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Scala, Meyer: le polemiche ci sono sempre, noi concentrati sul lavoro

Scala, Meyer: le polemiche ci sono sempre, noi concentrati sul lavoroMilano, 7 dic. (askanews) – “La Prima della Scala è sempre un momento in cui escono tante cose, vere o false. Ho chiesto a tutti nel teatro di concentrasi sul nostro lavoro, per produrre uno spettacolo bello e importante. Noi facciamo questo”. Così il sovrintendente del Teatro alla Scala, Domenique Meyer, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla querelle scoppiata ieri dopo che sia il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che il presidente del Senato, Ignazio La Russa, si erano detti pronti a sedersi in platea per essere accanto alla senatrice a vita Liliana Segre. Caso rapidamente rientrato con uno strappo al cerimoniale e la Segre fatta accomodare nel Palco Reale tra il sindaco e la seconda carica dello Stato.

Sul fatto che il canto lirico italiano sia stato inserito nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco, Meyer ha detto “sono felice, anche perché io ho iniziato a chiacchierare in italiano grazie alla lirica: il desiderio di conoscere questa lingua mi è venuto così e penso che l’Opera sia un veicolo molto importante per far conoscere la lingua italiana e la cultura italiana ovunque”.

Cop28, Giovanni Allevi torna alla musica per il Pianeta

Cop28, Giovanni Allevi torna alla musica per il PianetaRoma, 7 dic. (askanews) – Giovanni Allevi torna alla musica per l’ambiente. Domani, 8 dicembre, in occasione della Giornata dei Giovani, verrà presentato alla COP 28 a Dubai il brano inedito “Tomorrow”, dedica dell’amato compositore ai giovani attivisti di Youth4Climate. Nel corso dell’importante evento internazionale, Earth Day (di cui il Maestro è Ambassador dal 2018) e Nazioni Unite introdurranno il videoclip del brano, in cui si vede Allevi immerso nella straordinaria cornice dei Fori Imperiali di Roma di fronte al Colosseo.

“Tomorrow” è una ballad per pianoforte solo, lenta e meditativa, in cui il tocco del Maestro raggiunge le corde più profonde dell’animo umano, perché per dirlo con le parole dello stesso compositore filosofo, “Non dobbiamo aver paura della nostra fragilità. Una condizione dell’animo umano in cui ci si riconosce nei momenti di sconforto, ma che a partire dalle note di Tomorrow, si apre alla speranza di una soluzione, alla vittoria sui nostri draghi interiori”. Giovanni Allevi ha composto e registrato “Tomorrow” durante il difficile periodo di malattia che lo ha tenuto fuori dalle scene per quasi 2 anni, e attraverso le note meditative di questa romantica ballad, si riconnette oggi con i milioni di fan di tutto il mondo. E’ già annunciato il suo grande ritorno dal palco dell’Ariston al prossimo Festival di Sanremo 2024. Il suggestivo videoclip presentato domani a Dubai è inserito nel programma di iniziative che Earth Day, insieme il Ministero dell’Ambiente, ha promosso a sostegno della Youth4Climate, l’evento che dalla COP26 Milano-Glasgow ha avuto il merito di mettere i giovani al centro del dibattito climatico.

Patto di stabilità, i punti chiave della proposta di compromesso

Patto di stabilità, i punti chiave della proposta di compromessoBruxelles, 7 dic. (askanews) – Nella discussione tra i ministri delle Finanze dell’Ue sulla riforma del Patto di stabilità, che comincerà questa sera in una cena informale a Bruxelles, con l’obiettivo di chiudere il negoziato con un accordo finale durante l’Ecofin di domani, la presidenza spagnola ha messo sul tavolo un testo per un possibile compromesso che modifica in diversi punti la proposta originaria della Commissione, complicandola notevolmente.

La proposta spagnola comprende, in particolare, due articoli aggiuntivi, il 6bis e il 6ter, che riguardano le “salvaguardie” per il debito e il deficit chieste soprattutto dai tedeschi (ma con l’appoggio di olandesi e paesi nordici). La proposta originaria della Commissione era incentrata su due punti: quando il debito pubblico è superiore alla soglia di Maastricht del 60%, veniva indicato un percorso di aggiustamento di bilancio “su misura” per ciascuno Stato membro di quattro anni (o di sette anni se vi sono riforme e investimenti nei settori raccomandati dall’Ue). Il percorso di aggiustamento, deciso tenendo conto di un’analisi della sostenibilità del debito, si basava su un solo indicatore: quello della “spesa primaria netta”, che non potrà aumentare più del tasso di crescita effettivo registrato ogni anno dal paese in questione.

