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Il Papa: la Chiesa non si lasci intrappolare dall’attivismo

Il Papa: la Chiesa non si lasci intrappolare dall’attivismoRoma, 12 nov. (askanews) – “Chi svolge un ruolo nella Chiesa, non deve lasciarsi intrappolare dall’attivismo, ma dedicare tempo al Signore, all’ascolto della sua Parola, all’adorazione”: lo ha ribadito papa Francesco nel corso della pregheira dell’Angelus, al termine della quale ha riordato il conflitto mediorentale invitando e mettere fine ai combattimenti.

“Oggi si è molto attenti alle apparenze, l’importante è curare bene la propria immagine e fare bella figura davanti agli altri. Ma Gesù dice che la saggezza della vita sta altrove: nel curare ciò che non si vede, ma è più importante, perché sta dentro di noi. È la custodia della vita interiore. Vuol dire sapersi fermare per ascoltare il proprio cuore, per vigilare sui propri pensieri e sentimenti. Vuol dire saper fare spazio al silenzio, per essere capaci di ascoltare. Vuol dire saper rinunciare a un po’ di tempo passato davanti allo schermo del telefono per guardare la luce negli occhi degli altri, nel proprio cuore, nello sguardo di Dio su di noi”, ha spiegato. “La vita interiore non si improvvisa, non è questione di un attimo, di una volta ogni tanto, di una volta per tutte; va preparata dedicando un po’ di tempo ogni giorno, con costanza, come si fa per ogni cosa importante. Allora possiamo chiederci: io che cosa sto preparando in questo momento della vita? Forse sto cercando di mettere da parte qualche risparmio, sto pensando a una casa o a un’automobile nuova, a dei progetti concretià Sono cose buone. Ma sto pensando anche a dedicare del tempo alla cura del cuore, alla preghiera e al servizio degli altri, al Signore che è la meta della vita?”, ha concluso il Papa. Salutando i fedeli, Francesco si è detto vicino a tutti coloro che soffrono, “israeliani e palestinesi, in questo momento buio”: “Le armi non porteranno mai la pace. Basta fratelli, basta: a Gaza si soccorrano i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari, si liberino gli ostaggi; ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolazione e religione è sacro, è prezioso agli occhi di Dio, ha diritto a vivere in pace”.

Nazionale di calcio a Coverciano, venerdì contro la Macedonia

Nazionale di calcio a Coverciano, venerdì contro la MacedoniaRoma, 12 nov. (askanews) – Ultimi due impegni nel girone di qualificazione ad EURO 2024 per la Nazionale, che venerdì 17 novembre affronterà la Macedonia del Nord allo Stadio Olimpico di Roma per poi vedersela lunedì 20 novembre alla BayArena di Leverkusen con l’Ucraina, ancora costretta a giocare fuori dai propri confini a causa della guerra. In palio il secondo posto del Gruppo C, che vale l’accesso diretto al Campionato Europeo di Germania 2024. Gli Azzurri sono artefici del proprio destino: vincendo con la Macedonia del Nord potrebbero accontentarsi di un pareggio con l’Ucraina per raggiungere il secondo posto in virtù del maggior numero di punti ottenuti negli scontri diretti. Un pareggio o una sconfitta con la Nord Macedonia obbligherebbero invece l’Italia a vincere l’ultimo match con l’Ucraina.

Sono 29 i calciatori convocati da Luciano Spalletti: tornano a vestire la maglia azzurra Davide Calabria, assente dal giugno 2022, Buongiorno, Toloi e Jorginho, che ritrovano la Nazionale cinque mesi dopo le Finals di Nations League. I volti nuovi sono quelli del difensore della Juventus Andrea Cambiaso e del centrocampista del Monza Andrea Colpani, che avevano già preso parte agli stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale. La Nazionale si radunerà nella serata di domenica al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove resterà fino a giovedì, quando è previsto il trasferimento a Roma; da lì, subito dopo la gara con la Macedonia del Nord, gli Azzurri torneranno a Firenze per poi raggiungere Leverkusen domenica, alla vigilia della sfida con l’Ucraina.

I CONVOCATI Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Totthenam); Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Alessandro Buongiorno (Torino), Davide Calabria (Milan), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Rafael Toloi (Atalanta);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Giacomo Bonaventura (Fiorentina), Andrea Colpani (Monza), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Manuel Locatelli (Juventus); Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Moise Kean (Juventus), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Napoli), Gianluca Scamacca (Atalanta), Nicolò Zaniolo (Aston Villa).

