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Calenda: Renzi primo senatore per redditi? Profondamente sbagliato

Calenda: Renzi primo senatore per redditi? Profondamente sbagliatoRoma, 15 dic. (askanews) – “E’ noto come la penso, io ritengo che chi fa politica ed è pagato dai cittadini non possa essere pagato da nessun altro. A questo mi sono attenuto da sempre, anche quando non ero eletto e ho iniziato a fare politica”. Così Calro Calenda, leader di Azione, ospite di Sky Tg24, ha commentato il primato nei redditi dei senatori toccato dal leader di Italia viva Matteo Renzi, che ha superato i tre milioni di euro, in base alla documentazione reddituale depositata e resa pubblica come prevedono le norme vigenti.

“Penso – ha aggiunto Calenda – che sia profondamente sbagliato, del tutto inaccettabile, che si prendano soldi, in particolare da Stati stranieri. Questo l’ho detto prima, durante e dopo l’alleanza con Matteo Renzi; dopo di che quello che fa è lecito, auguri, se li goda, io penso che questo sistema per cui uno sta in Parlamento può prendere soldi da chiunque è la fine della democrazia. I conflitti d’interesse stanno distruggendo tutte le demorazie. Lo abbiamo visto con l’Expo: il fatto che l’Arabia saudita ritiene di poter comprare ciò che vuole, e questo non va bene. Con l’Arabia saudita bisogna avere rapporti, è un attore importante ma bisogna averli non di subordinazione. Dopo di che auguri a Matteo”, ha concluso il leader di Azione.

Banche, Abi: a novembre nuovi aumenti tassi prestiti e calo volumi

Banche, Abi: a novembre nuovi aumenti tassi prestiti e calo volumiRoma, 15 dic. (askanews) – Continuano a aumentare i tassi di interesse sui prestiti bancari in Italia, sulla scia della manovra di aumenti portata avanti dalla Bce nei mesi passati, mentre parallelamente prosegue anche la contrazione dei volumi di credito erogati. Secondo l’ultimo Rapporto mensile dell’Abi, a a novembre 2023 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, i mutui è salito al 4,48%, mentre ad ottobre era stato del 4,35%.

Su questi sviluppi, dall’Associazione bancaria segnalano tuttavia che si vedono dei primi segnali di inversione, con i tassi sui nuovi mutui a tasso variabile che hanno mostrato una limatura al 4,70%, dal 4,87% del mese precedente. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è salito del 5,55%, ad ottobre era stato del 5,46%. Il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,75%, ad ottobre, dice ancora il rapporto, era 4,71%.

Secondo l’Abi, il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a novembre 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,4% rispetto a un anno prima, mentre ad ottobre 2023 avevano registrato un calo del 3,3%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 5,5% e quelli alle famiglie dell’1,1%.

Inps, per assegno unico erogati 14,9 mld in 10 mesi a 6,4 mln famiglie

Inps, per assegno unico erogati 14,9 mld in 10 mesi a 6,4 mln famiglieRoma, 15 dic. (askanews) – Per i primi dieci mesi di competenza dell’anno 2023 sono stati erogati alle famiglie assegni per 14,9 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. E’ quanto emerge dall’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’assegno unico universale.

Sono 6.363.270 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno per i primi dieci mesi del 2023, per un totale di 9.913.476 figli. Con riferimento al mese di ottobre 2023, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da circa 54 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2023 è pari a 43.240 euro), a 214 euro per la classe di Isee minima (16.215 euro per il 2023).

L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro.

Inflazione, Istat lima stime: a novembre a +0,7%,carrello spesa a +5,4%

Inflazione, Istat lima stime: a novembre a +0,7%,carrello spesa a +5,4%Roma, 15 dic. (askanews) – A novembre l’inflazione registra una diminuzione dello 0,5% su base mensile e un aumento di 0,7% su base annua, da +1,7% nel mese precedente. Lo ha reso noto l’Istat ricordando che la stima preliminare era +0,8%.

L’inflazione torna così a livelli prossimi a quelli del febbraio 2021 (+0,6%). L’ulteriore calo del tasso di inflazione “risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale”. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione dei prezzi degli Alimentari (+5,8%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,4%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (da +4,2%). L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.

Europee, Bonino: siamo a un bivio, ora gli gli Stati Uniti d’Europa

Europee, Bonino: siamo a un bivio, ora gli gli Stati Uniti d’EuropaRoma, 15 dic. (askanews) – A giudizio di Emma Bonino “l’Europa è davvero a un bivio. O assume un ruolo centrale nel panorama politico mondiale, o resterà – spiega la leader di riferimento di Più Europa in un intervento pubblicato sul quotidiano torinese La Stampa – una regione ad alta concentrazione di bellezza, saperi e opportunità, ma marginale e incapace di giocare tra i protagonisti del XXI secolo”.

