Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Patto stabilità, accordo unanime all’Ecofin sulla riforma

Patto stabilità, accordo unanime all’Ecofin sulla riformaRoma, 20 dic. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Ue hanno raggiunto, durante una riunione straordinaria del Consiglio Ecofin via teleconferenza in corso questo pomeriggio, un accordo politico sulla revisione delle regole della “governance economica”, ovvero sulla riforma del Patto di stabilità. Lo afferma la presidenza di turno spagnola dell’Ue con un tweet sul suo account X (ex Twitter), definendo le nuove regole “equilibrate, realistiche, adatte alle sfide attuali e future”.

“Abbiamo un accordo politico. E’ una buona notizia per l’Europa”, ha affermato la ministra dell’Economia della Spagna Nadia Calvino, puntualizzando che l’accordo è stato unanime. Una prima reazione all’accordo viene dalla ministra delle Finanze dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag. “Sono felice che, dopo una lunga discussione e difficili negoziati, ora abbiamo raggiunto un buon accordo sulle regole di bilancio dell’Ue. È importante – afferma Kaagche queste regole forniscano una base solida per i bilanci nazionali e che tutti le rispettino. Questo è il punto d’interesse comune di tutti gli Stati membri”.

“Per i Paesi Bassi è fondamentale che con questo accordo si proceda verso una riduzione del debito ambiziosa e sostenibile. Questo accordo prevede regole di bilancio che incoraggiano le riforme, con spazio per gli investimenti, e adattate alla situazione specifica dello Stato membro interessato. Funzionano in modo anticiclico, al fine di non interrompere la potenziale crescita economica. Inoltre, occorre anche rispettare meglio le regole, cosa che troppo spesso è stata un problema in passato”, conclude la ministra olandese.

Mattarella: nulla va dato per scontato, neanche democrazia e libertà

Mattarella: nulla va dato per scontato, neanche democrazia e libertàRoma, 20 dic. (askanews) – “Nulla può essere dato per scontato. La pace innanzitutto. Ma anche la democrazia, i valori su cui si fonda. A cominciare dall’idea di libertà”. Lo ha detto, tra le altre cose, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Quirinale per lo scambio degli auguri di Natale con le alte cariche.

“Nel nostro vocabolario comune – ha sottolineato – è entrata da qualche tempo la parola transizione. Racconta il nostro viaggio collettivo verso il futuro. E come sempre accade questo cammino può comportare dubbi, incertezze, resistenze e paure. Ma nel patrimonio comune del nostro popolo, nelle coscienze degli italiani, sono radicati i principi e i valori che danno senso all’idea di libertà così come ce la presenta la nostra Costituzione, di cui abbiamo celebrato i 75 anni. La libertà come premessa di pace, giustizia, uguaglianza, democrazia, coesione sociale, dialogo, tolleranza, solidarietà. Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento, l’imparzialità, principio guida della pubblica amministrazione, unitamente al suo dovere di efficienza e competenza. Su queste qualità, su questi doveri della funzione pubblica, si fonda la garanzia di libertà dei cittadini e dunque la loro fiducia nelle istituzioni. I presupposti etici e civili della democrazia vivono nei sentimenti della comunità. Le paure possono attenuare il senso di solidarietà e quindi il desiderio di partecipazione, possono affievolire la fiducia necessaria per farsi artefici del futuro”, ha concluso.

Mattarella: lo Stato non sia condizionato da potenti interessi privati

Mattarella: lo Stato non sia condizionato da potenti interessi privatiRoma, 20 dic. (askanews) – “Assistiamo a vari fenomeni di concentrazione di potere che si articolano in circuiti diversi da quelli tradizionali, spesso alternativi a quelli tipici delle prerogative statuali”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso al Quirinale per lo scambio di aguri con le alte cariche.

