Piantedosi: ci sono 14.449 minori soli (+43,8%) tra i migranti arrivati in ItaliaRoma, 7 nov. (askanews) – “Dall’inizio dell’anno al 16 ottobre i minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia sono stati 14.449: il 10% del totale dei migranti sbarcati nel nostro Paese, il 43,8% in piùrispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel seguito della audizione davvenuta lo scorso 24 ottobre davanti al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. “Al 6 novembre sono sbarcati in Italia 145.314 migranti, a fronte degli 88mila e 55mila dei due anni precedenti”, ha detto il ministro all’inizio della audizione.
Mattarella in visita di Stato in Corea, domani a 38esimo paralleloSeoul, 7 nov. (askanews) – Sergio Mattarella ha iniziato oggi la sua visita di Stato in Corea del Sud. Un ritorno importante in Asia per il Presidente della Repubblica che ha scelto questo Paese per la sua importanza strategica. L’ultima visita nel continente risale al 2017 in Cina. Domani prima del colloquio con il Presidente coreano Yoon Suk-yeol il capo dello Stato farà anche una visita simbolicamente significativa al 38esimo parallelo, la zona di confine tra le due Coree, luogo ancora oggetto di grande tensione e costantemente monitorato da entrambi i Paesi.
Oggi al suo arrivo Mattarella ha reso omaggio al cimitero nazionale e visitato il museo nazionale della Corea. La Corea è la quarta economia dell’Asia ma la prima per interscambio pro-capite e il suo dinamismo nel settore tecnologico la rende attrattiva per il nostro paese. E proprio per rafforzare le relazioni economiche domani pomeriggio (le 8 ora italiana) dopo i colloqui al palazzo presidenziale di Seoul ci sarà la firma di tre intese: una in ambito scientifico tra IBs e Infn per la collaborazione scientifica nelle aree della fisica sperimentale delle particelle elementari, nella fisica nucleare, nella fisica delle onde gravitazionali e nella fisica teorica. Il secondo in ambito economico: un Protocollo d’intesa che ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione industriale bilaterale nei settori dei semiconduttori, dei minerali critici e nuovi materiali, nel settore automobilistico e nelle nuove tecnologie verdi. La cooperazione prende forma attraverso la costituzione di un “Comitato di Coordinamento Congiunto”, che si incontrerà a cadenza annuale, per attività di scambio di informazioni, buone pratiche, e possibili progetti di collaborazione bilaterale. Infine un’intesa in ambito spaziale a fini pacifici tra Asi e Ict coreano. Le aree di cooperazione includono le scienze spaziali, l’esplorazione spaziale, ricerca e applicazioni delle osservazioni terrestri, con particolare attenzione al monitoraggio ambientale, e le tecnologie “Synthetic Aperture Radar”. Al termine dei colloqui i due capi di Stato faranno delle dichiarazioni alla stampa. La visita di Mattarella proseguirà il 9 novembre a Daegu dove si trova il tempio Heinsa patrimonio dell’Unesco. Il viaggio in Asia del presidente proseguirà in Uzbekistan dal 9 all’11 novembre.
Mattarella in visita di Stato in Corea, mercoledì al 38esimo paralleloSeoul, 7 nov. (askanews) – Sergio Mattarella ha iniziato oggi la sua visita di Stato in Corea del Sud. Un ritorno importante in Asia per il Presidente della Repubblica che ha scelto questo Paese per la sua importanza strategica. L’ultima visita nel continente risale al 2017 in Cina. Domani prima del colloquio con il Presidente coreano Yoon Suk-yeol il capo dello Stato farà anche una visita simbolicamente significativa al 38esimo parallelo, la zona di confine tra le due Coree, luogo ancora oggetto di grande tensione e costantemente monitorato da entrambi i Paesi.