“Davanti a questo bivio storico e nella prospettiva delle prossime elezioni europee del 2024, noi – prosegue – crediamo che l’Ue debba dotarsi degli strumenti necessari per rispondere in modo efficace alle sfide e alle crisi del nostro tempo, diventando una vera Federazione Europea. Un progetto che doti l’Unione di un governo responsabile del proprio operato di fronte al Parlamento, capace di avere una politica estera unitaria e una difesa comune, una politica economica e fiscale federali, un sistema di welfare universale, politiche migratorie e ambientali che siano davvero comuni e pensate nell’interesse primario dei cittadini di oggi e di domani”. In sintesi, chiosa Bonino, “il progetto degli Stati Uniti d’Europa”.

Tpl, sciopero a Roma e Lazio: a rischio bus e metro

Tpl, sciopero a Roma e Lazio: a rischio bus e metroRoma, 15 dic. (askanews) – Ancora disagi oggi a Roma e nel Lazio nel settore dei trasporti locali, per un nuovo sciopero di 4 ore. I sindacati Sgb, Cub, Cobas, Adl, Sgb, Usb Lavoro privato e Orsa hanno confermato lo sciopero, indetto per 24 ore ma poi ridotto a 4.

Lo sciopero sarà sull’intera rete Atac e Roma Tpl sul territorio di Roma Capitale e città metropolitana. Previsti, quindi, disagi in particolare su autobus e metro. Atac informa che l’astensione dal lavoro sarà effettuata dalle ore 9 alle ore 13. Lo sciopero riguarda l’intera rete Atac e l’intera rete RomaTpl nel territorio di Roma Capitale e nei comuni della città metropolitana serviti. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento.

Veto di Orban su bilancio Ue e fondi Ucraina, nuovo Consiglio a gennaio

Veto di Orban su bilancio Ue e fondi Ucraina, nuovo Consiglio a gennaioBruxelles, 15 dic. (askanews) – Al termine di una seduta in notturna del Consiglio europeo, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha posto il veto sul bilancio Ue e sui fondi aggiuntivi per l’Ucraina e le due questioni saranno quindi rinviate a un nuovo Consiglio straordinario che sarà convocato, probabilmente, a gennaio. Lo annuncia lo stesso Orban su X.

“Veto per i fondi aggiuntivi all’Ucraina e veto sulla revisione del Quadro finanziario pluriennale. Torneremo sulle questoni il prossimo anno al Consiglio europeo, dopo un’adeguata preparazione”, scrive Orban. I lavori del Consiglio, sugli altri argomenti all’ordine del giorno, riprenderanno domani alle 9.

Gallerie degli Uffizi, record storico di visitatori e incassi

Gallerie degli Uffizi, record storico di visitatori e incassiMilano, 15 dic. (askanews) – Le Gallerie degli Uffizi di Firenze viaggiano verso gli oltre cinque milioni di visitatori nel 2023, nuovo record storico di presenze (rispetto ai circa 4,3 milioni del precedente, datato 2019), con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2015. Il museo ha poi annunciato un secondo record: gli oltre 60 milioni di introiti realizzati nell’ultimo anno, oltre il 70% in più a confronto dei 35 del 2022.

Sono alcune delle cifre più significative del bilancio complessivo degli otto anni della direzione di Eike Schmidt alle Gallerie degli Uffizi. Nello specifico, i visitatori complessivi delle Gallerie (Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli) fino al 10 dicembre sono stati 4.957.678, con un +27,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ben il 49% in più rispetto ai numeri del 2015, ma dato il raddoppio delle sale aperte l’affollamento è diminuito. In proiezione, al 31 dicembre verrà superata la soglia delle 5.150.000 presenze. In totale, le persone che dal 2016 ad oggi ha varcato la soglia delle Gallerie sono state 27.677.338 persone. Per quanto riguarda gli incassi nel 2023, fino al 10 dicembre, è stata raccolta dalle Gallerie la somma di 58.973.810, un nuovo picco storico. La stima, per fine anno è di arrivare oltre i 60,3 milioni, con un +72,1% rispetto ai risultati 2022. Anche il dato specifico della bigliettazione costituisce un record. 39.829.357 euro dal 1 gennaio al 10 dicembre, +44,3% rispetto allo stesso periodo 2022, con la proiezione di arrivare oltre quota 40 milioni entro il 31 dicembre; l’aumento di ingressi venduti nel 2023, rispetto al 2015 è di 24.343.125 unità, pari al 157,2% in più.

