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Fdi, Ciriani: su fiamma espressa opinione personale, non impegna nessuno

Fdi, Ciriani: su fiamma espressa opinione personale, non impegna nessunoRoma, 20 nov. (askanews) – Sulla fiamma tricolore “ho espresso un’opinione del tutto personale che non impegna nessuno tranne me: so che non è una questione urgente e fondamentale, ci sono tante cose più importanti di cui discutere”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a Tg2 Post, tornando sull’idea di togliere la fiamma dal simbolo di Fdi.


“La storia della fiamma tricolore – ha aggiunto – è la storia della mia vita: mi sono iscritto alla destra politica a 17 anni, non intendo rinnegare la mia storia personale molto legata a quel simbolo. Abbiamo visto tanti cambiamenti in questi anni, da Msi ad An al Pdl poi Fdi. Ho imparato dai grandi leader che la politica significa guardare avanti e non indietro, governare è immaginare il futuro anche se preoeccupa e spaventa le persone chiamate a responsabilità di governo. Non so se mai ci sarà questo cambiamento, se mai decideremo di farlo ma quando e se lo faremo, lo faremo liberamente perché lo abbiamo deciso noi, non perchè ce lo ha chiesto o imposto qualcuno”.

M5s, Conte fa appello agli iscritti: “andate a votare, è l’ora decisiva”

M5s, Conte fa appello agli iscritti: “andate a votare, è l’ora decisiva”Roma, 20 nov. (askanews) – “”Non perdere questa occasione. Vota e decidi. Sta per scoccare l’ora decisiva: da giovedì 21 novembre alle 10 iniziano le operazioni di voto. Potrai quindi votare per definire le battaglie del Movimento, i nuovi obiettivi strategici. Nessuna forza politica consente ai propri iscritti di decidere quali sono i temi, gli obiettivi da porre al centro della propria azione e li mette in votazione così come è consentito a te. E’ un momento entusiasmante:cogli questa occasione per contribuire a decidere tantissimi temi e ci sono anche le regole organizzative interne, per rendere ancora più efficente la nostra azione politica, in particolare sui territori. Non perdere questa occasione: vota e decidi”. E’ il testo dell’appello al voto on line rivolto via social dal presidente M5s Giuseppe Conte agli iscritti,alla vigilia dell’avvio delle votazioni in vista della assemblea Costituente del prossimo fine settimana.

Dl flussi, ok commissione Camera a emendamento su corti d’appello

Dl flussi, ok commissione Camera a emendamento su corti d’appelloRoma, 20 nov. (askanews) – La commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato l’emendamento della relatrice Sara Kelany (Fdi) al decreto flussi che toglie alle sezioni immigrazione dei tribunali la competenza sui ricorsi in merito ai respingimenti dei migranti dandola alle corti d’Appello. L’emendamento è stato ribattezzato dall’opposizione “emendamento Musk” perché presentato all’indomani dell’uscita del leader di Tesla contro i giudici italiani che hanno annullato i provvedimenti di respingimento dei migranti portati nel centro in Albania.


La norma preoccupa molto i presidenti delle corti d’appello che nei giorni scorsi hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Senato, Ignazio La Russa, al presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, alla premier Giorgia Meloni, al vicepresidente del Csm, al ministro della Giustizia Carlo Nordio, all’Associazione nazionale magistrati e al ministro Giancarlo Giorgetti. “Un disastro annunciato per tutte le Corti di appello italiane, renderà irrealizzabili gli obiettivi del Pnrr e determinerà un’ulteriore recrudescenza dei tempi e dell’arretrato dei processi”, scrivono.

Per Meloni feeling e unità con Milei che rilancia alleanza sovranista

Per Meloni feeling e unità con Milei che rilancia alleanza sovranistaBuenos Aires, 20 nov. (askanews) – La visita di Giorgia Meloni a Buenos Aires, la sua prima missione bilaterale in America Latina, certifica il “feeling” personale e politico con Javier Milei.