Il secondo punto della proposta della Commissione era la regola del deficit: per i paesi con un rapporto deficit/Pil oltre il 3% era previsto uno sforzo strutturale di bilancio apri allo 0,5% del Pil all’anno per ridurre il disavanzo. A questa struttura estremamente semplificata (soprattutto rispetto al Patto di stabilità esistente, che non è mai stato pienamente applicato), la proposta di compromesso spagnola ha aggiunto, tra l’altro, un obbligo di riduzione del debito/Pil di almeno un punto percentuale per i paesi (come l’Italia) con un indebitamento superiore al 90% del Pil, e di almeno mezzo punto percentuale per gli Stati membri con rapporto debito/Pil tra il 60 e il 90 per cento.

Inoltre, per i paesi con un tasso debito/Pil sopra il 60% e/o con un deficit/Pil sopra il 3%, il testo di compromesso spagnolo prevede una doppia clausola di salvaguardia aggiuntiva: 1) la continuazione del percorso di riduzione del disavanzo anche quando è raggiunta la soglia del deficit/Pil al 3%, in modo da creare un “margine di resilienza” pari a 1,5 punti percentuali di Pil (in sostanza, invece del 3%, l’obiettivo per il deficit/Pil diventerebbe l’1,5%, ma questo solo “in circostanze economiche normali); l’obbligo di ridurre ogni anno il saldo di bilancio primario strutturale dello 0,3 o 0,4 per cento durante i percorsi di aggiustamento di quattro anni e dello 0,2-0,25 per cento durante i percorsi di aggiustamento di sette anni (le percentuali suggerite potrebbe essere modificate). Queste salvaguardie aggiunte nel compromesso (gli articoli 6bis e 6ter) sono state sostanzialmente accettate anche dalla Francia, che però propone, in compenso, di diminuire di due decimi di punti, dallo 0,5 allo 0,3 per cento, lo sforzo strutturale di bilancio annuale imposto ai paesi con un deficit/Pil oltre il 3%, quando questi paesi si impegnano a fare investimenti e riforme strutturali nelle aree raccomandate dall’Ue. Una proposta, questa, che Parigi vede come irrinunciabile (una “linea rossa”), ma che trova ancora una decisa opposizione da parte della Germania.

Consulenti del Lavoro di Torino, Fabrizio Bontempo nuovo presidente

Consulenti del Lavoro di Torino, Fabrizio Bontempo nuovo presidenteRoma, 7 dic. (askanews) – Sarà Fabrizio Bontempo a guidare l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. Il Consiglio dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino, ha infatti, rinnovato i vertici a partire dalla nomina del nuovo Presidente, che succede a Luisella Fassino.

L’univocità e la compattezza del Consiglio in questa espressione di voto – si legge in una nota – , riflette la fiducia e l’apprezzamento nei confronti di Fabrizio Bontempo, a riconoscimento dell’impegno profuso per la Categoria in questi ultimi anni, sia alla guida dell’Associazione giovanile nazionale, sia all’interno delle attività dell’Ordine di Torino. Attività portate avanti sempre con grande competenza, dedizione e trasparenza. “Con grande onore accetto la carica di Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino, pur consapevole delle responsabilità che tale ruolo comporta”, ha dichiarato il neo Presidente Fabrizio Bontempo, proseguendo “il largo e univoco consenso del Consiglio, dimostra che l’impegno costante e gli sforzi profusi a favore dei Colleghi, del territorio e della Categoria, sono sempre riconosciuti ed apprezzati”.

Bontempo, durante il discorso di insediamento, ha anche espresso gratitudine nei confronti di Luisella Fassino, la Presidente uscente, per il suo contributo e il suo impegno nella transizione e nella riorganizzazione dell’Ordine. “Luisella ha svolto un ruolo chiave, guidando con abnegazione, passione e profondo senso dell’Istituzione, il Consiglio provinciale, soprattutto avendo una visione lungimirante che ha condotto a questo significativo passaggio generazionale.” Inoltre, durante la medesima seduta del Consiglio dell’Ordine, il consigliere Stefania Russo, è stata chiamata al ruolo di Tesoriere dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. La decisione sottolinea il riconoscimento delle competenze e dell’esperienza di Russo. Confermato Roberto Pizziconi come segretario dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. Il presidente Bontempo, infine, ha evidenziato l’importanza strategica del contributo del neo Tesoriere per garantire una gestione solida e trasparente dell’Ordine. “Siamo felici di poter contare su di lei e sull’intero Consiglio-ha sottolineato il neo presidente-, mentre lavoriamo insieme per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti, volti a proseguire nel rinnovamento della nostra figura professionale, quale punto di riferimento del mondo imprenditoriale, per competenze e capacità, nonché nel consolidare l’istituzione ordinistica quale casa comune per tutti i Colleghi, affinché si possa sempre di più avvertire quel senso di appartenenza che rende più forte e compatta la Categoria nelle sfide professionali di tutti i giorni”.

