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Vertice a Palazzo Chigi sull’emergenza migranti in Tunisia: sblocco dei finanziamenti è prioritario

Vertice a Palazzo Chigi sull’emergenza migranti in Tunisia: sblocco dei finanziamenti è prioritario




Vertice a Palazzo Chigi sull’emergenza migranti in Tunisia: sblocco dei finanziamenti è prioritario – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – Si è tenuto stasera a palazzo Chigi un vertice presieduto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a cui hanno preso parte i ministri Salvini, Tajani, Piantedosi, Crosetto, e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari. Il vertice si è concentrato sulla emergenza migranti in Tunisia.

Fonti di palazzo Chigi spiegano che “prioritaria è l’azione per aiutare questa nazione amica in un momento di difficoltà”. In particolare – viene sottolineato – si è discusso dello sblocco dei finanziamenti. “Pur nella difficoltà del quadro, sulla Tunisia” e sullo sblocco dei fondi “si registrano progressi sia da parte degli Stati Uniti che dell’Unione europea, grazie anche all’impegno italiano”, si spiega. E in tal senso – si sottolinea – assume rilievo la visita nei prossimi giorni a Roma del ministro degli Esteri tunisino, Nabil Ammar, per un incontro con il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Delmastro torna in commissione Giustizia al Senato e il Pd abbandona i lavori

Delmastro torna in commissione Giustizia al Senato e il Pd abbandona i lavori




Delmastro torna in commissione Giustizia al Senato e il Pd abbandona i lavori – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Il Pd ha abbandonato la commissione Giustizia del Senato per protestare contro la presenza del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, il quale è tornato a seguire i lavori in Parlamento, in rappresentanza del governo.

E’ la prima volta che l’esponente Fdi torna in commissione dopo le polemiche esplose per l’intervento del collega di partito Giovanni Donzelli sul caso Cospito e dopo che le opposizioni avevano annunciato che avrebbero abbandonato i lavori se Delmastro si fosse ripresentato.

Salvini contro lo stop del Garante della Privacy a ChatGPT: non mi piace, si blocca il progresso

Salvini contro lo stop del Garante della Privacy a ChatGPT: non mi piace, si blocca il progresso




Salvini contro lo stop del Garante della Privacy a ChatGPT: non mi piace, si blocca il progresso – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – “L’intervento del Garante dalla Privacy che ha messo sostanzialmente al bando una chat che si occupa sostanzialmente di intelligenza artificiale e di innovazione, di lavoro, di futuro, di immaginare un paese più moderno, ecco, a me non piace che una norma intervenga bloccando quello che è il progresso”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in una conferenza stampa alla Stampa estera, sul progetto sul Ponte sullo Stretto, in riferimento al blocco di ChatGPT.

“So che la Commissione Ue sta lavorando per accompagnare questo progresso che è sacrosanto ma l’Italia deve essere capitale dell’innovazione. Dobbiamo accompagnarlo il futuro ma non bloccarlo per norma, quindi investire in Italia deve essere una garanzia per un fondo, un imprenditore o un cittadino straniero”, ha aggiunto il ministro. “Non mi piace mettere al bando per norma. Non ditemi che è solo ChatGpt che non garantisce la privacy degli utenti”, ha sottolineato il ministro. “Spero che si possa tornare a utilizzarlo il prima possibile altrimento l’Italia ha un gap con tutti gli altri paesi europei”. Intanto, “è previsto per domani sera un incontro, in videoconferenza, tra i rappresentanti di OpenAI e il Garante per la protezione dei dati personali, che nei giorni scorsi ha imposto alla piattaforma di limitare temporaneamente il trattamento dei dati degli utenti italiani finché non si sarà messa in regola con le normativa privacy italiana e europea”, lo rende noto il Garante per la Privacy.

“L’iniziativa, apprezzata dal Garante – si spiega – fa seguito alla lettera con cui ieri la società statunitense ha risposto al Garante per esprimere la propria disponibilità immediata a collaborare con l’Autorità italiana al fine di rispettare la disciplina privacy europea e giungere a una soluzione condivisa in grado di risolvere i profili critici sollevati dall’Autorità in merito al trattamento dei dati dei cittadini italiani”.