Schlein rilancia alternativa dalla piazza: “Ora fase nuova”

Schlein rilancia alternativa dalla piazza: “Ora fase nuova”Roma, 11 nov. (askanews) – Elly Schlein è contenta a fine giornata, la segretaria Pd si presenta anche in sala stampa per salutare i giornalisti. E sorridente, “sono felicissima, è andata oltre ogni aspettativa”, secondo lo staff Pd sarebbero state addirittura 50mila le persone arrivate a piazza del Popolo per risvegliare “l’orgoglio democratico”, come lo definisce la segretaria. Di sicuro la piazza appare piena, tante bandiere, quelle del Pd e quelle arcobaleno, solo un paio di vessilli della Palestina sfuggiti ai controlli del servizio d’ordine: “Un bel colpo d’occhio” ammette Giuseppe Conte dietro al palco, dove ha avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con la padrona di casa.

Come accade ormai da tempo, il gruppo dirigente Pd resta intorno al palco, la scena viene lasciata alla ‘società civile – associazioni di volontariato, studenti, sindacalisti, attivisti, sindaci etcà – mentre gli interventi politici sono quelli ‘istituzionali: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in apertura, poi il presidente Pd Stefano Bonaccini e, infine, la chiusura affidata ovviamente alla Schlein. Una piazza che affronta tanti temi, come promesso alla viglia, ma che alla fine per la leader Pd può essere riassunta con un messaggio molto chiaro: “Da qui parte l’alternativa che vogliamo costruire al governo delle destre”. E’ questo il punto fondamentale che riassume tutti gli altri, la risposta ai tanti allarmi lanciati dal palco per tagli alla sanità, come per il premierato annunciato dalla Meloni, fino alla crisi climatica e ai “tagli” della manovra. Perché se “un anno di governo Meloni non prodotto nessun risultato positivo per il Paese”, ora tocca alle opposizioni assumersi la responsabilità di offrire un’altra proposta di governo.

La Schlein cita Pedro Sanchez che “ha dimostrato che le destre si possono fermare”. Obiettivo possibile ad una condizione, però: “L’alternativa c’è, se la facciamo vivere insieme. Continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizione con grande spirito unitario. Sentiamo la responsabilità di costruire l’alternativa”. Certo, precisa per rassicurare i potenziali alleati, “il Pd non ha alcuna presunzione di autosufficienza, è a disposizione per lavorare insieme”. Ma resta il fatto che “senza il Pd non si può costruire l’alternativa a questo governo, siamo qui per costruire l’opposizione su questioni concrete, non su formule astratte”. Parole che sembrano dirette soprattutto a Giuseppe Conte e Carlo Calenda i due alleati-non alleati – che sembrano sempre preoccupati di mantenere le distanze dal Pd, anche quando si fanno battaglie comuni. Il leader di Azione oggi non si è proprio presentato, mentre il capo M5s ribadisce la sua preferenza per una relazione non così vincolante: “Io sono per il campo giusto, non per il campo largo, siamo oggi qui per confermare il dialogo già avviato con il Partito democratico e siamo qui anche per confermare tutto il nostro dissenso, forte dissenso, e tutte le azioni di contrasto alle politiche del governo”.

La Schlein sa che questo copione andrà avanti almeno fino alle europee, i due quasi-alleati continueranno ad alternare la convergenza su battaglie comuni con le prese di distanze per rimarcare la propria autonomia e diversità. La leader Pd lo ha messo in conto e sa che tocca a lei la parte della tessitrice, sta a lei lavorare con pazienza ad una tela che, ogni tanto, qualcuno proverà a disfare. Prova a darle una mano Angelo Bonelli: “E’ assolutamente urgente costruire convergenze, politiche e programmatiche perché questa destra in questo paese vuole liberarsi del parlamento, dei poteri del presidente della Repubblica”. Bonaccini ribadisce il concetto con forza, dicendo chiaramente che nessuno può pensare di fare a meno del Pd: “Se lo mettano in testa tutti coloro che vogliono essere alternativi a questa destra: senza Pd è impossibile costruire un nuovo centrosinistra e tornare a governare l’Italia”. E sarebbe imperdonabile rompere il fronte, avverte, perché “La luna di miele tra governo e paese è conclusa. Peggiorerà, perché le condizioni materiali di milioni di italiani non miglioreranno. Ma non basta. Serve che le opposizioni si facciano percepire come alternativa credibile”.