Le parole del Presidente Bontempo non lasciano dubbio alcuno sul fatto che il mandato proseguirà nel segno della virtuosa continuità di questa consiliatura, nell’incessante attività di valorizzazione del ruolo del Consulente del lavoro, volto alla tutela di principi quali legalità e tutela della prestazione lavorativa.

Scala: Liliana Segre arrivata al teatro, accolta da sindaco e prefetto

Scala: Liliana Segre arrivata al teatro, accolta da sindaco e prefettoMilano, 7 dic. (askanews) – La senatrice Liliana Segre è giunta al teatro della Scala per assistere alla Prima dove tra poco andrà in scena il Don Carlo di Verdi. La senatrice è stata accolta all’ingresso del teatro scaligero dal sindaco di Milano Giuseppe Sala e dal prefetto cittadino Claudio Sgaraglia. La senatrice, 93enne, era finita ieri, suo malgrado, al centro di una polemica, poi rientrata, sulla disposizione delle poltrone del palco reale da assegnare agli invitati istituzionali, in mancanza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Segre assisterà alla Prima dal palco reale in prima fila assieme al sindaco e al presidente del Senato Ignazio La Russa.

Patto stabilità, punti chiave di proposta compromesso presidenza

Patto stabilità, punti chiave di proposta compromesso presidenzaBruxelles, 7 dic. (askanews) – Nella discussione tra i ministri delle Finanze dell’Ue sulla riforma del Patto di stabilità, che comincerà questa sera in una cena informale a Bruxelles, con l’obiettivo di chiudere il negoziato con un accordo finale durante l’Ecofin di domani, la presidenza spagnola ha messo sul tavolo un testo per un possibile compromesso che modifica in diversi punti la proposta originaria della Commissione, complicandola notevolmente.

La proposta spagnola comprende, in particolare, due articoli aggiuntivi, il 6bis e il 6ter, che riguardano le “salvaguardie” per il debito e il deficit chieste soprattutto dai tedeschi (ma con l’appoggio di olandesi e paesi nordici). La proposta originaria della Commissione era incentrata su due punti: quando il debito pubblico è superiore alla soglia di Maastricht del 60%, veniva indicato un percorso di aggiustamento di bilancio “su misura” per ciascuno Stato membro di quattro anni (o di sette anni se vi sono riforme e investimenti nei settori raccomandati dall’Ue). Il percorso di aggiustamento, deciso tenendo conto di un’analisi della sostenibilità del debito, si basava su un solo indicatore: quello della “spesa primaria netta”, che non potrà aumentare più del tasso di crescita effettivo registrato ogni anno dal paese in questione.

Il secondo punto della proposta della Commissione era la regola del deficit: per i paesi con un rapporto deficit/Pil oltre il 3% era previsto uno sforzo strutturale di bilancio apri allo 0,5% del Pil all’anno per ridurre il disavanzo. A questa struttura estremamente semplificata (soprattutto rispetto al Patto di stabilità esistente, che non è mai stato pienamente applicato), la proposta di compromesso spagnola ha aggiunto, tra l’altro, un obbligo di riduzione del debito/Pil di almeno un punto percentuale per i paesi (come l’Italia) con un indebitamento superiore al 90% del Pil, e di almeno mezzo punto percentuale per gli Stati membri con rapporto debito/Pil tra il 60 e il 90 per cento.

Inoltre, per i paesi con un tasso debito/Pil sopra il 60% e/o con un deficit/Pil sopra il 3%, il testo di compromesso spagnolo prevede una doppia clausola di salvaguardia aggiuntiva: 1) la continuazione del percorso di riduzione del disavanzo anche quando è raggiunta la soglia del deficit/Pil al 3%, in modo da creare un “margine di resilienza” pari a 1,5 punti percentuali di Pil (in sostanza, invece del 3%, l’obiettivo per il deficit/Pil diventerebbe l’1,5%, ma questo solo “in circostanze economiche normali); l’obbligo di ridurre ogni anno il saldo di bilancio primario strutturale dello 0,3 o 0,4 per cento durante i percorsi di aggiustamento di quattro anni e dello 0,2-0,25 per cento durante i percorsi di aggiustamento di sette anni (le percentuali suggerite potrebbe essere modificate). Queste salvaguardie aggiunte nel compromesso (gli articoli 6bis e 6ter) sono state sostanzialmente accettate anche dalla Francia, che però propone, in compenso, di diminuire di due decimi di punti, dallo 0,5 allo 0,3 per cento, lo sforzo strutturale di bilancio annuale imposto ai paesi con un deficit/Pil oltre il 3%, quando questi paesi si impegnano a fare investimenti e riforme strutturali nelle aree raccomandate dall’Ue. Una proposta, questa, che Parigi vede come irrinunciabile (una “linea rossa”), ma che trova ancora una decisa opposizione da parte della Germania.

