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Patto stabilità, pressing Bce per riforma: si rischia “un vuoto”

Patto stabilità, pressing Bce per riforma: si rischia “un vuoto”Roma, 23 nov. (askanews) – La Bce spinge per la revisione del Patto di stabilità e di crescita, ritenendo che le regole attuali potrebbero finire per creare interferenze con la sua politica monetaria. All’ultimo Consiglio direttivo monetario, che si è svolto a fine ottobre, i banchieri centrali dell’area euro hanno mostrato crescenti “preoccupazioni” sul fatto che i governi non raggiungano un accordo sulla revisione del Patto di stabilità e di crescita europeo per la fine dell’anno. Questo rischierebbe di lasciare “un vuoto”, per il 2024, dato che il vecchio Patto non è stato ancora rimpiazzato da nuove normative.

In assenza di un accordo resterebbero semplicemente in vigore le regole attuali, mentre scadrà la clausola generale di sospensione delle stesse. Secondo i verbali del Consiglio Bce, pubblicati oggi dall’istituzione, i banchieri centrali ritengono che “un quadro disciplinato sulle politiche di bilancio sia di importanza primaria anche per il raggiungimento della stabilità dei prezzi”, che è l’obiettivo e il compito della Banca centrale.

E alla riunione è stato rilevato “che l’attuale linea delle regole di bilancio rischierebbe di spingere nella direzione opposta, anche tramite misure che altererebbero i costi di finanziamento che potrebbero essere viste – si legge – come una interferenza diretta con la trasmissione della politica monetaria”. Questa posizione non è nuova ma forse non è mai stata espressa in maniera così esplicita dalla Bce. E negli anni passati l’istituzione non ha sollevato problemi in questi termini.

Sempre al consiglio direttivo Bce di ottobre, è stato anche osservato che un inasprimento di bilancio “senza riforme strutturali sarebbe di scarso aiuto e che l’economia richiede supporto anche dal lato della domanda”, recitano ancora i verbali.

Salvini ha convocato i sindacati “per scongiurare lo sciopero dei trasporti di lunedì”

Salvini ha convocato i sindacati “per scongiurare lo sciopero dei trasporti di lunedì”Milano, 23 nov. (askanews) – “Ho appena invitato i sindacati al ministero domani mattina per scongiurare lo sciopero dei trasporti lunedì”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, collegandosi in diretta al convegno Ance Opere pubbliche per la crescita.

“Il diritto allo sciopero è sacrosanto, sancito dalla Costituzione – ha ribadito – ma anche il diritto al lavoro per decine di migliaia di lavoratori è sacrosanto. Se vuoi scioperare per alcune ore va bene ma se vuoi fermare il Paese per 24 ore di fila farò tutto quello che è in mio potere di fare per evitarlo”.

Violenza contro le donne, Meloni: un terreno su cui lavorare insieme

Violenza contro le donne, Meloni: un terreno su cui lavorare insiemeRoma, 23 nov. (askanews) – “Voglio ringraziare i gruppi parlamentari, esiste un terreno su cui lavorare insieme, su questo siamo sempre disponibili”. Così la premier Giorgia Meloni, durante il question time al Senato, ha ringraziato il Parlamento per l’approvazione rapida alla legge contro la violenza sulle donne.

Inoltre la premier ha detto  che i dati sul lavoro femminile sono “il risultato che mi rende più fiera di questo primo anno di governo”,  sottolineando la “serie di record dell’occupazione del 2022: oltre mezo milione di lavoratori in più, il record di occupazione femminile in termini assoluti”. Meloni ha ricordato che i divari salariali “sono stati fin dall’inizio priorità per il governo che è intervenuto da subito con misure di stimolo, misure che stanno dando ragione a quella impostazione. Le politiche attuate dal 2012 in poi avevano di fatto crsato un gap con le economie euopee, gli stipendi in Italia diminuivano del 4,2%”. Meloni ha rimarcato anche il “cambio di atteggiamento sindacale come una buona notizia, i risultati ottenuti lasciano ben sperare”. 