La Schlein apre il suo intervento spiegando: “Siamo qui per messaggio chiaro a chi oggi governa il paese”. Il “messaggio” è una lista di doglianze: sanità, scuola pubblica, politiche per la parità di genere, fisco, tagli ai comuni, politiche per i migranti, diritto alla casa. E’ tutta la strategia del governo che viene messa sotto accusa, l’imputazione più ricorrente è quella di pensare ad una società fatta per “i ricchi che saltano la fila” per le cure mediche, o che grazie al loro benessere possono contare su una corsia preferenziale per garantire l’istruzione ai propri figli. La segretaria Pd affronta anche il delicato tema della guerra israelo-palestinese ribadendo la sua linea: condanna per Hamas e per le sue azioni, richiesta di cessate il fuoco per evitare “il massacro dei civili” a Gaza perché “non valgono meno le loro sofferenze”. Richiesta di rilascio per tutti gli ostaggi presi da Hamas, ma anche rilancio della prospettiva “due popoli, due stati”. Alla fine, appunto, Schlein sorride. Persino Lorenzo Guerini, uno dei leader della minoranza, spende parole di apprezzamento: “La segretaria sta lavorando insieme a tutti per fare del Pd il soggetto forte di un’alleanza” che sia “l’alternativa a questo governo”. La segretaria è soddisfatta: “Avevamo bisogno di tornare in piazza, di tornare insieme, di sentire il nostro comune senso di appartenenza, di ritrovarci con le persone che condividono con noi una visione per il futuro paese”. Ora, conclude – e non si capisce bene se sia un’affermazione o un auspicio – “si apre una fase nuova”.

Pd,De Luca:è gruppo di anime morte,se un partito non è utile muore

Pd,De Luca:è gruppo di anime morte,se un partito non è utile muoreNapoli, 11 nov. (askanews) – “Un partito vive se viene percepito dai cittadini, dalle imprese ed è un partito utile che ti aiuta a migliorare la tua condizione di vita, la tua condizione di lavoro. Se, sul lungo periodo, non è un’organizzazione utile, il partito muore. Non c’è niente da fare. Il partito oggi vive perché ha una grande tradizione, una grande memoria, ma non per le cose che fa e che propone che, dal mio punto di vista, sono assolutamente insignificanti”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua lectio alla Fondazione Mirafiore a Serralunga d’Alba (Cuneo).

“Allora – ha aggiunto De Luca – il discorso sul Partito democratico ha un valore dal punto di vista della democrazia italiana. Una democrazia che non ha una grande forza, autorevole, credibile di opposizione rinsecchisce e muore”. “L’Italia – ha argomentato il governatore campano – rimane un Paese ancora segnato da grandi fratture territoriali, sociali, culturali. E dunque c’è necessità di una forza politica nazionale che abbia senso del futuro, idealità. Se dovessi dire che oggi questa forza ce l’ha il Pd, non mi sentirei di dirlo. Allora bisogna combattere, cambiare le cose, avere coraggio”. “Noi – ha ribadito – abbiamo una gruppo dirigente di ‘anime morte’ che hanno una sola preoccupazione: ‘quando e dove si devono candidare la volta successiva’, non so se è chiaro. L’Italia, il Sud, il lavoro, il destino del Paese non gliene frega niente. Allora dobbiamo combattere, non so dove arriveremo ma facciamo il nostro dovere. Io cerco, avendo una certa idea, di trasmettere quel principio a cui ho ispirato la mia attività politica da sempre e cioè la verità, per me, conta più della bandiera di partito. E’ chiaro? Per questo sono scomodo nel partito. Questo è il principio che dobbiamo affermare e chi non se la sente, vada al diavolo”, ha concluso De Luca.

Sciopero, Garante convoca i sindacati lunedi e chiede limitarlo

Sciopero, Garante convoca i sindacati lunedi e chiede limitarloRoma, 11 nov.(askanews) – Intervento della Commissione nazionale di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali con riferimento allo sciopero del 17 novembre proclamato da Cigl e Uil per venerdì prossimo 17 novembre. La commissione ha convocato in audizione i due sindacati per lunedì alle 10,30 chiedendo di revocare lo sciopero nel settore aereo e dell’igiene ambientale e a ridurre e rimodulare gli orari degli scioperi del trasporto pubblico locale, dei Vigili del Fuoco e del trasporto ferroviario, anche in considerazione di altre astensioni già previste in date vicine.

Schlein: con questa piazza si apre una fase nuova

Schlein: con questa piazza si apre una fase nuovaRoma, 11 nov. (askanews) – La manifestazione di piazza del Popolo apre “una fase nuova”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein concludendo il suo intervento. “Siamo noi a dover ricostruire un campo progressista. Siamo qua per costruire una speranza al Paese, e questa piazza è la nostra risposta. Da questa piazza parte una fase nuova, non ci lasciamo qui, dovremo continuare a lavorare insieme, giorno per giorno”.

