e con un alto impatto scenografico la nuova attrazione – della quale non è stato ancora svelato il nome ma solo dettagli che infittiscono il mistero – saprà accogliere più generazioni diverse fra loro assicurando, in perfetto stile Gardaland, una nuova e immersiva avventura. La pietra, realizzata dal reparto creativo di Gardaland Resort in circa 10 step per un totale di 100 ore di lavoro, al termine dei lavori nel cantiere, verrà posizionata nella nuova attrazione.

De Laurentiis: “Sei colpi di mercato e nuovo ciclo”

De Laurentiis: “Sei colpi di mercato e nuovo ciclo”Roma, 17 gen. (askanews) – “Abbiamo dimostrato, dal 2004 ad oggi, che a Napoli si può essere vincenti e vogliamo tornare ad esserlo prima possibile”. Lo ha detto a Riyad in Arabia Saudita, dove il suo Napoli si giocherà la Supercoppa Italiana con Fiorentina, Lazio e Inter, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il Napoli ha già ufficializzato l’acquisto di Mazzocchi e presto renderà noti altri due acquisti: Hamed Traorè e Cyril Ngonge. “Bisogna rimettere il Napoli sui binari. Andava resettato tutto dopo lo Scudetto e ora lo stiamo facendo anche scegliendo sul mercato giocatori adatti al momento ma anche al futuro”. Poi sulla Supercoppa italiana De Laurentiis ha detto: “Ho scelto io il centro sportivo. Già avevo mandato un mio uomo di fiducia qui per assicurarmi che il manto erboso fosse degno delle nostre aspettative”.

Patto stabilità, Ok dall’Europarlamento al mandato negoziale

Patto stabilità, Ok dall’Europarlamento al mandato negozialeBruxelles, 17 gen. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, con 431 voti favorevoli, 172 contrari e 4 astensioni, la posizione dell’Assemblea per i negoziati con i governi dell’Ue sulla forma definitiva della revisione del regolamento sulla sorveglianza multilaterale di bilancio, il cosiddetto “braccio preventivo” del Patto di stabilità.

Il testo adottato contiene modifiche sostanziali rispetto alla proposta originaria della Commissione, e differisce in molti punti anche dalla posizione adottata dal Consiglio Ecofin. I negoziati tra Parlamento europeo, Consiglio Ue e Commissione (“triloghi”) inizieranno immediatamente, oggi stesso alle 13.

Giornata memoria, al via tournée spettacolo “Storia di un uomo magro”

Giornata memoria, al via tournée spettacolo “Storia di un uomo magro”Roma, 17 gen. (askanews) – Si apre sabato 20 gennaio a Sant’Anna Arresi (Chiesa di Sant’Anna, ore 18.30) l’ottava tournée dello spettacolo “Storia di un uomo magro” in occasione della Giornata della memoria, istituita dall’Assemblea dell’Onu il primo novembre 2005 per ricordare le vittime dell’Olocausto. Col monologo dell’attore-regista Paolo Floris, accompagnato dall’organettista Pier Paolo Vacca, si terranno 22 rappresentazioni in 16 località di cinque Regioni italiane (Sardegna, Emilia, Lombardia, Liguria e Marche).

L’organizzazione è dell’Associazione Cultuale Pane & Cioccolata col sostegno della Fondazione di Sardegna, la collaborazione di 11 amministrazioni comunali e di tante scuole. All’iniziativa hanno collaborato diversi Istituti storici per la Resistenza, l’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), la Fasi (Federazione associazione dei sardi in Italia). Uno spettacolo si terrà per i detenuti del carcere di Uta con l’autorizzazione del Tribunale di sorveglianza di Cagliari. Dice Paolo Floris: “Parteciperemo, con lo spettacolo, anche per ricordare gli 80 anni della liberazione di Piacenza dove, tra i protagonisti, alla guida della brigata “Giustizia e Libertà”, era stato il carabiniere sardo Fausto Cossu di Tempio Pausania col comandante unico Emilio Canzi (“Ezio Franchi”), Giuseppe Prati (“Liberatore”), succeduto a Vladimiro Bersani (“Selva”, morto in combattimento il 19 luglio 1944). Molto attive le scuole in Sardegna e nella penisola dove verranno coinvolti oltre cinquemila studenti”.