Oggi al suo arrivo Mattarella ha reso omaggio al cimitero nazionale e visitato il museo nazionale della Corea. La Corea è la quarta economia dell’Asia ma la prima per interscambio pro-capite e il suo dinamismo nel settore tecnologico la rende attrattiva per il nostro paese. E proprio per rafforzare le relazioni economiche domani pomeriggio (le 8 ora italiana) dopo i colloqui al palazzo presidenziale di Seoul ci sarà la firma di tre intese: una in ambito scientifico tra IBs e Infn per la collaborazione scientifica nelle aree della fisica sperimentale delle particelle elementari, nella fisica nucleare, nella fisica delle onde gravitazionali e nella fisica teorica. Il secondo in ambito economico: un Protocollo d’intesa che ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione industriale bilaterale nei settori dei semiconduttori, dei minerali critici e nuovi materiali, nel settore automobilistico e nelle nuove tecnologie verdi. La cooperazione prende forma attraverso la costituzione di un “Comitato di Coordinamento Congiunto”, che si incontrerà a cadenza annuale, per attività di scambio di informazioni, buone pratiche, e possibili progetti di collaborazione bilaterale. Infine un’intesa in ambito spaziale a fini pacifici tra Asi e Ict coreano. Le aree di cooperazione includono le scienze spaziali, l’esplorazione spaziale, ricerca e applicazioni delle osservazioni terrestri, con particolare attenzione al monitoraggio ambientale, e le tecnologie “Synthetic Aperture Radar”. Al termine dei colloqui i due capi di Stato faranno delle dichiarazioni alla stampa. La visita di Mattarella proseguirà il 9 novembre a Daegu dove si trova il tempio Heinsa patrimonio dell’Unesco. Il viaggio in Asia del presidente proseguirà in Uzbekistan dal 9 all’11 novembre.
”C’è ancora domani” di Paola Cortellesi vince il Biglietto d’oroRoma, 7 nov. (askanews) – “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è il film italiano più visto dell’anno, con oltre un milione di spettatori e un incasso che ha già superato i 7 milioni di euro, conquistando così il Biglietto d’oro.
Il premio, che viene assegnato dall’Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) al film che ha venduto più biglietti da dicembre 2022 a novembre 2023, verrà consegnato alle prossime Giornate professionali di Sorrento il 30 novembre presso la sala Sirene dell’Hilton Sorrento Palace. Uscito nelle sale il 26 ottobre e presentato alla Festa del cinema di Roma, il film ha nel cast, oltre alla stessa Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni.
European Film Awards, due candidature per “Io Capitano” di GarroneRoma, 7 nov. (askanews) – C’è anche un po’ di Italia nelle candidature agli Efa, gli European Film Awards, svelate dall’Accademia del Cinema Europeo. “Io Capitano” di Matteo Garrone ha ottenuto due candidature, come miglior film e come miglior regista, mentre Josh O’Connor quella come miglior attore protagonista per la sua interpretazione ne “La chimera” di Alice Rohrwacher.
Candidatura nella categoria miglior film d’animazione per “Mary e lo spirito di mezzanotte” di Enzo d’Alò. Nella categoria miglior film europeo,m gli avversari di Garrone sono “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, “Fallen Leaves” di Aki Kaurismäki, “Green Border” di Agnieszka Holland e “The Zone of Interest” di Jonathan Glazer. I vincitori saranno rivelati il prossimo 9 dicembre.
Bankitalia: il Pil frena in tutte le Regioni, giù investimenti e creditoRoma, 7 nov. (askanews) – Crescita economica in rallentamento in tutte le Regioni italiane nella prima metà di quest’anno, investimenti delle imprese in calo, contrazione dei crediti bancari ma tenuta del mercato del lavoro, con l’occupazione che ha continuato ad aumentare. E’ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia nell’ultimo rapporto annuale “Economie regionali”.
L’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter), elaborato dall’istituzione per questa analisi riporta che nella prima metà del 2023 “la dinamica del Pil si è progressivamente affievolita in tutte le ripartizioni – si legge – risentendo del rallentamento della domanda interna ed estera. Al contempo, le difficoltà di approvvigionamento di materie prime e beni intermedi sono progressivamente venute meno, così come quelle connesse con i rincari energetici”. Secondo lo studio i piani di investimento delle imprese si sono indeboliti, pur beneficiando in parte dell’avanzamento dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), mentre i prestiti bancari alle imprese si sono ridotti, in particolare al Centro.
Nel frattempo, sempre nella prima metà dell’anno “l’occupazione, tornata già nel 2022 al di sopra dei livelli precedenti la pandemia in ogni ripartizione, è ulteriormente cresciuta, con tassi leggermente più pronunciati al Centro Nord. Nel Paese è proseguito l’aumento della partecipazione al mercato del lavoro. Nonostante il diffuso calo del tasso di disoccupazione – avverte però Bankitalia – permangono ampi margini di forza lavoro inutilizzata, specialmente nelle regioni meridionali”. La dinamica delle retribuzioni, “debolmente positiva lo scorso anno, si è rafforzata durante il 2023, per effetto dei rinnovi contrattuali in alcuni comparti manifatturieri, maggiormente concentrati nelle regioni centro-settentrionali. Anche grazie all’incremento dell’occupazione, nel 2022 è proseguita in tutte le macroaree l’espansione del reddito disponibile delle famiglie; il rialzo dei prezzi ne ha però eroso il valore reale” dice ancora lo studio.