 

”Fidia”, a Roma prima monografica sull’artista con oltre 100 opere

”Fidia”, a Roma prima monografica sull’artista con oltre 100 opereRoma, 23 nov. (askanews) – Dal 24 novembre al 5 maggio 2024 i Musei Capitolini – Villa Caffarelli ospitano “Fidia”, la prima mostra monografica sul più grande scultore greco dell’età classica; un artista geniale, un innovatore, architetto, pittore e scultore, che ancora oggi è fonte d’ispirazione. La mostra, (promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura), è stata curata dal Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce, che ha dichiarato: “In questa mostra si ripercorre da un lato il personaggio, cosa noi sappiamo di Fidia, quali sono gli elementi che sono riconducibili direttamente a lui. Dall’altra parte siamo in grado di ricomporre un percorso cronologico; lui ha vissuto grosso modo tra il 480 e il 430 a.C., realizzando una serie di opere che abbiamo documentate attraverso le fonti letterarie. La ricerca archeologica, la ricerca artistica, ha permesso di ricostruire attraverso le copie alcune di queste sue realizzazioni, ma poi soprattutto abbiamo il suo contributo essenziale come episcopo, come soprintendente della realizzazione del Partenone, forse l’opera per l’epoca classica più straordinaria in assoluto”.

Oltre cento opere suddivise nelle sei sezioni, tra reperti archeologici, originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni. Alcuni pezzi sono esposti per la prima volta, con prestiti dai più importanti musei del mondo, come due frammenti originali del fregio del Partenone, che vengono dal Museo dell’Acropoli di Atene. Tra i pezzi più preziosi, la testa dell’Atena Lemnia in marmo, copia augustea di un originale fidiaco, il Codice Hamilton 254, manoscritto quattrocentesco contenente la prima immagine del Partenone arrivata in Europa, e lo scudo Strangford – copia di epoca romana in marmo pentelico dell’originale appartenente alla statua di Atena in oro e avorio, collocata nella cella nel Partenone. E c’è anche la possibilità di viaggiare nel tempo e rivivere la visita del Partenone grazie a un’installazione multimediale in realtà aumentata. Il percorso si chiude con l’eredità lasciata da Fidia. “Raccontiamo come la riscoperta a partire dall’Ottocento abbia determinato quella capacità dei moderni di appropriarsi della scultura fidiaca e quindi di farlo diventare un modello di ispirazione fino all’epoca contemporanea” ha aggiunto Presicce. “Fidia” inaugura un ciclo di cinque mostre, “I Grandi Maestri della Grecia Antica”, dirette a far conoscere al grande pubblico i principali protagonisti della scultura greca. Un ciclo tanto più significativo a Roma, città da cui provengono importanti testimonianze dell’attività di Fidia e della sua riscoperta dal Rinascimento in poi, tramite le preziose copie romane di capolavori originali per la maggior parte andati perduti.

Euro digitale, Panetta: cruciale gradualità sul tetto massimo

Euro digitale, Panetta: cruciale gradualità sul tetto massimoRoma, 23 nov. (askanews) – Il tetto massimo individuale sul possesso del futuro euro digitale andrebbe aumentato progressivamente a partire dalla eventuale introduzione, fino a raggiungere la soglia massima per cittadino attualmente individuata in 3.000 euro. Lo ha affermato Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia durante un dibattito a seguito del suo intervento alla conferenza di Cepr e Bce sulle ricadute delle valute digitali delle banche centrali.

