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Manovra, Meloni su Degni: fa paura mentalità sinistra, Schlein risponda

Manovra, Meloni su Degni: fa paura mentalità sinistra, Schlein rispondaRoma, 4 gen. (askanews) – La cosa “che mi fa paura è che si consideri normale” che “le persone di nomina politica, anche se nominate a incarichi super partes, si comportino da militanti politici” perché “questa è la mentalità che ha devastato le istituzioni della Repubblica ed è una mentalità che io combatto”. Così la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi, in merito alla vicenda del post sulla manovra del consigliere della Corte dei Conti Marcello Degni.

Quello che “ho da chiedere alla sinistra – ha attaccato – è se sia normale che persone nominate dalla sinistra in incarichi che devono essere super partes si comportino da militanti politici e mi attendo una risposta parte del segretario Pd Elly Schlein e magari anche da chi ha nominato questa persona”, ossia Paolo Gentiloni. “Non è nel mio interesse – ha poi assicurato – sostituire un sistema di potere fatto di militanti in ruoli che dovrebbero garantire tutti con altrettanto distinto e contrapposto sistema di potere fatto di militanti di un altro partito che utilizzano i ruoli per fare altro rispetto a quello che devono fare”.

(segue)

Meloni: candidarmi alle Europee? Non ho deciso, se anche altri leader lo facessero sarebbe un test di livello

Meloni: candidarmi alle Europee? Non ho deciso, se anche altri leader lo facessero sarebbe un test di livelloRoma, 4 gen. (askanews) – “Non ho ancora preso la decisione” di candidarmi alle Europee, “niente conta di più per me che sapere di avere il consenso dei cittadini”. “Anche oggi che sono premier il misurarsi col consenso sarebbe una cosa utile e interessante, né mi convince la tesi di chi dice che candidarsi alle Europee è una presa in giro dei cittadini perché poi ci si dimette, ma i cittadini lo sanno, anche questa è democrazia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi per motivi di salute della premier.

“Una mia eventuale candidatura – ha proseguito Meloni – potrebbe forse portare altri leader a fare la stessa scelta, anche delle opposizioni, e potrebbe anche diventare un test di altissimo livello. Queste ragioni mi farebbero propendere per un sì, ma devo capire se la mia candidatura personale potrebbe togliere tempo al mio lavoro da premier, perché penso anche che sia una decisione che dovrebbe essere presa insieme agli altri leader della maggioranza”. Intanto, “mi impegno volentieri” su un eventuale confronto in tv con Elly Schlein. “Penso sia normale e giusto che il presidente del Consiglio si confronti col leader dell’opposizione” in vista della “campagna elettorale per le Europee, non mi sono mai sottratta, anche se l’oggetto del confronto non dovrebbe essere solo sulla condizione femminile per il fatto che siamo due donne. Non so se Schlein sia disponibile ma io sono disponibile a fare il confronto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno.

Mes, Meloni: strumento obsoleto, lavoriamo per cambiarlo

Mes, Meloni: strumento obsoleto, lavoriamo per cambiarloRoma, 4 gen. (askanews) – “Il Mes è uno strumento che esiste da tempo e che è obsoleto. Nella reazione dei mercati si legge una consapevolezza che è uno strumento obsoleto. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, forse la mancata ratifica può diventare un’occasione per trasformarlo in qualcosa di più efficace e questa è la strada su cui il governo deve lavorare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi per motivi di salute della premier.

“Nessuno – ha aggiunto – ha scelto di accedere al Mes, neanche al Mes ‘light’ sanitario, perchè ha delle problematicità, in una situazione in cui si devono fare i salti mortali per trovare le risorse è giusto interrogarsi su come usare bene le risorse”.