Alessandro Borghi al Salone del Libro di Torino il 21 maggio

Alessandro Borghi al Salone del Libro di Torino il 21 maggio




Alessandro Borghi al Salone del Libro di Torino il 21 maggio – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Sarà Alessandro Borghi il protagonista del nuovo incontro speciale dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello al Salone Internazionale del Libro di Torino. La conversazione con l’attore è nel programma del Salone domenica 21 maggio alle ore 16, in Sala Rossa, al Lingotto di Torino. Alessandro Borghi ha vinto il Premio David di Donatello come Miglior attore protagonista nel 2019 per l’interpretazione di Stefano Cucchi nel film “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, ed è candidato al Premio David di Donatello 2023 sempre come Miglior attore protagonista per “Le otto montagne” di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti (ed. Einaudi).

Borghi si racconterà in un incontro esclusivo con il pubblico del Salone, ripercorrendo la sua intensa carriera a fianco dei più grandi autori del cinema italiano, dai tanti successi fino agli ultimi lavori, il film “Delta” di Michele Vannucci e la serie Netflix “Supersex”, dove interpreterà Rocco Siffredi. Un percorso scandito, nelle sue tappe più importanti, proprio dalle candidature ai Premi David, a partire dalla doppia nomination nell’edizione del 2016, come Miglior Attore protagonista per “Non essere cattivo” di Claudio Caligari e come Miglior Attore non protagonista per “Suburra” di Stefano Sollima. Altra doppia candidatura arriva nel 2018 come Miglior attore protagonista per “Napoli velata” di Ferzan Özpetek e come Miglior attore non protagonista per “Fortunata” di Sergio Castellitto, mentre nel 2020 è nuovamente nominato come Miglior attore protagonista per “Il primo re” di Matteo Rovere. L’evento prosegue la collaborazione tra l’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, presieduta da Piera Detassis, e il Salone Internazionale del Libro di Torino, diretto da Nicola Lagioia, per raccontare le connessioni tra cinema e letteratura, tra immagini e scrittura nell’arte della narrazione. Il primo appuntamento, nel 2020, è stato con la lezione speciale di Saverio Costanzo, vincitore nel 2005 del David di Donatello come Miglior regista esordiente per “Private”, il secondo nel 2021 con Giorgio Diritti, vincitore del David di Donatello 2021 per la Miglior Regia e Miglior Film con “Volevo nascondermi”, il terzo nel 2022 con i Manetti Bros., vincitori del David di Donatello 2018 al Miglior Film per “Ammore e Malavita”.

Fitto: il governo riferirà in Parlamento sul Pnrr. E la Lega ancora attacca: non è un totem

Fitto: il governo riferirà in Parlamento sul Pnrr. E la Lega ancora attacca: non è un totem




Fitto: il governo riferirà in Parlamento sul Pnrr. E la Lega ancora attacca: non è un totem – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – “Il Governo accoglie volentieri l’invito a riferire in Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR, intanto perché non vi è nessuna difficoltà a farlo, ma soprattutto perché la consideriamo un’opportunità. Anzi, un’ottima occasione di confronto per approfondire e chiarire il merito delle questioni”. È quanto si legge in una nota del ministro Raffaele Fitto, diffusa da palazzo Chigi.

Ma la Lega va ancora all’attacco: “Mi sia consentito di fare un passaggio sul tema del giorno, il Pnrr, che merita una riflessione perché, esattamente come il tema del Superbonus, ha suscitato fin dall’inizio le nostre perplessità nel merito e nel metodo”, ha detto il deputato della Lega Alberto Bagnai, intervenendo in aula alla Camera nella dichiarazione di voto sul dl Superbonus. “Metteremo in sicurezza anche il Pnrr ma questo richiede un’operazione di verità e non di propaganda. Il vero nemico del Pnrr è chi lo continua a considerare come un totem, a ‘tabuizzare’ il Pnrr, anzichè chi, come questo centrodestra, lo considera uno strumento da adattare alle circostanze”. Bagnai ha spiegato così le perplessità del Carroccio: “Nel merito, perché fin dall’inizio noi ci siamo posti il tema di quanto le priorità scelte in Europa che il Pnrr incorporava fossero effettivamente compatibili con le esigenze del tessuto produttivo del nostro Paese. Faccio un esempio banale: chiunque il Paese lo giri sa che noi abbiamo bisogno di infrastrutture tradizionali, strade, e nel Pnrr non c’è un centesimo per questa roba qui. Bisogna spendere in cemento, quella orrenda cosa grigia che però serve a mandare avanti l’economia, a far circolare le merci”.