Panetta ha rilevato la guida di Bankitalia dal primo novembre ma fino al giorno prima faceva parte del Comitato esecutivo della Bce, nel quale aveva la delega sui sistemi di pagamento e supervisionava le attività proprio sull’euro digitale, su cui il Consiglio direttivo della Bce ha recentemente deciso di avviare la fase di preparazione. Nel rispondere ai quesiti oggi, Panetta ha però puntualizzato che a il suo è “il parere di un appassionato di euro digitale, mentre un mese fa sarebbe stato il parere di un esponente della Bce, anche se non sono del tutto irrilevante. Ma qui dico la mia opinione personale. E ritengo che il limite eviterebbe instabilità per i depositi bancari, ma abbiamo zero osservazioni ovviamente quindi è meglio essere prudenti e muoversi gradualmente. Iniziamo da un livello basso e lo aggiustiamo tenendo conto delle potenziali difficoltà che potrebbero emergere. Penso che questo sia il modo più sicuro e penso che questo sarà il mio suggerimento quando parteciperò a discussioni. Ma sono certo che i miei successori faranno le proposte più prudenti e efficienti possibili”.

In sua sostituzione, al Comitato esecutivo della Bce, è stato scelto Piero Cipollone, già vice direttore generale della Banca d’Italia, che ha rilevato anche la delega sui sistemi di pagamento. Cipollone che peraltro oggi ha tenuto i saluti introduttivi della conferenza. Quanto alla proposta della Bce di non remunerare l’euro digitale, e che secondo Panetta trattandosi di una passività della banca centrale è una scelta che ricade interamente sull’istituzione, è stata assunta “perché è stato disegnato per essere un mezzo di pagamento e non uno strumento di politica monetaria”.

“E neanche per essere uno strumento di risparmio. Non modifichiamo il nostro bilancio raccogliendo risorse degli utenti. Vogliamo (unicamente) un sistema di pagamento utilizzabile ovunque nell’eurozona – ha detto – che abbia caratteristiche che ho spesso spiegato. L’euro digitale non dovrebbe essere uno strumento di risparmio ma solo di pagamento”, ha detto. E se, anche grazie al limite individuale suo suo possesso, l’euro digitale risultasse alimentato unicamente quale alternativa ai contanti dei cittadini “sarebbe solo un cambiamento delle passività della banca centrale. Oggi hai contanti nelle tasche e domani ce li hai nel tuo portafogli virtuale – ha rilevato Panetta -. Non cambia nulla salvo la composizione delle passività della banca centrale. Il rischio sarebbe invece presente se cominciassimo con un euro digitale con pochi limiti e senza attuazione progressiva che possa essere gestita in maniera confortevole dalle banche”.

Più in generale, il banchiere centrale ha rilevato che a 20 anni dal lancio dell’euro ancora oggi si devono usare strumenti diversi a seconda dei Paesi Ue in cui ci si trova, oppure carte di credito fornite gruppi statunitensi. “Penso che sia il momento di introdurre un sistema universale, sicuro e affidabile, un mezzo di pagamento e che possa essere usato ovunque nell’Unione europea, per ogni tipo di pagamento. Penso che sia una caratteristica che al momento non è disponibile con altri miei mezzi di pagamento” digitali.

Balneari, la Cassazione ha accolto il ricorso dell’Abruzzo

Balneari, la Cassazione ha accolto il ricorso dell’AbruzzoMilano, 23 nov. (askanews) – “La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Abruzzo, insieme al Sindacato italiano balneatori (Sib), in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la proroga delle concessioni Balneari”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sottolineando che “si tratta di una sentenza molto importante: sono orgoglioso perché siamo l’unica regione italiana ad aver difeso i diritti dei balneatori”.

In una nota della regione si sottolinea che la Corte “ha riconosciuto fondate le ragioni della Regione Abruzzo che ha voluto costituirsi in giudizio anche per valorizzare il ruolo degli enti territoriali come soggetti esponenziali degli interessi della comunità. Adesso il Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi nuovamente, si trova davanti a un nuovo scenario che comprende le leggi che nel frattempo sono state licenziate dal Parlamento e dal Governo”. Ha commentato ancora Marsilio: “Ringrazio lo studio Brancadoro e Cerulli Irelli, che insieme all’avvocatura regionale diretta da Stefania Valeri, ha preparato il ricorso sapendo evidenziare il danno che questa prima sentenza avrebbe causato a un intero comparto non solo in Abruzzo ma sull’intero territorio nazionale”.