I consumi hanno però “continuato a crescere ovunque”, laddove la propensione al risparmio è diminuita. Il credito al consumo ha accelerato, nonostante gli aumenti dei tassi. Invece “gli scambi sul mercato immobiliare si sono progressivamente indeboliti e i nuovi mutui si sono ridotti, soprattutto a seguito dell’aumento del costo dei finanziamenti”. Il rallentamento dei prestiti bancari al settore privato non finanziario, iniziato nel quarto trimestre del 2022, si è gradualmente accentuato nel primo semestre del 2023, trasformandosi in una contrazione nell’intero Paese, fuorché nel Mezzogiorno. E secondo Bankitalia i criteri di concessione dei prestiti utilizzati dagli intermediari sono stati improntati a una maggiore selettività, riflettendo il più alto costo della provvista e l’accresciuta percezione del rischio sulle prospettive economiche. Il tasso di deterioramento dei prestiti seguita ovunque a mantenersi su livelli molto contenuti.
Bankitalia: da rialzi tassi fino a +276 euro su rata mutui famiglieRoma, 7 nov. (askanews) – La stretta monetaria operata dalla Bce ha avuto un pesante impatto sulle rate dei mutui a tasso variabile per le famiglie in Italia: dall’avvio degli incrementi sui tassi “l’aumento della rata mediana mensile dei mutui a tasso variabile si è collocato fra 245 euro nel Mezzogiorno e 276 al Centro”. Lo calcola la Banca d’Italia in un riquadro di analisi sull’impatto dei tassi sui mutui delle famiglie, inserito nel rapporto annuale “Economie regionali” pubblicato oggi.
I mutui “rappresentano la passività più rilevante nei bilanci delle famiglie italiane – osserva Bankitalia – tra il 37,3 per cento del reddito disponibile al Centro e il 25,4 nel Mezzogiorno (dati 2021)”. E secondo l’istituzione alla fine di giugno del 2023 la quota di famiglie con mutui era compresa fra il 10 per cento nel Mezzogiorno e il 17 nel Nord Ovest. La durata dei mutui in essere, sia originaria (circa 25 anni) sia residua (prossima a 19), è invece comparabile nelle varie aree. Gli importi originari e residui più elevati si registrano al Centro (120.000 e quasi 90.000 euro, rispettivamente), secondo Bankitalia a riflesso di un livello dei prezzi immobiliari mediamente superiore alle altre ripartizioni.
La rata mediana del Nord Est era prossima a quella del Centro (circa 600 euro) e maggiore di oltre 50 euro a quella del Sud e delle Isole. Fino all’inizio del 2022 l’indebitamento per l’acquisto di abitazioni è stato sostenuto dal basso costo dei finanziamenti. Il differenziale contenuto tra tassi fissi e variabili ha accentuato la preferenza delle famiglie per i primi; ciò ha contribuito a limitare l’esposizione dei nuclei al rischio di tasso. La quota di mutui in essere a tasso variabile, che aveva raggiunto il valore massimo nel 2014 (74,3 per cento), era scesa al 36,1 alla fine di giugno del 2023.
Giustizia, nei primi 6 mesi del 2023 in calo la durata processiRoma, 7 nov. (askanews) – Si riduce la durata dei processi ed accelera l’abbattimento dell’arretrato, in linea con gli obiettivi del PNRR concordati con l’Europa. Questo il quadro che emerge dai dati di monitoraggio del primo semestre 2023, il primo dopo l’entrata in vigore delle riforme del processo civile e penale, e che registra gli effetti dei cambiamenti organizzativi attuati dagli uffici giudiziari, anche con l’arrivo degli addetti all’Ufficio per il processo.
La relazione, curata dalla Direzione generale di statistica e analisi organizzativa (DgSTat) del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia l’analisi statistica e le politiche di coesione del Ministero della Giustizia, pubblicata sul sito del Ministero insieme con i dati di monitoraggio, esamina gli andamenti considerando i fattori che incidono sugli stessi, incluse le positive influenze dovute alla riduzione del numero degli iscritti accaduto durante il periodo pandemico. I valori al 30 giugno 2023, confrontati con quelli del 2019 (anno di riferimento fissato nel PNRR) segnalano una decisa accelerazione nella riduzione della durata dei processi calcolata in base al disposition time, l’indicatore di durata che misura il rapporto tra i processi pendenti e quelli definiti, con valori di: – 19,2% nel settore civile; – 29,0% in quello penale.
