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Sanremo, Amadeus annuncia: Mannoia, Diodato e Sangiovanni alcuni tra i big

Sanremo, Amadeus annuncia: Mannoia, Diodato e Sangiovanni alcuni tra i bigRoma, 3 dic. (askanews) – Tra i 27 ‘Big’ che saliranno sul palco dell’Ariston per l’edizione del 74esimo Festival di Sanremo ci saranno “Fiorella Mannoia, Geolier, D’Argen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, i La Sad, Diodato, Il Tre, Renga e Nek, Sangiovanni, Alpha, Il Volo”. Lo ha rivelato Amadeus, conduttore dell’edizione 2024 del Festival di Sanremo, annunciando, nel corso dell’edizione delle 13,30 del Tg1, i primi 13 artisti dei 27 big che parteciperanno al prossimo Festival della canzone italiana.

Ue, Salvini: si prepara rinnovo dell’inciucio popolari-socialisti

Ue, Salvini: si prepara rinnovo dell’inciucio popolari-socialistiFirenze, 3 dic. (askanews) – “Leggevo l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni e vedo che già si prepara il rinnovo dell’inciucio” tra Popolari e socialisti per la maggioranza nelle istituzioni europee. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini parlando con i giornalisti prima dell’inizio a Firenze dell’incontro “Free Europe”, organizzato dal gruppo Identità e democrazia.

Le posizioni filo-russe di alcuni partiti della destra europea presenti anche al rassemblement di Firenze? “La Lega ha avuto una posizione nettissima rispetto all’Ucraina – ha risposto Salvini -… Mi preoccupano i filopalestinesi e i filo-Hamas…”.

Ue, Marine Le Pen: persegue modello di annientamento dei popoli

Ue, Marine Le Pen: persegue modello di annientamento dei popoliFirenze, 3 dic. (askanews) – “Oggi L’Europa svilisce la sua storia, la commissione Ue agisce contro i nostri popoli, considera gli uomini come merci senza radici e senza frontiere”, si persegue “un modello di annientamento dei popoli”. Lo ha detto la leader del Rassemblement national Marine Le Pen intervenendo con un video messaggio alla kermesse organizzata a Firenze dal gruppo Identità e democrazia in Ue e dalla Lega.

“Per von Der Leyer l’immigrazione non è un problema ma un progetto”, ha rilanciato Le Pen, “se non facciamo niente Bruxelles governerà a dispetto della vita dei suoi popoli”. “Siamo movimenti di resistenza patriottica e democratica di fronte a un potere burocratico”, ha concluso Le Pen.

Salvini a Firenze all’incontro dei sovranisti: no inciuci popolari-socialisti in Ue

Salvini a Firenze all’incontro dei sovranisti: no inciuci popolari-socialisti in UeFirenze, 3 dic. (askanews) – “Leggevo l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni e vedo che già si prepara il rinnovo dell’inciucio” tra Popolari e socialisti per la maggioranza nelle istituzioni europee. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini parlando con i giornalisti prima dell’inizio a Firenze dell’incontro “Free Europe”, organizzato dal gruppo Identità e democrazia. Le posizioni filo-russe di alcuni partiti della destra europea presenti anche al rassemblement di Firenze? “La Lega ha avuto una posizione nettissima rispetto all’Ucraina – ha risposto Salvini -… Mi preoccupano i filopalestinesi e i filo-Hamas…”.

E inoltre: “Vedo ancora troppa tolleranza nei confronti del terrorismo islamico” e “mi stupisce che ancora qualcuno a sinistra non riesca, anche semanticamente, a riconoscere il diritto a esistere di Israele”. “La nostra idea – così sempre Salvini – è diversa da certa sinistra rabbiosa che vuole decidere chi può visitare i musei. Io sono per il confronto. Mi spiace che un sindaco che rappresenta tutti i cittadini di Firenze si permetta di dire chi può visitare i musei italiani e chi no. E’ stata una caduta di stile”. Così, parlando delle posizioni espresse dal sindaco di Firenze Dario Nardella sulla convention e sul fatto che una delegazione di Id con Salvini fosse andata ieri a visitare gli Uffizi. “E’ stata una caduta di stile che da una persona come Nardella non ci si aspettava”, “distinguere tra buoni e cattivi è figlio della presunta superiorità intellettuale della sinistra”, ha concluso Salvini.

Atletica, Sofiia Yaremchuk record italiano maratona a Valencia

Atletica, Sofiia Yaremchuk record italiano maratona a ValenciaRoma, 3 dic. (askanews) – Splendida giornata per gli azzurri alla maratona di Valencia. Nella gara femminile Sofiia Yaremchuk (foto Fidal.it) migliora il record italiano con 2h23:16 e dopo oltre undici anni toglie quasi mezzo minuto al primato di Valeria Straneo, stabilito con 2h23:44 a Rotterdam nel 2012. La portacolori dell’Esercito riesce a cogliere l’obiettivo correndo a ritmo costante intorno a 3:24-3:25 ogni mille metri, con un parziale di 1h11:44 alla mezza e una seconda metà più veloce grazie a un finale in crescendo, piazzandosi al nono posto. Quest’anno la 29enne nata in Ucraina, seguita a Roma dal tecnico Fabio Martelli, era già scesa a 2h24:02 in primavera sulle strade di Londra dove aveva staccato il pass per le Olimpiadi.

