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Banca Tercas, Corte Giustizia Ue respinge ricorso Banca Popolare Bari

Banca Tercas, Corte Giustizia Ue respinge ricorso Banca Popolare BariRoma, 20 dic. (askanews) – L’Unione non deve risarcire il danno asseritamente subìto dalla Banca Popolare di Bari a causa di una decisione della Commissione in merito alla misura di aiuto dell’Italia a favore di Banca Tercas. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Ue.

Nel 2013, la banca italiana Banca Popolare di Bari SpA (BPB) – informa la Corte in un comunicato – ha manifestato il proprio interesse a sottoscrivere un aumento di capitale di Banca Tercas (in prosieguo: la «Tercas»), un’altra banca italiana detenuta da investitori privati che era stata posta in amministrazione straordinaria a seguito di irregolarità accertate dalla Banca d’Italia. La manifestazione di interesse della BPB era tuttavia subordinata alla condizione che il deficit patrimoniale della Tercas venisse interamente coperto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Il FITD è un consorzio di diritto privato tra banche, a carattere mutualistico, destinato a intervenire a titolo della garanzia legale dei depositi e che può anche sostenere, in maniera preventiva e volontaria, un membro posto in regime di amministrazione straordinaria. Nel 2014, il FITD ha deciso di coprire il deficit della Tercas e di concederle alcune garanzie. Dal 1° ottobre 2014 la BPB detiene l’intero patrimonio della Tercas. Con decisione del 23 dicembre 2015, la Commissione ha constatato che tale intervento del FITD a favore della Tercas costituiva un aiuto di Stato illegittimo concesso dall’Italia alla Tercas e ne ha ordinato il recupero. Con una sentenza del 19 marzo 2019, il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione. La Corte di giustizia ha confermato tale conclusione in una sentenza pronunciata il 2 marzo 2021 1. La BPB ha adito il Tribunale per ottenere la condanna dell’Unione europea al risarcimento dei danni da essa asseritamente subiti a seguito dell’adozione della decisione della Commissione.

Con la sua sentenza in data odierna, il Tribunale respinge il ricorso della BPB. Il Tribunale ricorda che l’Unione deve risarcire i danni causati dalle sue istituzioni. L’insorgere della sua responsabilità dipende dal soddisfacimento di tre condizioni: una violazione sufficientemente qualificata di una norma giuridica dell’Unione che conferisce dei diritti ai singoli, il verificarsi di un danno e l’esistenza di un nesso di causalità tra detta violazione e il danno verificatosi. Per quanto riguarda la prima condizione, il Tribunale constata che l’articolo 107 TFUE, il quale definisce la nozione di «aiuti di Stato incompatibili con il mercato interno», deve essere qualificato come norma preordinata a conferire dei diritti ai singoli, come la BPB in quanto beneficiaria delle misure di aiuto in questione che sono state erroneamente qualificate come aiuti di Stato e il cui importo è stato recuperato a seguito della decisione della Commissione del 23 dicembre 2015, che è stata annullata. Tuttavia, il Tribunale constata che il presupposto per l’insorgenza della responsabilità relativo all’esistenza di una violazione sufficientemente qualificata di tale norma non risulta soddisfatto, in quanto l’irregolarità commessa della Commissione non è estranea al comportamento normale, prudente e diligente di un’istituzione incaricata di vigilare sull’applicazione delle regole di concorrenza in un contesto particolarmente complesso. Il Tribunale aggiunge, quanto all’esame dell’esistenza del nesso di causalità diretto, che il comportamento della Commissione non è la causa diretta e determinante del danno asseritamente subìto, che consisterebbe nella perdita di depositi e di clientela.