La premier è arrivata martedì sera nella capitale dal G20 di Rio de Janeiro ed è stata ospite del presidente argentino per una cena privata nella Residenza di Olivos. Poi, mercoledì mattina, il bilaterale alla Casa Rosada, prima tete-a-tete, poi allargato alle delegazioni. Al termine del colloquio (e dopo il saluto di rito dal balcone della Casa Rosada che affaccia su Plaza de Mayo reso celebre da Evita Peron) Meloni e Milei si sono presentati insieme alla stampa, per dichiarazioni senza domande. Milei, primo leader a incontrare Donald Trump dopo l’elezione del tycoon, ha rilanciato la sua idea di una “alleanza”, quella che già è stata definita “internazionale sovranista”. A Mar-a-Lago, residenza di Trump, aveva ipotizzato un asse costituito da Argentina, Usa, Italia e Israele. Oggi non ha definito il formato, ma ha auspicato una collaborazione tra coloro che hanno “obiettivi comuni”: non solo Italia e Argentina “ma anche altri Paesi del mondo libero che condividono questi valori”. Un’alleanza di “nazioni libere, unite contro la tirannia e la miseria. Perché l’Occidente si trova nelle tenebre” e ha bisogno di “noi che difendiamo la libertà anche se siamo ancora pochi. Possiamo fare luce e segnalare la strada” in un mondo segnato da una “mancanza di buon senso” e da “organismi internazionali sclerotici”.


Parole che già nella gestualità Meloni ha mostrato di approvare, sottolineandole con gesti di assenso, un applauso e un abbraccio, a testimonianza di una consonanza di vedute poi espressa anche nel suo intervento. Con Milei, ha spiegato, la accomuna “l’amore per la libertà” e una “unità di vedute molto forte su molti dossier”, come la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente, la crisi in Venezuela, con l’Italia che non riconosce – così come l’Argentina – la “proclamata vittoria di Maduro a seguito di elezioni ben poco trasparenti”. Con Milei, un uomo “valente” e “amico dell’Italia”, ha detto parlando brevemente anche in spagnolo, c’è una “condivisione politica” tra “due leader che si battono per difendere l’identità dell’Occidente e i punti cardine della sua civiltà: la libertà e l’uguaglianza delle persone, la democraticità dei sistemi, la sovranità delle nazioni”. Dunque c’è “molto più” di “una comune cooperazione tra nazioni: c’è la consapevolezza di vivere in un tempo difficile, la responsabilità che quel tempo difficile impone, cioè la forza delle idee e il coraggio che serve per difendere quelle idee”. Per quanto riguarda i rapporti bilaterali, ha spiegato la premier, “l’Argentina è il punto di riferimento dell’Italia in America Latina” anche in virtù di una comunità di un milione di cittadini e di circa 20 milioni di italo-discendenti, oltre a circa 300 imprese italiane che impiegano più di 16.000 lavoratori generando un giro d’affari di quasi 3 miliardi di euro. Le relazioni hanno però ancora “un potenziale enorme da esplorare e da liberare” e le politiche economiche del presidente argentino possono aprire “nuove opportunità ed essere un ulteriore incentivo per accrescere la presenza italiana”. Per questo, oltre a una collaborazione nel contrasto al crimine organizzato, i due governi hanno concordato di “scrivere insieme un piano d’azione Italia-Argentina 2025-2030 che individui i settori principali della collaborazione bilaterale su cui concentrare i nostri sforzi e le nostre energie”. Tra i settori privilegiati ci sono la transizione energetica, le infrastrutture, l’approvvigionamento di materie prime critiche, il trasporto aereo, lo spazio.


Meloni, nel pomeriggio argentino, riceve le chiavi della città di Buenos Aires da parte del sindaco Jorge Macri. Poi assiste allo spettacolo ‘Luz, Camara… Danza! Omaggio al grande cinema italiano’ al Teatro Coliseo, l’unico di proprietà dello Stato italiano al di fuori dei confini nazionali. Sono presenti rappresentanti delle istituzioni argentine e della collettività italiana. Nella serata argentina, notte in Italia, la premier riparte per Roma.

