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Ue, P. Chigi: Meloni fa politica estera parlando con tutti

Ue, P. Chigi: Meloni fa politica estera parlando con tuttiBruxelles, 14 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del Consiglio europeo, ha incontrato e incontrerà diversi leader, “un metodo – riferiscono fonti di Palazzo Chigi – che conferma quanto sottolineato dallo stesso presidente Meloni in occasione delle comunicazioni in Parlamento quando ha affermato che fare politica estera vuol dire parlare con tutti”.

“Nel pomeriggio di ieri – ricordano le fonti – ha incontrato la presidente della Repubblica del Kosovo, Vjosa Osmani, mentre nella serata di ieri ha avuto un lungo scambio di vedute con il Presidente francese Emmanuel Macron. Un incontro informale al quale si è aggiunto in un secondo momento anche il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Questa mattina, prima dell’avvio dei lavori formali del Consiglio, ha incontrato il primo ministro ungherese, Viktor Orban”.

Per le festività italiani viaggiatori nonostante inflazione e conflitti

Per le festività italiani viaggiatori nonostante inflazione e conflittiRoma, 14 dic. (askanews) – Sono incoraggianti i dati che emergono dall’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi, l’associazione del Tour Operating italiano, relativamente alle scelte degli italiani in occasione delle imminenti festività di fine anno, che coincidono con tempo a disposizione e propensione a spendere sempre più per i viaggi. Le prenotazioni registrate dagli Associati ASTOI relative alle festività di fine 2023 e inizio 2024 mostrano un incremento medio dei ricavi pari all’11% rispetto alla stagione 2022. Si torna a prenotare le vacanze con anticipo con un deciso incremento dell’Advance Booking rispetto al 2022, anno ancora interessato dalla coda Covid che spingeva i consumatori a rimandare le prenotazioni in prossimità della data di partenza. I viaggi o soggiorni hanno una durata media pari a 8.5 giorni, leggermente più lunga rispetto allo scorso anno. DOVE ANDRANNO GLI ITALIANI DURANTE LE FESTE – Tra i viaggiatori che preferiscono restare in Italia la montagna resta sempre protagonista durante la stagione invernale, tanto che in alcuni casi registra volumi superiori fino al +29% rispetto all’anno scorso. Si evidenzia una propensione alla prenotazione anticipata, caratteristica di questa tipologia di vacanza e crescono anche i flussi provenienti dal mercato straniero. Il cliente che prenota la montagna non si fa scoraggiare dai rincari, forse perché il segmento neve è tradizionalmente alto spendente. La durata media del soggiorno è di 5 notti, con un costo medio di 1.500 euro per persona. In Europa, Islanda e Norvegia sono le mete predilette. Nel periodo di Natale e Capodanno si registrano per queste mete incrementi superiori al 23% rispetto allo scorso anno. Qui la richiesta verte quasi sempre su viaggi itineranti, che includano più località, con servizi assemblati di diverso tipo (dagli spostamenti ai pernottamenti e visite guidate, fino alle esperienze personalizzate). Nel medio raggio, la preferenza verso Capo Verde e Canarie compensa in parte il calo dei flussi turistici verso il Medio Oriente ed il Nord Africa. Non si può infatti negare che l’evento del 7 ottobre in Israele e gli accadimenti successivi abbiano determinato ricadute sulle prenotazioni, prevalentemente nel mese di ottobre, soprattutto verso l’Egitto classico, il Mar Rosso egiziano, la Giordania e la penisola arabica; tuttavia, l’ondata emotiva sembra essersi attenuata e oggi sono molto diminuite le cancellazioni e ripartite le prenotazioni. In termini percentuali, l’impatto del conflitto in Medio Oriente si è registrato principalmente su Egitto (-13%) e Giordania (-49%); il dato appare più negativo se si considera che il trend, prima dell’attacco verso Israele, vedeva su entrambe le destinazioni una crescita rilevante. Il lungo raggio premia Oceano Indiano, East Africa, Oriente e Caraibi. Il desiderio di un soggiorno al mare e al caldo porta a prenotare Maldive, Zanzibar, Kenya, Thailandia e Indonesia, insieme a Repubblica Dominicana. Quanti propendono per viaggi di scoperta scelgono Stati Uniti, Thailandia, India, Vietnam, Argentina e Sudafrica; in