Mattarella: Costituzione regola istituzioni e dà senso a vita sociale

Mattarella: Costituzione regola istituzioni e dà senso a vita socialeRoma, 23 nov. (askanews) – “La Costituzione regola le nostre istituzioni. Ma soprattutto, con i valori che esprime, orienta il nostro Paese e dà senso alla vita sociale del nostro Paese”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Associazione fonografici italiani, nel 75° anniversario di costituzione dell’AFI.

Per il capo dello Stato “in questo la collaborazione dell’arte, della musica è davvero di fondamentale importanza nel dare senso alla vita sociale”. “Mai – ha sottolineato- aver timore delle innovazioni, delle novità. La storia è fatta di questo, del coraggio delle innovazioni. Ma quello che rimane è il complesso dei valori”. E “la musica è tra questi valori fondamentali” “Come si fa – ha domandato il capo dello Stato- a frenare la musica alla frontiera? Ecco, questo messaggio che unifica, che crea connessioni – appunto – non soltanto all’interno della società ma nella dimensione internazionale, è un grande valore di contributo alla vita internazionale. E in questo periodo in cui la dissennatezza delle tensioni internazionali ci pone di fronte a guerre, ad aggressioni, a orribili atti di terrorismo, a spirali di violenza, questo messaggio è particolarmente prezioso”. Per il capo dello Stato “il contributo dell’arte, che la musica fornisce in questo modo, è un antidoto davvero fondamentalmente importante per la vita del nostro mondo”.

Pro vita contro il Campidoglio, la replica Lgbt+: basta propaganda

Pro vita contro il Campidoglio, la replica Lgbt+: basta propagandaRoma, 23 nov. (askanews) – Scontro acceso tra Pro vita e associazioni Lgbtqia+ della Capitale con al centro la campagna di affissioni promossa dall’organizzazione ultracattolica contro l’educazione affettiva di genere promossa dal Comune di Roma nelle scuole romane. Pro vita, in una nota, ha attaccato il Campidoglio “dove Roberto Gualtieri, appena eletto, ha istituito un Ufficio per i Diritti Lgbt con a capo Marilena Grassadonia, già presidente di Famiglie Arcobaleno” perché neòòa Capitale, denuncia Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus “ormai da mesi sono numerose le iniziative Lgbt nelle scuole con il sostegno del Comune o addirittura gli incontri, come al Municipio XI, per spingere gli istituti e i licei ad adottare la Carriera Alias”.

“La stessa Grassadonia – attacca Coghe – durante una manifestazione pro Ddl Zan a Milano, disse espressamente che ‘bisogna entrare nelle scuole’”. Per ribadire “l’assoluta contrarietà delle famiglie italiane contro qualsiasi proposta di inserire nelle scuole fantomatiche educazioni sessuali o affettive in salsa relativista e arcobaleno, Pro Vita & Famiglia ha avviato una campagna di affissioni da oggi a Roma, e prossimamente nelle principali città italiane con il messaggio ‘Basta confondere l’identità sessuale dei bambini nelle scuole. Stop gender è carriera alias’”. “È vergognoso – continua Coghe – che politici come Zan, Cirinnà e Schlein cerchino di strumentalizzare i recenti fatti di cronaca per sponsorizzare l’educazione affettiva nelle scuole. Pensano di prevenire la violenza di genere confondendo ancor di più bambine e bambini, ragazze e ragazzi sulla loro identità sessuale e sulla sana relazione tra uomini e donne, andando così ad aumentare proprio i problemi alla base di questi raccapriccianti fatti. Non solo non esiste alcun nesso tra la cosiddetta fantomatica “educazione affettiva” nelle scuole e la diminuzione delle violenze contro le donne, ma nei Paesi in cui la si impartisce da decenni tali violenze sono addirittura aumentate”. Netta la risposta delle proncipali associazioni Lgbt+ che denunciano che “Roma è da tempo ostaggio di una martellante propaganda contro le libertà sotto forma di affissioni che ledono la dignità delle donne, dei bambini e delle bambine. È recente la sentenza del TAR che dà ragione al Comune di Roma contro un’associazione antiscelta”. Per le associazioni “il sindaco di Roma Gualtieri, istituendo l’Ufficio Diritti Lgbt coordinato da Marilena Grassadonia, oggetto di continui attacchi per il suo ruolo, ha risposto a un’esigenza di equità e attenzione che una Capitale come Roma non poteva più rimandare. Anche gli assessorati alle Pari Opportunità e alla Scuola si sono mossi nella direzione giusta, portando avanti un progetto di formazione del personale degli asili nido sulla decostruzione degli stereotipi di genere, nonché implementando misure rivolte a studenti e docenti all’interno della ‘Mappa della città educante”. Si tratta, secondo le associazioni tra le quali Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, Dì Gay Project, Gaynet, Circolo Mario Mieli e Rete Lenford “di un tentativo concreto di adeguare la città agli standard internazionali più elementari per la prevenzione della violenza di genere, come la Convenzione di Istanbul, che oggi vengono bollati come ideologici con la solita questione del ‘fantasma gender’. La laicità dello Stato – ricordano – è sancita dalla Costituzione italiana: sono sotto gli occhi di tutti i risultati di quei paesi in cui la moralità religiosa detta le regole dello Stato civile”.