Ue, Mattarella: è a un bivio, il futuro dipenderà dal coraggio delle scelte

Ue, Mattarella: è a un bivio, il futuro dipenderà dal coraggio delle scelteTorino, 20 nov. (askanews) – “L’Europa unita è il nostro spazio vitale. Lo spazio politico e istituzionale che ci consente una crescita futura. L’Europa è oggi a un bivio. Il futuro dei cittadini europei dipenderà dal coraggio delle scelte che il Consiglio e il Parlamento Europeo sapranno fare. L’Unione Europea, con la svolta del piano Next Generation e del Green deal, ha dato prova di comprendere la necessità di rapidi passi avanti”. Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Assemblea annuale dell’Anci in corso a Torino.

ChorusLife Bergamo, Smart District diventa patrimonio città

ChorusLife Bergamo, Smart District diventa patrimonio cittàRoma, 20 nov. (askanews) – Oggi la famiglia Bosatelli, nel corso di un evento istituzionale riservato e di grande valore simbolico, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni e delle Autorità civili, militari e religiose, ha ufficialmente aperto e consegnato alla città di Bergamo ‘ChorusLife’, lo Smart District pensato e voluto dal Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli, frutto della sua innata capacità di anticipare il futuro, che da oggi rappresenta un sogno diventato realtà.


In un’atmosfera suggestiva, che ha catalizzato l’attenzione dei presenti, gli oltre 500 invitati – si legge in un comunicato – sono stati idealmente accompagnati da una voce narrante in un ‘viaggio emozionale’ alla scoperta di ChorusLife, progettato dall’architetto Joseph Di Pasquale, un modello di rigenerazione urbana senza precedenti – tra i più importanti in Italia – ideato e creato affinché generazioni diverse possano vivere, socializzare e crescere insieme, condividendo lo stesso spazio. Alle 15.30, dopo il countdown, una installazione artistica al centro della ChorusLife Arena ha iniziato a pulsare nell’incanto delle luci e dei contenuti evocativi che animavano lo schermo; quando si è fermata è cominciato ‘il viaggio’ e sono state le parole del Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli, contenute in un video emozionale, a dare vita alla metafora della ‘nave da crociera’ ChorusLife, la metafora che ha ispirato la visione lungimirante del suo ideatore.


Presentato dal giornalista e conduttore dell’evento Fulvio Giuliani, ha preso la parola Davide Albertini Petroni, CEO di COSTIM, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nella realizzazione di progetti di rigenerazione urbana di tale portata: ‘Oggi celebriamo un risultato straordinario, frutto di anni di impegno e di una proficua collaborazione tra pubblico e privato. Il dialogo costante con le istituzioni locali è stato fondamentale per garantire che ChorusLife non fosse soltanto un’opera di trasformazione urbana, ma una vera e propria opportunità di crescita per Bergamo. Attraverso il lavoro sinergico delle nostre aziende controllate», ha aggiunto Albertini Petroni, ½siamo riusciti a sviluppare nuove competenze, nuove tecnologie e soprattutto un approccio digitale nella gestione dello Smart District, che ricordo rimarrà interna al Gruppo, che diventerà un riferimento per altri progetti futuri in Italia e all’estero’. Quindi, l’architetto Joseph Di Pasquale, che ha firmato il progetto, ha illustrato i principi ispiratori e i criteri sulla base dei quali è stato creato lo Smart District: ‘ChorusLife credo rappresenti un unicum nel panorama dei progetti di rigenerazione urbana europei, nato dall’incontro tra due persone, tra la visione della socialità e della tecnologia del cavalier Domenico Bosatelli e dalla mia visione di città e dell’architettura. Il principio generatore è quello di fare spazio ad una relazionalità inclusiva senza distinzioni e tra generazioni. Non è stato un semplice progetto, ma un vero e proprio percorso di vita, fatto anche e soprattutto di persone. In questi anni abbiamo visto ChorusLife nascere, realizzarsi e crescere fino al suo completamento e oggi consegniamo alla città uno spazio urbano emozionante. Spero davvero che i cittadini di Bergamo possano amare questo luogo così come l’ho amato io nel disegnarlo e progettarlo, e così come lo ha desiderato e amato il cavalier Bosatelli ispirandone la visione e lo spirito’.