“Tra pochi giorni – ha commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – il numero dei visitatori delle Gallerie degli Uffizi per la prima volta varcherà la soglia dei 5 milioni dall’inizio dell’anno, e già tra oggi e domani gli introiti generati dal museo da gennaio scorso supereranno i 60 milioni di euro, quadruplicati rispetto a otto anni fa, mentre al contempo sono stati introdotti numerosi sconti per i visitatori e aumentate le occasioni di gratuità. Gli spazi espositivi e dell’accoglienza dei musei sono stati notevolmente ingranditi, oltre 80 sale sono state riaperte, o rinnovate e allestite secondo moderni criteri museologici, centinaia di opere che prima stavano nei depositi sono state restaurate e ora sono regolarmente esposte. Sono stati rafforzati i servizi educativi, con un gruppo di assistenti e collaboratori che si occupa esclusivamente e stabilmente dell’accessibilità, con molte offerte innovative per i visitatori con esigenze e abilità diverse. Non siamo secondi a nessuno nel campo digitale e sui social media, con circa 1,2 milioni followers su quattro piattaforme, 42 mostre virtuali e oltre 600 mila fotografie gratuitamente fruibili sul nostro sito web, fino agli oltre 400 video che includono spiegazioni delle nostre opere anche in latino, uzbeko, e nella Lingua dei segni italiana (LIS). Con un accrescimento di oltre 1.800 opere negli ultimi otto anni, abbiamo vissuto la stagione di maggiore espansione delle nostre collezioni dal periodo del granduca Pietro Leopoldo, che nel 1766 aprì al pubblico il Giardino di Boboli e nel 1769 anche gli Uffizi. Abbiamo allestito 159 mostre temporanee agli Uffizi e altrove, in particolar modo in tutto il territorio toscano e quello limitrofo nell’ambito dell’iniziativa Uffizi Diffusi. Ma il dato più straordinario da ricordare sono indubbiamente i 145 libri scientifici con complessivamente oltre 30 mila pagine che abbiamo pubblicato durante gli ultimi otto anni (e altri 12 volumi sono attualmente in corso di stampa): a testimonianza, insieme alla nostra rivista scientifica Imagines, alle 238 conferenze e ai 23 convegni svolti che il museo è diventato un vero e proprio centro di ricerca come non era mai stato prima. Tutto questo – e molto di più – non sarebbe stato possibile senza la passione e l’abnegazione della squadra straordinaria di colleghi interni e collaboratori esterni che ringrazio di cuore per l’impegno, la serietà, la motivazione che ci ha portato insieme a questi risultati”.

La replica di Luigi Di Maio a Meloni sul Mes

La replica di Luigi Di Maio a Meloni sul MesRoma, 14 dic. (askanews) – A proposito del Mes, “ciò che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dice di falso è che io ho firmato il mandato all’ambasciatore quando il governo Conte 2 era già caduto. Ma la data del documento esibito è relativa a quando il governo era nel pieno dei suoi poteri”. Lo ha detto, tra le altre cose, in collegamento da Bruxelles a “Piazza pulita” su La7 l’ex ministro Luigi Di Maio, oggi rappresentante speciale della Ue per il Golfo.

Di Maio ha specificato che il foglio autorizzativo esibito da Giorgia Meloni era datato 20 gennaio 2021, ovvero 6 giorni prima della caduta del governo Conte 2. Di Maio, sempre in riferimento alla vicenda, ha anche affermato di non condividere che “si dica che gli ambasciatori italiani siano partecipi di una cospirazione”. E che non bisognerebbe “mettere in dubbio l’integrità delle istituzioni”, cosa che “non fa bene a nessuno”.

Calcio, Europa League: Roma e Milan ai playoff

Calcio, Europa League: Roma e Milan ai playoffRoma, 14 dic. (askanews) – Con l’ultima giornata della fase a gironi ormai in archivio, è quasi tutto pronto per conoscere parte del tabellone della fase a eliminazione diretta di UEFA Europa League 2023-24. Il sorteggio dei Playoff si terrà lunedì 18 dicembre a Nyon e vedrà coinvolte anche tre squadre italiane. L’Atalanta rientrerà però in gioco soltanto dagli ottavi di finale, avendo chiuso al 1° posto il proprio girone. Milan e Roma dovranno invece passare per i Playoff, con un’urna che potrebbe riservare qualche pericolo. I rossoneri sono stati “retrocessi” dalla Champions League, nonostante il successo col Newcastle, mentre i giallorossi hanno chiuso al 2° posto il loro girone. Andiamo allora a scoprire tutte le qualificate, sia agli ottavi che ai Playoff, e i potenziali pericoli per Milan e Roma. Queste le squadre interessate dal sorteggio:

Retrocesse dalla Champions League che vanno ai playoff Benfica (POR), Braga (POR), Feyenoord (NED), Galatasaray (TUR), Lens (FRA), Milan (ITA), Shakhtar Donetsk (UKR), Young Boys (SUI) Le seconde classificate in Europa League che vanno ai PLayoff Friburgo (GER), Marsiglia (FRA), Qarabag (AZE), Rennes (FRA), Roma (ITA), Sparta Praga (CZH), Sporting Lisbona (POR), Tolosa (FRA) Prime classificate in Europa League che accedono agli ottavi Prime dei gironi, West Ham (ING), Brighton (ING), Rangers (Sco), Atalanta (Ita), Liverpool (Ing); Villarreal (Spa), Slavia Praga (Cec), Bayer Leverkusen (Ger)