Fine vita, la famiglia di Sibilla Barbieri denuncia la Asl per torturaRoma, 7 nov. (askanews) – Sibilla Barbieri, attrice, regista e produttrice romana “ci ha lasciato una settimana fa”, a 58 anni, accompagnata “fino all’ultimo momento” dal figlio Vittorio, in una clinica in Svizzera dove ha potuto accedere – malata oncologica terminale – alla “morte volontaria” come in Italia non le è stato possibile, nonostante la sua richiesta presentata a inizio agosto. La storia è stata raccontata in una conferenza stampa, organizzata dal partito Radicale e dall’associazione Luca Coscioni, alla quale hanno partecipato, oltre al figlio di Sibilla, Vittorio, i radicali Marco Perduca e Marco Cappato e l’avvocato Filomena Gallo.
In un video Sibilla stessa aveva raccontato la sua condizione e la sua urgenza: “Sono malata oncologica da dieci anni, ho fatto tutte le cure che mi sono state proposte ma purtroppo non hanno più funzionato, sono una malata terminale e non ho più tempo, ho provato a chiedere aiuto per il suicidio assistito in Italia, a casa mia…”. La famiglia ha presentato due esposti alla Procura della Repubblica contro l’Asl Roma 1, “due esposti – ha spiegato l’avvocato e amica di Sibilla, Filomena Gallo – presentati, uno dalla madre e dalla sorella e uno dai figli di Sibilla, affinché la magistratura rilevi i reati esistenti, per noi si configura anche il reato di tortura: l’azienda saanitaria non ha dato seguito alla richiesta di Sibilla in tempi celeri, dopo tutta la documentazione fornita anche dall’oncologo. Si sarebbe dovuto procedere come previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale”. “Per anni Sibilla si è battuta per vivere – ha aggiunto Marco Cappato -, poi ha scelto l’aiuto di Vittorio, con coraggio anche rispetto alle conseguenze che potrebbero esserci per lui. Non è possibile interpretare in modo diverso la sentenza della Consulta: Sibilla era dipendente da trattamenti di sostegno vitale, quindi negarle quel diritto ad autodeterminarsi è stata una violenza di Stato. Spero che di questa vicenda non fosse informato il governatore del Lazio Rocca che ora deve chiarire cosa è accaduto nello sviluppo delle decisioni. Altrimenti dovrebbe dimettersi, la politica si assuma le sue responsabilità”.
Secondo i Radicali, peraltro, “tutto ciò è frutto dell’ignavia del legislatore italiano, che sceglie di non fare una legge, nonostante i richiami della Corte costituzionale ad emanare una legge in materia siano tre”. “Mia madre era talmente esausta che ha chiesto l’anticipo della procedura in Svizzera dal 31 al 30 ottobre – ha detto il figlio Vittorio -, era arrivata al limite massimo di esistenza terrena… Gli ultimi giorni di vita sono stati strazianti e non dovevano esserlo, si è spinta fino al limite, all’ultimo secondo, questo ha fatto in modo che tutti avessimo più sofferenza”. Il figlio di Sibilla Barbieri, Vittorio, che ha spiegato, rispondendo a una domanda in conferenza stampa, di essersi offerto “volontariamente” di accompagnare la madre in Svizzera per il suicidio assistito ha ricordato gli ultimi, difficili, giorni, “Mia madre era una donna ed è tuttora, chissà dove, decisa e determinata, non ha mai tentennato rispetto alla sua voglia di autodeterminarsi, di essere libera – ha detto -. Con i suoi sguardi, con i suoi momenti ci ha sempre dato affetto. Mia madre è sempre rimasta una madre, fino all’ultimo, non ha mai pesato su di noi. Quando siamo arrivati in clinica ci eravamo già detti tutto, non avevamo più bisogno di parlare, ma solamente di guardarci”. Sibilla era “attaccata alla vita”, “iscritta da sei anni all’associazione Luca Coscioni” e aveva fatto richiesta alla “sua” Asl di poter accedere alla morte volontaria ma, ha spiegato Marco Perduca, che insieme al figlio ha accompagnato l’attrice in Svizzera e si è autodenunciato stamani ai carabinieri, “di fronte a questa necessità di prendere una decisione immediata l’Asl si è presa settimane e mesi”. “Quando questa estate, dopo l’ultimo colloquio con i suoi medici, è stato chiaro che non c’era nessuna terapia per fare tornare indietro il cancro, che era avanzato ai polmoni, al cervello, alla spina dorsale, lei ha chiamato Marco Cappato, ha preso contatto con la Svizzera ma anche con l’Italia perché poteva procedere anche in Italia e ha inviato una richiesta all’ Asl Roma 1 – ha aggiunto Filomena Gallo -. La richiesta è rimasta inascoltata fino a settemnre, finchè non abbiamo inviato diffida ed è stato fissato un appuntamento il 19 settembre con un team di esperti” che poi hanno visitato la paziente dando parere negativo sul suicidio assistito. “Mi ha chiamato piangendo, forse mi sono presentata troppo bene, mi ha detto – ha continuato Gallo con emozione -, spiegandomi che i medici le avevano proposto trattamenti per la spina dorsale… Dopo aver sentito il suo oncologo ha inviato una email all’Asl in cui spiegava che l’intervento sulla spina non avrebbe fermato il tumore nelle altri parti del suo corpo”.