Europee, Meloni: candidatura? Potrebbe essere test di alto livello

Europee, Meloni: candidatura? Potrebbe essere test di alto livelloRoma, 4 gen. (askanews) – “Non ho ancora preso la decisione” di candidarmi alle Europee, “niente conta di più per me che sapere di avere il consenso dei cittadini”. “Anche oggi che sono premier il misurarsi col consenso sarebbe una cosa utile e interessante, né mi convince la tesi di chi dice che candidarsi alle Europee è una presa in giro dei cittadini perché poi ci si dimette, ma i cittadini lo sanno, anche questa è democrazia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi per motivi di salute della premier.

“Una mia eventuale candidatura – ha proseguito Meloni – potrebbe forse portare altri leader a fare la stessa scelta, anche delle opposizioni, e potrebbe anche diventare un test di altissimo livello. Queste ragioni mi farebbero propendere per un sì, ma devo capire se la mia candidatura personale potrebbe togliere tempo al mio lavoro da premier, perché penso anche che sia una decisione che dovrebbe essere presa insieme agli altri leader della maggioranza”.

Meloni: 2024 sarà anno complesso con scadenze importanti

Meloni: 2024 sarà anno complesso con scadenze importantiRoma, 4 gen. (askanews) – “Sarà un anno molto complesso per tutti, un anno che vede molte scadenze importanti, penso alla presidenza italiana del G7, per la quale siamo tutti molto impegnati”. Dalla stampa “non mi aspetto sconti” e “devo “scusarmi perché la conferenza stampa è stata rimandata due volte per motivi di salute, non c’era alcun intendimento di scappare dalle domande”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo la conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi per motivi di salute della premier.

Governo, la conferenza stampa di Meloni: il 2024 sarà un anno complesso con scadenze importanti

Governo, la conferenza stampa di Meloni: il 2024 sarà un anno complesso con scadenze importantiRoma, 4 gen. (askanews) – “Sarà un anno molto complesso per tutti, un anno che vede molte scadenze importanti, penso alla presidenza italiana del G7, per la quale siamo tutti molto impegnati”. Dalla stampa “non mi aspetto sconti” e “devo “scusarmi perché la conferenza stampa è stata rimandata due volte per motivi di salute, non c’era alcun intendimento di scappare dalle domande”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo la conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi per motivi di salute della premier.

Rai, Agenzia Entrate: per quest’anno abbonamento scende a 70 euro

Rai, Agenzia Entrate: per quest’anno abbonamento scende a 70 euroRoma, 4 gen. (askanews) – La legge di bilancio 2024 ha ridotto da 90 a 70 euro l’ammontare del canone di abbonamento alla televisione per uso privato, dovuto per l’anno in corso. Con una risoluzione, l’Agenzia delle Entrate rende noti gli importi del canone per l’anno 2024 per le varie casistiche che possono presentarsi. Per i cittadini per i quali l’addebito del canone avviene nella bolletta dell’energia elettrica o per i pensionati che in alternativa hanno scelto che le trattenute di pagamento avvengano direttamente sulla pensione, spetterà alle imprese elettriche e gli enti previdenziali addebitare i nuovi importi ridotti e quindi i diretti interessati non dovranno far nulla. Gli altri contribuenti già titolari di abbonamento Tv per i quali invece non è stato possibile l’inserimento nella fattura di fornitura elettrica, devono effettuare entro il 31 gennaio 2024 il versamento del canone dovuto per l’intera annualità, pari a 70 euro, tramite modello F24 (codice tributo TVRI). Tra questi, ad esempio, anche i nuclei familiari in cui nessun componente è titolare di contratto di fornitura di energia elettrica su cui sia possibile addebitare il canone Tv.