Istat: gli italiani sono indietro sulla media Ue in competenze digitali

Istat: gli italiani sono indietro sulla media Ue in competenze digitaliRoma, 20 dic. (askanews) – Nel 2023 in Italia la quota di persone tra i 16 e i 74 anni che dispone di competenze digitali almeno di base si attesta al 45,7%, valore stabile rispetto al 2021, ma sotto la media europea del 55,5%. E’ quanto rileva l’Istat nel suo report 2023 su cittadini e Ict, ricordando che l’obiettivo target Ue fissato per il 2030 è che l’80% di cittadini (utenti di Internet negli ultimi tre mesi e tra i 16 e i 74 anni) possegga competenze digitali almeno di base.

Nel nostro Paese, come in altri Paesi europei, le competenze digitali sono caratterizzate da forti divari associati alle caratteristiche socio-culturali della popolazione, afferma l’istituto. Nel 2023 il 61,7% dei ragazzi di 20-24 anni residenti in Italia che ha usato Internet negli ultimi 3 mesi ha competenze digitali almeno di base. Tale quota decresce rapidamente con l’età per arrivare al 42,2% tra i 55-59enni e ad attestarsi al 19,3% tra le persone di 65-74 anni. Questo livello di competenze risulta caratterizzato da una forte disparità a favore degli uomini, che nel nostro Paese è di 3,1 punti percentuali. Va però evidenziato che almeno fino ai 34 anni di età si registra un vantaggio femminile per poi invertire il segno a partire da 45 anni.

Le competenze digitali sono ancora prerogativa delle persone con titolo di studio elevato. Infatti, il 77,6% delle persone di 25-54 anni con istruzione terziaria ha competenze digitali almeno di base. La quota scende al 26,4% sempre in riferimento alle persone della stessa coorte ma con titolo di studio basso (fino alla licenza media). Differenze sensibili si riscontrano anche considerando la condizione occupazionale. In Italia, il divario tra gli occupati che hanno usato internet negli ultimi tre mesi e che hanno competenze digitali almeno di base rispetto a chi è in cerca di occupazione è di 18 punti percentuali. Inoltre, osservando la posizione professionale degli occupati, emerge come gli operai presentino i livelli più bassi di competenza digitale, con una distanza di circa 34 punti percentuali rispetto a quella riscontrata tra direttivi, quadri e impiegati (71,6% contro 37,9%).

Dall’analisi delle singole regioni italiane emerge un forte gradiente tra Centro-nord e Mezzogiorno, con l’eccezione della Sardegna che si attesta attorno al valore medio. Le regioni in migliore posizione in questo ambito sono la Provincia Autonoma di Trento (56,5%), la Lombardia (53,1%), il Lazio (51,4%) e l’Emilia Romagna (51,3%). In fondo alla graduatoria si collocano la Calabria (32,2%) e la Campania (32,3%). Se si analizzano separatamente le cinque dimensioni in base alle quali è calcolato l’indicatore composito è possibile tracciare una mappa degli elementi di forza e debolezza nei livelli di competenza digitale dei cittadini residenti in Italia. Tra la popolazione di 16-74 anni che ha usato internet negli ultimi tre mesi il 79,8% ha competenze avanzate nel dominio della “Comunicazione e collaborazione”, il 60,6% in quello legato all’”Alfabetizzazione su informazioni e dati”, quasi la metà (49,9%) ha competenze avanzate nella “Risoluzione di problemi”. Nei domini “Creazione di contenuti digitali” e “Sicurezza” si registrano invece le quote più elevate di persone con nessuna competenza digitale, rispettivamente il 26,8% e il 27,9%.

Va evidenziato, inoltre, che rispetto al 2021 si registra un decremento di 1,3 punti percentuali per le competenze digitali avanzate nel dominio “Sicurezza”, per tutti gli altri invece si registrano incrementi significativi; in particolare, aumenta di 4 punti percentuali la quota di persone con competenze digitali avanzate nel dominio “Comunicazione e collaborazione” e di quasi 3 punti percentuali nel dominio “Risoluzione di problemi”.

