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Manovra, Meloni: le pensioni dei giovani sono un problema enorme

Manovra, Meloni: le pensioni dei giovani sono un problema enormeRoma, 28 nov. (askanews) – Nel corso dell’incontro con i sindacati, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito un “problema enorme quello della pensione dei giovani” e ricordato la norma “giusta” prevista in manovra a favore delle generazioni più giovani.

“Il gioco di scaricare tutto il costo delle pensioni sulle generazioni che arrivano dopo non lo abbiamo fatto noi, certo è più redditizio sul piano del consenso occuparsi di chi è qui e ora, ma il costo è stato scaricato su chi non si poteva difendere e non era consapevole di quello che stava accadendo”, ha concluso.

Manovra, modifiche su stretta pensioni. Cgil e Uil: non bastano

Manovra, modifiche su stretta pensioni. Cgil e Uil: non bastanoRoma, 28 nov. (askanews) – Il governo è disponibile a rivedere le norme sulle pensioni di medici e operatori sanitari e delle altre categorie del pubblico impiego, colpite dalla stretta sul coefficiente di calcolo prevista dalla manovra. La modifica della norma sarà presentata dal governo con un emendamento al Ddl di bilancio. Nessuna modifica, invece, sul nuovo meccanismo di quota 103 introdotto con la manovra (interamente contributivo), nè sui requisiti più restrittivi per accedere a Opzione donna e Ape sociale.

“Stiamo lavorando per modificare la misura nel migliore dei modi, garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi si ritira con la pensione di vecchiaia e garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi raggiunge al 31 dicembre 2023 i requisiti attualmente previsti”, ha detto il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ai sindacati nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi che si è protratto per oltre tre ore e mezza. Una modifica che varrebbe per tutte le categorie colpite dalla stretta, non solo per il comparto sanità, per il quale, in più, “si sta valutando un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione – ha aggiunto la premier – all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia. Faremo del nostro meglio per risolvere e correggere”. Cgil e Uil hanno espresso insoddisfazione, secondo la Cisl ci sono invece stati piccoli passi avanti. Le ragioni dello sciopero contro la manovra “sono confermate”, ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, perché “non hanno cambiato nulla”. Rispetto all’articolo 33, che prevede una stretta sulle pensioni, “noi ne avevamo chiesto il ritiro – ha aggiunto – il governo si è limitato a dire che stanno ragionando e valutando delle modifiche, ma non nel fatto che interverranno nella direzione” del ritiro. “Quindi – ha concluso – continua a essere una manovra sbagliata che fa cassa sul lavoro dipendente e sui pensionati, che non combatte la precarietà e non dà un futuro serio al nostro Paese”.

Il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra, ha sottolineato che “il governo ci ha assicurato che interverranno dei cambiamenti e dei miglioramenti. In particolare aliquote e rendimenti dei futuri trattamenti pensionistici di medici, infermieri, personale degli enti locali e maestre d’asilo dovrebbero restare quelli attuali per la pensione di vecchiaia. E sta ragionando per introdurre miglioramenti anche per la pensione anticipata”. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha parlato di incontro “lungo e cordiale”, ma alla fine “le decisioni illustrate dal governo rinconfermano l’impostazione della manovra, anche sull’articolo 33 su cui il governo si limita a valutare un’eventuale modifica”.

Manovra, Meloni: difficile ora rendere strutturale taglio cuneo

Manovra, Meloni: difficile ora rendere strutturale taglio cuneoRoma, 28 nov. (askanews) – “Sarebbe bello rendere la misura” del taglio del cuneo fiscale “strutturale, ma diventa difficile in questo preciso contesto quando non sappiamo ancora quali saranno le regole con le quali operiamo nei prossimi anni. Credo si possa riconoscere che il governo ce la sta mettendo tutta per arrivare a un nuovo patto stabilità e di crescita che sia sostenibile e orientato più alla crescita che non alla stabilità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica al tavolo di confronto governo-sindacati a Palazzo Chigi.