“Siamo stati anche contrari nel metodo – ha aggiunto – perché non ci ha mai particolarmente convinto la fretta con cui il piano di Conte è stato poi approvato dal governo Draghi. Eravamo in maggioranza e lo abbiamo detto, senza accogliere in quella approvazione nessuna delle tante cautele che la Lega aveva messo avanti, prima fra tutte la richiesta di trasparenza sul costo dei finanziamenti che il Pnrr ci porta a contrarre”.

Fmi avverte: “Sacche di vulnerabilità” nella finanza non bancaria

Fmi avverte: “Sacche di vulnerabilità” nella finanza non bancaria




Fmi avverte: “Sacche di vulnerabilità” nella finanza non bancaria – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Il fondo monetario internazionale mette in guardia dalle “sacche di elevata vulnerabilità finanziaria” che in particolare nel settore non bancario si sono accumulate negli anni di tassi bassi, abbondanti liquidità e ridotta volatilità. Sotto i riflettori ci sono tutti quei gruppi non bancari, tra cui i fondi pensione, le assicurazioni, i fondi speculativi (hedge find) “che giocano anche un ruolo chiave nel sistema finanziario globale, fornendo servizi e credito e in questo modo sostenendo la crescita”, rileva l’istituzione di Washington in una analisi pubblicata in vista delle assemblee primaverili della prossima settimana.

“Questi rischi potrebbero intensificarsi nei prossimi mesi con il proseguimento dell’inasprimento monetario su scala globale”, si legge. E questo potenziale rischio è stato messo in rilievo dalle recenti tensioni di alcune banche negli Stati Uniti e in Europa (il riferimento è chiaro alla Silicon Valley Bank e al Credit Suisse, sebbene non vengono menzionati esplicitamente). Secondo le stime del Fmi il settore finanziario non bancario a mostrato una accelerazione dopo la crisi dello scorso decennio e ora “conta per circa il 50% degli asset finanziari globali. Alla luce di ciò – rileva lo studio – l’ordinato funzionamento del settore non bancario è vitale per la stabilità finanziaria”.

Nel mirino possono esserci problemi di discrepanze sulle liquidità, quando una istituzione non è in grado, tramite la vendita di attivi o attingendo a linee di credito, di procurarsi liquidità quanto serva per soddisfare richieste di ritiri di fondi da parte di clienti o sottoscrittori. Un altro problema rilevante è legato alle interconnessioni tra la finanza non bancaria e le banche tradizionali: possono diventare “un canale amplificatore degli stress”, dice il Fmi.

Superbonus, la Camera approva il decreto legge. Da definire la soluzione per i crediti incagliati

Superbonus, la Camera approva il decreto legge. Da definire la soluzione per i crediti incagliati




Superbonus, la Camera approva il decreto legge. Da definire la soluzione per i crediti incagliati – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – Proroga al 30 settembre 2023 per il superbonus al 110% per i lavori effettuati su villette e case unifamiliari, possibilità di usufruire ancora dello sconto in fattura e della cessione del credito per i lavori effettuati nelle zone sismiche e nei territori delle Marche colpiti da alluvione, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per gli interventi su immobili Iacp e delle Onlus. Per le banche, possibilità di convertire i crediti acquistati in Btp a dieci anni, qualora abbiano esaurito lo spazio fiscale per le compensazioni.

Sono queste le principali novità introdotte alla Camera nel decreto legge sui crediti fiscali derivanti dal superbonus e dagli altri bonus edilizi. Dopo il voto di fiducia del 30 marzo, oggi la Camera ha dato il via libera al provvedimento che ora passa al Senato per la seconda lettura. I voti favorevoli sono stati 172, i contrari 114, una astensione. Per porre un freno all’aumento dei crediti legati ai bonus edilizi, ormai di difficile smaltimento, il decreto, approvato a metà febbraio dal Consiglio dei Ministri, ha vietato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per i nuovi interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, superbonus, facciate. Resta comunque la possibilità per il proprietario dell’immobile di usufruire direttamente della detrazione fiscale. Nello stesso decreto approvato dal Cdm sono state previste tuttavia alcune deroghe al divieto, come nel caso di lavori con il superbonus per i quali sia stata già presentata la Cila o, nel caso dei condomini, sia stata anche adottata la delibera assembleare. Nel corso dell’esame alla Camera sono state poi inserite ulteriori deroghe al divieto.

Ancora da definire, invece, l’annunciato strumento finanziario, di natura privatistica, per sbloccare lo stock dei crediti incagliati (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi. A questa ‘piattaforma’ dovrebbero partecipare banche, istituti finanziari e grandi aziende pubbliche. Intanto, dopo la moral suasion esercitata dal Ministero dell’economia e delle finanze, diverse banche avrebbero ripreso ad acquistare i crediti, anche rassicurate dalle norme introdotte nello stesso decreto che, delineando il perimetro della responsabilità solidale in caso di truffe, escludono dalla responsabilità i cessionari che dimostrino di aver acquisito il credito e sono in possesso della documentazione idonea sulle opere da cui il credito origina.

