Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Ue, Meloni: veto su Patto? Cerco intesa, no ok se non rispettabile

Ue, Meloni: veto su Patto? Cerco intesa, no ok se non rispettabileBruxelles, 15 dic. (askanews) – L’Italia potrebbe mettere il veto sul Patto si stabilità? “Non la voglio mettere così. Io dico che non posso dare il mio ok a un Patto che non io ma nessun governo potrebbe rispettare, sarebbe ingiusto e inutile per noi. Dire ‘mettete il veto’ non è un buon modo per cercare una sintesi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo.

“Cerco – ha aggiunto – di trovare le condizioni di fare seriamente il mio lavoro, non chiediamo la modifica per gettare soldi dalla finestra ma fare quel che è giusto fare senza essere colpiti. Sarebbe miope non per l’Italia ma per l’Europa. Cerchiamo di coinvolgere più Paesi possibile”.

Usa, Produzione industriale +0,2% in novembre, sotto le stime

Usa, Produzione industriale +0,2% in novembre, sotto le stimeNew York, 15 dic. (askanews) – In novembre, la produzione industriale negli Stati Uniti è salita dello 0,2% rispetto al mese precedente a 102,7 punti, secondo l’indice della Federal Reserve, contro attese per un dato in rialzo dello 0,3%; il dato di ottobre è stato rivisto da -0,6% a -0,9%.

La produzione manifatturiera ha registrato un rialzo dello 0,3%, come anche quella mineraria in rialzo anch’essa dello 0,3%. L’utilizzo della capacità degli impianti – che misura la produzione industriale rispetto al potenziale – è salito di 0,1 punti al 78,8%, con le attese al 79,1%. Il dato di ottobre sulla capacità degli impianti è stato rivisto da 78,8% a 79,1%.

Bankitalia taglia stima crescita Pil 2024 a 0,6%, alza 2025 a 1,1%

Bankitalia taglia stima crescita Pil 2024 a 0,6%, alza 2025 a 1,1%Roma, 15 dic. (askanews) – La Banca d’Italia ha confermato la previsione di crescita e economica sull’insieme di quest’anno allo 0,7%, ma ha rivisto al ribasso la stima sul 2024 allo 0,6%, ha leggermente alzato quella sul 2025 all’1,1% e pronostica un livello di espansione analogo anche sul 2026.

Le nuove cifre sono state pubblicate dall’istituzione di via Nazionale nell’ambito delle proiezioni elaborate in coordinamento con l’Eurosistema delle banche centrali e la Bce, che ieri ha pubblicato le cifre aggiornate per la media dell’area euro. Si basano sui dati congiunturali disponibili fino al 30 novembre, secondo quanto riporta un comunicato. Queste previsioni vengono aggiornate ogni tre mesi e lo scorso settembre Banktalia stimava la crescita 2023 allo 0,7%, quella sul 2024 allo 0,8% e quella sul 2025 all’1%.

“Dopo il leggero aumento nei mesi estivi, le informazioni congiunturali più recenti segnalano che il Pil avrebbe ristagnato nel trimestre in corso – afferma Bankitalia -. Il prodotto tornerebbe a espandersi gradualmente dall’inizio del prossimo anno, sostenuto dalla ripresa del reddito disponibile e della domanda estera”. L’istituzione avverte che queste proiezioni “sono circondate da un’incertezza elevata, con rischi per la crescita orientati prevalentemente al ribasso. Il contesto geo-politico rimane uno dei principali fattori di instabilità, da cui possono scaturire nuovi rincari delle materie prime e un deterioramento della fiducia di famiglie, imprese e investitori. Rischi non trascurabili sono anche connessi con l’evoluzione dell’attività economica globale – si legge – che potrebbe risentire in misura maggiore delle difficoltà dell’economia cinese e dell’incertezza legata alle tensioni internazionali”.

A frenare la crescita potrebbe contribuire anche un eventuale peggioramento, più marcato del previsto, delle condizioni di finanziamento.