questo caso la durata media è di 10 giorni, con un range di spesa che varia dai 3.000 euro per soggiorni balneari a oltre 4.000 per i tour. Nel settore crocieristico, le partenze di Natale e Capodanno sono tra le più apprezzate nella programmazione annuale, perché si tratta di un periodo dell’anno speciale, in cui le persone desiderano particolarmente festeggiare a bordo. Tra le destinazioni preferite ci sono i Caraibi e gli Emirati Arabi, molto ambiti per una fuga al caldo nel pieno dell’inverno, ma anche il Mediterraneo riesce sempre ad affascinare grazie al mix di tradizioni, città d’arte e cultura. Nel Mediterraneo, oltre alle destinazioni classiche come Spagna, Francia e Italia, riscuotono grande apprezzamento Turchia, Grecia e Canarie. Le crociere non sono state impattate dallo scenario geopolitico di incertezza, anche perché le navi sono asset mobili per definizione e perciò possono essere riposizionate a seconda delle circostanze. Secondo i dati diffusi recentemente in occasione dell’Italian Cruise Day, la principale manifestazione crocieristica in Italia, nel 2023 saranno quasi 13 milioni i passeggeri movimentati dalle navi da crociera nei porti italiani: si tratta del record storico negli ultimi 30 anni. COSA CHIEDONO GLI ITALIANI AL TURISMO ORGANIZZATO – I viaggiatori, sempre più digitali e tecnologici, hanno maggior desiderio di conoscere il mondo e di raccontare le proprie emozioni. Chiedono perciò viaggi più ricchi di esperienze, di significato, desiderano vivere il viaggio sentendosi parte integrante dei territori che visitano, stabilire un contatto più profondo con le realtà locali immergendosi nella cultura e nella scoperta di tutte le tipicità di quei luoghi, che si tratti di vacanze in Italia o all’estero. In Italia si nota un cambiamento nelle esigenze degli ospiti: la montagna non è più percepita solo come location per la settimana di sport sulle piste; si assiste alla riscoperta dei luoghi per rigenerarsi, stando all’aria aperta e riappropriandosi della tradizione gastronomica del territorio. Non solo sci (molte le famiglie con bambini), le persone amano anche fare passeggiate sulla neve con le ciaspole, visitare malghe in quota o dedicarsi al proprio benessere in una spa. In Europa chi si affida al Turismo Organizzato nella maggior parte di casi non è alla ricerca del city break o solamente di volo e hotel, ma si aspetta un itinerario con più mete, ben strutturato e con il supporto di guide parlanti italiano che diano valore a visite complete. I connazionali si rivolgono al Turismo Organizzato per trovare garanzie, tutele e assistenza. Il contesto sociopolitico attuale determina talvolta repentini cambi di scenario che, a livello operativo, si traducono in cancellazioni di rotazioni aeree da parte di vettori o in altri disagi e imprevisti da affrontare. Il turista fai da te deve fronteggiare autonomamente improvvisi cambiamenti in assenza di tutele per cause imponderabili. Per contro, chi si affida al Turismo Organizzato trova interlocutori affidabili e multimodali che nelle situazioni di incertezza e preoccupazione, grazie alla professionalità e al know-how acquisito nel tempo, sono in grado di tutelare e offrire assistenza al viaggiatore. Commenta Pier Ezhaya, presidente ASTOI Confindustria Viaggi: “Le prenotazioni per il periodo di altissima stagione vedono una crescita dei ricavi dell’11% sul 2022 e la quasi totalità delle destinazioni coinvolte mostra un trend positivo, sia per vacanze stanziali al mare sia per quelle più itineranti. Per quanto riguarda le mete preferite riscontriamo riconferme per alcune destinazioni classiche come Oceano Indiano, East Africa, Caraibi e Stati Uniti, ma anche Sudest asiatico, Argentina e Sudafrica. Molto bene anche le performance dei tour in Nord Europa e le crociere negli Emirati e nel Mediterraneo. Per il medio raggio, a seguito di quanto sta accadendo in Israele, la domanda si è in parte riconvertita su Canarie e Capo Verde, anche se l’ondata emotiva si sta attenuando e sono riprese le prenotazioni, oltre a essere diminuite le cancellazioni. Tutele, assistenza e qualità dei servizi del Turismo Organizzato assumono una rilevanza sempre più significativa, che i viaggiatori riconoscono e premiano in fase di prenotazione”, conclude.