Filmmaster riafferma ruolo partner Royal Commission of Riyadh City

Filmmaster riafferma ruolo partner Royal Commission of Riyadh CityRoma, 20 dic. (askanews) – Un anno di intenso lavoro sul campo a Riyadh ha visto il team di Filmmaster trasformare ancora una volta i numerosi luoghi e spazi pubblici della capitale saudita – King Abdullah Financial District (KAFD), il JAX District, Wadi Hanifa, Salam Park e Wadi Namar – in luoghi magnifici. Il team di Filmmaster ha contribuito a creare esperienze di altissimo livello ad oltre 3 milioni di visitatori, un programma dinamico e diversificato di Community Engagement che comprendeva centinaia di tour immersivi, workshop e attività per le famiglie.

Inoltre, il team Filmmaster ha ideato e realizzato gli eventi di apertura e chiusura del Festival, le anteprime VIP, le conferenze stampa e gli eventi speciali. Dietro le quinte, l’agenzia si è occupata anche della pianificazione media, del centro media, del sito web, della biglietteria, della formazione dello staff, della logistica. Il lavoro di Filmmaster ha contribuito a trasformare la capitale saudita in una straordinaria e spettacolare galleria d’arte a cielo aperto, consolidando ulteriormente la posizione della società leader nella creazione di eventi mondiali.

Il Festival in numeri: 16 giorni; 5 hub; 120 opere d’arte; 684 eventi di Community Engagement (conferenze, visite guidate, workshop); 300 guide; 1.000 + di staff sul campo; 3,25 milioni di visitatori. Ancora una volta, il Festival ha battuto una serie di Guinness World Record, tra cui: maggior numero di luci in uno spettacolo di luci su un singolo edificio; maggior numero di luci utilizzate in uno spettacolo temporaneo di luci e suoni; il più grande display interattivo con mappe di proiezione; il più grande skatepark temporaneo; il più grande drone-show.

“È stato un privilegio collaborare con la Royal Commission of Riyadh City, sono molto orgoglioso del team Filmmaster e del nostro contributo al successo di Noor Riyadh 23”, ha dichiarato Antonio Abete, presidente di Filmmaster. “L’esperienza di successo di Filmmaster in Medio Oriente e il nostro impegno per una crescita significativa in Arabia Saudita risalgono al 2009, ciò evidenzia la determinazione e la comprovata capacità della nostra azienda di soddisfare e superare le richieste di clienti ambiziosi, alla ricerca di innovazione creativa, eccellenza nella consegna e valore”. Filmmaster è una delle società più note e affermate al mondo nella creazione e produzione di eventi, live show e cerimonie. Con oltre 45 anni di attività e uffici in Europa e Medio Oriente, i suoi professionisti sono in grado di inventare e trasformare in realtà eventi live indimenticabili, unendo creatività unica ed innovazione con un impareggiabile project management al servizio degli obiettivi dei clienti più diversi. La società, grazie alla sua grande esperienza, è uno dei pochi operatori al mondo accreditati per la creazione e produzione di cerimonie olimpiche, ed è tra le più premiate nella storia dei BEA – Best Event Awards.

Cinema, al via terza edizione di OFFI, Ostia Film Festival italiano

Cinema, al via terza edizione di OFFI, Ostia Film Festival italianoRoma, 20 dic. (askanews) – Fino al 22 dicembre a Ostia si celebra l’arte cinematografica con la terza edizione di OFFI, Ostia Film Festival italiano. La rassegna omaggia il cinema nazionale in tutte le sue forme con un programma di proiezioni e anteprime di film, documentari e videoclip, con un’attenzione particolare per il sociale, l’ambiente, lo sport, la romanità e un omaggio ai grandi del passato. Tanti gli artisti, registi, produttori, talenti del territorio e ospiti illustri che parteciperanno. Oltre agli incontri con il pubblico (ingresso libero), è prevista la consegna di premi speciali nelle varie categorie.