Il Volo fa il tris all’Arena con “Tutti per uno”

Il Volo fa il tris all’Arena con “Tutti per uno”Roma, 15 dic. (askanews) – Dopo il successo delle due serate evento su Canale 5 dello scorso maggio che li ha visti trionfare nell’anfiteatro più famoso d’Italia con tantissimi grandi ospiti appartenenti a diversi mondi artistici nel panorama italiano e internazionale, Il Volo triplica gli appuntamenti di “Tutti per uno” (un progetto di Michele Torpedine) e annuncia il ritorno live in Italia il 9, 11 e 12 maggio all’Arena di Verona: tre nuove imperdibili show, organizzati e prodotti da Friends & Partners, che vedranno protagonisti i tre cantanti amati in tutto il mondo esibirsi con performance inedite impreziosite come da tradizione, dalla presenza di una grande orchestra e da numerosi ospiti.

Durante lo show il pubblico potrà assistere alla potenza del trio ma anche alle diverse sfumature vocali di Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, tre inconfondibili voci, unite da 15 anni di lunga amicizia e di musica insieme. Le prevendite per Il Volo – Tutti per uno sono aperte dalle ore 18.00 di oggi, venerdì 15 dicembre, esclusivamente per il fanclub, e dalle 18:00 di sabato 16 dicembre saranno disponibili su Ticketone, Ticketmaster e Clappit.

Bankitalia taglia stime di inflazione: 2023 6%, 2024 1,9%, 2025 1,8%

Bankitalia taglia stime di inflazione: 2023 6%, 2024 1,9%, 2025 1,8%Roma, 15 dic. (askanews) – La Banca d’Italia ha rivisto al ribasso le previsioni di inflazione sulla Penisola, che ora fin dal prossimo anno viene stimata a livelli inferiori al valore obiettivo della Bce (2% simmetrico, posto che quest’ultimo è relativo alla media dell’eurozona e non solo all’Italia). Ora per quest’anno l’istituzione di via Nazionale pronostica un caro vita al 6%, sul 2024 un drastico calmieramento all’1,9%, sul 2025 1,8% e sul 2026 1,7%.

Per l’inflazione di fondo, l’indice al netto di energia e alimentari, Bankitalia prevede 4,5% di crescita sulla media di quest’anno, 2,2% il prossimo, 1,9% del 2025 1,8% del 2026. Le previsioni sono state elaborate in coordinamento con l’Eurosistema delle banche centrali e Bce, che ieri ha pubblicato i dati per la media dell’area euro. Vengono aggiornate ogni tre mesi e lo scorso settembre Banca d’Italia stimava l’inflazione 2023 al 6,1%, sul 2024 2,4% e sul 2025 1,9%.

Se per la crescita economica i richi restano sbilanciati verso l’indebolimento, secondo l’istituzione sull’inflazione “sono più bilanciati. Pressioni al rialzo potrebbero provenire da nuovi aumenti dei prezzi delle materie prime. Per contro, la possibilità di un deterioramento dello scenario internazionale e di un impatto più marcato della restrizione monetaria rispetto a quanto stimato nello scenario di base – si legge – potrebbero tradursi in un andamento più contenuto di salari, margini di profitto e inflazione al consumo”.

Esce l’album live di Cristiano De André

Esce l’album live di Cristiano De AndréRoma, 15 dic. (askanews) – Dopo un tour di successo in tutta Italia e un film documentario presentato alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il progetto di Cristiano De André dedicato al concept album di Faber “Storia di un impiegato”, si arricchisce di un nuovo imperdibile tassello: oggi, 15 dicembre, è uscito in cd e in digitale l’album live “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” (prodotto da Cristiano De André, Intersuoni e Nexo Digital, distribuzione Warner Music Italy).

“‘Storia di un impiegato’ è un’opera sulla presa di coscienza contro il potere e le sue declinazioni, che insieme all’album ‘La Buona Novella’ a mio avviso, è il sunto più pacifista e Anarchico che mio padre abbia concepito. Con quest’opera cerco a modo mio di dare una bussola per predicare la fine del rancore, dell’odio, i sentimenti prevalenti in questi anni, e che stanno condizionando la vita di tutti! Io e Stefano Melone, abbiamo cucito le nostre passioni musicali cercando un suono che potesse essere un ponte, un prolungamento ad oggi del grande tocco che aveva dato Nicola Piovani nel ’73 a questo lavoro. L’idea era quella di ricreare la stessa tensione di quel momento usando nuove sonorità”, racconta Cristiano De André. Questa nuova uscita discografica arriva a coronamento di un lungo percorso di rilettura dello storico album, che torna così a smuovere le coscienze in occasione del 50° anniversario dalla sua pubblicazione nel 1973.