Patto stabilità, Schlein: no al ritorno di politiche austerità

Patto stabilità, Schlein: no al ritorno di politiche austeritàBruxelles, 14 dic. (askanews) – Sul Patto di stabilità, “quello che abbiamo sempre detto è che non si faccia l’errore di ritornare all’austerità dei rigidi parametri quantitativi sul deficit. Ci preoccupa molto la discussione che si sta tenendo al Consiglio Ue perché peggiora significativamente la proposta della Commissione”. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein, rispondendo ad alcuni giornalisti a margine del pre-vertice del Partito dei Socialisti europei, oggi a Bruxelles, in vista del Consiglio europeo che si tiene oggi e domani.

Per questo, ha proseguito, Schlein, “noi l’altro giorno abbiamo contestato al governo italiano la sua totale incapacità e l’assenza di una strategia negoziale. Per le loro antipatie non hanno fatto asse con i paesi che hanno situazioni più simili alle nostre, e questo rischia di pagarlo il Paese”. “Non solo ci preoccupa il fatto che il governo rischia di accettare un compromesso al ribasso che ci riporta all’austerità, ma ci preoccupa – ha aggiunto la segretaria del Pd – che si stia già applicando l’austerità in Italia. Perché una manovra che taglia la sanità pubblica, che non mette nulla sulla scuola pubblica e sul diritto allo studio, che taglia le pensioni e che taglia pesantemente” le risorse “agli enti locali, è già una manovra di austerità, che noi contrastiamo duramente in Parlamento in questi giorni”.

Alla domanda sul colloquio avuto durante la riunione del Pse con il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, e se abbia parlato con lui della riforma del Patto di stabilità, Schlein ha risposto: “Chiaramente il nostro rapporto con il commissario Gentiloni è stretto e costante e riguarda tutte le questioni che il Pd sta seguendo, i dossier europei, tra cui naturalmente anche la riforma del Patto di stabilità che è particolarmente rilevante per l’Italia”.

Federmeccanica: produzione ferma nel III trimestre, -2% su anno

Federmeccanica: produzione ferma nel III trimestre, -2% su annoRoma, 14 dic. (askanews) – La produzione metalmeccanica nel terzo trimestre diminuisce del 2% su base annua, mentre rimane sostanzialmente invariata in termini congiunturali. E’ quanto emerge dalla 168esima edizione dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica – Meccatronica italiana.

Nel terzo trimestre dell’anno in corso, nel nostro Paese l’attività produttiva metalmeccanica, sostanzialmente ferma nella dinamica congiunturale, “si conferma in sofferenza rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente trovando riscontro con quanto osservato negli altri principali paesi europei, dove il rallentamento dell’industria è stato superiore alle attese”. Sulla dinamica produttiva, ancorché sulle previsioni, “continua a pesare una situazione di elevata incertezza generata, in particolar modo, dalle crescenti tensioni internazionali ma anche dall’inasprimento delle politiche monetarie”.

Nel periodo luglio-settembre del 2023, nel settore metalmeccanico i livelli di produzione sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto ai tre mesi precedenti (+0,1% dopo le flessioni registrate nel primo e secondo trimestre) e sono ancora inferiori del 2,0% nel confronto con lo stesso trimestre del 2022. Complessivamente nel periodo gennaio-settembre 2023, la produzione metalmeccanica è mediamente diminuita dello 0,5% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Nell’ambito del settore, che include una vasta gamma di attività produttive molto differenziate tra loro, i risultati tendenziali sono stati contrastanti nei diversi comparti.

Nei primi nove mesi di quest’anno, sono diminuite in particolar modo le attività della Metallurgia (-6,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente), le produzioni di Macchine e apparecchi elettrici (-4,3%) e di Prodotti in metallo (-3,4%); in leggera flessione il comparto delle Macchine e apparecchi meccanici (-0,4%). Sono, invece, aumentate le fabbricazioni di Altri mezzi di trasporto (+10,8%) e di Autoveicoli e rimorchi (+8,2%), mentre quella di Computer, radio Tv, strumenti medicali e di precisione, pur in crescita, ha messo a segno un modesto +0,4%. Con riferimento ai 27 paesi dell’Unione europea, nel terzo trimestre, la produzione metalmeccanica ha registrato un calo congiunturale dell’1,9% e la dinamica trimestrale discendente ha caratterizzato l’attività produttiva in Francia, Germania e Spagna.