“L’unico modo per garantire stabilità – ha aggiunto – è favorire la crescita, ma in questo momento diventa difficile fare scelte che ci impegnano per gli anni a venire, ma ovviamente io sono d’accordo” a rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale. Meloni, dichiarandosi favorevole anche a molte altre misure citate dai sindacati, ha posto l’accento in particolare sulla detassazione degli aumenti contrattuali e ha spiegato che la misura “sarebbe stata sostituiva del cuneo perché il costo si aggirava sui 10-11 miliardi di euro e quindi abbiamo dovuto fare una scelta”.

I 20 anni de “La meglio gioventù”, festa al Cinema Troisi a Roma

I 20 anni de “La meglio gioventù”, festa al Cinema Troisi a RomaRoma, 28 nov. (askanews) – Ha compiuto venti anni “La meglio gioventù”, il film di Marco Tullio Giordana divenuto simbolo di una generazione, trampolino di lancio di una serie di attori italiani che rappresentano oggi il cinema italiano nel mondo. Della durata complessiva di sei ore, nato per la televisione e inizialmente destinato al cinema, dopo il successo mondiale seguito al trionfo a Cannes, dove vinse nella sezione Un Certain Regard con un tripudio di applausi e standing ovation, uscì nelle sale in due parti, diventando un caso cinematografico in Italia e all’estero, e andò in in tv il 7, 8, 14 e 15 dicembre 2003.

Per celebrare il ventennale, il Cinema Troisi riunirà il cast artistico e tecnico del film domenica 3 dicembre a partire dalle ore 17. Al regista Marco Tullio Giordana si uniranno le attrici Sonia Bergamasco, Valentina Carnelutti, Maya Sansa, Jasmine Trinca, Lidia Vitale, gli attori Alessio Boni, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, gli sceneggiatori Sandro Petraglia, Stefano Rulli, il produttore esecutivo Gianfranco Barbagallo, il direttore della fotografia Roberto Forza, il montatore Roberto Missiroli, il truccatore Enrico Jacoponi. Vincitore di sei David di Donatello, sette Nastri d’Argento, tre Globi d’Oro, candidato agli EFA e ai César, definito dalla rivista Time “cinema di vecchia scuola di grande potere seduttivo, epico” e dal New York Times come il Miglior Film del 2005, il film racconta quarant’anni della nostra storia attraverso le vicende di una famiglia che sembrano toccare tutti gli avvenimenti chiave accaduti in Italia tra il ’66 e il 2003: dall’alluvione di Firenze alla contestazione sessantottina, dalla Fiat alla legge Basaglia, dal terrorismo agli attentati mafiosi, dall’assassinio di Giovanni Falcone agli scandali di Tangentopoli.

Dopo la proiezione integrale del film, il regista e il cast incontreranno il pubblico per un dibattito finale.

Piantedosi ha detto che l’intesa con l’Albania è un progetto pilota per la Ue

Piantedosi ha detto che l’intesa con l’Albania è un progetto pilota per la UeBruxelles, 28 nov. (askanews) – C’è una presa di coscienza, da parte dell’Ue, della priorità del contrasto ai trafficanti di esseri umani, anche grazie all’Italia, e un interesse per l’accordo con l’Albania sui migranti che potrebbe diventare un “modello pilota” per gli altri Stati membri per i paesi terzi del Mediterraneo. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi,áincontrando i giornalisti a margine della Conferenza internazionale per una alleanza globale per il contrasto al traffico di migranti, a cui ha partecipato oggi a Bruxelles. á Questa conferenza, ha detto il ministro, “è un appuntamento importante, perché segna un avanzamento nella presa di coscienza della priorità del contrasto ai trafficanti di esseri umani. L’Italia ha avuto un ruolo, credo, nell’affermazione nell’agenda europea di questo tema; sicuramente è un ruolo che ha avuto fino adesso e che si ripromette di avere anche in futuro”.