La vicenda narrata. “Storia di un uomo magro” racconta le vicende di uno dei tanti uomini protagonisti della Seconda guerra mondiale. Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, morto tre anni fa poco prima di compiere 106 anni, è stato prigioniero dei tedeschi nell’orrore dei lager nazisti. Lo spettacolo. Vittorio è un uomo magro. Magro, ma non troppo magro per imbracciare un fucile e partire per fare la guerra; non troppo magro per lavorare, da schiavo, in una fabbrica tedesca; magro, ma non troppo magro, perché la sua storia finisca nel forno crematorio di un lager tedesco. Resterà vivo per due chili. Liberamente tratto dal libro di Giacomo Mameli La ghianda è una ciliegia (2006), lo spettacolo di Floris (che ha superato le cento rappresentazioni), riporta alla luce i ricordi di Vittorio. Con una narrazione leggera, che non risparmia gli orrori del nazi-fascismo, la vita del soldato sardo diventa sul palco, con la tecnica del teatro di narrazione, il simbolo di tanti uomini comuni che la violenza della guerra ha trasformato in eroi.

Paolo Floris. Paulilatino 1985, attore, autore, regista. È cresciuto artisticamente con Giancarlo Sammartano e Ascanio Celestini. Interessato all’arte affabulatoria, racconta la storia del nostro Paese partendo dalla ricerca antropologica sul campo. Tra gli altri suoi spettacoli teatrali: Gramsci spiegato a mia figlia. L’ultimo lavoro “Tema”, rievoca le vicende della prima guerra mondiale tra gli altipiani del Carso e di Asiago. Giacomo Mameli. Perdasdefogu 1941, giornalista, scrittore. Laureato in Sociologia, alla Scuola superiore di giornalismo di Urbino ha discusso la tesi con Paolo Fabbri e Carlo Bo (“Quattro paesi, un’isola”). Collabora con quotidiani e televisioni nazionali ed estere.

La ghianda è una ciliegia. (Cuec, 2006, Il Maestrale 2021) – Il romanzo (vincitore del Premio Orsello per le letteratura nel 2007, presidente della giuria Sergio Zavoli) dà voce ai senza-parola, ai “vecchi ragazzi” della seconda guerra mondiale, la maggior parte dei quali analfabeti, protagonisti di una epopea tra le più tragiche della nostra storia contemporanea. Pierpaolo Vacca. Ovodda 1991. L’artista barbaricino suona l’organetto diatonico. Dopo gli inizi con il folk ha esplorato i territori del jazz e della canzone d’autore. Ha inciso con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura l’album Tango Macondo. Nel 2024 il suo primo lavoro da solista, Travessu. Sedi e orari degli spettacoli: – 20 gennaio, ore 18.30, SANT’ANNA ARRESI Chiesa di Sant’Anna. – 21 gennaio, ore 19, FONNI Auditorium Ceas. – 22 gennaio, ore 19, SAN VERO MILIS Chiesa San Salvatore. – 23 gennaio, ore 19, MACOMER Centro Culturale U.N.L.A. – 24 gennaio, ore 11, GHILARZA Auditorium Liceo Scientifico Mariano IV. – 26 gennaio, ore 9, 11 e 21, PIACENZA Sala dei Teatini. – 27 gennaio, ore 11 e 20,45, ALZANO LOMBARDO Teatro degli Storti. – 28 gennaio, ore 17, IMPERIA Teatro Lo Spazio Vuoto. – 29 gennaio, ore 19, PESARO Teatro Sperimentale. – 31 gennaio, ore 11.15, URBINO Cinema Ducale. – 2 febbraio, ore 11, PESARO Teatro Sperimentale. – 3 febbraio, ore 19, BOLOGNA Centro Sociale Giorgio Costa. – 4 febbraio, ore 18, VICENZA Auditorium dei Carmini. – 9 febbraio, ore 11.30-19, TORTOLI’ Auditorium Istituto Tecnico Monte Attu. – 19 febbraio, ore 11, UTA Casa Circondariale Ettore Scalas. – 20 febbraio, ore 11-19, ARBOREA Teatro Don Bosco. – 23 febbraio, ore 11.15, CAGLIARI Auditorium Liceo Dettori.