Guardia costiera,soccorso fuori area Sar Italia prassi frequente

Guardia costiera,soccorso fuori area Sar Italia prassi frequente




Guardia costiera,soccorso fuori area Sar Italia prassi frequente – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – “L’intervento al di fuori dell’area Sar – che per il nostro Paese è già molto estesa, circa 500mila km quadrati -, intervento che per la Convenzione di Amburgo sarebbe una eccezione, nell’attuale scenario mediterraneo – con partenze di Migranti soprattutto da Libia, Egitto, Tunisia e Turchia – è diventata una prassi sempre piu’ frequente”. Lo ha sottolineato il comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, nel corso di una audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera. “Le nostre unita’ – ha ricordato Carlone – intervengono quotidianamente a distanze elevatissime dalle nostre coste, in soccorso di imbarcazioni sovraccariche, prive di equipaggio e senza alcuna condizione di sicurezza”.

Lega ancora all’attacco sul Pnrr: perplessi fin dall’inizio

Lega ancora all’attacco sul Pnrr: perplessi fin dall’inizio




Lega ancora all’attacco sul Pnrr: perplessi fin dall’inizio – askanews.it



















Milano, 4 apr. (askanews) – “Mi sia consentito di fare un passaggio sul tema del giorno, il Pnrr, che merita una riflessione perché, esattamente come il tema del Superbonus, ha suscitato fin dall’inizio le nostre perplessità nel merito e nel metodo”. Lo ha detto il deputato della Lega Alberto Bagnai, intervenendo in aula alla Camera nella dichiarazione di voto sul dl Superbonus. “Metteremo in sicurezza anche il Pnrr ma questo richiede un’operazione di verità e non di propaganda. Il vero nemico del Pnrr è chi lo continua a considerare come un totme, a ‘tabuizzare’ il Pnrr, anzichè chi, come questo centrodestra, lo considera uno strumento da adattare alle circostanze”.

Bagnai ha spiegato così le perplessità del Carroccio: “Nel merito, perché fin dall’inizio noi ci siamo posti il tema di quanto le priorità scelte in Europa che il Pnrr incorporava fossero effettivamente compatibili con le esigenze del tessuto produttivo del nostro Paese. Faccio un esempio banale: chiunque il Paese lo giri sa che noi abbiamo bisogno di infrastrutture tradizionali, strade, e nel Pnrr non c’è un centesimo per questa roba qui. Bisogna spendere in cemento, quella orrenda cosa grigia che però serve a mandare avanti l’economia, a far circolare le merci”. “Siamo stati anche contrari nel metodo – ha aggiunto – perché non ci ha mai particolarmente convinto la fretta con cui il piano di Conte è stato poi approvato dal governo Draghi. Eravamo in maggioranza e lo abbiamo detto, senza accogliere in quella approvazione nessuna delle tante cautele che la Lega aveva messo avanti, prima fra tutte la richiesta di trasparenza sul costo dei finanziamenti che il Pnrr ci porta a contrarre”.

Mattarella: la guerra di aggressione è fuori dal tempo e dalla storia

Mattarella: la guerra di aggressione è fuori dal tempo e dalla storia




Mattarella: la guerra di aggressione è fuori dal tempo e dalla storia – askanews.it




















Ferrara, 4 apr. (askanews) – “In tutto il mondo le università sono chiamate a elaborare riflessioni adeguate alle condizioni che abbiamo, ai mutamenti che vi sono, agli scenari nuovi. Scenari che fanno comprendere come sono fuori dal tempo e dalla storia comportamenti da potenza del secolo scorso, che conducono a una guerra di aggressione ad annettere territori o a competizioni accanite su aspetti marginali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Ferrara.

“Sono questi gli aspetti rilevanti che contrassegneranno il mondo futuro. E a questo è chiamato il mondo a riflettere – ha aggiunto Mattarella -. E a fare da avanguardia in questa riflessione devono essere le università. Gli atenei hanno questa vocazione, questo ruolo: riflettere per approfondire scenari e indicare percorsi con cui affrontarli. Questo è il mondo che hanno i giovani di fronte, questo è il mondo che le università devono aiutarli a interpretare e governare”.