Che il protocollo con l’Albania possa essere un modello per altri paesi, ha aggiunto Piantedosi, “non lo dico, io non lo diciamo noi, ma l’ho sentito dire qui: riscuoto sempre di più, anche nelle interlocuzioni informali che sto avendo con i colleghi, questa grande attenzione su questa grande iniziativa sicuramente innovativa dell’Italia, che adesso dovrà essere ‘messa a terra’, come si suol dire; ma c’è grande interesse, proprio nella logica del fatto che potrebbe essere un modello pilota”. A chi chiedeva se i tremila migranti che potrebbero essere sbarcati in Albania non siano pochi, e come questo possa essere risolutivo rispetto ai flussi che arrivano in Italia, il ministro ha replicato che il governo considera “che sia risolutivo, nel senso che sia partecipe del più ampio sistema di contrasto all’immigrazione irregolare, che comunque vogliamo attuare e attuiamo anche su altri versanti; sicuramente – ha aggiunto – se il contrasto si rivelerà efficace avrà anche un’efficacia nella deterrenza, quindi entrambe le cose”.

Quanto a eventuali nuovi accordi simili con altri paesi, tipo l’Egitto, Piantedosi ha ricordato che “prima ancora che con l’Egitto, noi abbiamo avuto una importante trilaterale l’altro giorno in Italia con il ministro dell’Interno tunisino e con quello libico. L’ho citato anche nell’intervento che ho fatto in questa conferenza. Anche su questo – ha sottolineato – abbiamo aperto un versante di interesse da parte della Commissione europea. Credo che anche questo sia un versante da esplorare e da portare sempre più avanti”. Riguardo al fatto, rilevato sempre più frequentemente che i trafficanti, oltre a lucrare sugli esseri umani, li derubano Piantedosi ha osservato che “questa è una cosa che abbiamo registrato e sanzionato, abbiamo fatto anche degli arresti, e di questo io sono grato le forze dell’ordine che hanno operato in condizioni anche difficili in mare quest’estate soprattutto; è una tendenza che abbiamo registrato e che dà ancora di più il senso della spregevole caratteristica del fenomeno del traffico di esseri umani”. E’ un fenomeno “che abbiamo verificato tendeva ad affermarsi, e quindi abbiamo rafforzato gli strumenti di contrasto anche su questo”.

Infine, a un giornalista che chiedeva se sia ottimista sul fatto che si possa chiudere entro la fine della legislatura europea il Patto Ue sull’immigrazione, su cui governi e Parlamento europeo stanno ancora negoziando, il ministro ha risposto: “Abbastanza ottimista, perché il nostro ambasciatore qui, Vincenzo Celeste”, il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue, “mi ha informato riguardo agli elementi della discussione su cui è in atto un forte negoziato. Sono elementi che segnano ancora delle distanze tra le istituzioni, il Consiglio e il Parlamento europeo; ma credo – ha concluso Piantedosi – che siano tutti elementi abbastanza componibili, e quindi io sono abbastanza fiducioso che possa avvenire al più presto” l’approvazione finale del Patto.

Manovra, Meloni: al lavoro per correggere norme misure medici

Manovra, Meloni: al lavoro per correggere norme misure mediciRoma, 28 nov. (askanews) – “Stiamo lavorando per modificare la misura” sulle pensioni “nel migliore dei modi, garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi si ritira con la pensione di vecchiaia e garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi raggiunge al 31 dicembre 2023 i requisiti attualmente previsti. Questo per tutti, non solo per il comparto sanità. Per il comparto sanità si sta valutando un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia. Faremo del nostro meglio per risolvere e correggere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione della replica al tavolo con i sindacati a Palazzo Chigi in merito all’art. 33 del disegno di legge di Bilancio.