”Tu vuo’ fa’ l’Ammericano”, nuovo programma Rai per italo-americani

”Tu vuo’ fa’ l’Ammericano”, nuovo programma Rai per italo-americaniRoma, 15 dic. (askanews) – Sotto l’albero di Natale della tv di Stato c’è un nuovo pacco regalo: un format divertente e spensierato che accende i riflettori su quegli italiani che sono partiti per cercare fortuna, trovandola, negli States. “Tu vuo’ fa’ l’Ammericano”, questo il titolo del programma condotto da Daria Luppino, affiancata dallo chef Michele Iuliano, che andrà in onda tutti i giorni dal 25 dicembre al 5 gennaio su Rai Italia e successivamente in replica su Rai2. Dieci le puntate previste, ciascuna da 40-45minuti, prodotte dalla Italian Movie Award.

Questa mattina, presso la Casa del Cinema di Roma si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del programma. Durante l’incontro, moderato da Silvia Salemi, sono intervenuti Fabrizio Ferragni (Direttore Rai Italia), Angelo Maietta (Professore di Diritto dei Media Digitali UniMercatorum Roma) che ha coordinato il management produttivo con la rete seguendo il progetto passo dopo passo, il regista e produttore Carlo Fumo, la conduttrice Daria Luppino, lo chef Michele Iuliano e il compositore Vincenzo Sorrentino. In “Tu vuo’ fa’ l’Ammericano”, Daria Luppino, conduttrice di origini siciliane che abbiamo visto su Rai1 alla guida del programma “Linea Verde Explora”, andrà alla scoperta degli Stati Uniti insieme allo chef e ristoratore Michele Iuliano che nella Grande Mela ha aperto con successo ben nove ristoranti. Ci porteranno nella case degli italo-americani più influenti del Nuovo Mondo per raccontarci le loro storie ma, soprattutto, per cucinare insieme a loro i piatti della tradizione italiana in salsa fusion statunitense e con un pizzico di dialetto “Ammericano” o meglio l’italoamericano: una lingua creola non standardizzata, parlata dagli italiani emigrati negli Stati Uniti, caratterizzata dal forte influsso dell’inglese nel lessico e nella struttura dell’italiano. Una lingua che per anni è stata tramandata dai primi emigrati italiani alle nuove generazioni, ma che con il passare del tempo si sta dimenticando. Daria e Michele racconteranno le storie di successo e le difficoltà di coloro che, partiti dal Bel Paese, hanno coronato il loro “American Dream”, realizzando insieme quei piatti tradizionali che con orgoglio italiano hanno fatto del Made in Italy culinario un’eccellenza mondiale.

Colonna sonora al programma sarà il “sound funny” di un dialetto che per i milioni di italo-americani rappresenta una sorta di codice cifrato, mix linguistico di numerose regioni italiane con le loro caratteristiche culturali e identitarie, ricordo indelebile della vita e delle radici italiane. Le dieci puntate sono state girate prevalentemente a New York ma anche in Italia, nei luoghi che hanno dato i natali ai protagonisti delle puntate come Roma, Napoli, Mola di Bari, Contursi Terme, Colliano e Parete. Alla regia del programma c’è Carlo Fumo, che oltre ad aver ideato il format lo firma con gli autori Tommaso Martinelli, Luigi Miliucci e Sacha Lunatici con la collaborazione di Susanna Lasconi. “Tu vuò fa’ l’Ammericano” sarà disponibile anche su RaiPlay.

Sanremo, Premio Lunezia a Clara tra i giovani

Sanremo, Premio Lunezia a Clara tra i giovaniRoma, 15 dic. (askanews) – Come tradizione, condivisa dal sito del Festival, il Premio Lunezia esprime la sua preferenza tra i big in gara al Teatro Ariston. Quest’anno la scelta si è spostata anche sulla competizione dei giovani, prevista il 19 dicembre al Teatro del Casinò di Sanremo in onda su Rai Uno.