ChorusLife è il risultato dell’ingegno, della capacità e della dedizione di persone straordinarie, che hanno preso parte e contribuito alla realizzazione di questo luogo speciale e proprio agli artefici di questo avveniristico progetto si è rivolto Fabio Bosatelli, Presidente di POLIFIN e di GEWISS, parlando loro anche attraverso testimonianze video, per sottolinearne qualità umane oltre che professionali: ‘ChorusLife è molto più della realizzazione di un progetto: è visione, idea e sogno di mio padre che prende vita, un’eredità che abbiamo scelto di onorare con dedizione e amore per la nostra città. Questo traguardo è il risultato di un percorso fatto di sfide, impegno e adattamenti, ma soprattutto di un incredibile lavoro di squadra. Voglio esprimere il mio più profondo grazie al team che ha creduto in questo sogno e lo ha reso possibile. Guardare alle stelle è il nostro modo di continuare a crescere, di alzare sempre lo sguardo per trovare la strada. È con orgoglio che consegniamo alla città una nuova opportunità per vivere e condividere eventi ed emozioni. Viviamole insieme!’. In seguito, ha preso la parola la Sindaca di Bergamo, Elena Carnevali che, dialogando con il Presidente della Holding POLIFIN, ha sottolineato il valore di questo investimento e dono della famiglia Bosatelli alla città: ‘L’inaugurazione di ChorusLife segna un momento di svolta per Bergamo: la trasformazione di un’area dismessa e degradata, intrisa di storia industriale, in un cuore pulsante di vita urbana. Grazie alla visione illuminata del Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli e alla determinazione della famiglia, prende vita uno spazio innovativo che accoglie e invita ad entrare in una parte di città nuova e contemporanea che forse, fino ad oggi, non avevamo ancora e, soprattutto, di queste dimensioni con residenze e attività commerciali, una grande piazza dedicata alla socializzazione e una moderna Arena capace di ospitare eventi e spettacoli che mancavano alla città. Questo progetto è molto più di una rigenerazione urbana: rappresenta un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato, reso possibile da un investimento straordinario della famiglia Bosatelli, che ha superato ogni stima iniziale per garantire opere di urbanizzazione di qualità, dalla bonifica ambientale alle infrastrutture strategiche. Situato in un punto nevralgico della città, alla confluenza della linea T1 e presto della T2, ChorusLife incarna una visione di sostenibilità e mobilità intelligente, offrendo a Bergamo un nuovo epicentro contemporaneo che guarda con fiducia al futuro. È però anche l’esito, lasciatemelo dire, di un lavoro politico e amministrativo altrettanto significativo, promosso prima di tutto dall’Amministrazione comunale e al lavoro fatto dal mio predecessore Giorgio Gori e l’assessore all’urbanistica Francesco Valesini, allargato anche ad altre istituzioni come Regione Lombardia, Provincia e Teb, nel perseguire in questi dieci anni, con continuità e determinazione, gli obiettivi e gli impegni che si erano sottoscritti e nell’affrontare le mille difficoltà che si sono incontrate in questo lungo cammino, e che potremo incontrare anche nei prossimi tempi, per dare avvio a un’opera che ha ripercussioni cosi estese e significative’.