Il Papa: il cristianesimo non condanna l’istinto sessuale (e la castità non è l’astinenza)

Il Papa: il cristianesimo non condanna l’istinto sessuale (e la castità non è l’astinenza)Roma, 17 gen. (askanews) – “Nel cristianesimo non c’è una condanna dell’istinto sessuale. Un libro della Bibbia, il Cantico dei Cantici, è uno stupendo poema d’amore tra due fidanzati. Tuttavia, questa dimensione così bella della nostra umanità non è esente da pericoli, tanto che già San Paolo deve affrontare la questione nella prima Lettera ai Corinzi. Il rimprovero dell’Apostolo riguarda proprio una gestione malsana della sessualità da parte di alcuni cristiani”, lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale di oggi nell’Aula Paolo VI in Vaticano, dove continuando il nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, ha incentrato la sua riflessione sul tema “La lussuria”.

Spiegando che la lussuria “è una sorta di ‘voracità’ verso un’altra persona, cioè il legame avvelenato che gli esseri umani intrattengono tra di loro, specialmente nella sfera della sessualità”, Bergoglio ha ricordato che “l’innamoramento “è una delle realtà più sorprendenti dell’esistenza” e “se non viene inquinato dal vizio, l’innamoramento” è “uno dei sentimenti più puri. Una persona innamorata diventa generosa, gode nel fare regali, scrive lettere e poesie. Smette di pensare a sé stessa per essere completamente proiettata verso l’altro”. Ma “questo ‘giardino’ dove si moltiplicano meraviglie non è però al riparo del male. Esso viene deturpato dal demone della lussuria”, un vizio “particolarmente odioso”. “La lussuria – ha sottolineato il Papa – è un vizio pericoloso. Tra tutti i piaceri dell’uomo, la sessualità ha una voce potente. Coinvolge tutti i sensi; dimora sia nel corpo che nella psiche; se non è disciplinata con pazienza, se non iscritta in una relazione e in una storia dove due individui la trasformano in una danza amorosa, essa si muta in una catena che priva l’uomo di libertà. Il piacere sessuale è minato dalla pornografia: soddisfacimento senza relazione che può generare forme di dipendenza”.

“Dobbiamo difendere l’amore, del cuore, della mente, del corpo. Amore puro del donarsi l’uno all’altro: è questa la bellezza del rapporto sessuale”, ha esortato. Il vizio della lussuria “devasta le relazioni tra le persone. Per documentare una realtà del genere è sufficiente purtroppo la cronaca di tutti giorni. Quante relazioni iniziate nel migliore dei modi si sono poi mutate in relazioni tossiche, di possesso dell’altro, prive di rispetto e del senso del limite? Sono amori in cui è mancata la castità: virtù che non va confusa con l’astinenza sessuale, bensì con la volontà di non possedere mai l’altro. Amare è rispettare l’altro, ricercare la sua felicità, coltivare empatia per i suoi sentimenti, disporsi nella conoscenza di un corpo, di una psicologia e di un’anima che non sono i nostri, e che devono essere contemplati per la bellezza di cui sono portatori”.

La lussuria, invece, ha proseguito il Papa, “si fa beffe di tutto questo: depreda, rapina, consuma in tutta fretta, non vuole ascoltare l’altro ma solo il proprio bisogno e il proprio piacere; la lussuria giudica una noia ogni corteggiamento, non cerca quella sintesi tra ragione, pulsione e sentimento che ci aiuterebbe a condurre l’esistenza con saggezza. Il lussurioso cerca solo scorciatoie: non capisce che la strada dell’amore va percorsa con lentezza, e questa pazienza, lungi dall’essere sinonimo di noia, permette di rendere felici i nostri rapporti amorosi”. E “vincere la battaglia contro la lussuria, contro la ‘cosificazione’ dell’altro, può essere un’impresa che dura tutta una vita. Però il premio di questa battaglia è il più importante in assoluto, perché si tratta di preservare quella bellezza che Dio ha scritto nella sua creazione quando ha immaginato l’amore tra l’uomo e la donna”, ha detto Papa Francesco nell’udienza generale di oggi nell’Aula Paolo VI in Vaticano, dove continuando il nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, ha incentrato la sua riflessione sul tema “La lussuria”.