Schlein: Meloni si scusi e dica che pretende dimissioni Pozzolo

Schlein: Meloni si scusi e dica che pretende dimissioni PozzoloRoma, 4 gen. (askanews) – “Fra poco assisteremo ad una conferenza stampa in cui Meloni proverà a difendere l’indifendibile, dai disastri della manovra economica che taglia pensioni e sanità all’affossamento del salario minimo, dalla riforma costituzionale che riduce i poteri del Presidente della Repubblica allo smacco di aver accettato a testa bassa un compromesso dannoso sul Patto di Stabilità. Le ribatteremo punto per punto, perché gli italiani hanno diritto a conoscere la verità. Ma ci aspettiamo che la prima cosa che dica appena si siederà di fronte ai giornalisti è chiedere scusa per Pozzolo e pretendere le sue dimissioni.” Così la segretaria del Pd Elly Schlein risponde a chi le chiede cosa si aspetta dalla conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il Papa: oggi troppi conflitti alimentati anche da false notizie

Il Papa: oggi troppi conflitti alimentati anche da false notizieCittà del Vaticano, 4 gen. (askanews) – Oggi troppi conflitti e tensioni sono alimentati da false notizie e da un giornalismo che veicola “dichiarazioni incendiarie”. A denunciarlo è Papa Francesco che stamane in Vaticano ha ricevuto in udienza una Delegazione della Società dei Pubblicisti Cattolici della Germania (Gesellschaft Katholischer Publizisten Deutschlands) nel 75° anniversario della fondazione.

Nel suo discorso, consegnato e non pronunciato durante l’udienza, il Papa Papa ha affermato che “l’impegno per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e anche per la difesa della pace, della libertà e della dignità umana”, restano “obiettivi quanto mai attuali!”. “Quanti conflitti oggi, – ha subito spiegato – anziché essere estinti dal dialogo, sono alimentati da notizie false o da dichiarazioni incendiarie che passano attraverso i media! Perciò è ancora più importante che voi, forti delle vostre radici cristiane e della fede quotidianamente vissuta, ‘smilitarizzati’ nel cuore dal Vangelo, sosteniate il disarmo del linguaggio. Questo è fondamentale: – ha insistito Francesco – favorire toni di pace e di comprensione, costruire ponti, essere disponibili all’ascolto, esercitare una comunicazione rispettosa verso l’altro e le sue ragioni. C’è un bisogno urgente di questo nella società, – ha concluso il Papa – ma anche la Chiesa necessita di una comunicazione ‘gentile e al contempo profetica’”.

Tennis, Djokovic: “Il polso? Per gli Australian Open sarà ok”

Tennis, Djokovic: “Il polso? Per gli Australian Open sarà ok”Roma, 4 gen. (askanews) – “Il polso penso che andrà a posto, starà bene. Oggi contro De Minaur ha avuto un impatto, soprattutto quando servivo e colpivo di diritto. Ma non voglio parlarne troppo né togliere meriti a De Minaur”. Novak Djokovic ha spiegato l’entità del problema al polso, e le immediate prospettive, dopo la sconfitta in United Cup, la prima per lui in terra australiana dall’Australian Open 2018. Nella manifestazione a squadre miste, trasmessa su SuperTennis e SuperTenniX, Djokovic ha sconfitto il cinese Zhang Zhizhen e il ceco Jiri Lehecka, pur mostrando i segni di un infortunio al polso destro. Poi nel quarto di finale contro l’Australia si è arreso a De Minaur che ha festeggiato la prima vittoria in carriera su un numero 1 del mondo in carica.

“Non è mai bello perdere una partita ma non penso che ci penserò troppo a lungo. Sapevo che non sarei stato al 100% fisicamente, emotivamente, mentalmente, tecnicamente nella prima settimana dell’anno. E nemmeno lo volevo, fa tutto parte della preparazione per l’Australian Open, è lì che voglio performare al meglio”. Il percorso necessario per recuperare un infortunio, ha detto, “lo conosco bene, mi sono trovato molte volte in questa situazione e so cosa devo fare insieme al mio team. Naturalmente non sai mai cosa può succedere, mi sono infortunato prima dell’Australian Open 2021 e 2023 e ho comunque vinto il torneo. Stavolta spero di non avere problemi prima del torneo”.