Infine, ha preso parola Giovanna Terzi Bosatelli: ‘In questo momento sono tante le emozioni che sento ma voglio esprimervi soprattutto la soddisfazione e l’orgoglio per essere arrivati oggi all’apertura di ChorusLife. Voglio soprattutto rivolgere il mio più sincero e autentico ringraziamento a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo splendido sogno, il sogno di mio marito, un’idea meravigliosa che oggi presentiamo e consegniamo alla città. Sono convinta che ‘oltre alle stelle’ vedrà questa cosa e sarà felice di questo momento. Per questa ragione, vorrei davvero che il mio ringraziamento raggiungesse tutti quelli che hanno dato il loro prezioso contribuito per la riuscita di questo sogno: dalle maestranze all’architetto, dal consiglio di amministrazione di POLIFIN alle aziende del Gruppo e a tutte le autorità e istituzioni coinvolte. Sono convinta che la stessa passione, lo stesso impegno e la stessa abnegazione che ho visto in questi anni ci saranno anche per l’ultima tranche di lavori e finiture che saranno realizzate nei prossimi mesi e che vedranno il completamento di questo meravigliosa opera. Grazie a tutti». A conclusione dell’evento è intervenuto Mons. Giulio Dellavite, delegato vescovile per le relazioni istituzionali della Curia di Bergamo. L’emozione di una scoperta Questo evento riservato di pre-opening è stato l’occasione per svelare ChorusLife in una cornice sorprendente. L’effetto ‘wow’ dato dall’architettura, dalla bellezza e dall’unicità dello Smart District, progettato dall’Arch. Joseph Di Pasquale, è accentuato dal contesto in cui sorge: ChorusLife non sostituisce un quartiere storico, ma lo integra rispettandone la storia e le tradizioni. Situato nel cuore del Borgo storico di Santa Caterina, ove sorgono anche l’Accademia Carrara e la nuova sede della GAMeC, si trova nelle vicinanze del GEWISS Stadium. ChoruLife si colloca in una posizione strategica sia dal punto di vista geografico, sia infrastrutturale, sia per i collegamenti viabilistici e su ferro. Alla confluenza delle valli Brembana e Seriana, si trova nel punto dove si snoderanno l’attuale tranvia T1 e la futura T2, oltre a essere collegato con la stazione ferroviaria e, tramite questa, alla futura linea per l’Aeroporto di Orio al Serio, la porta della città aperta sul mondo. Inoltre, lo smart district è prossimo al rondò di accesso all’asse interurbano che consente anche un veloce collegamento con il casello autostradale e offre l’opportunità di un grande parcheggio con 1100 posti auto, di cui oltre 700 convenzionati con il Comune. ll progetto aggiunge valore senza alterare il tessuto esistente, arricchendolo con nuove aree verdi, nuovi servizi e una viabilità esclusivamente pedonale in superficie con camminamenti perlopiù coperti, ascensori e scale mobili che collegano tra loro le diverse aree, favorendo l’incontro tra le persone, anche di generazioni diverse. Le piazze, unite da archi dal design unico, richiamano il concetto di inclusività delle antiche piazze romane. Illuminazione e spazi verdi Un elemento distintivo di ChorusLife è l’illuminazione studiata da GEWISS, che valorizza l’architettura e gli spazi, garantendo un ambiente sicuro, elegante e in armonia con l’identità del luogo. L’attenzione all’ambiente è uno dei capisaldi su cui fonda il progetto: ChorusLife disporrà di 15.000 metri quadrati di verde piantumato con alberi d’alto fusto e arbusti (ben 4.000), attrezzato con tecnologie avanzate che lo renderanno energeticamente autosufficiente, con un risparmio previsto di 1.624 tonnellate di CO2 all’anno. Sono stati anche installati 57.900 metri quadrati di superfici impermeabilizzate atte a favorire la raccolta di 42.980 metri cubi