Secondo l’Asl però non era possibile accedere alla morte volontaria come prevista dalla sentenza Cappato della Corte costituzionale perchè la paziente “era priva di qualunque terapia di sostegno alla vita” mentre, poi, ha concluso Gallo, “un verbale del comitato etico ha riconosciuto che Sibilla aveva tutti i requisiti per potervi accedere”.
La famiglia di Sibilla Barbieri denuncia Asl per torturaRoma, 7 nov. (askanews) – Sibilla Barbieri, attrice, regista e produttrice romana “ci ha lasciato una settimana fa”, a 58 anni, accompagnata “fino all’ultimo momento” dal figlio Vittorio, in una clinica in Svizzera dove ha potuto accedere – malata oncologica terminale – alla “morte volontaria” come in Italia non le è stato possibile, nonostante la sua richiesta presentata a inizio agosto. La storia è stata raccontata in una conferenza stampa, organizzata dal partito Radicale e dall’associazione Luca Coscioni, alla quale hanno partecipato, oltre al figlio di Sibilla, Vittorio, i radicali Marco Perduca e Marco Cappato e l’avvocato Filomena Gallo.
In un video Sibilla stessa aveva raccontato la sua condizione e la sua urgenza: “Sono malata oncologica da dieci anni, ho fatto tutte le cure che mi sono state proposte ma purtroppo non hanno più funzionato, sono una malata terminale e non ho più tempo, ho provato a chiedere aiuto per il suicidio assistito in Italia, a casa mia…”. La famiglia ha presentato due esposti alla Procura della Repubblica contro l’Asl Roma 1, “due esposti – ha spiegato l’avvocato e amica di Sibilla, Filomena Gallo – presentati, uno dalla madre e dalla sorella e uno dai figli di Sibilla, affinché la magistratura rilevi i reati esistenti, per noi si configura anche il reato di tortura: l’azienda saanitaria non ha dato seguito alla richiesta di Sibilla in tempi celeri, dopo tutta la documentazione fornita anche dall’oncologo. Si sarebbe dovuto procedere come previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale”. “Per anni Sibilla si è battuta per vivere – ha aggiunto Marco Cappato -, poi ha scelto l’aiuto di Vittorio, con coraggio anche rispetto alle conseguenze che potrebbero esserci per lui. Non è possibile interpretare in modo diverso la sentenza della Consulta: Sibilla era dipendente da trattamenti di sostegno vitale, quindi negarle quel diritto ad autodeterminarsi è stata una violenza di Stato. Spero che di questa vicenda non fosse informato il governatore del Lazio Rocca che ora deve chiarire cosa è accaduto nello sviluppo delle decisioni. Altrimenti dovrebbe dimettersi, la politica si assuma le sue responsabilità”. Secondo i Radicali, peraltro, “tutto ciò è frutto dell’ignavia del legislatore italiano, che sceglie di non fare una legge, nonostante i richiami della Corte costituzionale ad emanare una legge in materia siano tre”. “Mia madre era talmente esausta che ha chiesto l’anticipo della procedura in Svizzera dal 31 al 30 ottobre – ha detto il figlio Vittorio -, era arrivata al limite massimo di esistenza terrena… Gli ultimi giorni di vita sono stati strazianti e non dovevano esserlo, si è spinta fino al limite, all’ultimo secondo, questo ha fatto in modo che tutti avessimo più sofferenza”.