Bce, primo calo da 8 anni prestiti a imprese eurozona, ottobre -0,3%

Bce, primo calo da 8 anni prestiti a imprese eurozona, ottobre -0,3%Roma, 28 nov. (askanews) – La stretta monetaria operata dalla Bce continua a fare effetto sui prestiti bancari nell’area euro, una manovra frenante che per la prima volta da otto anni a questa parte vede i finanziamenti alle imprese registrare un calo su base annua: meno 0,3% ottobre a fronte di un più 0,2% a settembre. Lo riporta la Bce nell’ultima statistica sugli sviluppi monetari nell’eurozona.

La dinamica dei prestiti alle famiglie ha segnato un indebolimento al più 0,6% annuo a ottobre, rispetto al più 0,8% di settembre. Secondo la Bce il generale aggregato monetario M3 ha visto il calo già in corso limarsi al meno 1%, al fronte del -1,2% di settembre. Inizialmente questi indicatori erano tra quelli più monitorati dall’istituzione per le decisioni di politica monetaria, c’era perfino chi dava loro un peso superiore a quello dell’indice generale di inflazione.

Con il passare del tempo il grado di attenzione a queste misurazioni si è attenuato. Tuttavia in questa fase sono un elemento rilevante per valutare l’effetto complessivo delle manovra monetaria operata sull’andamento del credito bancario. Di recente la presidente della Bce, Christine Lagarde ha spiegato che il Consiglio direttivo guarda anche a questo elemento per effettuare le sue valutazioni su quale sia la linea monetaria più opportuna.

A ottobre la Bce ha confermato i tassi di interesse dopo 10 rialzi consecutivi che hanno visto il riferimento sulle principali operazioni di finanziamento portato al 4,50%. Allo stato attuale generalmente gli analisti non prevedono ulteriori aumenti. La prossima riunione operativa monetaria del Consiglio direttivo è fissata per il 14 dicembre.

Salvini ha detto che serve una riforma della giustizia

Salvini ha detto che serve una riforma della giustiziaMilano, 28 nov. (askanews) – Una riforma della giustizia “è fondamentale, senza riforma della giustizia questa legislatura sarebbe monca”. Lo ha detto il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini, rispondendo alla Stampa Estera ad una domanda sull’intervista di guido Crosetto. Una riforma, ha precisato Salvini, “da fare insieme a magistrati e avvocati”. Per Salvini “c’è bisogno di una riforma della giustizia, tanti investitori sarebbero pronti a investire in Italia ma vogliono tempi certi della giustizia”.

Dl Energia,Schlein: bene ripensamento Salvini, ma ieri dove era?

Dl Energia,Schlein: bene ripensamento Salvini, ma ieri dove era?Roma, 28 nov. (askanews) – “Sono contenta che dopo la conferenza stampa del Partito Democratico Salvini si sia accorto che il governo abbia detto no alla proroga del mercato tutelato che è necessario per proteggere 5 milioni di famiglie che rischiano di vedersi le bollette ancora aumentate”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine di una conferenza stampa al Nazareno.

“Mi chiedo dove fosse ieri durante il consiglio dei ministri che ha deciso di non prorogare e di far partire le aste. Come abbiamo detto stamattina se partono le aste è troppo tardi per tornare indietro. Quindi speriamo che alla luce di questa dichiarazione il governo si fermi. Sono ancora in tempo per fermarsi questo è l’auspicio del Partito Democratico”, ha aggiunto.

Giustizia, Salvini: serve riforma altrimenti legislatura monca

Giustizia, Salvini: serve riforma altrimenti legislatura moncaMilano, 28 nov. (askanews) – Una riforma della giustizia “è fondamentale, senza riforma della giustizia questa legislatura sarebbe monca”. Lo ha detto il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini, rispondendo alla Stampa Estera ad una domanda sull’intervista di guido Crosetto. Una riforma, ha precisato Salvini, “da fare insieme a magistrati e avvocati”.

Per Salvini “c’è bisogno di una riforma della giustizia, tanti investitori sarebbero pronti a investire in Italia ma vogliono tempi certi della giustizia”.