d’acqua piovana all’anno. Un approccio innovativo all’integrazione di spazi verdi e infrastrutture ricettive che gli è valso il riconoscimento ECOtech Iconic Landscape Award (2018) assegnato da Paysage, nella categoria ‘Verde tecnologico e ricettività’, quale esempio di architettura sostenibile e avanzata. Nel complesso, un sistema gestionale delle risorse e di produzione dell’energia che punta all’autosufficienza. Ma ChorusLife è soprattutto un luogo di socialità e inclusione, dove generazioni diverse potranno relazionarsi tra loro incontrandosi, condividendo esperienze e diventando insieme artefici di un futuro migliore. Innovazione tecnologica e collaborazioni di eccellenza Con un investimento privato intorno al mezzo miliardo di euro da parte della famiglia Bosatelli, l’intervento di rigenerazione urbana sull’ex area industriale OTE, simbolo oggi di rinascita di una vasta area della città, ha generato un indotto economico sul territorio di oltre 1 miliardo di euro e, in prospettiva, creerà 500 nuovi posti di lavoro. Il progetto è stato interamente realizzato dal Gruppo POLIFIN e dalle sue controllate – COSTIM (Impresa Percassi, Gualini ed Elmet) e GEWISS – in proficua sinergia: aziende bergamasche e italiane, eccellenze del Made in Italy, che uniscono innovazione, qualità e sostenibilità, confermando ChorusLife un unicum e simbolo dell’innovazione nel mondo delle costruzioni e della rigenerazione urbana. Un aspetto rilevante, inoltre, riguarda gli approvvigionamenti e le forniture che, per l’80 per cento dei casi, sono stati reperiti nel raggio di 50 chilometri; il 96% delle aziende è lombardo, il 41% bergamasco. Un acceleratore di progresso, che rende smart la città, la casa e le persone. Lo Smart District è anche il frutto di una collaborazione interistituzionale con Regione, Provincia, Comune e Società TEB e che ha portato alla sottoscrizione nel 2018 dell’Accordo di Programma: un atto urbanistico che ha consentito di dare avvio al più importante cantiere privato degli ultimi decenni, una dimostrazione concreta dell’importanza delle sinergie tra pubblico e privato. L’imponente intervento ha bonificato e riqualificato 70.000 metri quadrati di territorio, lavori estesi a 150.000 metri quadrati includendo le opere infrastrutturali e di urbanizzazione – come l’atteso sovrappasso della circonvallazione dalla Valle Seriana e il collegamento con via Serassi – attraverso investimenti da parte della proprietà ben oltre quelli previsti dall’Accordo di Programma, tra cui la prossima realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport di Bergamo. Si tratta di opere in parte già completate da tempo, in parte in via di ultimazione. Lo smart district sarà fruibile attraverso aperture graduali degli spazi che saranno utilizzabili, via via, nei mesi successivi all’inaugurazione. Oggi ChorusLife comprende un residence con 74 alloggi, primo progetto build-to-rent della città, un hotel quattro stelle superior, 107 camere, con la prestigiosa insegna Radisson, la ChorusLife Arena che può ospitare fino a 6.500 posti con facciate rivestite da una ‘pelle vibrante’ certificata dal Politecnico di Milano e brevettata in collaborazione con l’azienda Gualini – parte del gruppo COSTIM – che l’ha realizzata e affidata alla gestione del colosso internazionale ASM Global. A tutto ciò si aggiunge un’Urban SPA ed un centro wellness di 8.000 metri quadrati, di prossima apertura (la più grande in Lombardia), attività commerciali e di ristorazione per oltre 10.000 metri quadrati e una serie di piazze, caratterizzate dalle speciali arcate, pensate per porre al centro i valori di una socialità condivisa per favorire la coesione e gli scambi intergenerazionali.