Ha precisato la leader democratica: “Non lo facciamo da soli. L’alternativa c’è, se la facciamo vivere insieme, continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizione”.

Pd, Schlein(Pd): con questa piazza si apre una fase nuova

Pd, Schlein(Pd): con questa piazza si apre una fase nuovaRoma, 11 nov. (askanews) – La manifestazione di piazza del Popolo apre “una fase nuova”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein concludendo il suo intervento. “Siamo noi a dover ricostruire un campo progressista. Siamo qua per costruire una speranza al Paese, e questa piazza è la nostra risposta. Da questa piazza parte una fase nuova, non ci lasciamo qui, dovremo continuare a lavorare insieme, giorno per giorno”.

Ha precisato la leader democratica: “Non lo facciamo da soli. L’alternativa c’è, se la facciamo vivere insieme, continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizione”.

Indi Gregory, iniziato in Gb il distacco delle macchine vitali

Indi Gregory, iniziato in Gb il distacco delle macchine vitaliRoma, 11 nov. (askanews) – E’ iniziato nell’ hospice per malati terminali dove è stata trasferita dall’ospedale Queen Medical Service per ordine della Corte di Appello di Londra, il distacco progressivo delle macchine vitali che tengono in vita Indi Gregory, la piccola di otto mesi in fin di vita per il cui trasferimento all’ospedale Bambino Gesù di Roma è tornata a fare appello ieri la premier Giorgia Meloni dopo che lunedì il Governo le aveva riconosciuto la cittadinanza italiana. Al capezzale della piccola Indi nell’hospice i due genitori “disperati per il dolore e indignati per il compoprtamento della magistratura inglese”.

Lo riferisce al telefono l’avvocato italiani della famiglia Gregory Simone Pillon. “Ora – dice ad Askanews- tutto dipende dalla sua capacità di resistenza. Se resiste ancora qualche giorno potranno essere ancora possibili nuove iniziative per tentare di salvarla. Finora tutto è stato inutile infrangendosi nel muro che è stato eretto dalla magistratura inglese”. La Corte inglese aveva dato tempo fino a lunedì per procedere al distacco delle macchine che tengono in vita Indi, raccomandando però di ridurre al minimo le sofferenza della neonata. Da qui la decisione dell’avvio già oggi delle procedure di distacco “che comunque – ribadisce Pillon- possono anche durare alcuni giorni”.

Pd, Schlein: no una politica rinchiusa nei recinti del potere

Pd, Schlein: no una politica rinchiusa nei recinti del potereRoma, 11 nov. (askanews) – “Siamo qui per riprenderci insieme la voce, convinti che fare politica non voglia dire rinchiudersi in recinti di potere e preservarlo ma conquistarlo per redistribuirlo, per aprire i recinti. A noi interessa il potere di cambiare in meglio la vita delle persone”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schelin parlando alla manifestazione di piazza del Popolo.

“Non ci serve un politica che rincorre l’hashtag quotidiano o che vive nell’ossessione della prossima scadenza elettorale. Siamo qui per chi tra noi non ci verrebbe mai: l’astensionismo ha raggiunto un record storico, dobbiamo ridare credibilità alla politica, dobbiamo ridare speranza alle persone”.

Pd,Conte a piazza del Popolo: sì al campo giusto, insieme contro manovra

Pd,Conte a piazza del Popolo: sì al campo giusto, insieme contro manovraRoma, 11 nov. (askanews) – “Io sono per il campo giusto, non per il campo largo, siamo oggi qui per confermare il dialogo già avviato con il Partito democratico e siamo qui anche per confermare tutto il nostro dissenso, forte dissenso, e tutte le azioni di contrasto alle politiche del governo. A partire dalla manovra economica, che è assolutamente inadeguata, è una sciagura per il paese”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a margine della manifestazione del Pd in corso a piazza del popolo.

La manovra, ha proseguito Conte, “la stiamo esaminando in dettaglio, su tutti i pilastri, dalla sanità ai giovani, alle donne, alle imprese” di buono non c’è “nulla di nulla, solo mortificazione”. “Il paese non se la merita – ha sottolineato Conte – quindi questo è anche un’occasione per ribadire con il Pd e le altre forze di opposizione disponibili che lavoreremo per contrastare le azioni, le politiche sbagliate di questo governo”.