“Come cittadin*, attivist*, associazioni Lgbtqia+ e transfemministe – concludono – saremo sempre all’erta per difendere i principi costituzionali e ribadire che Roma è una città aperta contro tutti i fascismi di ieri e di oggi”.

Panetta: euro digitale servirà a garantire concorrenza e privacy

Panetta: euro digitale servirà a garantire concorrenza e privacyRoma, 23 nov. (askanews) – “Le valute digitali delle banche centrali apporterebbero benefici considerevoli ai pagamenti digitali. E con i grandi gruppi tecnologici che si espandono ulteriormente nella finanza digitale, la disponibilità di una valuta digitale della Banca centrale, assieme a una normativa efficace, diventerebbe necessaria per garantire concorrenza, privacy e un funzionamento regolare dei pagamenti e dei processi di intermediazione finanziaria”. Lo ha affermato Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia nel suo intervento alla conferenza di Cepr e Bce sulle ricadute delle valute digitali delle banche centrali.

“Essendo portati a guardare al futuro, le banche centrali dell’Eurosistema” e la Bce “si stanno preparando, anche tramite la possibile emissione di un euro digitale, a intervenire sui rischi che la rivoluzione digitale apre sull’attività monetaria e sulla stabilità finanziaria. Portare avanti questa complessa fase di transizione per il benessere di tutti è il nostro scopo ultimo”, ha detto. Panetta ha ricordato che le banche centrali “hanno il mandato di assicurare la stabilità, sia monetaria che finanziaria e sono per questo naturalmente portate alla prudenza. Ma prudenza non deve significare inazione. Il costo di non emettere un euro digitale – ha sostenuto – potrebbe essere rilevante”.

Si tratta del primo intervento pubblico di Panetta, che si è collegato in video alla conferenza Cepr-Bce, da quando ha rilevato la guida di Bankitalia, a inizio novembre. Precedentemente faceva parte del comitato esecutivo della Bce, nel quale aveva la delega anche sui sistemi di pagamento.

Norman Foster guest editor di Domus 2024: elogio della città compatta

Norman Foster guest editor di Domus 2024: elogio della città compattaMilano, 23 nov. (askanews) – Sarà Lord Norman Foster il guest editor internazionale che curerà i dieci numeri del mensile Domus nel 2024. Architetto britannico di vocazione internazionale da oltre 60 anni è considerato una leggenda vivente per la sua capacità di interpretare la realtà, affermare nuovi standard e progettare soluzioni capaci di sorprendere.