L’evento inizia oggi al Cineland: alle ore 19 con la proiezione del film evento “Giorni Felici”, diretto da Simone Petralia e interpretato da Franco Nero ed Anna Galiena. Il Festival continua il 21 e 22 dicembre al Teatro del Lido di Ostia. Giovedì, alle ore 19, ad aprire il Festival sarà Caffa, il rapper romantico di Ostia scoperto da Claudio Cecchetto con il suo videoclip “Testacoda”, regia di Flavio Remedia. Si prosegue con il cortometraggio “L’inutilità della bellezza” di Domiziano Piscolla e il trailer del docufilm presentato in anteprima nazionale “Gotico Padano – Sulle tracce di Buono Legnani il Pittore delle Agonie” dei registi Roberto Leggio e Gabriele Grotto, presenti in sala. Sarà poi la volta del cortometraggio “Bob and Weave”, regia di Adelmo Togliani, che vede la presenza del regista, del campione di pugilato Emanuele Blandamura, insieme ai giovani Simone Casanica e Roberto Manieri. Doppietta per Alessio Di Cosimo: verrà proiettato il suo Docufilm “Come un padre” dedicato a Carletto Mazzone e il documentario “Barber Ring”, la storia di sport e riscatto del campione di boxe di Ostia Manuel Ernesti, dal disagio delle periferie ai ring di tutto il mondo. Tra i presenti, anche il giovanissimo enfant prodige di Ostia Tiziano Menichelli e il regista Davide Gentile per il suo “Denti da Squalo”, la pellicola con Virginia Raffaele e Claudio Santamaria.

Venerdì, a partire dalle ore 17, serata conclusiva con la proiezione e la premiazione di opere prime, documentari, cortometraggi e videoclip. Tantissimi i partecipanti, tra cui: “My wonderland” il videoclip di Claudio Orfei, i cortometraggi “Dive” di Aldo Iuliano, “Chi è” di Francesco De Marinis e “Grazie le faremo sapere” di Roberto Di Fabio. In gemellaggio con Filmare, anche i cortometraggi vincitori del Festival a tutela dell’ambiente: “La Pescatora” di Lucia Lorè, “Anche il riccio respira” di Domenico Pietropaolo con Andrea Pannofino e “Asfissia” di Giorgia Fantozzi e Maurizio Manco. E ancora, “Happyhour” di Fabrizio Benvenuto, “Il Provino” di Pierfrancesco Campanella con protagonista Francesca Nunzi. Presentato anche il promo della serie “Fake” per la regia di Mariano Lamberti. Alle ore 19, a dieci anni dalla sua scomparsa, il festival renderà omaggio a Franco Califano, alla presenza di tanti amici e personalità che hanno conosciuto il grande artista, tra cui Gianfranco Butinar e Alberto Laurenti. A seguire, la proiezione del documentario “Tutto in un tempo piccolo” presentato dai registi Roberto Cipullo, Massimo Cinque e l’attore Francesco Montanari. A chiudere la kermesse sarà la presentazione del libro Per fortuna e purtroppo, il successo alla quarta ristampa dell’autore e giornalista Emanuele Carioti. Immancabili gli omaggi alle donne nell’arte che vedrà alcune grandi artiste premiate.

La direzione artistica di OFFI, Ostia Film Festival italiano è affidata a Francesca Piggianelli, Presidente dell’associazione culturale Romarteventi, e Giampietro Preziosa di Inthelfilm. La manifestazione è realizzata con il contributo della Direzione Cultura e Lazio Creativo della Regione Lazio e gode del patrocinio della Direzione SIAE, Roma Lazio Film Commission, Panalight, FPI, oltre al riconoscimento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo. L’ingresso a tutte le proiezioni è libero per il pubblico.