Il rallentamento della domanda mondiale si ripercuote sulle esportazioni del settore metalmeccanico che indirizza all’estero circa la metà delle proprie produzioni. Nel periodo gennaio-settembre del 2023, le esportazioni metalmeccaniche sono, infatti, cresciute in media del 4,0% e le importazioni dell’1,5% ma, per entrambi i flussi, la dinamica trimestrale continua ad evidenziare un significativo rallentamento rispetto a quanto osservato nel passato. Occorre, inoltre, osservare che gli incrementi dell’interscambio in valore sono stati influenzati da una crescita dei valori medi unitari.

Il Papa dice che le tecnologie usate per le guerre le rendono ancora più devastanti

Il Papa dice che le tecnologie usate per le guerre le rendono ancora più devastantiCittà del Vaticano, 14 dic. (askanews) – L’uso delle più sofisticate tecnologie e dell’intelligenza artificiale, stanno portando, se usate nell’ambito della produzione bellica, a guerre sempre più devastanti e “fredde” con una percezione meno grave delle tragedie che i confliti producono. A lanciare l’allarme è Papa Francesco nel suo Messaggio in occasione della 57.ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2024 sul tema “Intelligenza artificiale e pace”.

“In questi giorni, guardando il mondo che ci circonda, non si può sfuggire alle gravi questioni etiche legate al settore degli armamenti. – scrive Francesco nel suo Messaggio – La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra. La ricerca sulle tecnologie emergenti nel settore dei cosiddetti ‘sistemi d’arma autonomi letali, incluso l’utilizzo bellico dell’intelligenza artificiale, è un grave motivo di preoccupazione etica”. Il Papa fa notare poi che “i sistemi d’arma autonomi non potranno mai essere soggetti moralmente responsabili: l’esclusiva capacità umana di giudizio morale e di decisione etica è più di un complesso insieme di algoritmi, e tale capacità non può essere ridotta alla programmazione di una macchina che, per quanto ‘intelligente’, rimane pur sempre una macchina”.

Per questo motivo, resta un “imperativo garantire una supervisione umana adeguata, significativa e coerente dei sistemi d’arma. Non possiamo nemmeno ignorare – scrive ancora PapaFrancesco – la possibilità che armi sofisticate finiscano nelle mani sbagliate, facilitando, ad esempio, attacchi terroristici o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime”. “Il mondo, insomma, – sottolinea subito il Pontefice – non ha proprio bisogno che le nuove tecnologie contribuiscano all’iniquo sviluppo del mercato e del commercio delle armi, promuovendo la follia della guerra. Così facendo, non solo l’intelligenza, ma il cuore stesso dell’uomo, correrà il rischio di diventare sempre più ‘artificiale’”. Da qui la constatazione che “le più avanzate applicazioni tecniche non vanno impiegate per agevolare la risoluzione violenta dei conflitti, ma per pavimentare le vie della pace. In un’ottica più positiva, se l’intelligenza artificiale fosse utilizzata per promuovere lo sviluppo umano integrale, – conclude Francesco nel suo Messaggio – potrebbe introdurre importanti innovazioni nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura, un miglioramento del livello di vita di intere nazioni e popoli, la crescita della fraternità umana e dell’amicizia sociale”.

I “progressi nello sviluppo di forme di intelligenza artificiale servano, in ultima analisi, la causa della fraternità umana e della pace. Non è responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana”. Proprio la pace e la fraternità “infatti, è il frutto di relazioni che riconoscono e accolgono l’altro nella sua inalienabile dignità, e di cooperazione e impegno nella ricerca dello sviluppo integrale di tutte le persone e di tutti i popoli”, ha poi affermato Francesco. “La mia preghiera all’inizio del nuovo anno – scrive quindi Papa Francesco – è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana. Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà – ha auspicato Francesco – collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico”.