“L’architettura è uno specchio della nostra società. La mia prima esperienza, il primo edificio in cui ho lavorato (era il municipio di Manchester e aveva 16 anni) non mi ha fatto pensare ‘questa è architettura’, ma mi ha commosso” racconta nel corso dell’intervista rilasciata al direttore editoriale di Domus Walter Mariotti e pubblicata integralmente nella monografia a lui dedicata mentre è tramite il suo manifesto d’intenti – allegato alla monografia – che condivide il suo distintivo richiamo ad una progettazione di “città compatta”. “Come cercherò di chiarire sui numeri di Domus 2024, dobbiamo cercare di separare le speranze, le mode e i pregiudizi dai fatti, per confrontarci con la realtà dei dati reali – scrive – Il nostro ambiente costruito è costituito da città e infrastrutture. Queste ultime sono il collante urbano dei singoli edifici: gli spazi pubblici, i viali, le strade, le piazze e i ponti, i terminal e le metropolitane che forniscono connettività. Insieme agli edifici, queste infrastrutture determinano l’identità, il Dna, la qualità della vita e l’impronta di carbonio della città. Le città con la più bassa impronta di carbonio e la più alta qualità di vita sono compatte, percorribili a piedi e a densità medio-alta in termini di numero di abitanti per chilometro quadrato. E’ probabile che nei loro quartieri si possa svolgere una serie di attività diverse in spazi vicini tra loro, ben serviti da un trasporto pubblico efficiente. Statisticamente, le città compatte sono il tipo di luogo che si sceglie più volentieri, sia per viverci sia per turismo. Una progettazione e una pianificazione urbanistica illuminate sono fondamentali per il successo delle città, che peraltro cambiano e si evolvono nel tempo”.

“Un riferimento assoluto non solo per la qualità e la quantità delle sue visioni, ma anche per una vita che davvero non sembra avere uguali. Lo ringraziamo e lo accogliamo sulla poltrona più alta di Domus anche per aver fatto comprendere che la sfida della nostra specie è portare sempre più avanti le nostre conoscenze e le nostre ambizioni. Senza mai perdere l’umanità, e l’ironia” ha detto Giovanna Mazzocchi, presidente di Editoriale Domus e ideatrice del progetto 10x10x10 che vede 10 architetti di fama internazionale avvicendarsi alla guida del giornale fino al mirabile traguardo dei primi cento anni di vita (per 10 numeri ciascuno e un totale di 10 anni). A dimostrare la sua distintiva sensibilità e la sua profonda preoccupazione per il futuro lasciato alle nuove generazioni è anche l’attività formativa e culturale promossa dalla Fondazione che riporta il suo nome: “Se condividiamo una preoccupazione per il futuro, allora il futuro sara’ rappresentato dai decisori che faranno le scelte giuste sulla base della propria conoscenza, della giusta consapevolezza. La fondazione si occupa di anticipare il futuro per i leader civici, coloro che politicamente e managerialmente avranno il compito di prendere decisioni chiave sull’ambiente, sulle infrastrutture e sugli edifici. Si va davvero oltre quanto si puo’ fare all’interno dell’esercizio della professione.”

Come sempre ad accompagnare la nuova avventura di Domus affiancando il guest editor e continuando a guidare il progetto 10x10x10 sarà Walter Mariotti, direttore editoriale dell’intero sistema Domus che commenta: “Con l’arrivo di Norman Foster il progetto 10x10x10 raggiunge una maturità e una rotondità che supera qualunque aspettativa. Attraverso la sua gamma delle esperienze, la sua profondità di visione, una quantità e qualità di realizzazioni uniche, il ruolo di Domus come matrice di dialogo e interpretazione della società e del suo sistema come capacità di produrre senso e servizi salgono al livello superiore”. Prima di lui a firmare la prestigiosa rivista negli ultimi sei anni Michele De Lucchi (2018), Winy Maas (2019), David Chipperfield (2020), Tadao Ando (2021), Jean Nouvel (2022), Steven Holl e Toshiko Mori (2023).