Borsa, Consob: nel primo semestre torna a salire numero delle quotate

Borsa, Consob: nel primo semestre torna a salire numero delle quotateMilano, 20 dic. (askanews) – Nel primo semestre 2023 torna a salire il numero delle quotate a Piazza Affari – 7 società in più fra Euronext Growth Milan e listino principale -, come non accadeva dal 2019, e la capitalizzazione è in crescita del 13,1%, ma non ancora ai livelli pre-Covid. E’ il quadro che risulta dalla fotografia della Borsa italiana scattata nell’ultimo bollettino statistico della Consob relativo al primo semestre 2023, in una congiuntura economica incerta fra guerra in Ucraina, impennata dell’inflazione, tassi in rialzo.

Le società negoziate sul mercato italiano aumentano nel semestre di 7 unità, frutto non solo del saldo netto positivo dell’Egm (+3) e Vorvel (+1) ma anche di quello (+3) dell’Exm, il principale mercato di Piazza Affari. Per l’Exm, prendendo il solo secondo trimestre, il saldo netto fra ammissioni a quotazione e delisting è positivo (+2) come non accadeva dal secondo trimestre 2022 (+1), prendendo invece il dato semestrale il saldo netto torna per la prima volta positivo (+3) dal secondo semestre 2019 (+1). I dati del Bollettino tratteggiano un mercato mobiliare in ripresa rispetto ai valori registrati a fine 2022 ma ancora al di sotto del livello pre-Covid. La crescita dei prezzi dei titoli azionari, al 30 giugno, aveva fatto aumentare la capitalizzazione complessiva delle società italiane quotate del 13,1% rispetto a fine 2022.

Gli utili delle imprese industriali quotate sul mercato principale e sull’Egm registrano, al 30 giugno, un calo rispetto al primo semestre 2022, rispettivamente a 13,1 miliardi (-21%) e 179 milioni (-13%). In netto miglioramento gli utili delle banche (12,8 mld, +61%), delle assicurazioni (3 mld, +110%) e delle altre società finanziarie (374 mln, +9%). In crescita il portafoglio dei titoli detenuti presso intermediari italiani (+6,1%) di famiglie e imprese. In crescita il peso dei titoli di stato italiani. Diminuisce, invece, l’incidenza degli investimenti in Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) e dei titoli di capitale italiani.

Tim: in luce in Borsa (+4%) con fermento tlc, oggi cda F2i su rete

Tim: in luce in Borsa (+4%) con fermento tlc, oggi cda F2i su reteMilano, 20 dic. (askanews) – Tim in luce a Piazza Affari in avvio di giornata con un rialzo del 4% a 0,29 euro. Il titolo è spinto sia dal fermento nel settore delle tlc in Europa, dopo l’offerta di Iliad per le attività italiane di Vodafone e l’ingresso dello Stato spagnolo in Telefonica con una quota del 10%, sia dalle attese per gli sviluppi del dossier rete fissa. Oggi si riunisce il cda di F2i per approvare la costituzione del fondo Rete Digitale, destinato ad affiancarsi con una partecipazione del 10% a KKR e Mef nel capitale della cosiddetta Netco.

Europee, Conte: obiettivo costruire alternativa, non superare Pd

Europee, Conte: obiettivo costruire alternativa, non superare PdRoma, 20 dic. (askanews) – La appassiona il dibattito sul “federatore” del centrosinistra? “Mi appassiona molto – ha risposto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervistato a Radio24 Mattino – il lavoro che stiamo facendo giorno dopo giorno nel dialogo con le altre forze di opposizione per costruire una alternativa alle forze di governo e un progetto utile per i cittadini: sperando di non trovare troppe macerie, troppi disastri quando arriverà il momento di governare”.

“Mi appassionano di più i temi, le materie – ha ribadito l’ex presidente del Consiglio – che stiamo affinando per una convergenza seria: la cosa importante è farsi trovare pronti il giorno dopo. Ma la convergenza richiede metodo di lavoro e un impegno, una fatica per mettere a punto obiettivi condivisi. La convergenza è un risultato, non può essere un punto di partenza, una federazione che decidiamo oggi, come una sorta di alchimia di laboratorio”. Nelle elezioni europee, ha precisato Conte, “superare il Pd non è un obiettivo: si parla di noi gomito a gomito nei sondaggi, ma io sono molto contento del percorso che stiamo facendo come M5S, di chiarezza politica, siamo coerenti, manteniamo le posizioni. Un riscontro alle elezioni europee sarebbe molto auspicabile ma mi interessa la traiettoria futura, guardo più avanti”, ha concluso.