Per il Premio Lunezia il brano più musical-letterario è “Boulevard” di Clara, quasi un plebiscito convalidato dal direttore musicale e segretario di Commissione Beppe Stanco. Con il Patrocinio del Ministero della Cultura e il battesimo artistico di Fernanda Pivano e Fabrizio De André il Premio Lunezia annuncia così la sua indicazione Sanremo Juniores.

“Con l’attenzione dei nostri esperti musical-letterari l’indicazione sui giovani ricade su Clara” – dichiara il Patron Stefano De Martino -, a cui fa seguito il commento di Loredana D’Anghera, direttore artistico del Premio Lunezia Nuove Proposte: “L’anima musical-letteraria del brano si realizza con una fusione testo-musica in ottimo equilibrio. Inoltre, Clara riesce a cucire i diversi momenti emozionali della canzone cambiando intenzione vocale in modo convincente. Di sostegno l’arrangiamento che ben segue l’andamento evolutivo dell’opera”. Il trofeo costituto dall’opera scultorea in marmo bianco di Carrara sarà suffragato anche dalla motivazione di Selene Pascasi, poetessa, studiosa di Musical-Letterarietà e giornalista del Sole 24 Ore.

Rai, Pd e M5s chiedono le dimissioni di Corsini. Lui si scusa e dice: parole estrapolate dal contesto

Rai, Pd e M5s chiedono le dimissioni di Corsini. Lui si scusa e dice: parole estrapolate dal contestoRoma, 15 dic. (askanews) – Pd e Cinque Stelle chiedono le dimissioni del direttore degli Approfondimenti Rai Paolo Corsini che ieri dal palco di Atreju ha ironizzato sulla scelta della segretaria Pd Elly Schlein di non accettare l’invito di Fdi e rivendicato la svolta politica di Fratelli d’Italia anche nelle politiche del servizio pubblico.

‘Non scopriamo nulla di nuovo, ma sentire dalla viva voce del direttore dell’approfondimento Rai Paolo Corsini definirsi ‘militante’ e parlare di ritoccato orgoglio alla Festa di Fratelli d’Italia, sorprende comunque. Non per quello che dice: la sua appartenenza è nota a tutti, ma per la sfrontatezza di esprimerle senza remore in una festa di partito, davanti a tutti, dimenticando totalmente il suo ruolo di primo piano nel Servizio Pubblico. Domanda: ai vertici Rai va bene così o prenderanno provvedimenti?’, chiedono in una nota gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua, Anna Laura Orrico e Riccardo Ricciardi. ‘I suoi programmi – scrivono in una dichiarazione congiunta i componenti del Pd della commissione di Vigilanza Rai- vanno male e lui, invece di stare a lavorare in Rai per provare a risollevare, che fa? Sta ad Atreju non a fare il semplice conduttore ma ad attaccare Schlein. Non si è mai visto un direttore della Rai che attacca ad un iniziativa di partito la leader di quello avversario come se fosse un militante. Inaccettabile.Si scusi o si dimetta’.

‘Corsini – afferma su X Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale del Pd- non può restare un minuto in più in RAI. Ieri sera ad Atreju ha scelto di fare politica, attaccando Elly Schlein come dirigente di Fratelli d’Italia, ruolo incompatibile come dirigente del servizio pubblico. I vertici RAI pretendano le sue dimissioni o la degenerazione dell’Azienda in TeleMeloni sarà certificata.’ ‘Può un dirigente della Rai aprire la festa di partito e dire pubblicamente ‘noi di Fratelli d’Italia’? E ancora, lo stesso dirigente, Paolo Corsini, può attaccare dal palco di Atreju la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein?La Rai non ha mandato in onda un programma sulla mafia di Roberto Saviano perché lo scrittore napoletano aveva criticato il ministro Salvini. Vorremmo lo stesso trattamento per Paolo Corsini: le sue dimissioni da direttore dell’approfondimento giornalistico della Rai’, afferma il responsabile Informazione del Partito Democratico Sandro Ruotolo. ‘Non si era mai visto – denuncia la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani – un alto dirigente Rai intervenire a una festa di partito come militante e attaccare la leader dell’opposizione. È intollerabile che si possa fare un uso del genere del servizio pubblico e i primi a dover sentire l’obbligo di intervenire in difesa della Rai dovrebbero essere proprio i suoi dirigenti. Ci attendiamo provvedimenti conseguenti e immediati’.