“Tra questi – ha spiegato Mattarella -, la privatizzazione della forza: molte guerre vengono combattute da milizie private che si affiancano agli eserciti o li sostituiscono. Dimensioni come lo spazio o l’ambito sottomarino sono, sempre più spesso, terreni dove si combattono conflitti fra interessi privati, fuori dal controllo degli stati. Oligarchi di diversa estrazione si sfidano nell’esplorazione sottomarina, in nuove missioni spaziali, nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari (con implicazioni militari) e nel controllo di piattaforme di comunicazione social, agendo, sempre più spesso, come veri e propri contropoteri”. “Il fenomeno -secondo Mattarella – non è nuovo nella storia. Già in passato, anche lontano, grandi corporazioni si sono trovate a condizionare l’azione di governi, se non degli Stati. Con l’avvento della democrazia gli Stati non dipendono più da singoli interessi. E non deve avvenire”.

Mattarella: c’è chi elude fisco, anche con paradisi fiscali

Mattarella: c’è chi elude fisco, anche con paradisi fiscaliRoma, 20 dic. (askanews) – “Molti tra i detentori di grandi capitali del pianeta, persone e aziende, riescono a eludere quasi integralmente gli obblighi fiscali, soprattutto nei servizi all’informazione, oggi settori di punta e in continua crescita. Si tratta di un’altra questione che riguarda direttamente l’espressione della sovranità dei cittadini, ai quali viene chiesto di concorrere al finanziamento delle attività statuali in quanto titolari di diritti; mentre, contemporaneamente, c’è chi ritiene di potersi sottrarre a quel dovere, disconoscendo ruolo e natura dello Stato, talvolta avvalendosi di legislazioni compiacenti di alcuni Paesi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cerimonia per gli auguri alle Alte cariche dello Stato.

Quello della tassazione è, per Mattarella, un tema “di grande rilievo per la portata dei mutamenti in atto”: “un recente rapporto dell’Osservatorio fiscale dell’Unione europea fornisce in proposito alcuni dati allarmanti. Nel 2022 più della metà delle entrate delle imprese statunitensi risultavano contabilizzate nei paradisi fiscali: cinquanta anni fa, nel 1970, questa percentuale era prossima a zero. Nel 2021, 140 Stati hanno convenuto di istituire una global minum tax sulle imprese multinazionali, ma gli Stati Uniti e numerose altre nazioni tra le più ricche non hanno dato adeguata attuazione alla misura”.

Mattarella: preoccupa poca partecipazione a voto, tutti responsabili

Mattarella: preoccupa poca partecipazione a voto, tutti responsabiliRoma, 20 dic. (askanews) – “Non possiamo trascurare l’attuale preoccupante flessione della partecipazione al voto, essenziale per la legittimazione delle istituzioni. Fiducia, partecipazione, democrazia sono anelli inseparabili di un’unica catena. Sottolineano il valore dell’attivo coinvolgimento nella vita della Repubblica in tutti i suoi aspetti. Da qui l’appello alla responsabilità di tutti: ciascuno è chiamato a fare la sua parte”. E’ l’invito rivolto alle alte cariche istituzionali dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per gli auguri di fine anno al Quirinale.

Mattarella: è tempo di cambiamento, affascinante ma difficile

Mattarella: è tempo di cambiamento, affascinante ma difficileRoma, 20 dic. (askanews) – “Quello che stiamo vivendo è un tempo, per un verso, affascinante, di grande cambiamento ma anche difficile, travagliato, per più aspetti drammatico”. Lo ha detto, tra le altre cose, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cerimonia per gli auguri alle Alte cariche dello Stato. Mattarella cita “il post pandemia, con gli effetti prodotti a tutti i livelli nelle nostre comunità, da quelli umani a quelli economici, sociali e psicologici, soprattutto sui più giovani”; le guerre, quella in Ucraina e quella in Medio Oriente; “gli effetti dirompenti del cambiamento climatico, che, nel corso di quest’anno, abbiamo purtroppo toccato con mano, ancora una volta, vivendo la devastazione prodotta da alluvioni e inondazioni, come è accaduto in ampie zone di Emilia Romagna e di Toscana”; i divari sociali che “si allargano”. “Si tratta di fenomeni globali che entrano prepotentemente nella vita delle nostre comunità e in quella quotidiana di ciascuno”, conclude.