Meloni: momento difficile, diamoci una mano oltre la politica

Meloni: momento difficile, diamoci una mano oltre la politicaRoma, 7 dic. (askanews) – “Fa la differenza la capacità dei vari livelli istituzionali di darsi una mano, al di là dell’appartenenza politica o di partito. Abbiamo tutti la stessa responsabilità in un tempo difficile, forse a volte capita anche a voi di chiedere perchè è capitato proprio a me di governare nel momento forse peggiore della storia repubblicana? Le persone serie si rimboccano le maniche e si mettono a lavorare. Ci recheremo in tutte le Regioni per firmare questi accordi con risposte. Quello che ci interessa è poter guardare i cittadini negli occhi e sapere di aver dato il massimo per offrire le risposte che meritavano”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della cerimonia per la firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Regione Piemonte.

Euro a minimi da oltre un mese sotto 1,08 dollari dopo balzo yen

Euro a minimi da oltre un mese sotto 1,08 dollari dopo balzo yenRoma, 7 dic. (askanews) – L’euro resta indebolito nelle contrattazioni pomeridiane, dopo che nel corso della seduta la valuta condivisa è scesa sotto quota 1,08 dollari per la prima volta da un mese e mezza, in un quadro di sommovimenti sui mercati valutari collegati anche all’impennata dello yen. La valuta giapponese ha segnato oggi il più drastico apprezzamento da un anno a questa parte e nel pomeriggio il dollaro cala 144,01 yen, dopo che il governatore della banca centrale nipponica, Kazuo Ueda ha lanciato segnali su un possibile aumento dei tassi di interesse.

Invece nell’area euro l’ipotesi di ulteriori aumenti al costo del danaro sembra ormai completamente fuori dai radar e, in vista del direttorio della Bce che si terrà la prossima settimana, piuttosto si gli analisti si interrogano sulla tempistica del primo taglio ai tassi, atteso per il prossimo anno. In serata l’euro si scambia a 1,0787 dollari.

Tennis, Tathiana Garbin dimessa dall’ospedale

Tennis, Tathiana Garbin dimessa dall’ospedaleRoma, 7 dic. (askanews) – Tathiana Garbin ha comunicato di essere stata dimessa dall’ospedale in cui era ricoverata da una decina di giorni. La capitana della Nazionale Italiana di tennis femminile, quest’anno finalista della Billie Jean King Cup (persa contro il Canada a Siviglia), sta affrontando una dura battaglia contro un tumore raro e si è recentemente sottoposta a una seconda operazione. “Oggi è un giorno speciale, sono stata dimessa – ha scritto sui social Desidero ancora una volta esprimere la mia profonda gratitudine al Prof. Lippolis ed a tutto il suo team. La vostra straordinaria professionalità, unita a una passione ed attenzione senza pari, ha reso il mio percorso molto più lieve. Inoltre, ringrazio tutti voi per i messaggi di incoraggiamento e piena vicinanza”.

Tennis, almeno 10 italiani nell’entry list degli Australian Open

Tennis, almeno 10 italiani nell’entry list degli Australian OpenRoma, 7 dic. (askanews) – Saranno almeno dieci – 5 uomini e 5 donne – i rappresentati del tennis tricolore al via nei tabelloni principali dell’Australian Open, primo Slam del 2024 che scatta domenica 14 febbraio (per la prima volta il torneo è spalmato su 15 giorni) sui campi in cemento di Melbourne Park.

Nel main draw maschile saranno in gara Jannik Sinner (n.4 ATP), Lorenzo Musetti (n.27 ATP), Matteo Arnaldi (n.44 ATP), Lorenzo Sonego (n.46 ATP) e Matteo Berrettini (n.92 ATP). Anche tenuto conto dei giocatori in gara con il ranking protetto (Shapovalov, Kwon, Vesely, Raonic, Nadal, Cilic e Opelka), Flavio Cobolli (n.101 ATP), al momento fuori di quattro posti, ha ancora qualche chance di non dover disputare le qualificazioni. Nel main draw femminile sono ai nastri di partenza Jasmine Paaolini (n.30 WTA), Martina Trevisan (n.42 WTA), Elisabetta Cocciaretto (n.48 WTA), Camila Giorgi (n. 53 WTA) e Lucia Bronzetti (n.61 WTA).

Difficile possa rientrare Sara Errani (n.104 WTA) considerato che ci sono già sette giocatrici (Brady, Kerber, Osaka, Tomljanovic, Rogers, Anisimova e McNally) che utilizzeranno il ranking protetto. Da registrare due sole assenze: quella dell’elvetica Belinda Bencic (n.17 WTA), in dolce attesa, e quella della canadese Bianca Andreescu (n.96 WTA).