M.O., Conte: fregata nel mar Rosso? L’Italia ora è turboatlantista

M.O., Conte: fregata nel mar Rosso? L’Italia ora è turboatlantistaRoma, 20 dic. (askanews) – “L’Italia si sta caratterizzando come turboatlantista ma non lo siamo mai stati”: lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervistato a Radio24 Mattino, a proposito della partecipazione dell’Italia alla missione militare promossa dagli Stati Uniti contro gli Houthi yemeniti nel mar Rosso.

“Siamo sempre stati – ha affermato l’ex premier – nel quadro dell’alleanza che non metto assolutamente in discussione, un avamposto del dialogo. Con tutti i governi abbiamo recitato il ruolo di artefici del dialogo, promotori di una prospettiva di convivenza pacifica e abbiamo giovato moltissimo all’Alleanza atlantica”. “Non mi sembra – ha concluso Conte – che farci coinvolgere in un ulteriore conflitto sia il nostro obiettivo, ma siccome bisogna essere ossequiosi a Washington, manderemo una fregata e forse ne manderemo delle altre”.

Urso: investimenti 5.0 incentivati fino al 40%, torna l’ecobonus auto

Urso: investimenti 5.0 incentivati fino al 40%, torna l’ecobonus autoMilano, 20 dic. (askanews) – “Tra risorse del nuovo Pnrr e legge di bilancio mettiamo in campo 15 miliardi per la crescita delle imprese”. Lo annuncia il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista al Sole 24 Ore. “Gli investimenti di Transizione 5.0 saranno incentivati fino al 40%”, il doppio dell’attuale incentivo, spiega il ministro che annuncia anche una nuova tornata di ecobonus per il settore auto: da 1500 fino a 11mila euro.

Sull’ecobonus auto, ha sottolineanto, “pensiamo di essere pronti con il Dpcm entro gennaio”. Il fondo automotive “ha una disponibilità totale di 6 miliardi fino al 2030: per il prossimo anno potremmo utilizzare 610 milioni cui aggiungere 320 milioni di avanzi, arrivando quindi a quasi 1 miliardo. Il nuovo ecobonus premierà in misura crescente l’acquisto delle vetture dalla fascia 61-135 grammi di Co2 per chilometro alle meno inquinanti, elettriche e ibride plug-in, prevedendo maggiorazioni per chi rottama vetture più vecchie, a partire dalle Euro 0 e Euro 1, fino a un massimo di 11mila euro”.

Riforma Patto stabilità, Le Maire: c’è intesa Francia-Germania

Riforma Patto stabilità, Le Maire: c’è intesa Francia-GermaniaBruxelles, 19 dic. (askanews) – “Questa sera raggiungeremo un accordo al 100% tra Francia e Germania” sul testo per la riforma del Patto di stabilità dell’Ue. Lo ha affermato il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, durante conferenza stampa congiunta con il suo collega tedesco Christian Lindner, a margine di un incontro bilaterale a Parigi. La conferenza stampa è stata ritrasmessa via l’account X (ex Twitter) del ministero delle Finanze francese.

La presidenza di turno spagnola del Consiglio Ue ha convocato per domani pomeriggio alle 16 una riunione in videoconferenza dell’Ecofin per cercare di risolvere gli ultimi punti in sospeso e dare il proprio accordo al testo della riforma del Patto, che dovrà poi essere negoziato con il Parlamento europeo. La riunione bilaterale di Parigi mira a facilitare il compromesso che si spera di raggiungere domani. Le Maire ha detto anche di aspettarsi il sostegno del ministro italiano dell’Econmia e Finanza, Giancarlo Giorgetti. “Abbiamo lavorato molto con l’Italia, con il ministro Giorgetti. Siamo sulla stessa linea con l’Italia”, ha riferito, dicendosi poi “totalmente convinto” che l’accordo “convincerà anche gli altri Stati membri”.