Tripletta dell’Etiopia al femminile con Worknesh Degefa (2h15:51) davanti ad Almaz Ayana (2h16:22) e Hiwot Gebrekidan (2h17:59). Tra gli uomini sensazionale progresso di Nekagenet Crippa con 2h07:35 per diventare il quarto azzurro di sempre sui 42,195 chilometri, a soli 19 secondi dal record italiano siglato nel mese di marzo da Iliass Aouani. È un salto di qualità che porta il trentino classe 1994, recente vincitore del titolo tricolore nella mezza, ad abbattere il primato personale di oltre quattro minuti e mezzo rispetto al tempo di 2h12:11 ottenuto a Roma in questa stagione. L’atleta dell’Esercito, allenato da Piero Incalza e Najibe Marco Salami a Modena, arriva ventunesimo al traguardo e realizza lo standard per i prossimi Giochi di Parigi fissato a 2h08:10. Cresce anche il molisano Giovanni Grano (Nuova Atl. Isernia) con 2h13:18 al 58° posto.

Vince l’etiope Sisay Lemma in 2h01:48, quarto di ogni epoca con il record della gara, davanti al keniano Alexander Mutiso (2h01:48) che precede gli etiopi Dawit Wolde (2h03:48) e Kenenisa Bekele, 2h04:19 a 41 anni di età.

Cinema, Time incorona film dell’anno “Fallen Leaves” di Kaurismaki

Cinema, Time incorona film dell’anno “Fallen Leaves” di KaurismakiMilano, 3 dic. (askanews) – La rivista Time Magazine ha nominato il film “Dead Leaves”, diretto dal finlandese Aki Kaurismaki, come il migliore film dell’anno. Time descrive Aki Kaurismäki come un maestro della commedia umanista. “Una storia d’amore provvisoria tra una donna che sta traendo il meglio dalla triste vita quotidiana (Alma Poysti) e un operaio metallurgico la cui perpetua ubriachezza lo mantiene sottoccupato (Jussi Vatanen), oltre a un cane che aiuta il suo umano a colmare il divario tra la solitudine e l’appagamento della solitudine” lo descrive la pubblicazione. Il film è stato tradotto in inglese anche come “Fallen Leaves” (in finlandese è Kuolleet lehdet, foglie morte).

Nell’articolo il Time elenca i dieci migliori film dell’anno in corso. Secondo classificato “Maestro” di Bradley Cooper, terzo “The Zone of Interest” scritto e diretto da Jonathan Glazer. Nella lista e nelle menzioni d’onore apparentemente nessun film italiano. Time spiega che “un film visto al cinema, in compagnia di altri esseri umani, occupa lo spazio in modo diverso. Mentre vai via, o vai verso l’autobus o la metropolitana, un film fantastico, o anche uno terribile, ti segue. Si espande per riempire l’aria, invece di restringersi in una piccola scatola. Questo è lo spazio in cui la sua grandezza, o la forza travolgente della sua mediocrità, ti si rivela pienamente”. Lo spiega Stephanie Zacharek, critica cinematografica di Time. Ha “Questi sono i film che mi hanno seguito sino a casa. Zacharek ha ricevuto il premio Newswomen’s Club of New York ed è stata finalista al Premio Pulitzer 2015.

”Frà San Francesco”, superstar del medioevo a Teatro con Scifoni

”Frà San Francesco”, superstar del medioevo a Teatro con ScifoniRoma, 3 dic. (askanews) – Giovanni Scifoni porta in scena, alla Sala Umberto di Roma, dal 5 al 23 dicembre, “Fra’ – San Francesco superstar del Medioevo”, monologo sul poverello di Assisi.

“Come si fa a parlare di San Francesco D’Assisi senza essere mostruosamente banali? Come farò a mettere in scena questo spettacolo senza che sembri una canzone di Jovanotti? Se chiedo a un ateo anticlericale “dimmi un santo che ti piace” lui dirà: Francesco. Perché tutti conoscono San Francesco? Perché sono stati scritti decine di migliaia di testi su di lui? Perché è così irresistibile? E perché proprio lui? Non era l’unico a praticare il pauperismo. In quell’epoca era pieno di santi e movimenti eretici che avevano fatto la stessa scelta estrema, che aveva di speciale questo che oggi potremmo definire un “frikkettone” che lascia tutto per diventare straccione? Aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia. Le sue prediche erano capolavori folli e visionari. Erano performance di teatro contemporaneo. Giocava con gli elementi della natura, improvvisava in francese, citando a memoria brani dalle chanson de geste, stravolgendone il senso, utilizzava il corpo, il nudo, perfino la propria malattia, il dolore fisico e il mutismo.