“L’affidamento a processi automatici che categorizzano gli individui, ad esempio attraverso l’uso pervasivo della vigilanza o l’adozione di sistemi di credito sociale, potrebbe avere ripercussioni profonde anche sul tessuto civile, stabilendo improprie graduatorie tra i cittadini. E questi processi artificiali di classificazione potrebbero portare anche a conflitti di potere, non riguardando solo destinatari virtuali, ma persone in carne ed ossa”. “Il rispetto fondamentale per la dignità umana postula di rifiutare che l’unicità della persona venga identificata con un insieme di dati. Non si deve permettere agli algoritmi – sottolinea il Papa – di determinare il modo in cui intendiamo i diritti umani, di mettere da parte i valori essenziali della compassione, della misericordia e del perdono o di eliminare la possibilità che un individuo cambi e si lasci alle spalle il passato”. Ma il Papa non tralascia nemmeno “l’impatto delle nuove tecnologie in ambito lavorativo: mansioni che un tempo erano appannaggio esclusivo della manodopera umana vengono rapidamente assorbite dalle applicazioni industriali dell’intelligenza artificiale. Anche in questo caso, -si legge – c’è il rischio sostanziale di un vantaggio sproporzionato per pochi a scapito dell’impoverimento di molti. Il rispetto della dignità dei lavoratori e l’importanza dell’occupazione per il benessere economico delle persone, delle famiglie e delle società, la sicurezza degli impieghi e l’equità dei salari dovrebbero costituire – conclude Francesco – un’alta priorità per la Comunità internazionale, mentre queste forme di tecnologia penetrano sempre più profondamente nei luoghi di lavoro”.

Maltempo al Centro-Sud con neve fino in collina

Maltempo al Centro-Sud con neve fino in collinaRoma, 14 dic. (askanews) – L’atmosfera nei prossimi giorni sarà irrequieta. Avremo degli scambi importanti ed anomali nel cuore del mese di dicembre: passeremo infatti da 5-7°C sotto media, previsti fino al weekend, ad una scaldata eccezionale da domenica pomeriggio in poi ad iniziare dalle Alpi. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma grandi movimenti atmosferici nei prossimi giorni. La sorpresa arriverà da domenica quando nel cuore dell’Europa Centrale si formerà un blocco anticiclonico granitico ed eccezionale con valori di pressione fino ed oltre 1045 hPa. Questo blocco si espanderà, con l’inizio della nuova settimana, verso l’Italia iniziando dalle Alpi dove già domenica andremo sopra media di quasi 10°C. In seguito il termometro salirà in modo sensibile quasi ovunque, ma soprattutto dalla collina in su: con questo tipo di blocco anticiclonico non escludiamo infatti frequenti nubi basse o nebbie nelle pianure del Centro-Nord. Prima di arrivare al gigantesco blocco anticiclonico nel cuore dell’Europa, l’Italia risentirà ancora del passaggio del Ciclone di Santa Lucia che porterà nelle prossime ore maltempo al Centro-Sud: sono previste piogge in trasferimento dalla Toscana verso Abruzzo e Molise con neve sugli Appennini oltre i 1100-1300 metri; il sistema perturbato raggiungerà anche il Sud con un brusco calo delle massime che dai 25-28 gradi anomali di ieri si riporteranno nelle medie. Venerdì 15 dicembre, assisteremo ancora a instabilità e rovesci al Sud e sul Medio Adriatico con altre nevicate sugli Appennini, fino a quote collinari; al Nord splenderà il sole, a tratti disturbato dal vento sulle Alpi di confine e dalle nebbie anche fitte in Pianura Padana. Il weekend sarà ‘Giano bifronte’, dai 2 volti: sabato ancora freddo con valori sotto le medie quasi ovunque, specie al mattino con locali forti gelate; da domenica, invece, il respiro prepotente del Blocco anticiclonico franco-teutonico espellerà aria calda verso il nostro Paese. Ecco che, gradualmente, le temperature tenderanno a salire iniziando dall’alta quota per poi investire gran parte del nostro territorio da lunedì 18 in poi; se la proiezione venisse confermata potremmo andare incontro ad un Santo Natale mite e soleggiato come oramai avviene da decenni. D’altronde dobbiamo ricordare che il mese di dicembre è il mese più caldo dell’inverno, ancora in presenza di mari relativamente caldi e dei ricordi dell’estate italiana sempre più lunga e senza fine.

Ue, due ore di colloquio Meloni-Macron (e Scholz) a Bruxelles

Ue, due ore di colloquio Meloni-Macron (e Scholz) a BruxellesBruxelles, 14 dic. (askanews) – Oltre due ore di colloquio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. L’incontro, a cui per circa mezz’ora si è aggiunto anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, si è svolto in una saletta del bar dell’hotel Amigo, nel centro di Bruxelles, in cui alloggiano i tre leader.