Lindner, da parte sua, ha affermato che “comparate con le vecchie regole, le nuove regole porteranno a livelli di debito più bassi, in modo affidabile. Le vecchie regole erano severe sulla carta, ma non nella loro applicazione”, ha aggiunto. “Ci sarà un ‘deal’ stasera”, ha dichiarato ancora Le Maire. “Non un ‘deal’, una soluzione’, l’ha interrotto Lindner. “Ci sarà una soluzione stasera – ha ripreso il ministro francese – ma ci sono ancora delle questioni tecniche da risolvere riguardo al ‘braccio preventivo’” del Patto.

Le questioni in sospeso, secondo quanto riferito stasera da fonti Ue, riguardano le regole per gli Stati membri con debito/Pil oltre la soglia del 60%, e in particolare due elementi, per i quali le cifre nel testo di compromesso, che restano da negoziare, sono presentate entro parentesi quadre: “Da un lato, la velocità con cui i paesi devono convergere verso ciò che viene chiamato ancoraggio del deficit, o salvaguardia del deficit; e l’altro elemento è la soglia del conto di controllo, ovvero la deviazione massima consentita dalle soglie di spesa netta annuale”, hanno precisato le fonti Ue. Il primo punto riguarda la cosiddetta “clausola di salvaguardia” per il deficit (inserita nel regolamento sul “braccio preventivo” del Patto di stabilità), che richiede ai paesi con debito/Pil sopra il 90% di continuare a ridurre il loro disavanzo anche dopo aver raggiunto la soglia del 3%, portandolo fino all’1,5%; per i paesi con debito/Pil è tra il 60 e il 90 per cento, la riduzione deve continuare invece fino al 2%. Nella proposta di compromesso che l’ultimo Consiglio Ecofin aveva discusso, la settimana scorsa, si indicava anche la velocità di riduzione del deficit, con un un obbligo di “miglioramento annuale del bilancio strutturale primario” pari allo 0,3% nei percorsi di aggiustamento di quattro anni, che sarà ridotto allo 0,2% in caso di prolungamento del percorso a sette anni. E’ sul valore numerico di queste due percentuali che si sta discutendo.

Il secondo punto riguarda la deviazione massima consentita dal tetto annuale fissato per la spesa primaria netta, nei percorsi di aggiustamento (da quattro a sette anni) fissati dal Consiglio, su proposta della Commissione, per i paesi in procedura per deficit eccessivo. Tra parentesi quadre, la deviazione massima dell’ultima proposta di compromesso era di 0,5 punti percentuali del Pil all’anno, oppure di 0,75 punti percentuali del Pil cumulativamente. Anche su questi numeri, continua il negoziato. Infine, c’è un terzo elemento ancora controverso. Se la Germania sembra disponibile ad accettare, anche se solo temporaneamente (per gli anni 2025, 2026 e 2027), la clausola di flessibilità chiesta dalla Francia (e appoggiata dall’Italia) sulla spesa per gli interessi del debito, manca ancora l’accordo su questo punto degli altri paesi “frugali”, Austria, Finlandia, Svezia, Olanda e Danimarca). La “flessibilità” consisterà nel considerare l’aumento della spesa per gli interessi sul debito contratto per finanziare gli investimenti e le riforme, come fattore mitigante per i paesi impegnati nel percorso di aggiustamento della procedura per deficit eccessivo. Questo dovrebbe permettere di diminuire di uno o due decimi di punto la correzione annuale di 0,5 punti percentuali di Pil prevista per i paesi con deficit/Pil superiore al 3%.