‘Il comizio di Paolo Corsini ad Atreju e gli attacchi alla segretaria del Partito Democratico rincara in una dichiarazione la coordinatrice della segreteria del Pd Marta Bonafoni- sono inaccettabili. E’ inaccettabile che un dirigente dell’azienda pubblica che dovrebbe garantire informazione alle italiane e agli italiani, svesta i panni del giornalista per indossare quelli della peggiore propaganda di governo. E’ inaccettabile che la stessa azienda di Stato censuri giornalisti come Saviano, colpevole di aver attaccato il ministro Salvini, e al contempo affidi a figure come quella di Corsini incarichi e ruoli apicali, come quello di direttore dell’approfondimento. Se Corsini vuole far politica – come mostra chiaramente il suo intervento alla kermesse di FdI – faccia l’unica cosa giusta e opportuna: si dimetta dal suo incarico in Rai. ‘In quale altro Paese democratico sarebbe possibile che un alto dirigente del servizio pubblico partecipi ad una festa di partito come militante, attaccando per di più la leader dell’opposizione? I vertici della Rai hanno qualcosa da dire in proposito? Inaudito’, afferma in un comunicato Marina Sereni della segreteria Pd.

‘Un dirigente Rai va a una festa di partito. Parlando, dice testualmente ‘noi del nostro partito’, Fratelli d’Italia. Ma non solo. Lo stesso dirigente trova anche il tempo di attaccare la leader del principale partito di opposizione. Quella di Paolo Corsini non è una semplice gaffe, ma la dimostrazione del livello di arroganza cui sta arrivando questa gente. Si considerano i padroni d’Italia. Vanno fermati, con tutti i mezzi democratici a disposizione. A Corsini chiediamo scuse e dimissioni immediate’, dichiara su X Camilla Laureti, anche lei componente della segreteria del Pd. ‘Non si era mai visto – scrive in una nota Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera- che un dirigente di una azienda pubblica faccia un comizio,peraltro di infimo livello, in una convention di un partito e si permetta di attaccare il PD, principale partito di opposizione e la sua leader Elly Schlein. Paolo Corsini non solo dovrebbe scusarsi, se la sua protervia glielo consente, ma anche dimettersi dal ruolo di dirigente della Rai. L’informazione pubblica deve mantenere un profilo di terzietà e non può svolgere una funzione di supporter verso i governi e i singoli partiti. C’è comunque un attacco alle regole democratiche che sta portando avanti la destra come spesso si riscontra in Parlamento dove, tra decreti e fiducie a ripetizione, deputati e senatori non possono svolgere il loro compito di legislatori e rappresentanti del popolo’. ‘Credo che il direttore dei talk show Rai, Paolo Corsini – afferma Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd- dovrebbe dimettersi. E’ del tutto evidente che non possa rimanere al suo posto un dirigente della tv pubblica che attacca alla festa del maggior partito di maggioranza la leader dell’opposizione.Intanto, dovrebbe scusarsi con Elly Schlein per le parole che ha usato e poi preoccuparsi del crollo degli ascolti dei talk Rai. Comprendo il nervosismo visto l’andamento dei programmi della pricipale azienda culturale del Paese ma ciò non giustifica atteggiamenti da militante politico che non si conciliano in alcun modo con il ruolo ricoperto da Corsini’. Pd e Cinque Stelle chiedono le dimissioni del direttore degli Approfondimenti Rai Paolo Corsini che ieri dal palco di Atreju ha ironizzato sulla scelta della segretaria Pd Elly Schlein di non accettare l’invito di Fdi e rivendicato la svolta politica di Fratelli d’Italia anche nelle politiche del servizio pubblico. ‘Non scopriamo nulla di nuovo, ma sentire dalla viva voce del direttore dell’approfondimento Rai Paolo Corsini definirsi ‘militante’ e parlare di ritoccato orgoglio alla Festa di Fratelli d’Italia, sorprende comunque. Non per quello che dice: la sua appartenenza è nota a tutti, ma per la sfrontatezza di esprimerle senza remore in una festa di partito, davanti a tutti, dimenticando totalmente il suo ruolo di primo piano nel Servizio Pubblico. Domanda: ai vertici Rai va bene così o prenderanno provvedimenti?’, chiedono in una nota gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua, Anna Laura Orrico e Riccardo Ricciardi. ‘I suoi programmi – scrivono in una dichiarazione congiunta i componenti del Pd della commissione di Vigilanza Rai- vanno male e lui, invece di stare a lavorare in Rai per provare a risollevare, che fa? Sta ad Atreju non a fare il semplice conduttore ma ad attaccare Schlein. Non si è mai visto un direttore della Rai che attacca ad un iniziativa di partito la leader di quello avversario come se fosse un militante. Inaccettabile.Si scusi o si dimetta’. ‘Corsini – afferma su X Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale del Pd- non può restare un minuto in più in RAI. Ieri sera ad Atreju ha scelto di fare politica, attaccando Elly Schlein come dirigente di Fratelli d’Italia, ruolo incompatibile come dirigente del servizio pubblico. I vertici RAI pretendano le sue dimissioni o la degenerazione dell’Azienda in TeleMeloni sarà certificata.’ ‘Può un dirigente della Rai aprire la festa di partito e dire pubblicamente ‘noi di Fratelli d’Italia’? E ancora, lo stesso dirigente, Paolo Corsini, può attaccare dal palco di Atreju la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein?La Rai non ha mandato in onda un programma sulla mafia di Roberto Saviano perché lo scrittore napoletano aveva criticato il ministro Salvini. Vorremmo lo stesso trattamento per Paolo Corsini: le sue dimissioni da direttore dell’approfondimento giornalistico della Rai’, afferma il responsabile Informazione del Partito Democratico Sandro Ruotolo. ‘Non si era mai visto – denuncia la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani – un alto dirigente Rai intervenire a una festa di partito come militante e attaccare la leader dell’opposizione. È intollerabile che si possa fare un uso del genere del servizio pubblico e i primi a dover sentire l’obbligo di intervenire in difesa della Rai dovrebbero essere proprio i suoi dirigenti. Ci attendiamo provvedimenti conseguenti e immediati’. ‘Il comizio di Paolo Corsini ad Atreju e gli attacchi alla segretaria del Partito Democratico rincara in una dichiarazione la coordinatrice della segreteria del Pd Marta Bonafoni- sono inaccettabili. E’ inaccettabile che un dirigente dell’azienda pubblica che dovrebbe garantire informazione alle italiane e agli italiani, svesta i panni del giornalista per indossare quelli della peggiore propaganda di governo. E’ inaccettabile che la stessa azienda di Stato censuri giornalisti come Saviano, colpevole di aver attaccato il ministro Salvini, e al contempo affidi a figure come quella di Corsini incarichi e ruoli apicali, come quello di direttore dell’approfondimento. Se Corsini vuole far politica – come mostra chiaramente il suo intervento alla kermesse di FdI – faccia l’unica cosa giusta e opportuna: si dimetta dal suo incarico in Rai. ‘In quale altro Paese democratico sarebbe possibile che un alto dirigente del servizio pubblico partecipi ad una festa di partito come militante, attaccando per di più la leader dell’opposizione? I vertici della Rai hanno qualcosa da dire in proposito? Inaudito’, afferma in un comunicato Marina Sereni della segreteria Pd. ‘Un dirigente Rai va a una festa di partito. Parlando, dice testualmente ‘noi del nostro partito’, Fratelli d’Italia. Ma non solo. Lo stesso dirigente trova anche il tempo di attaccare la leader del principale partito di opposizione. Quella di Paolo Corsini non è una semplice gaffe, ma la dimostrazione del livello di arroganza cui sta arrivando questa gente. Si considerano i padroni d’Italia. Vanno fermati, con tutti i mezzi democratici a disposizione. A Corsini chiediamo scuse e dimissioni immediate’, dichiara su X Camilla Laureti, anche lei componente della segreteria del Pd. ‘Non si era mai visto – scrive in una nota Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera- che un dirigente di una azienda pubblica faccia un comizio,peraltro di infimo livello, in una convention di un partito e si permetta di attaccare il PD, principale partito di opposizione e la sua leader Elly Schlein. Paolo Corsini non solo dovrebbe scusarsi, se la sua protervia glielo consente, ma anche dimettersi dal ruolo di dirigente della Rai. L’informazione pubblica deve mantenere un profilo di terzietà e non può svolgere una funzione di supporter verso i governi e i singoli partiti. C’è comunque un attacco alle regole democratiche che sta portando avanti la destra come spesso si riscontra in Parlamento dove, tra decreti e fiducie a ripetizione, deputati e senatori non possono svolgere il loro compito di legislatori e rappresentanti del popolo’. ‘Credo che il direttore dei talk show Rai, Paolo Corsini – afferma Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd- dovrebbe dimettersi. E’del tutto evidente che non possa rimanere al suo posto un dirigente della tv pubblica che attacca alla festa del maggior partito di maggioranza la leader dell’opposizione.Intanto, dovrebbe scusarsi con Elly Schlein per le parole che ha usato e poi preoccuparsi del crollo degli ascolti dei talk Rai. Comprendo il nervosismo visto l’andamento dei programmi della principale azienda culturale del Paese ma ciò non giustifica atteggiamenti da militante politico che non si conciliano in alcun modo con il ruolo ricoperto da Corsini’. L’Ad della Rai Roberto Sergio – a quanto si apprende – ha chiesto una relazione alla Direzione del personale sull’intervento di ieri ad Atreju del direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini. L’Ad ha chiesto anche di visionare il video per valutare l’adozione di eventuali sanzioni. Intanto arrivano le scuse, e le precisazioni dello stesso Corsini. ‘Quando si estrapolano parole dal contesto in cui sono state espresse, si corre sempre il rischio di prestarsi a facili critiche e strumentalizzazioni. Ieri sono stato invitato a moderare il dibattito introduttivo di una manifestazione che, in questi giorni, presenta al pubblico un parterre di ospiti e personalità di altissimo livello. In questo quadro, mi dispiace davvero che alcune mie frasi abbiano generato fraintendimenti’, afferma in una nota il direttore dell’approfondimento Rai, Paolo Corsini, in riferimento alle polemiche legate al suo intervento all’inaugurazione di Atreju. ‘Nei miei brevi interventi introduttivi, finalizzati esclusivamente ad animare il dibattito e coinvolgere e presentare i relatori, non c’era ovviamente – ha aggiunto – alcun intento politico o polemico e di questo mi scuso. Sono un giornalista del Servizio Pubblico e il mio impegno quotidiano, come quello di tutti i miei colleghi, è garantire in ogni situazione autonomia, pluralismo e completezza nell’informazione’.