M.O., Mattarella: Hamas brutale, numero inaccettabile civili a Gaza

M.O., Mattarella: Hamas brutale, numero inaccettabile civili a GazaRoma, 20 dic. (askanews) – Nella cerimonia per gli auguri alle Alte cariche, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda la guerra che “da settimane, infiamma il Medio Oriente, con la sanguinosa e brutale aggressione terroristica di Hamas a Israele e le azioni militari a Gaza, che stanno costando un numero inaccettabile di vittime civili, in uno scenario che rende sempre più grave la condizione umanitaria in quei territori”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cerimonia per gli auguri alle Alte cariche dello Stato.

Credem, la piu’ solida banca in Europa secondo test Srep Bce

Credem, la piu’ solida banca in Europa secondo test Srep BceRoma, 20 dic. (askanews) – Credem, uno dei principali gruppi bancari nazionali, risulta l’istituto più solido a livello europeo ed il migliore in Italia, come mostra la pubblicazione sul sito della Banca Centrale Europea dei dati relativi ai requisiti patrimoniali (SREP) delle banche vigilate direttamente dall’autorità di Francoforte. La pubblicazione di tali dati discende dalla normativa sui requisiti minimi patrimoniali che punta a rafforzare la disciplina di mercato e a garantire che gli investitori e i depositanti siano informati sulla solvibilità degli istituti di credito. Lo rende noto Credem in un comunicato.

L’esito del processo Srep è per Credem motivo di grande soddisfazione e rappresenta un importante elemento di garanzia che si rinnova con continuità, a tutela di tutti i portatori di interesse del Gruppo nel corso del tempo, dagli azionisti, ai dipendenti, ai clienti e più in generale per tutto il tessuto economico e sociale del Paese che può così vantare un’istituzione bancaria italiana ai vertici europei. Il requisito preso in considerazione è il Pillar 2 Requirement (P2R) che per il Gruppo Credem è pari all’1%, parametro al primo posto in Italia ed in Europa all’interno del panel di istituti vigilati direttamente da Francoforte che ne hanno dato diffusione (vedi dati pubblicati sul sito di BCE).

Il requisito di Pillar 2 emerge dall’analisi annuale svolta dalla BCE (SREP – Supervisory review and evaluation process) che ha così confermato la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi di Credito Emiliano. Conseguentemente, il requisito patrimoniale complessivo (*), che indica il livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo ed a tutela dei risparmiatori, per il 2024, ammonta a 7,60% per quanto riguarda il CET 1 ratio. I requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,29% e 11,54%. Angelo Campani direttore generale di Credem ha commentato: “La solidità che ci caratterizza da sempre e che è stata ancora una volta riconosciuta dalla Banca Centrale Europea ai massimi livelli, rappresenta una garanzia per i nostri clienti ma anche la base imprescindibile su cui continuare a costruire il nostro percorso di sviluppo basato sulla crescita sana e sostenibile, sull’impegno e la competenza delle nostre persone, sulla continua creazione di valore nel tempo e lo sviluppo di benessere diffuso tra tutti coloro che interagiscono con il Gruppo”.

A fine settembre 2023, tutti i coefficienti patrimoniali del Gruppo sono ampiamente superiori ai requisiti. In particolare il CET1 Ratio a livello di Credemholding (perimetro di vigilanza) è pari a 14,8% con un buffer, rispetto al requisito SREP, tra i più ampi del sistema, e pari a 716 punti base. Il Gruppo Credem a fine settembre 2023 ha registrato un total business, tra prestiti e raccolta complessiva, pari a circa 130 miliardi di euro.

Migranti,Schlein: l’accordo Ue non supera Dublino

Migranti,Schlein: l’accordo Ue non supera DublinoRoma, 20 dic. (askanews) – L’accordo sui migranti raggiunto in Ue “non supera il criterio” del primo paese di approdo fissato dal regolamento di Dublino e così le persone che arrivano “rimarranno bloccate in Italia”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, durante una conferenza stampa. Il punto è, ha spiegato, che “si potrà scegliere di pagare per non accogliere, dando anche un prezzo a un diritto fondamentale come il diritto d’asilo”.