Il colloquio Meloni-Macron – a cui stavano lavorando le rispettive diplomazie – era inizialmente previsto per domani ma è stato anticipato a questa sera, al termine del vertice Ue-Balcani Occidentali. I due leader si sono quindi seduti a un tavolino in una saletta del bar dell’hotel, davanti a una bottiglia di vino rosso, francese. Poco distante, seduto a un tavolo per una birra con il suo staff, anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in jeans e polo grigia, che si è unito a Meloni e Macron per una mezz’ora. In un’atmosfera rilassata, tra battute, sorrisi e strette di mano, il ‘vertice’ si è concluso intorno alla una di notte, sotto lo sguardo di giornalisti, staff (tra gli altri il ministro Raffaele Fitto e il nuovo consigliere diplomatico Fabrizio Saggio), ospiti dell’hotel. Nessuna indiscrezione sui temi, anche se sicuramente saranno stati affrontati i dossier più complessi del Consiglio che si apre domani: il Patto di stabilità (su cui questa mattina Meloni non ha escluso il ‘veto’ italiano), la revisione del Quadro finanziario pluriennale, l’apertura dei negoziati per l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue, su cui pesa il veto dell’Ungheria di Viktor Orban. A questo proposito, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, si lavora a un bilaterale tra Meloni e Orban, da tenersi domani a margine del Consiglio.

Al termine Meloni e Scholz non hanno rilasciato dichiarazioni, mentre Macron si è fermato per una battuta con i cronisti: “Il colloquio è andato molto bene, è stata un’ottima discussione”, ha detto.

Wall Street chiude in rally dopo Fed, DJ +1,40%, Nasdaq +1,38%

Wall Street chiude in rally dopo Fed, DJ +1,40%, Nasdaq +1,38%Roma, 13 dic. (askanews) – Chiusura in netto rialzo a Wall Street. Dopo un avvio debole e incerto sul mercato azionario statunitense è scattato un rally quando, contestualmente all’annuncio della conferma sui tassi di interesse, la Federal Reserve ha pubblicato le nuove tabelle previsionali, che indicano come la maggior parte dei componenti del direttorio, il Fomc, ora si attendano tagli tra 50 e 100 punti base ai tassi il prossimo anno, con tempistiche ancora tutte da definire.

A fine contrattazione il Dow Jones segna più 1,40% (più 512 punti), l’S&P 500 più 1,37% e il Nasdaq un guadagno dell’1,38%. Il presidente Jay Powell è rimasto prudente sul futuro della politica monetaria, ma si è abbastanza sbilanciato nell’indicare che ora “riteniamo probabile che i nostri tassi di interesse siano al picco di questo ciclo”.

Usa, Fed conferma tassi e medita tagli per circa 0,75 punti sul 2024

Usa, Fed conferma tassi e medita tagli per circa 0,75 punti sul 2024Roma, 13 dic. (askanews) – La Federal Reserve statunitense ha confermato i tassi di interesse di riferimento sul dollaro a una forchetta del 5,25%-5,50%. La decisione è stata comunicata dall’istituzione al termine del direttorio sulla linea monetaria, il Fomc, e risulta in linea con le attese che si erano rafforzate negli ultimi giorni. Il livello attuale dei tassi ufficiali negli Usa è il più alto da 22 anni a questa parte e la Fed ha omesso di effettuare un ultimo rialzo prima di fine anno, come invece aveva prospettato un mese e mezzo fa.

Non solo, le tabelle previsionali diffuse dalla stessa istituzione mostrano che la maggioranza dei componenti del Fomc prevedono tagli ai tassi di interesse sul prossimo anno che spaziano tra 50 e 100 punti base, mentre una componente più minoritaria prevede tagli meno consistenti. Secondo le ultime tabelle, 6 componenti del Fomc su 19 si attendono che alla fine del 2024 i tassi vengano ridotti a una mediana del 4,625%, rispetto al 5,375% attuale (-75 punti base). Altri 4 componenti prevedono il 4,375% (-100 punti base) mentre altri 5 un 4,875% (-50 punti base).