”Più libri più liberi”, l’edizione 2024 dedicata a Giulia Cecchettin

”Più libri più liberi”, l’edizione 2024 dedicata a Giulia CecchettinMilano, 20 nov. (askanews) – Dal 4 all’8 dicembre torna a Roma Più libri più liberi, la fiera Nazionale interamente dedicata alla Piccola e Media Editoria. La manifestazione, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), come ogni anno si terrà nello scenografico edificio de La Nuvola dell’Eur. Quest’anno 597 espositori, provenienti da tutto il Paese, presenteranno al pubblico le novità e il proprio catalogo. Cinque giorni e più di 700 appuntamenti in cui ascoltare autori, assistere a letture, confronti, dibattiti e incontrare gli operatori professionali. L’inaugurazione ufficiale della fiera si svolgerà il 4 dicembre, alle ore 10.30 alla Nuvola.


“L’edizione di Più libri più liberi 2024 è in memoria di Giulia Cecchettin, ammazzata l’11 novembre 2023, e di Giacomo Gobbato, ammazzato il 21 settembre 2024 per difendere una donna che era stata aggredita, e questo perché la violenza sulle donne non riguarda solo le donne ma riguarda tutti noi – sottolineano gli organizzatori -. È dedicata a Patricia Chendi, editor della casa editrice Marsilio, che aveva portato in Italia, tra altri autori, Madeline Miller, grande passione di lettrici e lettori e di quelle lettrici e di quei lettori che sono i booktoker, e a Ernesto Franco, direttore editoriale dell’Einaudi, studioso e saggista. Più libri più liberi è la fiera dell’Associazione Italiana Editori, e grandi o piccoli, indipendenti o di gruppo, facciamo tutti lo stesso lavoro, ed è un mestiere prima di tutto fatto di persone. Ricordiamo i nomi. Misuriamo il tempo con i nomi, con le storie, con i libri”. Più libri più liberi è promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori, con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e di Poste Italiane. È realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC azienda per i trasporti capitolina, EUR Spa, Dior e si avvale della Main Media Partnership di Rai con il Giornale della Libreria. La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è a cura di Chiara Valerio.


La piccola e media editoria in Italia nel 2023 ha pubblicato 49.107 novità, in crescita rispetto all’anno precedente (+2,6%) e pari al 60% dell’offerta editoriale complessiva. Le case editrici attive, micro, piccole e medie, sono 5.187, +3,3% rispetto al 2022. La quota di mercato nei canali trade (librerie fisiche e online e supermercati) nel 2023 è stata pari al 46,7%, in linea con quella dell’anno precedente. Il tema di questa 23esima edizione è “La misura del mondo” e “rende omaggio alla ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, viaggiatore e autore de Il Milione. Da questo capolavoro della letteratura di viaggio ai romanzi classici contemporanei, l’edizione 2024 di Più libri più liberi è dedicata all’immaginazione che è misura esatta del mondo e di ciò che esso contiene. Se leggere è percorrere nuovi territori e pensieri, i libri ne diventano la carta geografica”.

Autonomia, Mattarella: Italia del futuro va costruita con Comuni

Autonomia, Mattarella: Italia del futuro va costruita con ComuniTorino, 20 nov. (askanews) – “Un dialogo paritario è necessario per affrontare le questioni che si pongono e colgo le parole del presidente Manfredi, quando afferma che le materie rientranti nelle funzioni fondamentali degli enti locali non sono suscettibili di devoluzione a livelli di governo diversi dagli stessi Comuni. La collaborazione tra le istituzioni è un dovere repubblicano. Con chi costruire l’Italia dei prossimi decenni, se non con i Comuni? È un’opera che richiede partecipazione corale e diffusa, concordia tra le istituzioni, convergenza delle istanze popolari”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riprendendo – nel suo intervento all’Assemblea dell’Anci in corso a Torino – un passaggio del discorso del neo presidente Gaetano Manfredi.

Mattarella: adoperarsi perchè partecipazione al voto torni a salire

Mattarella: adoperarsi perchè partecipazione al voto torni a salireTorino, 20 nov. (askanews) – Occorre adoperarsi “culturalmente e politicamente” perchè la partecipazione al voto “torni a salire”. È l’invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento alla 41esima Asssemblea annuale dell’Anci, in corso a Torino.


Ricordando come i “Costituenti vollero porre l’autonomia dei Comuni come perno di un pluralismo sociale e istituzionale”, il Capo dello Stato ha osservato: “Libertà e pluralismo come vettori di uno sviluppo della nuova Italia. Un’Italia in cui la partecipazione alle elezioni – dopo l’epoca dei podestà nominati dal regime – rendeva i cittadini protagonisti effettivi”. E dunque “anche per questa ragione occorre adoperarsi, culturalmente e politicamente, perché la partecipazione al voto torni a salire”.

FdI, La Russa, via la fiamma? Prima o poi anche il mondo finirà

FdI, La Russa, via la fiamma? Prima o poi anche il mondo finiràRoma, 20 nov. (askanews) – “Prima o poi anche il mondo finirà”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha risposto ai cronisti che, a margine dell’inaugurazione di una mostra su Amintore Fanfani a palazzo Madama, gli hanno chiesto un commento sulla dichiarazione del ministro Luca Ciriani secondo cui la fiamma nel simbolo di Fratelli d’Italia, ereditata dal simbolo del Msi, prima o poi si potrebbe “spegnere”.


“La sua non era una proposta, era un’affermazione e ha detto non so quando non so come…”, ha sottolineato La Russa, “anche il mondo prima o poi finirà…”