Il 24 dicembre celebreremo gli 800 anni del presepe di Greccio, la più geniale (e più copiata) invenzione di Francesco. Il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, e percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma, fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte.

Dalla predica ai porci fino alla composizione del Cantico delle creature, il primo componimento lirico in volgare italiano della storia, Francesco canta la bellezza di frate sole dal buio della sua cella, cieco e devastato dalla malattia. Nessuno nella storia ha raccontato Dio con tanta geniale creatività. Francesco sapeva incantare il pubblico, folle sterminate, sapeva far ridere, piangere, sapeva cantare, ballare. Il vero problema con cui mi sono dovuto scontrare preparando questo spettacolo è che Francesco era un attore molto più bravo di me. E poi il gran finale, la morte, il rapporto di fratellanza, quasi di amore carnale che aveva Francesco con “Sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare”.

E neanche il pubblico potrà scappare da questo finale, incatenati sulle poltrone del teatro saranno costretti anche loro ad affrontare il vero, l’ultimo, grande tabù della nostra contemporaneità: non siamo immortali.

Una pittura misteriosa e naturale: Cy Gavin da Gagosian

Una pittura misteriosa e naturale: Cy Gavin da GagosianRoma, 3 dic. (askanews) – Dalle alghe alle stelle, con una pittura che è gesto, ma anche densità e disturbo. Gagosian presenta nella sua galleria di Roma i “New Paintings” dell’artista di Pittsburgh Cy Gavin, che così ci è stato introdotto dalla direttrice Pepi Marchetti Franchi: “Cy Gavin – ha detto ad askanews – è una delle voci più interessanti nel panorama pittorico internazionale ed è alla sua prima mostra in Italia. Gagosian lo ha già presentato a New York con molto successo”.

Lo spazio di via Crispi è perfetto per accogliere dipinti di grandi dimensioni, che fanno risuonare l’ambiente espositivo insieme alle opere. E la pittura diventa in questo caso una sorta di racconto alternativo, che va dalle più piccole manifestazioni naturali fino al cosmo e a una coppia di stelle binarie. Il tutto, ed è probabilmente la cosa più interessante, senza retorica tecnica o narrativa. “Cy Gavin – ha aggiunto la direttrice della galleria – è sicuramente un pittore misterioso, con uno sguardo molto originale, che ciò trasmette la sua ricerca per l’inusuale, per l’inaspettato che spesso e volentieri ci circonda, ma che non riusciamo a vedere. È uno sguardo che, attraverso la sua pittura, racconta in maniera un po’ cinematografica, quasi fosse un zoom, la realtà che ci circonda, spesso anche la natura che si insinua anche in luoghi meno ovvi, anche per esempio nella città”.

Questa ricerca dell’imprevisto, del clandestino, potremmo dire, sembra dare la cifra all’esposizione, che mette insieme soggetti noti e altri più strani, larghi panorami e dettagli apparentemente trascurabili. E che racconta della pittura e di come ancora sia un medium che offre un contributo suo alla nostra visione del mondo.

Schlein a Crosetto: indipendenza magistratura è base democrazia

Schlein a Crosetto: indipendenza magistratura è base democraziaRoma, 2 dic. (askanews) – “Il ministro Crosetto, ieri, anziché ritirare le sue gravi affermazioni, ha rincarato la dose leggendo in aula alcune dichiarazioni che il segretario di Magistratura Democratica aveva reso durante un incontro pubblico a Palermo, in cui si sosteneva che la magistratura ha la sua autonomia e deve difendere i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, anche quando è la maggioranza ad attaccarli. Crosetto l’ha riferito come se fosse una cosa grave. Ma è la base di una democrazia: che non è la dittatura della maggioranza, ma si misura proprio nella tutela che garantisce ai diritti delle minoranze”. Lo scrive in una nota Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico.

Riforme, La Russa: sarebbe errore giustizia e premierato insieme

Riforme, La Russa: sarebbe errore giustizia e premierato insiemeNapoli, 2 dic. (askanews) – “La prima riforma che si sta provando a fare, tra quelle importanti, è quella che dà al popolo maggiore peso, quella della democrazia diretta. Sarebbe un errore avviare, contemporaneamente, qualcosa di più di una semplice apertura di dibattito sulla riforma della giustizia”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato nel corso della prima giornata de Il Riformista, in corso a Napoli.

“Non c’è da accelerare, c’è da avviare perlomeno un dibattito attorno alle riforme. Credo che sia saggio il proposito del Governo di non correre, di non dover soddisfare esigenze, dire diamo a qualcuno ‘La riforma della democrazia diretta’, all’altro ‘La giustizia’ e all’altro ‘L’autonomia’. Sarebbe un errore clamoroso”, ha concluso la seconda carica dello Stato.