La Fed ha nel frattempo rivisto al rialzo la previsione di crescita economica degli Stati Uniti di quest’anno al 2,6%, mentre ha limato all’1,4% quella sul 2024 e ha confermato all’1,8% la stima di crescita sul 2025. Contestualmente, ha rivisto al ribasso la previsione di inflazione media di quest’anno al 2,8%, ha limato la stima sul 2024 al 2,4% e quella sul 2025 al 2,1%. Tornando ai tassi, guardando più avanti le previsioni pubblicate dalla Fed indicano che per il 2025 è atteso un taglio per ulteriori 100 punti base ai tassi al 3,6% mediano e per il 2026 una riduzione di circa tre quarti di punto al 2,9%.

Le leggende dello sport da Mattarella con l’impegno per Caivano

Le leggende dello sport da Mattarella con l’impegno per CaivanoRoma, 13 dic. (askanews) – Diciassette leggende dello sport italiano accompagnate dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, dal Presidente di Sport e Salute Spa, Marco Mezzaroma e dall’Amministratore delegato, Diego Nepi Molineris, sono salite al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e per promuovere il progetto Legend di Sport e Salute.

I Legend sono un progetto strategico di Sport e Salute che mira a raggiungere i praticanti di ogni età, di ogni livello, di ogni fascia sociale. È un’iniziativa che vede il coinvolgimento di una grande squadra, composta da campioni non più in attività agonistica, che hanno fatto la storia dello sport italiano. A supporto delle azioni in campo sociale, ma anche di marketing e comunicazione. A farsi portavoce Manuela Di Centa, portavoce delle leggende: “Sport e Salute – ha detto – ci ha dato la possibilità di raccogliere le energie vitali che prima si sono espresse sul campo ed hanno raggiunto i massimi livelli agonistici e poi hanno ritenuto che la loro missione non fosse finita ma dovesse continuare sotto forma diversa, di rappresentanza, di partecipazione, di guida, valoriale, di presenza per le nuove generazioni ma non solo. Ma soprattutto per il nostro Paese”.

“Questi sono i grandi campioni e campionesse che hanno deciso di mettere a disposizione il loro patrimonio di amore verso quello che hanno fatto e quello che ancora vogliono fare per il nostro Paese. Ringrazio il nostro presidente Mezzaroma e l’amministratore delegato Diego Nepi che ci ha sempre seguito e supportato e poi ringrazio il nostro ministro dello sport, il nostro grande capo. I valori che abbiamo ricevuto nel percorso sportivo agonistico fatto sono doni che vorremmo continuare a dare e riconoscere a tutte le persone con uno stile di vita ed un valore della vita”, ha detto Di Centa. Con lei Jury Chechi (ginnastica artistica), Stefano Pantano (scherma), Andrea Lucchetta (pallavolo), Filippo Magnini (nuoto), Andrea Lo Cicero (rugby), Angelica Savrayuk (ginnastica ritmica), Tania Di Mario (pallanuoto), Diego Nargiso (tennis), Gabriella Dorio (atletica leggera), Maurizio Damilano (atletica leggera), Stefano Maniscalco (karate), Stefano Tilli (atletica leggera), Marco Tardelli (calcio), Giuseppe Gibilisco (atletica leggera), e Luigi Mastrangelo (pallavolo).

A portare il saluto del Governo il ministro dello sport Andrea Abodi. “Si può essere al tempo stesso testimoni e interpreti di una missione che non finisce mai – ha detto Abodi -. Testimoni di valori con la capacità di trasmetterli”. Abodi ha poi parlato del lavoro che il governo, attraverso lo sport, sta portando avanti a Caivano: “Attraverso lo sport abbiamo vissuto elementi dolorosi che stiamo cercando di trasformare in elementi virtuosi. Dal 20 settembre con l’inserimento nello sport nella Costituzione ognuno di noi avverte l’esigenza di essere strumento quotidiano, tanto più nei luoghi ove il disagio sociale ci richiama alla responsabilità. Rispetteremo i tempi e dimostreremo che lo Stato è sempre presente anche quando sembra che non lo sia. Tutti dovranno vedere anche da lontano che siamo tornati. La scuola è un riferimento quasi ossessivo. Lì si deve affermare la presenza dello sport che va ben oltre i riferimenti sportivi”.

Dal Presidente di Sport e Salute Spa, Marco Mezzaroma, un auspicio: “Il sogno di mettere in movimento tutta l’Italia, da nord a sud, con la sicurezza”, ha detto rivolgendosi al Capo dello Stato, “che Lei ci sia vicino. Contiamo di fare questo lavoro”.