Live dei Negramaro, due nuove date al tour stadi 2024

Live dei Negramaro, due nuove date al tour stadi 2024Roma, 15 dic. (askanews) – Non si ferma il viaggio live dei Negramaro per l’estate 2024 che si arricchisce di due nuovi appuntamenti negli stadi: il 18 giugno al Bluenergy Stadium (Stadio Friuli) di Udine e il 6 luglio allo Stadio San Nicola di Bari, nella loro Puglia.

Cinque imperdibili appuntamenti negli stadi che vedranno la band infiammare i più importanti palchi d’Italia tra giugno e luglio del prossimo anno. Si parte il 15 giugno dallo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli e si prosegue il 18 giugno al Bluenergy Stadium (Stadio Friuli) di Udine, il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano, il 3 luglio allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina e il 6 luglio allo Stadio San Nicola di Bari. Dopo due decenni di successi e trionfi musicali, i Negramaro sono pronti a scrivere così un altro capitolo della loro storia, con nuovi imperdibili eventi live negli stadi nel 2024 che uniscono virtualmente il Sud e il Nord d’Italia, e la loro attesissima partecipazione al prossimo Festival di Sanremo.

I biglietti per le due nuove date, organizzate e prodotte da Friends&Partners e Magellano Concerti, saranno disponibili su TicketOne in presale per il fanclub dalle ore 18:00 di venerdì 15 dicembre. E per tutti da sabato 16 dicembre dalle ore 18:00 sempre su TicketOne.