“Quella bellezza che ci fa credere che costruire una storia insieme è meglio che andare a caccia di avventure. Tanti Don Giovanni lì, eh? Coltivare tenerezza è meglio che piegarsi al demone del possesso. Il vero amore non possiede, si dona. servire è meglio che conquistare. Perché se non c’è l’amore, la vita è triste solitudine”, ha concluso Bergoglio.

Bce, Panetta: ragionare su condizioni per aggiustamento monetario

Bce, Panetta: ragionare su condizioni per aggiustamento monetarioRoma, 17 gen. (askanews) – “L’inflazione a livello europeo sta scendendo, sta scendendo rapidamente e sapete come vi sia una discussione alla Banca centrale europea su quali siano le condizioni monetarie necessarie per questa fase di disinflazione. Ovviamente dopo due anni di inflazione molto più alta rispetto agli obiettivi si è molto cauti, io sono convinto che la disinflazione sia in atto, che sia forte e che proseguirà ma non mi lancio, ovviamente, perché credo che sarebbe inappropriato e istituzionalmente non corretto, in previsioni, anche perché non lo so, su quando si taglierà i tassi. E se lo sapessi non ve lo direi”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al Comitato esecutivo dell’Abi.

“Però credo che si possa ragionare delle condizioni che possono portare a un aggiustamento dell’intonanzione (stance) monetaria – ha detto -. Credo che si stia andando a direzione giusta”. “Adesso vedremo se i dati che si renderanno disponibili nelle prossime settimane confermeranno queste tendenza alla disinflazione. Stanno emergendo dei rischi, perché quello che sta succedendo in Medio Oriente e questa emersione di tensioni che non consentono il trasporto di merci e di beni possono avere dei contraccolpi più ampi, sul costo del materie prime. E potrebbero mettere a rischio questa disinflazione. Al momento non vediamo un impatto particolarmente significativo – ha proseguito Panetta – ma non possiamo escluderlo, perché abbiamo visto che questi fenomeni di carattere geopolitico sono difficilmente prevedibili e che possono avere un impatto tramite l’effetto sulla fiducia, che si può espandere molto rapidamente”.

“Però – ha concluso – con la disinflazione in atto e se si proseguirà, certamente come ha detto (la presidente della Bce) Christine Lagarde ci sarà un effetto sulle condizioni monetarie”.

Il governatore di Bankitalia Panetta: in Italia l’inflazione sotto controllo, è tornata stabilmente sotto al 2%

Il governatore di Bankitalia Panetta: in Italia l’inflazione sotto controllo, è tornata stabilmente sotto al 2%Roma, 17 gen. (askanews) – In Italia “la novità positiva è che l’inflazione è sotto controllo: è tornata stabilmente al di sotto del 2% e prevediamo che rimanga sotto il 2% nel prossimo triennio, nei prossimi tre anni che sono l’orizzonte su cui la Banca centrale europea valuta gli interventi di politica monetaria”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al Comitato esecutivo dell’Abi.

Meno positivi i dati sulla crescita. “Quello che noi prevediamo per l’Italia è una crescita al di sotto dell’1% sia per il 2024 sia per il 2023, su cui i dati definitivi non ci sono. Prevediamo che il 23 si sia chiuso con una crescita attorno allo 0,6 o lo 0,7 per cento, una crescita sotto l’1% nel 2024 e un ritorno attorno all’1% nel 2025”, ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al Comitato esecutivo dell’Abi. “Gli investimenti, che sono il motore dell’economia più che i consumi rimarranno deboli”, ha aggiunto.