“Questo però – ha aggiunto – vuol dire pure che se un Paese può scegliere di pagare anziché accogliere le persone poi rimangono bloccate in Italia”.

Calcio Verona, la Finanza sequestra quote: Setti indagato

Calcio Verona, la Finanza sequestra quote: Setti indagatoRoma, 20 dic. (askanews) – La Guardia di Finanza di Bologna, su indicazione della Procura, ha sequestrato la partecipazione azionaria della società Star Ball Srl, pari al 100%, nell’Hellas Verona. Lo riferisce la GdF in una nota. Il provvedimento, scrive Sky, cautelare scaturisce da indagini condotte a seguito del fallimento di una Spa “già proprietaria della suddetta e integra partecipazione azionaria”. Tali accertamenti avrebbero evidenziato “episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative” dell’Hellas Verona dalla società fallita alla Star Ball Srl, “anch’essa riconducibile al medesimo imprenditore”, ovvero il patron del club, Maurizio Setti. Dopo il sequestro, il gip del tribunale di Bologna ha nominato come custode della quota il commercialista Stefano Reverberi.

Il comunicato del Verona: “Sarà impugnato sequestro preventivo” “Si ritiene opportuno fare chiarezza. La vicenda del sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona F.C. s.p.a. (“HV”), che non viene toccato. Il sequestro si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il Gruppo societario di Maurizio Setti e il Gruppo societario di Gabriele Volpi. Sono state sequestrate le partecipazioni sociali in HV di proprietà di Star Ball s.r.l., società (di Maurizio Setti) che le aveva acquistate da HV7 s.p.a., che a sua volta le aveva acquisite da H23 s.p.a. Nel 2020, le società HV7 e H23 (riconducibili a Maurizio Setti) furono dichiarate fallite dal Tribunale di Bologna su istanza del Gruppo Volpi, che è l’unico soggetto a vantare di essere loro creditore. Non ci sono altri sostanziali creditori di HV7 e di H23. Entrambi i fallimenti furono revocati dalla Corte di appello di Bologna. La revoca del fallimento di HV7 è stata definitivamente dichiarata dalla Corte di cassazione con la decisione n. 29773/2023 del 26.10.2023. La Cassazione ha confermato la pronuncia della Corte di appello di Bologna, rilevando che il Gruppo Volpi non ha provato di essere creditore di HV7. HV7 – da cui Star Ball s.r.l. acquistò le partecipazioni in HV – è, quindi, tornata operativa e in attività. La conferma o revoca del fallimento di H23 è, invece, ancora sottoposta al giudizio della Corte di cassazione. La Procura di Bologna – allarmata dalle notizie di stampa (peraltro del tutto infondate) circa la possibile vendita da parte di Star Ball s.r.l. delle partecipazioni sociali in HV – ha ritenuto opportuno, su istanza dei legali del Gruppo Volpi, sequestrarle in via preventiva. L’ha fatto solo per il caso in cui, in futuro, il fallimento di H23 dovesse essere dichiarato in via definitiva e si dovesse poi discutere circa la liceità della cessione delle partecipazioni sociali fatta in passato da H23 s.p.a. Già in passato, il Gruppo Volpi aveva tentato, senza successo, di avvalersi dello strumento penale del sequestro preventivo per attaccare Maurizio Setti e Star Ball s.r.l., che hanno poi visto pienamente riconosciute le loro ragioni dalla Corte di cassazione e poi dal Tribunale del Riesame di Bologna, che annullò il sequestro del patrimonio di Setti e di quello di Star Ball. Il relativo procedimento, che ebbe ampia risonanza mediatica, si è risolto nel nulla ed è stato archiviato dal GIP su istanza della stessa Procura. Maurizio Setti e Star Ball s.r.l. sono sereni e tranquilli, perché sono convinti di poter dimostrare, anche in quest’occasione, la correttezza, legittimità e liceità del loro operato e la carenza dei presupposti del sequestro. Hanno, quindi, dato mandato ai loro legali di agire immediatamente per impugnare il sequestro preventivo”.